DM Magazine Giugno 2025

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STORE

INTERVISTA

Yakult pensa a formati più grandi

SUCCESSI

Action cresce nel primo trimestre 2025

CHI AMA L SPORT L SOSTIENE

Fino al 14 giugno continueremo a supportare le associazioni sportive dilettantistiche di tutta Italia, riconoscendo il loro valore sociale e culturale e incentivando la salute e il benessere dei cittadini attraverso lo sport.

3 Editoriale

Come i supermercati del Sol Levante mi hanno fatto ripensare alla spesa

4 Cover

Nuove rotte per la customer experience in store

14 Intervista

Yakult pensa a formati più grandi

17 Successi

Action cresce nel primo trimestre 2025

19 Imprese

Coop Lombardia rinnova il Cda e programma investimenti per 85 milioni

20 Mercati

Detergenza bucato, il pulito non basta

30 L’analisi Focus Research

Analisi delle attività promozionali smacchiatori e pretrattamenti bucato

33 Persone

34 Retail Innovation

Foot Locker Reimagined - New York, Usa

37 Social&Pr strategies

Influencer virtuali e come gestirli

38 Customer Micro trend 2025: exponential industries

40 Soluzioni per supply chain e retail Ridurre gli sprechi alimentari conviene ai retailer: fino al 140% di ROI con pratiche sostenibili e intelligenti

41 Soluzioni digitali

Brindo: la soluzione che fa “parlare” le bottiglie di vino

42 Mercati

Erbe e spezie tra contaminazioni culinarie e salutismo

50 Focus

Fuori pasto dolci: il focus è sull’innovazione

56 Retail Real Estate

Il nuovo equilibrio del commercial real estate

58 Mercati

Vino: cresce l’interesse per i dealcolati

68 Digital club/Retail

Il supermercato ti lega al dito

70 Focus

I prodotti free from continuano a conquistare i consumatori

75 Tecnologistica

VéGé Data Sharing raggiunge la versione 3.0

Brt fresh: nuove aperture per il servizio di fresh delivery

Dall’AI alla computer vision, dalla gesture recognition al machine learning, fino al retail media: la tecnologia offre molteplici soluzioni per migliorare l’esperienza d’acquisto dei clienti e creare una relazione più solida.

DM Magazine

Supplemento mensile di Distribuzione Moderna

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano

Registrazione n° 52 del 30/1/2007

Direttore responsabile

Armando Brescia

Direttrice editoriale

Maria Teresa Manuelli

Responsabile redazione EDM

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Come i supermercati del Sol Levante mi hanno fatto ripensare alla spesa

Sono rientrata da poche settimane da un viaggio in Giappone e, tra templi zen e grattacieli futuristici, ciò che continua a ronzarmi in testa è... un “konbini”. Sì, un minimarket. Se pensate che sia strano, non avete ancora messo piede in questi templi della quotidianità nipponica che hanno stravolto la mia concezione di "fare la spesa". Nel nostro Belpaese siamo abituati a supermercati dove l'eccellenza si misura nella profondità dell'assortimento e nella ricchezza dei banchi gastronomia. Qui da noi trionfa il "made in Italy", con scaffali che celebrano ogni sfumatura della nostra diversità regionale. E ne vado fiera! Ma il Giappone mi ha mostrato un approccio completamente diverso, dove l'innovazione e il servizio raggiungono livelli che non credevo possibili. I konbini – 7-Eleven, FamilyMart, Lawson – sono ovunque, letteralmente a ogni angolo, aperti 24 ore su 24. Minimarket che in spazi ridottissimi offrono una gamma di cibi pronti che farebbe impallidire i nostri gastronomisti. Gli onigiri (polpette di riso) e i bento (vassoi compartimentati con pietanze assortite) non sono il triste "pronto e via" a cui siamo abituati, ma piccole opere d'arte culinaria, fresche e di qualità sorprendente. Ciò che mi ha folgorato è la multifunzionalità: mentre da noi si va al supermercato "solo" per la spesa, in Giappone ci si ferma al konbini per prelevare, pagare bollette, stampare documenti, comprare biglietti, spedire pacchi. Un hub di servizi integrati che semplifica incredibilmente la vita quotidiana. E l'innovazione? Da noi è spesso incrementare. Lì è frenetica. Ogni settimana sugli scaffali compaiono nuovi prodotti, edizioni limitate, collaborazioni esclusive. Creare curiosità e sorpresa è parte integrante della loro strategia. I Seven Premium (private label di 7-Eleven) sono spesso prodotti iconici, talvolta cult. Anche l'esperienza d'acquisto è un altro pianeta: efficienza chirurgica, personale cortese, pulizia impeccabile. Ogni centimetro è ottimizzato senza mai dare sensazione di disordine o fretta. Tornata in Italia non posso fare a meno di pensare a quanto potremmo imparare dal modello giapponese: la convenienza estrema non come nemico della qualità, l'innovazione costante come motore di interesse, la tecnologia al servizio di un'esperienza fluida. E ora, davanti al mio supermercato di quartiere, non posso fare a meno di chiedermi: perché da noi no?

Nuove rotte per la customer experience in store

Dall’AI alla computer vision, dalla gesture recognition al machine learning, fino al retail media: la tecnologia offre a retailer e brand molteplici soluzioni per migliorare l’esperienza d’acquisto dei clienti e creare una relazione più solida.

Digitalizzare è ormai una parola d’ordine comune a molti settori: per rendere più efficienti i servizi, per risparmiare, per velocizzare, ma anche, e soprattutto, per migliorare la customer experience. Un obiettivo che perseguono anche le insegne della Gdo. Secondo i dati degli Osservatori Digitali del Polimi, nel 2024 il grocery retail ha lavorato per approfondire la conoscenza del consumatore, investendo in soluzioni di data strategy omnicanale con l’obiettivo di offrire esperienze d’acqui-

sto sempre più personalizzate e fluide cross-canale. Tra le principali applicazioni su cui lavorano, ci sono chatbot conversazionali (75%) per ottimizzare la customer experience, analytics & predictive AI (58%) per migliorare la previsione della domanda, il self scanning (36%), spesso connesso a piattaforme di digital couponing (36%) per l’invio di offerte personalizzate e a sistemi di innovative payment (43%). Ci sono poi i sistemi di digital signage (36%), che rafforzano l’interazione con il cliente, e il retail media. Quest’ultimo, secondo i dati di IAB Europe, sta crescendo a ritmi elevati e la spesa in Europa è destinata a raggiungere i 31 miliardi di euro entro il 2028.

Il carrello diventa intelligente

Agente AI in-store

Nei punti vendita di Brico io è arrivato Tooli, il primo agente AI in-store. Un progetto sviluppato in collaborazione con Cean e Dinn!, per quanto riguarda design e struttura, e partner tecnologici come Google Cloud, Go Reply, Jakala, T2O e industriali come Henkel, Rapid, Saratoga, Uhu-Bostik. «Il nostro intento era sviluppare un format espositivo dedicato a colle e siliconi in grado di migliorare la comunicazione con il cliente, valorizzare il prodotto e portare reale innovazione nei negozi – racconta Paolo Micolucci, ad di Brico io –. Così è nato Tooli, il nostro assistente AI. Attraverso un totem interattivo, il cliente dialoga tramite smartphone, ricevendo risposte e suggerimenti su quale prodotto scegliere, in base alle esigenze richieste. Identificata la soluzione, il sistema attiva un’etichetta digitale che lampeggia sullo scaffale per facilitare la localizzazione del prodotto. Il valore aggiunto del progetto è quello di aver creato una collaborazione tra brand, partner e retailer, per dar vita a un’innovazione che non solo funzioni, ma che possa essere replicata, adattata e condivisa».

L’evoluzione della customer experience in store passa anche dal carrello, che diventa intelligente. Un’innovazione introdotta sia da Conad Pac 2000A nel punto vendita di Trevi, in provincia di Perugia (vedi pag 12) sia da Dimar, nel Mercatò di Piossasco (To). Dimar si è avvalsa del supporto della MarTech company Retex e di Iconic Smart Cart, soluzione tecnologica che utilizza l’intelligenza artificiale e la computer vision per la trasformazione digitale della shopping experience. Si tratta di un’innovazione che, attraverso l’AI e un sistema di clipon e plug&play, trasforma il carrello del supermercato in un assistente evoluto e in un touchpoint di comunicazione privilegiato durante l’intera esperienza di acquisto in-store, offrendo numerose opportunità sia ai retailer sia ai brand del largo consumo: da una spesa più smart per i consumatori, passando per molteplici opportunità legate al retail media, fino a strategie di marketing per migliorare la redditività del punto vendita. «Il device “parla” al cliente proprio nel momento

in cui è in negozio intento a fare la spesa, in una relazione one-to-one – spiega Luca Venturoli, industry lead consumer retail & food service di Retex –. Iconic Smart Cart permette di proporre offerte mirate sulla base delle abitudini di acquisto del cliente, di suggerire un articolo correlato a un altro appena comprato, di approfondire informazioni su una determinata linea o referenza, di invitare all’acquisto di un prodotto, proprio quando il cliente transita in una determinata corsia (funzionalità che sarà disponibile dopo l’estate, ndr). Tutte opzioni che si possono applicare sia ai prodotti dell’industria di marca sia a quelli a marchio del distributore. Il touchscreen immagazzina le informazioni, dal tempo trascorso davanti allo scaffale prima di effettuare l’acquisto al tempo dedicato a consultare l’offerta o alla lettura delle informazioni aggiuntive, che retailer e industria possono utilizzare per misurare l’efficacia delle proprie strategie, in ottica di miglioramento del category management. Inoltre, attraverso le rilevazioni effettuate con i colleghi francesi che utilizzano la soluzione negli store Intermarché, è emerso che diminuisce il numero di prodotti che non vengono rilevati con il self-scanning a causa delle dimenticanze dei clienti, riducendo così le perdite dei singoli punti vendita. Dal confronto con altri retailer presso cui Smart Cart è operativo da tempo, si rileva anche una spesa media più alta del 12% per i carrelli su cui il device viene applicato».

Oltre le barriere linguistiche

Le barriere linguistiche restano una delle sfide più rilevanti per il retail. «Quando i clienti non riescono a comprendere una promo o a chiedere aiuto nella propria lingua, l'esperienza con il brand viene compromessa – fa notare David Perry Jones, chief revenue officer di DeepL –. Per questo, la traduzione automatica basata sull'AI è una risorsa strategica per i rivenditori. La nostra tecnologia consente la traduzione istantanea di descrizioni di prodotti, materiali promozionali, contenuti formativi e interazioni con il servizio clienti. Le nostre soluzioni potenziano anche il personale in prima linea integrandosi con i sistemi interni per aiutarlo a supportare i clienti internazionali in tempo reale. La funzionalità “voice for conversation” della nostra app consente la comunicazione multilingue real time, permettendo, ad esempio, a un turista straniero che visita un negozio in Italia di parlare direttamente con un commesso, anche se non parlano la stessa lingua».

Meno perdite, più efficienza

Tra le altre innovazioni introdotte di recente da Retex, anche Iconic SafeCheckOut. Una soluzione di loss prevention che adotta tecnologie intelligenti coniugando gesture recognition e AI, sviluppata con il coinvolgimento di Borello Supermercati con una duplice finalità: potenziamento della strategia di riduzione delle perdite e miglioramento della sicurezza durante la fase di checkout. La soluzione punta a prevenire sviste, intenzionali o involontarie, durante lo scanning dei prodotti nelle aree delle casse automatiche, con l'obiettivo di ridurre le differenze inventariali, migliorare l'efficienza operativa del negozio, velocizzare e rendere più fluido il check-out, limitando la necessità di interventi manuali da parte del personale in store e agendo senza compromettere la customer experience. Iconic SafeCheckOut, non prevedendo l’uso di bilance, riduce la comparsa di messaggi di errore, spesso responsabili della riduzione della velocità del checkout alle casse automatiche. Alla difficoltà del cliente di non trovare di fronte

Retail media sempre più integrato

Protagonista dell’evoluzione della customer experience in store (e non solo) è il retail media, che consente di intercettare i consumatori nel momento dell’acquisto, influenzando la decisione e aumentando le vendite. «In un contesto in cui il 67% delle scelte avviene in negozio (fonte: NIQ), il retail media diventa uno strumento strategico che unisce dati, prossimità e personalizzazione, trasformando ogni campagna in un’opportunità concreta di crescita sia in temini di vendite sia di awareness – dichiara Patrizia La Placa, responsabile media di Gruppo Next –. Proponiamo soluzioni integrate per la pianificazione di campagne in store sia in Italia sia all’estero, lavorando a stretto contatto con le principali insegne della Gdo europea. Offriamo formati pubblicitari ad alto impatto all’interno dei punti vendita: dagli shelf stopper ai floor sticker, dai totem agli arch media e al digital signage, studiati per intercettare il consumatore nel momento chiave dell’acquisto. Ci occupiamo dell’intero processo: dall’analisi di mercato alla definizione della strategia, fino al reporting finale, con dati concreti sull’andamento delle vendite e insight sui comportamenti d’acquisto».

allo scaffale quello che desidera o di imbattersi in prezzi poco chiari o in out-of-stock, Tuidi risponde con Delphi, un software di machine learning, che aiuta i retailer ad avere scaffali sempre riforniti e assortiti, promozioni mirate e una migliore organizzazione del personale. «Delphi analizza sia variabili interne (promozioni, storico vendite) sia esterne (meteo, festività), per anticipare cosa verrà acquistato in ciascun punto vendita e in quali quantità – spiega Andrea Paparella, responsabile commerciale di Tuidi –. In un mercato dove la possibilità di acquistare tutto in un unico store incide 76 punti su 100 (fonte: qds.it), non trovare un prodotto atteso genera frustrazione e perdita di fiducia. Delphi ottimizza le quantità per ridurre carenze e sprechi, migliorando l'efficienza e aumentando i margini fino al +3%. Analizzando i punti vendita di un nostro cliente, situati ad Alberobello, località turistica, e a Bari, in aree residenziali, Delphi ha rilevato un picco del +91% nelle vendite di pasta fresca ad Alberobello, grazie all’a ffluenza turistica».

