Imprese & Territorio 03 2025 - La carta d'identità di un'associazione proiettata alla sostenibilità

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Il Bilancio del Valore 2024, la carta

Mare e Monti: a Fanano il focus sulle strategie di marketing per un turismo trasversale

Lapam Confartigianato e Unimore: un incontro tra imprenditori e studenti con focus su pmi e mercati esteri

I premiati della 17a edizione di Moda al Futuro

Un futuro sostenibile: il nostro impegno, il nostro esempio

Viviamo in un’epoca di grandi trasformazioni. Il cambiamento climatico, la transizione ecologica, le nuove sensibilità sociali ed economiche non sono più temi astratti, ma sfide concrete che toccano da vicino la quotidianità di ogni impresa. In questo scenario, la nostra associazione vuole diventare punto di riferimento attivo, promotrice di una cultura imprenditoriale nuova, consapevole, lungimirante. È con questo spirito che redigiamo il nostro Bilancio di Sostenibilità. È un atto di trasparenza e responsabilità. Ma, soprattutto, è un messaggio chiaro rivolto alle migliaia di imprese che rappresentiamo: la sostenibilità non è un costo, è un’opportunità. È la strada da percorrere per restare competitivi,

attrarre nuovi clienti e talenti, dialogare con le istituzioni e contribuire positivamente al territorio.

Nel nostro bilancio raccontiamo numeri, iniziative, risultati. Abbiamo misurato l’impatto ambientale delle nostre attività, valutato l’efficacia dei nostri progetti sociali, monitorato la qualità delle relazioni con i dipendenti, i collaboratori e gli stakeholder. Ma ciò che conta davvero è la visione che ci guida: vogliamo essere un esempio concreto per le imprese, dimostrando che anche una realtà associativa può, e deve, adottare pratiche sostenibili, innovative, responsabili.

Promuovere la sostenibilità tra le micro, piccole e medie imprese non

significa imporre regole o percorsi standardizzati. Significa accompagnarle, ascoltarle, proporre soluzioni su misura, accessibili, graduali ma ambiziose. La sensibilizzazione passa anche dalla comunicazione: attraverso i nostri canali, raccontiamo storie di imprese virtuose e stimoliamo il confronto.

Continueremo a investire tempo, risorse e idee per rafforzare la cultura della sostenibilità all’interno del nostro tessuto imprenditoriale. Lo faremo con serietà, con trasparenza e con la convinzione che, solo insieme, possiamo costruire un futuro più competitivo senza rinunciare alla sostenibilità.

Carlo Alberto Rossi

Segretario Generale Lapam Confartigianato

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Il “Collegato Lavoro” porta cambiamenti significativi

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Buoni pasto, il Governo interviene sui costi a carico degli esercenti: tetto massimo al 5%

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Nominato il nuovo Cda del GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Al Club David Lloyd una serata tra calcio e giustizia con Michele Padovano

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Inaugurata la rinnovata sede di Fanano: «Per noi è strategico essere capillari, l’Appennino un’area importante»

MAGGIO GIUGNO 2025

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Reati d’impresa: Modena e Reggio Emilia le prime province in Regione per esposizione al rischio di contraffazione

IN COPERTINA

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LAPAM E UNIMORE Lapam Confartigianato e Unimore: un incontro tra imprenditori e studenti con focus su pmi e mercati esteri

IN COPERTINA

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BILANCIO DI SOSTENIBILITÀ 2024

Il Bilancio del Valore 2024, la carta d’identità di un’associazione proiettata alla sostenibilità

La nostra associazione ha presentato il Bilancio di Sostenibilità 2024. Ecco i principali ambiti di intervento

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Friendshoring, nearshoring, reshoring: come sta cambiando la globalizzazione

Periodico di informazione di Lapam Confartigianato Reg.Trib di Modena n°457 del 7/2/1972. Direttore editoriale Gilberto Luppi - Responsabile di redazione Carlo Alberto Rossi - Direttore Responsabile Fabio Sala - Hanno collaborato a questo numero: Daniele Casolari, Monica Salvioli, Narumì Giovanelli, Elena Baraldi, Fabio Sala, Laura Roncaglia, Matteo Vezzani, Alberto Belluzzi, Fabio Brusini, Alessio Molinari Bucarelli. Progetto grafico e impaginazione di Luca Pellacani - fotografie di Riccardo Nora, Luca Pellacani, archivio fotografico Lapam, Freepik, PixBay - Stampa Golinelli SpA. Per la pubblicità su Imprese&Territorio: contattaci@lapam.eu - 059 893 111

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GUIDE

Lapam lancia la sezione Guide: strumenti pratici per chi fa impresa

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FOCUS

Occupazione e mercato del lavoro

Alcune evidenze per l’artigianato e le MPI

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TRASPORTI

Patente ritirata? Attenzione, scatta anche il fermo dell’auto! Nuovi chiarimenti dal Ministero dell’Interno

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AUTORIPARAZIONE

Proroga per la regolarizzare dell’abilitazione professionale degli autoriparatori

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BENESSERE

Vince nuovamente la generosità: con Fatti bella donando al COM “Spring Edition”

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MOVIMENTO GIOVANI IMPRENDITORI

Premio Giovani Imprenditori 2025: il 21 luglio la serata finale per celebrare il talento under 40

MOVIMENTO DONNE IMPRESA Raccontare l’impresa al femminile

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MODA

15 milioni per la filiera delle fibre tessili naturali e della concia

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MODA

I premiati della 17a edizione di Moda al Futuro IN COPERTINA

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IMPRESE DEL VERDE Morelli: «Conoscere la morfofisiologia permette di acquisire professionalità»

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IMPRESE DEL VERDE Luca Benassi rieletto presidente della categoria Imprese del verde 27

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LEGNO E ARREDO

Monica Telleri rieletta presidente della categoria Legno e Arredo

Tutti i numeri di Imprese & Territorio

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EDILIZIA Quale scenario dopo la scomparsa dei bonus?

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TURISMO

Overtourism: trovare risposte per un turismo sostenibile

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TURISMO

Mare e Monti: a Fanano il focus sulle strategie di marketing per un turismo trasversale IN COPERTINA

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SCUOLE E ISTRUZIONE

70 ore con 90 ragazzi di 5 sezioni: i numeri del progetto con la Scuola Alberghiera di Serramazzoni

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SOCIAL MEDIA E COMMERCIO

Social Media e commercio: a Finale Emilia un evento per formare le imprese sull’utilizzo dei nuovi canali di comunicazione

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COMUNICAZIONE

Cinema e Audiovisivo: oltre 696 milioni di euro dal fondo per il 2025

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TURISMO

L’assessora Frisoni: «Obiettivo innalzare il “marcio” Emilia-Romagna»

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TERZO SETTORE

Facciamo squadra: il lavoro sportivo e volontario tra norme e adempimenti

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SCUOLE E ISTRUZIONE

Giornata dell’orientamento a Correggio: anche Lapam Confartigianato presente per aiutare studentesse e studenti

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FORMAZIONE

Corsi e Formazione organizzata da FORMart

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CASSETTA DEGLI ATTREZZI Fisco Lavoro Bandi

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VERBALI ASSOCIATIVI

Il “Collegato Lavoro” porta cambiamenti significativi

Aggiornamenti in materia di lavoro introdotti dalla Legge 13 dicembre 2024 n. 203, soprannominata “Collegato lavoro”: vediamo nel dettaglio che cosa cambia

L’Ispettorato Nazionale del Lavoro aveva già fornito alcune prime indicazioni a fine 2024, ma ora il Ministero del Lavoro ha chiarito i principali cambiamenti. Stop al regime transitorio per i contratti tramite agenzia interinale

Una delle novità più rilevanti riguarda il lavoro tramite somministrazione, cioè quando un lavoratore viene assunto da un’agenzia interinale e

poi inviato a lavorare presso un’altra azienda. La legge ha eliminato una norma temporanea che permetteva di superare il limite massimo di 24 mesi, anche non continuativi, per un lavoratore somministrato a tempo determinato presso la stessa azienda, a patto che l’agenzia avesse assunto il lavoratore a tempo indeterminato.

Ora, per i contratti di somministrazione stipulati dopo il 12 gennaio

2025, il calcolo dei 24 mesi terrà conto di tutti i periodi di lavoro a tempo determinato svolti in precedenza tra le stesse parti. Tuttavia, la legge prevede delle eccezioni: i limiti quantitativi non si applicano per alcune categorie di lavoratori come i disoccupati di lunga durata e i lavoratori svantaggiati, definiti dalle normative europee.

Attività stagionali, regole più chiare con effetto retroattivo

L’articolo 11 interviene sulle attività stagionali, chiarendo con una norma che ha valore retroattivo che cosa rientra in questa categoria. Oltre alle attività già individuate da un vecchio decreto (il DPR n. 1525 del 1963), vengono ora incluse anche quelle organizzate per far fronte a picchi di lavoro in determinati periodi dell’an-

no o a esigenze legate ai cicli produttivi o di mercato. Questa definizione si basa anche su quanto previsto dai contratti collettivi di lavoro (gli accordi tra sindacati e associazioni di datori di lavoro più rappresentative). Questa precisazione serve a escludere le attività stagionali dalle regole più stringenti sui contratti a tempo determinato previste da una direttiva europea, pensate per evitare abusi di questo tipo di contratto.

Periodo di prova nei contratti a termine, durata minima e massima

Novità anche per il periodo di prova nei contratti a tempo determinato. La legge conferma che la durata deve essere proporzionata alla durata del contratto e alle mansioni, ma introduce anche dei limiti precisi.

Il periodo di prova non potrà essere inferiore a 2 giorni e non potrà superare i 30 giorni per contratti fino a dodici mesi. Come regola generale, si considera 1 giorno di prova per ogni 15 giorni di calendario lavorativo, a meno che i contratti collettivi non prevedano condizioni più favorevoli per il lavoratore, ad esempio una durata inferiore. Questa nuova disciplina si applica a tutti i contratti stipulati a partire dal 12 gennaio 2025.

Comunicazione

obbligatoria per il lavoro agile entro 5 giorni

L’articolo 14 introduce un nuovo obbligo per i datori di lavoro che utilizzano il lavoro agile (o smart working). Entro 5 giorni dall’inizio della prestazione in modalità agile,

il datore di lavoro dovrà comunicare telematicamente i nominativi dei lavoratori coinvolti, la data di inizio e fine del periodo di lavoro agile e qualsiasi modifica della durata.

“Dimissioni di fatto”, che cosa succede in caso di assenza prolungata?

Infine, l’articolo 19 introduce una novità importante in caso di assenza ingiustificata prolungata. Se un lavoratore si assenta senza giustificazione per un periodo superiore a quanto previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) applicato, o comunque per più di 15 giorni in mancanza di una previsione contrattuale, il datore di lavoro dovrà comunicarlo all’Ispettorato del Lavoro competente. A meno che il lavoratore non dimostri di non aver potuto comunicare l’assenza per cause di forza maggiore o per motivi non dipendenti dalla sua volontà, il rapporto di lavoro si considererà risolto per volontà del lavoratore (le cosiddette “dimissioni per fatti concludenti”).

Tuttavia, la circolare del Ministero del Lavoro sembra precisare che, anche se il contratto collettivo prevede un termine inferiore a 15 giorni per considerare un’assenza come ingiustificata, il termine per considerare l’assenza come “dimissioni di fatto” non potrà mai essere inferiore a 15 giorni. Resta comunque la possibilità per il datore di lavoro di avviare un procedimento disciplinare e, se giustificato, procedere con un licenziamento disciplinare per assenze ingiustificate inferiori a 15 giorni.

La circolare ministeriale chiarisce inoltre che il riferimento ai contratti collettivi riguarda specificamente la regolamentazione dell’assenza che porta alle “dimissioni di fatto”, una situazione distinta dalla nozione di assenza ingiustificata prevista per il licenziamento disciplinare.

Buoni pasto, il Governo interviene

sui costi a carico degli esercenti: tetto massimo al 5%

Stretta sulle commissioni applicate ai commercianti: dal 1° settembre 2025 tutti i contratti dovranno adeguarsi alla nuova soglia.

Obiettivo: maggiore trasparenza e concorrenza nel mercato dei buoni pasto.

Il Governo interviene per porre fine a una delle questioni più critiche nel mercato dei buoni pasto: le commissioni applicate dagli operatori del settore agli esercenti commerciali, spesso considerate troppo onerose da bar, ristoranti e supermercati. L’articolo 37 della nuova legge approvata introduce infatti una misura che fissa un tetto massimo del 5% sul valore nominale del buono come corrispettivo richiesto dagli operatori agli esercenti.

Il provvedimento ha l’obiettivo dichiarato di uniformare le regole e garantire un mercato più concorren-

ziale, in linea con i principi di equità, utilità sociale e parità di trattamento. In pratica, anche gli accordi tra le aziende che emettono i buoni pasto (sia cartacei che elettronici) e gli esercizi commerciali che li accettano – anche se al di fuori del Codice dei contratti pubblici – dovranno rispettare questo nuovo limite.

Quando

si applica

la nuova norma

Il limite del 5% scatterà da subito per gli esercenti che non hanno ancora sottoscritto contratti con le società

emettitrici. Per i contratti già in essere, invece, l’adeguamento sarà obbligatorio dal 1° settembre 2025. Tuttavia, è previsto un periodo transitorio: i buoni pasto emessi entro quella data potranno continuare ad applicare le condizioni precedenti, ma non oltre il 31 dicembre 2025.

Non solo: per permettere un adeguamento equilibrato anche da parte delle imprese emettitrici nei confronti dei datori di lavoro committenti, la norma consente – sempre a partire dal 1° settembre 2025 – la possibilità di recesso dai contratti in essere senza penalità, superando così quanto previsto dall’articolo 1671 del Codice civile.

Stop a clausole vessatorie

Le clausole che non rispettano il tetto del 5% saranno automaticamente nulle e sostituite per legge, anche senza un accordo tra le parti. Una novità rilevante che potrebbe rimettere in discussione molti degli equilibri attuali tra aziende emettitrici e operatori commerciali, a beneficio soprattutto delle piccole imprese spesso penalizzate da commissioni elevate.

Nominato il nuovo Cda del GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano

La nuova governance si è insediata il 31 marzo scorso e al suo interno figura anche il responsabile della sede Lapam

Confartigianato di Reggio Emilia Jacopo Faroni

Rinnovato il Consiglio di Amministrazione del GAL

Antico Frignano e Appennino Reggiano: la nuova governance si è insediata il 31 marzo 2025 e guiderà il GAL per il prossimo mandato con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo economico e sociale delle aree appenniniche e collinari delle province di Modena e Reggio Emilia. Durante la prima riunione ufficiale, il Consiglio ha espresso la volontà unanime di perseguire una strategia orientata a consolidare i successi ottenuti e affrontare le sfide future poste dalla attuazione della Strategia di Sviluppo Locale 2023-2027 con innovazione e responsabilità, garantendo un impegno costante verso gli stakeholder. Alla presidenza è stato eletto Adelfo Magnavacchi, direttore dell’ente di formazione Dinamica che ha dichiarato: «Sono onorato di accettare questo incarico. Lavoreremo insieme per continuare a valorizzare il potenziale del nostro territorio che si è ampliato, accogliendo 6 nuovi Comuni. Il nostro ruolo principale è quello di impegnare al meglio i fondi europei della attuale programmazione». All’interno del nuovo Consiglio di Amministrazione è presente anche il nostro responsabile della sede di Reggio Emilia Jacopo Faroni, che spiega: «Il dialogo è uno strumento importante per le aree interne e ci impegneremo per la promozione delle attività e delle opportunità. Il GAL deve essere un volano per lo sviluppo dell’economia locale e per sostenere la nascita di nuove realtà imprenditoriali».

Al Club David Lloyd una serata tra calcio e giustizia con Michele Padovano

L’ex calciatore ha presentato il libro raccontando la sua personalissima storia tra calcio e la vicenda giudiziaria che l’ha visto coinvolto durante un’iniziativa pubblica che ha visto la nostra associazione tra i partner principali

Serata tra emozione, sport, vita e giustizia quella andata in scena al Club David Lloyd di Modena lo scorso marzo, dove Michele Padovano, ex calciatore di Juventus e Modena tra le altre, ha presentato il suo libro “Tra la Champions e la libertà”. Gianluca Presicci e Marco Nosotti, noto giornalista di Sky Sport, hanno accompagnato l’ex attaccante in una conversazione ricca di aneddoti e riflessioni sul calcio e non solo. Michele Padovano ha raccontato la sua storia, intrecciando le emozioni vissute sui campi

di gioco con le vicende personali che hanno segnato il suo percorso. Il libro rappresenta un’occasione per scoprire il lato umano di un campione che ha vissuto momenti indimenticabili, tra la vittoria della Champions League e le sfide della vita. Michele Padovano, infatti, è stato coinvolto in una vicenda giudiziaria che tra carcere e tribunali è durata 17 anni prima di ottenere giustizia.

