




Formaggi italiani: un 2024 da record sui mercati internazionali 3
I formaggi a peso imposto trovano sempre più spazio nel carrello della spesa 4
La qualità continua a essere premiata dai consumatori 6
Aumenta la domanda di formaggi senza lattosio 13
Spazio alle specialità fresche della tradizione regionale 17
Cresce l’interesse verso i formaggi premium e naturali 19
La feta conquista centimetri a scaffale 27
Supplemento a Distribuzione Moderna di maggio 2025
Direttore responsabile Armando Brescia
Direttrice editoriale Maria Teresa Manuelli
Responsabile redazione EDM Claudia Scorza
A cura di Fabio Massi
Responsabile publishing Stefania Colasuono
Progetto grafico Silvia Ballarin
Editore
Edizioni DM Srl Via G. Piazzi 2/4 20159 Milano P. Iva 08954140961
Contatti redazionedm@edizionidm.it Tel. 02/20480344
Pubblicità
Ufficio commerciale: commerciale@edizionidm.it Tel: 02/20480344
L’invio di materiale (testi, articoli, notizie, immagini, dati, grafiche, ricerche ecc.) da parte di autori esterni alla Redazione non garantisce che esso venga pubblicato, né in parte, né nella sua forma originale. Lo stesso, peraltro, potrebbe essere pubblicato in forma rimaneggiata per necessità di carattere editoriale. Si precisa altresì che l’invio del suddetto materiale costituisce automatica autorizzazione da parte di Edizioni DM Srl alla pubblicazione a titolo gratuito su tutte le proprie testate.
Il settore dei prodotti caseari lo scorso anno ha evidenziato una crescita significativa, trainata principalmente dell’export, mentre il mercato interno ha mostrato qualche segnale di contrazione. Secondo le elaborazioni Ismea su dati NielsenIQ relativi ai consumi domestici delle famiglie italiane, nel 2024 la spesa per il comparto dei prodotti lattiero-caseari ha fatto registrare una lieve flessione (-0,5%). Tra i formaggi, i consumatori hanno evidenziato una preferenza per i non stagionati, mettendo nel carrello soprattutto i formaggi industriali, aumentati in volume del 3,2%, i formaggi freschi (+1,1%) e i formaggi molli (+0,3%). I formaggi duri hanno invece mostrato una flessione dello 0,8%, mentre sono rimasti sostanzialmente stabili i volumi di quelli semiduri (-0,1%). Il 2024 è stato un anno da record per le esportazioni dei formaggi italiani, sia a volume sia a valore. Secondo i dati diffusi da Assolatte, infatti, le quantità esportate all’estero sono aumentate del 10,7% superando le 657mila tonnellate, per un valore di oltre 5,7 miliardi di euro. A trainare la crescita sono i formaggi freschi che hanno fatto registrare un incremento del 12,7% a volume e che rappresentano circa la metà dell’export complessivo. In particolare, la mozzarella si è confermata il prodotto più importante in termini di quantità esportate con 153mila tonnellate (+7,4%), pari a 943,2 milioni di euro. Molto positive le performance del Grana Padano e del Parmigiano Reggiano con +8,7% nelle quantità e un valore che supera 1,5 miliardi di euro. Bene anche i formaggi grattugiati che crescono a doppia cifra sia a volume sia a valore superando gli 820 milioni di euro. L’export dei formaggi made in Italy risulta in crescita in tutti i principali mercati: in Francia sono state raggiunte 146mila tonnellate superando 1 miliardo di euro di valore, in Germania quasi 90mila tonnellate, mentre negli Stati Uniti per la prima volta sono state superate le 40mila tonnellate.
I FORMAGGI a peso imposto trovano sempre più
I consumatori italiani continuano a riservare ai formaggi un posto rilevante all’interno del proprio carrello della spesa, considerandoli un alimento pressoché irrinunciabile nella propria dieta quotidiana. Secondo le rilevazioni realizzate da NIQ, che ha preso in considerazione le vendite nei negozi della grande distribuzione, discount compresi, il mercato dei formaggi a peso imposto ha generato nell’anno terminante al 30 marzo 2025 un giro d’affari di 5,4 miliardi di euro, facendo registrare un incremento del 2,2% sia a valore sia a volume. I prezzi sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto al periodo precedente, così come l’intensità promozionale (-0,3 punti). La categoria ha evidenziato un’espansione assortimentale cross-area e crosscanale (+3,7%), con il numero delle referenze per punto vendita che si è attestato intorno a 114 unità. In termini geografici, sono il Nordest e il Sud a guidare la crescita sia a valore
(rispettivamente +2,8% e +3,8%) sia a volume (+3,2% e +3,1%), mentre tra i canali, le performance più positive sono state messe a segno dai supermercati, le cui vendite di formaggi sono cresciute del 3,7% a valore e del 4% a volume, e dagli ipermercati (+2% a valore e +2,1% a volume). In entrambi i canali si registra una rilevante espansione assortimentale, rispettivamente +4,2% e +3,2%. Più contenuta la crescita delle vendite nei discount che, nonostante un consistente aumento del numero medio di referenze per punto vendita (+5,5%), non sono andate oltre il +1,3% sia a valore sia a volume. Sempre in termini di canali, gli ipermercati insieme ai supermercati veicolano il 60% del fatturato dell’intera categoria, mentre i discount pesano per oltre il 30%.
