Imprese & Territorio 02 2025 - USA e Germania: quali scenari dopo le elezioni?

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USA e Germania: quali scenari dopo le elezioni?

Trump e la crisi tedesca: il nuovo posizionamento dell’Italia

Galà delle imprese: la seconda edizione conferma il successo dell’iniziativa

Panarari: “Quali effetti aspettarci dai risultati elettorali in Germania e USA”

La certezza delle pmi come antidoto all’incertezza geopolitica

Il 2025 sarà un anno significativo per gli equilibri internazionali. I risultati elettorali negli Stati Uniti d’America e in Germania potrebbero ridefinire assetti politici ed economici globali, con inevitabili ripercussioni anche sul tessuto produttivo locale. Perché come emerge dai dati del nostro ufficio studi, Germania e USA rappresentano i principali paesi dove le nostre realtà locali delle province di Modena e Reggio Emilia esportano i loro prodotti di eccellenza.

Le piccole e medie imprese italiane, cuore pulsante della nostra economia, guardano con attenzione a questi sviluppi. Le incognite legate ai cambi di leadership e strategie economiche non devono tradursi in ostacoli per il

nostro sistema produttivo. È essenziale che l’Italia continui a investire in relazioni bilaterali forti e pragmatiche, evitando derive protezionistiche e assicurando che le piccole e medie imprese possano continuare a operare in mercati aperti e stabili.

USA e Germania sono i principali mercati di riferimento per l’export delle province di Modena e Reggio Emilia. Sul totale delle esportazioni manifatturiere, il 17,5% dell’export modenese è diretto verso gli Stati Uniti e l’11,6% verso la Germania, rispettivamente primo e secondo principale paese partner. L’export manifatturiero reggiano diretto in Germania è il 13,5% mentre è l’11,5% verso gli Stati Uniti, rispettiva-

mente primo e terzo principale paese partner (seconda la Francia).

Proprio per questo motivo, la politica, a livello nazionale e internazionale, ha la responsabilità di favorire un contesto stabile e prevedibile, nel quale il nostro tessuto produttivo possa continuare a crescere e competere. Il 2025 sarà un banco di prova importante: dobbiamo affrontarlo con consapevolezza, determinazione e la volontà di rafforzare le relazioni con i nostri principali partner economici.

Il futuro delle nostre imprese si gioca anche nelle scelte diplomatiche e commerciali che faremo oggi.

Segretario Generale Lapam Confartigianato

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NOTIZIE PER LE IMPRESE

La nostra associazione ha celebrato San Giuseppe con una Santa Messa in Abbazia a Nonantola

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Modello 231: rischi e vantaggi dell’adozione

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Gianni Trovati ospite dei nostri eventi sulla Legge di Bilancio 2025

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Galà delle imprese: la seconda edizione conferma il successo dell’iniziativa

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Export, lavoro e trend 2025, Luppi: «L’incertezza pesa sulle pmi»

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NOTIZIE PER LE IMPRESE

Obbligo PEC per gli amministratori di società

MARZO APRILE 2025

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

PMI: svolta energetica con incentivi per l’autoproduzione da fonti rinnovabili

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USA E GERMANIA

USA e Germania: quali scenari dopo le elezioni?

Grazie all’indagine del nostro ufficio studi, abbiamo analizzato quanto è significativo l’export delle province di Modena e Reggio Emilia verso Stati Uniti d’America e Germania, due tra i principali paesi partner per l’economia dei nostri territori IN COPERTINA

IN COPERTINA

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ASSOCIAZIONE E TERRITORIO

Network Day 2025: Lapam accanto ai giovani talenti

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FOCUS

Giovani e mondo del lavoro

Gli indirizzi di studio e le caratteristiche più richieste dalle imprese

Tutti i numeri di Imprese & Territorio

Delibere Consiglio Direttivo GENERALE

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A

Trump e la crisi tedesca: il nuovo posizionamento dell’Italia

La redazione di Aliseo ha analizzato gli scenari sul fronte orientale e occidentale dopo le elezioni in due tra i principali paesi partner del nostro per quanto riguarda l’export: Germania e USA

IN COPERTINA

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USA E GERMANIA

L’opinione di Panarari

Per capire quali effetti possiamo aspettarci dai risultati elettorali in Germania e Stati Uniti d’America, abbiamo chiesto un parere a Massimiliano Panarari, professore associato di Sociologia della comunicazione del dipartimento di Comunicazione ed Economia di Unimore

Periodico di informazione di Lapam Confartigianato Reg.Trib di Modena n°457 del 7/2/1972. Direttore editoriale Gilberto Luppi - Responsabile di redazione Carlo Alberto Rossi - Direttore Responsabile Fabio Sala - Hanno collaborato a questo numero: Daniele Casolari, Monica Salvioli, Narumì Giovanelli, Elena Baraldi, Fabio Sala, Laura Roncaglia, Matteo Vezzani, Alberto Belluzzi, Fabio Brusini, Alessio Molinari Bucarelli. Progetto grafico e impaginazione di Luca Pellacani - fotografie di Riccardo Nora, Luca Pellacani, archivio fotografico Lapam, Freepik, PixBay - Stampa Golinelli SpA.

Per la pubblicità su Imprese&Territorio: contattaci@lapam.eu - 059 893 111

CURA DI ALISEO

SOSTENIBILITÀ

Si conclude con successo “ESG4PMI”: dodici imprese verso la sostenibilità

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MOVIMENTO GIOVANI IMPRENDITORI

2a edizione Premio Giovani

Imprese Confartigianato

Emilia-Romagna: il resoconto della Convention Regionale

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MOVIMENTO DONNE IMPRESA

Rita Cavalieri (Presidente

Movimento Donne): «Necessario superare gli stereotipi»

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MODA

L’associazione firma intesa con la Farnesina per l’internazionalizzazione della moda

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BENESSERE

Verso una nuova regolamentazione per il settore acconciatura

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AUTORIPARATORI

Emergenza PFU: le richieste della nostra associazione

TURISMO

“Lapam sulla neve”: successo per la quarta edizione dell’appuntamento

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COMUNICAZIONE

Il nuovo Regolamento imballaggi UE in vigore da agosto 2026

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COMUNICAZIONE

Addio al fact-checking di Meta: come cambia la comunicazione sui social

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ALIMENTAZIONE

Gelato Day, Casolari: «Valorizzare la qualità del prodotto artigianale»

IMPIANTI

L’associazione mette in guardia le imprese sui dispositivi non a norma

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EDILIZIA

Focus sull’edilizia: «Il comparto è di fronte a un contesto fatto di luci e ombre» 40

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IMPRESE DEL VERDE

Marco Assirelli: «I clienti sono diventati esperti, per questo le imprese devono formarsi e informarsi»

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SCUOLE E ISTRUZIONE

Orientamento scolastico: X DataNet e Tecnopolo incontrano gli studenti di seconda media di San Prospero e Medolla

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MECCANICA

L’analisi del comparto meccanica: a Modena e Reggio Emilia incremento di ore di CIG

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INTERNAZIONALIZZAZIONE

“Obiettivo export: Focus Scandinavia”: il fascino del Made in Italy nei mercati scandinavi

CASSETTA DEGLI ATTREZZI Fisco Lavoro Bandi 48

FORMAZIONE Corsi e Formazione organizzata da FORMart

La nostra associazione ha celebrato San Giuseppe con una Santa Messa in Abbazia a Nonantola

La ricorrenza del 19 marzo è stata l’occasione per una visita al Museo benedettino e per ragionare sulla figura dell’artigiano

Il legame tra la nostra associazione e la Dottrina Sociale della Chiesa, ovvero con il magistero della Chiesa cattolica in ambito sociale e del lavoro, ha radici che vengono da lontano, dalla fondazione dell’associazione che, pur mantenendo un profilo laico, trae le sue origini anche da queste fonti. Ecco perché, da tradizione, celebriamo la giornata dedicata a San Giuseppe. Quest’anno, il 19 marzo, la nostra associazione ha organizzato un momento per celebrare la ricorrenza che ha previsto la visita guidata al Museo benedettino e all’Abbazia di Nonantola con Don Alberto Zironi e un focus sulla statua di Sant’Ansel-

mo, con l’intervento dello scultore Dario Tazzioli che ha spiegato i dettagli della sua opera. «Celebriamo la ricorrenza di San Giuseppe che è l’artigiano per antonomasia – ha comunicato Don Zironi –, colui che ha insegnato anche a Gesù. Celebriamo il tramandare una maestria artigianale ancora importante e da tenere viva. E poi siamo in un simbolo del lavoro, dove l’artigianato ha avuto un grande impulso grazie ai monaci che hanno prodotto tantissime opere d’arte, alcune delle quali ancora qui presenti». «L’Abbazia di Nonantola per me è un luogo molto caro – ha raccontato lo scultore di Frassinoro – perché alcuni anni fa

ho avuto il privilegio di realizzare la statua del Santo Fondatore, Sant’Anselmo Abate, il Santo longobardo che nel 752 fondò l’Abbazia. Si tratta di una statua in marmo alta due metri, raffigurata con gli attributi iconografici classici come la mitra, il pastorale, il crocifisso e l’anello. È in procinto di parlare, perché socchiude le labbra e con la mano sta per aprire il libro. Ho raffigurato il Santo mentre poggia uno dei piedi sopra la pietra di fondazione, mentre l’altro pare affondare in questa massa un po’ incoerente che ho imitato nel marmo per suggerire l’idea del territorio di palude della pianura come era all’epoca. Prima che fondasse l’Abbazia, nell’area non c’era nulla perché era una palude. È una statua in cui ho voluto mettere diversi significati per veicolare dei messaggi». Dopo la celebrazione della Santa Messa con canti quattrocenteschi eseguiti da un coro locale, si è svolta una tavola rotonda che ha avuto come tema centrale “L’artigianato che ci piace” per sottolineare come l’artigianato non sia solo un settore produttivo, ma una vera e propria espressione culturale, tramandata attraverso generazioni di maestri e apprendisti. Alla tavola rotonda hanno partecipato Vincenzo Colla, vicepresidente

Don Zironi guida una rappresentanza di Lapam Confartigianato e Confartigianato Emilia-Romagna alla scoperta del Museo dell’Abbazia di Nonantola

Regione Emilia-Romagna, lo stesso Dario Tazzioli, Don Giuliano Gazzetti, Vicario del Vescovo e Davide Servadei, presidente Confartigianato regionale.

zione importante è passare quindi da essere individui a essere persona. Senza il lavoro non ci può essere la celebrazione e nemmeno il corpo di Cristo, frutto della terra e del lavoro dell’uomo».

«È una giornata molto importante per tutto il mondo dell’artigianato e della piccola impresa – ha dichiarato Carlo Alberto Rossi, Segretario Generale Lapam Confartigianato – perché si festeggia San Giuseppe, precursore degli artigiani. È da diversi anni che veniamo a celebrare la ricorrenza in questa Abbazia perché c’è un legame molto forte. I monaci sviluppavano diverse attività artigianali nel territorio: questi Monasteri hanno svolto il ruolo di quelli che oggi, ai giorni nostri, chiamiamo poli tecnologici dell’innovazione, trasferendo il loro sapere e la loro manualità agli abitanti del territorio e trasmettendo la passione con cui svolgevano le attività».

«È un giorno speciale – ha aggiunto Davide Servadei, Presidente Confartigianato Emilia-Romagna – perché celebriamo il nostro Patrono e lo facciamo in un luogo suggestivo, che non è solo un luogo solamente di fede ma rappresenta anche un valore aggiunto a quello che ha portato all’artigianato».

«Non dimentichiamo mai la struttura e la morfologia della nostra Regione – ha affermato Vincenzo Colla – fatta dal 95% da piccole imprese di cui la stragrande maggioranza artigiane. Lì abbiamo l’intelligenza delle mani, lì abbiamo la nostra storia. Anche i grandi driver del mondo se perdono la capacità artigianale perdono anche loro nel mondo. Come Regione vogliamo aiutare le imprese artigiane, con diversi bandi, nell’internazionalizzazione e nella digitalizzazione».

«Nel lavoro si esplicita la creazione di Dio e l’esperienza dello Spirito –ha precisato Don Gazzetti –. Il lavoro è espressione della creatività dello Spirito. Ma da dove nasce questa creatività del lavoro? La creatività è un passaggio dall’essere individuo all’essere persona. L’individuo emerge dalla sua natura e diventa egoista, mentre la persona è colui che emerge dalle relazioni. L’opera-

Le conclusioni della tavola rotonda, invece, sono state a cura del Presidente Lapam Confartigianto Gilberto Luppi che ha puntualizzato: «È importante continuare a organizzare appuntamenti come questi che mettono al centro il mondo dell’artigianato e danno consapevolezza agli imprenditori di essere parte di un progetto complessivo di società. I monaci hanno saputo creare un modello economico e sociale oltre che spirituale ed è su questi insegnamenti che dobbiamo proseguire in quella che è la nostra missione come imprenditori: tramandare alle nuove generazioni il saper fare degli artigiani».

La statua di Sant’Anselmo, fondatore dell’Abbazia
Un momento durante la Santa Messa
Al tavolo di confronto sull'artigianato Davide Servadei, presidente Confartigianato Regionale, Vincenzo Colla, vicepresidente Regione Emilia-Romagna, Don Giuliano Gazzetti, vicario del Vescovo e Dario Tazzioli, scultore

Modello 231: rischi e vantaggi

dell’adozione

Il Modello organizzativo 231 è stato al centro di un evento promosso dalla nostra associazione

Un’iniziativa dedicata a imprenditori e professionisti sull’analisi di rischi e vantaggi dell’adozione di un Modello organizzativo 231. Questo il focus che ha voluto fare la nostra associazione coinvolgendo l’avv. Silvia Fontana, esperta Lapam Confartigianato in materia di compliance aziendale e l’avv. Giovanni Sivelli, avvocato penalista dello Studio Legale Sivelli. I due relatori hanno analizzato il Modello organizzativo 231, inquadrando il Decreto legislativo 231/2001 che introduce, infatti, la responsabilità amministrativa di imprese per alcuni reati commessi nell’interesse o a vantaggio dell’impresa stessa da parte di figure apicali o dipendenti, analizzando i vantaggi che può portare alla propria attività l’adozione di tale modello e illustrando i potenziali rischi. Ma quando un’azienda può essere ritenuta responsabile? Ci sono alcune condizioni fondamentali: innanzitutto, il reato commesso deve essere tra quelli specificamente previsti dal Decreto. Pensiamo ad esempio a reati contro la pubblica amministrazione, reati societari come false comunicazioni o corruzione tra privati, ma anche a gravi illeciti

come la riduzione in schiavitù, l’omicidio colposo o le lesioni gravi sul lavoro dovute a mancata osservanza delle norme sulla sicurezza, fino ad arrivare a reati ambientali, tributari e informatici. In secondo luogo, il reato deve essere commesso da una persona legata all’azienda da un rapporto qualificato, che si tratti di figure apicali (come amministratori o dirigenti) o di persone sottoposte alla loro direzione. Terzo, l’illecito deve essere commesso nell’interesse o a vantaggio dell’azienda. La Corte di Cassazione ha chiarito che l’interesse si concretizza quando chi commette il reato agisce consapevolmente per ottenere un’utilità per l’ente, anche senza voler causare eventi come la morte di un lavoratore (ad esempio, non adottando misure antinfortunistiche per risparmiare). Il vantaggio, invece, si realizza quando, pur non volendo l’evento dannoso, si viola sistematicamente la normativa sulla sicurezza per ridurre i costi aziendali. Infine, per far scattare la responsabilità dell’ente, deve sussistere una colpa nell’organizzazione, ovvero l’azienda non ha fatto tutto il possibile per evitare che il reato venisse commesso. Come può un’azienda evitare questa

responsabilità? La risposta è l’adozione di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, il Modello 231. Questo modello è un apparato organizzativo che, se adeguato a prevenire i reati previsti dal decreto ed adottato prima della commissione del fatto, può escludere la responsabilità dell’ente. È fondamentale anche istituire un Organismo di Vigilanza (ODV), un organo autonomo e indipendente incaricato di vigilare sull’efficacia e l’osservanza del modello, effettuare controlli, promuovere la cultura della legalità e gestire le informazioni relative ai controlli. Nel caso in cui l’azienda non avesse preventivamente adottato il modello 231 e venisse commesso un reato, è data la possibilità di redigere il modello stesso prima dell’apertura del dibattimento per ottenere una riduzione della sanzione pecuniaria e alla mancata applicazione di sanzioni interdittive. Le sanzioni per le aziende possono essere pesanti: si va da sanzioni pecuniarie calcolate per quote a sanzioni interdittive che possono arrivare fino a due anni, come l’interdizione dall’esercizio dell’attività, la sospensione o revoca di licenze, il divieto di contrattare con la Pubblica Amministrazione, l’esclusione da finanziamenti e agevolazioni, fino al divieto di pubblicizzare beni o servizi. Non dimentichiamo poi la confisca del profitto del reato e la pubblicazione della sentenza.

