Small Giants 2

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Economia circolare, durabilità e sicurezza: la sfida ecologica del futuro si vince con soluzioni innovative e tecnologie verdi ESCLUSIVOUNPALAGIODIPROGETTIPERSTINGETRUDIE pressoRegistrazioneItalia.Forbesdi2022,settembre59,volumealSupplemento separatamentevendibilenonCopia2017.settembre7del260n.alMilanodiTribunaleil IL MAGAZINE DELLE PMI E DELLE STARTUP MASSIMO DE IASI CEO DI SOCOTEC ITALIA FOTO DI ROBERTA BRUNO

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Siamo la società del Gruppo CDP che affianca le imprese italiane nel percorso di crescita internazionale con Finanziamenti Agevolati , Contributi Export e Partecipazioni nel Capitale. Una strada diretta verso i mercati esteri grazie ai fondi pubblici gestiti in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

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Minore è l’impatto ambientale, maggiore sarà la marginalità. Il futuro è green

La nonsostenibilitàèsoloquestione di etica

ancora la sostenibilità il filo conduttore della vita delle aziende italiane. Ancora di più delle piccole e medie imprese, i nostri Piccoli Giganti, che non smettono mai di sorprendere in positivo. Questo secondo numero di Forbes Small Giants ne è un’ulteriore prova. A cominciare dal servizio di copertina, che racconta la storia di Massimo De Iasi, cominciata nel garage di Avellino dove il giovane ingegnere neolaureato ha cominciato a sviluppare le sue idee di business. L’azienda agli inizi si chiamava Dimms e si occupava di ispezioni, controlli, diagnostica e certificazioni per infrastrutture, ambiente e sicurezza. Una storia lunga più di 25 anni, fin quando nel 2018 la francese Socotec, un gigante da più di 10mila dipendenti, un miliardo di ricavi e circa 200mila clienti, l’ha integrata nel suo gruppo facendola diventare la sua filiale italiana. Ma Massimo, rimasto a capo della sua creatura, l’ha fatta crescere ancora. E oggi la scommessa più grande la gioca sulla sostenibilità, un passaggio fondamentale dove non c’è solo l’aspetto etico, ma anche molta sostanza. Lo conferma l’indagine compiuta per Small Giants da Kon, società di advisory finanziario, partner di Forbes in tante occasioni, che ha lanciato un premio sulla sostenibilità che quest’anno vedrà la seconda edizione. L’indagine di Kon, compiuta tra le centinaia di aziende che si sono iscritte a partecipare al premio e che vengono esaminate con cura certosina, sostiene che “analizzando la marginalità delle società partecipanti, si evidenzia che, all’aumentare del rating Esg, aumenta anche la marginalità media di oltre il 5%, passando da poco più del 10% al 15% circa di Ebitda. Questa evidenza è ancora più accentuata per le aziende di mediegrandi dimensioni, con fatturato tra i 250 milioni di euro e i 600 milioni di euro, dove il divario di marginalità, in funzione della sostenibilità rilevata con rating Esg, è di circa 20% con un Ebitda margin medio che va dal 4% fino ad arrivare oltre al 20% per le aziende che hanno un punteggio Esg superiore a 500. L’aumento della marginalità per le aziende sostenibili è dovuto ad una molteplicità di fattori tra cui, per esempio, i

per rilevare la presenza di parassiti a distanza o di muffe oppure per decidere, in base agli zuccheri, quando il frutto, l’uva ad esempio, va raccolto. E poi le coltivazioni in verticale, che limitano l’impatto sull’ambiente. I robot agricoli e l’agricoltura di precisione, per diserbare senza usare la chimica e erodendo di meno il suolo. Il futuro è dei Piccoli Giganti.

5Autunno 2022 | SmallGiants Editoriale

vantaggi scaturiti dall’adozione di economie circolari ed il premio che i clienti sono disposti a pagare per i beni e i servizi con un basso impatto sociale ed Altreambientale”.confermearrivano da un altro servizio contenuto in questo volume di Small Giants, dedicato all’agricoltura toscana, un settore che ha scelto di percorrere le vie del futuro. Ed ecco idee e progetti per sensori per monitorare l’andamento delle colture, per sprecare meno acqua e fare i conti con la siccità,

È

Toscana esempio di agritech virtuoso: robot agricoli e intelligenza artificiale tra le idee per ridurre sprechi e massimizzare i profitti

6 SmallGiants | Autunno 2022 Sommario 12 INSIDERNEWS 14 Il messaggio è dentro la bottiglia Mirko Crocoli e Edoardo Prallini FOTO 18 Quando il gioco si fa serio LEADERSHIP 21 I dell’avventuraprofessionisti Giacomo Spotti 24 Costruire bene per durare a lungo Andrea Salvadori COVER STORY 27 Sostenibili per principio Edoardo Prallini SOSTENIBILITÀ 35 L’importanza del rating Esg 41 Dimmi da dove vieni e ti dirò che cosmetico sei Fabiola Fiorentino SERVIZI 45 Da costo a opportunità Matteo Borgogno 50 Viaggiare veloci e senza sporcare Giorgio Del Re 52 Cybersecurity in verde la ricetta di Cisco Gabriele Di Matteo 54 Gli sprinter del credito Andrea Salvadori 56 La porta di accesso alla rete globale Andrea Celesti TECH 59 La fiduciaria digitale Federico Morgantini 62 Dalla teoria alla soluzione sanitaria Giacomo Spotti 64 Apparati informatici? Ci pensiamo noi Edoardo Prallini INCHIESTA 66 Nei distretti di Puglia e Sardegna Piera Anna Franini e Antonella Bersani “Sicurezzaedeconomiacircolare,duefaccedellastessamedaglia” 45 66 27 18 14 Massimo De Iasi, ceo di Socotec Italia