Tra i vari segmenti, la mozzarella, che è quello più rilevante rappresentando il 26,6% del fatturato, lo scorso anno ha fatto registrare una contrazione a valore (-1,3%) e una crescita nelle quantità (+1%), a fronte del calo del prezzo medio a volume del 2,3%. A guidare l’incremento delle vendite dei formaggi sono i segmenti grana e simili, freschi industriali e formaggi da tavola a fette, nei quali si nota una rilevante espansione assortimentale. Grana e simili, che rappresenta il secondo segmento in termini di fatturato con il 21,8% della categoria, ha fatto registrare una crescita del 7,4% a valore e del 6% a volume, nonostante un aumento del prezzo medio a volume dell’1,4%. Rispetto al periodo precedente, il numero medio di referenze per punto vendita è aumentato del 4,2%. Il segmento dei freschi industriali, invece, che genera l’8% del giro d’affari della categoria, ha evidenziato una crescita del 5% a valore e del 6,6% a volume, quest’ultima dovuta principalmente a una diminuzione del prezzo medio (-1,4%) e a un aumento del numero medio di referenze per punto vendita (+3,9%). I formaggi da tavola a fette, che incidono per il 5,5% sul
fatturato complessivo della categoria, hanno mostrato un incremento del 4,1% a valore e del 4,8% a volume. Questo segmento registra un calo del prezzo a confezione dell’1,9% e un’espansione assortimentale del 6,6%. Da sottolineare la crescita a doppia cifra messa a segno sia a valore (+13,9%) sia a volume (+19,8%) dal segmento degli altri freschi tradizionali, che pesa per il 4,2% sul fatturato dell’intera categoria. I formaggi da tavola interi e porzionati sono invece cresciuti dell’1,6% a valore e del 2,2% nelle quantità. Non tutti i formaggi hanno evidenziato un incremento delle vendite, alcuni segmenti hanno anzi accusato rilevanti difficoltà. Le paste filate uso cucina, ad esempio, hanno fatto registrare una contrazione sia a valore (-5,5%) sia a volume (-5,3%), così come gli elaborati (-5,4% e -6,6%), la ricotta (-2,2% e -3,4%) e il mascarpone (-1,4% e -5,4%). Più contenuto il calo di vendite dei formaggi fusi che hanno evidenziato -0,9% a valore e -1,4% a volume, mentre la crescenza ha mostrato una lieve contrazione a valore (-0,8%), ma è rimasta in territorio positivo nelle quantità (+0,4%).
La qualità continua a essere premiata dai consumatori
Alfio Schiatti, chief commercial officer di Fattorie Garofalo, afferma che nel 2024, pur in un contesto in cui il comparto lattiero-caseario ha registrato un leggero calo dei consumi interni (-0,5%), i formaggi di bufala si sono distinti per performance positive, confermando una tendenza interessante: «I consumatori continuano a premiare la qualità, anche a fronte di prezzi più alti. La mozzarella di bufala ha segnato un +6% nei volumi, mentre burrata e ricotta di bufala sono cresciute addirittura del 21%, in forte controtendenza rispetto ai segmenti misti o di latte vaccino. È un segnale chiaro di come gusto e valore nutrizionale influenzino le scelte d’acquisto. Anche all’estero i dati sono incoraggianti: 105mila tonnellate di formaggi di bufala venduti nel mondo (+1%), con una crescita del 3% nei mercati maturi come Germania, Francia e Italia. La tendenza più interessante? La qualità non solo fidelizza, ma si rivela la leva strategica per affrontare sfide globali e conquistare nuovi spazi di mercato».
Fattorie Garofalo punta su un mix strategico di innovazione di prodotto, ricerca continua della qualità e valorizzazione della filiera integrata, circolare e sostenibile, vero cuore pulsante della sua attività. «Ogni dettaglio è curato con precisione – spiega Alfio Schiatti – dalla produzione alla presentazione finale. Un esempio concreto è il lancio della Stracciatella 100% Bufala, un prodotto unico per qualità e gusto, che si distingue anche grazie a un packaging innovativo e premium, pensato per esaltarne il valore e renderlo immediatamente riconoscibile. Inoltre, la comunicazione gioca un ruolo chiave: vogliamo raccontare a fondo la nostra filiera perché permette di comprendere pienamente il valore di ogni nostro prodotto, frutto di un processo controllato, trasparente e orientato all’eccellenza».
