b2eyes magazine 8/2021

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Sicuri benefici per i giovani. Le lenti MiyoSmart sono semplici, sicure e non invasive: la loro efficacia nel correggere la miopia e allo stesso tempo rallentarne la progressione è:

Dimostrata e riconosciuta Da studi clinici pubblicati dal British Journal of Ophthalmology nel 2019 e 20211-2.

Diffusa e confermata nel mondo Dal 2018, con quasi 1 milione di portatori.

Le lenti da vista per la gestione della miopia nei più giovani.

Nota e apprezzata in Italia I medici oculisti la conoscono e la considerano un nuovo e interessante mezzo per combattere il problema. Molti giovani da un anno contrastano l’avanzamento della miopia apprezzando la qualità di visione ed estetica.

1 Lam CSY, Tang WC, Tse DY, Lee RPK, Chun RKM, Hasegawa K, Qi H, Hatanaka T, To CH. Le lenti per occhiali con tecnologia DIMS (Defocus Incorporated Multiple Segments) rallentano la progressione della miopia: uno studio clinico randomizzato di 2 anni. British Journal of Ophthalmology. Pubblicato online per la prima volta il 29 maggio 2019. doi: 10.1136/bjophthalmol-2018-313739.

Lam CS, Tang WC, Lee PH, et al. Effetto delle lenti per occhiali a segmenti multipli di defocus incorporati (D.I.M.S.) sul controllo della miopia nei bambini cinesi: risultati di uno studio di follow-up sul terzo anno. British Journal of Ophthalmology Pubblicato Online per la prima volta: 17 marzo 2021. doi: 10.1136/ bjophthalmol-2020-317664.

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Tanti vantaggi per i Centri Ottici. Si stima che entro il 2050 il 50% della popolazione mondiale sarà miope. Hoya è al fianco degli Ottici-Optometristi con un importante piano di iniziative che mira a diffondere la conoscenza di MiyoSmart per:

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Mensile dedicato al mondo degli occhiali, della vista, della visione e della percezione visiva Ottobre 2021 numero 8 www.b2eyes.com In copertina Omisan

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Sommario

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Editoriale Formazione, il green pass per progressive e miopia 3 N82021

Speciale Progressive Business Forum 2021

Editore FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale Reg. Rivelle, 7/F - 14050 Moasca (AT) Tel. 0141 1706694 - Fax 0141 856013 info@fgeditore.it Redazione Strada 4 Milano Fiori, Palazzo Q7 20089 Rozzano (MI) Francesca Tirozzi f.tirozzi@fgeditore.it Nicoletta Tobia n.tobia@fgeditore.it Pubblicità Ferdinando Fabiano f.fabiano@fgeditore.it Cell. 335 5654574 Direttore responsabile Angelo Magri a.magri@fgeditore.it Grafica e impaginazione FGE Srl - Fabiano Gruppo Editoriale Registrazione presso il Tribunale di Milano N. 293/2009 in data 17 giugno 2009 Registrazione R. O. C.: 022021 Copia omaggio

Retail: cosa abbiamo imparato dalla pandemia 5 Progressive: tanto valore, ma perché non decollano? 6 Gruppo Visione Indipendente: un protocollo per il presbite 10 Eccellenze in presbiopia e alla carriera, i premiati di Milano 12 Ottici e oculisti, protocollo d’intesa per i presbiti? 14 Progressive e paziente, i segreti per una soluzione di successo 18 Ted Talk, il valore delle risorse umane 20

B2STYLE

Moda Bold Winter 26

B2EXPERT

L’ottico digitale Linkedin: un alleato anche per l’ottico moderno 28 Eye Marketing Siamo pronti per i digital video? 30 Contro-intuitivo Guardare al mercato con occhi nuovi 34 Lab La simbiosi? Ancora più necessaria nell’ipovisione 36

B2TECH

Lenti oftalmiche Bbgr Italia, sempre più digital su trade e consumer 42 Zeiss: anche la busta diventa elettronica 46 Essilor, i prossimi step nella gestione della miopia 48 Shamir: con Metaform diamo slancio al mercato 52 Hoya, una squadra per informare la classe medica 54 Lenti a contatto Qualimed: con Desìo +50% di lac nei prossimi 5 anni 61

Lo gnommero

Professionisti ai congressi post Covid? Ciascuno fa a suo modo 63

Disponibile anche in differita su www.fgevents.it/progressivebusinessforum

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Editoriale

Formazione, il green pass per progressive e miopia di Angelo Magri

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che a livello associativo all’evento di Milano, ci sono. E proprio gli organizzatori del Progressive Business Forum hanno in cantiere una serie di progetti volti a rendere ancora più concreta la partnership tra le due professioni e a sensibilizzare l’utente finale sulle opportunità offerte da una visita specialistica e da una correzione visiva con soluzioni adatte alle sue esigenze. Anche in ambito miopico c’è molto fermento: alcun player globali dell’oftalmica si sono già mossi con studi e prodotti dedicati e altre realtà industriali nazionali sono in procinto di farlo. Il tutto con l’obiettivo di favorire il controllo della progressione di questo deficit visivo, che nel giro di alcuni anni potrebbe scatenare una vera e propria forma di epidemia visiva, con il rischio di fare da ricettacolo per patologie oculari ben più gravi. Si tratta di un altro terreno sul quale la sinergia con la classe medica non solo è auspicabile, ma addirittura imprescindibile. Cosa lega questi due contesti? La necessità di un aggiornamento professionale costante e all’altezza: senza un percorso formativo adeguato e di elevato livello gli ottici optometristi non potranno reggere il passo dell’evoluzione tecnologica e del rapporto con oftalmologi sempre più informati. In sostanza, la formazione sarà il green pass per accedere a tutti i luoghi dedicati alla migliore gestione del soggetto presbite o del piccolo portatore miope: senza, non si potrà entrare.

resbiopia e gestione della progressione miopica sono gli argomenti topici del momento. Lo ha confermato la terza edizione del Progressive Business Forum del settembre scorso, che ha coinvolto centinaia di professionisti, soprattutto grazie alla diretta streaming di oltre sei ore dall’Allianz Cloud di Milano, e ancora fruibile, sessione per sessione, sul Virtual Congress Center b2eyes. In questo numero diamo conto di alcune delle tavole rotonde e dei confronti che hanno portato, sul palco dell’evento in modalità phygital, esperti, imprenditori e manager dell’industria e del retail, nonché illustri esponenti della classe medica. E proprio dal confronto con gli oculisti, con il supporto di un esclusivo sondaggio realizzato per l’occasione, è emerso come siano ampi gli spazi di collaborazione tra le due categorie per quanto riguarda la gestione del pazientecliente presbite. Anzi, come tale collaborazione sia sempre più urgente: l’Italia è ai primi posti tra i paesi europei nella vendita di premontati, a fronte di un ingresso nell’età della presbiopia che viene progressivamente anticipato dai nuovi stili di vita, condizionati dal diffuso uso dei device, che la pandemia ha ulteriormente evidenziato. Area medica e mondo ottico optometrico non possono più procrastinare un dialogo che favorirà non solo la salute oculare e il benessere visivo dei presbiti, ma anche il business dell’intera filiera. I presupposti, dichiarati an-

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le Specia Progressive Business Forum

Retail: cosa abbiamo imparato dalla pandemia di Angelo Magri

La reazione degli ottici nella prima fase è stata esemplare, ora però che la situazione sanitaria ed economica sta migliorando bisogna completare il percorso intrapreso: è quanto emerso dalla prima delle numerose tavole rotonde che hanno animato il Progressive Business Forum 2021

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n voto all’ottico italiano post pandemia? Per Marco Procacciante, amministratore delegato di Vision Group, si merita un bel 9. «La resilienza del nostro settore nella prima fase dell’emergenza sanitaria è risultata molto elevata: grande impegno nei confronti delle misure igieniche e di sicurezza, maggiore attenzione al cliente, sessioni formative online con centinaia di partecipanti», ha ricordato Procacciante, uno degli ospiti, insieme a Gianluca e Daniele Petrini di Vision Optika, della tavola rotonda sul retail condotta da Nicola Di Lernia al Progressive Business Forum 2021: i due professionisti romani hanno concordato sul fatto che nella prima parte della pandemia l’ottica in Italia abbia reagito bene a tutti i livelli. «Per quanto riguarda invece la seconda fase, che ancora stiamo vivendo, è più difficile darsi un voto - ha detto Gianluca Petrini - Potremo valutare solo più avanti i risultati di ciò che stiamo facendo adesso». Nel frattempo, però, sono le statistiche a confortare il retail del nostro paese. «Il numero di occhiali completi venduti ora in Italia è al -2% rispetto al 2019, ma sta crescendo progressivamente e a fine anno il raffronto percentuale dovrebbe essere positivo - ha sottolineato Procacciante - A valore, invece, siamo già a +7%, perché il prezzo medio è aumentato del 10%, grazie soprattutto alle lenti progressive, con un incremento a valore del 2,5%, e a quelle a suppor-

to accomodativo». Procacciante ha, inoltre, ricordato come negli ultimi due anni si sia registrato un +84% di ricerche sul web relative al benessere visivo e un Nella foto, da sinistra: +52% sulle progressive. Gianluca e Daniele Petrini e Marco Procacciante sul palco «Dobbiamo passare dal dell’Allianz Cloud di Milano concetto di fidelizzare i clienti ai centri ottici a quello di fidelizzare i centri ottici ai clienti, seguendoli su tutti i canali e aggiungendo servizi nuovi, come ad esempio la prenotazione dell’appuntamento o la consegna a domicilio», ha affermato il numero uno di Vision Group. Di Lernia ha poi chiesto ai suoi interlocutori, al di là del voto, cosa hanno imparato da questo anno e mezzo di pandemia e quale auspicio trarne per l’immediato futuro. «Più che imparare, è necessario ricordare l’importanza di formarci e informare anche gli attori al di fuori della nostra catena produttiva, soprattutto i medici oculisti, sulle opportunità che possiamo offrire all’utente finale», ha precisato Daniele Petrini, cui ha fatto eco il fratello Gianluca, convinto che risulti fondamentale «aumentare il valore aggiunto dell’offerta». E, imparando da quanto abbiamo vissuto, «uscire dalla nostra comfort zone», ha auspicato Procacciante.