I top scelgonobrandKlarna.Cosaaspetti? Scopri di più su klarna.com/it

CULTURA parla

e chi opera

110 Gestire la salute con un click Federico

8 SmallGiants | Autunno 2022 Sommario MODA E DESIGN 75 Gli ultimi romantici dell’arredo

Anna Franini 78 Non è soltanto un’etichetta Matteo Marchetti 80 La nuova eleganza non è seriale Massimiliano Carrà IMPRESA IN NUMERI 82 L’agricoltura del futuro AGRIFOOD 85 Tutto il meglio del pescato Matteo Sportelli 88 Bello, elegante e senza calcestruzzo Andrea Salvadori 90 Gli ingegneri della pizza Andrea Salvadori 92 Un mare di innovazione Andrea Salvadori WOMEN FRIENDLY 95 La Wonder Woman dell’energia Fabiola Fiorentino 98 Il piacere di vestire una star Edoardo Prallini

104 Nata per diventare grande Roberto

Roberta Maddalena Mantovani Celesti

Sportelli 116 Il TripAdvisor della sostenibilità Massimiliano Carrà 117 Prima trovi il lavoro e poi paghi Edoardo Prallini 126 Nomadi ma comodi Valentina Lonati 130 Letture d’impresa 126 10198 130 80

STARTUP

101 Chi

Piera Anna Franini Pianta

Piera

Matteo

113 L’unione fa la forza Vittorio

107 Il Tinder delle startup

115 L’intrattenimento a misura di GenZ

114 Il delivery arriva in provincia Andrea

Matteo Marchetti Morgantini

112 Yes, Unobravo can

Supplemento al volume 59, settembre 2022, di FORBES

Direct Channel Spa - via Mondadori, 1 - 20090 Segrate

DISTRIBUZIONE ITALIA E ESTERO: Press - Di Distribuzione stampa e multimedia srl - via Bianca di Savoia, 12 - 20122 Milano

BFC Media spa - Via Melchiorre Gioia, 55 - 20144 Milano

Executive editor Edoardo Prallini

Ovviamente non è detto che dopo le ferie estive tutto continui così e il calo dell’indice di fiducia di famiglie e imprese registrato a luglio lo lascia purtroppo presagire. Un’altra riflessione che, pur festeggiando questi dati e il record del tasso di occupazione (60,1%), è doveroso riportare riguarda la relazione tra quantità e qualità del lavoro. L’indagine mensile dell’Istat sugli occupati calcola le “teste" e non le ore e di conseguenza non sappiamo se la forte tendenza ad aumentare il cosiddetto part time involontario (occupati sì ma per poche ore al giorno) si stia consolidando o meno.

Antonella Bersani, Matteo Borgogno, Massimiliano Carrà, Andrea Celesti, Mirko Crocoli, Giorgio Del Re, Gabriele Di Matteo, Fabiola Fiorentino, Piera Anna Franini, Marco

Special Projects Francesco Meloni meloni@bfcmedia.com

inizio agosto l’Istat ha segnalato un dato ai massimi dal 1977. L’occupazione in Italia ha raggiunto il record del 60,1%, con 116mila posti di lavoro permanente in più in un solo mese. Un dato che ci racconta come il secondo trimestre del 2022 sia stato ancora un periodo di attività sostenuta e come l’alta inflazione non abbia depresso la domanda, permettendo a industria e servizi di continuare a tirare. E evidentemente a produrre nuove occasioni di lavoro.

Editore

aumento del livello di occupazione pari allo 0,4%, per un totale di 90mila occupati in più.

STAMPA: Elcograf Spa - via Mondadori, 15 - 37131 Verona

Sales director: Michele Gamba gamba@bfcmedia.com

SETTEMBRE

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ITALIA registrazione presso il Tribunale di Milano al n°260 del 7 settembre 2017

Sales Manager Marco Bartolini bartolini@bfcmedia.com

Marketing Director Andrea Agostini agostini@bfcmedia.com

GESTIONE ABBONAMENTI

Sales manager e marketing director: Marco Bartolini bartolini@bfcmedia.com

La disoccupazione è stabile all’8,1% e il tasso di inattività scende al 34,5%. Rispetto a giugno 2021, il numero di occupati sale dell’1,8% (+400mila) soprattutto a causa dei lavoratori dipendenti che, a giugno 2022, ammontano a 18 milioni.Neldettaglio, l’occupazione aumenta (+0,4%, pari a +86mila) per entrambi i sessi, per i dipendenti permanenti e in tutte le classi d’età, con l’eccezione dei 35-49enni tra i quali diminuisce; in calo anche gli autonomi e i dipendenti a termine. Il lieve calo del numero di persone in cerca di lavoro (-0,2%, pari a -4mila unità rispetto a maggio) si osserva tra le donne e tra chi ha più di 25 anni d’età. Confrontando il secondo trimestre 2022 con il primo, si registra un