Il consumatore cerca prodotti semplici con un buon rapporto qualità-prezzo
Secondo Nathalie Jacquet, direttrice commerciale di Eurial, attualmente si osserva una crescente preferenza da parte dei consumatori per prodotti semplici, con un buon rapporto qualità-prezzo: «Per rispondere a questa esigenza, abbiamo lavorato all’ottimizzazione delle ricette dei nostri stracchini, con l’obiettivo di renderli ancora più accessibili. Parallelamente, guardiamo con grande interesse al segmento dei formaggi di capra, in cui il nostro Gruppo è leader di mercato. Riteniamo che questo comparto possa offrire interessanti opportunità anche nel corso del 2025. Per quanto riguarda i prodotti, quest’anno è previsto il lancio di uno stracchino premium, sviluppato dal nostro team Ricerca & Sviluppo. Si tratta di una nuova ricetta pensata per soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più attento alla qualità, alla selezione degli ingredienti e all’esperienza sensoriale. Con questo nuovo prodotto puntiamo a presidiare la fascia alta del mercato, rafforzando il nostro posizionamento nei segmenti a maggior valore aggiunto».
Negli ultimi mesi Eurial ha lavorato su diversi fronti, a partire dalla comunicazione. «Collaboriamo con i principali magazine di settore e siamo attivi su LinkedIn – spiega Nathalie Jacquet – dove gestiamo una pagina aziendale aggiornata con contenuti di interesse per i nostri utenti. Partecipiamo regolarmente agli eventi del settore, con un’attenzione particolare al mondo della marca privata. Di recente, ad esempio, siamo intervenuti come relatori in un webinar dedicato al comparto dei formaggi. Parallelamente, siamo impegnati nel completo restyling del nostro sito web, il cui lancio è previsto nei prossimi mesi».
Per Denis Moro, amministratore di Caseificio Fratelli Castellan, nel corso del 2024 in Europa è cresciuta l’attenzione al mondo dei freschi e dei freschissimi: «In Italia il settore sicuramente ha avvertito delle criticità anche di filiera, ma per quello che riguarda il nostro caseificio l’anno si è chiuso con una crescita del fatturato. Notiamo che ovunque c’è grande attenzione ai prodotti Dop – la no-
stra Casatella Trevigiana Dop ha di recente ricevuto un nuovo premio – soprattutto all’estero, in cui l’eccellenza del food made in Italy ha sempre una sua spiccata valorizzazione. Siamo consapevoli che i favorevoli risultati del nostro caseificio derivino anche dal rilancio di Mandriot, un marchio che è nella storia del Paese e che ha stimolato la relazione con il mondo della distribuzione italiana e internazionale. Mandriot ha un carico emozionale che abbiamo riempito con contenuti di qualità».
Nei mesi scorsi, Caseificio Fratelli Castellan si è concentrato soprattutto sulla sua brand reputation. «Abbiamo puntato molto sull’interazione tra comunicazione, sponsorizzazioni, fiere ed eventi – spiega Denis Moro – con un unico presidio, il nostro ufficio stampa e comunicazione per incrementare visibilità e reputazione corporate e di brand. Sul piano produttivo, siamo sempre focalizzati sui nuovi prodotti che accrescono l’innovazione sia sul fronte delle ricettazioni di qualità sia del packaging, in cui riversiamo la nostra attenzione alla sostenibilità ambientale».
Innovazione, filiera, bufala: nasce la prima vera stracciatella di alta gamma.
fattoriegarofalo.it
Il formaggio italiano mantiene la sua forte attrattiva all’estero
Gabriella Bollino, direttrice commerciale & marketing di Inalpi, è convinta che il mercato dei prodotti lattiero caseari abbia manifestato, nel 2024, un andamento contrastante legato ad alcune difficoltà del mercato interno: «La domanda nazionale di prodotti del comparto ha subito una contrazione probabilmente legata all’andamento dell’economia e delle abitudini alimentari del consumatore. In contrapposizione a questo scenario è invece l’andamento del mercato export che ha fatto segnare una crescita, grazie alla qualità dei prodotti, alla crescente domanda globale e alla forza del marchio italiano nel settore. La nostra azienda ha rilevato questo tipo di andamento con una crescita della propria quota export che ha prodotto numeri interessanti soprattutto con l’ampia gamma delle fettine. Le Fettine Gourmet, ad esempio, si presentano in quattro gusti che
IL PACK RACCONTA
L’azienda sta puntando su un nuovo utilizzo dei pack delle referenze a marchio Latterie Inalpi, che diventano strumento di racconto. «L’avvio di questo progetto – spiega Gabriella Bollino – è stato “inaugurato” con la presentazione del Mascarpone Latterie Inalpi, una nuova proposta per un mercato italiano ampio con un target di consumatori trasversale e con un’ottima prestazione anche in termini di export, dove il mascarpone è ambasciatore di un’identità made in Italy estremamente ricercata e apprezzata da tutti i mercati esteri. Il pack diventa strumento di approfondimento e conoscenza attraverso il QR code presente su tutte le confezioni che consente di seguire il percorso di sostenibilità e i progetti che l’organizzazione di Moretta sta realizzando. Il codice rimanda infatti alla specifica sezione Sostenibilità del sito».