«Ricordo che un’auto della polizia mi ha sbarrato la strada appena uscito

da un locale – ha raccontato Padovano durante la serata –. Le manette ai polsi, la perquisizione, il carcere, l’accusa di essere finanziatore di un gruppo criminale quando in realtà avevo solo prestato dei soldi a un amico. Sono stati momenti molto duri per me e per la mia famiglia. Fin dal primo momento avevo la volontà di risolvere e chiarire l’equivoco, purtroppo ci sono voluti 17 anni anziché diciassette minuti di buonsenso. È stata un’esperienza dura, che non mi ha cambiato ma che sicuramente mi ha migliorato: per quanto ne avrei fatto volentieri a meno, ora mi sento una persona capace di dare importanza ai veri valori della vita. Dopo le prime condanne non ho mai smesso di lottare perché volevo giustizia, alla fine l’ho ottenuta. La vicinanza della mia famiglia è stata fondamentale e nei momenti difficili si vede chi è amico e chi no. Mi auguro che il libro che ho scritto possa veicolare il messaggio che si impari a non giudicare nessuno superficialmente».

Michele Padovano (al centro) racconta la sua storia di vita tra calcio e giustizia

Inaugurata la rinnovata sede di Fanano: «Per noi è strategico essere capillari, l’Appennino un’area importante»

L’associazione ha organizzato un evento pubblico alla presenza dei vertici Lapam Confartigianato, del Sindaco Stefano Muzzarelli e del parroco Don Michele Felice

Taglio del nastro per la rinnovata sede Lapam Confartigianato di Fanano. Alla presenza del presidente Lapam di Fanano Gian Matteo Baisi de Toffoli, del responsabile della sede Daniele Grotti, dei vertici associativi, del Sindaco Stefano Muzzarelli e del parroco Don Michele Felice, l’associazione ha voluto creare un momento di comunità per celebrare questo importante traguardo in occasione del convegno sul turismo, in cui si è discusso delle strategie di marketing territoriale per promuovere sempre di più l’area dell’Appennino non solo nella stagione invernale ma in tutto l’arco dell’anno.

«Per noi – afferma Carlo Alberto Rossi, Segretario Generale Lapam Confartigianato – è strategico e fondamentale essere presenti sul territorio. Il rinnovo della sede è un segnale chiaro: la nostra mission è quella di essere capillari e presenti in tutti i comuni. Abbiamo rinnovato gli spazi senza mai dover chiudere la sede, per continuare a garantire assistenza continua alle nostre imprese associate. Vogliamo mettere nelle migliori condizioni i collaboratori che assistono le nostre realtà, permettendo loro di poter operare in locali idonei che siano attrezzati e all’avanguardia così da dare risposte puntuali alle attività».

«Per l’amministrazione è importante che un’associazione come Lapam Confartigianato investa e continui a essere presente sul territorio –dichiara Stefano Muzzarelli, Sindaco di Fanano –. Presidiare l’area ed essere vicini alle imprese è fondamentale. Il vostro bacino di utenza che conta su micro, piccole, medie e grandi realtà vi permette di avere il polso della situazione e in un contesto difficile come quello odierno è strategico, specie per le attività della montagna che stanno attraversando momenti complicati a causa della desertificazione e di un progressivo

spopolamento. Come amministrazione facciamo il possibile, puntando su turismo, manifestazioni e ottenendo finanziamenti da ristori e Pnrr da assegnare alle attività, cercando in questo modo di aiutare le imprese ad avere le risorse per continuare a essere competitive. Il gioco di squadra deve permetterci di guardare il bicchiere sempre mezzo pieno».

L’inaugurazione degli spazi riqualificati della sede associativa è avvenuta durante il convegno sul turismo e sul marketing territoriale, in cui sono stati presentati i principali indicatori grazie a un’indagine dell’ufficio studi Lapam Confartigianato. Come si evince dall’analisi, l’Italia è la seconda meta preferita tra le destinazioni dell’Unione Europea, con 458 milioni di presenze turistiche e un tasso di turisticità superiore alla media. La provincia di Modena, nel 2024, a livello di presenze turistiche nel 2024 ha registrato un +5,7% di variazione su base annua e, rispetto al periodo pre crisi da Covid, i pernottamenti nell’anno appena trascorso sono aumentati del 12,9% rispetto a quanto fatto segnare nel 2019. Nel 2023, ultimo dato disponibile, la presenza di turisti stranieri nel territorio di Modena e provincia si è attestata al 29,7%.

Il taglio del nastro dei rinnovati spazi della nostra sede di Fanano

Reati

d’impresa: Modena e Reggio Emilia le prime province in Regione per esposizione al rischio di contraffazione

L’analisi del nostro ufficio studi fotografa dati da monitorare per le realtà imprenditoriali delle province di Modena e Reggio Emilia

Con 2.228 imprese, il 3,5% sul totale delle attività presenti nel territorio, Modena risulta essere la prima provincia in Emilia-Romagna per numero di aziende esposte al rischio di contraffazione, mentre con 1.388 imprese, il 2,9% sul totale delle attività presenti nel territorio, Reggio Emilia risulta essere la seconda provincia Lo evidenzia il nostro ufficio studi in un’analisi approfondita sui reati di impresa e sull’esposizione delle stesse al rischio elaborando i dati ISTAT relativi alle denunce effettuate alle Forze di Polizia.

Reati d’impresa: focus

a Modena

Come si evince dall’indagine, con i dati aggiornati a fine 2024, delle 2.228 imprese complessive esposte al rischio, 1.427 sono quelle artigiane, il 7,4% del totale delle attività artigiane operanti sul territorio: un dato che posiziona Modena al 14esimo posto tra le provincie italiane per esposizione al rischio di contraffazione delle realtà artigiane. Percen-

tuale che sale al 30,6% sul totale delle attività manifatturiere e al 64% sul totale delle imprese esposte.

L’approfondimento del nostro ufficio studi riporta un aumento nel modenese anche delle denunce di reati che colpiscono l’attività d’impresa: dalle 11.192 segnalate nel 2019 alle 11.438 del 2023, ultimo dato disponibile: indicativamente 17 delitti ogni 100 unità locali delle imprese, con una variazione del +2,2%.

Un terzo di questi reati sono informatici, in significativo incremento in questi ultimi anni, passati dai 2.059 del 2019 ai 3.546 del 2023, pari al +72,2%: dato che posiziona l’area al 18esimo posto tra le province a livello nazionale e al primo posto tra le province regionali.

Reati d’impresa: analisi a Reggio Emilia

Come si evince dall’indagine, con i dati aggiornati al 2023, delle 1.388 imprese complessive esposte al rischio, 968 sono quelle artigiane, il 5,7% del totale delle attività artigiane

operanti sul territorio: un dato che posiziona Reggio Emilia al secondo posto tra le province regionali per esposizione al rischio di contraffazione delle realtà artigiane. Percentuale che sale al 26,1% sul totale delle attività manifatturiere e al 69,7% sul totale delle imprese esposte.

L’approfondimento dell’ufficio studi Lapam Confartigianato riporta un aumento nel reggiano anche delle denunce di reati che colpiscono l’attività d’impresa: dalle 6.684 segnalate nel 2019 alle 6.822 del 2023, ultimo dato disponibile: indicativamente 15 delitti ogni 100 unità locali delle imprese, con una variazione del +2,1%.

Un terzo di questi reati sono informatici, in significativo incremento in questi ultimi anni, passati dai 1.477 del 2019 ai 2.372 del 2023, pari a un +60,6%: dato che posiziona Reggio Emilia al quarto posto tra le province a livello regionale.

«La sicurezza dei propri dati – conclude il nostro presidente Gilberto Luppi – non è un aspetto da mettere in secondo piano, anzi. Di questi tempi è quasi all’ordine del giorno sentire di attacchi hacker o di violazione dei sistemi informatici per rubare dati e account: motivo per cui le nostre imprese devono essere sensibili al tema. È fondamentale che le aziende si dotino di strumenti adeguati per prevenire queste minacce, investendo nella protezione dei propri sistemi informatici e nella formazione del personale. La sicurezza digitale è oggi una componente strategica della competitività d’impresa: proteggere i propri dati significa proteggere il proprio lavoro, i propri clienti e il futuro della propria attività».

Lapam Confartigianato e Unimore: un incontro tra imprenditori e studenti con focus su pmi e mercati esteri

Al comparto Fontanelli del Dipartimento di Economia Marco Biagi a Modena l’incontro tra imprenditori associati Lapam Confartigianato e laureandi e laureande di Unimore: le prime testimonianze di G Fluid e Holyart

Lapam Confartigianato e Università degli studi di Modena e Reggio Emilia insieme per avvicinare il mondo del lavoro ai laureandi. Dopo la sottoscrizione dell’accordo quadro tra l’associazione e l’ateneo a gennaio, nei giorni scorsi si è svolto un incontro tra imprenditori associati Lapam Confartigianato e laureande e laureandi per portare una testimonianza diretta su che cosa significa “fare impresa” e per valorizzare la cultura del lavoro autonomo.

L’incontro ha avuto luogo presso il comparto Fontanelli del Dipartimento di Economia Marco Biagi a

Modena. Un momento di approfondimento e confronto che ha visto la partecipazione di Monica Salvioli, referente dell’Ufficio Studi Lapam Confartigianato, che ha fornito un’analisi dettagliata sul contesto economico e sulla situazione delle piccole e medie imprese modenesi nei mercati internazionali. Sono seguite le testimonianze dirette dal mondo dell’imprenditoria, con gli interventi di Mauro Guglielmi, rappresentante di G Fluid (azienda meccanica oleodinamica di Modena) e di Stefano Zanni, CEO di Holyart, realtà di e-commerce leader nella vendita di articoli religiosi. Entrambi hanno condiviso esperienze e strategie per

affrontare le sfide e le opportunità dell’internazionalizzazione. L’evento ha coinvolto circa 170 studenti del primo anno del corso di Economia e Marketing Internazionale Unimore, guidati dalla professoressa Giulia Tagliazzucchi.

«Un’occasione preziosa per i giovani – hanno commentato i referenti del progetto per Lapam Confartigianato e Unimore –, perché saranno i futuri professionisti o i futuri imprenditori. Grazie a questo primo incontro abbiamo dato loro la possibilità di entrare in contatto con il mondo delle imprese e comprendere più da vicino le dinamiche del commercio globale. L’iniziativa rappresenta un passo concreto nella collaborazione tra il mondo accademico e quello imprenditoriale, con l’obiettivo di creare sinergie e favorire la crescita delle competenze necessarie per affrontare i mercati esteri con successo, creando consapevolezza tra quei giovani che hanno l’ambizione di dare vita a una loro attività e dimostrando loro, grazie alle testimonianze, che nel nostro territorio è possibile fare impresa. La nostra volontà è di sensibilizzarli al mondo della piccola e media imprenditorialità di cui è ricco il nostro territorio». «Questa tipologia di incontri è sempre interessante – ha aggiunto Mauro Guglielmi – perché possiamo mettere a conoscenza gli studenti di come, sul territorio, non esistano solo le grandi realtà ma anche tante piccole e medie imprese di eccellenza in cui c’è ampia possibilità di conoscere i processi produttivi e di essere seguiti in un percorso di crescita con una successiva applicazione pratica alla teoria appresa».

«Sono onorato di aver partecipato a questa iniziativa – ha ribadito Stefano Zanni –, poiché ritengo fondamentale questo scambio tra Università e impresa. Incontrare i giovani universitari, conversare con loro, provare a fornire loro qualche spunto pratico di riflessione sul percorso che stanno facendo ritengo sia uno dei migliori investimenti che possiamo fare sul nostro presente e sul nostro futuro».

I relatori Lapam Confartigianato e Unimore per l’incontro su pmi e mercati esteri

Il Bilancio del Valore 2024, la carta d’identità di un’associazione proiettata alla sostenibilità

La nostra associazione ha presentato il Bilancio di Sostenibilità 2024. Ecco i principali ambiti di intervento

Quasi 11 mila imprese associate (10.854 per la precisione) e 682 dipendenti che operano nelle 54 sedi distribuite nei territori di Modena e Reggio Emilia. Questi sono alcuni dei numeri che fotografano la Gestione del Valore 2024 di Lapam Confartigianato. La Gestione del Valore di Lapam Confartigianato funge come una sorta di “carta d’identità” dell’associazione datoriale, monitorando tramite un resoconto annuale i progressi, gli obiettivi raggiunti e le sfide future.

All’interno del Bilancio di Sostenibilità sono elencati i vari ambiti di intervento di Lapam Confartigianato. Ma viene inoltre testimoniato l’impegno sociale dell’associazione sul territorio. Un esempio è il progetto “Fare Futuro” che Lapam Confartigianato promuove da oltre 15 anni come attività di integrazione tra imprese e offerta formativa scolastica per le scuole medie, superiori e l’università, che nel 2024 ha visto coinvolti più di 3.800 studenti in oltre 20 differenti istituti scolastici di ogni ordine e grado distribuiti nei comuni del territorio. Un progetto che, da ormai due anni, ha visto un’evoluzione con l’iniziativa Manifatture Aperte, volto a promuovere la

cultura del lavoro autonomo, in cui gli oltre 2.400 studenti (2.469 per la precisione) di 117 classi diverse e 16 istituti scolastici differenti sono stati ospiti delle oltre 60 imprese partecipanti, andando fisicamente nelle attività e vivendo così il mondo aziendale. All’interno del Bilancio 2024 anche il contributo a sostegno delle comunità locali, la percentuale di risparmio energetico e dei consumi e il resoconto del Convegno Imprenditori, un momento per “fare associazione” che ha visto la partecipazione di oltre 150 persone tra imprenditori associati e dirigenti e collaboratori dell’associazione.

«Un documento – spiega Gilberto Luppi, presidente Lapam Confartigianato – che mette in luce quanto svolto nel 2024 e le tante buone prassi che l’associazione sta mettendo in campo ormai da diversi anni. La nostra forza sono anche e soprattutto le centinaia di imprenditori eletti nei vari consigli di sede e di categoria: imprenditori che scelgono liberamente di mettere a disposizione ore del proprio prezioso tempo per l’associazione. Ci tengo a sottolineare che le piccole e medie imprese sono parte integrante della comu -

nità, il cui tessuto socio economico è sostenuto dall’imprenditorialità».

«In un contesto attuale caratterizzato da conflitti e scontri – aggiunge Carlo Alberto Rossi, Segretario Generale Lapam Confartigianato –, parlando di sostenibilità non vogliamo allontanare il focus dalle necessità attuali e da un bisogno di stabilità crescente per le nostre imprese, ma anzi, il nostro obiettivo è dare la massima visibilità a quello che le micro e piccole imprese del territorio già effettuano in questo ambito. Come associazione ci muoviamo già da parecchi anni e voglia -

mo continuare a essere punto di riferimento per le nostre realtà, supportandole con risposte certe e concrete. La volontà, tramite il nostro Bilancio, è proprio sensibilizzare la nostra base associativa su questi temi che sono indispensabili per affrontare il futuro imprenditoriale».

Di particolare interesse gli obiettivi di sostenibilità che Lapam Confartigianato si è data per questo 2025, tra i quali, per citarne solo alcuni, aumentare la sicurezza informatica del gruppo associativo, rinnovare e ampliare la gamma di servizi a disposizione dell’utente anche in modalità total

web, agevolare la crescita professionale e il coinvolgimento dei dipendenti più giovani e valorizzare il ruolo delle persone che li seguono quotidianamente. Inoltre, promuovere e incentivare l’utilizzo dei servizi di welfare aziendale da parte delle imprese associate e ampliare i servizi legati alla sostenibilità offerti alle imprese. Tra gli obiettivi già raggiunti, invece, mantenere le sedi nei territori delle aree interne al fine di sostenere le comunità sotto il profilo sociale, ambientale ed economico e condividere con il sistema Confartigianato le best practice relative a servizi e rappresentanza.

La gestione del Valore 2024

Consulta online la quarta edizione del Bilancio Intangibile e di Sostenibilità Lapam

Il team di lavoro che ha collaborato alla stesura del Bilancio di Sostenibilità 2024

Lettera agli Stakeholder

Il valore più grande

È un bilancio più consapevole, potremmo dire più maturo, quello che state leggendo ora. È il Bilancio di Sostenibilità del 2024 per Lapam Confartigianato, un bilancio più maturo perché si è compiuta quella che potremmo definire la “transizione” tra il bilancio dell’intangibile, che ha accompagnato i primi anni di cammino dell’Associazione sulla strada dell’impegno nella rendicontazione di sostenibilità, e il bilancio di sostenibilità vero e proprio. Tutto questo senza lasciare indietro nulla dell’esperienza, del valore che è stato condiviso e messo in circolo nel corso degli anni precedenti. Parlare di sostenibilità oggi può sembrare perfino strano: dopo anni in cui questo tema è stato mainstream e, di più, era divenuto un must, ora sembra di vedere segnali di risacca, quasi un tornare indietro delle imprese e delle istituzioni sulla strada dell’impegno nei confronti dell’ambiente, del sociale e della cosiddetta governance, ovvero negli aspetti economico-gestionali. Allora parlare di criteri ESG (in inglese le iniziali di ambiente, sociale e governance per l’appunto) non va più di moda e quindi possiamo derubricare questi anni a un abbaglio collettivo? La risposta a questa domanda, una domanda più seria di quanto sembri, è certamente no, ma appunto è necessario fare un salto di qualità in termini di consapevolezza. Non basta più darsi un tono più green, occorre fare scelte che portino le imprese a maturare e a diventare capaci di cogliere le opportunità che sono alla base del concetto di sostenibilità, e Lapam in questo senso ha un ruolo strategico.