Progetto grafico e impaginazione Psychodesign - Milano

Direttore Forbes Live Fabio Wilem Invidia invidia@bfcmedia.com

Sales Director Michele Gamba gamba@bfcmedia.com

(Milano) – Tel. 02 Ilabbonamenti.bfc@pressdi.it49572012costodiciascunarretratoè di 8,00 euro

Servizio Arretrati a cura di Press-di Distribuzione Stampa e Multimedia S.r.l. – 200090 Segrate (MI). Per le Edicole richieste tramite sito: https://servizioarretrati.mondadori.it – Per Privati collezionisti richieste tramite email: collez@mondadori.it oppure tel.: 045.888.44.00 nei seguenti orari: lunedì-giovedì 9.00-12.15/13.45-17.00 venerdì 9.00-12.15/13.45-16.00 costo chiamata in base al proprio operatore, oppure fax a numero: 045.888.43.78

Direttore responsabile Alessandro Rossi

Contributor

Gemelli, Giovanni Iozzia, Valentina Lonati, Roberta Maddalena, Matteo Marchetti, Federico Morgantini, Vittorio Mantovani, Matteo Sportelli, Giacomo Spotti, Andrea Salvadori

Project manager: Michele Belingheri belingheri@bfcmedia.com

Digital specialist: Giovanni Aragona aragona@bfcmedia.com 2022 - NUMERO 2

A

10 SmallGiants | Autunno 2022 La buona notizia

Occupazione ai massimi dal 1977

Presidente Denis Masetti

Amministratore delegato Marco Forlani

Nella migliore tradizione del Brunello

mastrojanni.com

LENDING

Come funziona? Chi investe fa fruttare i propri risparmi, recuperando capitale e interessi in tempi piuttosto brevi, mentre le società ottengono velocemente i fondi di cui hanno bisogno per realizzare i propri progetti. “Su evenfi.com il gettone minimo di investimento è pari a 20 euro”, spiega Diego Dal Cero, ceo e founder di EvenFi. Una cifra accessibile a chiunque.

raggiunto le 2,3 migliaia di euro (+13% vs il 2020).

Secondo un’indagine realizzata da Italiaonline le pmi investono sempre di più su presenza e comunicazione digitale. Nello specifico ha evidenziato tre principali fenomeni: il consolidamento del sorpasso, avvenuto durante la pandemia, del digitale rispetto ai media tradizionali; la crescita dell’utilizzo di soluzioni digitali innovative da parte delle pmi precedentemente riservate alle grandi aziende; la crescita dell’utilizzo dei canali digitali come vie di accesso ai mercati esteri. Nel 2021 è aumentato sia il numero di aziende che hanno effettuato investimenti nel digitale, pari a 1,2 milioni unità (+7,5% vs 2020), che l’investimento medio per azienda, che ha

Roberto Giacchi, ceo di Italiaonline

CON L’APPROVAZIONE DEL TEMPORARY CRISIS

DIGITALIZZAZIONE: CRESCONO GLI INVESTIMENTI DELLE PMI

12 SmallGiants | Autunno 2022 News

FRAMEWORK (gli aiuti di Stato per il superamento della crisi energetica) da parte della Commissione europea, è ora disponibile Garanzia SupportItalia. Si tratta di un nuovo strumento straordinario previsto dal cosiddetto Decreto aiuti per sostenere, attraverso la garanzia di Sace e la controgaranzia dello Stato, i finanziamenti rilasciati dagli istituti di credito alle imprese italiane che abbiano subito le ripercussioni economiche della crisi russo-ucraina e del conseguente caro energia. Attraverso il nuovo Temporary crisis framework dunque Sace è autorizzata a sostenere le imprese italiane danneggiate dall’attuale congiuntura. Lo farà attraverso il rilascio di garanzie sui finanziamenti fino al 31 dicembre 2022, nei limiti del plafond di 200 miliardi di euro di garanzie di Stato già stanziati dal Decreto liquidità di aprile 2020 e ad oggi mobilitati per 42 miliardi di finanziamenti garantiti attraverso Garanzia Italia. Le imprese italiane, indipendentemente dalla dimensione, dal settore di attività e dalla forma giuridica, potranno quindi accedere ai finanziamenti garantiti da Sace, purché in linea con i requisiti stabiliti dal Decreto aiuti.

SECONDO UN’INDAGINE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, una pmi su quattro in Europa incontra ostacoli nel richiedere un prestito agli istituti bancari. Tuttavia imprese e startup hanno oggi a disposizione valide risorse per ottenere i fondi di cui hanno bisogno, come ad esempio il lending crowdfunding. Tra gli operatori in questo settore c’è anche la fintech EvenFi, agente finanziario regolarmente autorizzato che opera all’insegna della trasparenza (“Even” ossia equo e “Fi”, di fintech), semplificando l’accesso al credito per startup e pmi innovative che non riescono a ottenere finanziamenti attraverso i canali Lotradizionali.strumento utilizzato è una tecnologia proprietaria comprensiva di core banking, che abbatte tempistiche e burocrazia. In meno di due anni la piattaforma ha promosso oltre 200 progetti per quasi 18 milioni di euro, raggiungendo 18.500 utenti. Un trend testimoniato dai risultati record dell’ultima campagna di equity crowdfunding su WeAreStarting: 300mila euro in 24 ore.