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le Specia Progressive Business Forum

Progressive: tanto valore, ma perché non decollano? di Nicoletta Tobia

Dalla filiera alla comunicazione, dalla banalizzazione del prodotto all’ingresso anticipato nel mondo della presbiopia, fino al ricorso a sistemi fai da te a basso costo come i premontati: sono diversi e connessi tra loro i motivi che ancora non consentono a questo segmento di mercato di esprimere tutto il proprio potenziale, secondo i manager dell’oftalmica intervenuti al Business Forum di settembre

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el salotto che ha preso vita sul palco del Progressive Business Forum 2021 i manager delle principali aziende oftalmiche hanno accettato di rispondere a una domanda posta da Nicola Di Lernia, che ha condotto il dibattito insieme a Giancarlo Montani: quale, a loro giudizio, la causa primaria per cui il segmento delle multifocali migliora significativamente sotto l’aspetto qualitativo ma non altrettanto dal punto di vista quantitativo? Il costante invecchiamento della popolazione italiana, l’età anticipata della presbiopia e l’elevato valore tecnologico delle nuove generazioni di lenti sono evidenti: tuttavia, pur a fronte di un enorme potenziale, per quale motivo i volumi restano ancora tali da non lasciare soddisfatti? I perché primari espressi dai protagonisti sono stati diversi ma di certo non tali da escludersi a vicenda, anzi, evidenziando spesso delle strette sinergie. Gianluigi Della Vecchia, direttore generale di Ital-Lenti, ha puntato i riflettori su un coinvolgimento di tutti gli attori della filiera, partendo dall’azienda, che sicuramente qual-

cosa in più deve fare, passando per il retail, che ha il compito di dare il proprio contributo, sino alla classe medica, che deve essere un punto forte per trovare una soluzione, mentre Stefano Cazzola, direttore commerciale di Filab Italia, ha individuato il problema a monte di questa fotografia del mercato nella banalizzazione del prodotto, laddove invece la personalizzazione, che crea fidelizzazione, consente di identificare la lente progressiva come un valore aggiunto. Luca Strigiotti, direttore generale di Essilor Italia, ha rintracciato il perché principale nel non aver ancora adeguatamente valorizzato l’ingresso anticipato nel mondo della presbiopia, definendo il blue ocean dei primi presbiti emmetropi come il vero game changer. Sulla stessa lunghezza d’onda Pietro Speroni, direttore commerciale di Carl Zeiss Vision Italia, che ha anche sottolineato come il mercato non cresca così tanto numericamente perché il primo presbite è ancora corretto con mezzi che raramente sono lenti progressive: una delle ragioni è l’ampia disponibilità di soluzioni fai da te a basso

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Il bello di sentirsi sicuri. Più protezione, meno riflessi.

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le Specia Progressive Business Forum Rodenstock Italia, ha infine espresso il proprio perché spostando il focus sul destinatario del prodotto e puntando l’accento non sul prodotto stesso come rimedio a un difetto che ha, ma come qualcosa che può migliorare la sua qualità della vita. In ciò è fondamentale la narrativa, bisogna comunicare in modo diverso e migliore, ingaggiando il cliente ed emozionandolo, ma anche capendo i suoi bisogni e proponendogli I manager delle principali aziende oftalmiche sul palco del Progressive Business Forum 2021 una soluzione di valore. Nell’analizzare più nello specicosto facilmente reperibili come i premontati. fico queste prime battute a caldo e i punti di Alessandra Barzaghi, country director Tran- convergenza emersi, ha preso vita il dibattito, sitions Italia, che invece si è espressa sul gap mettendo in luce numerosi altri spunti di riflesma anche sulle potenzialità del segmento della sione e anche qualche provocazione. Se in geprotezione dalla luce, ha portato a riflettere sul nerale si è individuata la necessità di lavorare fatto che di questo tema si parla ancora poco, sinergicamente con tutta la filiera, ognuno per è un terreno dove va compiuto insieme un la- la propria parte riconoscendo quanto ancora si voro di diffusione del messaggio e di presa co- possa e debba fare, soprattutto per comunicare scienza. Peraltro comunicare sistemicamente, il valore intrinseco dei prodotti svincolandolo l’industria e il centro ottico, di protezione degli dal fattore prezzo ed evidenziando i benefici occhi dalla luce a presbiti e primi presbiti, oggi che può apportare, un grande stimolo è stato tra i più esposti, per l’uso sempre più intensi- dato anche ai professionisti della visione e al vo dei device digitali a seguito della pandemia, ruolo chiave che possono interpretare, supporè un’opportunità, un modo per attirare questo tati dalle aziende e dall’evoluzione tecnologitarget di consumatori verso una correzione pro- ca: dall’utilizzo del Crm per approcciare in mafessionale. Del fatto che, anche nel caso della niera diretta il primo presbite proprio quando presbiopia e delle possibili soluzioni visive, non inizia a manifestare un bisogno alla possibilità si parli abbastanza si è detto convinto Maurizio di porsi come consulenti nella risoluzione di un Veroli, amministratore delegato di Hoya Italia, effettivo problema, sino alla facoltà, parlando che, ricollegandosi al concetto di filiera, ha in- ad esempio di protezione, di indirizzare il condividuato un problema di comunicazione: tutti sumatore primo presbite verso una correziogli attori, ottici, industria e area medica, sono ne professionale. A chiudere, una riflessione coinvolti, c’è bisogno e voglia di avere input da di Montani, che ha voluto lanciare un appello tutte le categorie per diventare più credibili e ai professionisti a non delegare alle aziende rilevanti e in questo senso c’è ancora molto da aspetti che devono e possono proattivamente fare. Risulta importante però non limitarsi a un mettere in campo in prima persona per prodiscorso quantitativo ma parlare anche di qua- muovere le numerose soluzioni messe a dilità di informazione, a fronte del fatto che anco- sposizione dall’industria, dalla presbiopia alla ra si fatica a trasferire al mercato, al consuma- protezione, come risposta di valore ad altrettore, che esistono soluzioni alla presbiopia che tante concrete esigenze cui altrimenti il confunzionano e sono valide. sumatore sopperisce con un fai da te a basso Michele Villotti, amministratore delegato di costo, o troppo tardi, o non sopperisce affatto.

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Lente per il controllo della progressione miopica nei bambini ed adolescenti La miopia sta diventando un problema sempre più diffuso a livello planetario. Per rispondere a questa problematica Ital-lenti ha sviluppato MYOPKIDS, un’innovativa lente con defocus periferico, con lo scopo di limitare lo sviluppo della progressione miopica nei bambini e negli adolescenti.

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le Specia Progressive Business Forum

Gruppo Visione Indipendente: un protocollo per il presbite di Francesca Tirozzi

È uno dei prossimi obiettivi dei sette ottici indipendenti che sul palco del Progressive Business Forum 2021 hanno portato la propria esperienza e la volontà di andare oltre i sistemi tradizionali di vendita

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n sogno nel cassetto: cambiare i paradigmi del mondo dell’ottica. «Il primo è legato al cliente, che non può essere considerato un numero per fare fatturato, ma un partner del quale cerchiamo di capire le necessità e con cui condividiamo gioie e soddisfazioni - ha spiegato Gianni Greco, due punti vendita a Ravenna – Inoltre, non riteniamo più i centri ottici soltanto come negozi, ma laboratori della visione dove studiamo servizi. Infine, non consideriamo la nuova generazione come il futuro del nostro settore né il vecchio ottico come il suo contrario: i giovani ottici optometristi possono dare un valore aggiunto se si rendono conto che anche noi della vecchia guardia abbiamo qualcosa da insegnare». Gruppo Visione Indipendente, avviato quest’anno, appare un vero e proprio movimento. «Si tratta di un movimento di opinione, nato attraverso una rete di amici che ha trovato sinergie e un protocollo comune: ciascuno con un proprio metodo e che condividiamo, portando ognuno il nostro valore aggiunto attraverso suggerimenti ed esperienze - ha detto Marco Pastorelli, attivo con la figlia Chiara a Novi Ligure - In particolare abbiamo deciso di realizzare un protocollo per la gestione del soggetto presbite». Catene retail, grande distribuzione, ricerca dei numeri e del profitto: Gruppo Visione Indipendente mira ad andare oltre. «Intendiamo essere persone che hanno relazioni con altre persone, vogliamo essere professionisti che conoscono tutti i prodotti sul mercato – ha aggiunto il varesino Pietro Villabuona

I cinque dei sette ottici di Gruppo Visione Indipendente intervenuti all’evento dell’Allianz Cloud di Milano il 19 settembre scorso con Nicola Di Lernia, conduttore dell’evento

- Vogliamo rappresentare il rapporto umano contro numeri e cifre, anche per questo creiamo location accoglienti dove il cliente si possa sentire ascoltato e capito: l’utente in cerca di informazioni deve scegliere noi al posto della tastiera». E in questo contesto l’agilità, ossia quella capacità imprenditoriale di cogliere l’attimo, gioca un ruolo importante. Lo ha spiegato Claudio Aldegheri, del veronese Gruppo Benetti. «Nei nostri progetti abbiamo voluto metterci il cuore e la faccia, il che significa essere credibili al pubblico e su questo punto abbiamo lavorato sui nostri figli diventati riconoscibili attraverso i mezzi di informazione e i social, aumentando così la fiducia presso i clienti», ha detto Aldegheri. E nel futuro? «Siamo partiti in sette: l’intenzione è allargare questa realtà con tutti coloro che hanno la capacità di andare oltre il banco, colleghi indipendenti che in sostanza hanno la nostra stessa visione, un servizio a 360 gradi per il nostro cliente davvero su misura, un po’ fuori dagli schemi», ha affermato Fabrizio Beltrami di Langhirano, in provincia di Parma.

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La prima certificazione di qualità dedicata ai Centri Ottici.

Luca Strigiotti Managing Director

Crediamo nella creazione di progetti che facciano crescere il mercato, partendo dalla crescita del sell out, a sostegno dei nostri ottici partner. Prodotti di qualità, protocolli di vendita guidati dalla strumentazione e professionalità nei Centri Ottici sono secondo noi i pilastri su cui fondare la rinascita, a maggior ragione oggi nella nuova normalità. La creazione di valore conseguente va certificata e comunicata affinché i portatori/consumatori acquisiscano la giusta consapevolezza nel percorso di acquisto. In una storia fatta di innovazione costante, Essilor è al fianco di CERT.O per amplificare questi messaggi, con la comune missione di promuovere, evidenziare, riconoscere la distribuzione di qualità.

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le Specia Progressive Business Forum

Eccellenze in presbiopia e alla carriera, i premiati di Milano a cura della redazione

Durante il Progressive Business Forum 2021 sono stati consegnati riconoscimenti a personalità importanti per la filiera e sono state annunciate le nomination per il miglior professionista nella gestione delle lenti progressive, che sarà insignito nel 2022

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l 19 settembre, prima giornata di lavori della terza edizione del Progressive Business Forum, all’Allianz Cloud di Milano sono stati consegnati prestigiosi riconoscimenti. Premio alla carriera a Isolani e Buratto Due onorificenze hanno coinvolto un protagonista storico dell’ottica e uno dell’oftalmologia, i cui nomi sono stati svelati in quell’occasione. «Alzava sempre l’asticella, un centimetro alla volta, è stato lui il vero visionario». Nicola Di Lernia ha descritto così Alberto Isolani, in un momento di grande commozione per tutti coloro che hanno potuto conoscerlo e per chi era presente al Progressive Business Forum, a partire da Lucio Buratto. «È sempre stato un passo avanti - ha raccontato il medico oculista - All’inizio della mia carriera avevo deciso di aprire uno studio a Sanremo e circolava un nome, un certo Isolani di Genova: risultando molto noto, ho iniziato a mandare da lui i miei pazienti pur senza conoscerlo. Lo incontrai qualche anno dopo a una cena e siamo diventati grandi amici. Parlava con tutti, amava la vita e stare sem-

Da sinistra: Laura Isolani, Lucio Buratto, Ferdinando Fabiano e Nicola Di Lernia durante la consegna del premio alla carriera

pre in mezzo agli altri. Quando è mancato, lo scorso anno, è stata una grossa perdita». Proprio per l’importanza di Isolani nel panora-

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le Specia Progressive Business Forum

Alcuni dei professionisti in lizza per il Premio Eccellenza Lenti Progressive

ma dell’ottica la giuria ha deciso di assegnargli uno dei due premi alla carriera, istituiti quest’anno: lo ha ritirato, altrettanto commossa, la moglie Laura. L’altro è stato consegnato allo stesso Buratto. «Spero che questo sia un auspicio per la nostra collaborazione, perché oftalmologi e ottici sono al servizio della stessa persona, alla quale dobbiamo dare il massimo», ha commentato l’oculista milanese.

ranti sul territorio italiano, intende contribuire all’evoluzione di una tecnologia per la soluzione alla presbiopia e per risolvere i problemi dei pre-presbiti per attività lavorative specifiche. “Pallone d’oro” dell’ottica 2021 a Istituto Ottico Isolani Bisognerà attendere l’edizione 2022 del Progressive Business Forum per conoscere il punto vendita vincitore, ma per quest’anno gli organizzatori hanno consegnato all’Istituto Ottico Isolani il “pallone d’oro” dell’ottica 2021.