Cremosissimo Bergader è un formaggio a pasta molle, morbido, profumato e delicato, che racchiude nel suo cuore cremoso il sapore autentico delle montagne.
Con una crosta bianca e vellutata, completamente edibile, è disponibile in eleganti confezioni da 175g a mezzaluna e da 300g tondo. Preparato con il miglior latte delle Alpi e seguendo le antiche ricette dei mastri casari d’alta montagna, Cremosissimo offre al palato un’esperienza sensoriale unica. La sua consistenza morbida e il sapore avvolgente e delicato si fondono, regalando un gusto raffinato che ricorda le sfumature eleganti dei paesaggi alpini. Questo formaggio è il risultato di una selezione accurata dei pascoli montani e di una lavorazione che conserva la maestria artigianale, con alcuni passaggi ancora eseguiti a mano, tramandati nel tempo.
Bergader, azienda fondata nel 1902 nel paesino alpino di Waging am See, rappresenta l’essenza della tradizione
casearia, legata alla natura e ai secolari saperi della lavorazione del latte delle alte vette montane. Cremosissimo è un formaggio versatile che può diventare un alleato in cucina: perfetto come aperitivo, accompagnato da miele o frutta secca, o per arricchire piatti caldi come risotti, vellutate, torte salate e secondi piatti al forno, aggiungendo un tocco di gusto delicato e raffinato a ogni ricetta.
Inoltre, Cremosissimo è un prodotto senza glutine, senza conservanti e senza OGM. Grazie all’uso di caglio microbico non animale, è adatto anche a chi segue una dieta vegetariana.
www.bergader.it
reinterpretano in chiave moderna e originale alcuni dei più iconici formaggi italiani: Gorgonzola, Pecorino, Scamorza e Grana Padano, mentre le Fettine Special al gusto Pizza, Pepe e Chili, tre declinazioni accattivanti, giocano il ruolo della new entry nel mercato domestico nazionale e internazionale. Ma anche con gli Happy Cheerse, i triangolini di formaggio fuso al gusto Gorgonzola, Pepe Nero, Tartufo ed Erbe, prodotti con materie prime selezionate come il latte di filiera, formaggio fresco e burro».
UN IMPEGNO CONCRETO VERSO LA SOSTENIBILITÀ
Quest’anno, Caseificio Comellini si distingue per il suo impegno concreto verso la sostenibilità ambientale, grazie a un’importante novità. «Abbiamo raggiunto la compensazione delle emissioni di CO2 generate lungo l’intero ciclo di vita dello Squacquerone di Romagna Dop – spiega Luca Comellini – le confezioni da 280 g e 300 g riportano ora il label “Carbon Neutral”, che certifica la neutralizzazione dell’impatto ambientale attraverso l’acquisto di crediti di carbonio a supporto di progetti di energia rinnovabile, come l’energia eolica. L’analisi dell’impronta di carbonio è stata condotta secondo la norma Iso 14067 e sarà monitorata periodicamente per garantire un miglioramento continuo».
Aumenta la domanda di formaggi senza lattosio
Luca Comellini, amministratore delegato di Caseificio Comellini, lo scorso anno ha osservato una crescente attenzione da parte dei consumatori verso i prodotti di alta qualità, legati al territorio e con caratteristiche salutistiche: «Nonostante una certa difficoltà sul mercato interno, il nostro Squacquerone di Romagna Dop ha continuato a suscitare interesse anche al di fuori della sua zona d’origine, grazie al nuovo formato da 200 g pensato proprio per favorirne la diffusione. In parallelo, abbiamo rilevato un aumento
della domanda di formaggi senza lattosio: i nostri prodotti lactose free, come lo Squacquerone e lo Stracchino nella versione certificata Aili, hanno evidenziato ottime performance, dimostrando come innovazione e tradizione possano convivere con successo. Senza dimenticare il nostro impegno per la filiera corta e controllata: lavoriamo quasi esclusivamente con latte locale raccolto entro pochi chilometri dal caseificio».
