PROFESSIONI
52 PS Mag 2021
LEUCEMIA SERVE SOSTEGNO PSICOLOGICO Criticità e soluzioni di un male che colpisce 2mila persone ogni anno
di Antonio Acerbis
I
n Italia vivono quasi 19.400 persone dopo la diagnosi di Leucemia mieloide acuta. E, ogni anno, si stimano poco più di 2.000 nuovi casi di questo tumore del sangue, che ha origine nel midollo osseo e che progredisce velocemente. Vanno risolte quanto prima le criticità nel percorso di cura: è cruciale il nodo dei test genetici da effettuare non solo al momento della diagnosi, ma in tutto il percorso di malattia; va potenziato il modello di gestione basato su centri di riferimento (Hub) intorno a cui “ruotano” i centri periferici (Spoke) superando le attuali difformità territoriali; e deve essere implementato il sostegno psicologico, visto che ben il 64% dei pazienti non ha mai ricevuto assistenza di questo tipo, anche se può dare importanti benefici. La presa in carico del paziente, la diagnosi molecolare, il percorso di cure
integrate e l’assistenza psicologica sono i temi su cui vuole indagare il progetto HemaNet, promosso ed organizzato da ISHEO (Integrated Solutions of Health Economics and Organizations) con la partecipazione di F.A.V.O. (Federazione delle Associazioni di Volontariato in Oncologia) Gruppo Neoplasie Ematologiche, e con il contributo incondizionato di Astellas Pharma. I progressi della ricerca hanno reso disponibili nuovi approcci terapeutici mirati che rappresentano opportunità di cura preziose per i pazienti colpiti forme neoplastiche particolarmente aggressive come la Leucemia mieloide acuta. Le mutazioni a carico del gene FLT3 sono tra le più comuni alla base della Leucemia mieloide acuta, perché sono riscontrate in circa il 30% dei casi. Per garantire la migliore presa in carico del paziente è importante che i centri