Premio Eccellenza Lenti Progressive: le nomination Greta Carla Achini di Effetto Ottico, Paolo Belleri di Ottica Belleri, Giovanni Brunetti di Centro Ottico Brunetti, Gianni Cesana di VisionOttica Cesana, Andrea Garagnani di Ottica Garagnani, Azzurra Messineo di Ottica Azzurra, Daniele e Gianluca Petrini di Vision Optika, Dario Ramondetti di Ottica San Federico, Kolila Ermal Sciolti di Ottica Sciolti e Fabio Zappon di Studio Ottico Zappon sono i professionisti intervenuti domenica scorsa all’Allianz Cloud di Milano. Tra loro e gli altri che si aggiungeranno verrà scelto il vincitore del Premio Eccellenza Lenti Progressive, assegnato al centro ottico che più si distingue per proposta ed eccellenza del servizio nell’ambito delle multifocali. Il riconoscimento è stato, infatti, istituito con l’intento di stimolare l’impegno di coloro che contribuiscono alla diffusione e al corretto utilizzo di tutte le tipologie di lenti per la risoluzione delle problematiche visive in fase di pre-presbiopia e in tutte le fasi di presbiopia. Realizzato con il patrocinio del Progressive Business Forum e delle maggiori aziende di lenti oftalmiche ope-

Da sinistra: Elisabetta Giusto, del team marketing di Istituto Ottico Isolani, Ferdinando Fabiano e Andrea Afragoli, presidente di Federottica, che hanno consegnato il riconoscimento all’Allianz Cloud

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le Specia Progressive Business Forum

Ottici e oculisti, protocollo d’intesa per i presbiti? a cura della redazione

Oltre l’80% degli operatori di entrambe le categorie lo auspica: è quanto emerge da un sondaggio esclusivo realizzato dalla nostra testata

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cchiali con lenti progressive: interazione tra area ottica, area medica e industria e possibile implementazione. Circa 1.300 professionisti, pressoché equamente ripartiti tra ottici optometristi e oftalmologi, hanno risposto a un’articolata serie di domande poste da b2eyes sul rapporto tra le due categorie, con particolare attenzione alla gestione del paziente o cliente presbite e alle soluzioni compensative da proporgli. Le aree di interesse approfondite nel corso dell’indagine hanno, dunque, riguardato il grado di soddisfazione degli oculisti sulle azioni di informazione che ricevono in merito alle caratteristiche delle lenti oftalmiche, il processo di interazione con gli ottici e i livelli di soddisfazione degli oculisti stessi, nonché le possibili iniziative congiunte,

come un protocollo di intesa comune. «Il fatto che l’81% degli ottici e ben l’87% degli oftalmologi ritenga utile un protocollo d’intesa per la gestione del presbite è molto confortante: del resto rappresenta uno degli obiettivi del progetto che ha dato vita al Progressive Business Forum, giunto alla terza edizione, e che detterà l’attività dei prossimi anni: stiamo infatti studiando delle linee comuni da sottoporre alle due principali associazioni di categoria coinvolte, Federottica e Società Oftalmologica Italiana, partendo dalle esigenze e dalle richieste della base». Ferdinando Fabiano, ideatore e organizzatore dell’evento, e Nicola Di Lernia, che lo ha condotto, hanno commentato così domenica 19 settembre alla platea fisica e digitale dell’Allianz Cloud di Milano questo dato, che fa ATTUALMENTE RICEVI INFORMAZIONI COSTANTI RELATIVE ALLE NUOVE TECNOLOGIE SULLE LENTI OFTALMICHE E A CONTATTO?

RITIENI ORMAI SUPERATE LE INCOMPRENSIONI TRA OTTICI E MEDICI OCULISTI? OTTICI

NO 41%

NO 34%

OTTICI

OCULISTI SPORADICAMENTE 16% IN VIA DI MIGLIORAMENTO 50%

IN VIA DI MIGLIORAMENTO 50%

OCULISTI SÌ 28%

SÌ 81% SPORADICAMENTE 54%

SÌ 16% NO 18%

NO 3%

SÌ 9% Sondaggio effettuato su 641 ottici e 656 medici oculisti nel mese di settembre 2021 attraverso la piattaforma B2eyes

Sondaggio effettuato su 641 ottici e 656 medici oculisti nel mese di settembre 2021 attraverso la piattaforma B2eyes

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le Specia Progressive Business Forum COME GIUDICHI LE CAMPAGNE PUBBLICITARIE DELLE AZIENDE PRODUTTRICI SULLE LENTI PROGRESSIVE?

TI RITIENI SODDISFATTO DELLE INFORMAZIONI TECNICHE SULLE LENTI CHE RICEVI?

OTTICI

OCULISTI

OTTICI NO 13% NON IN MODO ESAUSTIVO 39%

EFFICACI 42%

EFFICACI 32%

NON IN MODO ESAUSTIVO 43%

SÌ 48%

OCULISTI

SÌ 38% SPESSO SEMPLICISTICHE 52%

NO 19%

INEFFICACI 6%

SPESSO SEMPLICISTICHE 53% INEFFICACI 15% Sondaggio effettuato su 641 ottici e 656 medici oculisti nel mese di settembre 2021 attraverso la piattaforma B2eyes

Sondaggio effettuato su 641 ottici e 656 medici oculisti nel mese di settembre 2021 attraverso la piattaforma B2eyes

L’OTTICO INVIA PAZIENTI ALL’OCULISTA E L’OCULISTA INVIA CLIENTI ALL’OTTICO. QUAL È LA FREQUENZA? «ti capita di ricevere clienti inviati dall’oculista»?

AI PAZIENTI PRESBITI CONSIGLI LE LENTI PROGRESSIVE?

«ti capita di ricevere pazienti inviti dall’ottico»?

MAI 13%

MAI 7%

SPESSO 29%

OTTICI

SPORADICAMENTE 55%

OCULISTI SOLO QUANDO NECESSARIE 48%

SÌ 68%

SPESSO 38%

SOLO QUANDO NECESSARIE 31%

SÌ 51%

NO, ritengo non siano funzionali 1%

MAI 0,16%

SPORADICAMENTE 58% NO, ritengo non siano funzionali 1% Sondaggio effettuato su 641 ottici e 656 medici oculisti nel mese di settembre 2021 attraverso la piattaforma B2eyes

Sondaggio effettuato su 641 ottici e 656 medici oculisti nel mese di settembre 2021 attraverso la piattaforma B2eyes

ABBIAMO CHIESTO AGLI OTTICI:

HAI AVUTO ESPERIENZE NEGATIVE CON PAZIENTI/CLIENTI CHE HANNO ADOTTATO OCCHIALI CON LENTI PROGRESSIVE? OTTICI SÌ, spesso 5%

NO, mai 32%

SÌ, spesso 27%

COME CONSIDERI LA CONOSCENZA DELLE LENTI PROGRESSIVE DA PARTE DEGLI OCULISTI?

OCULISTI SÌ, in passato 65%

SCARSA 81%

NO, mai 8%

OTTIMA 10%

ADEGUATA 80%

ADEGUATA 19% OTTIMA 0,33%

Sondaggio effettuato su 641 ottici e 656 medici oculisti nel mese di settembre 2021 attraverso la piattaforma B2eyes

Sondaggio effettuato su 641 ottici e 656 medici oculisti nel mese di settembre 2021 attraverso la piattaforma B2eyes

RITIENI UTILE UN PROTOCOLLO DI INTESA TRA OCULISTA E OTTICO PER LA GESTIONE DEL PRESBITE? SÌ 81%

SÌ 87%

il paio con un altro aspetto evidenziato dal sondaggio: il 50% degli ottici e degli oculisti interpellati valuta in via di miglioramento i rapporti tra le due categorie. Su questo punto, tuttavia, c’è ancora strada da fare, perché il 41% dei primi e il 34% dei secondi non ritiene superate le incomprensioni. Ma, secondo i promotori del sondaggio, forse proprio il tema della gestione del paziente-cliente presbite può rappresentare lo strumento adatto per venirne a capo.

OCULISTI

ALTRO 4%

ALTRO 3%

COME CONSIDERI LA PREPARAZIONE DEGLI OTTICI NELLA REALIZZAZIONE DELLE LENTI PROGRESSIVE?

SCARSA 10%

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Progressive e paziente, i segreti per una soluzione di successo di Angelo Magri

Tre oculisti di chiara fama si sono confrontati all’Allianz Cloud di Milano su potenzialità ed eventuali difficoltà di una prescrizione adatta al soggetto presbite

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intonia è una delle parole chiave per Francesco Loperfido, responsabile del servizio di Oftalmologia generale al San Raffaele di Milano. E non soltanto tra le diverse categorie professionali coinvolte. «Per una buona prescrizione di una progressiva è fondamentale che venga fatta un’anamnesi corretta del paziente, l’oculista deve essere adeguatamente informato sulle nuove tecnologie oftalmiche, grazie a una maggiore collaborazione con le aziende: una brochure che dia indicazioni al portatore su come ci si adatta a un progressivo, quali sono i suoi vantaggi e i suoi limiti potrebbe, inoltre, risultare molto utile, perché avere un occhiale performante in tutte le situazioni di vita è diventato ormai una necessità - ha ricordato Loperfido - Il passaparola negativo sulle progressive è superato, ma occorre una maggiore sintonia tra la prescrizione della lente e la scelta del tipo di montatura. Anche così, infatti, si esprime la collaborazione con l’ottico: il paziente viene già educato da noi alle progressive,

il centro ottico deve trovargli la soluzione migliore a seconda delle sue specifiche esigenze, quindi l’occhiale giusto, con la montatura adatta, ponendo attenzione soprattutto alla distanza interpupillare e al canale di progressione». Non usa la parola sintonia, bensì simbiosi Fabio Mazzolani, direttore sanitario del Centro Oculistico Bergamasco, per sintetizzare quello che dev’essere l’approccio della classe medica nei confronti sia dell’ottico sia del paziente, che oggi «è molto informato, vuole subito risultati e ha esigenze diverse rispetto al passato: basti pensare che persino gli over 80 ormai utilizzano i social, per cui occorrono soluzioni che tengano conto di tutte le loro problematiche visive», ha detto Mazzolani. Una risposta personalizzata diventa sempre più necessaria anche in ambito chirurgico, alla luce delle rinnovate esigenze visive e dei nuovi stili di vita. «Oggi a 50 anni una persona è giovane, attiva e vuole fare tutto, ma spesso vede l’occhiale come un impedimento, soprattutto psicologico: ho molti pazienti tra i 45 e i 50 anni di età che vengono a chiedere la correzione chirurgica della presbiopia anche se non hanno altri problemi visivi. Questa è la più grande sfida che abbiamo nell’ambito della chirurgia refrattiva, perché è più difficile da correggere, tuttavia le soluzioni non mancano - ha affermato Lucio Buratto, direttore di Camo a Milano - Sono contrario per mille ragioni ai premontati, ma ottico e oculista devono affrontare bene il problema della presbiopia, offrendo una buona correzione visiva e soprattutto personalizzandola, perché oggi il paziente vuole sentirsi unico».