Si punta sulla qualità delle eccellenze locali
Giovanni D’Ambruoso, presidente di Delizia, afferma che nel 2024, il mercato italiano ha segnato una decrescita per il settore lattiero-caseario: «Fortunatamente non è stato così per noi che siamo riusciti comunque a ottenere buoni risultati e abbiamo chiuso l’anno meglio del 2023. Un risultato in controtendenza dovuto al fatto che abbiamo sempre puntato sulla qualità delle eccellenze che offriamo e, anno dopo anno, il pubblico italiano riconosce e premia il nostro impegno e la nostra coerenza. Discorso differente per il mercato estero che è cresciuto molto per tutti. Per
Negli ultimi mesi l’impegno maggiore per l’azienda è stato nell’ambito dell’innovazione e della distribuzione. «Quest’ultimo aspetto, in particolare, è risultato fondamentale per il nostro successo – spiega Giovanni D’Ambruoso – vantiamo un canale distributivo efficiente e capillare, chiunque operi in questo settore sa che siamo in grado di rispondere a ogni richiesta in modo preciso e puntuale. Per quanto concerne il packaging, visto lo straordinario risultato della burrata, quest’anno abbiamo lanciato la stracciatella di burrata in sac à poche. Grazie a un innovativo processo di confezionamento, siamo riusciti a racchiudere il cuore della nostra burrata in una confezione che unisce praticità e comodità, un’intuizione che nasce per facilitare il lavoro quotidiano di chi opera nel mondo della gastronomia».
noi è un contesto sempre più importante che oggi incide per circa il 35%. Le nostre specialità a marchio Delizia sono ormai presenti in 25 Paesi nel mondo e le richieste continuano a crescere un po’ ovunque. La nostra burrata, che anche quest’anno ha vinto il premio come migliore burrata del mondo al World Championship Cheese Contest, continua a segnare risultati sorprendenti, e questo trend ci spinge a lavorare sempre di più in questa direzione».
Spazio alle specialità fresche della tradizione regionale
Nonostante le difficoltà nel corso del 2024, e con un prezzo del latte molto alto – commentano dalla direzione marketing di Granarolo –l’azienda ha confermato in Italia la posizione di 2° player nel mercato dei formaggi freschi e leader di mercato nel comparto dei formaggi freschi high protein: «Oggi il 40% del nostro fatturato viene fatto all’estero. Tra le numerose Dop a portafoglio, prodotte in stabilimenti di eccellenza, i formaggi stagionati come Parmigiano Reggiano e Grana Padano riscontrano particolari apprezzamenti, specialmente in Francia, Paese di riferimento per noi, soprattutto in termini di consumi caseari, dove siamo primi nel mercato dei formaggi duri italiani. Pro-
Latte Inglese
proveniente dai pascoli più rigogliosi del Sud Ovest dell’Inghilterra
Il clima temperato di queste regioni è ideale per la produzione di un latte fresco e cremoso.
Esperienza
nella produzione di formaggio di alta qualità, consolidata in oltre 50 anni
Amato dai consumatori inglesi da generazioni e presente in circa un frigo su due nel Regno Unito.
a una temperatura costante di 10°C che garantisce un gusto superiore
Il risultato è un cheddar dal sapore raffinato e dalla consistenza ricca e morbida.
e considerato tra i migliori formaggi dai consumatori in tutto il mondo
Medaglia d’oro ai Global Cheese Awards e nominato “miglior cheddar” al Dupont Danisco Grand Prix.
Cathedral City è un marchio distribuito in Italia in esclusiva da
tagonisti del nostro 2025 sono i formaggi di eccellenza e le specialità casearie italiane, in particolare i formaggi freschi della tradizione pugliese, che sono prodotti nel nuovo stabilimento caseario del Gruppo a Gioia Del Colle (Bari) appena inaugurato, con il lancio per l’Italia della nuova gamma di Burrata, Stracciatella e Mozzarella a marchio Perla e, per l’estero, delle novità Burrata e Stracciatella Granarolo made in Puglia. La nostra expertise nel mondo dei formaggi è stata riconosciuta anche alla 36esima edizione dei World Cheese Awards, uno dei più importanti eventi mondiali dedicati al formaggio, dove abbiamo vinto 10 medaglie».
Cresce l’interesse verso i formaggi premium e naturali
Diego Farinazzo, direttore marketing di Bergader Italia, racconta che nel 2024 si è verificato un crescente interesse verso i formaggi premium, naturali e senza additivi, con una particolare attenzione alla praticità e alla sostenibilità: «Abbiamo registrato una crescita del 7% in volume, un risultato che conferma la solidità del brand e la capacità di rispondere alle nuove esigenze del mercato. Anche i primi mesi del 2025 hanno confermato e rafforzato ancora di più questo
trend positivo. Il segmento dei formaggi ha mostrato una crescita sostenuta, trainata dalla domanda di prodotti di alta qualità, cremosi e in formati adatti alla riduzione dello spreco alimentare. La nostra referenza Cremosissimo, con la sua crosta edibile vellutata e il pack a mezzaluna da 175 g e 300 g, risponde perfettamente a queste tendenze. Si conferma inoltre il valore strategico dell’ascolto attivo del consumatore, come dimostra il rilancio del nostro erborinato Edelblu, ora disponibile in quattro declinazioni (Classic, Gourmet, Cubes e Cream), nate da un’analisi approfondita delle abitudini di consumo nei diversi mercati».