La musica fa la differenza

Un ruolo chiave nell’esperienza d’acquisto è quello della musica. «Un ambiente sonoro curato incide positivamente sulla permanenza in store e sulla propensione all’acquisto – puntualizza Mike Sponza, music & licensing director di M-Cube –. La componente sonora, poi, è decisiva nella costruzione della brand identity. In M-Cube parliamo di identità sonora: non si tratta semplicemente di creare una playlist, ma di costruire un linguaggio musicale coerente con i valori, il tone of voice e il posizionamento del marchio. Tra le nostre più recenti innovazioni c’è M-Lab, il catalogo musicale basato sull’AI, le cui playlist rispecchiano l'identità del brand, escludendo contenuti espliciti

Real estate, un nuovo attore per il retail media

Svicom, proptech company tra i principali operatori italiani nei servizi integrati per la gestione e la valorizzazione immobiliare, ha annunciato il lancio di Places Media, newco di proprietà dedicata al Retail Media. «Con Places Media puntiamo a valorizzare al massimo il potenziale pubblicitario degli spazi disponibili, sia fisici che digitali, dei centri commerciali – spiega Francesca Pinzone, head of marketing & digital di Svicom –. Partiremo dagli asset gestiti direttamente, con l’obiettivo di estendere l’offerta anche ad altri mall. La nuova società opererà anche come concessionaria, grazie alla partnership con ReStore, che gestirà la raccolta e la pianificazione delle campagne sull’intero network, sviluppando una data clean room per l’utilizzo sicuro e conforme dei dati. Inoltre, l’infrastruttura digitale, potenziata dalla collaborazione con Next Different, consentirà di raccogliere insight avanzati dai totem e ledwall, anche interattivi, mentre canali come la radio in store, le newsletter e il Crm saranno attivati come nuovi touchpoint per campagne personalizzate e omnicanale».

e offrendo un'esperienza d'ascolto dinamica. M-Lab garantisce una gestione legale trasparente, poiché l'intero catalogo è di nostra proprietà, eliminando i costi nascosti legati alle licenze musicali. Questo approccio consente ai retailer di beneficiare di una musica di alta qualità, mantenendo al contempo l'efficienza dei costi». La gestione della radio in store è il core business di Multiradio, che serve oltre 7mila punti vendita a livello nazionale sia in ambito food sia no-food. «La radio in store oggi è diventata uno strumento evoluto di branding e marketing esperienziale – fa notare Mariano Maiello, ad e direttore generale di Multiradio –. La giusta colonna sonora può trasformare la percezione dello spazio, stimolare l’emotività del cliente e influenzarne i comportamenti d’acquisto. Possiamo progettare ambientazioni sonore che favoriscono la permanenza nei supermercati, oppure accelerare il ritmo nei negozi fast fashion, dove l’acquisto è spesso impulsivo. Accanto al lavoro

creativo offriamo soluzioni tecnologiche avanzate: abbiamo sviluppato Kaleido, una piattaforma Cms proprietaria che consente al cliente di gestire in autonomia la programmazione radiofonica e pubblicitaria. Si possono modificare i palinsesti in tempo reale, caricare spot, o attivare annunci tramite un semplice tastierino in store. Ad esempio, se c’è bisogno di promuovere un concorso o un’offerta del giorno, è possibile attivare un messaggio audio mirato verso un reparto specifico in pochi secondi, anche da remoto. Un’altra area strategica è quella della comunicazione visiva: ci occupiamo dell’installazione di ledwall interni ed esterni che, integrati nel layout del punto vendita, valorizzano l’ambiente e aumentano la propensione all’acquisto, creando un’esperienza visiva coerente e immersiva. Il nostro punto di forza è l’assistenza tecnica 24/7 su tutto il territorio nazionale». n

Chioccoloni (Pac 2000A Conad):

«L’evoluzione della spesa passerà attraverso la creazione di un ecosistema tecnologico, che integrerà diversi strumenti digitali per facilitare e rendere più autonoma la spesa»

Pac 2000A Conad ha introdotto un innovativo progetto in partnership con Shopic e Gab Tamagnini: Virgì, un sistema di supporto tecnologico alla vendita che, attraverso l’intelligenza artificiale, mira a ridefinire l'esperienza di spesa nei supermercati Conad nelle regioni in cui la Cooperativa opera (Umbria, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia). Vanni Chioccoloni, direttore sistemi informativi di Pac 2000A Conad, spiega le funzionalità e le future evoluzioni.

Perché avete introdotto Virgì?

Le esigenze dei clienti stanno cambiando e, per rimanere attrattivi, abbiamo bisogno di offrire anche un’esperienza di spesa nuova. Il nostro obiettivo è fidelizzare la clientela e incentivarla a scegliere i nostri punti vendita, offrendo servizi innovativi, come Virgì. Il dispositivo, facilmente applicabile al carrello tradizionale tramite una clip, è dotato di un'AI avanzata che riconosce automaticamente i prodotti inseriti, dalla loro forma e immagine. Questo permette di velocizzare la spesa, eliminando la necessi-

tà di scansionare manualmente i prodotti, personalizzare l'esperienza offrendo promozioni e suggerimenti mirati e semplificare il pagamento, consentendo di evitare le code alle casse. Il progetto pilota è stato avviato nel punto vendita Conad Superstore di Trevi, all'interno del centro commerciale Piazza Umbra, scelto per la sua ampia metratura, circa 1.800 mq, e per la completezza della sua offerta merceologica.

Quali sono i prossimi step?

Il progetto pilota durerà sei mesi, ma l’intenzione è di estenderlo rapidamente ad altri store, a partire da quelli più grandi. Monitoreremo per un paio di mesi l’esperienza dei clienti, valutando il loro gradimento e il livello di adozione dello strumento. Finora la soddisfazione è cresciuta con il miglioramento del sistema, ma ora vogliamo capire se l’interesse iniziale si tradurrà in un utilizzo continuativo.

Come prevedete di far evolvere la custormer experience in store?

L’evoluzione passerà attraverso la creazione di un ecosistema tecnologico sotto il marchio Virgì, che integrerà diversi strumenti digitali per facilitare e rendere più autonoma la spesa. Oltre al carrello smart già attivo, è pronta un’app di self-scanning da usare direttamente sullo smartphone del cliente, senza necessità di apparecchi dedicati nel punto vendita. L'app, proprietaria, consente flessibilità, personalizzazione e riduzione dei costi. Inoltre, è in fase di test una cassa self-checkout, dotata di telecamere intelligenti, come quelle usate sul carrello, in grado di riconoscere articoli e gesti, eliminando l’uso delle bilance di controllo e velocizzando quindi l’uscita dalla barriera.

Labate (ReStore):

«Nel futuro vediamo tre driver: tracciamento intelligente del comportamento in store, esperienze ibride, sincronizzazione real time tra online e fisico»

Far evolvere l’esperienza del consumatore nel punto vendita (e non solo) è l’obiettivo di ReStore, che attraverso la ceo Barbara Labate e la responsabile di ReStore Media Stefania Tonon, presenta il progetto realizzato con Tigros e le ultime novità in ambito retail media.

Con Tigros avete adottato un approccio integrato al retail media: quali risultati avete ottenuto?

Dal 2020 con Tigros abbiamo lavorato sulla valorizzazione degli spazi media e trade all’interno della loro piattaforma e-grocery. Il progetto è vincente per tutti gli attori: i consumatori, a cui è dedicata una comunicazione più mirata ed efficace; i brand, che possono lavorare su progetti di retail media che coinvolgono tutto il funnel di comunicazione fino e oltre la conversion, con dei dati di ritorno sull’efficacia delle campagne; il retailer, che può monetizzare nuovi spazi media e ottenere benefici anche in termini di nuovi clienti acquisiti e di fidelizzazione dei cluster

di utenti già attivi. Le campagne off-site hanno portato, in media, a un incremento fino al 25% delle vendite sui prodotti sponsorizzati e un aumento superiore al 30% nella redemption delle promozioni veicolate, ad esempio, sull’e-commerce. (S.T.)

A quali innovazioni state lavorando in ambito retail media?

Stiamo lavorando all’integrazione tra Crm e digital signage, che consente una personalizzazione in tempo reale delle promozioni in base al profilo cliente; la possibilità per i brand di attivare campagne mirate sui totem e sugli schermi in store con kpi misurabili, basati sull’analisi del traffico e delle conversioni nel punto vendita; nuovi format audio per radio in store che massimizzino l’esposizione del messaggio promozionale al cliente sul punto di acquisto. (B.L.)

Come immaginate l’evoluzione dell’esperienza in store nei prossimi anni?

Vediamo tre driver principali: tracciamento intelligente del comportamento in store, con tecnologie privacy-first; esperienze ibride, come totem interattivi e assistenti AI in corsia; sincronizzazione real time tra online e fisico, per avere un’esperienza fluida su tutti i canali. Pur essendo in negozio potrei voler comprare online certi prodotti pesanti. Stiamo lavorando per offrire soluzioni sempre più plug-and-play, in grado di integrarsi facilmente con le infrastrutture esistenti dei retailer. (B.L.)

YAKULT pensa a formati più grandi

Le origini di Yakult affondano le radici in Giappone. È qui che nel 1899 nacque Minoru Shirota, scienziato, microbiologo e fondatore del brand, che riuscì a isolare un fermento probiotico unico Lacticaseibacillus paracasei Shirota (LcS), oggi tratto distintivo delle referenze del brand.

Dal paese del Sol Levante all’Occidente, Yakult in 90 anni di storia ne ha fatta di strada, fino a essere presente in 40 paesi, con due headquarter (uno a Tokyo, l’altro ad Almere), due centri di ricerca, 300 ricercatori operativi, 28mila dipendenti e 65 milioni di euro di investimenti in r&d nel mondo. Oggi, secondo l’azienda, oltre 40 milioni di persone nel globo consumano ogni giorno le bottigliette Yakult, che resta fedele alla mission del suo fondatore, convinto già in tempi remoti dell’importanza della prevenzione e della salute dell’intestino. La ricerca del benessere continua a guidare il brand, che in Italia sta vivendo una stagione positiva, come racconta  Stefano Borgato, sales manager di Yakult Italia

Può tracciare un bilancio del 2024 di Yakult?

In Italia nel 2024 Yakult ha registrato una crescita del 7% a volume e del 6% a valore, raggiungendo i 19 milioni di euro di fatturato alle casse. L’ultimo dato disponibile attualmente a livello mondiale, relativo all’anno fiscale 2023-2024, indica un fatturato consolidato di 503 miliardi di yen giapponesi, in crescita del 4% rispetto al periodo precedente.

Come si posizionaYakult nel mercato italiano rispetto agli altri prodotti probiotici e funzionali?

Yakult è leader mondiale nella ricerca e produzione di probiotici, esplorandone il potenziale non solo nell’ambito alimentazione e nutrizione, ma anche nel settore dermocosmetico e farmaceutico. Yakult in Italia opera nel core business delle bevande probiotiche dal 2007, principalmente attraverso il canale di vendita della Gdo, dove nell’ultimo anno il mercato delle bevande probiotiche ha registrato un trend in lieve decrescita a

valore (-0,6%) e positivo a volume (+2,2%) a testimonianza di un leggero aumento della spinta promozionale. All’interno di questo comparto, Yakult ha over-performato con una crescita a valore del 6% e a volume del 7%, come precedentemente sottolineato. Di conseguenza, a fine 2024 l’azienda ha raggiunto una quota a valore di circa il 13%, posizionandosi al secondo posto all’interno del segmento dei probiotici da bere (fonte: Circana, dicembre 2024).

Come stanno performando questi primi mesi del 2025?

I primi mesi del 2025 mostrano ancora un andamento in calo del mercato probiotici da bere a valore (-1,7%), e confermano dati positivi in termini di volume (+0,7%), trend garantito dalla crescente pressione promozionale. Yakult, di contro, continua a crescere sia per fatturato (+6,3%) sia per volumi (+7,3%) e supera il trend di mercato pur con ridotta promozionalità.

Quali sono, se ci sono, le sfide che dovete affrontare ogni giorno per la distribuzione dei vostri prodotti nella Gdo italiana?

Con sole tre referenze, ciascuna disponibile in due formati, e una strategia commerciale focalizzata sul valore del prodotto piuttosto che su promozioni frequenti o un assortimento in continua evoluzione, per Yakult la sfida principale è quella di connettere la domanda dei consumatori con l’offerta dei retailer, abituati a gestire i brand con la logica delle offerte, dell’assortimento che varia di anno in anno, a volte anche con i probiotici usati quasi come commodities. Negli anni, per fortuna, è cresciuta moltissimo la consapevolezza delle peculiarità di Yakult, che si rivolge a un consumatore orientato a valutare i benefici del prodotto, di cui riconosce il valore. E questo costituisce decisamente una grande opportunità.

Progetti in cantiere per il 2025?

Stiamo lavorando in modo proficuo sulla diffusione di formati più grandi delle nostre referenze, in particolare nel canale ipermercati e superstore, per premiare e andare incontro ai nostri consumatori fedeli con un formato da 15 bottigliette che continua a crescere sia in termini distributivi che di volumi. Infatti, secondo i dati Circana di dicembre 2024, nel canale ipermercato il formato da 15 bottigliette di Yakult Original registra +86% di vendite a valore e +85% a volume, con una quota a valore nel mercato dei probiotici da bere pari al 2%. n

Leggi l’intervista completa

Action cresce nel primo trimestre 2025

Action mette a segno risultati positivi nei primi tre mesi del 2025 e registra una partenza entusiasmante in Svizzera.

Le vendite nette del discount non-food  sono aumentate del 17,2%, raggiungendo 3,5 miliardi di euro nel primo trimestre del 2025, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La crescita delle vendite like-for-like è stata del 6,2%. Action adesso accoglie una media di 19,7 milioni di clienti ogni settimana, 2,9 milioni in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

L’insegna ha aperto 49 nuovi negozi, portando il numero totale a 2.967, ed è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di aprire in media almeno un negozio al giorno nel 2025, per un totale di circa 370 nuove aperture, con un’accelerazione prevista nel corso dell’anno. La catena prevede di raggiungere il traguardo dei 3.000 negozi nel secondo trimestre del 2025.

«Il mondo sta vivendo un inizio 2025 instabile e incerto. In queste condizioni di mercato, vediamo i consumatori continuare a scegliere Action per le necessità quotidiane e gli acquisti per la casa – ha commentato Hajir Hajji, ceo di Action –. La nostra formula, che combina prodotti di buona qualità al prezzo più basso unita ai progressi in tema di sostenibilità, è il motore della nostra rapida crescita e funziona ovunque. Lo abbiamo visto anche con l’apertura dei nostri primi tre negozi in Svizzera, che hanno attirato un numero record di clienti».

Il 5 aprile, Action ha aperto il suo primo negozio in Svizzera, il 13° Paese in cui opera. Il punto vendita di Bachenbülach, vicino a Zurigo, ha registrato vendite record nel giorno di apertura e nei giorni seguenti: la Svizzera si preannuncia così tanto promettente quanto gli altri paesi in cui Action è già presente. Dopo Bachenbülach, l’insegna ha aperto altri due negozi sul territorio. Inoltre,  prevede di aprire il suo primo negozio in Romania nell’autunno del 2025. n

Leggi anche: “Risparmio Casa, dal 2020 +63,3% di punti vendita”

Coop Lombardia rinnova il Cda e programma

investimenti per 85 milioni

Il nuovo piano industriale stipulato dall’insegna porterà a una revisione commerciale e industriale, ma anche al rinnovamento della rete di vendita.