Da sinistra, Fabio Mazzolani, Francesco Loperfido e Lucio Buratto con Nicola Di Lernia

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Attualità

Ted Talk, il valore delle risorse umane Il format internazionale, portato con successo anche al Progressive Business Forum 2021, ha messo in evidenza competenze e capacità comunicativa di molti professionisti che rappresentano al meglio le aziende oftalmiche italiane

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uest’anno, accanto alle tavole rotonde, ai salotti e alle premiazioni, il Progressive Business Forum ha visto sul palco il susseguirsi di singolari performance da parte dei professionisti delle aziende oftalmiche, operativi nell’ambito della formazione, del marketing e delle vendite, che sono diventati protagonisti di brevi speech della durata di cinque minuti, riadattando la formula del Ted Talk. Ciascuno di loro ha ricevuto l’opportunità di rappresentare la propria impresa sfidandosi nell’efficace comunicazione dei valori che la contraddistinguono e nella

di Angelica Pagnelli*

condivisione di know how legato a prodotti oftalmici di ultima generazione. Un timer segnava il tempo del talk e un cerchio rosso sul palco dell’Allianz Cloud di Milano delineava lo spazio in cui muoversi durante la sessione di public speaking. Utilizzare la formula americana dei Ted Talk, le conferenze statunitensi nate a metà degli anni 80, della durata standard di diciotto minuti e note oggi in tutto il mondo grazie alla diffusione in cinque lingue, è stato utile per conoscere meglio i protagonisti che ogni giorno “indossano” l’abito aziendale, ne sposano i valori e li proiettano nel mercato di riferimento. Durante la conduzione del format, i professionisti sono stati presentati con la chiara idea di far conoscere meglio i loro profili e le loro caratteristiche individuali. Anche nel settore dell’ottica l’esperienza di chi attualmente rappresenta le aziende richiede specifiche soft skill, cioè peculiarità legate non solo alle competenze, ma anche all’autostima, alla precisione, all’attenzio-

*Angelica Pagnelli è ideatrice del format “Guardaroba Occhiali”, è Eyewear Image Consultant, esperta di tendenze e trainer internazionale per aziende e imprenditori dell’ottica. Coordina i processi di innovazione e, attraverso la sua consulenza strategica, crea una visione finalizzata alla realizzazione di idee, prodotti, progetti e contenuti originali.

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La semplicità di vedere le piccole cose

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Attualità ne, alla capacità di concentrazione e alla abilità comunicativa. Tali competenze sono diventate il vero plus nel mondo del lavoro e la formula Ted adottata ne ha rimarcato il messaggio. Gli elementi distintivi del professionista tracciano in modo concreto il suo talento e ne fanno percepire il carisma. Tale evidenza rafforza e consolida l’opinione che sempre di più le scelte delle società tengono conto non solo delle risorse economiche, ma anche di quelle umane, le quali costituiscono un investimento, in quanto sono i professionisti stessi a rappresentare il vero patrimonio aziendale. Ottima chance, dunque, quella riservata dal Progressive Business Forum 2021, che ha non solo lasciato spazio alle idee e ai progetti, promuovendo la cultura delle progressive, ma ha anche creato l’opportunità di umanizzare le realtà oftalmiche attraverso la migliore conoscenza di coloro che quotidianamente vi lavorano. Ognuno di loro ha saputo condividere il tratto distintivo del brand Uno dei mini Ted presentati all’Allianz Cloud di Milano di provenienza e le sue novità in Anche nel mercato pochissimi minuti dell’ottica l’esperienza e con ottime capacità comunicadi chi rappresenta le imprese tive. Ognuno di richiede specifiche soft skill, loro, inoltre, ha peculiarità legate anche disegnato il futuad autostima, precisione, ro come visione e attenzione, capacità di la buona visione concentrazione e abilità come unico futuro. di comunicazione In sostanza, tutti i protagonisti del Ted sono riusciti a regalare un concentraRisulta evidente, infatti, che per comunicare to di contenuti interessanti e utili a elevare al consumatore finale occorrono sempre di la credibilità dei centri ottici evoluti. Anche più grande consapevolezza degli strumenquesto è stato un segnale da parte di un merti a disposizione, apprezzabile padronanza cato in sviluppo, che segue i trend e ha già delle tecnologie e maggiore predisposizione iniziato il viaggio verso il futuro. Partendo a sposare l’innovazione: il Business Forum da un punto: non si può vendere ciò che non 2021 ha perciò contribuito a tracciare la via si conosce, non ci si può differenziare dai dell’evoluzione, utilizzando il focus sulle competitor senza conoscere bene i prodotti. progressive.

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L’ottico digitale

Linkedin: un alleato anche per l’ottico moderno Sono molte le motivazioni che rendono questo social uno strumento utile per i professionisti della visione, a patto che la propria presenza sia supportata da una precisa strategia di content marketing

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entre assistiamo a una inarrestabile ascesa di Instagram e TikTok, molti non hanno ancora compreso le funzionalità e le potenzialità di un canale che, in maniera silenziosa, sta diventando imprescindibile per ogni professionista e quindi anche per l’ottico moderno: si tratta di Linkedin, un social definito professionale e che in Italia conta quindici milioni di iscritti. Avere una presenza su Linkedin è utile per una serie di motivazioni ma, affinché si trasformi in una opportunità, è necessario stabilire una strategia di content marketing ben precisa. Alcuni professionisti possono essere interessati alla ricerca di un nuovo impiego, altri a un partner per una joint venture, altri ancora alla ricerca di clienti B2B: in base agli obiettivi, la strategia stessa cambia e di conseguenza ogni aspetto che riguardi la pubblicazione di contenuti, tone of voice e pubblico di riferimento. Qualsiasi obiettivo può essere raggiunto con grandi risultati, perché Linkedin è uno strumento versatile ma soprattutto verticale sul mondo del lavoro. In ogni caso, però, il punto nodale resta il personal branding: la possibilità di farsi conoscere diffondendo valore attraverso i contenuti può portare a un au-

di Nico Caradonna*

mento della rete di contatti e di conseguenza a un incremento della fiducia da parte del pubblico. Il professionista moderno rappresenta la propria attività, nel nostro caso il negozio di ottica, per questo è fondamentale che impieghi delle risorse per consolidare il “self brand”. Per presentarsi adeguatamente al pubblico di Linkedin è necessario illustrare il proprio story work, ovvero raccontare le proprie conoscenze, competenze e stile professionale in maniera efficace. Con il termine story work non si intende il classico contenuto divulgabile su social quali Facebook, Instagram o TikTok. Su Linkedin bisogna esserci con un focus molto verticale sulla professione, perché per natura la piattaforma nasce per coloro che intendono ricercare opportunità di business: niente foto accattivanti, quindi, selfie o filtri per lasciare invece spazio alle competenze, che vanno espresse con riflessioni, commenti e condivisioni di valore. Tutto ciò non significa che la leggerezza nella comunicazione su Linkedin sia mancante, anzi: uno dei punti chiave per una buona attività di presenza su tale piattaforma è proprio esserci e proporsi con un tono sicuro ma allo stesso tempo empatico. Tutto questo lavoro mira al raggiungimento di un posizionamento strategico che porterà vantaggi a livello di opportunità per il professionista e, di riflesso, crescita in termini di business per il centro ottico.

*Nico Caradonna è ottico e ortottista, ideatore del blog Ottico del Web e consulente di personal branding per i professionisti del settore.

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Eye Marketing

Siamo pronti per i digital video? Nel 2020 tale tipologia di comunicazione ha raggiunto 3 miliardi di persone in tutto il mondo, superando le aspettative pre pandemiche. Fare leva sulle emozioni e sull’immediatezza del messaggio sembra dunque essere la cifra per avere successo oggi, soprattutto sui canali social: potrebbe funzionare anche nell’ottica, seguendo alcuni consigli

di Riccardo Accardi*

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ggi un filmato è molto più efficace di un messaggio di testo per la sua capacità di coinvolgere e tenere desta l’attenzione dell’utente. Anche per questa ragione i video risultano ormai onnipresenti sulle pagine social dei grandi marchi, così come delle piccole realtà imprenditoriali. Il video marketing si focalizza, infatti, sulla realizzazione di clip e sulla loro diffusione attraverso i canali di comunicazione di un’azienda, con svariati obiettivi, dalla creazione di rapporti con i clienti alla promozione di brand, servizi o prodotti. Ad esempio, il format “come fare” può essere

*Ottico e optometrista, vincitore del VisionOttica Award 2018, responsabile marketing di VisionOttica Accardi.

Immagine tratta da ©Freepik

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Eye Marketing considerato un tutorial per promuovere testimonianze dei consumatori o eventi in live streaming. Un video così realizzato per un centro ottico offre la possibilità di entrare in contatto con una fascia di pubblico ben precisa, facilitando anche una connessione immediata fra il potenziale cliente e il negozio stesso, e andrà a creare un canale privilegiato per la vendita sia in sede sia tramite e-commerce. Anche in questo tipo di attività, qualunque sia il target o il settore di riferimento, i prodotti sono i protagonisti: a tal proposito, è d’obbligo trovare soluzioni, nuove e creative, capaci di valorizzarli al meglio. Come è possibile, dunque, informare i clienti attirando l’attenzione sull’offerta? Sicuramente i video dimostrativi, che spiegano i motivi per i quali acquistare presso il proprio centro ottico, possono fare la differenza. Le tipologie di video che oggi funzionano sono soprattutto: • inerenti alla visibilità dei prodotti; • tutorial; • testimonianze dei clienti; • recensioni. I video dimostrativi illustrano come funziona il prodotto. Pensate, ad esempio, a come potreste far notare o conoscere a un vostro cliente direttamente da casa sua una nuova linea di occhiali che proponete in negozio. Tutti fanno pubblicità, ma in questo caso siete voi a metterci la faccia: è l’ottico di fiducia a promuovere in anteprima un brand di montature. A volte i video possono essere anche molto utili per rispondere alle domande più frequenti poste dai clienti, poiché il filmato è più immediato rispetto alla lettura di un messaggio o di un post. Create, ad esempio, dei tutorial su semplici attività quotidiane, come la pulizia degli occhiali: tutti abbiamo un panno per la loro detersione, ma sappiamo veramente qual è la tecnica migliore per rendere

le lenti nitide? E, ancora, quanto può essere interessante e curioso capire come si realizza un prodotto? I contenuti how-to sono perfetti

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Immagine tratta da ©Freepik

per i centri ottici, soprattutto per quelli che possono mostrare i propri laboratori oftalmici, con il processo di lavorazione della lente stessa e di come un occhiale viene assemblato e consegnato all’utente finale. Il video non ha solo trasformato il modo in cui le aziende commercializzano e i consumatori acquistano, ha anche rivoluzionato le modalità con cui i venditori si connettono e convertono i potenziali clienti e attraverso le quali i team di assistenza supportano e aiutano i clienti. In breve, il video è incredibilmente utile durante l’intera esperienza di acquisto, anche per aumentare la consapevolezza del marchio o per lanciare un prodotto nella sua fase iniziale. Tanto che il video marketing, oggi, è alla portata di imprese di qualsiasi dimensione.