«Adottare il Modello 231 – spiega l’avv. Sivelli – significa innanzitutto migliorare l’organizzazione interna dell’azienda. E poi, soprattutto, in caso di un evento critico può permettere di evitare un coinvolgimento diretto dell’azienda, di essere tutelati ed evitare all’azienda sanzioni sia pecuniarie che interdittive che potrebbero comprometterne l’operatività».

«Come associazione – specifica l’avv. Fontana – per andare sempre più incontro alle esigenze dei nostri associati, forniamo un servizio di consulenza a 360 gradi sulla normativa 231 e sulla redazione e aggiornamento del modello organizzativo».

L’iniziativa sul Modello organizzativo 231 in sede centrale Lapam Confartigianato a Modena

dell’iniziativa

Galà delle imprese: la seconda edizione conferma il successo

Presso Casa Ciao a Modena, l’ex Cinema Cavour in centro città, è andata in scena la seconda edizione del Galà delle Imprese, il nostro evento rivolto alle realtà intervistate nel 2024 sulle pagine di Gazzetta di Modena e Gazzetta di Reggio. Il commento del Segretario Generale

Erano circa un centinaio i partecipanti alla seconda edizione del Galà delle Imprese, l’iniziativa promossa dalla nostra associazione per consegnare una targa di partecipazione e ringraziamento alle imprese che hanno mostrato disponibilità a farsi intervistare sulle pagine della Gazzetta di Modena e della Gazzetta di Reggio. «Nel

Carlo Alberto Rossi e del presidente Gilberto Luppi

contesto economico attuale, avviare e mantenere un’attività imprenditoriale è una sfida che richiede coraggio, determinazione e una visione chiara. È proprio per dare risalto a questi valori che abbiamo deciso di continuare a proporre il nostro “Galà delle Imprese”, un evento dedicato a celebrare l’anima produttiva del nostro territorio». Carlo Alberto Ros-

si, Segretario Generale Lapam Confartigianato, ha aperto con queste parole la seconda edizione dell’appuntamento. «Un’occasione per raccontare, attraverso la voce diretta degli imprenditori, il valore del fare impresa e l’importanza di sostenere chi ogni giorno contribuisce alla crescita del tessuto economico locale. Come associazione che rappresenta le micro, piccole e medie imprese, riteniamo fondamentale dare visibilità a coloro che con passione e impegno affrontano le sfide del mercato. Il nostro obiettivo è promuovere una cultura imprenditoriale positiva, capace di stimolare nuove generazioni a intraprendere percorsi coraggiosi, nonostante le incertezze economiche e burocratiche che spesso scoraggiano i potenziali nuovi imprenditori. Il cuore pulsante del “Galà delle Imprese” è il racconto delle storie di chi ogni giorno lavora per far crescere la propria azienda, innovare e creare valore. Le testimonianze degli imprenditori rappresentano una fonte di ispirazione per chi desidera avvicinarsi al mondo dell’impresa, ma anche

La foto di gruppo delle aziende presenti alla seconda edizione del “Galà delle Imprese”

un modo per ribadire quanto sia essenziale il sostegno reciproco all’interno del tessuto economico. Durante la serata, alle imprese che hanno condiviso la propria esperienza, abbiamo consegnato una targa di partecipazione, un segno di riconoscimento e ringraziamento per il contributo che loro stessi danno alla divulgazione della cultura imprenditoriale. Il loro esempio è una risposta concreta a chi si chiede se oggi sia ancora possibile fare impresa con successo: la resilienza, la creatività e la capacità di adattarsi ai cambiamenti sono elementi chiave per superare ogni difficoltà. In questo contesto si inserisce anche il ruolo della nostra associazione e della campagna di tesseramento 2025, che punta sull’Intelligenza Artigiana Creativa. Noi dobbiamo fare da collante tra le diverse anime del mondo imprenditoriale. Rappresentiamo realtà di settori differenti, con esigenze specifiche ma con un comune denominatore: la volontà di crescere e di affrontare le sfide con il supporto di una rete solida». Dall’Appennino alla bassa, dalla città alla

provincia. Oltre 60 imprese associate Lapam Confartigianato che lavorano, operano, ma, soprattutto, vivono nei territori di Modena e Reggio Emilia hanno trovato spazio per raccontare la loro attività d’impresa, la loro storia e la passione che quotidianamente mettono nel lavoro che eseguono. «Un’iniziativa – spiega Gilberto Luppi, presidente Lapam Confartigianato – che è diventata un momento di riconoscimento e di dialogo tra imprese, istituzioni e stakeholder, favorendo la nascita di nuove sinergie e opportunità di collaborazione. Oltre alla celebrazione dei successi individuali, l’evento è anche un’occasione per ribadire l’importanza di politiche a favore delle imprese, affinché il fare impresa non sia un percorso a ostacoli ma un’opportunità accessibile a tutti coloro che hanno idee, competenze e voglia di mettersi in gioco. Attraverso il “Galà delle Imprese” vogliamo trasmettere un messaggio forte e ben chiaro: l’impresa non è solo un motore economico, ma un elemento fondamentale della società, che crea occupazione, innovazione e sviluppo. In un momento storico caratterizzato da incertezze, raccontare storie di successo e resilienza significa offrire una prospettiva di fiducia e di speranza». La serata è stata introdotta dall’intervista realizzata da Davide Berti, Direttore della Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio e La Nuova Ferrara, a due relatori della

redazione di Aliseo, giornale online che tratta di geopolitica e con cui Lapam Confartigianato ha avviato una collaborazione già dall’anno precedente. Andrea Muratore, analista di scenari economici e geopolitici classe 1994, e Francesco Casini, giornalista professionista, fondatore e direttore della rivista geopolitica Aliseo, che si interessa principalmente di conflitti e crisi militari. Casini e Muratore hanno analizzato gli scenari che potrebbero influenzare il futuro economico e sociale delle piccole e medie imprese del territorio alla luce dei risultati elettorali di USA e Germania, due dei principali paesi che, come testimoniano i dati dell’ufficio studi associativo, rappresentano un traino importante per l’export delle imprese dell’area. «È importante offrire alle imprese dei momenti di approfondimento su situazioni che toccano direttamente le nostre realtà – conclude il presidente Luppi –. Dare questa possibilità in momenti istituzionali e che raccolgono una grande partecipazione di pubblico acquisisce ancora più significato perché si permette agli imprenditori stessi di fare rete e di scambiarsi quel know-how necessario per aumentare la conoscenza e la consapevolezza del contesto storico in cui si opera».

L’introduzione alla serata del nostro Segretario Generale Carlo Alberto Rossi

stente difficoltà nel reperire nuove figure professionali, si osserva un calo marcato delle entrate lavorative preventivate nei mesi di gennaio-marzo 2025, pari al 9,4%. Relativamente al capitolo cassa integrazione, da gennaio a settembre 2024 sono state autorizzate 6,9 milioni di ore di cassa integrazione guadagni (CIG) a Reggio Emilia e provincia, +142% rispetto allo stesso periodo del 2023. Nei primi 9 mesi del 2024 è cresciuto anche il ricorso all’assegno di integrazione salariale erogato alle imprese artigiane dal Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato (FSBA).

Reggio Emilia, inoltre, è tra le prime 22 province a livello italiano per extra costi del credito che pesano sulle micro e piccole imprese per un valore pari a 629 milioni di euro: la maggiore difficoltà di accesso al credito porta a cali degli investimenti più accentuati per nuovi macchi-

nari e impianti, andando a frenare la transizione digitale e green delle imprese.

Anche la demografia delle imprese è un fattore di rilievo: al terzo trimestre 2024 nella provincia di Reggio Emilia si contano 53.243 imprese, l’1,4% in meno rispetto al terzo trimestre 2023. Cala maggiormente l’artigianato che nel terzo trimestre 2024 conta 17.407 imprese, -3,2% rispetto allo stesso periodo del 2023. Nota negativa anche per quanto riguarda il turismo. Il territorio reggiano non ha recuperato i livelli pre pandemia: da gennaio a novembre 2024 si contano il 16,9% di presenze in meno rispetto agli stessi 11 mesi del 2019, determinato da un calo sia dei turisti italiani (-16,8%) che quelli stranieri (-16,9%).

«Questi dati – conclude il presidente Luppi – non possono che farci riflettere sull’andamento della

nostra economia. La contrazione dell’export verso due dei primi tre mercati di destinazione come Germania e Francia non può farci rimanere indifferenti. Le prospettive future annunciate dal nuovo presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump, inoltre, non fanno che aumentare questa incertezza per la tenuta delle nostra economia, dato che gli USA, come dimostrato da una recente indagine del nostro ufficio studi, sono per Modena il primo partner commerciale e il terzo per Reggio Emilia. Non possiamo che auspicare che il nostro governo sappia mantenere intatte le relazioni con i principali Paesi europei ed extraeuropei che, fino ad oggi, hanno sempre riconosciuto le eccellenze realizzate dalle nostre imprese e la qualità del valore del Made in Italy proposto dalle nostre piccole e medie attività».

Obbligo PEC per gli amministratori di società

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha fornito nuovi chiarimenti sull’obbligo per gli amministratori di società di dotarsi di un indirizzo PEC (Posta Elettronica Certificata). Queste nuove disposizioni impongono adempimenti più stringenti per le imprese, con scadenze precise e sanzioni in caso di mancato rispetto. Vediamo nel dettaglio cosa cambia. L’obbligo riguarda tutti gli amministratori delle società, indipendentemente dalla data di iscrizione al Registro delle Imprese. Nello specifico, le società iscritte PRIMA del 1° gennaio 2025 dovranno comunicare il proprio indirizzo PEC entro il 30 giugno 2025, le nuove società iscritte dal 1° gennaio 2025 in poi dovranno comunicare l’indirizzo PEC contestualmente alla registrazione. Sono escluse dall’obbligo le società semplici (tranne quelle agricole), le

Nuovi chiarimenti dal MIMIT per quanto riguarda gli indirizzi PEC

società di mutuo soccorso, i consorzi e le società consortili.

Anche le reti di impresa devono avere la PEC, ma solo se rispettano determinate condizioni, vale a dire essere iscritte nella sezione ordinaria del Registro delle Imprese, avere personalità giuridica e un fondo comune, svolgere un’attività commerciale nei confronti di terzi.

Se queste condizioni non sono soddisfatte, le reti di impresa non sono obbligate a dotarsi di una PEC.

Tutti gli amministratori delle società devono comunicare la PEC e l’obbligo e si estende anche a liquidatori delle società e altri soggetti con poteri di gestione degli affari sociali, come dirigenti e organizzatori. Se un’impresa ha più amministratori, ognuno deve avere un proprio indirizzo PEC, separato da quello della società. Il MIMIT ha chiarito che

l’indirizzo PEC dell’amministratore deve essere distinto da quello della società. Le aziende che in passato hanno usato lo stesso indirizzo per amministratore e società devono regolarizzare la situazione entro il 30 giugno 2025. Se un amministratore ricopre lo stesso ruolo in più società, può usare lo stesso indirizzo PEC per tutte le società oppure scegliere indirizzi diversi per ciascuna azienda. La comunicazione dell’indirizzo PEC è esente da imposta di bollo e diritti di segreteria. Occhio alle sanzioni: se la comunicazione avviene insieme alla registrazione di un atto (come la nomina o il rinnovo dell’amministratore), si applicano le normali tariffe di segreteria. Se un’impresa non comunica la PEC dell’amministratore, la Camera di Commercio sospenderà la registrazione di qualsiasi atto, dando un massimo di 30 giorni per rimediare. Se la PEC non viene fornita entro questo periodo, la richiesta di registrazione sarà rigettata. In caso di mancata comunicazione dell’indirizzo PEC, si applica una sanzione amministrativa che va da 103€ a 1.032€. Se la comunicazione avviene entro 30 giorni dalla scadenza, la sanzione si riduce a un terzo dell’importo.

Network Day 2025: Lapam accanto ai giovani talenti

Un ponte tra formazione e impresa per le nuove generazioni

Il 15 febbraio 2025, presso le Reggiane Parco Innovazione di Reggio Emilia, si è tenuto il “Network Day 2025”, un evento che ha visto la partecipazione di giovani studenti provenienti da tutta Italia, desiderosi di entrare in contatto con il mondo delle imprese. Organizzato da Jemore Modena e Reggio Emilia, associazione studentesca dell’Università di Modena e Reggio Emilia (Unimore), l’appuntamento ha offerto una giornata ricca di workshop, business game, networking e speed interview, creando un ponte tra i professionisti e le nuove generazioni.

Per la prima volta, Lapam Confarti-

Lapam, insieme alle colleghe del servizio MyLapam Job, ha preso parte alla company fair, un’occasione preziosa per presentare opportunità lavorative e supportare gli studenti nel loro ingresso nel mondo del lavoro. Questo spazio di confronto diretto ha favorito il dialogo tra i giovani partecipanti e le aziende, sottolineando l’importanza di iniziative che avvicinano formazione e impresa.

gianato ha partecipato come partner dell’evento, portando il proprio contributo concreto al confronto tra studenti e aziende. In particolare, l’associazione ha organizzato il workshop “Lapam Startup Mode”, un momento di approfondimento dedicato al supporto degli imprenditori e dei liberi professionisti nella gestione della loro attività. L’incontro ha permesso di illustrare i servizi e le iniziative messe in campo per semplificare la vita di chi fa impresa, offrendo strumenti e consulenze su misura per affrontare le sfide del mercato.

L’esperienza del Network Day 2025 ha rappresentato un’opportunità strategica per Lapam, che ha potuto rafforzare il proprio impegno nel sostenere lo sviluppo professionale dei giovani talenti e il tessuto imprenditoriale del territorio. La collaborazione con Jemore Modena e Reggio Emilia conferma la volontà dell’associazione di investire nel futuro, contribuendo a creare connessioni e occasioni di crescita per le nuove generazioni.

Nel pomeriggio, l’ufficio HR di

Gli studenti che hanno partecipato al Network Day

Giovani e mondo del

lavoro

Gli indirizzi di studio e le caratteristiche più richieste dalle imprese

Nel 2024 le imprese con dipendenti dell’industria e dei servizi avevano previsto di assumere 24.300 giovani con meno di 30 anni a Modena e 16.270 a Reggio Emilia. Al tempo stesso si prevedeva come difficile da reperire 1 lavoratore su 2.