L’ipercompetizione e il downgrading del carrello pesano sui conti di Coop Lombardia. La cooperativa si appresta a varare un piano industriale da 85 milioni di euro in 3 anni, improntato a una profonda revisione commerciale e industriale nonché all’ammodernamento della rete e all’apertura di due pdv (il primo a Bollate a inizio 2026). Il via libera finale è però affidato al nuovo consiglio di amministrazione in via di rinnovo.

Coop Lombardia ha chiuso l’ultimo esercizio con ricavi consolidati di 1,206 miliardi di euro (-0,4%), una perdita operativa di 21 milioni (da -12,6 milioni) e un utile di 0,18 milioni (da 0,87 milioni). I proventi finanziari (35 milioni) derivanti dal prestito soci e i dividendi di Unipol e BricoIo hanno consentito di riportare il conto economico consolidato in equilibrio. Il patrimonio netto consolidato ammonta a 695 milioni e il debito netto a 355 milioni (334 milioni).

Nel business caratteristico del retail, il fatturato è stato di 1,002 miliardi (-0,6%), una perdita operativa di 24,8 milioni (15,1 milioni l’esercizio precedente) e un utile netto di 3,4 milioni (da 2,4 milioni). Tra le varie partecipazioni, Coop Lombardia ha in portafoglio il 2,64% di Unipol group, il 2,43% di Igd Immobiliare (entrambe quotate in Borsa) e il 100% di BricoIo. Quest'ultima nel 2024 ha fatturato 227 milioni con un utile di 1,6 milioni.

La cooperativa di viale Famagosta conta su 32 pdv fra iper e superstore, 22 super, 33 negozi di vicinato e 9 affiliati. A questi si aggiungono 6 stazioni di servizio a marchio Enercoop. Quali le performance per format? Ha tenuto nelle piccole superfici e nei super (+0,8% le vendite), mentre gli iper hanno perso l’1,6% a 473 milioni. I ricavi dei carburanti ammontano a 123,5 milioni, -3%. L’anno scorso gli addetti totali sono calati di 182 unità a 4.228. n

Leggi anche: “La Molisana, in vista un nuovo stabilimento da 100 milioni”

Detergenza bucato,

il pulito non basta

Le performance di lavaggio sono importanti, ma non costituiscono l’unico driver d’acquisto nei prodotti per il bucato. Nella scelta contano infatti sempre di più anche l’impatto ambientale, il profumo e la praticità d’uso.

Nell’anno terminante il 30 marzo 2025, il mercato della detergenza bucato (dati NIQ, totale Italia, Iper+Super+Liberi Servizi+Discount+Drugstore) ha raggiunto un fatturato di 2,25 miliardi di euro, con un incremento del 2,6%. Nello stesso periodo il comparto è cresciuto notevolmente anche a volume e in confezioni – per un totale vendite rispettivamente di 1,10 miliardi di chilogrammi e di oltre 638 milioni di unità – grazie a trend positivi del +1,5% a volume e del +1% in confezioni. «Questo – commenta Lorenzo Bartolini di NIQ – ci suggerisce che la dimensione dei pack sta tendenzialmente aumentando o che, comunque, il consumatore si sta spostando verso unità con un volume maggiore. Inoltre, si può osservare che sta salendo ulteriormente il prezzo a confezione, che cresce dell’1,6% e arriva a 3,53 euro (un aumento comunque piccolo rispetto al +12,9% registrato nell’anno precedente). La promo, inoltre, rappresenta in questo mercato una fetta importante delle vendite e l’intensity index, che lo scorso anno era diminuito, è cresciuto del 4,2%, raggiungendo il 43,8% a volume».

Aree geogrAfiche e cAnAli distributivi

Per quanto riguarda la suddivisione delle vendite sul territorio nazionale, è l’Area 4 ad avere la quota di mercato più ampia a valore (28,1%), a volume (33,1%) e per confezioni (29,9%), con trend in forte aumento (+5% a val., +3,4% a vol. e +2,9% conf.). La seconda in termini di valore, ma in diminuzione (-0,5%), è l’Area 1, che raggiunge il

Dual Power Lavatrice: nuovo dentro, inconfondibile fuori, straordinario su ogni capo.

Scopri di più

Efficacia pulente e profumazione intensa, grazie ad una formulazione più concentrata;

Nuove profumazioni: accanto al Classic e Fiori di Pesco, si aggiungono le fragranze Lavanda e Marsiglia;

Maggiore convenienza: dosaggi più concentrati, fino a 45 lavaggi.

28%, cedendo quote all’Area 4. Si registra infatti nel Nord-Ovest il maggior prezzo medio a confezione della Penisola (3,75 euro) con un aumento dell’1,1%, ma si evidenzia anche la promozionalità più alta, con un intensity index del 46,2% (+3,5%). Tra i canali, i drugstore sono quelli che possiedono il peso maggiore, con 34,1% a valore, seguiti dai super (26,9%); un divario che si amplia ulteriormente se si osservano le quote a volume (32,6% per i drugstore e 24,4% per i super).

Gli specializzati presentano inoltre un trend a volume del +5,9%, con un prezzo (3,69 euro a confezione) in linea rispetto a quello degli altri canali (negli iper è 4,22 euro e nei super è 3,61 euro). In questo canale, però, si concentra molto l’intensità promozionale, con un intensity index del 50,2%, in aumento di 3,3 punti. Rappresenta un incentivo all’acquisto anche il referenziamento: eccezion fatta per gli iper, dove la media delle referenze è 271,6, nei drugstore è molto maggiore rispetto a quella di tutti gli altri canali e arriva a 256 referenze per punto di vendita (nei super sono 107,4).

AndAmento dei segmenti

«Per quanto riguarda i segmenti – prosegue Bartolini – la crescita della categoria è sicuramente da imputare all’andamento dei prodotti bucato lavatrice/bivalenti con ammorbidente, che detengono il 38,9% a valore, mentre il secondo segmento è quello degli ammorbidenti, con il 19,3%. I prodotti bucato lavatrice/bivalenti con ammorbidente hanno un prezzo medio a confezione di ben 5,32 euro, mentre per gli ammorbidenti il prezzo è di 2,78 euro. Nei primi, l’indice di promozionalità è più alto e raggiunge

una quota del 63,5% a volume, mentre è decisamente inferiore, anche se in aumento (+4,6%), per gli ammorbidenti (38,7%). In forte crescita anche l’intensity index della candeggina (+4,8%), che raggiunge la quota del 30,2%». Per quanto riguarda il referenziamento non ci sono grandi disparità tra i segmenti; si parla, infatti, di un numero medio di 24 referenze per bucato lavatrice/bivalenti con ammorbidente e di 25 referenze per gli ammorbidenti, con un rispettivo aumento di 3,5 confezioni per i primi e di 3,6 per i secondi.

PredosAti sotto i riflettori

Alla ricerca di caratteristiche distintive che facciano emergere il prodotto a scaffale, oggi le innovazioni nel mercato della detergenza bucato sono numerose e intriganti. La direzione verso cui si orientano le aziende si diversifica per la scelta della priorità data ai diversi aspetti ma, al di là dell’efficacia di lavaggio, praticità e sostenibilità sono senz’altro in primo piano. «In quest’ottica – evidenzia Laura Ongaro, senior product manager di Bolton Manitoba –, le ultime innovazioni si traducono nell’offerta di prodotti adatti ai cicli brevi ed efficaci a basse temperature. Per rispondere alle ultime tendenze, a metà del 2024 siamo entrati con il brand Omino Bianco nel segmento detersivi in caps, lanciando un prodotto che unisce la praticità del formato all’esperienza del marchio negli additivi. Inoltre, il nuovo detersivo, denominato Idrocaps, si distingue per l’attenzione alla sostenibilità. La sua formula concentrata, il formato com-

BOLTON MANITOBA/OMINO BIANCO

Nome prodotto: Detersivo Idrocaps Sciogli Macchie

Caratteristiche: il detersivo smacchia a fondo e pulisce profondamente grazie alla formula arricchita con agenti in grado di rimuovere anche lo sporco più difficile.

HENKEL/DIXAN

Nome prodotto: Dixan Liquido Classico

Caratteristiche: il detersivo penetra nelle fibre senza danneggiarle e rimuove le macchie ostinate. La formula migliorata agisce nella lavatrice e combatte gli odori sgradevoli.

ICEFOR/L’ECOLOGICO

Nome prodotto: L’Ecologico Fresco Bucato

Caratteristiche: detergente per lavatrice senza coloranti, Edta e fosfati. Ricco di tensioattivi vegetali ricavati dai residui della lavorazione di barbabietola e grano.

INCHIPLA/VALIDO LINEA ORO

Nome prodotto: Gel Bucato Sapone Giallo

Caratteristiche: a mano e in lavatrice, la sua formula arricchita con olio di cocco rimuove efficacemente le macchie, lasciando i tessuti morbidi, freschi e profumati.

patto e la confezione in carta riciclata, infatti, ne riducono l’impatto ambientale e favoriscono il risparmio energetico».

Nonostante il segmento del detersivo liquido continui a essere maggioritario, anche per Henkel l’orizzonte futuro è rappresentato dal segmento dei predosati. «È qui – spiega Francesca D’AngeloValente, direttrice marketing & media di Henkel consumer brands We South – che si concentrano i maggiori investimenti in innovazione e si intravedono le più grandi opportunità di penetrazione incrementale nelle famiglie. Per quanto ci riguarda, grazie alle tre marche con cui operiamo (Dixan, Bio Presto e Perlana), siamo in grado di coprire diverse fasce di prezzo, offrendo soluzioni che rispondono a ogni specifica esigenza».

Con l’obiettivo di evidenziare le nuove caratteristiche della linea per lavatrice Dual Power, che sarà rilanciata nel mese di luglio, le strategie comunicative di Italchimica sono focalizzate su un approccio informativo rivolto principalmente ai buyer. «Abbiamo previsto l’impiego di diversi supporti: dalla newsletter agli articoli su internet, fino ai banner web e a pagine pubblicitarie sulle principali riviste di settore. Per quanto riguarda invece il consumatore finale, puntiamo su strategie digitali che sfruttino i canali social del brand (Facebook e Instagram) e sul coinvolgimento di micro creator nella realizzazione di contenuti originali. Per il prossimo anno è inoltre in preparazione una campagna Tv dedicata a Dual Power», sottolinea Manlio De Filpo.

FOGLI IDROSOLUBILI: TRA ECOLOGIA E PRATICITÀ

In un mercato dominato dai formati in capsule, liquido e in polvere, Mil Mil 76, con il marchio Alga, ha lanciato un prodotto diverso e innovativo. «Il nuovo detersivo per lavatrice in fogli idrosolubili – spiega Roberto Nuvolone – unisce rispetto per l’ambiente, praticità d’uso e convenienza economica, senza rinunciare a una pulizia efficace contro macchie e cattivi odori. I fogli idrosolubili possono essere utilizzati per il lavaggio a mano e in lavatrice, si sciolgono rapidamente anche in acqua fredda e sono contenuti in una confezione ultra compatta in fibra di legno riciclabile. Un pack da 20 fogli corrisponde a una bottiglia da due litri di prodotto liquido e permette di fare fino a 40 lavaggi in lavatrice. Il tutto all’insegna della facilità di trasporto e di stoccaggio».

ElaborazioneDMsudatiNIQ,totaleItalia,Iper+Super+Liberiservizi+Discount+Drugstore,a.t.30/03/2025

QuAndo i brAnd evidenziAno lA sostenibilità AmbientAle

La buona salute di cui gode il comparto e il fermento che lo contraddistingue hanno attratto anche operatori finora focalizzati su altri mercati. Tra questi spicca Mil Mil 76 «La nostra divisione Idm – precisa Roberto Nuvolone, direttore marketing e commerciale divisione Idm – si è affacciata al mondo della detergenza bucato solo recentemente: alla fine del 2024 con il marchio Strabilia e da febbraio di quest’anno con l’acquisizione del brand Alga, specializzato in prodotti ecosostenibili». La salvaguardia ambientale è dichiaratamente al centro della strategia anche per la linea di prodotti L’Ecologico di Icefor. «Abbiamo formulato una gamma completa – spiega Daniela Antoniuzzi, amministratrice delegata e responsabile area Gdo – capace di soddisfare le principali richieste di un mercato in evoluzione, combinando impegno green e performance, senza trascurare la cura per la salute del consumatore.

IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: GRUPPO DMO

Il canale drugstore sta registrando le performance migliori nel comparto dei prodotti per la cura del bucato. È in esso che il Gruppo Dmo gestisce e sviluppa la rete di negozi Caddy’s e Beauty Star. «La crescita del comparto è guidata in particolare dai liquidi per lavatrice, dagli ammorbidenti concentrati e dai profumatori – dichiara Mirco Gaggiato, responsabile acquisti di Caddy’s –. La tendenza emergente è quella dell’attenzione verso prodotti eco-friendly, che si realizza soprattutto attraverso packaging sostenibili e formulazioni performanti a basse temperature. Un’opportunità è rappresentata anche dai prodotti ad alto contenuto di servizio, per i quali il consumatore è disposto a spendere di più a favore della semplicità di utilizzo, come accade con le tabs, o a favore di un beneficio aggiuntivo, come si verifica con i profumatori. A breve lanceremo il nuovo marchio Mr Prendy: una linea no frills con un’immagine divertente e colorata, prezzi entry level e la garanzia di qualità dell’insegna Caddy’s. I segmenti coperti saranno quelli del bucato lavatrice, ammorbidenti, fogli cattura colore e profumatori da cassetti».

Ammorbidenti
Tratt. bucato/ asciugatura Bucato
Profumatori bucato
Anticalcare lavatrice
Bucato lavatrice/ bivalenti con ammorbidente

IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: DM-DROGERIE MARKT

Pur avendo un assortimento più orientato sulla cura della persona, i negozi dmdrogerie markt registrano una forte espansione nel mercato detergenza bucato. «I detersivi liquidi, in particolare per capi colorati, hanno mostrato performance molto positive – precisa Benjamin Schneider, amministratore delegato di Dm-drogerie markt Italia –. Anche i predosati hanno avuto buoni risultati, così come i profumatori per la biancheria, che registrano crescite superiori alla media della categoria. In questo contesto, il nostro marchio Denkmit, sul quale abbiamo recentemente effettuato un restyling per renderlo più accattivante e riconoscibile, rappresenta un driver di successo e cresce sia a valore che a volume. Intendiamo quindi proseguire con l'innovazione in questo comparto, offrendo prodotti di alta qualità e con eccellenti performance a prezzi molto convenienti».

