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Tecnologistica

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La Linea Verde investe in un piano triennale di sviluppo tecnologico

Gli investimenti sono destinati principalmente all’acquisto di impianti e software che permettono una maggiore automazione e digitalizzazione dei processi.

La Linea Verde ha pianificato un investimento da 25 milioni di euro per un nuovo piano triennale (2021/2023) battezzato “Fast Farm to Fork”. Dedicato agli stabilimenti del gruppo, il progetto mira a una forte evoluzione in ottica di agricoltura & industria 4.0 e sostenibilità dei processi produttivi, con l’obiettivo di aumentare la qualità del prodotto finito e l’efficienza a livello della supply chain, consolidando l’attività produttiva più importante del gruppo, la IV gamma. Gli investimenti sono destinati principalmente all’acquisto di impianti e software che permettono una maggiore automazione e digitalizzazione dei processi. Oltre all’inserimento di software interconnessi e di macchinari innovativi di ultimissima generazione, il progetto include molti interventi anche in ambito sostenibile. Il nuovo layout produttivo favorisce la massima valorizzazione dei prodotti della terra. Il processo non è rigido e fisso, ma su misura. Si adatta infatti alle specifiche caratteristiche della materia prima. Il risultato è un prodotto finito con una qualità di alto livello. Inoltre, il nuovo processo produttivo permette una pianificazione più efficiente, con un conseguente impatto positivo sulla riduzione degli sprechi alimentari. Per quanto riguarda il consumo idrico, entro i prossimi tre anni, si arriverà a un ulteriore taglio del 20% dei consumi, grazie anche al recupero di una parte dell’acqua di lavaggio della IV gamma, che verrà riutilizzata per usi non alimentari in altri reparti. La Linea Verde da cinque anni ha ridotto del 18% il consumo di acqua necessaria per i processi produttivi. L’azienda ha, inoltre, installato un impianto di trigenerazione che consente di produrre una parte dell’energia direttamente in loco, per un incremento del 58% dell’energia autoprodotta.n

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Fercam attiva un distributore per il biocarburante Hvo

Da sempre l’azienda si impegna a minimizzare l’impatto ambientale delle proprie attività e mira a diventare l’operatore logistico green per eccellenza.

Fercam, società specializzata nei trasporti e nella logistica, ha attivato una propria pompa di distribuzione interna presso la sede di Bolzano per l’erogazione del carburante Hvo, certificato come proveniente da materiali di scarto di origine biologica, in quanto questo carburante non è ancora disponibile presso le stazioni di rifornimento tradizionali. In questa prima fase del progetto, il rifornimento è previsto per pochi automezzi che effettuano servizi regolari su percorsi che prevedono il rientro giornaliero in sede. In particolare, saranno alimentati a Biodiesel Hvo tutti gli automezzi in circolazione in Alto Adige e destinati al servizio lavanderia degli ospedali della provincia di Bolzano, nonché un camion per i trasporti giornalieri transalpini tra Bolzano e Monaco di Baviera. Il biocarburante Hvo prodotto da Eni con la tecnologia brevettata Ecofining, che consente di trasformare materie prime di origine biologica in biocarburanti, è ora disponibile presso la stazione di rifornimento aziendale e può essere utilizzato puro con motori tradizionali a diesel omologati per il suo uso, permettendo una riduzione delle emissioni di Co2 eq calcolate lungo tutta la filiera “well to wheel” (dal pozzo alla ruota) rispetto ad un carburante tradizionale di origine fossile. «Da parecchi anni – afferma Hannes Baumgartner, ceo di Fercam – abbiamo avviato la conversione di parte della nostra flotta in automezzi alimentati a Lng e, a breve, faremo un salto di qualità con l’adozione di BioLng; parallelamente, anche per i nostri mezzi a diesel siamo interessati a individuare combustibili alternativi di origine rinnovabile, come quello proposto da Eni».n

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