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Contro-intuitivo

Guardare al mercato con occhi nuovi Ogni due o tre anni il business del canale ottico cambia in maniera importante e offre altre opportunità: quali sono i principali aspetti da analizzare per costruire già da oggi una strategia che tenga in considerazione le principali novità?

di Paolo Valentini e Michaela Gariboldi*

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iù volte abbiamo trattato l’argomento di come sia importante conoscere il proprio mercato, non solo quello dei consumatori, ma anche dei concorrenti. Occorre quindi mappare il territorio di riferimento con il nome dei competitor che distano fino a 15 chilometri dal proprio negozio, cercando di capire quali sono i loro punti di forza e di debolezza. A loro vantaggio, ad esempio, potrebbe esserci l’avere a disposizione un parcheggio più grande, una posizione più visibile oppure una vetrina più ampia. Un loro punto di debolezza, invece, potrebbe riguardare il non proporre gli stessi servizi che offriamo noi, un personale non adeguatamente formato come il nostro o il fatto di non essere presenti sul mercato da più anni e quindi di non disporre di un elevato numero di clienti. In questo esercizio vanno coinvolti tutti i collaboratori, mettendo insieme quanto ognuno di loro ha da dire: in cosa siamo più forti, in cosa lo sono i nostri concorrenti? L’analisi delle anagrafiche Un altro dato che dobbiamo considerare con atten-

zione riguarda gli elementi anagrafici. La popolazione, infatti, varia di anno in anno e all’incirca ogni lustro emergono cambiamenti importanti. Risulta, perciò, indispensabile capire la stratificazione dei residenti nel territorio per fasce di età: uno dei dati più significativi è, ad esempio, quello relativo alla presenza di persone che creano nuovi nuclei familiari, particolarmente sensibili alle pubblicità di brand, prodotti o servizi, oppure di coloro che hanno compiuto più di 45 anni, che sappiamo essere un target cui è fondamentale far conoscere ciò che offriamo in termini di lenti progressive e quanto possiamo prenderci cura di loro dal punto di vista del benessere visivo: tendenzialmente saranno i clienti più fedeli e potranno rimanere tali per diversi decenni. Individuare il posizionamento corretto Tutti questi elementi sono utili per costruire un’adeguata strategia di posizionamento sul mercato, che può essere suddivisa in due step. • Prendiamo l’elemento su cui siamo più forti e facciamo in modo che i nostri clienti, consolidati o potenziali, lo conoscano: se il nostro core business è negli occhiali sportivi, diciamolo a tutti; se invece siamo * Paolo Valentini, esperto in marketing e gestione delle risorse specializzati nelle lenti a contatto o particolarmente umane, con un focus pluriennale sul mercato ottico italiano, è competenti nelle progressive, tutti devono saperlo. titolare di I-Profile Venezia. Open Source Management opera • Facciamo un’analisi dei nostri clienti, costruiamo nel mondo della consulenza aziendale. I-Profile Venezia è l’azienda franchisee di Osm per le province di Rovigo e Venezia. un’offerta su misura per loro basandoci sulla no* Michaela Gariboldi, socia di Open Source Management, stra unicità e comunichiamo in maniera adeguata è specializzata in risorse umane e management per le Pmi al target di riferimento nel territorio di competenza. italiane.

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La simbiosi? Ancora più necessaria nell’ipovisione di Francesca Sanguineti giornalista specializzata in ambito scientifico

Emersa all’ultimo Progressive Business Forum come parola chiave per la collaborazione tra classe medica e area ottico optometrica, può rappresentare una svolta nella correzione delle persone con vista fragile

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er chi opera nella filiera della visione il 1° ottobre scatta un automatismo: è il mese della vista. Vuoi perché è ormai una convenzione, vuoi perché segna l’inizio di quel lungo periodo denso di studio e di lavoro, vuoi perché siamo tutti più esposti a ore e ore di luce artificiale, l’autunno è la stagione in cui ci si concentra maggiormente sul proprio benessere visivo. Ripartono le visite di controllo agli occhi e i check up dei propri dispositivi. Ma mese della vista significa anche fermarsi a riflettere sul proprio modo di vedere e di vivere: una riflessione importante per il pubblico finale, così come per gli operatori del settore. Ci stiamo prendendo davvero cura dei nostri occhi? Prestiamo attenzione all’illuminazione degli ambienti, a idratazione e alimentazione? Teniamo delle posizioni corrette quando leggiamo, scriviamo, lavoriamo? Facciamo un po’ di attività fisica all’aperto? Proteggiamo adeguatamente i nostri occhi quando utilizziamo videoterminali o siamo esposti ad ambienti molto luminosi?

Biagio Jurilli, titolare del centro ottico Optics International di Genova

Fabio Mazzolani, direttore sanitario del Centro Oculistico Bergamasco

Molte persone, tuttavia, rientrano nella categoria della fragilità visiva per patologie ereditarie o legate all’età. Per queste persone le buone prassi, la prevenzione e i controlli sono comunque importanti, ma non sufficienti e c’è bisogno di un supporto più completo, fatto di competenze professionali diverse che concorrono a creare le migliori condizioni visive per lo

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viista fragile Lab borazione tra area medica e area ottico optostato complesso in cui questi soggetti si trovano. metrica. Ma c’è di più: durante il Progressive Come la pensano su questo argomento le due Business Forum 2021 lo stesso Mazzolani ha grandi categorie di professionisti coinvolti, ocuparlato nello specifico di simbiosi, che sembra listi e ottici optometristi? Ci siamo rivolti a due calzare a pennello in questo ambito: può essepersonalità note nel settore: Fabio Mazzolani e re, quindi, la simbiosi il concetto chiave di una Biagio Jurilli. lettura più moderna rispetto al passato? «Par«Tendenzialmente l’oftalmologo vorrebbe octirei dal significato della cuparsi di ipoviparola simbiosi, come assione, anche se sociazione o coesistenza spesso non ha È opportuno che gli ottici di elementi diversi che avuto occasione optometristi collaborino con insieme si compledi affrontare quela classe medica per fornire il solo tano, permettendo il loro sto punto di arrivo presidio più adatto ai pazienti successo - argomenta della storia delle ipovedenti e con vista fragile Mazzolani - Questo convarie patologie cetto è ancor più veritieche può avere un e provvedere, di concerto ro nelle nuove sfide della paziente - afferma con l’ortottista, alla loro prescrizione di soluzioni Fabio Mazzolani, riabilitazione sempre più avanzate: non direttore sanitario solo nella consueta attividel Centro Oculità di individuazione, prescrizione e realizzastico Bergamasco - L’oculista ha bisogno di un zione delle lenti in soggetti sani e relativamenprofessionista che possa soddisfare le esigenze te giovani ma, ancora di più, in quelli con vista sempre molto particolari e delicate del soggetfragile. La fragilità della vista è data dalla preto con vista fragile: personale medico e ottico senza di diversi fattori o malattie dell’occhio optometrico adeguatamente formato su questo sempre più attuali e diffuse per via del protipo di visione e di necessità, soprattutto in terlungarsi delle aspettative di vita: la vera sfida mini di correzione ottica». è riuscire a realizzare sistemi ottici innovativi «Negli anni 90 si è iniziato a parlare di multiper quei casi che fino a pochi anni fa sarebdisciplinarità nell’ipovisione, principalmente bero stati esclusi, grazie sia al miglioramento grazie a Mario Zingirian, primario della Clinica della tecnologia delle lenti sia alla sempre più oculistica dell’Università di Genova, e al Grupdiffusa competenza ottico optometrica ottenuta po Italiano Studi Ipovisione, associazione cultuattraverso l’educazione continuativa». rale che si occupava di promuovere la ricerca Anche Jurilli concorda su tale punto. «È opscientifica per favorire la diffusione della preportuno che gli ottici optometristi possano colvenzione e della riabilitazione nelle minoranze laborare con la classe medica, come peraltro visive - racconta Biagio Jurilli, titolare del cengià avviene in molti paesi europei e negli Stati tro ottico Optics International di Genova - QuelUniti, in modo da fornire il presidio più adatlo che si è sempre cercato di promuovere, e che to ai pazienti ipovedenti e con vista fragile e oggi risulta quantomai necessario, è la collaprovvedere, di concerto con l’ortottista, alla borazione tra le diverse figure professionali, loro riabilitazione», sostiene. oculista, ortottista, psicologo e ottico optometriIl mese della vista potrebbe perciò diventare sta, che rappresenta la chiave del successo per anche un momento di avvicinamento e di rinsoddisfare le esigenze del paziente ipovedente: novato confronto tra professionisti che, ognuno non a caso l’ottico optometrista viene inserito con le proprie competenze, possano lavorare tra i diversi operatori che fanno parte dello staff appunto in simbiosi, a favore non solo delle di un centro di ipovisione». persone ipovedenti ma di tutte, comprese le Il migliore supporto al paziente con vista fragile più giovani. o ipovisione nasce dunque dalla stretta colla-

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re giochi interattivi con altrettante tematiche per aiutare gli utenti online a mettere alla prova la propria visione e ad approfondirla in un centro ottico: è l’obiettivo di “Riscopri la chiarezza nella visione”, la campagna di Nikon Lenswear online sui canali social e su siti e app in target fino all’8 dicembre, che focalizza l’attenzione sul benessere visivo e sull’importanza di una visione chiara per vivere appieno le proprie passioni attraverso test gaming interattivi a tema cucina, arte e musica. «Sulla scia del successo delle precedenti iniziative, gli obiettivi di questa nuova attività di marketing sono incrementare la brand awareness delle lenti Nikon e incentivare il drive to store presso gli ottici partner, facendo leva sugli hobby e sulle esigenze concrete dei consumatori per invitarli in negozio - spiega Luca Bassani, direttore marketing di Bbgr Italia - La campagna, realizzata in collaborazione con l’agenzia milanese TwentyTwenty, coinvolgerà, infatti, tre target: i food lover che amano sperimentare ai fornelli, gli artisti appassionati di pittura e disegno e gli amanti della musica. Scegliendo fra tre differenti giochi a tema, l’utente potrà mettere alla prova la qualità della sua visione, ottenendo alla fine i risultati e una checklist con alcune

domande da fare periodicamente in autonomia per tenerla monitorata: in caso di necessità, verrà invitato ad approfondire il test presso il centro ottico più vicino, identificabile attraverso lo store locator». Novità di questa campagna è che tra gli interessi non spicca necessariamente il mondo dell’oc-

