INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
Mare Aperto conferma il suo impegno per un 2022 all’insegna della sostenibilità Nel settore delle conserve ittiche, la sostenibilità viene intesa in primis come relativa all’ambiente marino: per Mare Aperto questo è un requisito fondamentale, ma non basta limitarsi a questo. Il nostro impegno verso la sostenibilità ha radici profonde e quindi già da diversi anni siamo andati oltre. Abbiamo lanciato un paio di anni fa il programma di Responsabilità Sociale d’Impresa We Sea, il quale racchiude tutti gli impegni e le azioni intraprese dall’azienda per la protezione dell’ambiente e nell’ottica del massimo rispetto per le persone. We Sea punta sulla sostenibilità a 360º ed è trasversale a tutte le linee di attività dell’azienda. Si articola su 5 assi: acquisto e pesca responsabile, politiche di qualità, impegno sociale, attenzione all’ambiente e impegno per le energie rinnovabili, economia circolare. Svolgiamo numerose azioni volte a minimizzare l’impatto della nostra attività sull’ambiente: abbiamo certificazioni internazionali come la ISO 14001 e disponiamo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale. Lavoriamo per ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera: grazie al nostro impegno per le energie rinnovabi-
li, abbiamo raggiunto la neutralità carbonica nei nostri centri di produzione: produciamo energia verde in più rispetto a quella che utilizziamo. La casa madre Jealsa ha stabilito poi meccanismi per garantire l’etica del lavoro lungo tutta la catena del valore: internamente, i nostri centri sono registrati in Sedex e Smeta e pretendiamo da tutti i nostri fornitori che rispettino le normative sul lavoro e i più alti standard etici. Tutti i nostri prodotti sono certificati per la pesca e l’approvvigionamento sostenibile della materia prima, per la maggior parte da Friend of the Sea, ma anche da MSC e includendo referenze di “pescato a canna”. E’ importante garantire al consumatore che il proprio acquisto possa realmente
dirsi “responsabile” in quanto le risorse marine utilizzate sono certificate per avere un’origine ben gestita e sostenibile. Ciò si fa anche collaborando con organizzazioni che nel loro protocollo tengano conto anche dell’aspetto sociale, il quale si traduce per esempio nell’esclusione della pesca cosiddetta IUU (Illegal, Unreported and Unregulated). Attraverso We Sea, continueremo poi a lavorare per ridurre al minimo l’impronta di carbonio, migliorando l’efficienza energetica e riducendo il consumo di acqua dolce. Ci siamo posti anche l’obiettivo di minimizzare i rifiuti, già raggiunto per la materia prima tonno, che viene utilizzata al 100% senza scarti, grazie ad un ecosistema di aziende che lavorano sull’economia circolare. Queste azioni si traducono anche nei prodotti: dai cosiddetti law drain, con solo un filo d’olio o acqua di copertura, per evitare lo spreco alimentare, al packaging, il cui imballaggio è completamente riciclabile, con un’alta percentuale di carta riciclata e certificata FSC come proveniente da boschi sostenibili.