La logica della rendicontazione, del dare conto di quanto si fa e del rendere conto ai portatori d’interesse delle scelte compiute, aiutano Lapam Confartigianato in questo senso ma anche le imprese associate, a crescere nella logica di uno sviluppo che deve essere sostenibile e che, per le realtà imprenditoriali medie, piccole e a volte piccolissime, è la logica naturale.

Potremmo dire che quasi non esistono piccole e medie imprese non sostenibili, perché imprenditori e imprenditrici del territorio hanno a cuore i propri paesi, le proprie città, i propri collaboratori.

Questo bilancio dimostra che anche Lapam Confartigianato ha a cuore i propri associati, il territorio di Modena e Reggio Emilia, le persone che lavorano in Lapam e quelle che sono inserite nelle imprese associate. La Gestione del Valore è il titolo del nostro Bilancio di Sostenibilità e le persone sono, come sempre, il valore più grande.

Friendshoring, nearshoring, reshoring: come sta cambiando la globalizzazione

Negli ultimi anni le catene di approvvigionamento globali si sono trovate a fronteggiare crescenti tensioni, scaturite principalmente da eventi come la pandemia di Covid-19, il conflitto in Ucraina, la crisi del Mar Rosso e le sempre più evidenti divisioni politiche tra il blocco occidentale e alcuni Paesi rivali, in particolare la Cina.

La guerra commerciale avviata da Donald Trump contro la Repubblica Popolare Cinese ha rappresentato solo l’ultima tappa di un processo mirato a ridefinire le supply chain globali, con l’obiettivo di promuovere un graduale decoupling tra le due maggiori economie mondiali.

Dal punto di vista geopolitico, per gli Stati Uniti è cruciale ridurre la dipendenza da un competitor sistemico come Pechino, specie in settori strategici come quello delle batterie elettriche e delle tecnologie verdi.

Sul fronte economico, invece, la delocalizzazione verso la Cina sta progressivamente perdendo attrattiva a causa del significativo aumento del costo del lavoro nel Paese. A pesare, anche la volontà del Partito Comunista, sempre più evidente, di favorire player nazionali rispetto a quelli stranieri.

La globalizzazione, tuttavia, non sta scomparendo, ma sta adottando nuove logiche, prevalentemente orientate verso le priorità di sicurezza nazionale. La delocalizzazione non viene abbandonata, ma ridefinita attraverso strategie di reshoring, nearshoring e friendshoring.

Con il primo termine si intende il ritorno, anche parziale, delle attività produttive in patria. Un esempio concreto è offerto dall’azienda italiana di biciclette Bianchi, che ha spostato alcune delle sue linee produttive da Taiwan a Treviglio. Il nearshoring, invece, si riferisce al trasferimento della produzione in Paesi vicini o confinanti con il mercato di destinazione. Molte aziende statunitensi, come Hp, hanno scelto il Messico e il Canada come partner strategici, sfruttandone la vicinanza geografica per ridurre i costi logistici.

Il friendshoring, infine, prevede lo spostamento della produzione verso Stati politicamente e strategicamente considerati sicuri o alleati. Ne sono un esempio Apple, che sta trasferendo parte della sua produzione dalla Cina all’India, e Dell, che ha avviato una significativa parte della produzione di laptop in Vietnam.

In questo scenario, per le Pmi italiane la chiave sarà leggere in anticipo l’effetto di questa inversione di tendenza. Invero, da un lato il reshoring e il nearshoring possono generare benefici, come la creazione di posti di lavoro qualificati e il rafforzamento del Made in Italy. Inoltre, una filiera più corta facilita il controllo qualità e consente una risposta più rapida alla domanda.

Dall’altro lato, però, le Pmi dovranno competere su standard più elevati in termini di sostenibilità, digitalizzazione e innovazione, oltre a dover affrontare possibili costi iniziali di riallineamento. In definitiva, l’adattamento della globalizzazione alle nuove regole della competizione internazionale introdurrà nuove sfide nel futuro prossimo, per le quali sarà essenziale elaborare soluzioni innovative. Per dirla con le parole dello storico inglese Adam Tooze: «la globalizzazione non è finita. Sta solo diventando più fragile, più selettiva, più politica».

Lapam lancia la sezione Guide: strumenti pratici per chi fa impresa

Una nuova sezione online per supportare imprenditori, artigiani e professionisti con strumenti pratici, aggiornati e accessibili a tutti.

In un contesto normativo sempre più complesso e mutevole, le imprese hanno bisogno non solo di rappresentanza, ma anche di orientamento chiaro, pratico e aggiornato. È con questo obiettivo che la nostra associazione ha lanciato sul proprio sito la nuova sezione “Guide”: un vero e proprio strumento di supporto pensato per accompagnare imprenditori, artigiani, professionisti e partite IVA lungo il loro percorso quotidiano.

La sezione raccoglie contenuti tecnici spiegati in modo semplice, esempi pratici, e istruzioni passo-passo per affrontare gli adempimenti più comuni e le novità normative. Non si tratta di articoli per addetti ai lavori, ma di risorse accessibili a chiunque gestisca un’attività o stia pensando di avviarla. Una guida, appunto: non solo informativa, ma anche “di fiducia”.

Tra le ultime pubblicazioni già online troviamo approfondimenti molto richiesti dalle imprese: “Come ottenere l’ISEE con la DSU precompilata”, utile per accedere a bonus e age-

volazioni, oppure “Partita IVA: devo fare il 730?”, che chiarisce i dubbi fiscali di tanti lavoratori autonomi. Non mancano temi più specialistici, come l’Iscrizione al VIES”, necessaria per operare con soggetti esteri, o “Come predisporre e inviare correttamente la fattura elettronica”. C’è spazio anche per la vita familiare e il welfare: una guida dedicata spiega come accedere all’indennità di maternità o paternità per i titolari di Partita IVA.

Tutte le guide sono disponibili gratuitamente sul sito www.lapam.eu, sempre aggiornate e facilmente consultabili. L’obiettivo non è solo dare risposte, ma fornire strumenti per far crescere la cultura d’impresa e rendere più consapevoli gli operatori economici del territorio.

Con la sezione “Guide”, l’associazione vuole rafforzare il suo ruolo di punto di riferimento concreto per chi fa impresa, mettendo a disposizione competenze e contenuti digitali che possono davvero fare la differenza. Consulta

Occupazione e mercato del lavoro

Alcune evidenze per l’artigianato e le MPI

Tra le province di Modena e Reggio Emilia l’artigianato conta complessivamente quasi 88 mila lavoratori, pari a 1 su 5 occupati totali, fondamentali per la realizzazione di circa il 10% del valore aggiunto del territorio. L’ultimo anno segna per le nostre province un trend negativo dell’occupazione: -1,2% sia a Modena che a Reggio,

mentre la media regionale si attesta ad un +0,5%. Tuttavia la dinamica risulta molto diversa tra i lavoratori dipendenti e quelli indipendenti. È dalle micro-piccole imprese (MPI) che scaturisce oltre la metà (58,7% a Modena e 56,8% a Reggio) della domanda di lavoro. La componente giovanile – fondamentale nel mondo dell’artigianato e delle MPI – vede

Addetti nell’artigianato

Contributo alla realizzazione del valore aggiunto del territorio

nell’ultimo anno un calo del tasso di occupazione a Reggio (-3,5 punti percentuali) mentre rimane costante a Modena (+0,1 punti). Permane la difficoltà di reperimento di personale: per le imprese modenesi e reggiane sono difficili da trovare circa il 50% dei lavoratori e per l’artigianato addirittura oltre il 60%.

La carenza di competenze complica la cosiddetta twin transition – la doppia transizione digitale e green – delle MPI: sono difficili da trovare più della metà delle entrate sia per le competenze digitali avanzate che per le competenze green.

Dinamica dell’occupazione

Variazione del numero di occupati per posizione professionale nel 2024 rispetto al 2023

Entrate previste dalle MPI

Assunzioni previste dalle imprese nel trimestre aprile-giugno 2025

Assunzioni pianificate da micro e piccole imprese (MPI) con meno di 50 dipendenti

Occupazione giovanile

Tasso di occupazione under35

Modena

Reggio Emilia

Difficoltà di reperimento % di lavoratori difficili da reperire

Reggio Emilia

+0,1 punti percentuali rispetto all’anno precedente

Modena è la 10a provincia in Italia

-3,5 punti percentuali rispetto all’anno precedente

Competenze digi-green nelle MPI

Anche nel 2024 rimane alta la difficoltà di reperimento: in media le imprese faticano ad assumere 1 lavoratore su 2. La quota risulta ancora più elevata per le imprese artigiane

Per 1 assunzione su 10 vengono richieste competenze digitali avanzate

Intelligenza artificiale, Internet of Things, Big Data, etc.

Per 4 assunzioni su 10 vengono richieste competenze green

Totale Artigianato

Patente ritirata? Attenzione, scatta

anche il fermo dell’auto!

Nuovi chiarimenti dal Ministero dell’Interno

Una circolare fa chiarezza su sospensione della carta di circolazione e fermo amministrativo: sono due facce della stessa medaglia

Il Ministero dell’Interno ha fornito precisazioni che riguardano tutti i conducenti, chiarendo un punto fondamentale sulle sanzioni legate alla circolazione dei veicoli. In particolare, una nuova circolare chiarisce la relazione tra la sospensione della carta di circolazione (il documento che attesta l’idoneità del veicolo alla circolazione) e il fermo amministrativo del mezzo.

Secondo quanto reso noto da Confartigianato Trasporti, il Ministero ha spiegato che sospensione della carta di circolazione e fermo amministrativo del veicolo non sono due sanzioni separate, da poter applicare l’una senza l’altra. Al contrario, queste due misure agiscono insieme ogni volta che viene ritirato il documento di circolazione.

Come funziona in

pratica?

Quando il Codice della Strada prevede la sospensione della carta di circolazione, il documento viene ritirato sul posto dagli agenti e inviato all’Ufficio Motorizzazione Civile competente. È quest’ultimo ufficio che formalizza il provvedimento di sospensione e ne stabilisce la durata.

Ma la novità importante è che nel momento stesso in cui la sospensione diventa effettiva, si attiva automaticamente anche il fermo amministrativo del veicolo. Questo significa che il mezzo non può più circolare e deve essere affidato a un custode. In sostanza, una volta

sospesa la carta di circolazione, il veicolo è da considerare sotto fermo amministrativo.

Le conseguenze per chi non rispetta il divieto

Guidare un veicolo la cui carta di circolazione è stata sospesa comporta due violazioni distinte, non una sola. La prima violazione riguarda la circolazione con documento sospeso e prevede una multa salata per il conducente, che va da 2.046 a 8.186 euro. La seconda violazione riguarda il mancato rispetto del fermo amministrativo e punisce il custode del veicolo con una sanzione che può andare da 1.984 a 7.937 euro.

Se al momento del controllo il conducente che guida il veicolo sotto fermo è anche la stessa persona a cui il mezzo era stato affidato in custodia, oltre alle due multe, può scattare anche la segnalazione al Prefetto per l’avvio della procedura di revoca della patente.

Cosa succede se la carta non viene ritirata subito?

Il Ministero ha chiarito anche un altro aspetto: se al momento del controllo gli agenti non riescono a ritirare la carta di circolazione perché non è disponibile, la sospensione non può avere effetto immediato. In questo caso, fino a quando il

Referente Categoria Trasporti Matteo Vezzani 059 893 111 matteo.vezzani@lapam.eu

Referente Categoria Autoriparazione

Fabio Sala 059 893 111 fabio.sala@lapam.eu

documento non viene formalmente ritirato, il veicolo non è considerato sottoposto a fermo e le sanzioni per la circolazione abusiva non possono essere applicate. Solo dopo il ritiro, il documento risulta “gravato” dalla sospensione e scattano le limitazioni alla circolazione e il fermo.

Recidiva: sanzioni

ancora più severe

Particolare attenzione è richiesta per i “furbetti” che vengono sorpresi a circolare nuovamente con un

veicolo sottoposto a queste limitazioni entro cinque anni dalla prima infrazione. In caso di ripetizione della violazione, le sanzioni diventano automaticamente più severe. Per il conducente, oltre alla multa, scatta anche la confisca del veicolo. Per il custode, invece, resta la responsabilità e la sanzione. Questa aggravante per recidiva non richiede l’intervento di un giudice, perché l’illecito non prevede la possibilità di pagare una somma ridotta per chiudere la questione.

Proroga per la regolarizzare dell’abilitazione professionale degli

autoriparatori

L’associazione ha chiesto e ottenuto una proroga per regolarizzare l’abilitazione professionale degli autoriparatori: la nuova scadenza è a luglio 2025

Grazie all’intensa ed efficace azione dell’associazione a livello nazionale, è stato accolto dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato un emendamento che rinvia di 1 anno e 6 mesi il termine per regolarizzare l’abilitazione professionale degli autoriparatori (la nuova scadenza è fissata quindi a luglio 2025).

Il provvedimento, inserito nell’ambito del Decreto Milleproroghe attualmente in discussione, apre una finestra temporale che permetterà a migliaia di imprese di adempiere agli obblighi previsti dalla riforma del settore. La misura arriva in risposta alle difficoltà segnalate da numerosi autoriparatori, molti dei quali non sono riusciti a completare la regolarizzazione a causa di oggettive difficoltà, tra cui i ritardi nell’attivazione dei corsi regionali. L’emendamento, fortemente voluto dall’associazione, estende il regime transitorio scaduto il 5 gennaio 2024, consentendo alle Regioni di erogare i corsi di qualificazione necessari e offrendo alle imprese il tempo utile

per conseguire i requisiti necessari per proseguire l’attività.

Con questa proroga, che si inserisce in un quadro di grande attenzione alle problematiche del settore, si evita il rischio che le aziende siano cancellate dal registro delle imprese, una prospettiva che avrebbe avuto pesanti ripercussioni sul servizio offerto ai cittadini e sulle economie locali, nonché sul fronte occupazionale. L’associazione ha sollecitato la proroga per garantire la continuità delle attività e per tutelare le imprese in difficoltà.

In attesa che la proroga sia confermata nell’approvazione finale del Decreto Milleproroghe, l’associazione segnala che è fondamentale che le imprese interessate colgano tempestivamente questa opportunità, per non vanificare il risultato ottenuto. Gli autoriparatori devono attivarsi subito per mettersi in regola, utilizzando al meglio lo spazio temporale a disposizione per assicurare il futuro della loro attività.

Vince nuovamente la generosità: con Fatti bella donando al COM “Spring

Edition” di Lapam

Confartigianato, FORMart e Associazione Angela Serra

Raccolti 2.500 euro da devolvere al Centro Oncologico Modenese

31 manicure, 50 pieghe e, grande novità dell’edizione 2025 ribattezzata “Spring Edition”, 12 tagli uomo, per un totale di 2.500 euro raccolti tra generosità dei partecipanti e una donazione diretta di Lapam Confartigianato. Dopo il successo della prima edizione svoltasi nel novembre del 2024, sono questi i numeri della maratona di bellezza “Fatti bella donando al COM”, l’iniziativa aperta al pubblico che domenica 6 aprile, nei laboratori Obiettivo Bellezza di FORMart in Via Emilia Ovest 693/b a Modena, ha visto grande affluenza e partecipazione. L’evento promosso da Lapam Confartigianato, in collaborazione con FORMart e Associazione Angela Serra, aveva l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare al COM per contribuire al restyling della sede del Centro Oncologico Modenese, rendendo più moderno, fruibile e accogliente un ambiente dove pazienti oncologici e caregiver possano sentirsi maggiormente a proprio agio.