I formaggi italiani consolidano i numeri nei Paesi asiatici
Giovanni Guarneri, settore lattiero-caseario di Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, racconta che i mercati esteri confermano, anche nel 2024, l’estremo interesse per alcune tipologie di formaggi: «In primis mozzarella e formaggi freschi che, insieme a Grana Padano e Parmigiano Reggiano, aumentano quasi a doppia cifra sia in Unione Europea sia oltreoceano, tenendo conto che sono i due duri, nello specifico, a guidare il fatturato estero del settore. Se Francia, Germania, seguiti da Regno Unito e Stati Uniti si attestano come principali mercati di destinazione dei formaggi italiani, nel 2024 anche il Canada si è dimostrato estremamente ricettivo, con aumenti a tre cifre nella categoria mozzarella. Inoltre, è interessante notare come ci
Bergader Italia continua a investire sull’innovazione di prodotto e sulla comunicazione. «L’introduzione del pack a mezzaluna del Cremosissimo – spiega Diego Farinazzo – risponde alle esigenze dei nuclei familiari più piccoli alla ricerca di sapori che mettano d’accordo il palato di tutti. In termini di comunicazione, abbiamo rafforzato il posizionamento del marchio con nuove campagne TV e trade, e uno spot dedicato alla linea Edelblu, girato con lo chef stellato Riccardo De Prà, per raccontare sempre più capillarmente la qualità del prodotto, che nasce da un latte di primissima qualità di piccoli pascoli montani. Prosegue anche l’ampliamento della nostra presenza digitale, con progetti di branded content e collaborazioni con influencer che interpretano i valori della vita in montagna e della genuinità, in linea con la nostra filosofia aziendale».
sia stato un incremento degli acquisti nei Paesi asiatici, primo fra tutti la Cina. Sebbene si tratti di quantità e valori ancora marginali, soprattutto in relazione alla popolazione, è un dato significativo e promettente, considerando come le abitudini di consumo siano state finora molto distanti da quelle occidentali. In Asia, anche Giappone prima e Corea del Sud dopo stanno consolidando e aumentando i loro numeri».
Oggi il settore lattiero-caseario dell’Alleanza delle Cooperative è impegnato in modo particolare sul fronte comunicazione. «Nello specifico – spiega Giovanni Guarneri – con il progetto europeo “Think Milk, Taste Europe, Be Smart!” realizzato da Confcooperative con il cofinanziamento della Commissione Europea, s’intende valorizzare il settore lattiero-caseario, concentrandosi sulla formazione e la sensibilizzazione dei consumatori, dei media e degli operatori di settore. L’obiettivo della campagna è quello di aumentare la fiducia dei cittadini, in particolare i più giovani, fornendo un’informazione corretta, documentata e aggiornata, attraverso un approccio contemporaneo e sempre più social che gioca con un tone-of-voice informale e con immagini fresche e vivaci, per innovare l’iconografia “classica” del settore».
Il Grana Padano segna ottime performance sia in Italia sia all’estero Stefano Berni, direttore generale del Consorzio Grana Padano, afferma che il 2024 è stato un anno significativo per questo formaggio Dop, segnato da un anniversario importante, i 70 anni del Consorzio di Tutela: «Anche nel 2024 abbiamo proseguito il percorso di crescita intrapreso negli ultimi anni, rafforzando la nostra leadership. Le performance sono state eccellenti sia nei mercati esteri sia in Italia, confermando il Grana Padano come la destinazione più redditizia a livello nazionale ed europeo per il latte da silomais. Oltre a garantire costantemente la qualità del prodotto e la sostenibilità della sua filiera, il Consorzio investe con determinazione nella comunicazione, adempiendo pienamente alla propria missione istituzionale. Nel 2025 il nostro budget promo-pubblicitario raggiungerà i 53 milioni di euro, in crescita
LATTE E FORMAGGI SONO PRODOTTI
DAL VALORE INESTIMABILE.
Per restare in forma, per la storia e le tradizioni che raccontano, per il loro contributo all’economia agroalimentare.
Vai su www.thinkmilkbesmart.eu, impara a conoscerli meglio e sapranno sorprenderti!
