L ’E D I T O R I A L E
E P IL O G O D A L R E A L E A L L’IR R E A L E LU C A SA R A C H O , 4F
Ebbene miei strenui lettori e lettrici, compagni e compagne, studenti e studentesse, siamo arrivati alla fine. Le settimane di turbolente ed inarrestabili verifiche, interrogazioni, test su Spark (se ancora qualcuno utilizza la piattaforma) e presentazioni sono ormai un lontano ricordo. Certo, se chiudete gli occhi nel mezzo del silenzio più assoluto sono sicuro che possiate ancora sentire il traumatizzante rumore di penne intente, durante un tema di italiano, a dipingere pagine su pagine di fogli protocollo con incomprensibili geroglifici; il tempestoso e frenetico tuonare delle pagine del Castiglioni-Mariotti nel mezzo dell’ultima versione dell’anno; o ancora il sistematico pigiare dei tasE t C e t e r a M a jo r a n a
ti della calcolatrice in una verifica di fisica. Vi ricorderete poi l’angoscia e la stanchezza accumulata da notti insonni di studio “matto e disperatissimo” di leopardiana memoria. Tuttavia, le vostre intrepide gesta tra i banchi di scuola sono ormai storia. Davanti a noi si prospettano finalmente tre mesi di lunghe e meritate vacanze. Ma prima che il fervente clima estivo, sempre sperando che arrivi quest’anno, trasporti la nostra immaginazione, i nostri sogni, i nostri desideri fuori dai cancelli liceali, vorrei dedicare questi ultimi istanti ad una breve riflessione. Quando iniziò quest’anno, non sapevo veramente cosa mi dovessi aspettare. Ero sì entusiasta di poter guidare ques4
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