Museo dell’Aloe, sezione sulla cocciniglia; insetto fitofago trasformato in colorante cosmetico, tessile e alimentare (E120).
(Instituto Canario de Calidad Agroalimentaria). Le piante di Aloe barbadensis Miller maturano in tre anni e crescono allargandosi verso l’esterno: di anno in anno vengono tolte 6-8 foglie più esterne, subito lavorate per estrarre la polpa ed evitare i fenomeni d’ossidazione. Le foglie lunghe e grasse vengono spuntate e sfilettate con l’asporto della corteccia e della parte esterna più amara, quella ricca di aloina, sostanza che oltre certe quantità è tossica per l’uomo. Viene utilizzato dunque soltanto il “filetto” di polpa, lavato, pulito e trasformato. La visita gratuita al Museo comprende una dimostrazione in campo sulla raccolta della polpa e del succo di aloe. Un’altra specialità di Lanzarote è il formaggio di latte crudo di capra, anche affumicato naturalmente o ricoperto da uno strato di paprika o gofio, una farina di cereali misti tostati. Ad esempio alla QUESERÍA FLOR DE LUZ (Camino Barranco s/n, San Bartolomé, tel. +34 681 643544, e-mail: queseriaflordelaluz@ hotmail.com), la produttrice colombiana LUZ NELIDA PAQUE RODRÍGUEZ e il figlio CARLOS lo fanno artigianalmente con latte crudo della capra autoctona Majorera. I Paque Rodríguez, arrivati alle Canarie tempo fa, vendevano il latte del loro allevamento di 350 capre ad altri caseifici, poi nel 2015 hanno deciso di aprire il loro, una piccola azienda nella campagna desertica e brulla, con
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Dimostrazione dell’estrazione della polpa dell’Aloe vera (Aloe barbadensis Miller).
Premiata Salumeria Italiana, 3/22