Per le linee guida su diete sane ed equilibrate si prega di consultare il sito internet https://www.crea.gov.it/
Linee guida per una sana alimentazione italianaFBDG developed by CREA
@Think Milk, Taste Europe, Be Smart
Think Milk, Taste Europe, Be Smart
thinkmilk_tasteeu
“Think Milk, Taste Europe, Be Smart!” è la campagna promossa dal settore lattiero caseario di Alleanza delle Cooperative Italiane, realizzata da Confcooperative e co-finanziata dalla Commissione Europea, per incentivare il consumo di questi prodotti e sostenere una filiera fra le più importanti e dinamiche d’Europa.
Finanziato dall’Unione europea. Le opinioni espresse appartengono tuttavia al solo o ai soli autori e non riflettono necessariamente le opinioni dell’Unione europea o dell’Agenzia esecutiva europea per la ricerca (REA). Né l’Unione europea né l’amministrazione erogatrice possono esserne ritenute responsabili.
rispetto ai 47 milioni dell’anno precedente. Una cifra importante, equamente distribuita tra Italia ed estero, che testimonia il nostro impegno nel promuovere non solo le straordinarie proprietà nutrizionali del Grana Padano Dop, ma anche i valori che rappresenta: impegno, eccellenza e spirito di squadra. Proprio questo, ad esempio, sosteniamo con entusiasmo i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026, certi che il nostro contributo possa aiutare a rendere questo appuntamento un evento davvero memorabile».
Consumi record per il Parmigiano Reggiano nonostante le incertezze internazionali
Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, spiega che a fronte di uno scenario di crisi geopolitica, di incertezza sui mercati internazionali e dei timori che prendesse piede un contesto mondiale di misure restrittive al libero commercio, il giro d’affari al consumo della Dop ha toccato il massimo storico di 3,2 miliardi di euro (+4,9%) con risultati positivi per le vendite totali a volume (+9,2%): «Nel prossimo futuro, dovremo sempre più investire sulla crescita nei mercati esteri, la cui quota nel 2024 ha raggiunto il 48,7%. Inoltre, i primi tre mesi del 2025 hanno confermato questo dato positivo, dato che le esportazioni sono cresciute del 4,6% sul 2024, arrivando a rappresentare il 52% dei volumi totali. Il Consorzio ha lanciato il nuovo payoff della campagna 2025: “Più grande, insieme”. Parmigiano Reggiano vuole diventare un love brand, un
Il nostro Squacquerone non è solo un prodotto tipico: è l’espressione più autentica del territorio da cui nasce. Ogni fase della lavorazione – dalla selezione del latte alla trasformazione in caseificio – rispetta la tradizione e valorizza le materie prime locali. Collaboriamo con allevatori radicati nel cuore dell’Emilia Romagna, per offrire un prodotto che non si limita a raccontare una storia, ma la rende concreta, tracciabile e riconoscibile in ogni dettaglio. Per chi cerca questa tipicità DOP o la sua variante senza lattosio – la sola sul mercato certificata Lfree® –Comellini è il brand locale che sa guardare lontano.
SCOPRI TUTTA LA NOSTRA GAMMA E COME RISPETTIAMO IL TERRITORIO!
fenomeno culturale globale, e comunicare che la vera grandezza non risiede solo nella sua qualità straordinaria, ma nella capacità di emozionare e far sentire più “grande” chiunque la viva come una cultura accessibile e coinvolgente. Il focus è su canali digitali, esperienze dirette e storytelling per far percepire la Dop come un brand emozionante, coinvolgente e moderno, capace di connettere tutte le generazioni, soprattutto i giovani, attratti da nuovi rituali di consumo».
La feta conquista centimetri a scaffale
Secondo Giulia Boccadamo, marketing manager di Olympus, la feta Dop nel mercato italiano ha mostrato lo scorso anno performance positive: «Il segmento è cresciuto di circa il 17% a volume e il 13% a valore rispetto al 2023 (dati Nielsen Market Track). Una crescita che non si è mai arrestata per cui le insegne italiane, nel tempo, hanno dedicato a questa specialità ellenica sempre più facing e spazio a scaffale: crescono le private label e anche le varianti di prodotto come, ad esempio, la delattosata, in formato cubettato o nella versione con meno grassi. La feta nel giro di pochi anni è passata dall’essere una referenza di nicchia a un apprezzatissimo formaggio mainstream, grazie alla sua consistenza unica, alle sue proprietà nutritive (ricca in proteine, povera di lattosio) e alla grande versatilità d’uso che la vede impiegata in cucina sia pronta al consumo sia come ingrediente di preparazioni più elaborate. Infine, vogliamo sottolineare che la crescita del segmento ha interessato anche i canali dell’industria, per cui il prodotto viene utilizzato come ingrediente di altre preparazioni quali piatti pronti o insalate più strutturate, e nel canale dell’Horeca».