FINANZIAMENTO STRAORDINARIO

Sace, con Garanzia SupportItalia nuovo credito alle imprese italiane per affrontare la crisi

CROWDFUNDING

Così aiutaEvenFilestartupatrovarefondi

L’analisi condotta ha evidenziato che oltre il 73% delle imprese del campione ha dichiarato di possedere un sito web, circa il 12% di possedere un e-commerce e di essere presente su un marketplace anche per cogliere opportunità sui mercati esteri. Sul fronte degli investimenti la ricerca ha confermato lo sviluppo di tutti i principali ambiti del mercato: “Il mercato digital è in continua crescita e i dati del 2021 confermano questo trend”, commenta Roberto Giacchi, ceo di Italiaonline. “Anche il mercato tradizionale è aumentato rispetto al 2020 ma non è ancora tornato ai livelli del 2019 pre-pandemia”.

Per la categoria Life Science, prima classificata è risultata la start up Moveo di Padova che ha realizzato un dispositivo indossabile e non alimentato da batterie o motori, utile ad agevolare il cammino di persone con limitata mobilità. Nella categoria Clean Tech & Industrial, è la start up di Ascoli Piceno Nano-Tech ad aggiudicarsi la prima posizione grazie allo sviluppo di una tecnologia brevettata in grado di portare ad una dispersione omogenea di nano particelle all'interno dei polimeri, alla base di materiali più robusti, leggeri e resistenti al calore impiegabili in svariati settori industriali. Per l'Innovative Made in Italy, è risultata vincitrice la startup Macai di Milano, con il suo progetto dedicato al grocery retailer di prossima generazione, basato sulla consegna di prodotti

L’IMPORTO MASSIMO EROGABILE È DI 5 MILIONI DI EURO

Per le

È SCADUTO L’ARCO TEMPORALE

Fondo di garanzia per le pmi: ecco le regole fino a dicembre

13Autunno 2022 | SmallGiants

entro il quale è stato possibile presentare la domanda per i prestiti alle imprese coperti dal Fondo di garanzia per le pmi. Per le operazioni completate dal 24 giugno e deliberate dall’1 luglio al 31 dicembre 2022, si applicano le disposizioni ordinarie previste dalla Legge di Bilancio 2022. Per

di utilizzo quotidiano in meno di un'ora dai suoi magazzini di prossimità. Per la categoria Digital, prima classificata è la romana Wallife che propone coperture assicurative in grado di tutelare l'identità digitale, i dati biometrici e genetici dell'individuo. Infine, per la categoria Impact Innovation, prima classificata è la start up Algor Education di Torino che ha sviluppato una piattaforma di apprendimento online basata su mappe concettuali, in grado di offrire un sostegno mirato in caso di dislessia o altri disturbi dell'apprendimento. Menzione speciale per la categoria Impact Innovation alla start up Mygrants di Catania. È la prima app basata sul microlearning sviluppata appositamente per fornire ai migranti, attraverso 10.000 moduli quiz tematici disponibili in 4 lingue, diversi servizi, tra cui: informazione aggiornata, formazione personalizzata, accesso al credito e posizionamento professionale (inserimento lavorativo e imprenditoriale).

UNICREDIT START LAB, PROCLAMATI I VINCITORI DELL’EDIZIONE 2022

News

le richieste di liquidità legate al caro prezzi, il Dl Energia aveva esteso la gratuità del fondo fino al 23 giugno. Dal primo luglio è subentrata invece la valutazione delle condizioni di ammissibilità per i finanziamenti fino a 5 milioni. In particolare, si applicano le seguenti disposizioni: importo massimo garantito per ogni impresa pari a 5 milioni di euro; ricorso al modello di valutazione d’impresa del fondo, a dati economico-finanziari e dati andamentali; ammissibilità per le imprese che rientrano nella fascia 5 del modello di valutazione. Diverso il caso delle pmi che si rivolgono al fondo per garanzie sui finanziamenti volti alla realizzazione di obiettivi di efficientamento o diversificazione della produzione o dei consumi energetici. In questo caso, la garanzia può arrivare al 90%.

Proclamati i vincitori dell'edizione 2022 di UniCredit Start Lab, la piattaforma di business di UniCredit rivolta alle migliori startup e pmi innovative italiane nel settore tech, sotto la guida di Francesca Perrone.

diprevistedisposizionisialdeliberateoperazionidall’1luglio31dicembreapplicanoleordinariedallaLeggeBilancio2022

Francesca Perrone

INIZIALMENTE SOLTANTO RESIDENZA ESTIVA, OGGILA VILLA È A TUTTI GLI EFFETTI UN’AZIENDA AGRICOLA, CIRCONDATA DA 350 ETTARI COLTIVATI IN VITIGNI E OLIO EXTRA VERGINE DI CONRIGOROSAMENTEOLIVA,METODIBIOLOGICI Il