Dal detergente per lavatrice adatto a tutti i tipi di tessuti all’ammorbidente, dal prodotto per i delicati a quello per i capi scuri, le referenze di questa linea con formulazioni a basso impatto vantano anche altre caratteristiche comuni, come l’ipoallergenicità e l’efficacia a basse temperature. Un altro aspetto che consideriamo fondamentale è poi il supporto diretto ai nostri clienti, ai quali offriamo la possibilità di entrare in contatto con un team di tecnici altamente qualificati, pronti a rispondere in tempo reale a qualsiasi domanda». Di fronte al moltiplicarsi dell’offerta attenta alle tematiche ecologiche, diventa però sempre più significativo l’aspetto dell’efficacia pulente. «Non basta più che il prodotto sia “green” – afferma Andrea Romagnoli, commercial director B2c di Mk –, deve anche garantire prestazioni elevate. Una tendenza ormai consolidata è quella che fa preferire soluzioni idonee a cicli di lavaggio brevi, che permettono di risparmiare tempo ed energia, a patto che siano supportati da formulazioni molto performanti».

I consumAtori APPrezzAno il Profumo di Pulito

L’efficacia resta dunque fondamentale e incide sulla fedeltà al prodotto, ma tra i driver di scelta più attuali spicca oggi anche la profumazione. «Più di un consumatore su due – interviene Manlio De Filpo, direttore vendite consumer di Italchimica – dichiara che il profumo è un elemento determinante nell’acquisto di un detergente per il bucato. Le preferenze si orientano verso note classiche, come marsiglia, lavanda o le profumazioni “da bucato” più tradizionali e c’è un’aspettativa chiara: il capo deve risultare fragran -

te non solo all’uscita della lavatrice ma anche una volta riposto nell’armadio. Infine, una crescente importanza la ricopre il numero di lavaggi dichiarati sulla confezione. In questo contesto, abbiamo rinnovato la gamma Dual Power lavatrice con formule ancora più concentrate, potenti ed efficaci per garantire una profumazione più intensa e duratura e una maggiore convenienza». Anche Inchipla conferma l’importanza del profumo come elemento di scelta: «Le fragranze sono diventate un aspetto caratterizzante e un valore aggiunto che contribuisce alla fidelizzazione – afferma Lelio Buscaroli, direttore commerciale dell’azienda –. La gradevolezza d’uso e la sensazione di freschezza duratura giocano un ruolo decisivo nelle scelte d’acquisto. Allo stesso tempo, si diffonde la sensibilità verso l’impatto ambientale dei prodotti. Affrontare queste sfide significa per noi andare oltre le logiche puramente promozionali e di prezzo, che da sole non bastano più a garantire il successo a scaffale in un mercato altamente competitivo». n

SCHEDE PRODOTTI

ITALCHIMICA/DUAL POWER

Nome prodotto: Dual Power Lavatrice

Caratteristiche: detersivo con formula potenziata e profumo più intenso, disponibile anche nelle nuove fragranze Marsiglia e Lavanda.

MIL MIL 76/ALGA

Nome prodotto: Detersivo lavatrice in fogli idrosolubili

Caratteristiche: un formato innovativo, 10 volte più concentrato rispetto al prodotto liquido, biodegradabile (test OECD 301) e contenente fino al 75% di ingredienti di origine vegetale.

MK/WOSH

Nome prodotto: Wosh Lavatrice Cicli Brevi

Caratteristiche: soluzioni che nascono dall’esperienza professionale per soddisfare le esigenze del consumatore più esigente; prive di microplastiche, di fosfati e di Edta.

Analisi delle attività promozionali smacchiatori e pretrattamenti bucato

Focus Research è una delle agenzie leader in Europa che si occupa di ricerche di mercato e consulenza. Da 30 anni fornisce ai propri clienti soluzioni di dati, sistemi e software per l'elaborazione dei dati in 35 Paesi europei. La sua attenzione si rivolge soprattutto all’analisi qualitativa e quantitativa delle attività promozionali dei volantini della grande distribuzione e di catene specializzate. Le quote qualitative sono orientate al GAV- valore pubblicitario lordo. Le attività promozionali posizionate in prima pagina, con un'immagine di dimensioni importanti pubblicate all’interno di volantini con un raggio d’azione lordo (Gross Reach) significativo, hanno un impatto maggiore sul consumatore. Di conseguenza queste promozioni risultano vantaggiose in termini del ritorno degli investimenti.

In questo caso abbiamo elaborato i dati dei volantini dei rivenditori di beni di largo consumo italiani e preparato un'analisi che confronta i dati dal 2022 al 2024 (da gennaio a dicembre, 12 mesi). Le analisi si basano sul valore pubblicitario qualitativo lordo (GAV= Gross Advertising Value) nei volantini per smacchiatori e pretrattamenti bucato.

Negli ultimi tre anni, Vanish mostra un andamento altalenante ma torna leader nel 2024 con il 30,8% del valore pubblicitario lordo. Ace, che era al vertice nel 2023 con il 36% e nel 2022 con il 34,3%, cala nel 2024 al 25,6%. Omino Bianco raggiunge il 25% nel 2022 del valore pubblicitario lordo, ma scende al 20,8% nel 2024. Le private label restano stabili attorno al 10%, mentre Chanteclair cresce leggermente fino al 5,1%. Il mercato è dunque dinamico, con Vanish e Ace in competizione per il valore pubblicitario lordo più alto.

OP BRANDS MACCHIATORI RETRATTAMENTI BUCATO IN OP RETAILERS

Nel 2024 Vanish raggiunge il 52,4% di quota GAV in Esselunga e il 34,7% in Acqua & Sapone ed è presente con una quota superiore al 20% presso Coop, Despar, Lidl e Tigotà. Ace mantiene una presenza diffusa in termini di valore pubblicitario lordo: domina presso i discounter Penny e Aldi. Omino Bianco è rilevante in Carrefour con il 54,9%, mentre presso Lidl e Tigotà ottiene una quota del 39% circa. Chanteclair resta marginale, ma copre una quota dell’11% presso Esselunga e del 7,3% presso Acqua & Sapone. Le strategie dei marchi riflettono target diversi, tra presenza selettiva e copertura capillare.n www.focusmr.com - E-mail

Acqua & Sapone
Vanish Ace Omino Bianco Private Label Chanteclair

DESCRIZIONE

La cassa Redea è “innovazione pura” per design e funzionalità. Qualità italiana all’insegna dell’efficienza, ottimizzazione e benefici per l’ambiente

• Sul fronte della digitalizzazione, REDEA è una cassa parlante, l’etichetta Smart-Label dotata di codice a barre e un tag RFID consente di gestire ed elaborare tante informazioni importantissime per l’ottimizzazione del sistema

• Design innovativo progettato dal Politecnico di Milano che si ispira alla natura e alle sue forme organiche che si contestualizza perfettamente nei reparti ortofrutta di nuova generazione, valorizzando l’esposizione dei prodotti

CARATTERISTICHE

TECNICHE

• Minore superficie di contatto e maggiore areazione

• Leva di chiusura efficiente e di facile utilizzo e maniglie di presa ergonomiche

PLUS

• Le dimensioni e il peso inferiori alle casse precedenti consentono una ottimizzazione dei trasporti riducendoli del 20% circa rispetto a prima con un risparmio del 10,3% nelle emissioni di CO2 in fase di trasporto. Il consumo di carburante si riduce dell’1,66%

• In termini di efficienza e sostenibilità REDEA consente il risparmio del 50% di acqua per il lavaggio con i sistemi di gestione avanzati

MARKETING E COMUNICAZIONE

La comunicazione su Redea si rivolge al target b2b presidiando le testate specializzate del settore food, logistica e retail. Dal 2024 l’attività di comunicazione ha acquistato spazio sui social grazie anche a una campagna di influencer marketing per raccontare i suoi valori anche a un pubblico di non addetti ai lavori.

Jesús Gómez è il nuovo ceo di Grupo Consorcio

Grupo Consorcio annuncia la nomina del nuovo ceo, Jesús Gómez, che guiderà tutte le sedi dell’azienda nel mondo: Spagna, Perù e Italia. Gómez vanta un solido background nel settore alimentare e della vendita al dettaglio, dove ha ricoperto il ruolo di direttore generale e amministratore delegato in importanti aziende.

Paolo Maraschi nominato direttore generale di Stef Italia

Stef Italia, punto di riferimento nel trasporto e nella logistica agroalimentare a temperatura controllata, annuncia la nomina di Paolo Maraschi a direttore generale. Un passo strategico che segna l’avvio di una nuova fase per l’azienda, verso il consolidamento della sua leadership nel settore e il rafforzamento del suo ruolo di partner chiave al servizio di tutta la supply chain agroalimentare.

Nicola Bonfatti è il nuovo direttore commerciale mercati internazionali di Rigoni

di Asiago

Rigoni di Asiago ha annunciato la nomina di Nicola Bonfatti a direttore commerciale mercati internazionali. Il manager vanta una carriera interamente dedicata allo sviluppo dei mercati esteri nel settore food. Per questo, porta in Rigoni di Asiago una vasta esperienza nella gestione delle operazioni commerciali globali e nella costruzione di brand forti e sostenibili a livello internazionale.

Riccardo Viani è il nuovo amministratore delegato del Gruppo Sperlari. L’ex direttore commerciale della società dolciaria di Cremona ha subito avviato il rilancio di Sperlari, un brand di valore storico (190 anni) ma che aveva bisogno di un restyling e di novità.

Viani al vertice di Sperlari

Caso tratto dalla Ricerca Innovations 20 di Kiki Lab-Ebeltoft Group

Foot Locker Reimagined New York, Usa

Reinventare il retail fisico in chiave cross-canale, esperienziale e multisensoriale, ampliando l’assortimento e i servizi.

Area chiave :

Feel & link

Chiavi complementari : Quick & Easy e Customization

Info chiave

Flagshipsneakeresportswear

2024: prima apertura del nuovo concept

2024: 5 flagship

Foot Locker

2.500 negozi

26 Paesi

Foot Locker, catena specializzata nel retail multibrand dedicato in primo luogo alle sneaker e allo sportswear, partendo da una partnership consolidata con Nike e da un progetto condiviso, ha lanciato nel 2024 il concept Reimagined. Un flagship, aperto a New York sulla 34esima strada e poi replicato in altre città, che si focalizza innanzitutto su uno sport e un’icona chiave a livello americano e mondiale: il basket e Michael Jordan, con la linea di sneaker Air Jordan da lui firmata, che

ora è diventato un brand vero e proprio con un fatturato ultramiliardario. I visitatori sono accolti nell’area simbolo, la Home Court, una destinazione di shopping multi-brand dedicata al basket, mentre qualcuno degli Stripers, gli addetti dello store chiamati così per la divisa a strisce che richiama il logo del brand, fa ruotare una palla sul dito. A fianco c’è The Clinic, il corner per le sfide di salto, con il totem che misura e compara il risultato dei vari clienti. L’assortimento comprende anche brand popolari e in target, che cambiano in base alle stagioni, e linee di prodotti dedicate al tempo libero senza connotazioni sportive. Le tecnologie supportano vari servizi: un tool digitale aiuta i clienti nella misurazione dei piedi per facilitare la scelta dei modelli e dei numeri più adatti, mentre un totem automatico offre il servizio di sterilizzazione e impermeabilizzazione delle sneakers in poco tempo e a costi accessibili. Gli addetti sono dotati di device che facilitano il customer journey con informazioni sugli stock in magazzino, sul profilo e sullo storico dei clienti, fornendo consigli personalizzati. Il flagship offre nell’omni-hub servizi personalizzati e il ritiro in-store degli acquisti online, sviluppando la cross-canalità in modo fluido e avanzato, grazie anche alla nuova versione dell’app, progettata per sorprendere i clienti in negozio e fuori con nuove funzionalità e facilità di uso, possibilità di accedere a eventi, partite NBA e vivere più intensamente l’esperienza del brand.

Chiavi dell’innovazione

·Addetti empowered con device connessi

·Area prove comoda e centrale

·Area dedicata al basket e alle sfide di salto con The Clinic

·Ampia area Kids

Retail is detail

·Misuratore digitale per i piedi

·Totem per impermeabilizzazione e sanificazione sneakers

Commento Kiki Lab

Il retail multibrand nel settore delle sneaker sta vivendo un periodo intenso di sfide e opportunità, perché si intensifica la competizione con i negozi monobrand e con le vendite online sui vari canali, inclusi i marketplace. Foot Locker con Reimagined conquista l’interesse di molti clienti, grazie alla forte esperienzialità e cross-canalità. Figure chiave in questo modello, su cui l’azienda sta puntando anche per tutta la catena, sono gli Stripers, che possono far superare le esperienze retail più tradizionali e sempre meno attrattive grazie allo storytelling e all’engagement con i clienti. n

Fabrizio Valente , founder e amministratore di Kiki Lab (Gruppo Promotica)

Influencer virtuali e come gestirli

I nuovi avatar digitali possiedono il vantaggio di essere controllabili, ma nel loro “lavoro” non deve mancare la componente di autenticità.

Nelpanorama sempre più ibrido della comunicazione aziendale, dove digital e pr si fondono in nuove “forme di vita”, stanno emergendo nuove figure destinate a fare breccia nelle strategie aziendali: gli influencer generati con l’intelligenza artificiale. Si tratta di avatar digitali, come Lil Miquela, Noonoouri o Imma, progettati per simulare persone reali con caratteristiche estetiche iper-curate, personalità definite e contenuti sviluppati da team creativi o direttamente da algoritmi.

Questi influencer non hanno una biografia vera né un vissuto autentico, eppure generano milioni di interazioni, collaborano con brand internazionali, sfilano virtualmente per le maison di moda e occupano spazi pubblicitari prima riservati a celebrità in carne e ossa. Il motivo? Sono controllabili, coerenti, scalabili. Non invecchiano, non sbagliano, non hanno crisi reputazionali. E soprattutto possono essere plasmati esattamente attorno ai valori del brand. Per le aziende rappresentano una leva affascinante: un asset di comunicazione capace di essere sempre on-brand, accessibile 24/7, multilingue e adattabile ai diversi target.

Nel mondo delle pr, questi avatar diventano ambasciatori ideali per lanciare prodotti tech, animare campagne social o presidiare nuovi spazi digitali, come gli ambienti virtuali dei videogame. Ma attenzione: l'autenticità resta centrale. I consumatori cercano empatia e verità, anche in un mondo sintetico. Per funzionare davvero un influencer AI deve raccontare storie rilevanti, avere uno scopo e generare engagement autentico, non artificiale.

Le aziende che sapranno integrare queste nuove icone digitali senza tradire la fiducia del pubblico potranno conquistare un vantaggio competitivo notevole e questo aspetto è ciò che può trasformare la fantascienza in strategia. E in un contesto dove la reputazione si costruisce anche in bit e pixel, gli influencer AI sono qui per restare.n

Micro trend 2025: Exponential industries

I processi industriali e manifatturieri stanno subendo un cambiamento esponenziale. Settori precedentemente separati stanno diventando motori di innovazione e processi di produzione come la stampa 3D vengono utilizzati in contesti sempre nuovi. Allo stesso tempo, i materiali vengono manipolati su scala atomica, conferendo loro nuove qualità.