Recentemente Olympus ha inaugurato un nuovo stabilimento produttivo a Cipro, interamente dedicato alla produzione di halloumi. «Si tratta di un formaggio Dop cipriota, ideale da fare alla griglia, realizzato con latte bovino, ovino e caprino – spiega Giulia Boccadamo – che sta riscuotendo grande apprezzamento in Europa. Crediamo che anche in Italia vi siano buone opportunità considerando l’interesse rilevato da parte della Gdo e anche l’evidente crescita del trend vegetariano, in cui l’halloumi va a inserirsi come gustosa alternativa alla carne».
I rincari delle materie prime non frenano l’export
Cinzia Ferrari, category manager per il mondo formaggi di Atlante, afferma che, come molti operatori del settore, lo scorso anno la sua azienda ha registrato forti pressioni sui costi delle materie prime: «Tuttavia, grazie a una rete di partnership solide – sia sul fronte produttivo sia distributivo – siamo riusciti a garantire continuità e competitività. Abbiamo ottenuto ottime performance all’estero nell’ultimo anno, in particolare nel Regno Unito, dove i nostri formaggi freschi hanno beneficiato anche di condizioni climatiche favorevoli nella prima parte del 2025. Un dato che conferma quanto sia strategico per noi il presidio dei mercati internazionali. Vantiamo una consolidata expertise nel mondo dei formaggi, frutto di oltre dieci anni di esperienza nell’export delle eccellenze casearie italiane. Lavoriamo a stretto contatto con i principali produttori dairy del Paese, selezionando tipicità di alta qualità e promuovendo un’innovazione costante in termini di prodotto e processo. In Italia, inoltre, presidiamo il mercato dei formaggi greci e del cheddar con un assortimento profondo e attento alle esigenze dei consumatori».
Il fiore all’occhiello su cui Atlante sta focalizzando la sua strategia comunicativa è il cheddar Cathedral City, di cui è distributore esclusivo per il mercato italiano. «Crediamo fortemente nel potenziale di questo prodotto – spiega Cinzia Ferrari – un cheddar di alta qualità realizzato con latte 100% inglese proveniente dal Sud-Ovest del Paese. Abbiamo costruito una gamma completa per incontrare le preferenze dei consumatori italiani: dai blocchi da 200 g, nelle varianti Mature ed Extra Mature, al pratico formato a fette. A breve arricchiremo ulteriormente l’offerta con l’introduzione del nuovo blocco Mild, stagionato 4 mesi, una referenza pensata per un pubblico più ampio, grazie a un gusto delicato e rotondo che conserva la tipicità del cheddar, ma con una morbidezza che lo rende particolarmente adatto a tutta la famiglia».
Nonostante il difficile contesto internazionale e l’aumento dei prezzi delle materie prime, lo scorso anno l’export di formaggi bavaresi ha raggiunto numeri da record. «Dietro questi successi – spiega Claudia Weiß – c’è sicuramente l’origine del latte di qualità e con elevate garanzie di sicurezza, ma soprattutto la capacità dei caseifici bavaresi di rispondere a una pluralità di esigenze crescente dei consumatori con proposte diversificate che coniugano autenticità, innovazione e sostenibilità. Da queste caratteristiche nascono prodotti unici, perfetti per conquistare anche i consumatori più esigenti, una strategia di successo che intendiamo promuovere anche in futuro».
Baviera: forte tradizione casearia e attitudine all’export
Claudia Weiß, consigliera delegata di Milch. Bayern, l’associazione delle latterie e dei caseifici della Baviera, racconta che questa regione vanta una forte tradizione casearia e una filiera diversificata, composta sia da grandi aziende di portata internazionale sia da caseifici di medie dimensioni e produzioni artigianali, con una spiccata attitudine all’export grazie a un grado di autosufficienza per i formaggi di circa il 335% (con formaggio fuso 350%): «Nel 2024 le esportazioni di formaggi bavaresi hanno raggiunto le 498mila tonnellate pari a 2,2 miliardi di euro. Il principale Paese di destinazione è l’Italia con una quota del 25% (oltre 127mila tonnellate per un valore di 566 milioni di euro). Osservando l’andamento di alcune tipologie di prodotti caseari si nota una relativa stabilità nel consumo di formaggi a pasta dura, molli e fusi, mentre sono stati notevolmente penalizzati i formaggi freschi, semiduri e a pasta semimolle o molle. I formaggi a pasta filata registrano i migliori risultati confermando la loro crescente popolarità nel mercato tedesco. In crescita le vendite dei formaggi biologici, in linea con una maggiore attenzione del consumatore alla salute e all’ambiente, e dei prodotti senza lattosio e ad alto contenuto proteico».
Il primo quotidiano online sulla Gdo
Ogni giorno, numeri, fatti e protagonisti della Gdo e del largo consumo.