Tra i titoli di studio più richiesti dalle imprese spiccano le qualifiche professionali a indirizzo meccanico, in linea con la vocazione manifat-

Mismatch tra domanda e offerta lavorativa

turiera dei nostri territori. Troviamo inoltre anche indirizzi relativi a settori con forte presenza di lavoratori giovani (ristorazione, logistica) e l’indirizzo amministrativo poiché trasversalmente richiesto da tutti i tipi di imprese.

Particolarmente difficili da reperire per le imprese modenesi e reggiane – per mancanza o per inadeguatezza dei candidati – sono i giovani con qualifica professionale.

Circa 1 giovane su 10 non lavora e non studia

Oltre al titolo di studio sono fondamentali per le imprese le cosiddette soft skill, ossia le competenze personali e trasversali (contrapposte alle hard skill, le competenze tecniche), come la capacità di lavorare in autonomia e in gruppo collaborando in modo costruttivo e flessibile.

Infine, i trend futuri per il lavoro del domani sono digitalizzazione e sostenibilità. Dunque saranno richieste figure specializzate in automazione e robotica, analisi dei Big Data e commercio online, figure in grado di sviluppare strategie e soluzioni sostenibili per l’ambiente. Più in generale però la richiesta di competenze digitali di base e attitudini green sarà sempre più trasversale tra settori e livelli di specializzazione.

Il tasso di giovani tra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non studiano

Emilia

Le imprese non riescono a trovare quasi la metà dei lavoratori che vorrebbero assumere

Percentuale di assunzioni previste di giovani difficili da reperire

*InItaliaunminore,chesiacittadinoitalianoostraniero,puòlavoraresolosehacompiutoi16annidietà ehaassoltoilcosiddettoobbligodiistruzione (art.1,comma622,dellalegge27.12.2006n.296).

Gli indirizzi di studio più richiesti dalle imprese

Assunzioni previste di giovani con meno di 30 anni

Qualifica professionale indirizzo ristorazione

Modena

Reggio

Emilia

Qualifica professionale indirizzo meccanico 2.100

Diploma indirizzo amministrazione, finanza, marketing

Qualifica professionale indirizzo meccanico

Qualifica professionale indirizzo sistemi e servizi logistici

Qualifica professionale indirizzo ristorazione

Gli indirizzi di studio più difficili da trovare per le imprese

Percentuale di assunzioni di giovani con meno di 30 anni difficili da reperire

Qualifica professionale indirizzo impianti termoidraulici

Modena

Reggio

Emilia

Qualifica professionale indirizzo riparazione veicoli a motore

Qualifica professionale indirizzo elettrico

Diploma indirizzo costruzioni, ambiente e territorio

Qualifica professionale indirizzo riparazione veicoli a motore

Qualifica professionale indirizzo elettrico

Le soft skill richieste ai giovani dalle imprese

Per 1 assunzione su 3 è importante avere

Per 1 assunzione su 2 è importante avere

Per 2 assunzione su 3 è importante avere

Capacità di lavorare in autonomia

Capacità di risolvere problemi

Capacità di lavorare in gruppo

Flessibilità e adattamento

USA e Germania: quali scenari dopo le elezioni?

Grazie all’indagine del nostro ufficio studi, abbiamo analizzato quanto è significativo l’export delle province di Modena e Reggio

Emilia verso Stati Uniti d’America e Germania, due tra i principali paesi partner per l’economia dei nostri territori

L’indagine sugli USA

«Gli Stati Uniti sono un mercato importante per le realtà imprenditoriali delle nostre province. I prodotti di eccellenza realizzati dalle nostre piccole e medie imprese sono molto apprezzati nel territorio americano, tanto che l’export verso il paese a stelle e strisce contribuisce a mantenere a livelli importanti l’economia del territorio. Auspichiamo che la nuova presidenza Trump sappia cogliere le opportunità e il valore delle nostre eccellenze». Carlo Alberto Rossi, Segretario Generale Lapam Confartigianato, commenta l’analisi svolta dall’ufficio studi associativo su quanto le imprese delle province di Modena e Reggio Emilia lavorino con gli Stati Uniti d’America. Come emerge dall’indagine, con oltre 3 miliardi di euro Modena è la terza provincia italiana per valore delle esportazioni, pari all’11,9% del valore aggiunto provinciale. Le esportazioni manifatturiere verso gli Stati Uniti a Modena aumentano del 7,9%. Per il territorio della Ghirlandina gli Stati Uniti sono il primo partner commerciale, verso cui viene esportato il 17,5% del totale export, quota superiore alla media regionale. Il 55,7% delle vendite modenesi

sul mercato statunitense si concentrano nel settore degli Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi, settore in crescita del 13,1%.

Tra le province italiane con un’esposizione più che doppia rispetto alla media nazionale c’è Reggio Emilia, al 12° posto, con un valore di export pari all’8,7% del valore aggiunto provinciale. Le esportazioni manifatturiere verso gli Stati Uniti a Reggio Emilia valgono 1,6 miliardi di euro e aumentano dell’1%. Gli Stati Uniti sono il terzo partner commerciale della provincia reggiana dopo Germania e Francia. Come si evince dall’analisi del nostro ufficio studi, gli USA assorbono oltre un terzo delle esportazioni manifatturiere reggiane (precisamente il 37,6%). Quasi due terzi delle vendite verso gli Stati Uniti (esattamente il 59,8%) si concentrano nel settore dei Macchinari e apparecchiature n.c.a. (che includono ad esempio linee di produzione industriali, gru, escavatrici, bilance, pompe, compressori etc...), in crescita del 1,1%.

«Questi dati mostrano come il rapporto tra i nostri territori e gli Stati Uniti d’America sia strategico – conclude Rossi –. Gli USA riconoscono il valore dei nostri prodotti e della qualità delle nostre imprese e per noi rimangono uno dei principali mercati dove fare emergere

le eccellenze. È importante dunque che venga mantenuto e preservato questo rapporto e che, se possibile, aumenti la collaborazione con uno dei principali Paesi che trainano la nostra economia territoriale e, di conseguenza, contribuiscono a favorire una diffusione del benessere sociale per tutta la comunità».

A livello regionale gli Stati Uniti superano quest’anno per la prima volta la Germania e diventano così il primo mercato di destinazione delle esportazioni emiliano-romagnole: l’export verso gli USA nel 2024 (ultimi dodici mesi a settembre) vale 10,8 miliardi di euro, pari al 7,1% del valore aggiunto regionale. Questo pone la nostra regione al secondo posto per esposizione verso il mercato statunitense dopo la Toscana, con una quota ben superiore alla media nazionale (4% del valore aggiunto).

Il focus sulla Germania

«La crisi che sta attraversando la Germania si riflette anche sulle nostre imprese locali, che nel paese tedesco trovano uno dei principali partner per l’export. Ci auguriamo che il nuovo Governo possa trovare le soluzioni per invertire la rotta e che i nostri amministratori politici nazionali mantengano e incrementino i rapporti di collaborazione con la Germania». È quanto dichiara Gilberto Luppi, presidente Lapam Confartigianato, commentando i dati di un’analisi effettuata dall’ufficio studi dell’associazione dopo la vittoria della Cdu di Friedrich Merz. L’Emilia-Romagna è la terza regione per esposizione sul mercato tedesco dopo Veneto e Piemonte.

L’export di Modena e provincia verso la Germania vale 2.144 milioni di euro (settima provincia in Italia per maggior valore dell’export), pari al 7,6% del valore aggiunto. L’area modenese esporta in Germania principalmente autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (34,4% dell’export manifatturiero), macchinari e apparecchiature n.c.a. (che include linee di produzione industriali, gru, escavatrici, bilance, pompe, compressori) (20,2%) e ceramiche (12,9%). L’export manifatturiero nei primi

9 mesi del 2024 registra un -3,2%, dovuto principalmente al calo di macchinari (-11,4%). Cresce, invece, l’export modenese di micro e piccole imprese (+4,1% complessivamente) grazie a prodotti delle altre industrie manifatturiere (tra cui rientra il biomedicale) che registra un +22,3% e alimentare con un +1,6%.

L’export di Reggio Emilia e provincia verso la Germania vale 1.760 milioni di euro pari all’8,9% del valore aggiunto, che ne fa la quarta provincia più esposta sul mercato tedesco. L’area reggiana esporta in Germania principalmente esporta in Germania principalmente Macchinari e apparecchiature n.c.a. (che include linee di produzione industriali, gru, escavatrici, bilance, pompe, compressori, etc.) (30% dell’export manifatturiero), abbigliamento (19,8%) e prodotti della metallurgia (12,2%). L’export manifatturiero nei primi 9 mesi del 2024 registra un -5,4%, dovuto principalmente al calo dei macchinari e apparecchiature n.c.a. (-18,5%). Cresce, invece, l’export di micro e piccole imprese reggiane (+11,1% complessivamente) grazie a articoli di abbigliamento (+14%), articoli in pelle (+38%) e prodotti alimentari (+18,7%).

«I dati mostrano con evidenza come il lavoro delle nostre micro e piccole imprese sia ancora valorizzato e riconosciuto in termini di qualità – conclude Luppi –, però il calo dell’export causato dalla recessione dell’economia tedesca è significativo. Come evidenzia l’analisi dell’ufficio studi Lapam Confartigianato, era da vent’anni che la Germania non registrava due anni consecutivi di recessione: la crisi della principale economia europea potrebbe avere ripercussioni gravi sullo scambio commerciale con quello che è il nostro secondo mercato di destinazione delle esportazioni a livello regionale. Speriamo che il trend possa migliorare nel futuro, ma siamo consapevoli che senza una collaborazione proficua tra i Paesi è difficile contrastare questo periodo negativo».

Trump e la crisi tedesca: il nuovo posizionamento dell’Italia

La redazione di Aliseo ha analizzato gli scenari sul fronte orientale e occidentale dopo le elezioni in due tra i principali paesi partner del nostro per quanto riguarda l’export: Germania e USA

Idazi americani e il rallentamento del mercato tedesco, il disaccoppiamento tra Europa e Stati Uniti e gli impatti sui territori produttivi d’Italia, la questione energetica e quella commerciale, la necessità di pensare globalmente per agire localmente. Di questo e di molto altro si è parlato lunedì 3 marzo a Modena al convegno “Tra Usa e Germania, quale futuro per le Pmi” che ha inaugurato il Galà delle Imprese di Lapam Confartigianato. A parlare Francesco Dalmazio Casini, direttore di Aliseo, e Andrea Muratore, analista geopolitico per InsideOver.

Alla luce degli esiti elettorali in America, con la vittoria di Donald Trump, e in Germania, con la vittoria del centro-destra della Cdu che ha visto al contempo emergere all’estremo un boom degli estremisti di Afd, nel convegno si è provata a tracciare una rotta strategica sul futuro della relazione economica tra la prima potenza militare e finanziaria globale, gli Usa, e la storica “locomotiva d’Europa”, proiettandola nel futuro prossimo per indagarne gli impatti sistemici. I dazi di Donald Trump su materiali come alluminio

e acciaio, entrati in vigore di recente, colpiscono l’Europa ma in particolare la Germania, prima esportatrice manifatturiera oltre Atlantico, in un continuum con una guerra commerciale avviata da Barack Obama almeno dieci anni fa.

L’inaugurazione del gasdotto Nord Stream tra Germania e Russia, e l’inizio della saldatura geoeconomica Berlino-Mosca, ha destato allarme a Washington aprendo la strada a una strategia di contenimento dell’attività economica tedesca e del conseguente rischio (per gli Usa) di un patto politico-economico capace di tagliare fuori il dominio sui mari americano. Il Dieselgate contro Volkswagen, l’assalto delle autorità Usa a Deutsche Bank sul fronte regolatorio, i primi dazi di Trump del 2018 sono tutti da inserire in un confronto geoeconomico tedesco-americano. Lo scoppio della guerra in Ucraina ha fornito agli Usa l’assist per entrare in forze in Europa sul fronte dell’export energetico, consentendo di recidere definitivamente l’arteria russa, ora anche fisicamente indisponibile dopo il sospetto sabotaggio di Nord Stream nel

settembre 2022. La relazione tedesco-americana, che Friederich Merz a Berlino intende ora rivalutare in ottica di una maggiore “indipendenza strategica”, plasma e condiziona competitività e rivalità economiche tra le due sponde dell’Atlantico. Come nota Andrea Muratore, “è una relazione che riguarda tutti noi, in quanto a cascata dal dualismo tra Berlino e Washington emergono le rotte economiche dell’Europa. E dunque anche quelle della nostra industria, che vive di un export che è innanzitutto europeo e viene condizionato dalla competizione strategica”. La posizione dell’Italia è particolarmente delicata, in quanto Germania e Stati Uniti sono due dei tre principali partner commerciali. “Per l’Italia è imperativo sfruttare la relazione personale e i buoni rapporti tra il governo Meloni, Trump e Musk per fare da ponte tra Stati Uniti e Unione Europea. Se riuscirà a sfruttare questo ruolo, la Penisola potrebbe addirittura trasformare questo momento storico tanto complicato in un’opportunità”, ha spiegato Francesco Casini.

Francesco Casini e Andrea Muratore analizzano gli scenari USA e Germania

L’opinione di Panarari

Per capire quali effetti possiamo aspettarci dai risultati elettorali in Germania e Stati Uniti d’America, abbiamo chiesto un parere a Massimiliano Panarari, professore associato di Sociologia della comunicazione del dipartimento di Comunicazione ed Economia di Unimore

Professor Panarari, quali similitudini e quali differenze ci sono nei risultati elettorali di Stati Uniti e Germania?

«Sono due contesti politi molto diversi, a partire dal funzionamento del sistema istituzionale. In ambedue i casi assistiamo a un’avanzata delle destre populiste e a un contesto che è classificabile come voto, almeno in parte, di protesta antipolitica rispetto alla situazione precedente e l’ennesima ventata di comportamento elettorale anti establishment. Le differenze però sono profonde: nel caso statunitense abbiamo visto una riconferma di Donald Trump su una piattaforma ancora più radicale rispetto a quella che lo aveva visto insediarsi la prima volta alla Casa Bianca. Nel caso tedesco, invece, nonostante l’avanzata significativa di AFD e di altri partiti classificabili come neopopulisti, su tutti il Bsw di Sahra Wagenknecht, la vittoria della CDU corrisponde a una scelta di stabilizzazione. Nonostante le opzioni politiche indicate da Friedrich Merz a partire dal voto sugli immigrati segnalino come nelle premesse ci sia un elemento di maggiore sposta-

mento in chiave conservatrice, l’impressione è che quello che ne uscirà sarà una forma di stabilizzazione che potrebbe avere conseguenze importanti a livello europeo».

Analizzando le prospettive a medio-lungo termine, le imprese che cosa devono aspettarsi?

