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Mercati Segno + per la Bresaola della Valtellina IGP

Composte dolci di frutta, verdure sottolio e sottaceto, creme, ketchup sono solo alcune delle referenze prodotte dall’azienda agricola Nonno Andrea, acquistabili nel punto vendita o sull’e-commerce.

(inaugurato nel 2020) ed amministrazione e marketing. Un’e-commerce oramai consolidato, packaging predisposto completamente in azienda e spedizioni fatte con dei corrieri esterni.

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Al momento l’agriturismo lavora dal lunedì al sabato con colazioni, merende, pranzi veloci e apericena: fi no alle nove di sera si possano consumare i taglieri di formaggi e affettati, crostoni e schiacciate. «Tra le nostre colture abbiamo il Radicchio rosso di Treviso IGP, il Radicchio variegato di Castelfranco IGP, gli asparagi bianche e verdi, le zucche, le zucchine, i pomodori, i fagioli e i frutti antichi. Non mancano i seminativi per un’indispensabile rotazione, i vigneti, le aromatiche e siepi di fi ori per le nostre api.

Il valore principale che portiamo avanti con orgoglio e determinazione — puntualizza Manzan — è la salvaguardia dell’ambiente nella sua totalità. Per questo operiamo il riciclaggio attivo producendo energia per la nostra azienda attraverso pannelli fotovoltaici e siamo attenti che le confezioni e gli imballaggi siano di materiali riciclabili. Per l’arredamento del nostro punto vendita ci siamo divertiti a recuperare e a ridare vita ad oggetti, legni e porte vecchie ormai in disuso. Diamo la possibilità a chi ci viene a trovare di utilizzare una grande borsa di tessuto per trasportare la spesa e incoraggiamo l’uso di sacchetti di carta. Tutte le nostre confezioni regalo e le loro decorazioni sono invece realizzate in carta, iuta ed altri materiali sostenibili come una speciale cellulosa ottenuta dalla lavorazione degli scarti degli ortaggi. Inoltre, attraverso un progetto solidale, costruiamo confezioni regalo in legno riciclato, ottenuto da vecchi bancali che non vengono più usati. La fi losofi a del riuso vive anche nelle nostre confezioni, che possono quindi trovare nuove funzioni e utilizzi nel tempo».

Tutto quello che non viene prodotto direttamente in azienda come il formaggio e gli affettati viene acquistato da aziende agricole locali selezionate e sempre in linea con gli standard di Nonno Andrea. Nel vigneto si coltivano uve Merlot, Glera e Chardonnay per i vini, mentre con ortaggi tipici del territorio, come il radicchio o l’asparago bianco, viene prodotta della birra davvero particolare.

Il menu dell’agriturismo parla sempre di stagionalità. Ogni giorno si sfornano torte, focacce e biscotti preparati con le loro farine bio, di farro e integrali. «Proponiamo un menu dinamico che segue il passo dei nostri raccolti, in cui è proprio la stagionalità a dettare i tempi e a darci gli spunti per le nostre ricette. I nostri piatti caldi, le nostre Bowls Natura, gli spuntini… ogni capitolo del nostro menu è ispirato e composto da quanto raccogliamo dagli orti. Ci piace anche preparare estratti di frutta fresca e particolari Cocktails botanici, dove usiamo i nostri infusi realizzati con i fi ori delle nostre siepi, le erbe offi cinali ed i piccoli frutti coltivati da noi. E poi composte dolci di frutta, verdure sottolio e sottaceto, creme e ketchup, zuppe, insalate e contorni pronti per essere consumati subito o cucinati a casa».

L’offerta contempla anche pacchetti di visite guidate in azienda, percorsi esperienziali, degustazioni e pranzi in agriturismo o al sacco ed eventi a tema. «Una delle iniziative più riuscite riguarda la zucca. Facevamo da sempre una giornata a tema dedicata alla zucca. Con lo scoppio della pandemia non si potevano di certo organizzare delle feste e per questo, a ottobre 2020, abbiamo pensato di allestire il cosiddetto Villaggio delle zucche, sempre aperto, con un allestimento che ha coinvolto tutta l’azienda per 15 giorni con giochi, spaventapasseri, ecc… È stato un successo enorme al punto da ripetere l’iniziativa nel 2021 raggiungendo 100.000 visite in 20 giorni! Un investimento importante e un risultato straordinario, per certi aspetti inatteso. Il primo giorno di apertura abbiamo trovato camper di clienti che venivano da Bologna, da Firenze e oltre».