«Dopo la prima edizione dello scorso anno – spiega Carlo Alberto Rossi, Segretario Generale Lapam Confartigianato – abbiamo voluto fortemente riproporre questa iniziativa. Come associazione siamo attenti al benessere della comunità e al sociale. Sapevamo che anche in questo 2025 la generosità dei cittadini avrebbe risposto presente e, visti i numeri del

Referente Categoria

Benessere

Elena Baraldi 059 893 111

elena.baraldi@lapam.eu

precedente appuntamento, abbiamo piacevolmente constatato come anche le imprese aderenti all’iniziativa siano aumentate, mettendosi gratuitamente a disposizione per un nobile scopo. Credo che questa sia un’iniziativa che abbia solo riscontri positivi: da un lato permette di dare il proprio contributo per una giusta causa, dall’altro offre la possibilità alle nostre attività associate di promuoversi, mostrare le loro capacità, la loro professionalità e il loro know how a una vasta platea. Vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica, mettendo in evidenza l’importanza del progetto dell’Associazione Angela Serra e sostenendolo con azioni concrete».

«Siamo davvero entusiasti di essere stati ancora una volta protagonisti di questo evento benefico, mettendo a disposizione i nostri laboratori di estetica e acconciatura – afferma Diletta Maselli, responsabile della sede FORMart di Modena –. Anche questa edizione primaverile ha avuto una grande partecipazione di pubblico, grazie anche all’offerta del servizio di taglio uomo che è stata la grande novità di questo 2025».

«Questo evento, arrivato alla sua seconda edizione, rappresenta per la nostra Associazione un importantissimo veicolo di diffusione del messaggio che portiamo avanti da più di un anno: il Centro Oncologico Modenese ha bisogno di essere riqualificato e questo può avvenire solo attraverso il contributo di tutti, dalle istituzioni, alle aziende, ai cittadini – concludono Giovan-

Alcuni attimi dell’iniziativa “Fatti bella donando al COM Spring Edition”

na Gregori e Francesca Cobianchi, referenti dell’Associazione Angela Serra –. Grazie alla rinnovata disponibilità di Lapam, Formart e di tutti i professionisti, siamo riusciti, ancora una volta, a coinvolgere la cittadinanza e a renderla partecipe di questo importante progetto che ha già avuto la sua partenza proprio in questi giorni. Il 24 marzo di quest’anno, infatti, sono iniziati i lavori di riqualificazione dell’area esterna della struttura che speriamo finiscano entro l’estate. Il nostro obiettivo però

è molto più ampio e ambizioso: dobbiamo riuscire ad apportare ulteriori e più consistenti migliorie strutturali, in modo tale da mantenere l’eccellenza di questa importantissima struttura sanitaria. Cogliamo l’occasione per ringraziare quindi tutti coloro che hanno aderito e chi ci ha aiutato nella realizzazione di questa bellissima iniziativa». «Ho deciso di partecipare a Fatti bella donando al com perché iniziative come questa mi parlano nel profondo - commenta Adriana Molinaro che ha partecipato come parrucchiera per la prima volta all’iniziativa -. Sono temi che mi toccano da vicino, da anni ormai, e che fanno parte della mia storia personale. Sentivo il bisogno, quasi il dovere, di esserci, di metterci la faccia e il cuore. Partecipare non è stato solo un onore, ma un gesto carico di significato: per me stessa, per chi ha vissuto esperienze simili, e per tutte le voci che ancora faticano a farsi sentire».

«Conoscevo l’iniziativa perché sono associato Lapam Confartigianato - aggiunge Daniele Luppi di Parrucchiere Germano, anche lui alla prima partecipazione - e, visto il successo della precedente edizione, sono stato ben felice di essere stato coinvolto per dare il mio contributo per il taglio uomo, la novità della manifestazione di quest’anno. Penso che sia un’iniziativa lodevole: ho partecipato con entusiasmo e ho volentieri donato qualche ora del mio lavoro per una giusta causa». Si ringraziano specialmente le imprese associate Lapam Confartigianato che hanno messo gratuitamente la propria professionalità e il proprio tempo a servizio di questa importante causa:

Alterego parrucchieri, Germano parrucchiere, Icona parrucchieri e Alice Acconciature di Modena, Sgarbi parrucchiere di Carpi, Sartoria Cosmetica by Carol di Medolla e Centro Estetico Vanity di Magreta.

Premio Giovani Imprenditori

2025: per celebrare il talento under 40

Il 21 luglio la serata di premiazione.

L’innovazione, la creatività e lo spirito d’impresa dei giovani tornano protagonisti: le candidature per il Premio “Giovani Imprenditori 2025” si sono ufficialmente chiuse, e ora cresce l’attesa per la serata di premiazione, in programma lunedì 21 luglio.

IMPRENDITO PREMIO GIOVANI al

Un’edizione speciale, la decima, che conferma il successo di un’iniziativa promossa dalla nostra associazione e ormai diventata punto di riferimento per il territorio di Modena e Reggio Emilia. L’obiettivo, oggi come ieri, resta quello di valorizzare le migliori esperienze imprenditoriali under 40, capaci di portare innovazione, visione e nuova energia nel tessuto economico locale.

imprese guidate da giovani imprenditori e imprenditrici tra i 18 e i 40 anni, attive nei settori più diversi — dall’artigianato al digitale, dai servizi alla manifattura avanzata — con progetti originali, sostenibili e fortemente radicati nel territorio.

La giuria di esperti ha ora il compito di selezionare le proposte più meritevoli, valutando criteri fondamentali come la sostenibilità economica, sociale e ambientale, l’innovazione tecnologica e gestionale, l’utilizzo degli strumenti digitali e la capacità di rappresentare lo “spirito artigiano” in chiave contemporanea.

In palio anche quattro menzioni speciali per progetti particolarmente significativi e un premio social, che sarà attribuito all’impresa che avrà ottenuto più like nel contest online promosso sui canali dell’Associazione.

Oltre ai premi materiali, per tutti i finalisti è prevista una valorizzazione mediatica del progetto, con servizi fotografici, video interviste e una pubblicazione cartacea e digitale dedicata alle migliori storie imprenditoriali dell’edizione 2025.

“Questo premio – spiegano gli organizzatori – è nato per dare voce ai giovani che stanno costruendo il futuro dell’impresa con idee nuove e visioni coraggiose. In dieci anni abbiamo visto nascere percorsi straordinari, capaci di innovare nel rispetto della tradizione, unendo competenze, passione e voglia di lasciare il segno”.

Le iscrizioni apriranno martedì 1° aprile termine iscrizioni

Numerose le candidature arrivate da tutta l’area modenese e reggiana:

31 MAGGIO

Durante la serata del 21 luglio verranno assegnati tre premi principali, corrispondenti a voucher di servizi Lapam del valore di 2.000, 1.000 e 500 euro, spendibili entro il 2026.

Premiazione vincitori LUGLIO

L’appuntamento è dunque fissato per il 21 luglio: sarà una serata per raccontare il meglio dell’impresa giovanile, per conoscere da vicino i protagonisti del cambiamento e per ribadire, ancora una volta, che il

Raccontare l’impresa al femminile

Un viaggio tra sfide, visioni e futuro a Rocca

Spilamberto una sala gremita, un’atmosfera intensa e partecipata, e Rocca Rangoni a fare da cornice a un confronto tanto necessario quanto ispirante: si è concluso con grande successo l’evento “Essere leader al femminile: costruire nuovi modi di fare impresa”, promosso dal Movimento Donne Impresa della nostra associazione. Imprenditrici, professioniste, rappresentanti delle istituzioni e cittadini si sono riuniti per affrontare un tema cruciale: le sfide che le donne devono ancora oggi affrontare nel mondo dell’impresa e come costruire modelli di leadership più inclusivi,

Ad aprire i lavori è stata proprio Rita Cavalieri, che ha sottolineato l’importanza di creare spazi di ascolto e

confronto per promuovere una cultura d’impresa capace di valorizzare davvero le differenze: “Non si tratta di contrapporre modelli maschili e femminili, ma di arricchire la visione imprenditoriale con nuovi paradigmi: collaborazione, empatia, responsabilità sociale”.

A portare il saluto della comunità locale è stata Carlotta Acerbi, Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Spilamberto, che ha ribadito l’importanza della sinergia tra enti pubblici e associazioni per promuovere l’empowerment femminile.

A seguire, Monica Salvioli dell’Ufficio Studi Lapam ha offerto un’analisi puntuale sulle sfide dell’imprenditoria femminile. Punto centrale della serata, l’intervento della professoressa Martina Raffaglio della SDA

Bocconi School of Management, che ha tracciato una visione di leadership capace di rompere gli schemi tradizionali.

Spazio anche alla dimensione operativa, con l’intervento del consulente PAS Tiziano Vecchi, che ha illustrato il sistema di certificazione della parità di genere come leva strategica per le imprese. La certificazione, infatti, non è solo un riconoscimento, ma un percorso virtuoso che migliora l’organizzazione e rafforza la reputazione aziendale. Un brindisi finale, accompagnato da un aperitivo ottima occasione per iniziare a fare networking, ha suggellato un evento che ha lasciato il segno: non solo per i contenuti, ma per l’energia condivisa, la voglia di costruire insieme un futuro dove il talento femminile non sia un’eccezione da sostenere, ma una normalità da valorizzare. Il cambiamento è iniziato. E passa da qui.

Un momento dell’iniziativa rivolta all’imprenditoria al femminile

15 milioni per la filiera delle fibre tessili naturali e della concia

Rifinanziata la misura nella Legge di Bilancio 2025 per un ammontare pari a 15,5 milioni di euro per il triennio 2025-2027

In arrivo i primi 15 milioni di euro dedicati alla valorizzazione della filiera delle fibre tessili naturali e della concia della pelle, con l’obiettivo di potenziare l’autonomia di approvvigionamento delle materie prime naturali nell’industria tessile nazionale. È quanto prevede il decreto interministeriale firmato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso, di concerto con i Ministri dell’Economia e delle Finanze e dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Nello specifico, il decreto interministeriale individua le modalità di attuazione dell’intervento volto a promuovere e sostenere gli investimenti, la ricerca e l’innovazione dei processi di produzione nella filiera primaria di trasformazione delle fibre tessili naturali, di quelle provenienti da processi di riciclo e da quelli di

concia della pelle, con particolare attenzione alla certificazione della loro sostenibilità per quanto concerne il riciclo, la lunghezza di vita, il loro riutilizzo, la biologicità e l’impatto ambientale. La misura, rivolta alle micro, piccole e medie imprese operanti nei settori del tessile e della concia del cuoio, ha una dotazione finanziaria iniziale di 15 milioni di euro, di cui 10 milioni per la concessione di contributi a fondo perduto e 5 milioni per la concessione di finanziamenti agevolati, nei limiti del Regolamento de minimis.

Le linee di intervento della misura riguardano i seguenti programmi:

„ “crescita e innovazione” con investimenti finalizzati all’aumento della capacità produttiva, nel rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale e riduzione degli sprechi e certificati da soggetti qualificati;

„ “sostenibilità ambientale” con l’acquisizione di beni strumentali, certificazioni ambientali di prodotto e di processo, utilizzo di fibre tessili di origine naturale e di materiali provenienti da processi di riciclo e di scarto di lavorazioni.

Per i programmi di investimento comportanti spese di importo non superiore a 100mila euro, il contributo a fondo perduto concesso sarà pari al 60% delle spese. Per i programmi di investimento comportanti spese tra 100mila e 200mila euro, il contributo a fondo perduto sarà pari al 60% delle spese fino a 100.000 euro e con finanziamento agevolato all’80% per la quota restante. Le spese dovranno riguardare: l’acquisto e l’installazione di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica, la formazione del personale dedicata all’uso dei nuovi macchinari, l’acquisto di brevetti, licenze d’uso, certificazioni di sostenibilità di prodotto o di processo, nuove licenze software per la tracciabilità della filiera, attività di ricerca industriale o sviluppo sperimentale. Referente Categoria

La misura è stata rifinanziata dalla Legge di Bilancio per l’anno 2025 (Legge 30 dicembre 2024, n. 207) per un ammontare pari a 15,5 milioni di euro per il triennio 2025-2027. Durante il Tavolo Moda il ministro Urso aveva anticipato i provvedimenti dedicati al sostegno del comparto che rappresenta l’eccellenza del Made in Italy, nello specifico per promuovere la sostenibilità del settore sono dedicati 30,5 milioni.

I premiati della 17a edizione di Moda al Futuro

Grande successo al Teatro di Carpi per l’edizione 2025 a tema Cinema. Per i vincitori una visita agli Armani

Silos di Milano

La sfilata conclusiva che si è tenuta al Teatro Comunale di Carpi in Piazza Martiri ha fatto calare il sipa-rio sulla 17^ edizione di “Moda al Futuro”, il concorso ideato da Lapam Confartigianato rivolto alle classi dell’indirizzo Abbigliamento e Moda dell’Istituto Vallauri di Carpi. Una serata che, quest’anno, ha visto la grande novità del tema

“cinema” scelto come fil rouge per la realizzazione dei capi degli studenti. Diversi i premi assegnati durante la serata agli alunni e alle alunne più meritevoli che, in questi mesi, dopo lezioni frontali in aula, hanno svolto un periodo di stage presso aziende del territorio in cui hanno potuto dare sfoggio alla loro creatività. Il primo premio è andato ex aequo a

Chantal Carone della classe 5D con “La notte più esclusiva? Quella cucita di stelle” e a Asia Di Sario della 5B con il progetto “Vestita di coraggio”.

Al secondo posto si sono classificate, pari merito, Melissa Turci della 5B con “Eleganza brutale” e Malaika Arshed (5D) con il progetto “CLEO: Controllo-leggenda-Eternità-Oro”.

I vincitori delle “menzioni” speciali

Al terzo posto si sono posizionate, anche loro pari merito, Yu Li Loh della 5D con “Sword in one hand, flower in the other” e Safia Amoum (5B) con il progetto “Domani è un altro giorno…si vedrà!”.

Le studentesse e gli studenti che si sono classificati sul podio hanno ottenuto un weekend di formazione a Milano con visita agli Armani Silos.

Francesca Cuomo della 5B con il progetto “Luce di mezzanotte” si è aggiudicata la menzione “Eleganza”. La menzione “Tendenza” è andata a Andrea Feroldi della 5D grazie al progetto “Licenza di stile” e Angelica Formisano della 5B con il “Il prezzo del successo”. La menzione “Tecnica” è stata assegnata a Wasiba Bhatti della 5D con “Come fiori nella pietra”. Valentina Mezzacapo della 5B con il progetto dal titolo “L’abito perfetto per le proprie insicurezze” si è aggiudicata la menzione “Coerenza”. Il premio “Maglieria” è andato a Lucia Serra della 5D con “Il sorriso nella tempesta”. La menzione “Contemporaneità” è andata a Deborah Tardini della 5B grazie al suo progetto “Matrimonio mancato”.

«La longevità del progetto avviato nel 2007 testimonia la bontà di un’iniziativa che, come associazione, continueremo a supportare e a

Alcuni abiti in concorso
Le prime classificate pari merito insieme al Presidente Lapam Moda: Roberto Guaitoli e la referente Moda Laura Roncaglia

garantire – dichiara Roberto Guaitoli, presidente Lapam Confartigianato Moda –. Si tratta di un momento sempre molto interessante, sia per gli alunni che per le imprese partecipanti e che ribadisce ancora una volta la vicinanza di Lapam alle scuole del territorio. Queste tipologie di iniziative rappresentano un’opportunità per le aziende di conoscere future risorse da poter inserire nella propria attività, ma contribuiscono anche a far conoscere alla scuola le necessità che hanno oggigiorno le imprese del distretto. Uno dei nostri obiettivi come associazione è di creare un ponte tra scuola e imprese

per colmare quel gap tra domanda e offerta di lavoro. Con questi percorsi di studio in azienda insegniamo loro anche un mestiere, per avere in futuro figure professionali specializzate di cui il nostro settore ha bisogno per rimanere unico e competitivo a livello nazionale e internazionale, promuovendo quel brand Made in Italy di cui la moda è uno degli emblemi più rappresentativi».

«L’istituto Vallauri si conferma un incubatore di competenze tecnico pratiche ma anche portatore di alti ideali – afferma Silvia De Vitis, dirigente scolastico dell’Istituto Vallauri di Carpi –. I titoli delle creazioni

dimostrano, come già accaduto nello scorso anno, la consapevolezza delle ragazze e dei ragazzi sulle tematiche dell’integrazione, del rispetto reciproco, della valorizzazione delle diversità. La bellezza è elevata a portatrice di ideali e di messaggi positivi. Di questo tutto il Vallauri, a partire dalle famiglie sino a tutto il personale è estremamente orgoglioso. Come dirigente scolastica esprimo il mio ringraziamento a tutte le aziende che come sempre ci supportano, a Lapam Confartigianato e a tutti gli esperti che hanno dedicato tanta energia per la riuscita di questo progetto».

Le 27 aziende che hanno partecipato come tutor alla 17^ edizione di “Moda al Futuro”:

Adriana Mode, Angelica Fashion, Anna Falk, A.R Tessitura di Berni Rossella, Bdp Blu Di Prussia, Benepiù, Chez Moi Di Burrian, Claudette, Crea-Si, Creazione Miss Patty, Donne Da Sogno, Giglio Rosso, Kni-taly, Ledatex, Liu-Jo, Madrilena Italia, Nrgy, Passione Danza, Pretty Mode, Riparazioni Sartoria di Te-resa Borriello, Sacchetti Maglierie, So.El Service, Staff Jersey, Style Franca, Taglio Laser, Twinset, Wanda Mode.