Il visual della nuova campagna Nikon

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Lenti oftalmiche chialeria. «Nikon punta, infatti, a coinvolgere massivamente gli utenti, ricordando a tutti che gli occhi hanno bisogno di cura e protezione: il pubblico coinvolto, tra i 25 e i 64 anni, verrà intercettato dalla campagna con appositi digital banner su siti e app inerenti ai tre hobby in target e sarà indirizzato a un portale ad hoc dove dare il via ai giochi, che hanno come fine ultimo evidenziare l’importanza del benessere visivo attraverso una comunicazione divertente e interattiva - precisa Bassani - Verranno, inoltre, pubblicati sulle pagine Facebook e Instagram di Nikon Lenswear Italia diversi post a tema che potranno essere condivisi dai punti vendita partner per amplificare la portata della campagna». A disposizione dei negozi di ottica il marchio ha sviluppato una vetrofania 50x70 da esporre in vetrina che richiama la tematica food con testo in forma ottotipica. «Si tratta di un visual insolito per il settore, che punta a consolidare l’awareness di Nikon anche tra i non portatori e nasce da un’idea della filiale italiana, sottoposta alla casa madre giapponese che l’ha approvata - rivela Bassani - A questa si aggiungono numerosi supporti digitali per animare le pagine social, così da garantire maggiore visibilità ai partner e accompagnare lo spettatore

nel passaggio dall’online allo store fisico». L’impronta digitale delle attività di Bbgr per l’ultima parte dell’anno non si limita tuttavia alla campagna. «Ottobre vede la nascita di un nuovo sito consumer per Nikon, più user friendly e con una serie di coinvolgenti vision test per il consumatore finale, oltre che con un accesso al portale Nikon Expert per i centri ottici - ricorda Nadia Lattanzi, brand manager di Bbgr Italia E poi c’è la app “The Nikon Difference” destinata alla nostra forza vendita: presentata a inizio 2021, ha avuto un’evoluzione lato trade e ora è operativa per tutti i clienti del Partnership Program del brand, con una sezione ad hoc dedicata». Un altro strumento che l’azienda si accinge a proporre è il booking tool per gestire gli appuntamenti presso i punti vendita: lanciato a ottobre per Galileo, entro fine anno sarà disponibile per entrambi i marchi. «Siamo soddisfatti dell’andamento del 2021 e convinti che il trend positivo possa proseguire anche nei prossimi mesi - chiosa Paolo Cassinari, amministratore delegato di Bbgr Italia Con Nikon abbiamo aperto 380 porte in Italia, tra le quali figura una decina di Nikon Studio, negozi che hanno dedicato un ampio e strutturato corner al marchio. Stiamo, inoltre, conso-

La locandina di Galileo Booking

L’immagine di VisionGenius

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Lenti oftalmiche lidando la già affermata awareness di Galileo, mentre la partnership con Topcon sugli strumenti, lanciata un anno fa, ha portato ulteriore fatturato o attraverso nuovi clienti o aumentando il giro d’affari con chi è già partner». Cassinari conta anche su altri strumenti dell’ecosistema Bbgr Italia per rafforzare ancora di più la presenza dei due brand sul mercato interno. «Il delivery in bicicletta, inaugurato a Milano la primavera scorsa, è stato apprezzato dagli ottici locali, grazie soprattutto al plus dei due passaggi in giornata e della consegna delle lenti anche il lunedì: vogliamo spingere ulteriormente il concetto di green e allargare l’iniziativa ad almeno un’altra città, quasi sicuramente del centro sud - afferma il manager - A luglio, inoltre, abbiamo chiuso la fase test di Lens Advisor, un software dotato di intelligenza artificiale che analizza i parametri e lo stile di vita del portatore e suggerisce all’ottico la lente ideale da proporre». Si tratta di uno strumento che vuole diventare un vero e proprio protocollo di vendita, in grado di integrare anche materiali di comunicazione orientati al consumatore per supportare l’ottico nella spiegazione di tecnologie e benefici ai suoi clienti. «Collegato ad OpsysWeb per ottimizzare il flusso d’ordine delle lenti, che avviene così direttamente online, è ideale per le catene locali con più store, per i nuovi clienti oppure per quelli già consolidati che vogliono incrementare il mix di vendita, grazie anche a un programma di comunicazione che aiuta ad argomentare la vendita stessa - precisa Cassinari - Infine, puntiamo su VisionGenius, di cui è appena terminata la fase test su una decina di centri ottici partner: si tratta di un protocollo su un arco temporale di 24 mesi, destinato alla vendita in abbonamento dell’occhiale a tasso zero per il consumatore finale. Con tale strumento si potrà proporre, ad esempio, un paio di progressive con tecnologia aggiornata alla scadenza dei due anni, oltre a una serie di servizi sulla soluzione oftalmica all’interno di questo lasso di tempo».

Un piano ad hoc per le family chain Dopo aver chiuso lo scorso anno un’importante commessa con un primario player della distribuzione succursalista nazionale, Bbgr Italia ha deciso di investire sulle catene familiari, quelle realtà locali composte da più centri ottici, che rappresentano comunque una fetta di mercato significativa e un riferimento a livello territoriale. «Abbiamo elaborato un programma di marketing dedicato alle family chain italiane per entrambi i nostri marchi - rivela Sara Sebai, key account manager, alla guida di un team interno a Bbgr Italia dedicato a questo segmento di mercato - Si parte da una comunicazione personalizzata con piani trimestrali e attività in store, si prosegue con giornate di formazione per i collaboratori dei negozi di ottica coinvolti, per concludere con iniziative di team incentive, finalizzate a creare valore su prodotti come le progressive o il fotocromatico, ad esempio». Sono già diversi i punti vendita che hanno aderito, appartenenti a insegne del calibro di Vision Optika a Roma, Prima Visione in Sardegna, Super Visione in Veneto o Doctor Lens in Lombardia, per citarne alcune. «A giugno avevamo già superato gli obiettivi prefissati per il 2021 - sottolinea Sebai - I centri ottici che partecipano al nostro programma beneficiano di una corsia preferenziale nelle attività legate a Galileo e Nikon, con il supporto del nostro team, e a ogni negozio vengono date risposte in linea con le sue esigenze». Attività personalizzate vengono peraltro realizzate dall’azienda oftalmica anche su singoli punti vendita indipendenti. «Ottica Moriero di Roma, ad esempio, ha recentemente aperto un nuovo store alla Garbatella e noi come Nikon lo supportiamo nel rivestire la locale stazione della metropolitana con una campagna ad hoc dal claim “Io vedo la mia città” e immagini che riproducono monumenti e scorci della Capitale», conclude Sebai.

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DISPONIBILI ANCHE PER ASTIGMATICI È un dispositivo medico CE123. Per l’utilizzo, la manutenzione, le precauzioni, le avvertenze, le controindicazioni e gli effetti indesiderati, consultare le istruzioni d’uso. ©2021 Alcon Inc. IT-PR1-2100044


Lenti oftalmiche

Zeiss: anche la busta diventa elettronica di Nicoletta Tobia

L’azienda oftalmica, con l’Italia a fare da pioniera all’interno del gruppo, ha lanciato la scorsa estate in collaborazione con Bludata il nuovo servizio che permette agli ottici, tramite il gestionale Focus 10, di digitalizzare l’invio degli ordini di occhiale completo

N

ell’ambito dell’ampio processo di digitalizzazione che sta portando avanti da diversi anni, Zeiss Vision Care Italia ha reso disponibile un nuovo servizio, con l’obiettivo di fornire ai clienti un’esperienza completa all’interno del mondo digital e di migliorare ulteriormente il flusso dei dati e l’operatività quotidiana del centro ottico: è la busta elettronica, uno dei più recenti esempi di come l’azienda punti sempre all’innovazione, non solo in termini di prodotti. «Grazie a questo ulteriore tassello, abbiamo fatto un altro importante passo avanti nell’ambito del nostro ecosistema digitale: abbiamo infatti rinnovato una procedura che sino a ora, nella sua fase iniziale, era ancora completamente analogica spiega Angelo Ossola, digital ordering systems product manager di Carl Zeiss Vision Italia - Si tratta della modalità di inoltro dell’ordine che i nostri clienti utilizzano quando usufruiscono del servizio occhiale completo, con cui inviano ai nostri laboratori anche la montatura per effettuare l’assemblaggio delle lenti, in caso, ad esempio, di prescrizioni particolari o modelli dalla tecnicalità complessa, come potrebbero essere quelli sportivi».

Sino a oggi gli ottici non avevano altra scelta se non scrivere a mano su una busta cartacea tutti i dati della lente, del consumatore e le relative note, per poi affidarla a un corriere per la spedizione nei laboratori Zeiss. «In collaborazione Angelo Ossola, digital ordering systems product manager con Bludata abbiamo di Carl Zeiss Vision Italia sviluppato un servizio digitalizzato che di fatto permette ai centri ottici partner di seguire lo stesso procedimento che già utilizzano per inviarci gli ordini attraverso Visustore dopo aver inserito i parametri in Focus 10 - prosegue il manager - Quindi non abbiamo stravolto il loro iter: grazie alla novità, l’ottico non ha più bisogno di scrivere nulla sulla busta, è sufficiente che scansioni il codice a barre prestampato su di essa e la trasmissione dei dati necessari, caricati sul gestionale, avviene automaticamente. Quando la busta arriva nelle nostre strutture,

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Lenti oftalmiche infatti, le informazioni vengono acquisite semplicemente leggendo quello stesso barcode e gli operatori Zeiss hanno a disposizione tutti i parametri e le annotazioni esattamente così come inseriti dal professionista». Il nuovo servizio agevola quindi non solo l’ottico, che non deve riportare più volte gli stessi dati e dunque evita inesattezze e risparmia tempo, ma anche il personale dell’azienda oftalmica, che può inserire rapidamente l’ordine evitando di doverli ridigitare tutti, con il rischio di fraintendimenti sulla lettura delle informazioni. «La busta elettronica non vuole in alcun modo sminuire l’interazione tra l’ottico e i nostri operatori: eliminiamo solo i passaggi inutili che possono derivare dalla non comprensione delle indicazioni riportate, evitando flussi di telefonate per gli opportuni chiarimenti o errori legati a una non corretta interpretazione della grafia a mano. Resta naturalmente il supporto abituale che forniamo nel perfezionare il processo di creazione dell’occhiale completo - commenta il manager - Tra l’altro, un ulteriore vantaggio è rappresentato dal fatto che, come i dati trasmessi dall’ottico pervengono a noi esattamente nella maniera in cui li ha inseriti, allo stesso modo qualsiasi eventuale modifica o integrazione rispetto alla busta venga apportata dagli

addetti Zeiss, il gestionale dell’ottico stesso viene automaticamente allineato, semplicemente premendo un tasto per importarla. E anche la forma della montatura, letta con gli strumenti di tracciatura all’interno dei laboratori dell’azienda, viene poi memorizzata nel gestionale, cosa che fino a ora non era possibile per tale tipologia di ordini». Anche in questo caso, come per l’invio, non c’è uno stravolgimento del processo già utilizzato con Visustore, ma una ulteriore digitalizzazione e integrazione a livello di sistema. Il nuovo servizio genera anche una copertura del primo miglio del viaggio della busta: se dopo 12-24 ore non perviene a destinazione, una serie di alert avvisano l’azienda e il partner che potrebbe esserci stato un disguido. Inoltre, le buste elettroniche vengono processate in maniera prioritaria rispetto al canale analogico. «Forniamo dunque ai clienti un servizio ancora più efficace rispetto al passato dal punto di vista della velocità di evasione degli ordini - conclude Ossola - Da parte dei nostri partner c’è molto interesse e soddisfazione per una novità che permette loro di differenziarsi ulteriormente e presenta un vantaggio che possono anche trasmettere all’utente finale: una maggiore tutela della privacy, perché la nuova busta non riporta più in maniera visibile informazioni anagrafiche personali. Si genera dunque un flusso dati completo, virtuoso e controllato, che rende ancora più rapida la fase di ordine da parte dell’ottico e ancora più efficiente la gestione interna dello stesso da parte nostra, a beneficio di tutti gli attori coinvolti».