L'uso della produzione additiva, della produzione decentralizzata e dell'analisi prescrittiva della domanda sta rendendo possibile una produzione flessibile. Nei mercati sovrapposti stiamo assistendo a innovazioni alle interfacce di settori precedentemente separati, mentre i confini tra essi diventano sempre più sfumati. Le catene di approvvigionamento resilienti –definite tali per la loro agilità, trasparenza e sostenibilità, e perché possono essere rapidamente rilocalizzate – stanno diventando un fattore chiave per una produzione ad alte prestazioni. Dal punto di vista industriale, la robotica implica l'automazione di attività di produzione che in passato erano svolte da lavoratori umani. La stampa 3D sta superando sempre di più i limiti dei metodi di produzione convenzionali. La libertà di progettazione è quindi pressoché illimitata. Con il rilevamento automatico, le macchine registrano il loro ambiente utilizzando tecnologie e sensori. Anche i materiali stanno diventando più intelligenti, adattandosi alle nuove condizioni ambientali. In questo modo, un materiale può essere reso più facile da riciclare o compostare e la gamma delle sue funzioni si amplia. Nella nano ingegneria i materiali vengono manipolati su scala atomica, acquisendo così nuove funzioni e proprietà.

Piattaforma per la cura della pelle personalizzata on demand

L'azienda statunitense SmartSkn ha lanciato una piattaforma basata sull'intelligenza artificiale chiamata "K-Own" per prodotti coreani personalizzati per la cura della pelle, rivolta direttamente ai consumatori finali. Gli utenti selezionano le formulazioni di base, aggiungono ingredienti attivi specifici e adattano il contenuto di oli al proprio tipo di pelle, mentre l'intelligenza

artificiale ottimizza la formulazione in base alle esigenze individuali. La piattaforma integra mini-laboratori robotici che producono prodotti per la cura della pelle personalizzati e freschi in pochi minuti. Questo garantisce che ogni prodotto sia il più efficace possibile, riducendo al minimo gli sprechi.

Dispositivi indossabili basati sull'intelligenza artificiale per il personale di negozio

Credits foto: www.augmodo.com/

La startup statunitense Augmodo ha sviluppato un dispositivo indossabile basato sull'intelligenza artificiale chiamato "SmartBadges", dotato dell'assistente "Spatial AI" che suggerisce misure e attività al personale di negozio per aumentarne l'efficienza. Il sistema di monitoraggio in tempo reale dell'inventario e delle attività crea mappe 3D dello store in tempo reale che forniscono al personale consigli su come rifornire gli scaffali, ordinare e adottare misure per migliorare la conformità. Il sistema può essere implementato nei negozi al dettaglio in meno di 20 minuti, costa 100 volte meno rispetto a soluzioni alternative e non richiede modifiche operative per il personale del punto vendita.

Previsioni intelligenti dei prezzi per i prodotti agricoli

Walmart inizierà a utilizzare il software di intelligenza artificiale Helios per calcolare i rischi climatici e creare previsioni dei prezzi per i prodotti agricoli. Il software, inoltre, fornisce previsioni meteorologiche fino a un anno in anticipo e opzioni di analisi flessibili per l'andamento dei prezzi storico e futuro per regione, tipo di prodotto e stato biologico. Questa innovazione potrebbe contribuire a ridurre le perdite alimentari, poiché secondo il Dipartimento dell'agricoltura degli Stati Uniti d'America circa il 30% del cibo viene perso durante la produzione agricola e il raccolto.n

Marco Zanardi, presidente Retail Institute Italy, vicepresidente Confindustria Intellect, presidente Iodounamano, partner Beready

Ridurre gli sprechi alimentari conviene ai retailer: fino al 140% di ROI con pratiche sostenibili e intelligenti

È il momento per i retailer alimentari di rivedere le proprie strategie: prevenire lo spreco è una delle azioni più potenti per aiutare il pianeta e anche il bilancio aziendale.

A cura di: Relex Solutions

Ogni anno un terzo del cibo prodotto viene sprecato, con un danno ambientale enorme e un costo per l’economia globale di circa 940 miliardi di dollari. È quindi fondamentale per i retailer alimentari riflettere su quanto lo spreco di cibo incida non solo sullo stato di salute del pianeta, ma anche sulla redditività aziendale.

Champions 12.3, una coalizione globale che promuove la riduzione dello spreco alimentare in linea con l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 12.3 dell’ONU, ha analizzato gli investimenti nella riduzione degli sprechi alimentari in 17 Paesi e oltre 700 aziende, trovando che per ogni dollaro investito per tagliare lo spreco, le aziende ottengono in media un ritorno di 14 dollari. Un’opportunità concreta per migliorare sia la sostenibilità sia la redditività aziendali.

Relex Solutions, fornitore di una piattaforma unificata per la supply chain e il retail, aiuta i propri clienti a tagliare lo spreco con l’ottimizzazione dei processi. Relex utilizza previsioni della domanda basate sull’AI, stima la deperibilità a livello di lotto e tiene conto del comportamento dei consumatori e di numerose variabili per ridurre gli sprechi, massimizzare la disponibilità e aumentare la freschezza. I retailer che implementano queste tecnologie registrano una riduzione del 10-40% dello spreco alimentare.

Inoltre un’altra funzionalità, Relex Co2 Analytics, fornisce informazioni sulle emissioni di carbonio delle attività della supply chain, favorendo il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità. Quando la precisione degli ordini aumenta servono meno camion per trasportare le eccedenze di magazzino, con vantaggi per l’ambiente ma anche per la redditività aziendale n

Brindo: la soluzione che fa “parlare”

le bottiglie di vino

Il modo più rapido, comodo ed efficiente per condividere con i consumatori le informazioni sugli ingredienti e sui valori nutrizionali di un vino? Così come le indicazioni per berlo in modo responsabile? È semplice e sta tutto in una parola: Brindo.

A cura di: GS1 Italy Servizi

Brindo è la soluzione sviluppata da GS1 Italy Servizi per permettere alle aziende di produzione e distribuzione del settore vitivinicolo di creare l’etichetta digitale dei loro vini, attraverso uno speciale QR Code sulla bottiglia che permette di condividere con i consumatori tutte le informazioni di prodotto, a partire da quelle rese obbligatorie dal Regolamento Ue 2021/2117. Tutto questo senza rovinare l’estetica delle etichette.

Già adottato da decine di produttori italiani per le loro oltre 2.600 referenze, Brindo si appoggia su una piattaforma esclusiva di GS1 Italy Servizi, che si occupa di tutto, dall'hosting alla gestione delle pagine web. Su questa piattaforma sono caricate sia le informazioni relative al vino sia le immagini della bottiglia. A partire da questi input il sistema crea automaticamente per ogni prodotto una pagina dedicata, dove sono raccolte e presentate chiaramente tutte le informazioni, obbligatorie e non.

A renderle condivisibili e fruibili anche dai consumatori è il QR Code che contiene un GS1 Digital Link, generato in modo automatico e pronto da apporre sull’etichetta. Così, scannerizzandolo semplicemente con il proprio smartphone, ogni consumatore può accedere a tutte le informazioni sul vino senza dover installare alcuna applicazione. Non solo: i produttori possono utilizzare lo stesso QR code per fornire e collegare tanti altri dati utili e importanti da comunicare, come l’etichetta ambientale o le certificazioni aziendali.

A rendere unico Brindo è proprio l’utilizzo del GS1 Digital Link, un indirizzo web con una struttura standard che identifica in modo univoco il prodotto fisico, collegandolo al suo gemello digitale. Il GS1 Digital Link è un valore aggiunto importante perché garantisce la tracciabilità e la veridicità di ogni dato, oltre a essere garanzia di sicurezza, perché protegge dalle frodi. È grazie a questa tecnologia che Brindo permette alle aziende del settore vitivinicolo di garantire e condividere informazioni sicure e dati certificati, abbinandole a immagini di qualità, e rendendole disponibili su un sito già strutturato, facile da utilizzare e da consultare.n

Erbe e spezie tra contaminazioni culinarie e salutismo

di Jessika Pini

La voglia di sperimentare nuovi abbinamenti e sapori etnici e l’attenzione verso i benefici per la salute spingono il comparto.

Nell’anno terminante il 27 aprile 2025, il mercato degli insaporitori ha registrato una crescita sia a volume che a valore, evidenziando per entrambi gli indicatori un trend positivo pari a +2,8%, per un totale complessivo rispettivamente di oltre 303,3 milioni di chilogrammi venduti e di 497,9 milioni di euro (dati Circana, totale Italia, Iper+Super+Lsp+Discount).

Aree geogrAfIche e cAnAlI dIstrIbutIvI

Il Nord Ovest guida le vendite a volume (28,5%) e a valore (34%), seguito dal Sud (25,3% a vol. e 19,6% a val.) e dal Centro+Sardegna (24,3% a vol. e 22,7% a val.). Il Nord Est chiude con il 21,8% dei volumi e il 23,8% del valore. Per quanto riguarda i canali distributivi, i supermercati guidano le vendite con il 51,6% dei volumi e il 60,3% del valore, distanziando i discount (30,8% a vol. e 18,4% a val.) e i liberi servizi (10% a vol. e 11,6% a val.). In ultima posizione gli ipermercati con il 7,5% dei volumi e il 9,7% del valore.

+2,8 497,9 mln/€

AndAmento deI segmentI

+2,8 303,3 mln/kg

Il mercato degli insaporitori registra andamenti diversi al suo interno: il segmento aromi e spezie evidenzia una crescita sia a volume (+6,6%) che a valore (+4,4%), così come soluzioni culinarie, che mostra un incremento pari a +3,6% a volume e +2,4% a valore. Due segni positivi anche per i preparati brodo e gelatina (+4,1% a vol. e +2,4 a val.). Il sale, invece, ha visto diminuire le vendite sia in volume (-1%) che in valore (-0,6%), registrando un calo sostenuto rispetto agli insaporitori alle erbe, l'unico segmento a segnare una flessione significativa sia in volume (-15,6%) che in valore (-13,4%). I primi tre brand (Star, Unilever Foods Italia e Montenegro Divisione Alimentare) coprono a valore il 37,5% del mercato, mentre la private label detiene il 29,6%.

le rAgIonI del successo

Il successo di erbe aromatiche e spezie è dovuto all’insieme di diversi fattori che rendono questi prodotti molto conformi ai trend di mercato degli ultimi anni. «Spezie e aromi – afferma Giuseppe D’Avenia , country manager di Ubena Alimentari – sono utili a sperimentare la

SCHEDE PRODOTTI

Bauer

Nome prodotto: Dado Crema

Caratteristiche: un dado in crema in tubetto preparato con oltre il 60% di puree naturali di verdure italiane, che si conserva in frigorifero per tre settimane ed è ideale per preparare ricette di qualità e ottimi brodi.

Bonomelli/Cannamela

Nome prodotto: Liquirizia Macinata Serie Oro

Caratteristiche: liquirizia da aggiungere alla farina per preparare dolci o pasta fresca, oppure direttamente su primi o secondi piatti per conferire alla ricetta quel tipico sapore dolce-amaro. Inoltre, è ideale nella preparazione di liquori, gelati, mousse e caramelle.

Variazione vendite segmenti (%)

e spezie

brodo e gelatina

Valore Volume

contaminazione tra tradizione culinaria italiana e le altre cucine del mondo. I consumatori, inoltre, ne conoscono le proprietà salutistiche: molte spezie – come, ad esempio, la curcuma e lo zenzero – vengono identificate come veri e propri “superfood”. Infine, sono in linea con la crescente sensibilità alla naturalità dei prodotti che si coniuga con l’attenzione nei confronti della filiera e dei processi produttivi. L’attenzione alla sostenibilità sociale ci vede impegnati in diversi progetti, come “Pragati”, nato dalla collaborazione tra il gruppo Fuchs, Nedspice e Job Booster India, con il quale siamo riusciti a migliorare la qualità della vita degli agricoltori di curcuma in India, valorizzando la loro preziosa attività indispensabile per il mantenimento dell’inteGiovanna Flor , amministratrice , osserva anche nel mercato degli insaporitori una polarizzazione dei comportamenti dei consumatori, divisi tra prodotti economici e premium: «Noi, fortunatamente, posizionandoci nella fascia premium, subiamo meno l’effetto inflattivo che ormai da più di due anni caratterizza la scelta dei prodotti a scaffale. Nell’innovazione stiamo guardando a una nuova fetta di mercato, più giovane e attenta alla qualità e al mangiar sano». Nell’ottica di un rinnovamento in linea con le tendenze Drogheria e Alimentari ha rilanciato gli insaporitori classici: «Pur rimanendo ben saldi sui tratti di riconoscibilità

LANCIATO UN METODO DI CODIFICA SENSORIALE DEL PEPE

A gennaio, Italpepe ha annunciato la prima codifica sensoriale del pepe, come spiega Stefano Vitaletti: «Questo progetto rappresenta un avanzamento fondamentale nella comprensione e nella qualità di questa spezia, perché non venga considerato solo una commodity. Grazie alla collaborazione con l'Università di Pisa e al team di esperti della Vitaletti Academy di Italpepe, abbiamo sviluppato un metodo scientifico che permette di descrivere con precisione il profilo del pepe. Tra tutti gli aspetti valutati, il profilo olfattivo delle singole varietà ha rivestito un ruolo fondamentale, grazie anche alla funzione di “attivatore di emozioni” che le molecole volatili sprigionate dal pepe suscitano, trasformando ogni varietà in un’esperienza unica e indimenticabile nel vissuto di ciascuno di noi». Nell’ultimo anno l’azienda ha anche introdotto le prime degustazioni nei punti vendita e ha realizzato delle masterclass per guidare i consumatori e gli opinion leader nell’esplorazione dell’affascinante mondo delle spezie.

del segmento – spiega Azzurra Sani , marketing manager dell’azienda –, abbiamo completamente rinnovato la gamma proponendo nuovi mix di erbe e spezie connotati da un ingrediente peculiare, come paprika affumicata, pepe rosa, scorza di limone, più il sale iodato, con la finalità di esaltare carne, pesce o patate. Sono stati inseriti in gamma anche il primo item “per tutte le ricette”, per i consumatori che preferiscono avere una soluzione unica per diverse preparazioni, e un mix per carne a minore contenuto di sale. La gamma ha ricevuto il riconoscimento di Eletto Prodotto dell’Anno 2025».