Nonno Andrea è da sempre impegnato anche nel sociale con un rapporto avviato con la Fondazione Oltre il Labirinto onlus che si occupa di adulti affetti da autismo e anche con AREP Sociale. «Con Oltre il Labirinto abbiamo lanciato una linea che si chiama “Cuore fondente di Nonno Andrea” che riguarda prodotti specifi ci a nostro marchio etichettati dai ragazzi. Da AREP Sociale ricaviamo oggettini in legno, come i segnaposto e altro, predisposti da ragazzi diversamente abili nel loro laboratorio di falegnameria di Villorba. Entrambi questi progetti garantiscono sostegno e sincera inclusione a tutti i ragazzi coinvolti, e questa è per tutti noi la soddisfazione più grande».

Gian Omar Bison

Nonno Andrea

Via Campagnola 72B 31020 Villorba (TV) Telefono: 0422 444670 Web: nonnoandrea.it

8o Concorso Nazionale “La Regina della Testa” dedicato alla Coppa di Testa

È un’associazione senza fi nalità di lucro che raccoglie appassionati ed esperti assaggiatori e degustatori di salumi, i cui scopi principali si possono sinteticamente riassumere nella valorizzazione della produzione di salumi, specialmente di quelli legati alla tradizione locale italiana ed anche estera, al fi ne di mantenere e preservare le loro caratteristiche e di educare al loro consumo. L’Academia Judices Salatii forma i propri associati all’analisi sensoriale e all’assaggio, attraverso l’organizzazione di corsi di formazione, seminari e convegni, visite a produttori, gite d’istruzione. Di recente si sono svolte le premiazioni dell’8o Concorso Nazionale “La Regina della Testa” dedicato alla Coppa di Testa. Il panel d’assaggiatori, chiamato a giudicare i prodotti, provenienti da 7 regioni, ha decretato “Regina della Testa” il prodotto dell’Azienda Agricola Rossi (Camposanto, MO) per la categoria aziende e dell’Associazione “Cicciolo d’Oro” (Campagnola, RE) per la categoria privati (in foto, photo © facebook.com/agrimacelleriarossi). 2o classifi cati categoria aziende: L’Antica Norcineria (Ghivizzano, LU) e Salumifi cio Mezzaluna Nerino Snc (Fermo, FM); 3o classifi cato categoria aziende: David Salumi Srl (San Venanzo, TR).

Sono state inoltre attribuite menzioni speciali a: F.lli Moschini (Ponte Buggianese, PT), Il Grifo (Bagno di Reggio E.), Macelleria Salumeria Giacobbe (Sassello SV), Macelleria Romanelli Srl (Martina Franca, TA), Macelleria Zivieri Srl (Zola Predosa, BO) e il Salumifi cio F.lli Conti (Prato, FI). >> Link: academiajudicessalatii.it

SEGNO + PER LA BRESAOLA DELLA VALTELLINA IGP

Dopo il colpo assestato su più fronti da questi ultimi due anni e tutto quello che ne è scaturito, per il Consorzio di tutela Bresaola della Valtellina si apre un primo spiraglio di ripresa con evidenze di crescita nel 2021, a conferma del fatto che questo salume riscontra da parte del consumatore un evidente apprezzamento.

La produzione complessiva di Bresaola della Valtellina IGP riferita alle 16 aziende certifi cate si è attestata a 13.400 tonnellate (+6,35% sul 2020), costituendo quasi la totalità della produzione di Bresaola della Valtellina IGP certifi cata dall’organismo di controllo CSQA. In totale, sono state avviate alla produzione oltre 37.000 tonnellate di materia prima (+6,19%), di selezionata provenienza europea e mondiale, con percentuali diversifi cate da produttore a produttore. Sul fronte consumi, il comparto ha segnato un valore di 490 milioni di euro (+8% sul 2020) con un impatto di assoluto rilievo sulla provincia di Sondrio di 240 milioni di euro (+12%) per un settore che conta 1.400 occupati. Lato distribuzione, la GDO si conferma il principale canale di vendita. L’export rappresenta il 5% della produzione (–28,5% sul 2020), con un valore di 14 milioni di euro (–24,32%). Sono state esportate poco meno di 700 tonnellate di Bresaola della Valtellina IGP, un dato signifi cativo anche se in calo oggettivo, causa pandemia e caro prezzi, rispetto al 2020 (–22%), nei Paesi UE (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia) ed extra-UE (Antille olandesi, Arabia Saudita, Canada, Emirati Arabi, Giordania, UK, Hong Kong, Kenia, Kuwait, Libano, Qatar, Serbia, Svizzera).