L’interfaccia del gestionale in cui l’ottico può tenere sotto controllo l’elenco delle buste elettroniche da lui spedite e in lavorazione presso i laboratori Zeiss

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Lenti oftalmiche

Essilor, i prossimi passi nella gestione della miopia di Angelo Magri

Luca Strigiotti, direttore generale della filiale italiana, illustra la strategia dell’azienda sia sul fronte ottici sia sul versante della collaborazione con la classe medica

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ssilor vuole inserirsi nella gestione della progressione miopica in Italia con una proposta e un approccio nuovi. Lo afferma Luca Strigiotti, numero uno della filiale oftalmica nazionale, che traccia i prossimi, decisivi passaggi della strategia dell’azienda in questo ambito, dopo i positivi riscontri di MyExpert Master Fit, che ha già coinvolto un migliaio di ottici optometristi del nostro paese. «La mission di EssilorLuxottica, “Migliorare la vita migliorando la vista”, si trasforma in un messaggio ancora più determinante quando ci sono di mezzo i bambini, soprattutto nell’età tra gli 8 e i 14 anni: ed è appunto qui, rivolgendosi a tale target, che Essilor vuole inserirsi per quanto riguarda la gestione della progressione miopica - spiega Strigiotti - In questo contesto spicca il mondo degli ottici optometristi, ai quali ci indirizziamo con un importante e articolato impegno formativo, avviato la primavera scorsa con MyExpert Master Fit, ancor prima del lancio in Italia di Stellest, la lente del gruppo dedicata al controllo della progressione della miopia».

Luca Strigiotti, dal 2014 alla guida di Essilor Italia

Sono tre le linee guida per la formazione che Essilor Italia ha individuato per altrettanti e differenti livelli, con l’obiettivo di soddisfare tutte le esigenze dei centri ottici che vogliono specializzarsi nella gestione della miopia. «Con MyExpert Master Fit abbiamo intrapreso un percorso strategico che, grazie alla collaborazione con l’Università Bicocca di Milano e al patrocino di Federottica e della Società di Oftalmologia Pediatrica, vuole

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Lenti oftalmiche avvicinare tutte le categorie strettamente lezato all’area ottico optometrica, Expert Myogate a questo progetto e spingerle a parlarsi pia Seller, disponibile sempre dal 18 ottobre, tra di loro: sono stati, infatti, ingaggiati diesarà fruibile sulla piattaforma My Essilor: ci docenti per otto tematiche diverse, con un il corso, indirizzato soprattutto allo staff dei approccio chiaramente interdisciplinare - ricentri ottici, è un webinar on demand che, in corda Strigiotti - A oggi, giunti alla terza edimaniera snella e rapida, vuole creare esperti zione del master, hanno partecipato più di nella vendita di questa innovativa lente ofmille ottici optometritalmica. In definitiva, sti che si sono confronle attività di tutti e tre i tati in maniera proatlivelli mostrano la noAbbiamo individuato tiva con gli esperti e stra chiara intenzione tre linee guida per la si sono messi in gioco di sostenere gli ottiformazione per altrettanti e con un rigoroso test ci optometristi attradifferenti livelli: l’obiettivo verso una dettagliata finale. Non è escluso è soddisfare tutte le che nel 2022 daremo proposta formativa». esigenze dei centri ottici vita ad altre edizioni Parallelamente Essidel master». che vogliono specializzarsi lor Italia ha messo in Lo step successivo pista un altrettanto in questo ambito è il lancio di Expert articolato programma Myopia Dispenser, il focalizzato sulla clas18 ottobre. «Expert Myopia Dispenser parse medica. «Da settembre è operativa una te dall’esperienza realizzata con MyExpert squadra di sei esperti sul territorio esclusivaMaster Fit: sarà un estratto di dieci sessioni mente dedicati all’informazione nei confronti online per dodici ore complessive, gestito da dei medici oculisti, alla quale affianchiamo cinque professionisti, e si prefigge l’obiettivo un approccio di outbound call, per rivolgere di formare esperti nel controllo della miopia, un breve speech agli oftalmologi o prendenonché nella proposizione di una lente oftalre un appuntamento con loro: anche queste mica dedicata come Stellest - rivela Strigiotti attività sono guidate dalla nostra head of - Sarà, inoltre, la prima attività che le filiali marketing & professional manager, Sabrina italiane di Essilor e di Luxottica propongono Lotto - dice ancora Strigiotti - Proseguono, sulla Piattaforma Leonardo, il nuovo ecoinoltre, gli eventi congiunti tra oculisti e ottici sistema di EssilorLuxottica lanciato l’estate sul territorio, con un’ulteriore accelerazione scorsa e destinato alla formazione e non solo. dettata proprio dalla tematica della progresLa terza e ultima tappa del percorso indirizsione miopica. Infine continueremo a essere presenti ai principali congressi dell’area medica». In sostanza, una serie di percorsi diversi pensati per figure diverse. «La professionalità non ha sconti - sottolinea il numero uno di Essilor Italia - Ecco perché abbiamo deciso di puntare con forza sulla formazione: è il nostro modo per ricordare agli ottici optometristi italiani che siamo al loro fianco, ancor più in un segmento strategico come quello della gestione I tre step del programma formativo dedicato alla gestione della progressione miopica, studiato dall’azienda oftalmica per l’area ottico optometrica nazionale della progressione miopica».

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Lenti oftalmiche

Shamir: con Metaform diamo slancio al mercato a cura della redazione

È arrivata anche in Italia la nuova nanotecnologia, un sistema in grado di offrire in tempi rapidi e nel rispetto dell’ambiente una lente più sottile, leggera, resistente e dalle qualità ottiche elevate

L’

industria ottica ha vissuto una rivoluzione con il lancio del free form, oggi con Metaform il settore potrà sperimentare la prossima avanguardia tecnologica. A sostenerlo è Yair Di Segni, direttore generale di Shamir Italia. Prestazioni ancora più elevate rispetto a prima, produzione rapida, qualità uniforme e una visione più chiara sono le principali caratteristiche del nuovo materiale. Il lancio di Metaform fa parte di una strategia più ampia di Shamir? Shamir punta all’innovazione: la sfida principale è rompere i confini, portando soluzioni in grado di uscire dagli schemi, mantenendo un profilo altamente tecnologico, come è nel nostro Dna. Abbiamo dato nuovo impulso all’industria, proponendo sempre una varietà di design. Con Metaform compiamo un altro passo in avanti per costruire lenti leggere, resistenti ed ecologiche, con un processo che ci consente di offrire una varietà di proprietà nei trattamenti e di portare ai massimi livelli l’efficienza produttiva. La tecnologia Metaform porta le nostre prestazioni ancora

più in alto, utilizzando materiali e algoritmi speciali che garantiscono una qualità uniforme da una lente all’altra, una visione ancora più nitida e una produzione rapida. Quali sono le caratteristiche del nuovo prodotto? Yair Di Segni, direttore generale Metaform rappresen- di Shamir Italia ta una innovativa nanotecnologia che ci permette di dare vita a una nuova generazione oftalmica, fondendo rapidamente il rivestimento multifunzionale Preform, che ne costituisce il cuore e combina una gamma di proprietà ottiche e fisiche, con qualsiasi lente, in un processo ecologico di termoformatura 3D. Il Preform contiene una pellicola ottica super resistente che viene utilizzata anche dall’industria automobilistica, aeronautica e spaziale. Il processo di produzione di Metaform è fino all’80% più efficiente dal punto di vista energetico, grazie al ridotto consumo

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Lenti oftalmiche Quali sono i primi riscontri registrati presso i centri ottici italiani che hanno provato le lenti con il nuovo materiale? Siamo agli inizi del lancio del prodotto e ci siamo rivolti ai nostri clienti fidelizzati che lo hanno accolto con grande entusiasmo. Metaform è stato proposto anche in altri mercati a livello globale e abbiamo ricevuto fino a ora un feedback molto positivo a conferma delle performance sopracitate. Quali saranno gli sviluppi futuri per l’Italia e nel resto del mondo? Introducendo un prodotto di altissima innovazione vogliamo dare una spinta al mercato, permettendo agli ottici che crederanno in questo progetto di volgere uno sguardo nuovo al futuro del settore. Metaform rappresenta un punto di partenza in termini di innalzamento del livello qualitativo, delle tempistiche e dell’innovazione: ci consentirà di introdurre una varietà di caratteristiche con l’obiettivo di incrementare le prestazioni offerte ai portatori.

di acqua, sostanze chimiche ed energia, minimizzando l’impatto sull’ambiente. Qual è il valore aggiunto di Metaform per gli ottici e per i consumatori? L’ottico potrà godere di un prodotto esclusivo fornendo un’immagine ancora più professionale e competitiva di negozio altamente specializzato. A sua volta, scegliendo le lenti in Metaform, il consumatore non dovrà scendere a compromessi. Con le tecniche di produzione standard, spesso non si possono ottenere lenti che abbiano tutte le caratteristiche desiderate: grazie a Metaform l’utente finale potrà avere allo stesso tempo un prodotto più confortevole, più resistente e dall’estetica migliorata, assicurandosi un’ottima qualità della visione con tempi di consegna rapidi. La lente Metaform è, infatti, fino a 18 volte più resistente alle rotture, rispetto ai requisiti standard Food and Drug Administration nel campo oftalmico, e fino al 40% più leggera e sottile rispetto alle lenti negative standard. È più durevole nel tempo e meno sensibile agli impatti termici. Siamo così sicuri della loro durata che offriamo una garanzia a vita contro le eventuali rotture. L’ottico e l’utente finale potranno quindi godere di un servizio veloce e di massima qualità.

Con questo « materiale l’ottico

potrà dare un’immagine ancora più professionale e competitiva di negozio altamente specializzato. A sua volta il consumatore non dovrà scendere a compromessi

»

La campagna di lancio di Metaform, da settembre disponibile nei centri ottici del nostro paese

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Lenti oftalmiche

Hoya, una squadra per informare la classe medica a cura della redazione

Tra le iniziative dell’azienda per MiyoSmart c’è il nuovo Medical Relations Team, un gruppo di professionisti che ha il compito di seguire in maniera continuativa e strutturata gli oculisti

I

l coordinatore di questa nuova squadra è Silvano Larcher, responsabile relazioni con la classe medica all’interno di Hoya Italia. Quali sono gli obiettivi alla base di Hoya Medical Relations Team? Il Medical Relations Team rappresenta la volontà di Hoya di collaborare per informare la classe medica in modo completo e continuativo sulle diverse soluzioni visive, in particolare su MiyoSmart, la lente da vista per gestire la progressione miopica. In questa sfida saranno cruciali la formazione degli ottici optometristi, che stiamo potenziando attraverso il percorso completo Hoya Faculty 4.0 Myopia Management e, appunto, l’informazione agli oculisti. A ciò si aggiunge la nuova campagna tv, radio e digital, per aumentare l’attenzione dei genitori sull’efficacia della soluzione. Come si svolge il lavoro del team nella quotidianità? In occasione di incontri in presenza ma anche digitali, di eventi locali e di congressi medici, il lavoro di tutta la squadra è orientato alla condivisione con gli oftalmologi degli ottimi risultati di questo primo anno di MiyoSmart in Italia e degli studi clinici pubblicati dal British Journal of Ophthalmology nel 2019 e 2021, che confermano l’efficacia della lente. Il team è composto da cinque persone: tre medical relations specialist, l’ottica e ortottista Olivia Niccolini, l’ottica optometrista Maria Ersilia Pezzulo, entrambe con

esperienza clinica e pratica, e l’ottica optometrista Elisa Gozzini, già in Hoya come new media specialist, che seguono rispettivamente i medici di centro, Silvano Larcher, responsabile sud e nord Italia; inoltre, relazioni con la classe medica all’interno di Hoya Italia Matilde Ronzoni, ottica optometrista e product and educational expert, e l’ortottista Stefania Bressan, dell’area tecnica, sono il riferimento aziendale per la formazione e il supporto di prodotto. Quali sono stati i primi riscontri da parte dell’area medica? La classe medica apprezza molto le diverse modalità di contatto che il nuovo team propone per l’approfondimento tecnico-scientifico della lente. Per noi è fondamentale trasmettere la comunicazione basata su evidenze, che metta al centro soprattutto il benessere visivo del giovane miope: MiyoSmart viene presentata al medico come il nuovo strumento a disposizione per combattere la progressione miopica e migliorare il futuro dei piccoli pazienti. È necessario che l’oculista sia coinvolto nel flusso di proposta di MiyoSmart alle famiglie, con l’obiettivo di offrire insieme agli ottici optometristi il migliore servizio e soddisfare in modo completo le esigenze dei giovani miopi.