RANKING PRIMI

TRE PLAYER A VALORE (%)

37,5 Star

20

Unilever Foods

11,3

Montenegro Divisione Alimentare

6,2

non PIÙ semPlIcI commodItIes La crescita costante del mercato degli insaporitori è dovuta anche all’impegno delle aziende nella valorizzazione della categoria. La Vitaletti Academy di Italpepe è impegnata nella diffusione della cultura delle spezie, mettendo a punto il Tasting Rainbow, un innovativo modo di classificare spezie ed erbe aromatiche. «Sul fronte della filiera – spiega Stefano Vitaletti , direttore generale di Italpepe – abbiamo investito nel miglioramento e nello sviluppo dei territori su cui nascono e crescono le materie prime che impieghiamo, abbiamo incrementato le referenze della linea biologica italiana, investendo sugli agricoltori italiani, e stiamo lavorando affinché i nostri fornitori diventino dei partner con cui condividere un percorso di crescita, innovazione e ricerca continua. Anche la private label

Aldi, con il proprio brand Le Gusto, propone circa 14 referenze miste per un totale di 26 prodotti: si tratta sia di spezie classiche, tipiche della cucina italiana, sia di alternative legate a una cucina multietnica, come curry, zenzero e paprika. «A registrare le performance migliori – fanno sapere dal reparto national buying dell’insegna – rimangono, tuttavia, le spezie classiche come origano, basilico, zafferano, aglio e cipolla. La categoria delle spezie risulta molto apprezzata dai consumatori italiani con un andamento delle vendite stabile nel tempo. Una novità a cui teniamo molto è sicuramente il restyling della linea che abbiamo realizzato circa un anno fa: abbiamo convertito tutti i packaging delle spezie in assortimento dal vetro alla plastica, riducendo così l’impatto ecologico dei trasporti. La nostra prossima sfida sarà l’introduzione di confezioni con una percentuale prevalente di rPet, per un’ulteriore evoluzione green».

IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: ALDI
IL PUNTO DI VISTA DELLA DISTRIBUZIONE: ALDI

SCHEDE PRODOTTI

Drogheria e Alimentari/

La Drogheria 1880

Nome prodotto: Mix per carne con rosmarino e paprika affumicata

Caratteristiche: nuovo mix di erbe, spezie e sale iodato selezionati, 100% naturali, in vasetto in vetro per una piena trasparenza del contenuto e con sistema di separabilità del tappo per smaltire i componenti nella differenziata.

Italpepe

PRIVATE LABEL A VALORE (%)

Nome prodotto: Polline - Spice Up!

Caratteristiche: il polline, fonte di proteine, contribuisce alla crescita e al mantenimento della massa muscolare. Il pack, pratico e colorato, mostra in etichetta il principio nutritivo che il prodotto aiuta a integrare, i benefici ad esso connessi e pratici consigli d’uso.

Ubena Alimentari

Brand: My BBQ Ubena

Nome prodotto: Rub Universale di Spezie - Magic Dust

Caratteristiche: un mix di spezie, erbe aromatiche e sale marino ideale per insaporire carni rosse, carni bianche, pesce e verdure alla griglia, in padella o al forno.

oggi è molto attenta all’innovazione, alla filiera e alla sostenibilità rispetto a qualche anno fa. Non vuole produrre una semplice gamma di referenze commodity, bensì cerca prodotti sempre più sostenibili, da filiera controllata e possibilmente italiani». L’attenzione alla filiera viene sottolineata anche da Fausta Fiumi , director food division del Gruppo Montenegro : «Collaboriamo con piccole e medie realtà agricole per un progetto condiviso di sviluppo sostenibile, nel rispetto dell’uomo e del territorio, fornendo conoscenze e tecnologie per una relazione di lungo periodo. Coerentemente a questi progetti, abbiamo lanciato una linea che valorizza le produzioni di eccellenza locali biologiche italiane, celebrando le erbe e le spezie più utilizzate nella cucina mediterranea, e una linea Fairtrade per la quale siamo parte di un progetto che mette al centro i diritti dei coltivatori e delle coltivatrici oltre al rispetto della biodiversità e dell’ambiente». n

Fuori pasto dolci:

il focus è sull’innovazione

Il comparto, caratterizzato da una forte dinamicità interna, fa leva su nuove ricettazioni e su differenti gusti e sapori per ingaggiare ulteriormente i consumatori. In questo contesto, diventa fondamentale anche innovare sul fronte dei processi produttivi e sulla tecnologia.

Da sempre fonte di grande appagamento per i consumatori, i fuori pasto dolci rappresentano un vero e proprio momento di gratificazione, la pausa spuntino che diventa momento di break dall’attività lavorativa, durante la quale poter assaporare nuovi gusti e ricettazioni ricercate, in grado di conciliare sapori decisi senza mettere da parte l’attenzione verso un contenuto nutrizionale il più bilanciato possibile.

Come sta performando il comparto?

Si tratta di un comparto dinamico, che registra performance positive e che segna un particolare fermento nel segmento delle tavolette, come condivide Giovanni Agostoni, global sales & marketing director di Icam Cioccolato: «Con il nostro brand premium Vanini presidiamo il canale della grande distribuzione con un assortimento articolato, che ci consente di intercettare diverse esigenze di consumo: dalle referenze monorigine con alti solidi di cacao, alle tavolette con inclusioni, sia tradizionali sia inedite,

passando per proposte biologiche e golose. Un’offerta ampia e coerente con i trend di mercato, che ha premiato il marchio Vanini con risultati positivi nel corso della stagione 2024/2025: stando ai dati Circana in nostro possesso, infatti, le tavolette hanno registrato +15% a volume e +15,5% a valore». Il dinamismo è l’elemento riscontrato anche da Paola Parini, category & project manager di Atlante, soprattutto nel segmento delle merendine e degli snack dolci: «A guidare l’evoluzione del comparto è la capacità dell’industria di rispondere in modo proattivo alle nuove esigenze dei consumato-

Ispirata ad uno dei dolci più golosi ed internazionali, questa tavoletta Tasting Experience Double doppio strato di cioccolato sopra uno strato di cremoso cioccolato bianco alla banana e cioccolato fondente sotto. La tavoletta è impreziosita con granella di fave di cacao che regala croccantezza all’assaggio.

ri, sempre più attenti al bilanciamento tra gusto, benessere e praticità. Negli ultimi anni, il settore ha investito in maniera significativa in ricerca e sviluppo, portando sul mercato un numero crescente di referenze innovative. Si stima che ogni anno, infatti, vengano lanciate tra le 8 e le 10 nuove tipologie di merendine ispirate a trend internazionali e alle nuove occasioni di consumo. Il futuro del segmento passerà sempre più dalla personalizzazione dell’offerta, dalle clean label e dalla capacità di interpretare le tendenze emergenti del consumo, in particolare quelle legate alla nutrizione funzionale, alla sostenibilità e ovviamente al gusto». Cristina Segatto, direttrice marketing di Lago Group, sottolinea una parziale contrazione dovuta al rincaro delle materie prime: «Il comparto è in leggera sofferenza sulle merende, flat sulla pasticceria, sia in progressivo sia in anno terminante. All’interno del mondo della pasticceria sono in forte frenata i fuori pasto al cioccolato a causa dei recenti aumenti di questa materia prima e del conseguente innalzamento dei prezzi a scaffale».

I brand puntano sull’innovazione

Tra i principali driver di crescita che guidano i brand in questo comparto spicca l’innovazione che, nel caso di Icam, si muove su un doppio binario: da un lato l’attenzione ai trend di consumo emergenti e ai nuovi bisogni delle persone, dall’altro l’impegno costante nell’evoluzione della proposta e dei processi produttivi. «Nel 2024 abbiamo lanciato le Vanini Mini Selection – racconta Giovanni Agostoni –: due confezioni contenenti mini-tavolette da 15 grammi ciascuna, un formato che risponde alla crescente domanda di snack dolci in versione monoporzione. Questa esigenza si lega sia alla necessità di contenimento del costo e delle quantità, sia a un approccio più equilibrato verso il consumo dolciario. Le due varianti raccolgono alcune delle nostre referenze principali, tra cui quelle della linea Tasting

L’innovazione per Atlante si traduce nel lancio del Dubai Chocolate, una nuova referenza sviluppata per intercettare la domanda crescente di prodotti dolciari nuovi e premium, in linea con il trend internazionale del momento. «Il Dubai Chocolate – racconta Paola Parini – combina un cioccolato ricco e vellutato con note aromatiche, la pasta ketaifi che dona consistenza crunchy, e i pistacchi che riportano tutto il gusto del Medio Oriente. Il risultato è un prodotto elegante, dal sapore intenso e avvolgente, pensato per un pubblico attento alle nuove tendenze internazionali».

ATLANTE LANCIA IL DUBAI CHOCOLATE

Experience, che abbina i quattro colori del cioccolato a ingredienti di alta qualità con combinazioni di gusto inedite. Portiamo avanti un’evoluzione anche sul fronte delle ricette: la maggior parte dei nostri prodotti è gluten free e lactose free, in risposta alla forte attenzione rivolta verso stili di vita plant-based e alla necessità di rispondere a esigenze nutrizionali specifiche. Completa questo percorso il conseguimento delle certificazioni Kosher e Halal». Ribadisce il focus sull’innovazione anche Paola Parini, sottolineando quanto questo aspetto guidi ogni scelta, dal concept di prodotto alla selezione dei partner produttivi: «Operando in un mercato in continua evoluzione, crediamo che l’innovazione debba nascere da un ascolto attento alle esigenze dei consumatori e dalla capacità di anticipare i trend internazionali con referenze distintive, che uniscano qualità, autenticità e appeal commerciale. Sul piano dei processi, collaboriamo con produttori che condividono i nostri standard qualitativi e che investono in tecnologie produttive all’avanguardia, in grado di garantire efficienza, flessibilità e sostenibilità».

Il ruolo della tecnologia

La spinta innovativa è importante anche per Lago Group, che fa perno sulla tecnologia di cui dispone l’azienda nei propri impianti per far fronte alle richieste e ai nuovi bisogni dei consumatori, lavorando su un’offerta ampia e in continuo rinnovamento: «L’obiettivo del brand è quello di rispondere alle esigenze degli shopper, e qualità e prezzo sono i due focus per offrire i prodotti più appropriati ai diversi target. Da qui il nostro pay off “scegli il tuo piacere”, attraverso una proposta semplice che fa della tradizione il suo pilastro, ma sempre orientata verso il futuro. Questo spirito caratterizza il nostro lavoro, sia cercando nuove referenze intriganti per il consumatore (nuovi gusti, texture, shape e momenti di consumo), sia lavorando su tecnologie innovative o migliorative della nostra qualità. Ne è un esempio la tecnica di raffinazione e concaggio per la preparazione delle creme dei nostri wafer, tipica dei maîtres chocolatiers, che le rende soffici, scioglievoli ed estremamente gustose».n

Nella seconda metà del 2025, Icam amplierà la propria offerta con proposte che fondono innovazione, gusto e attenzione al benessere, seguendo i trend dell’indulgence consapevole. «Tra le novità – racconta Giovanni Agostoni – spicca la tavoletta Monorigine Perù Fondente 82% con note di rhum, che risponde al desiderio di esperienze sensoriali appaganti. La linea Tasting Experience, inoltre, si arricchirà di due referenze in limited edition ispirate ai sapori delle festività (Panettone con scorza d’arancia e Pan di Zenzero) e con la nuova referenza della linea Double, Banana Split, una reinterpretazione del dessert in formato tavoletta. Infine, tornerà protagonista Blue Rose, pralina iconica degli anni ’90, oggi rivisitata nella ricetta e nel pack».

NUOVI LANCI PER ICAM NELLA SECONDA PARTE DEL 2025

Il nuovo equilibrio del commercial real estate

L’immobiliare commerciale riscopre il valore della prossimità, dell’esperienza e della localizzazione strategica.

Dopo anni incentrati su logistica e riconversioni a uso ufficio, il 2025 segna il ritorno del retail al centro del dibattito. Non è un revival, ma l’avvio di una nuova fase: più consapevole, selettiva e trasformata, dove high street e mercati secondari possono avere ruoli complementari e decisivi. Secondo il “Rapporto 2025 sul mercato immobiliare commerciale” di Scenari Immobiliari, in Italia si registra una timida ma concreta ripresa degli investimenti nel retail fisico. Le high street di Milano, Roma e Firenze restano attrattive per i brand internazionali, mentre emergono nuove località considerate strategiche non solo per il turismo, ma anche per la crescita del consumo di fascia alta. In parallelo, i “mercati secondari” – città medio-piccole, destinazioni turistiche stagionali, distretti produttivi – stanno attirando capitali grazie alla maggiore accessibilità economica e al potenziale di sviluppo a medio termine.

La riscoperta dell’esperienza d’acquisto in presenza è sostenuta da dati positivi sui flussi pedonali, dalla crescita della spesa media nei flagship store e da una crescente domanda di location prestigiose per temporary store, pop-up esperienziali e concept retail. Si sta delineando una nuova geografia commerciale, dove la selezione delle location e la qualità dell’esperienza diventano determinanti. Questa rinascita segue

direttrici chiare. La prima è la selettività degli investitori che cercano immobili localizzati in aree consolidate o in zone ad alto potenziale di rigenerazione urbana. L’epoca degli investimenti indiscriminati è tramontata. Il report “Turning the Corner: Commercial Real Estate Themes for 2025 di Pimco” evidenzia come oggi si cerchino asset resilienti, flessibili e sostenibili (Esg), riconvertibili in ottica mixed-use.

La seconda direttrice è quella dello storytelling urbano: il valore di un immobile commerciale è sempre più legato al contesto narrativo della via o del quartiere. Fondi e investitori contribuiscono attivamente al rilancio di assi commerciali, attraverso sinergie con eventi culturali, iniziative locali e micro-riqualificazioni architettoniche. Come evidenziato dalla società indipendente B.I.G. nella propria analisi sulle tendenze 2025, il retail è parte di “ecosistemi urbani” in cui si fondono cultura, commercio e identità. La terza tendenza riguarda la flessibilità contrattuale e funzionale: il classico contratto a lungo termine con canone fisso lascia spazio a formule ibride (base+variabile), spazi in coworking e soluzioni plug-in per start-up e brand emergenti. Secondo l’ufficio studi Banco Bpm, questa modularità risponde alla volatilità del mercato e all’evoluzione dei consumi.

Città come Bergamo, Lecce, Ferrara o Bolzano registrano nuovo interesse grazie a due fattori chiave: prezzi più accessibili e contesti urbani vivibili, attrattivi per turisti e talenti locali. Tuttavia, operare in questi mercati richiede maggiore capacità di analisi e gestione del rischio. Strumenti previsionali – come analisi dei flussi demografici, Pums, calendari turistici e agende politiche locali – possono fare la differenza tra un investimento solido e una saracinesca destinata a chiudere.

Una cosa è certa: il retail commerciale, che fino a pochi anni fa sembrava avviato verso un declino irreversibile, sta dimostrando una sorprendente capacità di rigenerarsi. Le high street tornano protagoniste, ma è nei mercati secondari che si giocheranno alcune delle sfide più interessanti per il futuro del settore. Questo è il momento di affinare strumenti, letture territoriali e relazioni locali. La “nuova normalità” del retail non è un ritorno al passato, ma un laboratorio aperto, dove innovazione, qualità e visione di lungo periodo potranno fare la differenza.n

Alberto Deiana, project management executive Mi.No.Ter.