Foto di gruppo al termine della sfilata

Morelli: «Conoscere la morfofisiologia permette di acquisire professionalità»

La nostra associazione ha organizzato un evento per approfondire la tematica della morfofisiologia assieme a Giovanni Morelli

Studiare la forma degli alberi per comprendere il loro funzionamento biologico e le loro esigenze fondamentali. Questo è quanto tratta la “morfofisiologia”, argomento di cui si è discusso durante uno degli appuntamenti organizzati dalla nostra associazione rivolti alle imprese del verde. A trattare la tematica Giovanni Morelli, agronomo e arboricoltore, che ha spiegato come la morfofisiologia si rivela una disciplina applicativa fondamentale dalla fase progettuale

alla fase più spiccatamente operativa. Tra gli altri, il principale obiettivo dell’incontro era fornire le conoscenze di base per acquisire autonomia nella lettura della forma dell’albero. «La morfofisiologia – spiega Morelli – è un approccio analitico all’albero che consente attraverso l’analisi della forma di comprenderne le esigenze più intime. In questo modo si possono adeguare le pratiche manutentive a quelle che sono le reali necessità e le migliori esigenze

di ogni esemplare. La morfofisiologia è uno strumento che tutti coloro che hanno a che fare con gli alberi dovrebbero potere maneggiare, perché consente di interpretare l’albero al di là di quelli che sono i limiti della nostra natura umana, specie quelli temporali. È necessario conoscerla per poter così collaborare con gli alberi per la loro salute e per tutto il benessere della comunità nella quale sono inseriti. La morfofisiologia è anche uno strumenti tramite il quale si riesce a fare comprendere gli alberi ai propri clienti, acquisendo dunque professionalità. La disciplina consente, attraverso il linguaggio tecnico specifico, di valorizzare la professionalità di tutti coloro che sono coinvolti nella gestione dell’albero. Gli incontri che abbiamo organizzato insieme a Lapam Confartigianato non avevano la pretesa di essere giornate esaustive, ma volevano rappresentare un’introduzione a un tema che nei prossimi anni può e deve essere sviluppato sempre di più».

Il profilo di Giovanni Morelli

Agronomo e arboricoltore, titolare dello Studio Progetto Verde e direttore tecnico della Società AR.ES., Giovanni Morelli esercita la libera professione dal 1994 (con iscrizione all’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Ferrara), occupandosi sia di valutazione di stabilità che, più in generale, di consulenze specialistiche nel settore dell’arboricoltura urbana, del verde ornamentale e forestale e del verde storico, applicando i principi della morfofisiologia e dell’architettura arborea. Annovera tra i suoi clienti le principali amministrazioni pubbliche italiane tra cui Reggio Emilia, Torino, Genova, Padova, Vicenza, Firenze e segue personalmente numerosi alberi monumentali tutelati dalla Regione Emilia Romagna e dallo Stato. Ha scritto numerosi articoli su riviste

del settore italiane ed estere, ha partecipato alla stesura del Manuale di gestione degli alberi monumentali della Regione Emilia Romagna ed è docente in corsi di specializzazione e master anche a livello universitario, tra cui il Master del Paesaggio della Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Venezia..

Luca Benassi rieletto pre-

sidente del-

la categoria

Imprese del verde
Dopo

la prima elezione nel 2021, Benassi è stato rieletto per ulteriori quattro anni alla guida del comparto dopo l’incontro del direttivo

Luca Benassi, titolare di Luca Garden a Finale Emilia, è stato confermato presidente della categoria Imprese del verde Lapam Confartigianato. Tra i temi principali affrontati si è discusso dell’importanza di continuare con corsi di formazione e momenti di confronto durante le attività di categoria fino alla definizione di procedure chiare che vadano incontro alle esigenze delle imprese e della popolazione per lo smaltimento di sfalci e potature, passando per un sempre più proficuo e costruttivo confronto con le istituzioni locali per migliorare la gestione quotidiana delle attività delle imprese.

«Affronto questo secondo mandato con grande entusiasmo – afferma il neo eletto presidente Luca Benassi –. Già durante i miei primi 4 anni di presidente che anche sotto la guida

dei presidenti che mi hanno preceduto, abbiamo voluto concentrare le nostre attività in quell’ottica di promozione della cultura del verde e di sensibilizzazione alla cura e alla manutenzione del verde pubblico e privato. Sappiamo che c’è ancora tanto lavoro da fare, per avvicinare i giovani e le nuove generazioni al nostro mestiere e, soprattutto, nella lotta all’abusivismo, che trascina con sé no solamente un lavoro mal eseguito o approssimativo, ma anche il serio rischio di infortuni anche gravi. Come imprenditore prima e come presidente di categoria poi, insieme ai consiglieri e a tutti i colleghi della base associativa ci impegneremo per diffondere sempre più la consapevolezza di quanto la manutenzione del verde fatta da professionisti sia importante anche nell’ottica della sostenibilità ambientale».

L’assemblea congressuale della categoria giardinieri Lapam Confartigianato è stata un’occasione anche per fare il punto della situazione per quanto riguarda le imprese del comparto nelle province di Modena e Reggio Emilia. Al 31 dicembre 2024, dato più aggiornato, si contano 38 imprese di florovivaisti a Modena e provincia, una in più rispetto al quarto trimestre del 2014. Le attività di cura e manutenzione del paesaggio (manutentori del verde) sono invece 298 (di cui l’85,2% sono artigiane). In 10 anni le imprese della manutenzione del verde sono aumentate nel modenese di 63 unità, con una crescita del 26,8%. Sempre al 31 dicembre 2024, si contano 44 imprese di florovivaisti a Reggio Emilia e provincia, 11 in meno rispetto al quarto trimestre del 2014. Le attività di cura e manutenzione del paesaggio (manutentori del verde) sono invece 301 (di cui l’89,4% sono artigiane). In 10 anni le imprese della manutenzione del verde sono aumentate nel reggiano di 93 unità, con una crescita del 44,7%.

Referente Categoria Giardinieri

Daniele Casolari 059 893 111 daniele.casolari@lapam.eu

Luca Benassi Presidente della categoria Imprese del Verde

Monica Telleri rieletta presidente della categoria Legno e Arredo

Monica Telleri, titolare dell’attività Hako Arredi, è riconfermata presidente della categoria Legno e Arredo Lapam Confartigianato. Dopo la prima elezione nel 2021, la Telleri è stata rieletta per ulteriori quattro anni alla guida del comparto.

«Una responsabilità importante – dichiara Monica Telleri –: ringrazio per la fiducia i colleghi imprenditori. Attraversiamo un periodo di difficoltà e di transizione molto complesso, soprattutto per noi micro e piccole imprese artigiane. Cresce l’esigenza di avere un quadro certo e aggiornato sulle norme che regolano la nostra attività. Dobbiamo capire come muoverci tra le tante direttive e adempimenti obbligatori, con un occhio anche a quelle che, pur non obbligatorie, possono qualificare i nostri prodotti e il nostro lavoro. Ad esempio sulla normativa europea “case green”, la quale obbligherà gli Stati a stabilire modalità e risorse entro il 2026 per la riqualificazione degli immobili che attualmente sono responsabili nella zona UE di quasi 40% del consumo energetico e del

36% delle emissioni di gas serra: un’occasione per cittadini e imprese di puntare su prodotti di qualità che possano garantire un risparmio concreto in bolletta. Dobbiamo lavorare in sinergia e affrontare insieme quelle che sono le principali criticità per il settore perché con un’azione sindacale associativa coesa e a più voci possiamo ottenere delle risposte concrete che ci aiutino a superare le principali criticità: dalla complessità legislativa al mercato delle merci e del lavoro sempre più globalizzato e interconnesso con una concorrenza non sempre leale, passando per una cultura del lavoro manuale sempre più marginale, una pressione fiscale tuttora incomprimibile e una burocrazia sempre più opprimente che toglie importanti risorse alle aziende e un accesso al credito impersonale e burocratico».

L’evento congressuale della categoria Legno e Arredo di Lapam Confartigianato è stato anche un momento per approfondire gli indicatori economici nelle province di Modena e Reggio Emilia. Come emerge da un’analisi dell’ufficio studi Lapam Confartigianato, in provincia di Modena nell’ultimo decennio si nota un calo strutturale, vedendo scomparire il 27,3% delle imprese del settore. Nel territorio di Modena e provincia sono 463 le imprese attive, il 71,5% delle quali artigiane. 1.879 complessivamente gli addetti operanti nelle realtà del comparto. L’export di legno e mobili per l’area modenese vale 78,9 milioni di euro. Analizzando il mercato immobiliare, si contano 383.765 abitazioni: il 64,2% di queste sono state costruite prima del 1980 e più della metà delle abitazioni, precisamente il 56,4%, sono in classi energetiche F e G (meno efficienti).

In provincia di Reggio Emilia nell’ultimo decennio si nota un calo strutturale, vedendo scomparire il 20,8% delle imprese del settore. Nel territorio di Reggio Emilia e provincia sono 477 le imprese attive, il 61,2% delle quali artigiane. 1.604 complessivamente gli addetti operanti nelle realtà del comparto. L’export di legno e mobili per l’area reggiana vale 52,8 milioni di euro. Analizzando il mercato immobiliare, si contano 275.173 abitazioni: il 59,3% di queste sono state costruite prima del 1980 e più della metà delle abitazioni, precisamente il 54,8%, sono in classi energetiche F e G (meno efficienti).

Di rilievo anche la filiera dell’arredamento che è tra le top ten in Emilia-Romagna per valore aggiunto, rappresentando un’eccellenza a livello nazionale e mondiale.

«Un ruolo chiave – conclude la Telleri – lo giocano i piccoli artigiani che con le loro creazioni rappresentano il vero valore del Made in Italy. È importante che si garantisca loro il giusto spazio per poter innovare e rimanere competitivi». Referente Categoria

Monica Telleri Presidente della
Categoria Legno e Arredo

Quale scenario dopo la scomparsa dei bonus?

La nostra associazione ha promosso un’iniziativa per parlare del futuro dell’edilizia. Ospiti tra gli altri l’avvocato Simone Uliana e la Segretaria nazionale Anaepa Confartigianato Daniela Scaccia

Quale sarà l’andamento dell’edilizia e dell’intero comparto costruzioni? Una domanda che si è posta la nostra associazione che, in occasione del Congresso di categoria, ha deciso di organizzare un evento proprio per soffermarsi sugli scenari di settore. La repentina scomparsa dei bonus creerà una riduzione di commesse e di cantieri privati, con inevitabili ricadute negative sulle micro e piccole imprese edili. Sarà interessante valutare, alla luce della direttiva case Green, quali siano le politiche europeee e quali siano i fondi e le agevolazioni da riproporre per raggiungere gli obiettivi. Gli effetti del correttivo al codice degli appalti, hanno generato problemi interpretativi e applicativi che rallentano le uscite dei bandi pubblici. Il PNRR è una fattore di crescita ma non per tutti, i tempi ridotti di realizzazione delle opere

stanno mettendo sotto stress le stazioni appaltanti, con il rischio di non sfruttare appieno le risorse destinate. A soffermarsi sui principali nodi da sciogliere nel codice dei contratti pubblici è stato l’avvocato Simone Uliana. «Una delle novità apportate dal correttivo – ha affermato l’avvocato Uliana – è che due CCNL si possono considerare equivalenti se gli scostamenti sono marginali. Si tratta di un fattore di rilevanza perché questo porta a un’ampia discrezionalità in capo alle stazioni appaltanti nel verificare l’equivalenza effettiva. Significativo il fatto che siano considerati equivalenti per legge i principali Ccnl dell’edilizia tra i quali quello sottoscritto da Confartigianato». Tra i relatori anche Daniela Scaccia, Segretaria Anaepa Confartigianato, che si è soffermata sulle proposte avanzate dall’associazione a livello nazionale. «Come

associazione abbiamo messo in atto una serie di iniziative per favorire in primo luogo l’aggregazione delle imprese – ha spiegato la Scaccia – e in Emilia-Romagna il territorio da questo punto di vista è molto maturo, tanto che è uno dei trascinatori. Dall’altro lato una serie di collaborazioni anche con importanti stazioni appaltanti. Lo sforzo del sistema Confartigianato è quello di attivare rapporti e partnership e costruire reti con soggetti sia pubblici che privati. Per quanto riguarda il codice degli appalti c’è stato un pieno recepimento delle istanze avanzate dalla nostra associazione: la valorizzazione delle micro e piccole imprese, visto che nel codice ha trovato spazio il principio della continuità territoriale e, in particolare, quello della riserva d’appalto, a cui lavoriamo ormai da una decade. A questo va aggiunto un riconoscimento dei consorzi dell’artigianato, che per noi è un risultato importante, e un riconoscimento del ruolo delle micro e piccole imprese per le quali il legislatore ha deciso di attuare una strategia per aiutarle nella crescita tramite riconoscimenti delle certificazioni di esecuzione lavori in capo all’impresa effettivamente esecutrice».

Referente Categoria Edilizia

Overtourism: trovare risposte per un turismo sostenibile

L’analisi sull’overtourism all’interno di un articolo di Confartigianato Nazionale a cura di Marco Brogna

Viaggio sinonimo di turismo. E nelle grandi città, nel contesto del ventunesimo secolo, il rischio concreto è il cosiddetto “overtourism”: un neologismo coniato nel 2016 dall’imprenditore Rafat Ali, CEO di una rinomata piattaforma turistica on line newyorkese, per descrivere fenomeni di Iperturismo concentrati in alcuni territori e in determinati periodi dell’anno.

L’Overtourism, come spiegato all’interno di un articolo pubblicato da Confartigianato a firma di Marco Brogna, è l’impatto su una destinazione, o parti di essa, che influenza eccessivamente e in modo negativo la qualità della vita percepita dai cittadini e/o la qualità delle esperienze dei visitatori. Termine che nel 2017

Telegraph elegge parola dell’anno, richiamando l’attenzione dell’Organizzazione Mondiale del Turismo e aprendo un dibattito che, ad oggi, è ancora lontano dal trovare risposte certe e condivise. Punto di partenza è che le persone hanno più opportunità di viaggiare e maggiori budget da dedicare al turismo. Il problema è che l’80% dei viaggiatori si concentra nel 10% dei luoghi visitabili e nel 50% dei giorni dell’anno, causando evidenti impatti ambientali, sociali ed economici. In Italia il turismo produce direttamente non meno del 13% del PIL, dando lavoro ad oltre il 10% della popolazione attiva. Se al fenomeno diretto sommiamo l’indotto tali percentuali raddoppiano. Il 90% del territorio italiano ospita il

20% dei flussi totali, concentrati in non più di 4-5 mesi. Sarebbe probabilmente utile lavorare su politiche di destagionalizzazione, e soprattutto di equa distribuzione dei flussi sul territorio nazionale, per gran parte ancora ignorato dai grandi operatori internazionali. Venezia, meta simbolo dell’overtourism italiano, ha mostrato, forse involontariamente, la possibilità di redistribuire le presenze turistiche nei giorni della settimana e nei territori della laguna veneta, evitando l’inaccettabile sovraccarico del weekend, introducendo un ticket d’accesso il sabato e la domenica. Una iniziativa spot, non risolutiva, ma certamente in grado di aprire percorsi di riflessione su come sia possibile “utilizzare” il patrimonio territoriale limitando gli impatti negativi, trasformandoli in economie esterne, mettendo a sistema i contesti locali e soprattutto operando su una scala territoriale appropriata.

Mare e Monti: a Fanano il focus sulle strategie di marketing per un turismo trasversale

Presso l’Hotel Firenze di Fanano un’iniziativa di Confartigianato Regionale per rilanciare il progetto “Mare e Monti”. Presente anche Davide Servadei, Presidente Confartigianato Regionale

Un obiettivo comune: promuovere il turismo regionale e, se possibile, destagionalizzarlo, valorizzando le eccellenze artigiane dall’Appennino alla Riviera. Questo l’obiettivo di Mare e Monti, il progetto di marketing territoriale iniziato nel 2023 che quest’anno, a Fanano, ha trovato continuità grazie a un’iniziativa di Confartigianato Regionale. Un momento per fare analizzare i dati del flusso turistico in Regione e scambiarsi il know-how per valorizzare al massimo le eccellenze di

due territori, quello dell’Appennino e quello della Riviera, in grado di garantire ospitalità e prodotti di eccellenza.