«Da un punto di vista di quello che “potrebbe accadere”, abbiamo un ele-

mento di fortissima imprevedibilità nel caso degli Stati Uniti. Elemento che è stato segnalato dalla Business Community perché dopo gli annunci di dazi al 25% nei confronti di quelli che sono i principali paesi partner commerciale degli USA cioè Messico e Canada, c’è stata un’oscillazione dell’amministrazione Trump e un accomodamento che è principalmente l’esito della spinta e delle proteste da parte delle imprese. Il nodo vero è che una politica commerciale fortemente spostata sul versante dei dazi potrebbe generare una recessione degli Stati Uniti sulla quale lo stesso Trump però, come ha annunciato pubblicamente, non ha grandi timori, anzi. Però questo genererebbe una serie di ripercussioni sui mercati internazionali in primo luogo alle imprese esportatrici e quindi anche alle nostre realtà locali. La visione trumpiana dei dazi è una visione chiaramente politica: accanto all’idea discutibile, nel senso che non è scontato che si realizzi, di portare la produzione negli USA, la sua visione dei dazi è un protezionismo politico che difende come leva finanziaria per avere degli strumenti di pressioni rispetto ad altri paesi. Non è dunque l’aumento degli introiti fiscali il riequilibrio come lui ha annunciato della bilancia commerciale tra USA e Europa. È uno strumento politico che probabilmente utilizza, nel caso dell’Europa, per fare pressioni sul Digital Service ACT dell’UE che viene considerato penalizzante dai miliardari delle Tech americane. Quindi le prospettive sono problematiche, ma si tratta di vedere se si cambia qualcosa su pressione della Business Community, specie quella anglosassone, che è preoccupata e che ha invitato la Gran Bretagna a un contrappeso che induca poi il presidente Trump a una maggiore ragionevolezza. Per quanto riguarda la Germania invece è verosimile che il piano di stimolo, cioè il progetto di ricostruzione delle infrastrutture, la significativa spesa pubblica che andrà alla difesa e la possibilità di superare quel mantra del pareggio di bilancio che ha fortissimamente condizionato gli anni di Merkel, rimetterà verosimilmente la Germania al centro di un

progetto di crescita, portando un beneficio anche ai partner commerciali della Germania, cioè quei paesi come il nostro che della filiera della fornitura tedesca sono protagonisti essenziali».

A livello comunicativo, come analizza la strategia comunicativa dei due leader?

«Merz si colloca fondamentalmente all’interno di una visione della leadership che è tipico della politica tedesca: misurata, senza strappi, dove nulla deve essere eccessivo anche se è il più “anglosassone” e il più “americano” dei politici della CDU e quindi ha una dimestichezza con il marketing politico americano. Si tratta però di una leadership piana. Il caso di Trump, invece, è la quinta essenza più esplosiva dell’idea della politica dello spettacolo, di una comunicazione integrale, di schemi e modelli comunicativi basati sull’esagerazione, sulla drammatizzazione, sulla polarizzazione, sullo scontro e sul conflitto, che si veicola perfettamente all’interno di un mezzo come quello televisivo, di cui lui è stato un maestro, e di quanto accade oggi a livello comunicativo nelle piattaforme digitali, in cui i tycoons sono stati suoi alleati in campagna elettorale o si sono scoperti tali all’indomani dell’insediamento».

C’erano segnali che potessero verificarsi questi risultati elettorali?

«Sì, c’erano dei segnali, ampiamenti annunciati, specie nel caso statunitense. Come già accaduto in occasione della prima vittoria di Trump c’è una tendenza da parte di alcuni settori mainstream del sistema mediatico e politico culturale di sottovalutare la forza dei messaggi antiestabblishment. Tutto questo accanto a una oggettiva debolezza dell’oppositrice Kamala Harris e di tutto il partito: a tutt’oggi non esiste una reazione da parte dei democratici che continuano a sembrare sotto scacco. Annunciata era anche la vittoria dei democristiani tedeschi, dove Merz peraltro era riuscito a prevalere sulla corrente e sull’eredità di Angela Merkel di cui è stato storicamente l’antagonista. Portatore

di una linea economica neoliberista per certi versi, più lontana da quella legata all’idea del capitalismo Renano, dell’economia sociale di mercato di cui la Merkel si proclamava erede, ma che sta mostrando una serie di scarti rispetto a quelle che erano le previsioni che fanno pensare a una condizione non di imprevidibilità come quella di Trump, ma a un contesto di grande capacità di flessibilità in relazione a un momento storico. Anche in questo caso la vittoria era prevedibile, anche se ciò che colpisce maggiormente è la caduta importante, che pure ci si aspettava ma non in maniera così verticale, della SPD, che oggi si ritrova, dopo il fallimento dell’esperienza di Governo, a firmare un contratto di coalizione per la Nuova grossa coalizione».

Il profilo del professoreMassimiliano Panarari

Professore associato di Sociologia della comunicazione presso l’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Massimiliano Panarari è anche giornalista pubblicista e svolge attività di editorialista per alcune testate nazionali. Ha insegnato all’Università Luiss “Guido Carli” di Roma, all’Università Commerciale “Luigi Bocconi” e all’Università Cattolica di Milano, ed è docente di Comunicazione e storytelling della politica presso il Master di giornalismo dell’Università di Bologna e di Storia contemporanea presso quello dell’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino. Ha partecipato come opinionista e commentatore di politica e società e condotto programmi radiotelevisivi. Fa parte di diversi comitati tecnico-scientifici.

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Si conclude con successo “ESG4PMI”: dodici imprese verso la sostenibilità

Si è recentemente concluso con successo il percorso “ESG4PMI”, un’iniziativa promossa dalla nostra associazione volta a guidare le piccole e medie imprese verso pratiche aziendali più sostenibili.

Dodici aziende del territorio, che hanno intrapreso un cammino di formazione e valutazione orientato ai criteri ESG: Ambiente, Sociale e Governance. È il risultato del progetto “ESG4PMI” promosso dall’associazione. Il percorso si è

articolato in tre fasi principali. La prima ha previsto due incontri formativi in presenza, ciascuno della durata di quattro ore, durante i quali sono stati approfonditi i fondamenti della sostenibilità e dei criteri ESG. Il primo modulo ha trattato temi quali Referente Rapporti con scuole e istituti Manuele Pedrazzi 059 893 111 manuele.pedrazzi@lapam.eu

concreti per rafforzare la loro competitività e rispondere alle crescenti richieste del mercato in termini di sostenibilità.

Le aziende coinvolte hanno espresso soddisfazione per l’opportunità di accrescere la consapevolezza sul proprio livello di sostenibilità e per il supporto ricevuto nell’elaborazione di strategie ESG efficaci. Questo percorso ha rappresentato per loro un passo significativo verso l’adozione di pratiche aziendali più responsabili, in linea con le aspettative di clienti, istituzioni finanziarie e della comunità in generale.

L’iniziativa “ESG4PMI” si inserisce in un contesto più ampio di impegno da parte dell’associazione nel promuovere la sostenibilità tra le imprese del territorio. Già nel 2024 avevamo promosso il “Premio Sostenibilità”, che nella sua prima edizione ha visto la partecipazione di 34 imprese, testimonianza della crescente attenzione verso queste tematiche.

“ESG4PMI” ha dimostrato come le piccole e medie imprese possano intraprendere con successo percorsi di sostenibilità, beneficiando non solo in termini di reputazione, ma anche di efficienza operativa e accesso a nuove opportunità di mercato.

le normative ESG, i rischi associati, l’etica aziendale e la qualificazione della rete di fornitura. Il secondo modulo si è concentrato sulla misurazione e sulla reportistica ESG.

La seconda fase ha coinvolto le imprese in una valutazione delle proprie performance ESG attraverso un questionario dedicato. Questo strumento ha permesso di elaborare un report personalizzato per ciascuna azienda, offrendo una visione chiara e mirata del loro livello di sostenibilità.

Nella terza e ultima fase i risultati ottenuti saranno analizzati e condivisi con le imprese partecipanti, suggerendo piani di miglioramento

Imprese e Sostenibilità

Visita il nostro sito web

La sostenibilità aziendale è diventata un elemento cruciale per il successo e la reputazione delle imprese. Consapevoli di questa crescente importanza, supportiamo le imprese nell’approfondire i temi legati alla sostenibilità ambientale, economica e sociale per mantenersi in linea con le principali normative del settore.

sostenibilita.lapam.eu

2a edizione Premio Giovani

Imprese Confartigianato EmiliaRomagna: il resoconto della

Convention Regionale

Il nostro associato

Prossimiti vince il premio nella categoria

Capacità di fare rete

Il futuro dell’impresa artigiana passa dall’innovazione e dalla capacità di adattarsi ai cambiamenti tecnologici. Con questo spirito a marzo il Movimento Giovani Imprenditori di Confartigianato Imprese Emilia-Romagna ha organizzato la convention regionale presso il DAMA - Tecnopolo Data Manifattura Emilia-Romagna di Bologna.

L’evento, che ha riunito giovani imprenditori da tutta la regione, si è articolato in due momenti chiave: una sessione formativa sull’Intelligenza Artificiale e la cerimonia di premiazione della seconda edizione del Premio Giovani Imprese.

Formazione e Intelligenza Artificiale: un’opportunità per

le PMI

Dopo l’apertura dei lavori, i partecipanti hanno assistito ai saluti istituzionali di Lorenzo Bernardi, Presidente regionale del Movimento Giovani Imprenditori Confartigianato, e Giovanni Paglia, Assessore regionale alle Politiche abitative, Lavoro e Politiche giovanili. Successivamente, il Dott. Eric Pascolo ha presentato il Tecnopolo Manifattura e le attività del CINECA, illustrando il ruolo chiave della digitalizzazione per le imprese.

Il cuore della prima parte dell’incontro è stato l’intervento formativo del Dott. Edoardo Degli Innocenti e del Prof. Mirko Ravaioli, che hanno approfondito il tema dell’Intelligenza Artificiale e il suo impatto sulla

gestione quotidiana delle piccole e medie imprese. Dall’ottimizzazione dei processi alla digitalizzazione del lavoro, l’IA si è rivelata un’opportunità concreta per migliorare competitività ed efficienza aziendale.

Premio Giovani Imprese: innovare oggi, guidare il domani

Dopo il momento formativo, la convention ha lasciato spazio alla presentazione delle imprese partecipanti alla seconda edizione del Premio Giovani Imprese. Le aziende selezionate, espressione di talento e innovazione, sono state celebrate

Alcuni dei giovani imprenditori emiliano-romagnoli che hanno partecipato al Premio Giovani Confartigianato Regionale
Stefano Lenzi di Prossimiti, vincitore del premio “Capacità di fare rete”

per il loro impegno nel trasformare idee in progetti di successo. Il momento più atteso è stato quello della premiazione, accompagnata da uno shooting fotografico che ha immortalato i vincitori e il loro entusiasmo.

Per Lapam Confartigianato Modena Reggio hanno partecipato Francesco Po con il progetto Materico dell’agenzia di comunicazione Apvd, Elena Manicardi con l’agenzia Proviaggi, Stefano Lenzi con Prossimiti, che si è aggiudicato il premio per la categoria “Capacità di fare rete”, e Flash Battery, che ha vinto il secondo premio della classifica generale.

A chiusura dell’evento, dopo le conclusioni di Amilcare Renzi, Segretario di Confartigianato Imprese Emilia-Romagna, un buffet ha offerto un’occasione informale di networking, consentendo ai giovani imprenditori di confrontarsi e creare nuove connessioni professionali. La convention si è confermata un’importante occasione di crescita e condivisione per il settore, ribadendo il ruolo centrale dell’innovazione nel futuro dell’artigianato e delle piccole imprese.

iscrizioni apriranno martedì 1°

Referente Movimento

Giovani Imprenditori

Elena Baraldi 059 893 111

elena.baraldi@lapam.eu

Premio Giovani Imprese Lapam Confartigianato 2025: al via le candidature per la 10a edizione Lapam Confartigianato Imprese Modena Reggio Emilia annuncia la nuova edizione del Premio Giovani Imprese, il riconoscimento dedicato ai talenti emergenti dell’imprenditoria locale.

Le iscrizioni apriranno martedì 1° aprile e sarà possibile candidarsi fino al 31 maggio. Il premio valorizza le giovani realtà imprenditoriali che si distinguono per innovazione, sostenibilità e crescita nel territorio.

La cerimonia di premiazione si terrà a luglio, in un evento che rappresenterà anche un momento chiave per il Movimento Giovani Lapam, con il rinnovo del Consiglio direttivo. Un'opportunità unica per celebrare il futuro dell’imprenditoria locale!

Per informazioni e candidature giovani.imprenditori@lapam.eu

Rita Cavalieri (Presidente

Movimento Donne): «Necessario

superare gli stereotipi»

Nel mese in cui si è celebrata la Giornata internazionale delle Donne la nostra associazione ha realizzato un focus per studiare i numeri di imprenditrici femminili e del gap di genere nei settori STEM

C’è una netta prevalenza dei laureati rispetto alle laureate in questi settori. Il divario maggiore si registra nell’area dell’informatica e delle tecnologie Ict (Information and communications technology). In Italia, nel 2023, si attesta al 16,8% il dato delle ragazze laureate nell’ambito dell’informatica e delle tecnologie Ict, in linea con il dato dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia che si attesta al 16,9%. È la fotografia dell’ufficio studi Lapam Confartigianato che ha realizzato un focus sul divario di genere maschile e femminile nei settori stem in occasione della Giornata Internazionale delle Donne e Ragazze nella Scienza che ricorre l’11 febbraio. Come confermato dai dati, nel 2023 le laureate in informatica e tecnologie Ict erano meno del 17%. Lo svantaggio delle donne in termini di ritorni occupazionali tuttavia non è legato solo al basso numero di laureate. A Modena la percentuale di studentesse di terza media che non raggiungono il livello di competenze numeriche sufficiente è pari al 40,7%, mentre quella degli studenti è il 36,6%, con un divario di genere femminile-maschile pari a 4,1 punti. Nel modenese un’impresa su cinque è gestita da donne (il 21,6% delle imprese attive nel territorio, pari a 13.640 attività). Nell’ultimo anno si sono perse 108 imprese femminili (-0,8%), mentre rispetto al 2019 si

registra un -2,6%, con 367 imprese in meno. A Reggio Emilia, invece, la percentuale di studentesse di terza media che non raggiungono il livello di competenze numeriche sufficiente è pari al 40,5%, mentre quella degli studenti è il 35%, con un divario di genere femminile-maschile pari a 5,5 punti. Nella provincia reggiana un’impresa su cinque è gestita da donne (il 19,2% delle imprese attive, pari a 9.075 attività). Nell’ultimo anno si sono perse 151 imprese femminili (-1,6%), mentre rispetto al 2019 si registra un -1% con 95 imprese in meno.

«Purtroppo ancora oggi gli stereotipi di genere e le aspettative incidono

profondamente sulle scelte accademiche delle ragazze. A partire dal contesto familiare dove, come ricostruito in passato dalle analisi Ocse, i genitori hanno aspettative maggiori verso i figli maschi, rispetto alle femmine, per intraprendere carriere in ambito scientifico. Un’impostazione che viene interiorizzata dalle stesse ragazze: anche le studentesse con ottimi risultati professionali hanno minori aspettative professionali dei coetanei maschi – afferma Rita Cavalieri, presidente del Movimento Donne Lapam Confartigianato –. Su questa tendenza incidono molto le aspettative sociali e dei genitori, con due conseguenze dirette: la prima è che le ragazze sono portate a vedersi meno dei maschi nel ricoprire professioni in ambito stem. la seconda è che tendono ad avere meno fiducia nelle proprie capacità nelle discipline scientifiche, con un impatto diretto sul livello di apprendimento in queste materie. Come associazione vogliamo sensibilizzare per provare a invertire questa tendenza, portando testimonianze di imprenditrici femminili all’interno degli istituti scolastici per evidenziare concretamente come non debbano esistere differenze di genere, ma come passione e competenze debbano essere i soli criteri che orientano nella scelta».