Vino: cresce l’interesse per i dealcolati

di Federica Bartoli

Mentre il vino è in contrazione sul fronte dei volumi, crescono le bollicine guidate dal Prosecco. Qualità e provenienza sono al centro dell’attenzione dei consumatori, ma inizia a riscuotere interesse la categoria dei vini a basso o nullo contenuto alcolico.

Nell’anno terminante ad aprile 2025, il mercato del vino registra una flessione nei volumi, pari a -1,6%, e una crescita a valore dell’1,7%, per un totale complessivo di 631,8 milioni di litri commercializzati e un giro d’affari di 2,3 miliardi di euro. Per quanto riguarda le bollicine, invece, il comparto cresce sia a volume sia a valore (+3,6% a vol. e +2,9% a val.), con 105,6 milioni di litri venduti e un giro d’affari di 771,9 milioni di euro (dati Circana, totale Italia, Iper+Super+Lsp+Discount).

Aree geogrAfiche e cAnAli distributivi

Sul fronte del vino, il Nord-Ovest guida le vendite sia a volume sia a valore (32,3% a vol. e 34,3% a val.) seguito dal Centro+Sardegna, che segna 27,8% a volume e 29,7% a valore, e dal Sud con il 21,5% a volume e il 17% a valore. Chiude il cerchio il Nord-Est, che registra il 18,5% dei volumi e il 19,1% del valore. Anche per le bollicine a guidare le vendite è il Nord-Ovest, con il 36,6% a volume e il 36,2% a valore (+3% a vol. e +1,3% a val.), questa volta seguito dal Nord-Est con il 24,6% dei volumi e il 23,7% del valore (+1,9% a vol. e +1,7% a val.). Di poco sotto il Centro+Sardegna, che registra il 23,2% a volume e il 24,6% a valore (+4,2% a vol. e +4,3% a val.), mentre rincorre il Sud con il 15,6% dei volumi e il 15,5% del valore (+7,3% a vol. e +6,3% a val.). Tornando al vino, a veicolare la quota maggiore sia a volume sia a valore sono i supermercati

COMUNICARE IL VALORE

DELLA FILIERA INTEGRATA

La strategia comunicativa di Caviro si fonda sulla valorizzazione della filiera integrata e sulla narrazione della doppia anima del Gruppo: da un lato cantine Caviro, dall’altra Tenute Caviro. «Questa nuova architettura – racconta Giampaolo Bassetti – ci permette di intercettare diversi target di consumo: da una parte il marchio Tavernello sta dimostrando la sua grande versatilità spaziando dalla tavola all’aperitivo con le versioni frizzante e Spritz ready to drink, dall’altro le linee di Cesari e Leonardo da Vinci ci permettono di approfondire uno storytelling legato al territorio e al know-how in maniera contemporanea».

(50,1% a vol. e 59,2% a val.), distanziati dai discount che registrano il 31,9% dei volumi e il 19,6% del valore. Seguono a distanza i liberi servizi (10,8% a vol. e 12% a val.) e gli ipermercati (7,2% a vol. e 9,2% a val.). I supermercati guidano le vendite anche per quanto riguarda le bollicine, con il 58,1% dei volumi e il 64,2% del valore (+3,6% a vol. e +3,3% a val.), seguiti a distanza dai discount che segnano il 23,2% dei volumi e il 13,9% del valore (+6,5% a vol. e +3,9% a val.). Troviamo, poi, gli ipermercati che veicolano l’11,2% dei volumi e il 12,4% del valore (-0,6% a vol. e -2,1% a val.) e per finire i liberi servizi con il 7,5% a volume e il 9,4% a valore (+1,5%

cAntine cAviro/tAvernello

Nome prodotto: Tavernello Frizzante

Limited Edition

Caratteristiche: etichetta speciale in versione sleeve, rinnovata per celebrare l’estate, esaltando gusto e freschezza.

cAntine riunite & civ/righi

Nome prodotto: Pignoletto Emilia-Romagna

Doc Spumante Brut Righi

Caratteristiche: fresco, fruttato e armonico, è lo spumante ideale per ogni occasione, dall’aperitivo al pasto.

mAck & schühle ItAliA/grAPur

Nome prodotto: Grapur Bianco

Caratteristiche: vino bio, vegano e low alcol, sostenibile dalla vigna al pack, per un consumo consapevole e responsabile.

vAldo sPumAnti

Nome prodotto: Elevantum Valdobbiadene

Prosecco Superiore Docg

Caratteristiche: perlage sottile e persistente, con riflessi dorati. Prodotto con il metodo Charmat lungo, questo spumante prevede una rifermentazione in autoclave della durata di cinque mesi.

SCHEDE PRODOTTI

a vol. e +5,1% a val.). Per i vini, i primi tre brand (Caviro, Cantine Riunite & Civ e Due Tigli) coprono a valore il 10,5% di un mercato in cui la private label, al momento, vale il 12,9%. Per quanto concerne le bollicine, invece, i primi tre marchi (Ferrari, Berlucchi e Fratelli Martini) coprono a valore il 14,8% di un mercato in cui la private label pesa il 9,4%.

AndAmento dei segmenti

All’interno dei segmenti che compongono il mercato, per quanto riguarda il vino registra risultati positivi in entrambi gli indicatori solo il vino Igt, che cresce del 2,8% a volume e del 3,3% a valore. Calano in volume i restanti segmenti, a partire dal vino da tavola altro (-4,3% a vol.), che però sale leggermente a valore dello 0,3%. Andamento negativo in volume, ma positivo in valore, anche per i vini Doc (-2,6% a vol. e +1,1% a val.) e per i vini Docg

TREND VENDITE

A VALORE (%)

2,3 mld/€

TREND VENDITE

+1,7

A VOLUME (%) -1,6

631,8 mln/l

DESPAR ITALIA

Nel 2024, Despar Italia ha registrato performance migliori rispetto al mercato, con un incremento del 2,4% a valore. Come rende noto Antonino Urgo, product manager beverage dell’insegna, «stando ai dati NielsenIQ in nostro possesso, questo risultato positivo è stato trainato in particolare dalla marca del distributore, che è cresciuta del 4,8% a valore e del 3,8% a volume. Tra i segmenti con i migliori risultati troviamo gli spumanti classici e i vini a denominazione Doc e Docg. Ha performato bene anche lo spumante metodo Charmat. Tra le tendenze principali emerge l’attenzione verso i vini di pregio, legati alle eccellenze del territorio, e la crescente preferenza per i vini dealcolati. Negli ultimi anni stiamo ampliando e qualificando l’offerta, con un focus sui vini di qualità, inserendo in assortimento prodotti di filiere regionali. Nel 2024, infatti, abbiamo lanciato la linea dedicata ai vini pugliesi, mentre l’inizio del 2025 ha visto l’arrivo di una nuova gamma di vini abruzzesi. Per l’anno in corso, infine, abbiamo in programma il restyling della cantina di vini a marchio Despar».

(-0,3% vol. e +2,1% a val.). Per quanto riguarda le bollicine, lo charmat secco cresce del 5% a volume e del 2,9% a valore, con il Prosecco che, su un giro d’affari pari a 522,9 milioni di euro, vale 350,1 milioni. Salgono anche il classico (+3,8% a vol. e +5,6% a val.) e lo champagne (+1,7% a vol. e +4,6% a val.), mentre cala in entrambi gli indicatori lo charmat dolce (-4,5% a vol. e -4,7% a val).

le bollicine segnAno PerformAnce Positive guidAte dAl Prosecco I consumatori mostrano crescente interesse per le bollicine, con dati positivi emersi dall’analisi di Circana sul primo trimestre. «A trainare la performance sono soprattutto il Prosecco e gli spumanti generici – fa sapere Francesca Benini, sales & marketing director di Cantine Riunite & Civ –. Si nota, inoltre, una maggiore e generale attenzione verso il vino bianco. Stanno invece soffrendo i vini generici e i vini da

SALES LOCATIONS VINO (%)

RANKING PRIMI TRE PLAYER A VALORE VINO (%)

10,5

PRIVATE LABEL A VALORE VINO (%)

12,9

CAVIRO CANTINE RIUNITE & CIV DUE TIGLI

tavola, in particolare i rossi. Sul mercato italiano, infine, il canale tradizionale sta risentendo dell’impatto della nuova normativa sul Codice della strada, oltre che di una minore disponibilità di spesa da parte dei consumatori». Ribadisce l’impatto positivo del Prosecco sul comparto anche Matteo D’Agostino, responsabile marketing di Valdo Spumanti: «Il mercato degli spumanti in Gdo nei primi mesi del 2025 evidenzia un andamento positivo. Il segmento dello Charmat Secco cresce, sostenuto dal Prosecco, con un ruolo di primo piano ricoperto dal Prosecco Superiore Docg. In questo scenario, Valdo si distingue grazie a referenze di punta come Marca Oro Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg, simbolo della nostra produzione e di un’eccellenza riconosciuta e apprezzata dal consumatore italiano ed estero».

Elaborazione

Il reparto vini di Md vede nelle bollicine il motore delle vendite, con spumanti e frizzanti in cima alle preferenze dei clienti. «Tra i vini fermi – sottolinea Marco Usai, wine specialist dell’insegna – stiamo ottenendo ottimi riscontri su alcune varietà specifiche. È interessante la performance delle Igp, grazie a una maggiore libertà concessa dai disciplinari, e segnaliamo anche la crescita del nostro spumante dealcolato. Vero fiore all’occhiello dell’offerta è la linea Enotrium, con dodici nuove referenze da vitigni autoctoni al debutto in queste settimane. Un forte potenziale, inoltre, deriva dai vini locali e dai prodotti a basso e nullo contenuto di alcol. Tra le novità, abbiamo introdotto la “Guida al buon bere di casa Md”, pensata per accompagnare le scelte dei consumatori. Per il futuro, il focus è sullo sviluppo della linea Enotrium, con l’obiettivo di esplorare anche vitigni che, pur non essendo autoctoni, hanno uno stretto legame storico e culturale con specifici territori italiani. L’attenzione è rivolta anche ai vini a basso contenuto alcolemico».

crescono i vini deAlcolAti

Accanto a qualità e provenienza, cresce I’interesse per i vini low-alcol, come spiega Giampaolo Bassetti, direttore generale di Gruppo Caviro: «Aumenta la domanda di vini con forte identità territoriale e di denominazione (Doc, Docg, Igp) e si intravede un interesse verso i prodotti a bassa gradazione alcolica. Inoltre, la preferenza si orienta verso packaging e formati più flessibili. L’aperitivo si conferma un momento importante di consumo, con i giovani che cercano esperienze nuove, fresche e leggere. In quest’ottica abbiamo lanciato Tavernello Spritz, una gamma ready to drink: la bassa gradazione alcolica intercetta la voglia di convivialità con un prodotto accessibile e immediato. A Vinitaly 2025 abbiamo presentato nuove referenze e rilanciato la nostra strategia di posizionamento,

VARIAZIONE VENDITE SEGMENTI BOLLICINE (%)

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Progettato per offrire praticità e stile, Helix elimina la necessità del cavatappi, consentendo di gustare il vino fermo in modo semplice e senza sforzo. Il suo design raffinato è pensato per i veri appassionati, unendo funzionalità e eleganza in un prodotto di alta qualità.

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puntando su distintività, sinergia, sostenibilità e storytelling territoriale». I vini dealcolati e low-alcol non sono più solo un’alternativa per chi non può o non vuole bere alcolici: «Questi vini –dichiara Fedele Angelillo, amministratore unico di Mack & Schüle – stanno diventando una categoria capace di aprire occasioni di consumo trasversali, rivolgendosi a un consumatore più consapevole, wellness-oriented e giovane. Le aziende vinicole che sapranno investire in qualità sensoriale, comunicazione trasparente e design accattivante avranno un vantaggio competitivo su un segmento in forte espansione, ma ancora poco chiaro da un punto di vista regolamentare in Italia. Inoltre, l’economia circolare sta guadagnando importanza nelle priorità del target vino, con focus sulla riduzione dell’uso di plastica e sull’adozione di imballaggi leggeri e riutilizzabili». n

14,8

Ferrari

Berlucchi

Fratelli Martini

9,4

Il supermercato

ti lega al dito

Il benessere sarà sempre più uno strumento di fidelizzazione?

Ancora una volta l’ispirazione arriva dall’articolo di Marco Zanardi pubblicato sul DM Magazine di marzo 2025, dove nei trend riportati dagli Usa c’è il connubio fra wellness ed esperienza d’acquisto. Un tema che si sta scaldando, sebbene non del tutto inesplorato. Già nel 2023 Albertsons – che include supermercati come Safeway – ha lanciato negli Stati Uniti una piattaforma digitale di wellness, “Sincerely Health”, in cui i clienti integrando i dati dei propri wearable possono ricevere sconti come premi per i loro punti salute. Verrebbe già da coniare uno slogan: “Corri a fare la spesa!” (altro che “che peso la spesa” memoria degli anni ‘80). L’anno successivo Schnuck Markets ha proposto il suo “Healthier Habits”, anche in questo caso punti fedeltà e promozioni per i clienti più attivi fisicamente.

Questi sono due esempi in cui il connubio parte da un dispositivo del cliente; potrebbe essere lo smartphone, un fitband, uno smartwatch o ancora un anello fitness (Apple e Samsung i più famosi, ma non gli unici). Se ci spostiamo all’interno del punto vendita cambia la tecnologia, ma anche il modo di ingaggio: da “ti premio per la tua attività” a

“ti offro uno strumento avanzato per assisterti nel tuo benessere”. Zanardi citava lo specchio intelligente Omnia, che utilizza la scansione completa del corpo e la tecnologia dei gemelli digitali per dipingere un quadro completo della salute generale della persona, e L'Oréal, che offre un servizio per analizzare la pelle e fornire consigli personalizzati per la salute dell’epidermide. Quest’ultimo è un servizio già offerto da tempo in Corea del Sud all’aeroporto di Incheon e allo Hyundai Department Store.

Nel settore della Gds è interessante il caso di Decathlon, che ha sviluppato la MorphoBox: una cabina scanner 3D con bilancia integrata, in grado di misurare in pochi minuti la morfologia completa di una persona e di valutarne la forma fisica generale. Questo strumento fornisce al cliente sia la propria taglia ideale per i vari prodotti Decathlon, sia un bilancio personalizzato dello stato di fitness, con la possibilità di suggerire sport adatti e programmi di allenamento personalizzati. Un’evoluzione delle postazioni di analisi della falcata già disponibili da anni in molti negozi per la scelta della scarpa ideale per la corsa. In una versione semplificata ricordo di aver fatto online un test simile tanti anni fa con Mizuno per identificare il modello migliore per me.