«L’obiettivo è l’organizzazione di una rete di imprese – ha aggiunto Davide Servadei, Presidente Regionale Confartigianato – che hanno teoricamente obiettivi diversi, ma che lavorano e operano sullo stesso piano, cioè quello della ricezione del turismo. Ci auguriamo che questo incrocio abbia risvolti positivi e possa essere da fonte d’ispirazione anche per altri territori». Un’iniziativa introdotta da un’analisi di Monica Salvioli dell’ufficio studi Lapam Confartigianato e Confartigianato Emilia-Romagna. «Gli ultimi dati sul turismo, aggiornati al 2024, hanno visto una crescita e quindi una dinamica positiva – ha analizzato Monica Salvioli dell’Osservatorio micro e piccole imprese Confartigianato Emilia-Romagna –grazie soprattutto ai turisti stranieri. Tuttavia siamo purtroppo ancora indietro rispetto ai dati pre crisi Covid del 2019: a livello regionale stiamo recuperando i numeri di pernotti record registrati. Per la Riviera Romagnola registriamo però una leggera difficoltà a recuperare sui dati di quello che è stato il periodo di riferimento. Un’opportunità la può offrire il turismo slow fuori stagione per diversificare maggiormente l’offerta, così come un’alternativa possono essere il cicloturismo e le escursioni giornaliere».

«L’artigianato è una di quelle leve fondamentali per muovere il turismo – ha dichiarato Gilberto Luppi, Presidente Lapam Confartigianato –: perché al di là delle location, per attrarre persone dobbiamo puntare sulla piccola bottega e sul piccolo artigiano, capaci di tramandare una storia e una cultura. Dobbiamo dare qualcosa in più al turista e quel qualcosa in più è rappresentato dall’artigiano: chi viene a visitare uno dei nostri luoghi vuole fermarsi nella classica bottega capace di realizzare un prodotto di eccellenza con pochi eguali nel mondo».

«L’iniziativa che nasce dalla condivisione di due associazioni importanti, quella di Modena e Reggio Emilia e quella di Rimini, ha molteplici obiettivi – ha evidenziato Davide Cupioli, Presidente Confartigianato Rimini –: in primis vogliamo innescare un cambiamento di mentalità, perché storicamente quando si parla di turismo siamo portati a pensare che l’artigianato sia coinvolto solo indirettamente. È necessario divulgare il valore del territorio e promuovere i servizi a 360 gradi di cui il turista può disporre nelle due aree, portando benefici agli indotti di diverse filiere».

Nel pomeriggio, poi, spazio alla relatrice Valentina Boschetto Doorly, senior Strategic Foresight expert, Associated Partner per l’Italia del Copenhagen Institute for Futures Studies, che si è soffermata su diversi temi legati al turismo all’interno del convegno organizzato dal titolo “Viaggio nel viaggio: futuro, turismo e marketing territoriale”. «Il settore sta seguendo il trend degli ultimi 30 anni – ha precisato Valentina Boschetto Doorly –: una crescita robusta e continua che però vede molte novità portate in auge dai megatrend, come l’evoluzione tecnologica. Il cambiamento climatico è un altro megatrend potente che sta cambiando i flussi delle geografie turistiche di tutta Europa: questo ci toglie alcuni argomenti ma ce ne dà di nuovi. Così come il calo demografico e un innalzamento dell’età dei turisti. L’alternanza annuale è di poco rilievo, bisogna tenere conto del trend decennale e pluridecen-

A Fanano un incontro per dare continuità al progetto “Mare e Monti”

nale. Abbiamo necessità di riprogettare le nostre destinazioni oggi per essere pronti a partire da domani. È necessario definire in modo chiaro il prodotto turistico della destinazione, condividendolo con tutti gli attori del territorio, e lavorando poi su quel

Chi è Valentina Boschetto Doorly

prodotto con una promozione mirata. Infine è importante analizzare il fenomeno della deglobalizzazione che rappresenta sicuramente un’opportunità per aree come l’Appennino che possono offrire autenticità, identità tipiche e non standardizzate».

Senior Strategic Foresight expert, Associated Partner per l’Italia del Copenhagen Institute for Futures Studies, il principale riferimento in Europa della disciplina, e APF Association Professional Futurists, per la quale ha tenuto speech alla conferenza globale del 2022, Valentina Boschetto Doorly è specializzata in metodi di Strategic Foresight e Megatrends, conduce numerosi corsi manageriali e conferenze sull’anticipazione di futuro. Ha sviluppato il proprio percorso professionale negli ambienti di management internazionale

L’assessora

del nord Europa. Direttore marketing e vendite nella multinazionale Diageo, UK e Pension Fund Board member per la Guinness Storehouse Dublino, global visitors attraction n.1 in Irlanda, Business Mentor per l’ente nazionale turismo irlandese, Failte Ireland. Direttrice Marketing di un conglomerato ospitalità & eventi nel sud ovest dell’Irlanda, dove ha ristrutturato la dimensione commerciale del gruppo accorpando sei business units. Vincitrice di prestigiosi premi di management, innovazione e marketing. Precedentemente è stata direttrice di Consorzi di territorio sulle Dolomiti e Presidente elettivo di Federturismo Dolomiti.

Frisoni: «Obiettivo innalzare il “marchio” EmiliaRomagna»

Ospite dell’iniziativa a Fanano l’Assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna Roberta Frisoni che ha risposto ad alcune domande

Alla luce di questi dati, che cosa sta facendo e che cosa farà la Regione Emilia-Romagna per mantenere e sviluppare ulteriormente il trend turistico?

«Primo obiettivo triennale del piano di promozione turistica dell’Emilia-Romagna è proprio quello di accrescere in maniera costante, sostenibile e diffusa gli arrivi e le presenze turistiche in regione, potenziando i flussi di incoming dai mercati internazionali, consolidando e rafforzando il mercato domestico nazionale oltre ad innalzare la brand awareness e il positioning

competitivo, cioè rendere ancora più conosciuto e riconoscibile il “marchio” Emilia-Romagna, oltre a promuovere la sostenibilità ambientale e sociale secondo gli obiettivi del Turismo nell’Agenda 2030 dell’Europa: un approccio consapevole che punta allo sviluppo di modelli di business capaci di cogliere il potenziale di trend e nicchie strategiche per generare valore turistico. Inclusione, accessibilità, innovazione, sostenibilità, internazionalizzazione, autenticità delle esperienze e eccellenze enogastronomiche sono gli aspetti principali su cui puntiamo, per essere in grado di aumentare

l’attrattivita’ del nostro territorio tutto l’anno. Queste azioni sono accompagnate da una strategia volta anche a qualificare e innovare l’offerta turistica regionale (comprendenti anche bandi per la digitalizzazione e riqualificazione delle strutture ricettive con particolare attenzione alla sostenibilità), interventi per lo sviluppo azioni per il potenziamento del turismo naturalistico e culturale, del turismo accessibile e dei collegamenti aerei e ferroviaria e della mobilità attiva».

Le nostre imprese hanno la necessità di lavorare con continuità durante tutto l’anno. Quali politiche intende promuovere la Regione per incentivare il turismo nei territori in ogni stagione? In particolare, verso quali target turistici e aree di provenienza si stanno orientando le strategie regionali per garantire flussi e una destagionalizzazione efficace?

«La Riviera Romagnola sta lavorando già da anni sulla destagionalizzazione con ottimi risultati, grazie allo sviluppo di un calendario eventi che punta al turismo culturale e al MICE, in sinergia con il network di centri fieristici regionali e i due convention bureau di Bologna e Rimini . Naturalmente la ricettività della costa ha consentito un più facile sviluppo di un turismo non solo estivo. Ma tutta la nostra Regione può vedere non solo l’estate come periodo di importanti flussi turistici. Penso ad esempio alla montagna che oltre alla forte attrattivita invernale delle stazioni sciistiche - che quest’anno nel bolognese e nel modenese indubbiamente hanno avuto una stagione positiva - può puntare ad avere flussi durante tutto l’anno, grazie ad un meraviglioso patrimonio naturale, che deve essere messo in sinergia sempre di più con il turismo termale, la vacanza attiva come il cicloturismo e i cammini e i collegamenti con le vicine città d’arte. Alle fiere internazionali a cui ho partecipato ho visto molto interesse degli stranieri, soprattutto nord europei, per le proposte nelle località montane, legate allo sport, alla vacanza all’aria aperta e all’enograstronomia. A tal proposito sarà rilevante lo svolgimento a Rimini di Velocity

2026, il più importante summit mondiale sulla ciclabilità, che attrae oltre 1.500 delegati provenienti da oltre 60 paesi. Considerato come appuntamento chiave annuale per la comunità della mobilità attiva, è il più importante momento di scambio di conoscenze per chi fa advocacy, per le amministrazioni, per decisori politici, il mondo accademico e le aziende di settore».

Quali trend di riferimento sta analizzando la Regione per capire quali possano essere le nuove strategie del futuro?

«Lo sviluppo della Sport Valley è sicuramente uno dei focus su cui mi sto concentrando attualmente. Sport Valley intesa non solo come grandi eventi che abbiamo avuto l’onore di ospitare negli ultimi anni, ma come accoglienza di tante manifestazioni sportive diffuse. Vogliamo essere Regione di riferimento per la vacanza attiva, per il Wellness inteso come stile di vita. Credo che sia un settore trasversale che può attrarre mercati interni ed esteri, tutte le fasce d’età e declinabile su tutti i territori della nostra Regione, dal mare alla montagna, in tutte le stagioni».

In quale maniera potrebbe la Regione aiutare a crescere e sviluppare i progetti di sinergia territoriale?

«Il vostro progetto Mare e Monti che mette in sinergia costa e Appennino con esperienze che toccano le diverse località della regione può essere sicuramente di ispirazione per tante altre realtà territoriali e coglie nel segno l’obiettivo di promuovere e comunicare la grande varietà di offerta che abbiamo in pochi chilometri e che ci rende unici al mondo. L’estrema varietà di proposte che può offrire l’Emilia-Romagna deve diventare leva per attrarre sempre più turisti consapevoli del fatto che i viaggiatori oggi sono sempre più alla ricerca di esperienze autentiche e genuine e di proposte che uniscano mare, benessere, food, vacanza attiva. Promuovere tutto questo con operazioni di rete e’ la strada vincente, farlo con la tradizionale accoglienza che ci contraddistingue e’ quello che farà sempre la differenza».

L’Assessora Regionale al turismo Roberta Frisoni ospite dell’iniziativa
La foto di gruppo con i rappresentanti di Lapam Confartigianato e Confartigianato Rimini

Facciamo squadra: il lavoro

sportivo e volontario tra norme e adempimenti

Nella sede centrale della nostra associazione un evento insieme al CSI di Modena per affrontare le norme e adempimenti per quanto riguarda il lavoro sportivo e volontario

Si avvicina l’estate e, con essa, inizia anche la stagione dei camp delle società sportive. Tra lavoratori e volontari attenzione, è bene sottolineare alcuni aspetti. È il focus che la nostra associazione, insieme al CSI comitato di Modena, ha voluto mettere promuovendo un’iniziativa pubblica rivolta ad associazioni, enti sportivi e operatori che ha visto la partecipazione come relatori di Nicola Boschetti, consulente dell’area lavoro della nostra associazione e il dott. Giuliano Sinibaldi, commercialista a Pesaro e docente della Scuola Regionale dello Sport delle Marche. «È stato utile ricominciare facendo un po’ il punto della situazione e dell’evoluzione in merito all’IVA e al lavoro sportivo – ha spiegato il dott. Sinibaldi – perché dal 1° gennaio 2026, salvo poi ulteriori proroghe, cambierà il regime IVA relativo al trattamento delle quote che incassano le società e le associazioni sportive per la partecipazione ai corsi sportivi, passando da un regime di esclusione a uno di esenzione. Siccome tale novità implica adeguamenti a livello di organizzazione amministrativa, è importante parlarne per preparare le società. Non abbiamo mancato poi di fare un aggiornamento al tema del lavoro sportivo e degli adempimenti delle società sportive che inquadrano i lavoratori sportivi, anche a seguito della terza edizione del mansionario relative alle attività

Terzo settore

Matteo Vezzani

059 893 111

matteo.vezzani@lapam.eu

che possono rientrare nell’ambito del lavoro sportivo. Insieme a questo abbiamo trattato anche la tematica dei volontari sportivi, perché, teoricamente, anche la disciplina del volontariato sportivo è partita insieme alla riforma del lavoro sportivo, ma mentre il lavoro sportivo vero e proprio è operativo dal 1° luglio 2023, la gestione del volontariato con le delibere dei vari enti è partita, in concreto, a ottobre/novembre 2024. Sussistono, quindi, ancora elementi di poca informazione a beneficio delle società sportive, ed è per questo che l’evento organizzato è stato utile. E infine il tema dei centri sportivi estivi, visto che tante società li stanno organizzando: abbiamo fatto chiarezza sugli aspetti collegati a fiscalità e lavoro sportivo perché è giusto approfondire queste tematiche». Con il dott. Sinibaldi è stata anche l’occasione per fare il punto della situazione a circa due anni dall’entrata in vigore della riforma del lavoro sportivo. «Le società si stanno adeguando – ha concluso –: la problematica del lavoro sportivo, come sostengo anche da prima dell’entrata in vigore della norma, non è tanto legata agli oneri fiscali e contributivi sui compensi dei lavoratori. La differenza rispetto al regime previdente sta, da una parte, negli adempimenti da rispettare e, dall’altro, nelle conseguenze che si porta dietro l’inquadramento lavorativo, come sicurezza, incompatibilità o necessità di autorizzazione per i pubblici dipendenti e alcune categorie di pensionati, safeguarding ecc. Tutti temi collegati al lavoro sportivo che stanno costituendo ancora

un ostacolo, spesso più di natura organizzativa che economica. Ma è un percorso che le società sportive devono fare».

Con Nicola Boschetti il focus si è invece spostato su aspetti più operativi, in particolare per quello che riguarda la non sempre semplice gestione del Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche (RASD), portale che, nell’ottica del legislatore, doveva assolvere in via semplificata a tutta una serie di adempimenti che ad oggi, tra un decreto attuativo mancante ed indicazioni ed implementazioni non sempre chiarissime, rappresentano spesso, usando una metafora tratta proprio dal mondo dello sport, una vera e propria corsa ad ostacoli. «Il RASD – ha affermato Boschetti – doveva rappresentare uno strumento a gestione diretta del mondo dello sport, semplificata (anche nell’ottica del contenimento dei costi) e comunque completa per andare a formalizzare i contratti di lavoro sportivo nel mondo dilettantistico, registrare i compensi dei collaboratori sportivi, assolvere agli adempimenti di tenuta documentale (Libro unico del Lavoro) e previdenziale (invio delle denunce contributive per i collaboratori con compensi eccedenti i 5.000 € annui e pagamento dei contributi dovuti), consentire l’elaborazione ed invio delle Certificazioni Uniche. Purtroppo solo alcune di queste funzionalità sono ad oggi disponibili, rendendo di fatto gli adempimenti un vero e proprio mosaico cui devono mettere mano, con le relative dinamiche di tipo organizzativo, non solo le ASD, ma anche i consulenti esterni alle stesse». L’auspicio emerso nel corso dei lavori è ovviamente quello di un completamento delle RASD e delle sue funzioni, in modo tale da rendere la semplificazione effettiva e reale.

L’evento è stata occasione per il rinnovo delle cariche associative del Terzo Settore Lapam Confartigianato che ha visto l’elezione di Patrizia Vezzani della cooperativa Augeo come presidente di categoria

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Giornata dell’orientamento

a Correggio: anche Lapam

Confartigianato presente per aiutare studentesse e studenti

La nostra associazione ha partecipato alla giornata organizzata dal Comune con alcuni collaboratori e la testimonianza di un imprenditore associato

Eora, finite le scuole superiori? Che cosa fare da “grandi”? Anche la nostra associazione ha provato ad aiutare i ragazzi e le ragazze delle scuole di Correggio durante la “Giornata dell’Orientamento” promosso dal Comune. Un evento dedicato agli studenti delle classi quinte, un’occasione di confronto diretto con il mondo del lavoro, delle professioni e della formazione post-diploma, per aiutare ogni studentessa e ogni studente a fare scelte consapevoli e informate sul

Referente Rapporti con scuole e istituti

Elena Baraldi 059 893 111 elena.baraldi@lapam.eu

proprio futuro. Gli studenti hanno potuto interfacciarsi con la realtà di Lapam Confartigianato, scoprendo il mondo associativo e conoscendo maggiormente il ruolo e la mission dell’associazione datoriale sul territorio. Inoltre, grazie alla presenza di Matteo Gherpelli, titolare di Tecno-Saldature, realtà specializzata nel campo della saldatura industriale, le alunne e gli alunni degli istituti scolastici di Correggio hanno potuto ascoltare la testimonianza diretta di un imprenditore, apprezzando la passione quotidiana necessaria per affrontare il proprio lavoro ed entrando in contatto con il mondo del lavoro, rendendosi conto che fare impresa nel territorio è possibile

e c’è l’opportunità di dare vita alle proprie idee.