L’associazione firma

intesa con

la

Farnesina per l’internazionalizzazione della moda

Presente anche il Presidente Moda Lapam Confartigianato e Presidente Confartigianato Abbigliamento Roberto Guaitoli

Inaugurate a Roma, a Villa Madama, le “Giornate della moda italiana nel mondo”, innovativo format di promozione integrata nell’ambito della diplomazia della crescita inaugurate dal Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha inaugurato a Roma, a Villa Madama, alla presenza tra gli altri del Presidente di Confartigianato Abbigliamento e Presidente Moda Lapam Confartigianato Roberto Guaitoli. Come confermato in occasione dell’incontro, l’Italia è il primo produttore al mondo di alta moda e il secondo esportatore mon-

diale di un comparto dove trovano impiego più di mezzo milione di addetti in 62.000 aziende, quasi l’80% delle quali micro-imprese. Per intensificare e focalizzare sempre di più le attività promozionali, su impulso del Ministro Tajani si è riunito anche il “Tavolo Moda per l’internazionalizzazione”, che ha permesso di avviare uno stretto coordinamento tecnico in un’ottica di Sistema Paese. Il coordinamento è stato suggellato dalla firma, durante la cerimonia di presentazione delle Giornate della Moda Italiana nel mondo, di un

Protocollo d’Intesa con il quale la Farnesina mira a coordinare una più sistematica e coerente promozione del settore moda sui mercati internazionali, nell’ambito della strategia della diplomazia della crescita, tramite la rete diplomatico-consolare, gli Istituti di Cultura e la rete dell’agenzia Ice. Ciò permetterà di accrescere la qualità e la quantità degli eventi realizzati dalla rete diplomatica italiana a beneficio della moda italiana. Il protocollo d’intesa prevede infine la collaborazione con la Guardia di Finanza, per sviluppare progetti di formazione all’estero mirati alla prevenzione e alla lotta alla contraffazione. Su queste basi, le “Giornate della moda italiana nel mondo” vogliono rilanciare, attraverso Ambasciate, Rappresentanze Permanenti, Consolati ed Istituti Italiani di Cultura, una moda italiana che sia veicolo di sviluppo e specchio dei nostri valori, della nostra creatività e della nostra passione per l’innovazione.

Referente Categoria

Verso una nuova

regolamentazione per il settore acconciatura

Confartigianato

Benessere accoglie con favore le proposte di modifica

Una nuova spinta alla crescita del settore acconciatura e un deciso contrasto all’abusivismo. Sono questi gli obiettivi della proposta di modifica della legge che regola il comparto, presentata a Palazzo Madama grazie all’impegno del senatore Renato Ancorotti (FdI) e al contributo attivo di Confartigianato Benessere, insieme alle altre associazioni artigiane.

Durante la conferenza stampa di presentazione, Michele Ziveri, presidente di Confartigianato Benessere, ha ribadito l’importanza di queste modifiche per rafforzare la tutela della professionalità degli acconciatori e per garantire una maggiore flessibilità operativa alle imprese del

settore. Nel suo intervento, ha inoltre ringraziato il senatore Ancorotti per la disponibilità e il costante impegno a favore della categoria.

I Punti Chiave della

Proposta di Modifica

La proposta si articola in diversi interventi che mirano a migliorare la qualità dei servizi, a regolamentare il lavoro a domicilio e in altre sedi specifiche, a rafforzare la formazione e ad ampliare le possibilità professionali per gli operatori del settore.

Lavoro fuori sede Le modifiche prevedono che le imprese abilitate possano operare presso il domicilio del cliente in caso di malattia, impedimenti fisici o cerimonie, nonché in strutture sanitarie, caserme e altri contesti convenzionati. Sarà inoltre possibile esercitare l’attività in spazi turistici, sportivi e fieristici, nel rispetto delle normative igienico-sanitarie locali.

Formazione e aggiornamento Un altro punto centrale della proposta

riguarda la formazione professionale. Le Regioni avranno un ruolo attivo nell’introduzione di percorsi di aggiornamento e nella definizione di requisiti omogenei per la selezione dei docenti, garantendo così standard formativi più elevati per gli operatori del settore.

Affitto di poltrona

Per quanto riguarda l’affitto di poltrona, la nuova disciplina introduce una maggiore flessibilità, permettendo anche a tatuatori, onico-tecnici e make-up artist di usufruire di questo strumento nelle Regioni che prevedono percorsi formativi specifici e per chi possiede i requisiti professionali necessari.

La figura del responsabile tecnico temporaneo Infine, la proposta introduce la figura del responsabile tecnico temporaneo. Questa figura potrà essere nominata dal titolare dell’attività per un massimo di 30 giorni, prorogabili fino a 90 in caso di motivi di salute, con obbligo di comunicazione alla Camera di Commercio competente.

Grazie a questi interventi, il settore acconciatura potrà contare su una normativa più moderna e rispondente alle esigenze delle imprese e dei professionisti, contribuendo a una crescita strutturata e alla tutela della qualità dei servizi offerti.

Emergenza PFU:

le

richieste della nostra associazione

La nostra associazione a livello nazionale ha lanciato un appello al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per affrontare l’emergenza legata alla gestione degli Pneumatici Fuori Uso (PFU)

Interventi urgenti per risolvere le criticità del sistema attuale con soluzioni strutturali e legislative per migliorare l’efficienza dell’intera filiera. È l’appello lanciato dalla nostra associazione per porre rimedio all’annoso problema dei PFU. Nel periodo di densa attività per il passaggio dalle gomme invernali a quelle estive, la nostra associazione vuole nuovamente porre i riflettori sulla situazione. La problematica principale evidenziata è l’inefficienza e la discontinuità del servizio di raccolta degli pneumatici fuori uso, che crea difficoltà operative ed economiche per gli autoriparatori-gommisti. Le officine si trovano a gestire giacenze elevate di PFU, con il rischio di sanzioni amministrative e gravi conseguenze per l’ambiente e la salute pubblica. Stando a quanto riportato da Confartigianato, le officine associate hanno accumulato oltre 450 tonnellate di PFU inevasi.

Per affrontare questa situazione critica, l’associazione ha avanzato diverse proposte concrete

 Implementazione del Registro Nazionale Produttori e Importatori Pneumatici: l’associazione suggerisce di utilizzare il portale del Registro per centralizzare le richieste di ritiro PFU da parte delle officine e smistarle automaticamente ai consorzi obbligatori. Questo sistema garantirebbe maggiore trasparenza, regolamentazione e ottimizzazione del meccanismo a vantaggio di tutti gli attori della filiera;

 Definizione di un nuovo Extra Target di raccolta: l’associazione propone di prevedere un ulteriore target di raccolta per ridurre le difficoltà operative legate all’accumulo di pneumatici nelle officine;

 Supporto alle imprese che operano regolarmente: l’associazione chiede che la raccolta di PFU sia vincolata alla legittimità degli operatori, che devono essere qualificati ai sensi della Legge 122/1992 e dimostrare la regolarità dell’acquisto degli pneumatici. Questo meccanismo contrasterebbe l’abusivismo, la concorrenza sleale e i rischi per la sicurezza stradale;

 Intensificazione dei controlli sui flussi degli pneumatici: l’associazione sollecita un maggiore controllo dei flussi degli pneumatici a monte della filiera, con particolare attenzione alle vendite online, per intercettare i flussi illeciti, contrastare l’evasione fiscale e recuperare risorse per l’economia e l’ambiente;

 Revisione del sistema di assegnazione dei quantitativi di PFU: l’associazione propone di rivedere i criteri di assegnazione dei quantitativi di PFU, adattandoli alle effettive esigenze e specificità territoriali, superando gli accorpamenti in macro-aree poco funzionali.

Referente Categoria Autoriparazione

“Lapam sulla neve”: successo per la quarta edizione dell’appuntamento

Circa cinquanta i partecipanti tra collaboratori dell’associazione e imprenditori

«Valorizzare il turismo locale e sensibilizzare la nostra base associativa alle bellezze del territorio, puntando sul fare network tra imprenditori aumentando il senso di appartenenza all’associazione. Lapam sulla neve è stato un momento per radunarsi, riscoprire il suggestivo terri-

torio dell’Appennino e farlo insieme, stimolando l’engagement e il fare “rete” tra associazione e imprenditori». Carlo Alberto Rossi, Segretario Generale Lapam Confartigianato, commenta così la quarta edizione di “Lapam sulla neve”, l’iniziativa promossa dall’associazione per promuovere il turismo locale. L’evento,

riproposto in questo 2025, ha trovato grande riscontro: tra sci e camminate, una cinquantina tra imprenditori e collaboratori dell’associazione hanno trascorso una giornata ricca di suggestione, respirando l’aria pura dell’Appennino. «Lapam – prosegue Rossi – è anche promozione del territorio e delle sue bellezze. Il nostro Appennino non ha nulla da invidiare ad altre realtà in quanto a paesaggi e servizi d’avanguardia. Questo grazie agli impianti, ma anche all’attrattività che ha raggiunto livelli molto alti. Come associazione stiamo lavorando per garantire un’offerta di servizi per tutto l’arco dell’anno». Lapam sulla neve ha consentito ai presenti di fare una passeggiata in mezzo ai boschi del Cimone, accompagnati dalle guide GAE (Guide ambientali escursionistiche) Jacopo Ori e Filip-

Alcuni momenti di convivialità

della delegazione Lapam Confartigianato in occasione della quarta edizione di “Lapam sulla neve”

po Contri, entrambi di Stray Dogs, i quali hanno ottenuto l’abilitazione proprio grazie a uno dei numerosi corsi promossi da Formart, l’ente di formazione di Lapam Confartigianato. Il corso, che permette a chiunque sia interessato di ottenere l’abilitazione, è diventato strutturato nel tempo e verrà ripetuto anche nei prossimi anni. Romana Pollacci, responsabile della Zona Frignano per la nostra Associazione, conclude: «L’Appennino è una grande risorsa che va promossa e fatta conoscere, dove è possibile valorizzare un turismo, estivo e invernale, sostenibile e alla portata di tutti. Con queste tipologie di iniziative vogliamo contribuire a sensibilizzare e promuovere un turismo di prossimità in un territorio ricco eccellenze e opportunità».

Referente Categoria Turismo

Il nuovo Regolamento imballaggi

UE in vigore da agosto 2026

Pubblicato il nuovo regolamento europeo imballaggi che impone una significativa riduzione dei rifiuti

Ora è ufficiale. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale il nuovo regolamento imballaggi UE 2025/40. Il regolamento impone una riduzione significativa dei rifiuti tramite l’obbligo generale per gli operatori economici di utilizzare gli imballaggi al minimo, limiti per determinati tipi di imballaggi monouso, nonché obiettivi vincolanti di riutilizzo al fine di garantire una maggiore circolarità dei materiali e una riduzione dell’utilizzo delle risorse.

In particolare, il regolamento introduce:

 obiettivi per il 2030 e il 2040 relativi a una percentuale minima di contenuto riciclato negli imballaggi (fino al 65% per le bottiglie di plastica monouso entro il 2040);

 prescrizioni per ridurre al mini-

mo il peso e il volume degli imballaggi ed evitare gli imballaggi non necessari;

 prescrizioni per ridurre al minimo le sostanze che destano preoccupazione, anche limitando l’immissione sul mercato di imballaggi a contatto con i prodotti alimentari contenenti sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) in quantità superiore a determinate soglie;

 prescrizioni in materia di etichettatura, marcatura e informazione (ad esempio per i materiali di cui sono composti gli imballaggi o il contenuto riciclato);

 restrizioni per gli imballaggi di plastica monouso, tra cui quelle per frutta e verdura preconfezionate di peso inferiore a 1,5 kg, sacchetti di plastica in materiale ultraleggero e cibi e bevande riempiti e consumati all’interno di hotel, bar e ristoranti;

 obiettivi di riutilizzo vincolanti per il 2030 e obiettivi indicativi

per il 2040, diversi in base al tipo di imballaggio utilizzato, nonché disposizioni che impongono agli esercizi commerciali che offrono cibi e bevande da asporto di permettere che i clienti portino i propri contenitori senza costi aggiuntivi;

 l’istituzione di sistemi di deposito cauzionale e restituzione per alcuni tipi di bottiglie di plastica monouso per bevande nonché per alcuni tipi di contenitori di metallo monouso per bevande.

Per quest’ultimo caso, gli Stati membri possono essere esentati da tale obbligo se:

 il tasso di raccolta differenziata è pari all’80% o superiore in peso degli imballaggi di questo formato messi a disposizione sul mercato per la prima volta nel territorio di detto Stato membro nel 2026 e

 entro il 1° gennaio 2028, lo Stato membro notifica alla Commissione la domanda di deroga e presenta un piano di attuazione indicante una strategia con misure concrete, compreso il loro calendario che garantisca il raggiungimento del tasso di raccolta differenziata del 90 % in peso degli imballaggi in questione.

Il nuovo regolamento è entrato in vigore l’11 febbraio 2025 e decorrerà dal 12 agosto 2026.

Addio al fact-checking di Meta: come cambia la comunicazione sui

social

Nel mese di gennaio, il CEO di Meta Mark

Zuckerberg ha dichiarato l’abbandono da parte delle sue piattaforme del factchecking tradizionale, svolto da terze parti, in favore delle Community Notes, seguendo l’esempio di X e sollevando preoccupazioni sul futuro della comunicazione sui social media.

Il fact-checking, introdotto da Meta nel 2016, riusciva a bloccare le bufale grazie alla collaborazione con organizzazioni indipendenti che analizzavano i contenuti in oltre 60 lingue, garantendo un’informazione più pulita. Ora invece, il rischio è che questi contenuti circolino liberamente, esponendo gli utenti a informazioni false e, il più delle volte, non prive di intento manipolatorio.

Zuckerberg ha fornito come ragione di una scelta assai contestata i troppi limiti del sistema che, a suo dire, avrebbero generato in molti utenti una percezione di censura.

Certamente, dietro la scelta del colosso dei social media c’è anche una strategia politica e di business: con il ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, favorevole a un approccio meno regolato alle notizie, Meta ha dovuto adeguarsi a piattaforme come la rivale X – in capo a uno dei più importanti alfieri

del Tycoon come Elon Musk – per garantirsi la sopravvivenza all’interno del mercato a stelle e strisce. Nel nostro continente, invece, Meta dovrà continuare a rispettare il Digital Services Act, regolamento dell’Unione Europea in materia di diffusione di contenuti illegali, pubblicità trasparente e disinformazione, creando di fatto un doppio standard.

A sostituire il fact-checking tradizionale saranno le cosiddette Community Notes, che gli utenti di Facebook, Instagram e Threads possono lasciare per indicare agli altri fruitori delle piattaforme la veridicità del contenuto in questione. Dal 18 marzo, le Community Notes sono pubblicate sulle piattaforme di Meta in forma anonima con una lunghezza massima di 500 caratteri e un collegamento a supporto delle informazioni fornite. Per il momento il test interessa esclusivamente gli Stati Uniti, ma è chiaro che l’intenzione sia quella di rendere disponibile la funzione su scala globale nei prossimi mesi.

Per poterle pubblicare, gli utenti devono avere un’età superiore ai 18 anni, un account in regola aperto da più di sei mesi, un numero di telefono verificato o l’abilitazione all’autenticazione a due fattori per l’accesso al profilo. Tutti i contenuti presenti sulle piattaforme saranno sottoposti a questo genere di valutazioni, eccezion fatta – almeno per il momento – solo per gli annunci pubblicitari.

A favore delle Community Notes, in ogni caso, sono da riportare due studi: il primo, condotto dall’Università dell’Illinois Urbana-Champaign, ha rilevato che gli utenti di X si dimostrano meglio disposti a modificare i contenuti fake in risposta alle note della community, mentre il secondo, a cura di PNA Nexus, ha

dimostrato che queste sono percepite dagli utenti come più affidabili rispetto alle segnalazioni dei factchecker. Per contro, è comunque innegabile che dal momento in cui Musk ha deciso di rinunciare al fact-checking, X si sia popolata di disinformazione, insulti e contenuti spazzatura.

