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Gruppo Visione Indipendente: un protocollo per il presbite

Progressive: tanto valore, ma perché non decollano?

Dalla filiera alla comunicazione, dalla banalizzazione del prodotto all’ingresso anticipato nel mondo della presbiopia, fino al ricorso a sistemi fai da te a basso costo come i premontati: sono diversi e connessi tra loro i motivi che ancora non consentono a questo segmento di mercato di esprimere tutto il proprio potenziale, secondo i manager dell’oftalmica intervenuti al Business Forum di settembre

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di Nicoletta Tobia

Nel salotto che ha preso vita sul palco del Progressive Business Forum 2021 i manager delle principali aziende oftalmiche hanno accettato di rispondere a una domanda posta da Nicola Di Lernia, che ha condotto il dibattito insieme a Giancarlo Montani: quale, a loro giudizio, la causa primaria per cui il segmento delle multifocali migliora significativamente sotto l’aspetto qualitativo ma non altrettanto dal punto di vista quantitativo? Il costante invecchiamento della popolazione italiana, l’età anticipata della presbiopia e l’elevato valore tecnologico delle nuove generazioni di lenti sono evidenti: tuttavia, pur a fronte di un enorme potenziale, per quale motivo i volumi restano ancora tali da non lasciare soddisfatti? I perché primari espressi dai protagonisti sono stati diversi ma di certo non tali da escludersi a vicenda, anzi, evidenziando spesso delle strette sinergie. Gianluigi Della Vecchia, direttore generale di Ital-Lenti, ha puntato i riflettori su un coinvolgimento di tutti gli attori della filiera, partendo dall’azienda, che sicuramente qualcosa in più deve fare, passando per il retail, che ha il compito di dare il proprio contributo, sino alla classe medica, che deve essere un punto forte per trovare una soluzione, mentre Stefano Cazzola, direttore commerciale di Filab Italia, ha individuato il problema a monte di questa fotografia del mercato nella banalizzazione del prodotto, laddove invece la personalizzazione, che crea fidelizzazione, consente di identificare la lente progressiva come un valore aggiunto. Luca Strigiotti, direttore generale di Essilor Italia, ha rintracciato il perché principale nel non aver ancora adeguatamente valorizzato l’ingresso anticipato nel mondo della presbiopia, definendo il blue ocean dei primi presbiti emmetropi come il vero game changer. Sulla stessa lunghezza d’onda Pietro Speroni, direttore commerciale di Carl Zeiss Vision Italia, che ha anche sottolineato come il mercato non cresca così tanto numericamente perché il primo presbite è ancora corretto con mezzi che raramente sono lenti progressive: una delle ragioni è l’ampia disponibilità di soluzioni fai da te a basso