è

Fondamentale per i risultati raggiunti anche la signora Styler, vera e propria mente del Palagio, creatrice e visionaria di una realtà che oggi viene apprezzata in tutto il mondo. È lei ad aver scelto Riccardo Cotarella e ad aver seguito capillarmente l’intero iter azien dale: dalla raccolta alla produzione, fino alla fase conclusiva, con un delicato approccio alla promozione e alla vendita e senza mai far venir meno la ricerca della qualità. Una donna abituata alla bellezza delle arti visive e cinematografiche, che ha cercato di riporre l’attenzione all’estetica nell’accurato e analitico messaggio dentro la bottiglia

di Mirko Crocoli e Edoardo Prallini

Sangiovese protagonista assoluto affiancato da Canaiolo, Colorino, Cabernet e Merlot. Dai 30 ettari di vigneto nascono oggi vini rossi Chianti come Message in a Bottle, Casino delle Vie, Sister Moon e When We Dance. Lavorati a vendemmia manuale nel mese di settembre, con vinificazione e affi namento in acciaio.

el 1992 il brano The Soul Cages ve niva premiato con il primo Grammy Award alla miglior canzone rock. Il suo autore è Gordon Matthew Tho mas Sumner, in arte Sting, che aveva pub blicato l’album omonimo nell’anno prece dente. Un disco intimo, arrivato dopo tre anni di silenzio e dedicato al padre scomparso nel 1989. Un disco in cui emergono riflessioni personali, temi legati alla vela e al mare, ri ferimenti a Newcastle, città in cui è cresciuto il cantante. E anche qualche accenno al vino: proprio nella traccia premiata con il Grammy, Sting parla della “botte del vino più magico” e della “vendemmia che ha be nedetto ogni nave”. Forse ispirato da quella terra che proprio in quegli anni, durante l’ideazione e la registrazione dell’album, lo stava ospitando mostrandosi in tutto il suo rustico fascino: la Toscana. La stessa terra in cui, qualche anno dopo, lui e la moglie Trudie Styler hanno deciso di acquistare la tenuta Il Palagio, situata tra le colline della campagna a sud di Firenze, sopra la cittadina di Figline Valdarno. Un luogo dove la coppia, insieme ai figli, ha lasciato un pezzo di

cuore e anche qualche progetto imprendito riale.IlPalagio è circondato da 350 ettari, parte dei quali coltivati in vitigni e parte in olio extra vergine d’oliva, tutto rigorosamente biologico. L’olio è stato di recente premiato da Slow Food Italia e Gambero Rosso con Tre foglie, massimo riconoscimento della Guida Oli d’Italia 2022. Per quanto riguarda le uve, invece, il processo produttivo è nelle mani dell’enologo Riccardo Cotarella. Con la sua esperienza è riuscito a portare in casa Styler&Sumner risultati importanti, con il

L’azienda dispone anche di un farm shop, punto d’incontro per assaggiatori, esperti, novizi e appassionati. E dallo scorso anno anche una pizzeria, ritrovo serale per chi desidera respirare l’aria di una location unica mentre ascolta della buona musica. A chiudere il cerchio Antonio Sasa, detto Tony, respon sabile vendite della tenuta Il Palagio.

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14 SmallGiants | Autunno 2022 Insider

Non solo canzoni: Sting oggi vuole trasmettere emozioni anche attraverso il suo vino. Passione rimasta nell’ombra fin quando, con la moglie Trudie Styler, ha acquistato la tenuta Il Palagio

Sting e Trudie Styler nella tenuta Il Palagio

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Autunno SmallGiants

2022 |

16 SmallGiants | Autunno 2022 Insider

modus operandi della sua azienda agricola. Proprio per questo motivo, quando abbiamo deciso di raccontare la storia della Tenuta Il Palagio, abbiamo scelto di ascoltare en trambi.Enon abbiamo potuto fare a meno di dar voce anche a chi, con la sua passione e competenza, ha contribuito insieme alla coppia a mantenere viva la tradizione di un luogo magico che vendemmia, fermenta e imbottiglia i propri vini dalla metà del 1500.

“I NOSTRI

Brindare sì, ma con vino che sia italiano. Valorizzare i nostri territori presenta delle difficoltà oggettive, ma l’amore di chi lo vive, la passione e la determinazione consentono di ottenere sempre ottimi risultati. Così come per Il Palagio, anche nel caso della nostra azienda di famiglia (la Cotarella, creata a fine anni ‘70) c’è stata la consapevolezza che nel passato non si è saputo guardare bene alle grandi caratteristiche e biodiversità. Insieme a mio fratello Renzo, alle nostre figlie e ai nostri generi, con caparbietà abbiamo cercato di individuare gli elementi più adatti a dare visibilità ad una determinata area geografica. Biodiversità, trasversalità territoriale, approccio scientifico nelle ricerche e nelle sperimentazioni ci hanno permesso di dimostrare la ricchezza di un luogo oggi riconosciuto in tutto il mondo. L’ultimo ventennio poi è stato pieno di innovazioni in tutti i vitivinicolturacampi,compresa.Latecnologiahafattopassidagiganteelacomunicazionea360°cihapermessodifareapprezzareinostrivini.

The Soul Cages. Così è nato il nostro terzo figlio Eliot nella clinica San Rossore di Pisa. Quel momento così felice e speciale ha consolidato il nostro legame con l'Italia e soprattutto con la Toscana. Tutti erano così accoglienti con noi. Siamo stati benissimo in quel periodo e abbiamo iniziato a cercare una casa.