In aggiunta a tutto questo, va considerato che se da un lato Meta attenua la presa sulle fake news, dall’altro chi non ferma la propria crescita è l’intelligenza artificiale, sempre più capace di manipolare materiali testuali e audiovisivi, rendendo la vita via via più semplice a chi vuole creare notizie false. A questo punto, l’unico possibile antidoto alla preoccupante diffusione di fake news rimane l’imprescindibile verifica delle fonti, una sfida per ognuno di noi soprattutto quando si parla di online, dove l’origine delle notizie non è sempre chiaramente identificabile.

Gelato Day, Casolari: «Valorizzare la qualità del prodotto artigianale»

In occasione del Gelato Day che si celebra in tutta Europa il 24 marzo abbiamo svolto un focus per dare valore al prodotto realizzato nelle attività artigianali

«ÈResponsabile Categoria

Alimentazione

Daniele Casolari

059 893 111

daniele.casolari@lapam.eu

uno di quei prodotti che è in grado di superare la stagionalità. Specie quando si tratta di un prodotto artigianale, che si distingue per la sua qualità superiore e la garanzia di sicurezza alimentare, rappresentando una vera e propria eccellenza in grado di esaltare i prodotti tipici locali». Daniele Casolari, responsabile sindacale e delle categorie della nostra associazione, commenta con queste parole un’indagine dell’ufficio studi Lapam Confartigianato sul gelato in occasione del Gelato Day, che ricorre ogni anno il 24 marzo ormai dal 2013. La Giornata Europea del Gelato Artigianale è l’unica giornata che il Parlamento Europeo abbia finora dedicato a un alimento. Si celebra ogni anno in tutti i Paesi europei, con eventi, incontri e iniziative volti a diffondere la cultura del gelato artigianale. Analizzando nello specifico la situazione sul territorio di Modena e provincia, come si evince dall’indagine elaborata dall’ufficio studi Lapam Confartigianato, al 31 dicembre 2024 nell’area modenese si contano 185 gelaterie e pasticcerie attive e di queste l’83,2% sono imprese artigiane. Negli ultimi 10 anni, però, le imprese del settore hanno visto un calo significativo pari al 13,6% (al quarto trimestre 2014 erano 214). Nell’area di Reggio Emilia e provincia, invece, sono 174 le attività al 31 dicembre 2024. L’86,6% di queste sono imprese artigiane. Negli ultimi 10 anni le imprese del settore hanno visto un calo pari al 24,3% (al quarto trimestre 2014 erano 230). Offrendo una panoramica più ampia, in Italia il fatturato del gelato nel 2023, ultimo dato disponibile, cresce dell’11% rispetto al 2022, avvicinandosi

ai 3 miliardi di euro tra gelaterie, pasticcerie e bar che offrono gelato. L’Emilia-Romagna è la sesta regione italiana per concentrazione di laboratori di produzione artigianale del gelato con 1.235 realtà. «Quella del “Gelato Day” – aggiunge e conclude Casolari – è un’occasione unica per contribuire alla valorizzazione di questo prodotto, alla promozione del sapere artigiano e allo sviluppo della tradizione gastronomica del settore. Il gelato, pur rimanendo un prodotto principalmente consumato nei mesi estivi, riesce a superare la sua stagionalità. Questo dimostra come sia in grado di generare valore e di raccontare le peculiarità di un territorio. È fondamentale sostenere le attività locali, in particolare quelle artigianali, che creano prodotti valorizzando le materie prime della nostra area. È anche cruciale sensibilizzare i consumatori a fare scelte consapevoli, sempre più indirizzate verso cibi salutari, nutrienti e gustosi, realizzati con metodi tradizionali che non danneggiano l’ambiente, a favore di una produzione di alta qualità e sostenibile. Il gelato artigianale si distingue per le sue tecniche di lavorazione tradizionali, sempre più orientate a soddisfare esigenze dietetiche specifiche o intolleranze alimentari, per venire incontro a tutti i gusti».

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L’associazione mette in guardia

le imprese sui dispositivi non a norma

L’associazione ha formalizzato la segnalazione tramite una lettera inviati agli impiantisti

C’è preoccupazione per l’immissione sul mercato di un dispositivo di filtraggio per generatori a biomassa che prometterebbe di consentire lo scarico a parete. Sebbene il produttore lo presenti

Referente Categoria

Impiantisti

Matteo Vezzani

059 893 111

matteo.vezzani@lapam.eu

come una soluzione per migliorare la classe di prestazione ambientale degli impianti, forte di una “certificazione”, l’associazione sottolinea con forza che la certificazione di un prodotto per alcune sue caratteristi-

che non implica automaticamente la sua conformità alle leggi vigenti in materia di scarico fumi. Nella lettera con cui si è formalizzata la segnalazione alle imprese associate si legge chiaramente l’avvertimento: “Affidarsi esclusivamente a un certificato o attestato fornito dal costruttore, senza verificarne il rispetto della legge, può esporre l’impresa installatrice a sanzioni, contenziosi e gravi responsabilità civili e penali”.

Un punto cruciale evidenziato riguarda la normativa sullo scarico fumi per i generatori a biomassa. Viene ricordato che il divieto di scarico a parete è stabilito dal Dpr del 26 agosto 1993, n. 412, dalla legge 90/2013 che lo ha modificato e dal Dlgs 102/2014. È importante notare che la legge prevede deroghe unicamente per i generatori a gas, escludendo quindi quelli a biomassa. Analizzando le caratteristiche del dispositivo pubblicate online dal costruttore, si rilevano ulteriori criticità. In particolare, viene segnalato che “il canale da fumo è in contropendenza, dando seguito a diversi rischi”. Sussistono inoltre dubbi significativi riguardo al “tiraggio naturale, essenziale per evacuare i fumi contenenti, fra gli altri, il monossido di carbonio, che non è misurabile in opera, con possibili ripercussioni sulla sicurezza e sulle prestazioni”.

Le perplessità non si fermano qui. Il costruttore del dispositivo dichiara anche un miglioramento del rendimento basato su test definiti come “non standardizzati e non necessariamente rappresentativi di un reale miglioramento delle prestazioni energetiche del generatore”. È cruciale che le imprese installatrici verifichino attentamente la conformità normativa di qualsiasi dispositivo innovativo venga proposto sul mercato, prestando particolare attenzione alle disposizioni in materia di scarico fumi per gli impianti a biomassa e non basandosi unicamente su certificazioni fornite dai produttori. La prudenza e la rigorosa osservanza delle leggi sono elementi imprescindibili per evitare gravi conseguenze legali e per garantire la sicurezza degli utenti.

Focus sull’edilizia: «Il comparto è di

fronte a un contesto fatto di luci e ombre»

L’analisi del nostro ufficio studi sul settore dell’edilizia. Il commento del presidente Lapam del comparto Claudio Boccaletti illustra un quadro fatto di aspetti positivi e di incertezze

«Il settore edile si trova di fronte a un contesto complesso, caratterizzato da luci e ombre. Da un lato la tenuta del settore nel 2024, ma dall’altro il calo dell’occupazione, la decelerazione degli investimenti, le difficoltà di accesso al credito e le incertezze legate al quadro macroeconomico e geopolitico impongono un approccio prudente e una costante attenzione all’evoluzione del mercato». È il commento di Claudio Boccaletti, presidente della categoria Edilizia per Lapam Confartigianato, sull’analisi che riguarda il comparto delle costruzioni a Modena e Reggio Emilia. Come emerge dall’indagine elaborata dall’ufficio studi Lapam Confartigianato, nel modenese sono 10.806 le imprese attive nel 2024, pari al 17,1% del totale provinciale. Quasi 22 mila gli addetti operanti nel settore, per un valore aggiunto nel 2022 pari a 1,5 miliardi di euro, corrispondente al 5,3% del totale provinciale. A Modena il 40,5%

degli addetti lavora nelle imprese artigiane: un’incidenza superiore alla media nazionale che si attesta al 39,8%. Il dato permette all’area di essere tra le 56 province italiane con un peso maggiore dell’artigianato. Quella modenese è anche tra le 62 province con dimensione media nell’artigianato dell’Edilizia superiore alla media con 1,93 addetti per impresa attiva rispetto all’1,87 nazionale.

A Reggio Emilia, invece, sono 10.533 le imprese attive nel 2024, pari al 17,1% del totale provinciale. Poco meno di 15 mila gli addetti operanti nel settore, per un valore aggiunto nel 2022 pari a 953 milioni di euro, corrispondente al 4,8% del totale provinciale. Reggio Emilia è la 12esima provincia a livello nazionale per vocazione artigiana, infatti sono nell’artigianato almeno 6 addetti su 10 del comparto costruzioni.

«I dati evidenziano in maniera

chiara la situazione che ha attraversato e sta tuttora attraversando il comparto – conclude Boccaletti –. Le misure contenute nella Legge di Bilancio 2025 e le risorse impiegate nel Pnrr possono dare una spinta a un comparto che vede la sostanziale riduzione, fino al superamento del Superbonus, di numerosi bonus e incentivi per la riqualificazione energetica. Il rischio concreto è che una parte delle piccole e medie imprese del settore vada incontro a un significativo periodo di riduzione dell’attività. È importante però che si permetta alle imprese di avere un accesso al credito più agevole e una semplificazione della burocrazia che nell’edilizia trova una delle massime espressioni, e anche l’adozione del Pug non segna di certo un cambio di rotta. L’associazione, come fatto anche per la normativa sulla patente a crediti, si mette a disposizione per garantire sempre una consulenza puntuale e precisa, ma le imprese hanno urgenza di avere meno pressione fiscale e burocratica per valorizzare il proprio lavoro al meglio».

A livello regionale allargando il discorso alla filiera dell’edilizia, che comprende anche tutti gli attori economici che girano attorno al settore, dal mobilificio, all’agenzia immobiliare, all’interior designer, si arriva a toccare il 9,2% del valore aggiunto regionale (superiore al 7,3% medio nazionale). Dallo studio, si nota una dinamica negativa dell’occupazione nel settore delle costruzioni in Emilia-Romagna (-0,6%), meno accentuata rispetto al -7,8% del 2023.

Referente Categoria Edilizia
Marco Assirelli: «I clienti sono diventati esperti, per questo le imprese devono formarsi e informarsi»

Con Marco Assirelli, ospite di un doppio appuntamento rivolto alle imprese del verde, abbiamo approfondito alcuni casi studio e le macroterme

Due iniziative dedicate alle imprese del verde con un focus sul tappeto erboso e sulle macroterme. È di questo che si è parlato in un doppio incontro promosso dalla nostra associazione e che ha visto come relatore il dottore agronomo forestale specializzato in tappeti erbosi Marco Assirelli. Nel corso del primo incontro, Assirelli ha trattato vari aspetti del tappeto erboso, partendo dai problemi di varia natura (patologici, calpestio, larve, etc) per poi presentare possibili soluzioni sostenibili secondo il PAN. Nel secondo e ultimo dei due momenti, entrambi svolti presso la nostra sede centrale associativa

Referente Categoria Giardinieri

Daniele Casolari 059 893 111 daniele.casolari@lapam.eu

di Modena, si sono analizzate nel dettaglio le macroterme (Cynodon dactylon, Paspalum notatum, genere Zoysia e Pennisetum clandestinum), studiandone caratteristiche e utilizzi per una scelta professionale consapevole e per poter avere nuove opportunità sul mercato italiano.

Dott. Assirelli, perché formarsi e informarsi ormai è diventato indispensabile?

«Sicuramente dal punto di vista climatico un aggiornamento costante è fondamentale per ottenere imprese che siano sostenibili, non solo dal punto di vista della conoscenza di materiali o di conoscenze culturali, ma anche e soprattutto da un punto di vista economico. Da dopo la pandemia, però, devo sottolineare che ho notato un estremo cambiamento del mercato: i clienti finali hanno

una conoscenza e un’esigenza sensibilmente diverse rispetto a quanto avevano prima del Covid».

Lei svolge numerosi appuntamenti formativi: che platee osserva durante questi momenti?

«Da inizio anno avrò già incontrato oltre mille giardinieri. Ora inizio a informare anche i privati e oggigiorno viviamo in un contesto dove i privati, a livello di presenze, sono in numero doppio rispetto ai giardinieri. Osservo ancora un po’ di resistenza al cambiamento dei tempi e all’evoluzione del mestiere, per quanto io debba ammettere che sto comunque cominciando a notare una sensibilità ai temi della formazione e dell’informazione perché stanno prendendo consapevolezza che i clienti finali sono informati. C’è ancora tanta strada da fare, però, sotto diversi punti di vista».

Il settore che momento sta vivendo?

«Siamo in una fase di cambiamento importante, dove siamo “osservati”, mi passi il termine, dal mercato, dalle istituzioni, dalle associazioni. La nostra Regione, in particolare dopo le alluvioni, ha tanto lavoro da fare e mi aspetto che ci sia davvero un cambiamento culturale nel nostro settore. Anche perché ci aspettiamo veramente un boom di under 30 in entrata come piccole imprese, che mi fa ben sperare in un cambio culturale anche in termini di qualità del lavoro».

In sede centrale Lapam Confartigianato, Marco Assirelli approfondisce le macroterme e alcuni casi studio

Orientamento scolastico:

X DataNet e Tecnopolo incontrano gli studenti di seconda media

di San Prospero e

Medolla

Continua il lavoro della nostra associazione per avvicinare il mondo degli imprenditori a quello degli studenti: a Medolla e San Prospero due appuntamenti per aiutare i ragazzi e le ragazze di seconda media nell’orientamento

Due giorni all’insegna delle testimonianze e dell’esperienza. Davanti a circa una sessantina di studentesse e studenti di seconda media in due appuntamenti con le classi di San Prospero prima e di Medolla poi, la nostra associazione ha promosso un’iniziativa di orientamento per i ragazzi, portando due testimonianze di realtà locali che hanno raccontato la loro storia d’impresa e hanno aiutato alunne e alunni nell’orientarsi per il futuro e che ripeteranno l’iniziativa anche con studentesse e studenti di Medolla. Enrico Clerici e Alessia Pignatti, rispettivamente titolare e hr recruiter di X DataNet, mentre Simona Sbardelatti, Responsabile Progettazione Finanziata Tecnopolo, e Valentina Bergamini, ricercatrice del Tecnopolo e mandataria italiana brevetti, hanno offerto testimonianza diretta della vita lavorativa, fornendo consigli utili alle ragazze e ai ragazzi che si trovano a pochi mesi dall’inizio di una nuova avventura, quella nell’istituto superiore che frequenteranno nei prossimi anni. L’incontro, introdotto da Monica Salvioli del nostro ufficio studi con una presentazione del tessuto economico locale dei profili più richiesti dalle imprese, aveva l’obiettivo di fornire consigli utili sulla formazione per aiutare i giovani studenti a progettare il proprio percorso scolastico prima e professionale poi. «Come associazione – afferma Andrea Ronchetti, responsabile della Zona

Area Nord per Lapam Confartigianato – da diversi anni ormai collaboriamo con la rete scolastica locale, perché crediamo fortemente che anche noi possiamo dare un contributo importante per aiutare i ragazzi nell’orientarsi e nello scegliere il proprio futuro. I nostri imprenditori hanno condiviso la loro esperienza in maniera personale e unica. Incontri come questo rappresentano un’occasione preziosa per avvicinare i giovani al mondo dell’impresa, ispirandoli con storie di passione, impegno e successo. Crediamo che tali esperienze possano accendere in loro nuove ambizioni e sogni per

il futuro». «X DataNet è un’azienda specializzata nello sviluppo di software applicativi nell’ambito della corporate governance – affermano Enrico Clerici e Alessia Pignatti di X DataNet –: per noi presentare la nostra attività e il fare impresa davanti a dei ragazzi è importante. Per quanto loro siano ancora un po’ distanti anagraficamente dal mondo del lavoro, è già importante il fatto di iniziare a seminare qualcosa. Il consiglio che ci sentiamo di rivolgergli è di capire che cosa piace fare a loro: dovranno lavorare per molti anni ed è importante che seguano una strada che dia loro delle soddisfazioni personali. Se riescono a trovare un lavoro nell’ambito di loro interesse è più facile crescere anche professionalmente». «Per noi è importante fare presente ai ragazzi di seconda media ciò che facciamo come Tecnopolo e l’approccio alla disciplina tecnico scientifica – aggiungono Simona e Valentina –. Vogliamo mostrare ciò che si può fare a contatto con le aziende e per le aziende, specie quelle del territorio. Proviamo a far capire ai ragazzi e alle ragazze quello che potrebbe essere il loro futuro in questo campo e mostrare che le persone che operano nel settore non sono solo figure che lavorano in laboratorio con il camice indossato». Referente Rapporti con scuole e istituti Elena Baraldi 059 893 111 elena.baraldi@lapam.eu

Gli imprenditori incontrano gli studenti delle classi medie per l’orientamento

L’analisi del comparto

meccanica: a

Modena e Reggio Emilia

incremento di ore di CIG

Il nostro ufficio studi ha analizzato le dinamiche del comparto meccanica delle province di Modena e Reggio Emilia

Export, cassa integrazione e addetti nelle imprese del settore. Tocca diversi aspetti l’analisi dell’ufficio studi Lapam Confartigianato sul comparto della meccanica, uno dei settori principali per le province di Modena e Reggio Emilia.