Il mercato del salume certifi cato, amato da 38 milioni di Italiani, torna ai livelli del pre-Covid, in linea col 2019, ma sulla ripartenza del comparto gravano l’incremento della materia prima, il caro energia e la crisi internazionale. Il presidente del Consorzio Franco Moro: «I dati positivi sono incoraggianti ma non siamo ancora in grado di parlare di una vera e propria ripresa o di un recupero del settore. La fl essione del comparto alimentare in generale è importante e rischia di pesare sull’andamento dei consumi. Siamo preoccupati ma guardiamo al futuro con la volontà di far ripartire il settore»

La crescita complessivamente registrata nel 2021, però, non rassicura i produttori: preoccupano infl azione ed effetto guerra.

Il comparto, caratterizzato già dalla variabilità di prezzo della materia prima, ha dovuto fronteggiare gli effetti perduranti della pandemia, il caro energetico e le ricadute sempre più gravose della crisi russo-ucraina, con un conseguente impatto importante, comprimendo fatturato e margini delle aziende certifi cate nell’impossibilità di pianifi care rispetto al futuro.

«I dati positivi sono incoraggianti — ha commentato Franco Moro, presidente del Consorzio di tutela Bresaola della Valtellina — ma non siamo ancora in grado di parlare di una vera e propria ripresa o di un recupero stabile del settore. La fl essione del comparto alimentare in generale è importante, considerando che la crescita infl attiva generale, sospinta dal confl itto in Ucraina, rischia di pesare ulteriormente sull’andamento dei consumi.

Se da un lato i dati attuali sono una boccata di ossigeno per le imprese, anche per quelle di piccole dimensioni, dall’altro, però, pesa il caro prezzi e ancora non registra l’onda d’urto della guerra in Ucraina che ha purtroppo frenato la ripresa in corso». Malgrado gli sforzi profusi ormai da alcuni mesi, l’innalzamento complessivo dei costi di produzione non può più essere metabolizzato dai soli produttori.

Tutti gli attori della fi liera, dai produttori alla distribuzione fi no alle istituzioni e la politica, devono rifl ettere e agire responsabilmente per garantire continuità e sopravvivenza all’intero comparto. Solo facendo sistema sarà possibile affrontare e superare una situazione come quella attuale.

>> Link: www.bresaolavaltellina.it

Salamini Italiani alla Cacciatora DOP, buona la performance e incremento della produzione del +12,9%

Come noto, nel 2020, la crisi pandemica ha avuto un forte impatto sull’industria alimentare. Infatti, le restrizioni determinate dalla gestione della crisi sanitaria hanno portato alla chiusura pressoché totale del canale Ho.Re.Ca., la chiusura dei banchi gastronomia nella GDO per lungo tempo e il calo dell’export. Tuttavia, la necessità di incrementare considerevolmente il tempo trascorso tra le mura domestiche, lo smart working, l’impossibilità di accedere alla ristorazione, hanno determinato un incremento della spesa alimentare del +7%, tra cui l’incremento nel consumo di salumi confezionati in vaschette o sotto forma di tranci. Secondo i dati di IRI, il mercato dei salumi, nel 2020, ha conosciuto nella Distribuzione Organizzata un incremento del +3,2% a volume e del +6,3% a valore.

Il 2021 ha confermato un andamento positivo per il comparto. Infatti, il mercato dei salumi è ulteriormente cresciuto, con un incremento delle vendite del +4,7% a volume e del +4% a valore. Per quanto riguarda in modo specifi co la categoria dei salamini, nel 2021 essa ha continuato a mostrare un andamento positivo sia a volume che a valore, segnando rispettivamente un +5,3% a volume e un +5,3% a valore. La produzione certifi cata dei Salamini Italiani alla Cacciatora DOP, in particolare, ha avuto nel corso dell’anno un andamento positivo nonostante alcuni mesi in fl essione, chiudendo il 2021 con un incremento del +12,9% (4.485.096 kg) rispetto al 2020, anno che a sua volta si era già chiuso positivamente rispetto a quello precedente, con un incremento del +8,3%. Continua quindi la crescita di questa produzione italiana a cui i consumatori accordano sempre più la propria preferenza, in quanto riconoscono un salume di qualità superiore, dal gusto inconfondibile, prodotto con materia prima 100% nazionale (fonte: Consorzio Cacciatore Italiano).

>> Link: salamecacciatore.it

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