Dopo la pandemia Il Palagio è diventato una parte ancora più grande delle nostre vite. Abbiamo trascorso lì l’intera estate del 2020. Siamo stati fortunati ad averlo come rifugio in quel periodo. Ed è stata anche un’occasione importante per riflettere e discutere del futuro della tenuta. Ci ha

Oggi che cosa rappresenta per voi?

ventato una tradizione. È bello il fatto che la nuova generazione si riunisca e crei ricordi che dureranno tutta la vita proprio qui.

ÈCOLTIVAVANOGENITORILATERRA,DAVVEROUNGRANPRIVILEGIOPORTAREAVANTIQUESTAEREDITÀ”

Sono passati quasi dieci anni da quando abbiamo trovato Il Palagio. Eravamo sul punto di abbandonare il sogno, perché tutte le residenze che avevamo visitato erano così maestose e grandi che finivano per perdere il sapore di casa. Il Palagio invece ci ha trasmesso sin da subito una sensazione totalmente diversa. Era stata per secoli una casa di famiglia e un'azienda agricola, con tanto di vigneto. Adagiato sulle colline appena sopra la cittadina di Figline Valdarno, Il Palagio ci ha accolti con un’aria fresca e un’atmosfera pacifica. Siamo riusciti subito a immaginarci la nostra famiglia godersi le estati immersa nella campagna toscana.

È sempre stata soltanto una “residenza estiva”?

Siamo innamorati dell'Italia da molti anni. La nostra prima visita è stata un viaggio a Venezia, quando aspettavamo nostro figlio Jake. Eravamo solo noi due. È stato magico e rimane uno dei ricordi più romantici della nostra vita di coppia. Qualche anno dopo, nel 1989, c'era un altro bambino in arrivo. Abbiamo affittato per tre mesi la te nuta della famiglia Salviati a Migliarino, vicino Pisa, mentre registravamo l'album

All'inizio trascorrevamo tre mesi durante l’estate. Poi, man mano che i bambini cre scevano e si costruivano la propria vita, è diventato un soggiorno speciale per riunire tutta la prole. Ora vengono con i loro figli. Il nostro tempo in famiglia al Palagio è di

Dove nasce questo vostro legame con l’Italia?

Come siete arrivati al Palagio?

La Styler&Sumnercoppia brinda con Riccardo Cotarella, enologo che ha portato al Palagio importantirisultati

Valorizzarelapropriaterra

Riccardo Cotarella, enologo

Il lato agricolo della tenuta è importante per noi: coltiviamo prodotti locali tra cui frutta e verdura, olive per l’olio. Ci sono il miele dei nostri alveari, le uova. E poi, naturalmente, i vigneti. La gestione della terra è qualcosa che ci sta molto a cuore. I nostri padri erano entrambi contadini durante la guerra. E coltivavano le proprie verdure. Un fatto molto più comune nel l’Inghilterra del dopoguerra di quanto non lo sia ora. È davvero un grande pri vilegio per noi continuare questa eredità. L’equilibrio tra uomo e natura, insieme al rispetto che dobbiamo mostrare alla terra per proteggere il nostro pianeta natale, è assolutamente vitale per la nostra sopravvivenza.

dato la possibilità di essere molto più coin volti nel ciclo dei vigneti e nello sviluppo dei vini. Abbiamo fatto dei cambiamenti importanti che hanno cominciato a dare i loro frutti. Il nostro enologo ora è Riccardo Cotarella. Lui e suo fratello Renzo sono re sponsabili di alcuni dei migliori vini d'Italia. E abbiamo apportato alcuni miglioramenti al modo in cui viene gestita la tenuta.

Cosa significa per voi fare impresa nel territorio toscano?

I nostri vini si sono sviluppati tantissimo nel corso degli anni e anche noi abbiamo imparato molto. Non siamo cresciuti in fa miglie di grandi bevitori di vino: veniamo entrambi dalla classe operaia nel nord del l'Inghilterra, dove negli anni '50 e '60 la birra era la senza dubbio la bevanda preferita. Siamo arrivati al vino più tardi, tra i 20 e i 30 anni.

17Autunno 2022 | SmallGiants Insider

Come si è evoluto il vostro vino negli anni?

Il delmercatoPalagio

Il Palagio è cresciuto in maniera familiare, costante e soprattutto con uno sguardo sempre attento verso la qualità del prodotto. Il building market si fa step by step, e solo con il tempo si capisce, man mano, qual è la strada corretta da solcare. Parlando di dati posso dire con orgoglio che il target di punta è quello italiano, anche se esportiamo il nostro vino in ben altri 43 Paesi nel mondo. Prendendo come riferimento l’anno 2021 abbiamo chiuso con un incremento delle vendite di circa il 30% in più rispetto al precedente, con una previsione per quello in corso sicuramente positiva, nonostante il duro biennio, tra pandemia e delicate situazioni internazionali. Il 70% (ovvero la maggioranza del nostro mercato) è appannaggio di Horeca, quindi dell’ampio comparto ristorativo. Ma alla base di tutto ci sono le relazioni umane. La vera arma vincente del Palagio: non dimentichiamoci che spesso, dietro ad un buon calice di Chianti o Vermentino, c’è passione, sudore e profondo amore per la propria terra. Tony responsabileSasa, vendite

un vero esperto nel lavorare con la nostra terra e le nostre viti. Abbiamo ripiantato i vigneti e abbiamo iniziato a vedere il po tenziale di ciò che potevamo realizzare al Palagio. Abbiamo provato a produrre diversi vini e miscele e ora abbiamo una gamma di vini di cui siamo molto orgogliosi. Negli anni abbiamo fatto tante degustazioni guidate da tanti esperti e così abbiamo imparato. La nostra comprensione è migliore, i nostri palati sono diventati più educati e la nostra curiosità aumenta.