Focus su Modena

Come emerge dal quadro, nei primi 9 mesi del 2024 l’export di meccanica nel modenese ha tenuto registrando un +1,1% determinato da un’ottima performance degli autoveicoli (+9,8%) che compensa un -6,1% di calo dell’export dei macchinari. Per quanto riguarda la cassa integrazione, Modena si piazza al secondo posto in classifica tra le principali

province in Italia per incremento di ore di CIG nel settore meccanico, con 8,3 milioni di ore, pari a cinque volte quelle del 2023 (+405,7%). Gli ultimi dati sulla cassa integrazione dell’artigianato forniti dall’FSBA (Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato) riferiti ai primi 11 mesi del 2024, vedono l’Emilia-Romagna al primo posto per incremento del valore dell’assegno di integrazione salariale a cui hanno dovuto fare ricorso le imprese artigiane della meccanica, più che raddoppiato rispetto ai primi 11 mesi del 2023 (+139,9%). Tra le prime 28 province italiane per valore dell’assegno erogato nei primi 11 mesi del 2024 Modena si piazza al terzo posto con un incremento tendenziale del +188,9%.

Che cosa accade a Reggio Emilia?

tra le principali 28 province per valore dell’export di meccanica, in

Regione il calo più accentuato si osserva a Reggio Emilia (-9,6%): una decrescita trainata dai macchinari che registrano un -11,9%. Per quanto riguarda la cassa integrazione, Reggio Emilia si piazza al quinto posto in classifica tra le principali province in Italia per incremento di ore di CIG nel settore meccanico, con 7,5 milioni di ore, pari a due volte e mezzo il 2023 (+158,6%). Gli ultimi dati sulla cassa integrazione dell’artigianato forniti dall’FSBA (Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato) riferiti ai primi 11 mesi del 2024, vedono l’Emilia-Romagna al primo posto per incremento del valore dell’assegno di integrazione salariale a cui hanno dovuto fare ricorso le imprese artigiane della meccanica, più che raddoppiato rispetto ai primi 11 mesi del 2023 (+139,9%). Tra le prime 28 province italiane per valore dell’assegno erogato nei primi 11 mesi del 2024 Reggio Emilia si piazza al secondo posto con un incremento tendenziale del +232,6%.

«L’analisi del nostro ufficio studi –afferma Davide Gruppi, presidente Lapam Confartigianato Meccanica – ben fotografa la situazione che sta attraversando il nostro comparto ormai da mesi. Se da un lato l’export complessivo del settore ha mantenuto un andamento positivo, dall’altro la contrazione dell’export dei macchinari e l’aumento esponenziale della cassa integrazione pongono interrogativi significativi sulla tenuta del settore nel medio-lungo periodo. È fondamentale interveni-

re con misure concrete a supporto delle aziende, incentivando la formazione specialistica, rafforzando i percorsi di inserimento lavorativo e favorendo politiche industriali che possano garantire stabilità e crescita al settore. Si rendono necessari, inoltre, come ribadito in occasione di un tavolo istituito presso la Regione Emilia-Romagna, la realizzazione di un Fondo sovrano che possa sostenere gli investimenti e l’utilizzo di adeguati ammortizzatori sociali per non disperdere le competenze acquisite nelle possibili fasi di difficoltà delle imprese. Come associazione lavoreremo al fianco delle imprese per affrontare queste sfide e per valorizzare un comparto strategico per l’economia del nostro territorio».

A livello regionale

Permane, inoltre, la difficoltà di reperimento di lavoratori che a livello regionale è più alta nel 2024 per Metalmeccanica ed elettronica rispetto al totale economia e cresce di 4,1 punti nell’ultimo anno. Nonostante calino del 15,1% le entrate previste dalle imprese del settore, rimangono difficili da reperire il 60,7% dei lavoratori: la quota supera di 10,1 punti la media del totale entrate del 50,6%.

Due imprese associate al MECSPE

Officina Vandelli e Meta presenti nel Villaggio Confartigianato del MECSPE: «Esperienza positiva»

Due imprese nostre associate hanno presenziato al MECSPE, una delle principali Fiere rivolte al comparto della meccanica: si tratta di Officina Vandelli e di Meta. Entrambe hanno espresso un giudizio positivo sulla kermesse.

«Sono stati giorni sicuramente positivi – ha commentato Alessandro Preti di Meta – ed è stata una piacevole sorpresa, perché si percepisce che siano giorni difficili nel settore della

metalmeccanica, ma c’è stato un grande interesse da parte dei visitatori nel ricercare sempre aziende innovative che rimangano al passo con i tempi. Abbiamo avuto l’occasione di creare diversi contatti nuovi e, inoltre, è stata un’ottima occasione per salutare e ritrovare tutti i nostri clienti principali. Una vera gratificazione perché dimostra che c’è un rapporto umano oltre a quello lavorativo e si vede che hanno piacere a continuare a lavorare con noi».

«La nostra prima partecipazione nei giorni scorsi a Mecspe – ha aggiunto Gian Luca Vandelli di Officine Vandelli – è stata del tutto positiva: abbiamo trascorso

a Bologna tre giorni stimolanti e pieni di incontri sia con aziende simili alla nostra sia con realtà di settori molto diversi. L’invito che abbiamo rivolto agli ospiti di toccare con mano il nostro lavoro è stato accolto prontamente: abbiamo visto esperti del settore esaminare con attenzione i pezzi esposti, apprezzarne la qualità e riconoscere il valore della fornitura completa che offriamo ai nostri clienti. La nostra soddisfazione è merito anche di chi ha condiviso con noi questa avventura. Un ringraziamento speciale va alla delegazione del Comune di Fiorano che è venuta a trovarci, composta da vicesindaco e due assessori».

“Obiettivo export: Focus Scandinavia”: il fascino

del Made in Italy nei mercati scandinavi

Che cosa è emerso dal webinar per approfondire le opportunità di mercato nei paesi scandinavi

“Obiettivo export: Focus Scandinavia”: era questo il tema del webinar dedicato alle piccole e medie imprese italiane interessate a espandere la propria presenza nei Paesi del Nord Europa. L’incontro, promosso dalla nostra associazione in collaborazione con Columdae ApS, azienda danese specializzata in internazionalizzazione, ha fornito una panoramica sulle opportunità di mercato in Danimarca, Svezia, Norvegia e Finlandia, mettendo in evidenza i settori più promettenti e le strategie per un

Referente internazionalizzazione

Fabio Brusini

059 893 111

fabio.brusini@lapam.eu

posizionamento vincente.

Durante l’evento, Claudio Pellegatta, Account Executive di Columdae ApS, ha sottolineato il forte appeal che i prodotti italiani esercitano nei mercati scandinavi e l’importanza della qualità per avere successo in queste economie avanzate.

«I Paesi scandinavi – ha dichiarato Pellegatta, il quale ha ribadito come il mercato scandinavo sia in cerca di fornitori capaci di coniugare innovazione e qualità, due elementi che le imprese italiane sono in grado di offrire con successo – rappresentano mercati con un forte potere di acquisto, dove i consumatori non cercano solo prodotti, ma esperienze e valore aggiunto. Non si tratta di

una competizione basata sul prezzo: in questi mercati, il costo del prodotto viene dopo. Qui si acquistano articoli di alta gamma, dove l’innovazione e la qualità sono elementi imprescindibili. Per questo motivo, le aziende italiane possono avere un grande vantaggio: il Made in Italy è molto considerato, il brand Italia pesa e ha un’ottima reputazione. I clienti scandinavi sanno che le nostre imprese sono in grado di produrre eccellenza e di offrire qualcosa di unico. Tuttavia, per entrare con successo in questi mercati, è fondamentale non solo garantire altissimi standard qualitativi, ma anche investire nella customizzazione. I clienti del Nord Europa vogliono prodotti personalizzati e soluzioni su misura. Chi riesce a unire qualità e capacità di adattarsi alle loro esigenze ha davanti un’enorme opportunità». Il webinar ha evidenziato che settori come il food, la meccanica e la moda offrono margini di crescita significativi per le aziende italiane. È stata inoltre sottolineata l’importanza di comprendere la cultura aziendale locale e di adottare strategie di ingresso mirate, per instaurare relazioni commerciali solide e durature.

Corsi e Formazione organizzata da FORMart

Dallo scatto alla pubblicazione: l’immagine e il digitale

Obiettivi: In questo corso impareremo non tanto a sostituirci a grafici e fotografi professionisti, quanto ad avere dimestichezza con uno strumento di comunicazione universale: l’immagine.

Durata: 21 ore

Periodo: 01/04 – 22/04

Costo: € 350,00 + iva

Estetica oncologica

Obiettivi: Apri la tua professionalità a nuovi percorsi per il benessere e la bellezza. Con il corso di estetica oncologica, realizzato con il contributo scientifico del Prof. Beniamino Palmieri e di Angela Noviello, potrai eseguire in totale sicurezza trattamenti estetici su pazienti oncologici.

Durata: 45 ore – WEBINAR

Periodo: 07/04 – 23/06

Costo: € 1.800,00 + iva

I millennials in azienda: conoscerli, motivarli

e gestire le relazioni

Obiettivi: La generazione del nuovo millennio, costituita dai nati tra i primi anni ’80 e il 2000, si colloca in un periodo di rapido cambiamento a livello scientifico e sociale e si caratterizza per una maggiore familiarità con la tecnologia e la comunicazione, in particolare quella digitale.

Durata: 6 ore

Periodo: 16/04

Costo: € 110,00 + iva

Corso base di contabilità generale

Obiettivi: Saper gestire in autonomia l’amministrazione d’azienda, dagli aspetti basilari della contabilità clienti e fornitori alla liquidazione e relativo versamento dell’IVA

Durata: 42 ore

Periodo: 10/04 – 29/05

Costo: € 520,00 + iva

Epilazione

con il filo orientale

Obiettivi: Apprendi la tecnica di epilazione giunta dai tempi degli antichi egizi fino a noi attraverso il sottile filo della storia. Con la tecnica orientale assicuri alle tue clienti un trattamento naturale, non invasivo, che non irrita la pelle lasciandola liscia e levigata.

Durata: 8 ore

Periodo: 16/04 – 30/04

Costo: € 100,00 + iva

Massaggio Kobido

Obiettivi: Elimina le rughe da viso, collo e decolleté con il massaggio viso Kobido, la tecnica lifting dal potere ossigenante. Il massaggio Kobido è una tecnica ideale da abbinare a trattamenti viso e corpo dall’azione liftante ed esfoliante.

Durata: 16 ore

Periodo: 28/04 – 26/05

Costo: € 310,00 + iva

Smartphone videomaking

Obiettivi: Al termine del corso i partecipanti saranno in grado di progettare, creare lo storyboard, fare riprese con inquadrature funzionali e realizzare video qualitativi di diversa natura (corporate, social, documentaristici) con mezzi di uso quotidiano.

Durata: 21 ore

Periodo: 06/05 – 27/05

Costo: € 340,00 + iva

Buste paga e contributi

Obiettivi: Il corso è finalizzato a fornire gli strumenti applicativi necessari per l’elaborazione di una busta paga corretta, attraverso l’analisi delle singole voci retributive, rispettando tempi, modi e obblighi di legge.

Durata: 42 ore

Periodo: 13/05 – 23/06

Costo: € 520,00 + iva

Gestire

i picchi di lavoro e l’infobesity senza perdere la direzione

Obiettivi: Emergenze e imprevisti di tutti i giorni possono incidere sulla nostra capacità di mantenere l’attenzione sugli obiettivi. L’iperconnettività ed il flusso costante di informazioni dato dalla tecnologia, alla quale siamo sempre più vincolati, possono farci perdere la concentrazione.

Durata: 4 ore

Periodo: 14/05

Costo: € 110,00 + iva

Licenza nazionale e internazionale per gestore trasporti conto terzi

Obiettivi: Il corso prepara i futuri gestori di imprese di autotrasporto merci conto terzi e padroncini ad affrontare con successo l’esame per iscriversi nell’Albo Autotrasportatori, senza limitazioni alla massa e all’ambito territoriale.

Durata: 150 ore

Periodo: 07/04 – 24/07

Costo: € 1300,00 esenti iva

Corso ed esame per il patentino f-gas

Obiettivi: Preparati per superare con successo l’esame per lavorare con i gas refrigeranti fluorurati. Apprendi le normative nazionali ed europee, approfondisci le tecniche, esercitati sui quiz e confrontati con i docenti comodamente in webinar. Nella lezione finale completerai la tua preparazione in vista della prova pratica.

Durata: 15 ore

Periodo: 23/04 – 24/04

Costo: € 665 + iva

Qualifica di estetista

Obiettivi: diventare una estetista qualificata: con questo titolo, valido in tutta Italia, potrai lavorare in centri estetici, istituti di bellezza, SPA e terme. Il corso biennale ti consentirà di sviluppare le competenze teoriche, le capacità pratiche e l’esperienza necessaria per svolgere la professione di estetista.

Durata: 1800 ore

Periodo: 28/04

Costo: da € 6.900,00 esenti iva

Percorso

formativo per conduttori impianti termici di 2° grado

Obiettivi: Il percorso, in ottemperanza alla DGR 437/2012 è finalizzato al conseguimento del patentino di abilitazione alla conduzione degli impianti termici. Il conduttore di impianti termici è colui che svolge attività di conduzione degli impianti di potenza superiore a 232 kW.

Durata: 90 ore

Periodo: 05/05 – 21/07

Costo: € 1.180,00 esenti iva

Consulente automobilistico per agenzia pratiche auto

Obiettivi: Preparati per superare con successo l’esame di consulente automobilistico per aprire un’agenzia di pratiche automobilistiche. Con l’esperto Stefano Giuli potrai apprendere tutte le conoscenze indispensabili per risolvere i 1000 quiz su circolazione stradale, trasporto merci, Pubblico Registro Automobilistico e regime tributario. Potrai esercitarti sull’esame finale in ogni lezione del corso.