«È stata una giornata assolutamente positiva – ha raccontato Matteo Gherpelli –. Devo ringraziare Lapam Confartigianato per avermi permesso di essere tra le imprese partecipanti all’iniziativa. Siamo nati nel 1984 e come attività abbiamo una trentennale esperienza nel campo della saldatura industriale, strutturandoci dapprima come azienda conto terzi in lavorazioni meccaniche per poi fare della saldatura la nostra specializzazione. Durante l’evento abbiamo riscontrato un’ottima partecipazione da parte degli studenti, sia in termini numerici che di interesse dimostrato. Il confronto diretto con i ragazzi è stato stimolante e ci ha permesso di presentare in maniera efficace la realtà e le opportunità offerte dalla nostra azienda. Iniziative come questa rappresentano un’opportunità concreta e preziosa per i ragazzi, perché permettono loro di entrare in contatto con il mondo del lavoro e di raccogliere informazioni utili per il proprio futuro. Sia per chi intende inserirsi direttamente nel mercato del lavoro, sia per chi ha intenzione di proseguire con gli studi universitari, momenti di orientamento come questo aiutano a chiarire le idee e a fare scelte più consapevoli. Esperienze di questo tipo siano di grande

Un momento della nostra presenza alla giornata di orientamento a Correggio

valore non solo per gli studenti, ma anche per le aziende del territorio. Saremmo felici di prendere parte anche alle prossime edizioni per continuare a contribuire all’orientamento e alla crescita dei giovani».

«La nostra associazione – spiega Matteo Roversi, responsabile della sede Lapam Confartigianato di Correggio – ha come mission la promozione della cultura del lavoro autonomo. Per raggiungere questo obiettivo, una delle strade percorribili è sicuramente la sensibilizzazione dei giovani e lavorare con le scuole. Da anni abbiamo un

rapporto molto stretto con gli istituti scolastici, perché siamo convinti che il tessuto imprenditoriale locale possa rimanere competitivo solo se si sensibilizzano i ragazzi già in età scolastica. Crediamo fortemente in questi progetti, motivo per cui siamo attenti al territorio e a promuovere le nostre realtà associate anche tra gli studenti. Molti di loro, infatti, non sanno che tantissime realtà locali producono vere e proprie eccellenze, riconosciute a livello mondiale: il nostro obiettivo è dare spazio e far conoscere queste attività per accrescere la cultura imprenditoriale».

70 ore con 90 ragazzi di 5

sezioni:

i numeri del progetto con la Scuola Alberghiera di Serramazzoni

Dal 25 febbraio al 14 aprile la nostra associazione ha svolto diverse ore di formazione ai ragazzi e alle ragazze dello IAL di Serramazzoni

Ricerca attiva del lavoro e come impostare un curriculum vitae, simulare dei colloqui lavorativi, imparare le nozioni base di conoscenza della busta paga e della contrattualistica, orientarsi al mondo imprenditoriale e di creazione del proprio business. Ma anche il corretto utilizzo etico dei social media e la gestione dello stress lavorativo. Questi i principali moduli affrontati dalla nostra associazione all’interno del progetto promosso in collaborazione con la Scuola Alberghiera e di Ristorazione di Serramazzoni. L’iniziativa, che ha l’obiettivo di unire imprese e studenti, ha permesso di svolgere un importante monte ore di formazione con studentesse e studenti di cinque classi terze dell’istituto. Nell’arco di quasi due mesi, dal 25 febbraio al 14 aprile, presso l’istituto si sono alternati collaboratori dell’associazione per affrontare i differenti moduli. Un totale di 15 incontri con 90 studenti di 5 sezioni per 70 ore complessiva-

mente di formazione.

«Da molti anni come associazione siamo impegnati in una stretta collaborazione con gli istituti scolastici del territorio – ha spiegato Elena Baraldi, referente dei progetti

Lapam Confartigianato con le scuole –. Dopo l’esperienza positiva degli anni precedenti, per il quarto anno consecutivo continuiamo questa collaborazione che ha principalmente un duplice obiettivo. Il primo ridurre il gap tra domanda e offerta di lavoro che riguarda in particolare i pubblici esercizi e la ristorazione. In secondo luogo il nostro progetto vuole trasmettere ai ragazzi il valore del fare impresa e l’importanza di acquisire sempre più qualifiche e competenze».

«L’ottima esperienza degli anni precedenti ci ha convinti a proseguire in questo progetto con Lapam Confartigianato – ha dichiarato la preside dell’istituto Giovanna Cammelli – e siamo stati felici di rinnovare anche per questo anno scolastico la collaborazione. I ragazzi si sono dimostrati partecipi e interessati all’iniziativa che permette loro di entrare in contatto con il mondo del lavoro. La possibilità di creare il proprio CV e la simulazione di colloqui di lavoro individuali e di gruppo sono sempre attività particolarmente apprezzate dagli studenti che a breve affronteranno l’esame finale e inizieranno a confrontarsi con il mondo del lavoro. Proprio per questo motivo, gli interventi dedicati alla conoscenza delle diverse tipologie di contratto e alla corretta lettura della busta paga permetteranno agli allievi e alle allieve di valutare attentamente le offerte di lavoro, scegliendo con maggiore consapevolezza».

Allo IAL di Serramazzoni un intenso anno scolastico di formazione

Social Media e commercio: a Finale Emilia un evento per formare le imprese sull’utilizzo dei nuovi canali di comunicazione

Lapam al fianco degli imprenditori anche nella comunicazione digitale: a Finale Emilia un focus sui social per il commercio di vicinato.

Stare al fianco delle imprese significa anche aiutarle ad affrontare le sfide del presente e a conoscere i canali di comunicazione che, al giorno d’oggi, possono permettere loro di ottenere una maggiore visibilità. È con questo obiettivo che giovedì 3 aprile Lapam Confartigianato ha organizzato a Finale Emilia, insieme alla Pro Loco del territorio, un incontro dedicato ai commercianti per riflettere sul tema dei social media e su come questi possano essere loro utili nel

promuovere la propria attività. Il relatore dell’incontro è stato Alessio Molinari Bucarelli, digital e social media manager che collabora con la nostra associazione, con cui sono stati analizzati i principali canali social del momento e il loro utilizzo. In particolare, l’incontro - seguito da oltre venti imprese dell’Area Nordsi è soffermato sulla necessità per le imprese di stabilire una comunicazione sui social media che trasmetta innanzitutto un valore all’utente, con l’intento di attirarne l’attenzione,

per poi passare alla vendita in un secondo momento. Si è parlato poi di quali siano le tecniche di comunicazione e i formati più efficaci per ogni social, evidenziando l’importanza di mostrarsi nei propri contenuti, soprattutto video, e di sfruttare gli strumenti online prima di tutto per costruire relazioni con clienti e potenziali tali. Tra i principali canali analizzati sia dal punto di vista del pubblico target sia delle modalità di utilizzo, sono stati visti Facebook, Instagram, TikTok e YouTube, oltre alla piattaforma Google Businessfondamentale per essere trovati sul motore di ricerca più usato al mondo - e alle app di messaggistica Telegram e WhatsApp, le quali offrono diverse opportunità alle aziende. Su quest’ultima la nostra associazione ha poi da poco inaugurato il proprio canale, sul quale verranno pubblicati con continuità notizie e aggiornamenti. Per iscriversi al canale WhatsApp di Lapam è sufficiente inquadrare con la fotocamera dello smartphone il QR Code riportato qui sotto!

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Cinema e Audiovisivo: oltre 696

milioni

di euro dal fondo per il 2025

Il Ministero della Cultura ha ufficializzato la ripartizione delle risorse del Fondo per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo (Fondo cinema) per l’anno 2025.

Ammonta complessivamente a oltre 696 milioni di euro le risorse stanziate che saranno destinate a diverse finalità cruciali per il sostegno e la crescita dell’industria cinematografica e audiovisiva italiana, come specificato nel decreto. In particolare, la suddivisione prevede:

„ Tax credit: 412.103.121,95 euro sono destinati al tax credit, suddivisi tra imprese di produzione (188.000.000 euro ripartiti tra opere cinematografiche, televisive e web, e videogiochi), imprese di distribuzione (35.000.000 euro), esercizio cinematografico (25.000.000 euro), industrie tecniche e della post-produzione (12.000.000 euro), esercenti sale cinematografiche per il potenziamento dell’offerta (110.000.000 euro), e attrazione in Italia di investimenti (42.103.121,95 euro);Contributi automatici: Sono stati stanziati 37.600.585,55 euro per i contributi automatici;

„ Contributi selettivi: un totale di 91.500.000 euro è destinato ai contributi selettivi, che includono finanziamenti per la scrittura di sceneggiature, lo sviluppo di opere audiovisive e la produzione di diverse tipologie di opere (cinema di giovani autori, opere prime e seconde, documentari, cortometraggi, animazione, film di particolare qualità, opere TV sull’identità culturale italiana, coproduzioni minoritarie, e produzioni innovative), nonché per

la distribuzione internazionale;

„ Contributi alla promozione: per le attività e iniziative di promozione cinematografica e audiovisiva sono stati allocati 110.950.000 euro. Questi fondi sosterranno lo sviluppo della cultura cinematografica, l’internazionalizzazione, la promozione dell’immagine dell’Italia, festival e rassegne, attività di conservazione e valorizzazione del patrimonio, sostegno ai film d’essai, attività dei circoli di cultura cinematografica e delle sale della comunità;

„ Finalità specifiche (art. 27, comma 1, lettera i): 20.881.042,50 euro sono previsti per il potenziamento delle competenze del cinema, nelle tecniche e nei media di produzione e diffusione, e per l’alfabetizzazione all’arte delle immagini, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Merito;

„ Potenziamento circuito sale: al potenziamento del circuito delle sale cinematografiche sono destinati 20.000.000 euro;

„ Piano per la digitalizzazione del patrimonio cinematografico: 3.000.000 euro saranno investiti nella digitalizzazione del patrimonio cinematografico;

„ Ulteriori finalità (art. 5, comma 3, D.M. 31 luglio 2017): 25.000.000 euro sono destinati a ulteriori finalità previste dalla normativa.

Corsi e Formazione organizzata da FORMart

pg5-operazionerif.Pa2024-23332/rerapprovatacondgr 119/2025indata03/02/2025erealizzatagrazieaifondieuropei dellaregioneEmilia-Romagna

Web marketing – modalità webinar strategie di mercato eco digitali di base per logistica, energia/ambiente

Obiettivi: offrire una visione concreta e operativa del web marketing, formando figure in grado di progettare strategie digitali, analizzare dati, creare contenuti persuasivi e utilizzare gli strumenti più richiesti dal mercato. Il corso punta a trasformare competenze teoriche in abilità pratiche spendibili fin da subito, aprendo reali opportunità professionali nel mondo del digitale e del lavoro autonomo.

Destinatari: il corso è aperto a tutte le persone che, indipendentemente dalla loro posizione occupazionale, sono interessate ad inserirsi nelle imprese della filiera di riferimento e che sono residenti o domiciliate in Emilia-Roma-

pg1-operazionerif.Pa2024-22694/rerapprovatacondgr 1914/2024indata14/10/2024erealizzatagrazieaifondi europeidellaregioneEmilia-Romagna

leadership digitale e intelligenza emotiva: guida il cambiamento con empatia e innovazione - modalità webinar management per l’open innovation nella filiera meccanica

Obiettivi: questo corso è pensato per cercare di comprendere come coniugare leadership emotiva, gestione di team efficaci e trasformazione digitale, integrando competenze tecnologiche con soft skills fondamentali. Il corso offre strumenti concreti per sviluppare una leadership empatica, capace di promuovere il benessere dei membri del team e guidare il cambiamento in contesti dinamici e in continua evoluzione.

Destinatari: il corso è aperto a persone occupate: dipendenti, imprenditori, liberi profes

pg.2-operazionerif.Pa2024-22693/rerapprovatacondgr 1914/2024indata14/10/2024erealizzatagrazieaifondi europeidellaregioneEmilia-Romagna

Contemporary business english– modalità webinar

Competenze gestionali per l’open innovation finalizzate all’inserimento di nuove professionalità nella filiera meccanica

Obiettivi: il corso mira a potenziare l’inglese professionale attraverso attività pratiche e simulate, focalizzate su comunicazione digitale, riunioni, presentazioni, scrittura business e negoziazione. In 24 ore, i partecipanti svilupperanno maggiore sicurezza, chiarezza e consapevolezza culturale nel comunicare in contesti lavorativi internazionali, sia in presenza che online. Il percorso si conclude con un progetto finale che integra le competenze acquisite.

Destinatari: il corso è aperto a tutte le persone che, indipendentemente dalla loro posizione occupazionale, sono interessate ad inserirsi nelle imprese della filiera di riferimento e che sono residenti o domiciliate in Emilia-Romagna in data antecedente l’iscrizione alle attività e hanno assolto l’obbligo di istruzione e il diritto e dovere all’istruzione e formazione. Non sono ammissibili i dipendenti assunti da pubbliche amministrazioni con contratti a tempo indeterminato.

Durata: 24 ore

Periodo: dal 30/06 al 28/07

Buste paga e contributi

Obiettivi: il corso è finalizzato a fornire gli strumenti applicativi necessari per l’elaborazione di una busta paga corretta, attraverso l’analisi delle singole voci retributive, rispettando tempi, modi e obblighi di legge.

Al corso possono accedere sia operatori junior del settore, che principianti in materia.

Destinatari: Persone in cerca di lavoro che desiderano acquisire una preparazione professionale per la gestione di paghe e contributi, per avere maggiori opportunità di inserimento lavorativo in aziende, studi professionali, enti. Addetti junior buste paga, addetti ufficio amministrazione del personale

Durata: 42 ore

Periodo: da 03/06 al 29/07

Costo: € 520,00 + iva

Supervenditore

Obiettivi: Il corso mira a trasformare la vendita in un’esperienza coinvolgente e centrata sul cliente, utilizzando strumenti specifici per comprendere e influenzare le decisioni d’acquisto. Attraverso l’empatia, la persuasione e la consapevolezza dei comportamenti verbali, non verbali e para verbali, i partecipanti impareranno a creare una connessione autentica e ad adattare le tecniche di vendita ai diversi profili di acquirenti.

Durata: 8 ore

Periodo: 17/06 – 19/06

Costo: € 170,00 + iva

Percorso di aggiornamento per installatori e manutentori di impianti energetici alimentati da fonti rinnovabili (fer)

Obiettivi: L’Art. 15, del D.LGS. 28/2011 e S.M.I rende obbligatoria la frequenza di corsi di aggiornamento per Responsabili Tecnici installatori e manutentori di impianti a fonti energetiche rinnovabili. La DGR 1228/2016 ne ha successivamente stabilito gli standard formativi.

Gli aggiornamenti illustrano sviluppi, innovazioni tecniche e normative di settore e applicazioni pratiche con riferimento alle seguenti tipologie di impianti FER: sistemi a biomassa, pompe di calore, sistemi solari termici e sistemi solari fotovoltaici.

Durata: 16 ore

Periodo: 09/06– 16/06

Costo: € 240,00 esenti iva

Consulente automobilistico per

agenzia

pratiche auto - webinar

Obiettivi: Preparati per superare con successo l’esame di consulente automobilistico per aprire un’agenzia di pratiche automobilistiche. Con l’esperto Stefano Giuli potrai apprendere tutte le conoscenze indispensabili per risolvere i 1000 quiz su circolazione stradale, trasporto merci, Pubblico Registro Automobilistico e regime tributario. Potrai esercitarti sull’esame finale in ogni lezione del corso.

Durata: 33 ore

Periodo: 16/06 – 10/07

Costo: € 700,00 + iva

Licenza nazionale e internazionale per gestore trasporti conto terzi - corso di preparazione

Obiettivi: Il corso prepara i futuri gestori di imprese di autotrasporto merci conto terzi e padroncini ad affrontare con successo l’esame per iscriversi nell’albo

Autotrasportatori, senza limitazioni alla massa e all’ambito territoriale. In aula sarà illustrato come avviare l’attività e come ottenere la licenza conto terzi. Saranno svolte esercitazioni pratiche per prepararsi alla prova d’esame.

Durata: 150 ore

Periodo: 16/06 – 10/10

Costo: € 1300,00 esenti iva

Corso professionale per imprenditore commerciale e somministrazione alimenti e bevande (sab)

Obiettivi: Il corso fornisce l’abilitazione SAB (ex REC) a tutte le persone che desiderano avviare un’attività commerciale che prevede la somministrazione di alimenti e bevande, come bar, ristoranti e negozi di articoli alimentari.

Il corso permette di ottenere inoltre l’attestato per alimentaristi, quello per la produzione e somministrazione di alimenti senza glutine (per clienti celiaci) e i certificati “Prevenzione incendi” e “RSPP Datori di lavoro”, obbligatori per la legge sulla Sicurezza sul lavoro 81/2008..