È molto gratificante poter essere una parte importante della comunità locale. Con i nostri vigneti e la nostra fattoria diamo lavoro a molte persone del posto. E poter contribuire con qualcosa alla zona che ci ha accolto così calorosamente è importante.

Dove nasce la vostra dedizione verso la natura?

I nostri primissimi tentativi non erano molto sofisticati. Così abbiamo trovato un viticoltore specializzato in biodinamica, Alan York, ora purtroppo deceduto. Il suo lavoro con noi de Il Palagio è stato un punto di svolta, perché per la prima volta abbiamo avuto

Parliamo un po’ dei vostri vini. Quando nasce questa passione per voi?

QUANDOILGIOCOSIFASERIO

La foto

18 SmallGiants | Autunno 2022

La virtual reality è la nuova corsa delle big tech. Meta, Google e Apple stanno investendo su visori e tecnologie informatiche per rendere l’esperienza della realtà virtuale sempre più immersiva e coinvolgente. Ma è anche la scommessa di aziende come Gieffe Videogames, una pmi italiana che dal 1980 opera nel settore entertainment. Crea prodotti studiati per sale giochi, centri di intrattenimento per famiglie ed eventi privati o commerciali. Il suo visore VR Egg (in foto), grazie all’attestazione come bene funzionale, potrà rientrare nell’ambito del piano Industria 4.0, in vigore da alcuni anni ma potenziato nel 2022: un’operazione attraverso la quale le imprese italiane possono innovare la propria attività con strumenti di avanguardia tecnologica. “Con questa certificazione puntiamo a rendere il VR Egg, e in seguito tutti gli altri device in realtà virtuale, prodotti in grado di abbinare qualità tecniche ad alte perfomance e ad un prezzo competitivo” afferma Marco Cavalieri, ceo di Gieffe.

La foto

19Autunno 2022 | SmallGiants

L’operatore di rete Fissa e Mobile

Chiama ilti rispondiamo in 3 squilli

21Autunno 2022 | SmallGiants Il tour operator SiVola.it, specializzato in viaggi meno convenzionali, apre le sue offerte anche agli over 45 Leadership I DELL’AVVENTURAPROFESSIONISTI

GIOVANNI

PELUSO, GENERAL MANAGER DI SIVOLA.IT

La scelta di aprirsi alle agenzie è una nuova strada da percorrere. “Covid, pan demia e frontiere chiuse hanno spazzato via gran parte delle agenzie come si cono scevano prima”, dice il direttore generale e tecnico Giovanni Peluso. “Al netto di questi eventi quelle rimaste in vita danno senz’altro un valore aggiunto. Chi è in piedi è senza dubbio di qualità e può fornire un grosso plus. È per questo motivo che abbiamo scelto di aprirci alle agenzie e fornire quindi un’alternativa

lla squadra di SiVola.it le sfide piacciono, eccome se le piacciono. D’altronde stupisce già da tre anni i suoi viaggiatori - e non solo nei numeri. Dunque, perché non alzare l’asti cella? Sì, parliamo di viaggiatori perché partire con loro è un’esperienza unica, fatta di sensazioni, emozioni, stupore e condivisione. Definirli ‘clienti’ rischia sempre di essere riduttivo, meglio ricorrere piuttosto a ‘amanti dei viaggi’. Ed è proprio questa peculiarità che ha reso SiVola.it un vero fenomeno imprenditoriale.

A

La startup fondata nel 2019 è nata dalla visione dei cinque travel blogger più seguiti nel panorama italiano e di un giovane di rettore tecnico capace di comprenderne le potenzialità. Nonostante si siano trovati immediatamente a fronteggiare una pan demia, con annessa chiusura delle frontiere, hanno dimostrato flessibilità e dinamismo, con numeri sempre crescenti dal 2020 a oggi sia a livello finanziario sia nei viaggi di gruppo. Ad oggi si contano circa 3mila viaggiatori, con i quali si è costruito un rapporto di assoluta fiducia, che entro fine anno saranno oltre 5mila e diventeranno 10mila nella proiezione del 2024.

Non saranno i viaggi classici, questo è chiaro, perché missione e filosofia non cambiano. Tuttavia saranno calibrati per chi ha più capacità di spesa. Lo spirito di avventura e la diversità della proposta ri mangono intatte: “L’esperienza rimane al centro di chi vuole partire con noi. Inoltre

22 SmallGiants | Autunno 2022 Leadership

diversa al “LA SFIDA È AMPLIARE LA NOSTRA OFFERTA CON SERVIZI PER UNA CLIENTELA UN PO’ PIÙ ESIGENTE E PORTARLI IN CIRCA 1.800 AGENZIE” Il team di SiVola al completo

Sul sito si possono scorrere i viaggi per il mondo, sceglierli e poi affidarsi alla regia di un coordinatore con un’esperienza e una formazione di altissimo livello alle spalle, vero fiore all’occhiello della società e chiave di volta dell’idea. La nuova sfida da lanciare nei prossimi mesi, però, è quella di ribaltare ulteriormente le coor dinate del mercato, entrando in 1.800 agenzie con un prodotto sempre delineato su quelli proposti ma dal nome ‘SiVola +’. “L’idea è di inserire servizi aggiuntivi per una clientela più esigente”, ci spiega Claudio Pelizzeni, autore del blog Triptherapy e

di Giacomo Spotti

cfo della società.

avevamo proposto finora viaggi solo per under 45, mentre con SiVola + saranno aperti a tutti. Abbiamo ricevuto centinaia di richieste di persone over 45 che avevano intenzione di partire con noi, ora siamo felici di poterli accontentare” aggiunge Stefano Cantarini, ceo della società.