Durata: 33 ore – WEBINAR

Periodo: 06/05 – 29/05

Costo: € 700,00 + iva

Percorso formativo teorico di base per tutti gli operatori dell’impresa funebre

Obiettivi: Il percorso formativo teorico di base per tutti gli operatori dell’impresa funebre è obbligatorio per tutte le figure professionali operanti nell’impresa funebre.

Durata: 24 ore

Periodo: 12/05 – 28/05

Costo: € 450 esenti iva

Somministrazione alimenti e bevande (SAB)

Obiettivi: Il corso fornisce l’abilitazione SAB (ex REC) a tutte le persone che desiderano avviare un’attività commerciale che prevede la somministrazione di alimenti e bevande, come bar, ristoranti e negozi di articoli alimentari.

Durata: 100 ore

Periodo: 15/05 – 10/07

Costo: € 600 esenti iva

Corso ed esame per il rinnovo del patentino F-gas

Obiettivi: Vuoi superare con maggiore sicurezza l’esame per rinnovare il patentino da frigorista e continuare a lavorare con i gas refrigeranti fluorurati? FORMart e Xenex ti offrono un percorso teorico e pratico dedicato per risparmiare tempo prezioso da impiegare in attività di intervento e manutenzione.

Durata: 7 ore

Periodo: 20/05 – 21/05

Costo: € 495 + iva

Corso di preparazione all’esame di abilitazione

Taxi e NCC

Obiettivi: Preparati a rispondere correttamente a ogni tipologia di quesito e a superare l’esame di abilitazione al ruolo di conducente di veicoli adibiti ad autoservizi pubblici non di linea. Il corso interamente in webinar offre una preparazione completa su tutti gli argomenti dei quiz: normative, tecniche di circolazione, toponomastica, diritto, assicurazioni e sicurezza stradale.

Durata: 21 ore

Periodo: 07/05 – 18/06

Costo: € 650 + iva

Carico, fissaggio e scarico del veicolo per il trasporto

Obiettivi: La Direttiva 2014/47/UE rende operativi dal 20/05/2018 i controlli dei veicoli su strada circa la corretta sistemazione dei carichi. Il percorso illustra come caricare, ancorare e scaricare il carico a bordo dei veicoli, procedure fondamentali sia per la sicurezza di tutti gli utenti della strada, sia per la tutela della merce e dell’unità di carico.

Periodo: 24/05

Costo: € 120 + iva

Addetti all’uso di PLE che possono operare con e senza stabilizzatori

Obiettivi: Il corso è rivolto ai lavoratori addetti all’uso sia di PLE con stabilizzatori che PLE senza stabilizzatori. Fornisce le conoscenze necessarie per legge in materia di sicurezza e prevede moduli di formazione tecnica.

Durata: 12 ore

Periodo: 19/05 – 20/05

Costo: € 250,00 + iva

Lavoratori addetti alla conduzione di caricatori frontali

Obiettivi: Il corso è rivolto ai lavoratori addetti alla conduzione di caricatori frontali. Fornisce le conoscenze necessarie per legge in materia di sicurezza e prevede esercitazioni operative..

Durata: 10 ore

Periodo: 22/05 – 23/05

Costo: € 200,00 + iva

Controllo di gestione

Obiettivi: il corso ha l’obiettivo di fornire i principi generali del controllo di gestione ad un operatore non specialista, che necessiti di comprendere i principi generali del controllo di gestione per assumere le decisioni aziendali (titolare d’impresa / direttore generale), o che intenda affiancare a competenze tecnico / amministrative già presenti una focalizzazione sul controllo di gestione (responsabile di reparto, responsabile commerciale, responsabile amministrativo).

Durata: 30 ore

Periodo: 07/04 al 23/06

Costo: € 480,00 + iva

Smartphone videomaking

Progettare e realizzare video, reels e stories con il proprio telefonino

Durata: 21 ore

Periodo: 07/04 al 14/05

Costo: € 340,00 + iva

Corso

avanzato buste paga e contributi

Obiettivi: il corso è finalizzato a rifinire e completare le conoscenze e le capacità tecnico professionali per l’amministrazione del personale. E’ adatto a chi possiede le competenze di base per l’elaborazione dei cedolini paga e a chi ha frequentato il corso base buste paga e contributi

Durata: 21 ore

Periodo: 06/05 al 05/06

Costo: € 250,00 + iva

Excel - funzionalità avanzate per

l’analisi dei dati

Obiettivi: padroneggiare le funzioni avanzate e potenti di ms excel quale strumento di business intelligence, per monitorare, pianificare e valorizzare i dati aziendali.

Durata: 15 ore

Periodo: 07/05 al 10/06

Costo: € 190,00 + iva

Non hai la cittadinanza italiana?

Nessun problema: potrai iscriverti dimostrando di possedere una padronanza della lingua italiana con un livello minimo b1 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (cefr). È sufficiente possedere un attestato o superare una semplice prova riferimento per le lingue (cefr). Contattaci per maggiori informazioni.

Durata: 300 ore

Periodo: da aprile 2025

Costo: € 2.900,00 € esente iva

Corso teorico sul trattamento della cute, del capello e la gestione del centro di bellezza.

Il percorso, rilasciando la necessaria abilitazione professionale, consente l’avvio di attività autonoma come acconciatore a quanti abbiano i necessari requisiti, ai sensi dell’art. 3 della l.174/2005. L’abilitazione consente inoltre di ricoprire il ruolo di direttore tecnico per saloni d’acconciatura.

Durata: 300 ore

Periodo: da aprile 202

Costo: € 3.100,00 € esente iva

Progettare con autodesk inventor

Obiettivi: fornire le conoscenze e le competenze tecniche necessarie per utilizzare il sw autodesk inventor e realizzare un modello 3d sia di parte che di assieme, con relativa messa in tavola parametrica completa di quotatura e di simbologia tecnica.

Durata: 21 ore

Periodo: 12/05 - 09/06

Costo: € 390,00 +iva

Percorso formativo per guida ambientale escursionistica

Obiettivi: diventare una guida ambientale escursionista, professionista in Grado di condurre turisti o gruppi in ambienti montani, collinari,acquatici, parchi e aree protette;• approfondire le tipicità dell’Emilia-Romagna per illustrare, durante l’escursione, gli aspetti ambientali, naturalisti e storici del territorio; • apprendere le basi di gestione economica e marketing turistico.

Durata: 150 ore

Periodo: 01/10 - 13/12

Costo: € 990,00

Fisco

Dal 2026 rilevazione

integrata di corrispettivi

IVA e pagamenti

elettronici

Gli strumenti utilizzati per l’invio dei corrispettivi giornalieri dovranno garantire non soltanto l’inalterabilità e la sicurezza dei dati, ma anche l’integrazione con il processo di pagamento elettronico. Si tratta di una delle novità introdotte dalla legge di bilancio 2025 che tuttavia diverrà efficace soltanto a partire dal 1° gennaio 2026, così da consentire agli operatori l’adeguamento degli strumenti attualmente in uso. Viene sostanzialmente introdotto un nuovo obbligo a carico di coloro che effettuano operazioni al dettaglio, stabilendo che gli strumenti che rilevano i corrispettivi registrano e trasmettono anche i dati dei pagamenti elettronici. In termini pratici, a partire dal 2026, i registratori telematici (ovvero le diverse soluzioni software che in futuro saranno approvate dall’Agenzia delle Entrate) dovranno consentire di inviare congiuntamente le due tipologie di dati. Allo stato attuale, invece, il tracciato di invio giornaliero dei corrispettivi richiede soltanto l’indicazione della modalità di pagamento (elettronico, contanti, ticket) mentre i dati e l’importo complessivo delle transazioni giornaliere sono trasmessi dagli operatori finanziari. La sanzione pari a 100 euro prevista per l’omessa o incompleta trasmissione dei corrispettivi che non incida sulle liquidazioni si applicherà anche nell’ipotesi di violazione degli obblighi di memorizzazione e trasmissione dei pagamenti elettronici, comunque entro il limite massimo di 1.000 euro per trimestre. La sanzione da 1.000 a 4.000 euro prevista per l’omessa installazione degli strumenti di memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi si applicherà anche nei casi di mancato collegamento, agli stessi, dello strumento di accettazione dei pagamenti elettronici.

Al Registro delle imprese una PEC personale per ciascun amministratore

L’obbligo di iscrivere la PEC degli amministratori al Registro delle imprese si applica anche alle società costituite prima del 1° gennaio 2025 (data di entrata in vigore della L. n.207/2024), riguarda tutti gli amministratori e va assolto iscrivendo un indirizzo PEC personale per ciascuno di essi. Sono queste le principali indicazioni che il MIMIT ha fornito il 12 marzo, con la nota n.43836, sull’obbligo di iscrizione nel Registro delle imprese del domicilio digitale degli amministratori di imprese costituite in forma societaria sancito dall’art 1 comma 860 della L. n. 207/2024. Tale disposizione, infatti, modificando l’art 5 comma 1 del DL 179/2012 convertito, ha esteso l’obbligo di comunicare al Registro delle imprese oltre all’indirizzo PEC della società anche quello degli amministratori. Come detto, l’obbligo di iscrivere la PEC degli amministratori si applica anche alle società già costituite prima del 1° gennaio 2025; esse, peraltro, possono comunicare gli indirizzi PEC dei propri amministratori entro il 30 giugno 2025. Oggetto di comunicazione è la PEC di tutti i soggetti, persone fisiche o giuridiche, cui formalmente compete il potere di gestione degli affari sociali, con le connesse funzioni di dirigenza ed organizzazione. Il riferimento dell’obbligo alle persone che svolgono l’incarico e non all’organo in quanto tale comporta che, in presenza di una pluralità di amministratori, debba essere iscritto un indirizzo PEC per ciascuno di essi.

Approvato l’applicativo per chiedere la riammissione alla “rottamazione-quater”

L’Agenzia delle entrate-Riscossione ha pubblicato sul proprio sito internet il servizio per presentare la domanda di riammissione alla rottamazione-quater. La riammissione, prevista dalla legge n.15/2025 di conversione del decreto Milleproroghe (D.L. n.202/2024), riguarda i contribuenti che al 31 dicembre 2024 avevano piani di pagamento decaduti dalla Definizione agevolata. La legge stabilisce che, limitatamente ai debiti compresi nelle dichiarazioni a suo tempo effettuate per aderire alla “rottamazione-quater”, i contribuenti che alla data del 31 dicembre 2024 sono incorsi nell’inefficacia della relativa Definizione agevolata (c.d. decaduti) a seguito del mancato, insufficiente o tardivo versamento di quanto dovuto alle scadenze previste, possono essere riammessi presentando entro il 30 aprile 2025 una nuova richiesta. Nella domanda il contribuente dovrà scegliere se pagare in un’unica soluzione, entro il 31 luglio 2025, o in un numero massimo di 10 rate di pari importo previste, le prime due, il 31 luglio e il 30 novembre 2025, e le successive il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre degli anni 2026 e 2027. La trasmissione della domanda (il cui termine come detto scade a fine aprile) può avvenire solo in via telematica, utilizzando l’applicativo presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, fruibile anche da coloro i quali non sono in possesso della “identità digitale” nella c.d. area pubblica. Il modello non va quindi trasmesso per posta elettronica, essendo ciò previsto solo per i debitori soggetti a procedura di sovra indebitamento. Occorre specificare i recapiti (indirizzo o PEC) e allegare copia di un documento di identità unitamente alla dichiarazione sostitutiva se si accede senza passare dall’area riservata. Gli intermediari abilitati possono presentare domanda dall’a-

rea riservata “EquiPro” con le credenziali Entratel. Se si passa attraverso la c.d. area pubblica bisogna indicare il numero della “Comunicazione delle somme dovute” che era stata inviata al debitore. Inoltre, bisogna indicare i numeri delle cartelle di pagamento/accertamenti esecutivi/avvisi di addebito compresi in tale comunicazione. Invece, se si entra nella c.d. area riservata è sufficiente indicare i numeri delle cartelle di pagamento/accertamenti esecutivi/avvisi di addebito per i quali si intende beneficiare della riammissione.

Divieto di fattura elettronica per le prestazioni sanitarie anche per il 2025

Resta in vigore anche per l’anno in corso il divieto di emettere fatture elettroniche mediante Sistema di Interscambio in capo ai soggetti tenuti all’invio dei dati al Sistema tessera sanitaria con riferimento alle fatture i cui dati sono da inviare a detto Sistema. Tale divieto è da intendersi esteso, per tutto il 2025, anche ai soggetti che non sono tenuti all’invio dei dati al Sistema TS (Tessera Sanitaria) con riguardo alle fatture relative a prestazioni sanitarie effettuate nei confronti di persone fisiche.

Lavoro

Autorizzazione della commissione europea al bonus giovani e donne

La Commissione Europea ha approvato le agevolazioni contributive previste dal DL 60/2024 (cd “decreto coesione”) per l’assunzione di giovani e di donne. Non resta ora che attendere che l’INPS fornisca le indicazioni operative per richiedere ed applicare il beneficio.

INPS: codice uniemens per dimissioni per fatti concludenti

L’INPS ha istituito uno specifico codice (<Tipo Cessazione> “1Y”) per andare ad identificare nelle denunce contributive mensili (flusso Uniemens) le risoluzioni dei rapporti di lavoro per fatti concludenti, fattispecie normata dal Collegato al lavoro. Il codice consente all’INPS di non consentire al lavoratore l’accesso alla disoccupazione (NASpI) ed allo stesso tempo di non richiedere al datore di lavoro il contributo alla cessazione del rapporto (il cd. “ticket licenziamento”).

Al momento, invece, non è ancora stato istituito un codice che consenta di andare ad identificare la specifica casistica nelle comunicazioni obbligatorie (UNILAV – Sare).

Bandi

Bando ISI INAIL

A partire dal 14 aprile 2025 e fino alle ore 18:00 del 30 maggio 2025, le imprese potranno accedere alla piattaforma dell’INAIL per la compilazione delle domande del Bando ISI INAIL 2024 per richiedere incentivi finalizzati a migliorare la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro. Il bando ISI INAIL è un’importante iniziativa che ogni anno mette a disposizione delle imprese fondi a fondo perduto per investimenti in sicurezza sul lavoro. I contributi vengono destinati a progetti volti alla riduzione del rischio di infortuni e malattie professionali. Entro il 16 maggio verrà pubblicato il calendario con le fasi successive del bando.

Bando transizione digitale

Emilia-Romagna

La Regione Emilia-Romagna lancia un piano di incentivi per favorire la transizione digitale delle imprese del territorio. Con una dotazione finanziaria complessiva di 25 milioni di euro, l’iniziativa mira a supportare l’adozione di soluzioni e tecnologie digitali avanzate per incrementare la flessibilità, la sicurezza, l’efficienza e la produttività delle aziende emiliano-romagnole. Gli interventi dovranno avere una dimensione finanziaria non inferiore a 20.000,00 euro, IVA esclusa. Il contributo sarà concesso a fondo perduto nella misura massima pari al 40% della spesa ritenuta ammissibile. È previsto un incremento di 7 punti percentuali in caso di ricorrere di specifiche premialità previste nel bando. Il contributo complessivo non potrà superare l’importo massimo di 90.000 euro. Le domande di contributo potranno essere trasmesse dalle ore 10.00 del giorno 15 aprile 2025 alle ore 13.00 del giorno 28 aprile 2025.

Per informazioni è possibile rivolgersi all’ufficio credito e finanza agevolata della nostra associazione all’indirizzo secofin@lapam.eu o contattando il numero 059 893 307.

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