Questi sono solo alcuni esempi di sfruttamento del filone wellness per fidelizzare il cliente. Più di rilievo dei singoli casi è un sondaggio di Fmi Food Industry Association, dove il 70% dei supermercati dichiara di avere strategie focalizzate su nutrizione, salute e benessere.n

TECNOLOGIA BENEFICIO

Programmi wearable + loyalty

• Fidelizzazione più forte e frequenza di acquisto maggiore (coupon salute)

• Dati approfonditi su stile di vita per offerte mirate (es. promozioni wellness)

• Differenziazione del brand come partner di benessere

Specchi intelligenti e analizzatori corporei

• Aumento vendite in categorie specifiche tramite consigli mirati (upselling di prodotti specifici per le esigenze rilevate)

• Raccolta dati anonimi sulle caratteristiche personali, utili per stock e sviluppo prodotto

• Offrire un servizio in più in negozio, incentivando visite in store invece che acquisti online

Paolo Pelloni, Digital Club/Retail

I prodotti free from

continuano a conquistare i consumatori

Il comparto è dinamico e in continua crescita, con i principali player del settore sempre pronti a intercettare le nuove esigenze nutrizionali degli shopper e ad ampliare l’offerta di prodotto.

Le referenze free from non sono più soltanto riservate a chi soffre di intolleranze alimentari. Con il graduale sviluppo delle tematiche salutistiche, infatti, il consumatore ha inserito nella propria dieta anche prodotti privi di un determinato ingrediente o elemento nutrizionale, per controllare la propria alimentazione. I brand, dunque, continuano a lavorare sull’innovazione, al fine di proporre referenze in grado di conciliare gusto e benefici funzionali.

Un comparto che continua a crescere Lo sviluppo del comparto è messo in evidenza dai player del settore, che raccontano quanto gli alimenti free from esercitino una grande attrattiva nei confronti degli shopper. Come condivide Thomas Siller, direttore commerciale di Bayernland, il segmento del senza lattosio è in costante crescita, trainato dall’attenzione verso il benessere digestivo. «In Italia il trend dei prodotti free from si conferma stabile e positivo, con una richiesta sempre maggiore di alimenti che coniughino salute e gusto. Gli shopper non cercano solo un’alternativa per necessità, ma anche un’esperienza di consumo soddisfacente e di qualità».

William Galletti, head of sales retail Italia di Dr. Schär, fornisce un quadro del comparto del senza glutine: «Secondo i dati NIQ in nostro possesso, il mercato del senza glutine in Italia registra un andamento molto positivo e cresce sia a valore sia a volume. Nel canale retail il trend è in continuo aumento dal 2019, segnando +4% nel 2024 rispetto all’anno precedente. Anche Schär rafforza la propria posizione di leadership con risultati in crescita in confronto al 2023». L’andamento positivo del comparto è confermato da Elena Angeloni, senior brand manager di Céréal: «La richiesta di prodotti free from, in particolare senza zuccheri e senza glutine, continua a essere tra le più alte nell’ambito

UN AMPIO ASSORTIMENTO PER RISPONDERE ALLE ESIGENZE DEL MERCATO

L’offerta senza lattosio di Bayernland si è arricchita ne gli ultimi anni per venire incontro in maniera puntuale alle nuove richieste del mercato. «In prima linea ci sono le Fette Senza Lattosio – condivide Thomas Siller – perfette per panini, toast e ricette sfiziose, e la Julienne Senza Lattosio, ideale per arricchire insalate, pizze e piatti caldi. A questi si affiancano altri prodotti come i bocconcini di mozzarella, sia porzione singola sia nel pratico formato multipack, e i Fiocchi di latte Senza Lattosio, che completano una gamma in grado di accompagnare il consumatore dalla colazione alla cena».

dei prodotti salutistici. Secondo i dati Circana in nostro possesso, il nostro brand Céréal Senza Glutine registra performance molto positive, confermate sia nel 2024 sia nei primi mesi del 2025. Anche la linea Senza Zuccheri e Senza Zuccheri Aggiunti conferma un andamento estremamente positivo. All’interno della gamma, crescono a doppia cifra sia il segmento dei biscotti, sia quello delle merendine».

Coniugare gusto e benessere: una missione

L’aspetto funzionale dei prodotti non deve però escludere l’appagamento del gusto: «Bayernland risponde alle esigenze del mercato free from con una gamma completa e variegata senza lattosio, studiata per garantire gusto, qualità e alta digeribilità – aggiunge Thomas Siller –. L’obiettivo è offrire referenze che possano essere apprezzate da tutti, anche da chi ha specifiche esigenze alimentari. Da qui il claim “Bayernland, il gusto che unisce tutti”, che sintetizza la nostra filosofia di proporre alimenti buoni, accessibili e inclusivi, capaci di riunire a tavola persone con stili di vita e necessità diverse». Per Nutrition & Santé, coniugare gusto e benessere si traduce in innovazione, che passa attraverso un profilo nutrizionale ottimale e ingredienti selezionati. «Per il 2025 – racconta Elena Angeloni – sono in cantiere novità nell’ambito della pasticceria industriale, con lo Snack Cuor di Nocciola e le Sfoglie. Non mancano nuovi lanci anche nel comparto free from salato, con la gamma delle Gallettine Céréal che si allarga, mentre nel

segmento delle gallette è in arrivo una nuova referenza che coniuga il gluten free con il rich in protein. Nel Senza Zucchero si arricchisce la gamma dei biscotti, mentre in Céréal Senza Zuccheri Aggiunti sono pronte due novità in formato barretta». Anche William Galletti sottolinea che i consumatori moderni guardano a prodotti che soddisfino nuove aspettative di qualità e gusto: «Se la sicurezza alimentare rimane l’aspetto fondamentale nel senza glutine, parallelamente gli shopper sono sempre più orientati verso la qualità da un punto di vista nutrizionale, ma anche di gusto. Il nostro impegno in questo ambito passa per tutte le fasi produttive, dal campo alla tavola. Sul fronte degli ingredienti, utilizziamo un’ampia varietà di cereali naturalmente privi di glutine e adottiamo un approccio responsabile agli additivi, limitandone il più possibile l’utilizzo ed evitando l’uso di aromi artificiali, coloranti e conservanti sintetici. Infine, lavoriamo all’ottimizzazione dei nostri prodotti, concentrandoci su aspetti come il contenuto di zuccheri, sale, grassi saturi, fibre e proteine».n

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VéGé Data Sharing raggiunge la versione 3.0

Lo strumento ideato dal gruppo distributivo si avvale della collaborazione con NIQ per facilitare la condivisione dei dati attraverso una piattaforma digitale di rapida fruizione.

Il progetto VéGé Data Sharing, ideato da Gruppo VéGé, raggiunge la sua versione 3.0: giunto al terzo anno di condivisione dei dati con l’industria di marca, grazie alla collaborazione con NIQ, compie un salto tecnologico e diventa totalmente fruibile attraverso una nuova piattaforma digitale in grado di rendere accessibile con immediatezza l’analisi dei dati di venduto del Gruppo, creando nuove opportunità per i fornitori. Il progetto sfrutta le potenzialità di “NIQ Discover” di NIQ, una soluzione cloud-based all'avanguardia di visualizzazione dati, supportata dai dati più precisi e affidabili del settore e progettata per accelerare l'accesso agli insight strategici a produttori e retailer del largo consumo. La condivisione dei dati di Végé evolve ulteriormente attraverso la piattaforma web "NIQ Discover", che offre la possibilità a tutti i fornitori del Gruppo di monitorare le proprie performance di vendita (a valore e a volume) e promozionali su base continuativa e costituisce la base per migliorare i livelli di collaborazione di Végé con la sua rete di fornitori. In questo modo il Gruppo offre a tutti i suoi principali fornitori informazioni rilevanti sull’andamento del business e la possibilità di confrontare le proprie performance con i benchmark di riferimento, categoria per categoria. L’elaborazione e la restituzione dei dati agli utenti avvengono secondo gli standard qualitativi più avanzati e si basano sulla profonda esperienza e competenza di NIQ.n

Leggi anche: “Sentric e Leroy Merlin rivoluzionano la gestione delle schede prodotto con l’AI”

NATURALMENTE

SENZA LATTOSIO

SENZA ZUCCHERI E GRASSI

Brt fresh: nuove aperture per il servizio di fresh delivery

I nuovi punti di consegna saranno inaugurati a Firenze, Verona e Parma ed entro la fine del 2025 l’azienda raggiungerà un totale di 12 centri operativi.

Brt rafforza il servizio Brt fresh per la consegna di prodotti alimentari freschi, sia in ambito B2c che B2b. Dopo le recenti inaugurazioni del servizio nelle città di Napoli e Bari, che si uniscono ai cinque centri aperti nel 2023 e 2024 che coprono già diverse località in differenti province (come Milano, Torino, Padova, Bergamo, Bologna, Modena, Roma), l’azienda ha infatti annunciato una nuova serie di aperture che riguardano le città di Firenze, Verona e Parma. Complessivamente, a fine 2025, i centri operativi saranno almeno 12. Con investimenti che superano già il milione di euro nella logistica necessaria a garantire l’intera gestione dei prodotti, il settore food si consolida come uno dei segmenti strategici del Gruppo Geopost (di cui Brt è parte), con l’obiettivo di diventare leader nelle consegne a temperatura controllata. L’intera gestione dei prodotti avviene nel rispetto delle direttive Haccp, per l’analisi e il controllo di tutti i potenziali rischi durante le fasi del trasporto. Le consegne sono effettuate con van dedicati refrigerati o con l’utilizzo di contenitori isotermici appositamente realizzati e costantemente sanificati. Il servizio Brt fresh prevede consegne cinque giorni a settimana e, in specifiche situazioni, anche nello stesso giorno dell’ordine, con la predeterminazione della fascia oraria e la consegna al piano. Il servizio, con un peso massimo per collo di 31,5 kg, viene effettuato da personale con uno specifico addestramento nel trasporto di prodotti alimentari. Il cliente finale, inoltre, ha la possibilità di scegliere fra più opzioni di consegna per una soluzione altamente flessibile.n

Leggi anche: “Al via i lavori di costruzione di due edifici presso Prologis Park Piacenza”

Un 2024 positivo per il gruppo De Cecco. L’azienda abruzzese ha realizzato ricavi per 652 milioni di euro (+8,5%) e utili netti per 15 milioni (+36%). I volumi di pasta venduti sono balzati di 200mila quintali in 16 mesi e il presidente Filippo Antonio De Cecco ha dichiarato che sono in arrivo due nuove linee per un investimento di 20 milioni. Dal comunicato del Cda emerge che nel 2024 l’azienda ha registrato un aumento della produzione di 168mila quintali tra pasta, farine e derivati. A questo si aggiunge la crescita dei primi quattro mesi del 2025, pari a 32mila quintali.

Andriani lancia Proggy Care, la prima linea italiana di alimenti pet da economia circolare, priva di ingredienti di origine animale e da agricoltura rigenerativa. Un prodotto frutto di un investimento complessivo di oltre 5 milioni di euro in r&d e innovazione tecnologica con il coinvolgimento di veterinari, tecnologi alimentari e centri di ricerca agronomica, con l’obiettivo di offrire un nuovo alimento completo sul piano amminoacidico, bilanciato, altamente digeribile e conforme alle linee guida nutrizionali Fediaf.

Gruppo Polenghi, leader mondiale del succo di limone italiano, chiude il 2024 con oltre 535 milioni di frutti spremuti e un fatturato di 100 milioni di euro (+30% vs 2019). L’esercizio 2025 si apre con l’acquisizione di Nielsen Citrus Products Company, azienda californiana con stabilimento a Los Angeles, specializzata nella produzione di succo di limone. Un’operazione realizzata con il supporto di Simest, Società italiana per le imprese miste all'estero, che ha contribuito con 8 milioni di euro, rilevando una quota di minoranza di Nielsen.

Una fusione (interna) nel pulito. Così si potrebbe definire l’operazione di Gruppo Desa di Seregno (Mb), proprietario dei marchi Chanteclair, Vert di Chanteclair, Quasar, Spuma di Sciampagna e Sauber. La nuova organizzazione manterrà il nome di Real Chimica ed è pensata per offrire al mercato un unico interlocutore commerciale, garantendo continuità e coerenza nello sviluppo di ogni marchio. A rafforzare ulteriormente l’efficacia dell’operazione è il recente ingresso di Filippo Valle, nel ruolo di direttore commerciale di Gruppo Desa.

De Cecco, record nella produzione di pasta
Desa fonde Italsilva in Real Chimica
Gruppo Polenghi fa shopping negli Usa
Andriani entra nel mondo pet food

LINKONTRO DI NIQ CELEBRA 40 ANNI

Si è conclusa la 40esima edizione de Linkontro, l’evento di riferimento del largo consumo organizzato da NielsenIQ, che riunisce personalità di spicco di industria e grande distribuzione e nel corso del quale 245 aziende e più di 670 manager hanno ascoltato gli interventi di 32 relatori. Oltre alla panoramica sull’andamento del comparto, molti i temi di attualità e di settore affrontati. Dallo scenario economico, sociale e politico, la cultura aziendale e il confronto tra generazioni, la leadership femminile, fino alle opportunità di collaborare nella filiera. Riflettori puntati sui consumatori del domani, la GenZ, insieme alle nuove abitudini di consumo e le sfide da affrontare.

LE NOVITÀ DI CASALASCO

A TUTTOFOOD 2025

Casalasco ha preso parte all’edizione 2025 di TuttoFood portando non solo i brand storici Pomì e De Rica, ma anche i marchi recentemente acquisiti da Star: Pummarò, Polpabella e Sugo Lampo. Tra le novità presentate, il nuovo tubetto di doppio concentrato da 140 grammi all’interno della linea pomodoro datterino De Rica, mentre per Pomì il focus è sull’innovazione sostenibile, con la nuova Polpa Fine da 390 grammi in confezione Tetra Pak – Recart, realizzata con materie prime di origine vegetale rinnovabili per il 71%. Il commento di Roberto Morelli, direttore vendite Italia divisione brand di Gruppo Casalasco.

ARENA: IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE 2025-2027

Gruppo Arena ha varato il piano industriale 2025-2027, che prevede l’apertura di nuovi punti vendita, l’ammodernamento e la ristrutturazione di quelli esistenti e importanti investimenti sul fronte dello sviluppo tecnologico e della digitalizzazione che interesseranno l’intera impresa. Abbiamo approfondito queste informazioni con Giovanni Arena, amministratore delegato del Gruppo, il quale ha raccontato le strategie sul fronte dei prodotti a marchio privato.

COMOLLI (CRAI): UN LIBRO PER PROMUOVERE LA SANA ALIMENTAZIONE

Da ciò che mangiamo dipende il nostro stato di salute presente, ma soprattutto il futuro. È questo il tema al centro del libro “Alimentazione e benessere. Nutrirsi bene per una vita sana e attiva” realizzato da Crai. Il libro rappresenta un vero e proprio manuale di felicità alimentare, una guida verso una routine salutare, che fa riscoprire il gusto autentico dei cibi che fanno bene. Roberto Comolli, direttore generale di Food 5.0, ha raccontato la nascita di questo progetto, spiegando in che modo questo impegno si declina a livello di prodotto.

Responsabile marketing

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Digital marketing manager

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