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ITAL-LENTI: MYOPKIDS per il controllo della progressione miopica nei bambini e negli adolescenti La miopia è sempre più diffusa e destinata ad aumentare a livello planetario. Le statistiche indicano, infatti, un costante e significativo incremento negli ultimi vent’anni di tale difetto visivo e a oggi un terzo della popolazione mondiale risulta miope. Il trend rilevato suggerisce dati destinati a crescere, con una proiezione che porterà al superamento della soglia del 50% nel 2050. Le ricerche svolte a livello internazionale dimostrano che le cause risiedono nelle mutate abitudini di vita, principalmente nell’aumento dell’attività visiva a distanza ravvicinata, spesso utilizzando dispositivi digitali, e nel minore tempo trascorso in spazi aperti. In relazione al costante incremento delle miopie, soprattutto nelle fasce di età di soggetti in età scolare dai 6 ai 14 anni, il controllo dell’evoluzione della miopia nei bambini e adolescenti è uno degli argomenti di maggiore interesse in quest’ultimo periodo. Gli studi di matrice americana finora effettuati mettono in evidenza che oltre il 60% della miopia si sviluppa già dai 6-7 anni fino all’adolescenza: la prevenzione della miopia infantile, con l’adozione di misure precauzionali, diventa pertanto un fattore importante al fine di limitarne la progressione. «Per rispondere a tale necessità, rifacendoci ai numerosi studi svolti, ci siamo concentrati nello sviluppo di una nuova famiglia di lenti con defocus periferico, MYOPKIDS, che permettono, oltre che di correggere il difetto refrattivo, anche di controllare l’evoluzione miopica - spiega Paolo Marchesi, product e marketing manager di Ital-Lenti - Ulteriori ricerche, infatti, hanno confermato che la parte centrale della retina dei soggetti miopi mostra un defocus miopico, mentre la parte periferica mostra un defocus ipermetropico, il quale è la causa principale dell’aumento della miopia». L’utilizzo con continuità delle lenti con defocus periferico da parte di bambini miopi in età scolare dai 6 ai 14 anni favorisce, quindi, un controllo della progressione del difetto refrattivo e del conseguente allungamento assiale del bulbo oculare. PRINCIPIO DI PROGETTAZIONE DELLE LENTI CON DEFOCUS L’area centrale della lente offre il reale potere diottrico, per garantire ai portatori l’adeguata correzione refrattiva per lontano. La tecnologia free form di MYOPKIDS consiste in una zona ottica centrale di 9 mm per correggere il difetto miopico nella visione da lontano e in un defocus periferico che si estende su tutta la superficie della lente. Questa caratteristica, come dimostrato dagli studi, è in grado di ridurre e controllare l’allungamento assiale del bulbo oculare causato dalla sfocatura periferica ipermetropica, controllando e ritardando così in maniera efficace la progressione della miopia nei giovani portatori. TRATTAMENTI Per una maggiore protezione le lenti MYOPKIDS vengono fornite con il trattamento super indurente DuraKids, sviluppato per garantire maggiore resistenza alle lenti, sollecitate dall’intensa attività dei bambini e dei ragazzi. È possibile richiedere MYOPKIDS anche con il trattamento Iron Kids, per proteggere le

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lenti dei giovani portatori dall’usura e dagli agenti atmosferici, migliorando la visione e facilitando la pulizia delle lenti stesse. PROTEZIONE LUCE BLU Retina Kids è l’innovativo materiale realizzato con uno speciale pigmento che permette di ridurre al minimo gli effetti delle radiazioni ultraviolette e della luce blu dannosa emessa dai dispositivi digitali. CONTROLLI PERIODICI SUGGERITI L’utilizzo di lenti per il controllo dell’evoluzione della miopia deve essere monitorato dal medico oculista in sinergia con il professionista della visione. Allo scopo di verificare l’effettiva funzionalità delle lenti si consiglia di effettuare controlli semestrali per un periodo di almeno due anni. REGOLE PER IL MONTAGGIO Per garantire una ottimale performance delle lenti, il montaggio va effettuato rispettando l’asse orizzontale che viene indicato nella tamponatura. Per un efficace risultato è indispensabile valutare con attenzione la scelta della montatura, che deve essere adeguatamente centrata sugli assi verticale e orizzontale, in relazione al centro pupillare, perfettamente allineato con il centro ottico della lente. La montatura, inoltre, deve essere perfettamente assestata e stabile sul volto del bambino. IL CATALOGO LENTI KIDS Le lenti MYOPKIDS rientrano nel catalogo dei prodotti Kids recentemente introdotto da ItalLenti, una gamma di lenti specificatamente progettate e costruite per le necessità visive di bambini e ragazzi. Grazie alle innovative tecnologie di calcolo free form l’azienda ha sviluppato design specifici, realizzati considerando le esigenze visive dei portatori più giovani, diverse rispetto a quelle degli adulti. Il risultato è rappresentato da lenti che garantiscono un’eccezionale qualità di visione, soprattutto per refrazioni importanti.

Anche le lenti MYOPKIDS rientrano nel programma “Sostituzione agevolata” di Ital-Lenti.

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Qualimed: con Desìo +50% di lac nei prossimi 5 anni a cura della redazione

È l’obiettivo dell’azienda licenziataria esclusiva del marchio di lenti a contatto colorate, che entro la fine del 2021 si trasferirà da Busto Arsizio a Gallarate, sempre in provincia di Varese, in un headquarter dotato di avanzate tecnologie di produzione

L’

investimento, del valore di oltre 3 milioni di euro, nasce dall’esigenza di centralizzare il processo produttivo per favorire la crescita organica dell’azienda e il suo sviluppo sui mercati internazionali. «La nuova sede, che sarà completata entro la fine del 2021, ci consentirà di razionalizzare la struttura organizzativa e di raggiungere così gli obiettivi di crescita che ci siamo prefissati per i prossimi anni - spiega Tereza Uhrova, ceo and founder di Qualimed - L’headquarter di Gallarate, situato nella zona industriale, si svilupperà su una superficie di oltre tremila metri quadrati, di cui mille destinati alla produzione. Nell’area produttiva sarà realizzata una camera sterile di 70 mq, che permetterà di produrre e controllare le lenti a contatto in un ambiente sicuro. L’investimento prevede anche l’acquisto di diversi macchinari per l’automazione industriale: permetteranno di ottimizzare la produzione del packaging sia in camera sterile sia all’esterno nella fase finale del confezionamento, e, nell’area produttiva e negli strumenti di controllo del potere ottico e delle geometrie delle lenti, di garantire una verifica ancora più precisa sulla qualità del prodotto finale. Ulteriori risorse economiche verranno destinate anche alla ricerca e sviluppo per la realizzazione di nuove geometrie, nuovi colori e materiali. Gli obiettivi aziendali sono mirati, inoltre, a certificare tutti i prodotti secondo il recente Regolamento europeo relativo ai Dispositivi Medici entro il 2023».

La nuova sede di Qualimed, a Gallarate, una ventina di chilometri a sud di Varese

La strategia commerciale, focalizzata su centri ottici e sul sito ufficiale di Desìo, per i prossimi anni prevede due direzioni di sviluppo: vendite online e canale wholesale. Per quanto riguarda l’e-commerce, che già oggi rappresenta un’importante parte del fatturato, Qualimed ha in programma l’integrazione di nuove tecnologie e servizi digitali per creare ulteriori opportunità e allargare i canali di vendita. Per il wholesale, invece, l’obiettivo è rafforzare la posizione sul mercato nel segmento delle lenti a contatto colorate, con diottrie e non, grazie a nuovi accordi commerciali e di distribuzione in Medio Oriente, Sud America e Maghreb, che permetteranno di consolidare la presenza dei prodotti a marchio Desìo nei mercati di riferimento. Qualimed punta così ad aumentare il volume delle vendite di oltre il 50% entro la fine del 2025, passando da oltre 2 milioni a più di 3 milioni e mezzo di lenti a contatto colorate vendute ogni anno. I numeri fatti registrare nel 2020 dimostrano la solidità dell’azienda: Qualimed ha chiuso con un +18% rispetto al 2019 e per i primi mesi del 2021 il trend di crescita è del 30%.

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I professionisti ai congressi post Covid? Ciascuno fa a suo modo di Sergio Cappa

“Siamo nell’antico palazzo della nobile signora Donna Livia Palegari, nell’ora del ricevimento, che sta per finire. Si vedrà in fondo, attraverso tre arcate e due colonne, un ricchissimo salone molto illuminato e con molti invitati, signori e signore. Sul davanti, meno illuminato, vedremo un salotto, piuttosto cupo, tutto damascato, adorno di pregiatissime tele, la maggior parte di soggetto sacro; cosicché ci sembrerà di trovarci nella cappella d’una chiesa, di cui quel salone in fondo, oltre le colonne, sia la navata: cappella sacra d’una chiesa profana”. Questa è parte della presentazione dell’Atto Primo della commedia Ciascuno a suo modo, che Luigi Pirandello scrive nel 1924, e che chiude la cosiddetta “trilogia del teatro nel teatro”, con Sei personaggi in cerca d’autore e Questa sera si recita a soggetto. Come indicato dall’autore, la commedia

si svolge in spazi diversi oltre al palcoscenico, sapendo coinvolgere il pubblico. Pirandello, premio Nobel per la letteratura nel 1934, sa contrastare la sua visione essenzialmente pessimista della società attraverso l’occhio dell’ironia, con storie paradossali e gesti anticonvenzionali, che ribaltano la realtà e deridono l’eccessiva serietà del mondo. Con il suo teatro Pirandello distrugge le convenzioni, elimina la barriera tra realtà e finzione, tra autore e personaggio, tra pubblico e attore. Da alcune settimane assistiamo alla riapertura della stagione dei congressi, nei quali la presenza fisica del pubblico è sì tornata, ma appare ancora ridotta rispetto al ben più grande numero dei potenziali uditori. Certamente l’onda lunga della pandemia non gioca a favore, ma uno sguardo onesto e critico deve sapere individuare tutte le

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concause e l’estate da poco alle spalle ha mostrato e dimostrato tutto l’appetito comunicativo e l’emozione associativa degli italiani nelle più difformi circostanze. Non è ozioso allora interrogarsi sulle motivazioni che inducono un professionista a disertare ancora convegni, meeting o seminari e di quelle si dovrebbe tenere conto in sede di organizzazione. Ora però che faticosamente stiamo tutti riallineando la configurazione di un nuovo futuro prossimo, potremmo rileggere Pirandello e introdurre la realtà nelle finzioni congressuali, arrendendoci all’evidenza e abbandonando l’eloquio autoreferenziale e rappresentativo di professionisti assenti. Forse è il caso di consegnarsi al dato concreto che la maggioranza dei professionisti opera “ciascuno a suo modo”. Nella Filosofia presocratica la “categoria” era quella realtà che si pensava che fosse.


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