Durata: 100 ore

Periodo: 17/06 – 17/09

Costo: € 600,00 esenti iva

Percorso formativo teorico di base per tutti gli operatori dell’impresa funebre (24 ore)

Obiettivi: Il percorso formativo teorico di base per tutti gli operatori dell’impresa funebre è obbligatorio per tutte le figure professionali operanti nell’impresa funebre.

Durata: 24 ore

Periodo: 18/06 – 07/07

Costo: € 450 esenti iva

Corso di preparazione all’esame di abilitazione per scorte tecniche

Obiettivi: Preparati al prossimo esame nella tua regione per acquisire o rinnovare l’abilitazione ai servizi di scorta tecnica per i trasporti eccezionali.

Il corso è focalizzato al superamento degli oltre 300 quiz, al colloquio orale e alla prova pratica: all’interno delle lezioni in webinar sarà dato ampio spazio alle esercitazioni e alle simulazioni d’esame.

L’attestato di abilitazione di scorte tecniche ha validità di 5 anni: il patentino consente di disciplinare il traffico in occasione di trasporti eccezionali.

Ogni partecipante potrà approfondire ciascuno dei dieci argomenti nel manuale EGAF incluso nel corso.

Durata: 15 ore

Periodo: 02/07 – 28/07

Costo: € 400,00+iva

Fisco

Trasmissione autonoma per il nuovo concordato preventivo biennale

L’Agenzia delle Entrate, ha recentemente approvato il nuovo modello per aderire al concordato preventivo biennale CPB per il biennio 2025-2026, l’istituto del concordato preventivo biennale (CPB) prevede la formulazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, di una proposta per la definizione biennale del reddito derivante dall’esercizio dell’attività d’impresa o dall’esercizio di arti e professioni ai fini delle imposte dirette e del valore della produzione netta ai fini IRAP. Il nuovo modello CPB approvato può essere presentato sia in fase di trasmissione del modello dichiarativo REDDITI 2025 (da presentare entro la fine di ottobre 2025) sia in modalità autonoma entro il prossimo 30 settembre 2025.

In caso di trasmissione in via autonoma, sarà necessario indicare il codice “1 – Adesione” nella nuova casella “Comunicazione CPB”, inserita nella sezione “Tipo di dichiarazione” all’interno del frontespizio dei modelli REDDITI. Si ricorda che dall’anno 2025 i soggetti in regime fiscale forfettario non possono aderire al CPB.

Superbonus e catasto, al via le prime 3.300 lettere

Le verifiche sui mancati adeguamenti catastali, seguiti ai lavori di superbonus, si mettono in moto. In questi giorni è partita la prima tranche di lettere dell’agenzia delle Entrate, indirizzate ai contribuenti “sospettati” di non avere comunicato le variazioni previste dalla legge. Ci saranno, in questo primo pacchetto, circa 3.300 lettere n tutta Italia. Il primo round riguarderà, come annunciato nelle scorse settimane, i casi più evidenti: immobili a rendita zero sui quali siano stati effettuati lavori di superbonus, con relativa cessione dei crediti. Quindi, si partirà da ruderi, case in costruzione e collabenti.

I controlli su questi immobili sono

legati a incroci nelle banche dati. Tutti gli immobili con rendita catastale pari a zero, in sostanza, sono sottoposti a verifiche incrociate sui nominativi di chi ha effettuato comunicazioni di cessione del credito e sconto in fattura dal 2020.

Cessione dei crediti: per le spese 2025 resta soltanto il superbonus

Stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura per tutte le spese, collegate ai bonus ordinari, successive al 31 dicembre del 2024. In pratica, da gennaio di quest’anno resta in pista soltanto il superbonus, purché ovviamente i lavori, con la presentazione dei titoli entro i termini, abbiano avuto accesso alle deroghe previste dai due decreti Blocca cessioni dell’esecutivo. L’interpello n.107/2025, dedicato alle Cilas dormienti spiega che «per gli interventi agevolati con bonus edilizi diversi dal superbonus la possibilità di fruire delle detrazioni fiscali nelle forme alternative del cd. sconto in fattura e della cd. cessione del credito è ammessa solo per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2024». Il comma 7-bis dell’articolo 121, infatti, prevede in deroga alla regola generale che «le disposizioni del presente articolo si applicano anche ai soggetti che sostengono, dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2025, spese per gli interventi individuati dall’articolo 119». Sono proprio i lavori collegati al superbonus, che quindi restano ancora cedibili. Anche nella loro versione depotenziata al 65%, disponibile per i condomini anche nel corso di quest’anno.

Più tempo per rivendere la prima casa

In tema di “prima casa”, l’ampliamento da uno a due anni introdotto dalla legge di Bilancio 2025 del limite temporale per rivendere l’immobile agevolato già posseduto in caso di nuovo acquisto, e conservare così le agevolazioni, si applica non solo agli atti di acquisto di immobili stipulati dal 1° gennaio

2025, ma anche nel caso in cui, al 31 dicembre 2024, non era ancora decorso il precedente termine di un anno. È il chiarimento offerto dall’Agenzia delle entrate nella risposta n.127 del 5 maggio 2025, a un quesito di interpello proposto da un contribuente. L’Agenzia motiva tale orientamento con la risposta già fornita nel corso dell’8° Forum dei Commercialisti del 27 gennaio 2025: la disposizione della legge di Bilancio

2025, osserva l’Agenzia, non riserva l’estensione del limite temporale da uno a due anni agli atti di acquisto di immobili stipulati dal 1° gennaio 2025. Quindi, se il secondo acquisto dell’abitazione con l’agevolazione “prima casa” è avvenuto il 25 gennaio 2024 e, dunque, al momento dell’entrata in vigore della modifica normativa, il termine per rivendere l’immobile agevolato pre-posseduto era ancora in corso, per rivendere l’immobile si applica il nuovo termine di due anni. In sostanza, in virtù della novità introdotta dall’ultima legge di Bilancio, il contribuente avrà tempo fino al 25 gennaio 2026 per alienare l’abitazione agevolata pre-posseduta, senza decadere dai benefici “prima casa” fruiti sul nuovo acquisto.

Lavoro

Ministero del lavoro: chiarimenti sulle dimissioni per fatti concludenti

Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha fornito alcuni chiarimenti in merito alle “dimissioni per fatti concludenti” introdotte dal Collegato al Lavoro:

„ la disposizione non è applicabile nei casi in cui sia prevista la convalida all’Ispettorato Territoriale del lavoro (lavoratrice durante il periodo di gravidanza, lavoratrice madre o il lavoratore padre durante i primi tre anni di vita del bambino, etc);

„ per quanto concerne il rimando ai contratti collettivi, molti di essi prevedono un termine (quasi sempre inferiore ai quindici giorni previsti dalla norma) con conseguenze di tipo disciplinare, consentendo al datore di procedere al licenziamento, per giusta causa o per giustificato motivo soggettivo; queste previsioni (e questi periodi) non possono essere applicati in via analogica anche alle dimissioni per fatti concludenti. In altri termini, le previsioni dei CCNL applicabili devono essere specifiche per le dimissioni per fatti concludenti, non potendosi mutuare in tali casi quelle invece previste per i licenziamenti disciplinari; se il CCNL disciplina solo queste ultime, si applicano i termini di legge (quindici giorni).

INPS: criteri di computo dei lavoratori intermittenti

L’INPS, con un recente messaggio, ha “posto rimedio” ad una evidente anomalia che si trascinava da oltre vent’anni in materia di criterio di computo dei lavoratori a chiamata (o intermittenti che dir si voglia), chiarendo che il loro “peso” è da valutare in in proporzione all’orario di lavoro MEDIO effettivamente svolto nell’arco di ciascun semestre, il che significa – operativamente –ottenere il dato da un rapporto che prevede al numeratore la somma delle ore effettuate nel semestre di riferimento ed al denominatore un valore orario plurimensile (ovvero le ore potenzialmente lavorabili sull’intero semestre, e non più su un singolo mese, come avveniva in precedenza, con evidente distorsione del dato…...).

Altra novità: proprio per consentire il conteggio dell’organico in base ai principi appena descritti, i datori di lavoro sono tenuti ad inviare il flusso contributivo mensile (Uniemens) dei lavoratori a chiamata / intermittenti anche nei mesi in cui gli stessi non percepiscano alcun emolumento (ovvero non vengono “chiamati” a svolgere attività lavorativa).

Bandi

Titolo Cassetta attrezzi

La Camera di Commercio dell’Emilia ha pubblicato il Bando Internazionalizzazione 2025 (BI25), destinato esclusivamente alle micro, piccole e medie imprese (MPMI) con sede legale e/o unità operativa attiva nelle province di Reggio Emilia, Parma e Piacenza. Il bando mira a sostenere l’avvio e lo sviluppo del commercio internazionale delle imprese locali, attraverso contributi a fondo perduto per partecipazione a manifestazioni fieristiche in Italia e all’estero, affiancamento e formazione con esperti in internazionalizzazione (TEM, DEM, EXIM Manager). Il contributo bando internazionalizzazione 2025 copre il 50% delle spese ammissibili, al netto dell’IVA, con i seguenti massimali:

„ Fiera in Italia: fino a € 4.000

„ Fiera all’estero: fino a € 6.000 Affiancamento/consulenza: fino a € 10.000

È previsto un contributo massimo complessivo di € 12.000, oltre a una premialità di € 250 per le imprese in possesso del rating di legalità. L’investimento minimo finanziabile è di € 3.000. All’interno del bando internazionalizzazione 2025 sono finanziabili le spese, al netto dell’IVA, delle analoghe imposte estere e di altre imposte, tasse e diritti. Per partecipazione nel 2025 a manifestazioni fieristiche: area espositiva, progettazione dello stand e noleggio dell’allestimento, iscrizione al catalogo ufficiale – trasporto del materiale da allestimento ed espositivo, compresa la relativa assicurazione ed esclusi gli oneri doganali, servizi di interpretariato/traduzione e hostess. Per affiancamento e formazione: servizi di consulenza e/o fornitura di servizi così come documentati dalla relazione tecnica che formerà parte della rendicontazione finale. L’apertura delle domande è prevista per il 10 giugno alle ore 11, la chiusura è il 31 luglio alle ore 16, mentre il periodo di spesa ammissibile va dal 1° gennaio 2025 al 27 febbraio 2026.

Estratto del verbale del consiglio direttivo generale del 30

Il giorno 30 aprile 2025 alle ore 20:30, si è riunito il Consiglio Direttivo Generale di LAPAM – CONFARTIGIANATO IMPRESE, regolarmente convocato presso la sede centrale Lapam in via Emilia Ovest 775 a Modena, per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno:

………………..omissis………………...

6. Ratifica convocazione Assemblee Generali delle Associazioni Federate;

………………..omissis………………...

Passando al sesto punto all’ordine del giorno: 6) Ratifica convocazione Assemblee Generali delle Associazioni Federate

Il Presidente Luppi comunica che le Associazioni Federate Aspim, Confartigianato e Licom hanno riunito i rispettivi Comitati Direttivi per convocare le proprie Assemblee Generali. Considerato che, per ciascuna Associazione, il “Regolamento per lo svolgimento dell’Assemblea Generale” prevede che la convocazione dell’Assemblea Generale Ordinaria da parte del Comitato Direttivo dell’Associazione debba essere approvata da una conforme deliberazione del Consiglio Direttivo Generale, occorre, questa sera, provvedere all’approvazione e alla ratifica della Convocazione di ciascuna Assemblea Generale.

Il Presidente Luppi comunica quindi che il Comitato Direttivo di Licom, riunitosi lo scorso 8 aprile 2025, ha deliberato di convocare l’Assemblea Generale dell’Associazione il prossimo 23 ottobre 2025 presso la sede della Camera di Commercio di Modena con la discussione dei seguenti punti all’ordine del giorno:

1. Ratifica delle modifiche allo statuto e ai regolamenti dell’Associazione approvate dal Comitato Direttivo di Licom e dal Consiglio Direttivo Generale;

2. Linee programmatiche generali della politica sindacale ed organizzativa di Licom.

Il Presidente Luppi precisa inoltre che per quanto riguarda le votazioni il Comitato Direttivo di Licom ha deliberato di svolgere le votazioni per l’elezione del nuovo Comitato Direttivo il prossimo 9 novembre 2025 contestualmente alle votazioni per l’elezione del Consiglio Direttivo Generale che si svolgeranno nel corso del XXII° Congresso Generale di Lapam Federimpresa.

Si chiede pertanto al Consiglio Direttivo Generale di approvare e ratificare la Convocazione dell’Assemblea Generale di Licom secondo il programma sopra indicato. La proposta viene quindi messa ai voti e il Consiglio Direttivo Generale approva all’unanimità.

aprile 2025

Luppi comunica che il Comitato Direttivo di Confartigianato, riunitosi lo scorso 8 aprile 2025, ha deliberato di convocare l’Assemblea Generale dell’Associazione il prossimo 22 ottobre 2025 presso la Camera di Commercio di Modena con la discussione dei seguenti punti all’ordine del giorno:

3. Ratifica delle modifiche allo statuto e ai regolamenti dell’Associazione approvate dal Comitato Direttivo di Confartigianato e dal Consiglio Direttivo Generale; 4. Linee programmatiche generali della politica sindacale ed organizzativa di Confartigianato.

Precisa inoltre che per quanto riguarda le votazioni il Comitato Direttivo di Confartigianato ha deliberato di svolgere le votazioni per l’elezione del nuovo Comitato Direttivo il prossimo 9 novembre 2025 contestualmente alle votazioni per l’elezione del Consiglio Direttivo Generale che si svolgeranno nel corso del XXII° Congresso Generale di Lapam Federimpresa.

Si chiede pertanto al Consiglio Direttivo Generale di approvare e ratificare la Convocazione dell’Assemblea Generale di Confartigianato secondo il programma sopra indicato. La proposta viene quindi messa ai voti e il Consiglio Direttivo Generale approva all’unanimità.

Luppi comunica che il Comitato Direttivo di Aspim, riunitosi lo scorso 8 aprile 2025, ha deliberato di convocare l’Assemblea Generale dell’Associazione il prossimo 22 ottobre 2025 presso la Camera di Commercio di Modena con la discussione dei seguenti punti all’ordine del giorno:

1. Ratifica delle modifiche allo statuto e ai regolamenti dell’Associazione approvate dal Comitato Direttivo di Aspim e dal Consiglio Direttivo Generale;

2. Linee programmatiche generali della politica sindacale ed organizzativa di Aspim.

Precisa inoltre che per quanto riguarda le votazioni il Comitato Direttivo di Aspim ha deliberato di svolgere le votazioni per l’elezione del nuovo Comitato Direttivo il prossimo 9 novembre 2025 contestualmente alle votazioni per l’elezione del Consiglio Direttivo Generale che si svolgeranno nel corso del XXII° Congresso Generale di Lapam Federimpresa.

Si chiede pertanto al Consiglio Direttivo Generale di approvare e ratificare la Convocazione dell’Assemblea Generale di Aspim secondo il programma sopra indicato. La proposta viene quindi messa ai voti e il Consiglio Direttivo Generale approva all’unanimità.

Delibera consiglio direttivo generale 30 aprile 2025

Il giorno 30 aprile 2025 alle ore 20:30, si è riunito il Consiglio Direttivo Generale di LAPAM – CONFARTIGIANATO IMPRESE, regolarmente convocato presso la sede centrale Lapam in via Emilia Ovest 775 a Modena, per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno:

5. Convocazione XXII° Congresso Generale;

Passando al quinto punto all’ordine del giorno: 5) Convocazione XXII° Congresso Generale

Il Presidente Luppi ricorda che, secondo quanto previsto dallo Statuto, è necessario convocare il Congresso Generale della Federazione entro la fine dell’anno, e propone di celebrare il XXII° Congresso nelle giornate del 7-8-9 novembre 2025, presso l’hotel RMH Raffaello, in strada Cognento n.5 a Modena e presso la sede centrale di Lapam in via Emilia Ovest n. 775 a Modena, seguendo le modalità previste dal Regolamento per lo svolgimento del Congresso Generale e indicando le materie su cui il Congresso è chiamato a pronunciarsi.

Lo svolgimento del XXII Congresso Generale seguirà il seguente programma:

„ venerdì 7 novembre: apertura lavori e insediamento della commissione elettorale;

„ sabato 8 novembre: organizzazione dei seggi elettorali e delle procedure elettorali;

„ domenica 9 novembre: chiusura lavori, votazione delle delibere congressuali e apertura seggi con svolgimento delle votazioni e scrutinio.

Il Presidente Luppi pone quindi ai voti la convocazione del XXII° Congresso Generale, dando mandato alla Federazione di avviare tutte le procedure necessarie previste dal regolamento per lo svolgimento del Congresso Generale. Il Consiglio approva all’unanimità.

Delibere Consiglio Direttivo GENERALE

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