CULTURA
Per vincere è necessario togliere Dall’architettura alla manifattura passando per il marketing, alcuni esempi per fare di più con meno
L
ess is more disse l’architetto Ludwig Mies Van Der Rohe, uno dei maestri insieme a Le Corbusier e Frank Lloyd Wright del movimento moderno che caratterizzò la prima metà del ‘900 e che rivoluzionò architettura, urbanistica e design. Mentre nei tempi passati l’opulenza e la complessità erano sinonimi di bellezza, maestosità e ricchezza, nel ventesimo secolo si è superata questa concezione e la semplicità ha (almeno apparentemente) pervaso ogni
44 Imprese & Territorio
n° 05 - 2020
ambito della nostra quotidianità, dall’abbigliamento ai prodotti tecnologici oltre che il visual e l’industrial design. Less is more significa togliere il “non necessario”, il troppo che causa complessità e non è funzionale. Pensiamo al principio di Pareto, il famoso 80/20 riscontrato in molti sistemi complessi dotati di struttura causa-effetto, il 20% delle cause provoca l'80% degli effetti. L’esempio più conosciuto è quello che vede circa l’80% della ricchez-
za mondiale in mano al 20% della popolazione, le applicazioni sono però numerose: il 20% dei prodotti in un magazzino genera l’80% delle vendite, il 20% delle società quotate genera l’80% del valore di borsa e così via. Ovviamente si tratta di osservazioni empiriche e sono dati solo indicativi, è però interessante comprenderlo per cercare di capire cosa, all’interno della propria azienda (come nella vita) è in più e spesso non necessario e cosa invece genera del valore e