Tutte le mete estive del 2022 sono andate sold out in poco tempo. Parliamo di quasi 350 viaggi nel corso dell’anno, che hanno fatto schizzare alle stelle i numeri di questa realtà (oltre 10 milioni di euro di fatturato, con un Ebidta superiore al 10%) che ha deciso di aprirsi a ulteriori novità per am pliare e rinnovare la crescita. L’obiettivo, al 2024, sarà di sfondare il tetto dei 30 milioni di fatturato.

23Autunno 2022 | SmallGiants Leadership

prodotto online, che sarà principalmente rivolta a una clientela al di sopra dei 45 anni”.Èun nuovo e ambizioso orizzonte quello che si è dato SiVola.it, società che ha fatto del business verticale una delle sue princi pali peculiarità sul piano finanziario. Il tutto mescolato con una proposta di qualità grazie ai sei soci che svolgono ruoli chiave: l’amministratore delegato Stefano Cantarini, Nicolò Balini di Human Safari e Daniel Mazza di MondoAeroporto per il marketing, e Carlo Laurora di Italian?Yes! per le risorse umane.Tralemete più ambite intorno al mondo, giusto per citarne alcune, c’è l’Islanda, terra di fuoco e ghiaccio che viene battuta per tutta la sua estensione. Dall’Islanda del Sud alla leggendaria Ring Road percorsa

a bordo dei van, passando per la caccia al l’aurora boreale. Apprezzatissimo anche il Perù, con il Machu Picchu Dream, un viag gio nel cuore dell’America Latina attraverso la storia e i luoghi più emblematici di un paese dal grande fascino. Se si vuole dav vero andare in un paradiso terrestre, tra le mete preferite c’è senza dubbio Hawaii Exploring, uno dei viaggi più incredibili che si possano fare, un itinerario nuovissimo e studiato nei minimi particolari sulle quattro isole principali dell’arcipelago: Oahu, Kauai, Big Island e Maui.

L’offerta è ampia, la qualità massima e la garanzia di prendere parte a un’esperienza indimenticabile è certa. Non a caso il suo motto è “Chi viaggia con noi, vola davvero”. La qualità intrinseca rimane comunque l’assoluta serietà nelle proposte: l’estate

2022 è stata profondamente caratterizzata dai continui scioperi delle compagnie aeree low cost e di bandiera, creando enormi disagi ai passeggeri, che nel migliore dei casi hanno ricevuto il rimborso, ma in molti hanno visto andare in fumo il proprio viaggio. Con SiVola.it questo non è acca duto: la società è molto sensibile sull’ar gomento e ha sempre ‘riprotetto' tutti i voli nel giro di pochissime ore confermando i viaggi. Insomma, senza sorprese dell’ul timo istante. “Non siamo quel tipo di tour operator che sparisce in caso di problemi improvvisi, siamo sempre al fianco dei nostri viaggiatori e pronti a risolvere ogni problema”, dice Stefano Cantarini, ammi nistratore delegato. “La nostra priorità è che il viaggio non venga mai cancellato e vada sempre tutto bene”.

24 SmallGiants | Autunno 2022 Leadership

di Andrea Salvadori

Fonda così Costrand, acronimo di Co struzioni Andaloro, “società che non si

“ESEGUIAMO I LAVORI

Il e fondatore Francesco Andaloro

NEL MINOR TEMPO PRIMIS

POSSIBILE E IN

tesso settore ma nuova strategia. È questa la strada che nel 2019 ha scelto di percorrere Francesco Andaloro, manager e imprenditore di 28 anni con alle spalle una famiglia che per più di 100 anni ha operato a Mi lazzo nel settore dell'edilizia privata e pubblica. Terminati gli studi della scuola secondaria, Andaloro decide presto di cambiare aria. L’Italia e la Sicilia gli stanno strette. E allora prima vola a Londra per un anno sabbatico e poi in Olanda per gli studi accademici, dove consegue una lau rea in International business administration e poi un Master in Imprenditoria strategica. A quel punto decide di andare oltreoceano, a Miami, una delle capitali nel mondo per gli investimenti imprenditoriali. “Qui ho avuto l’opportunità di lavorare in un ambiente stimolante e ricco di opportunità, dove si corre sempre, dove non ci si ferma mai, e di affinare così la conoscenza delle logiche di uno dei settori più redditizi del mercato”. Tra studi e prime esperienze lavorative, “in nove anni all’estero ho po tuto relazionarmi con molte persone mi gliori di me che mi hanno insegnato tanto”. Ad un certo punto Andaloro pensa però che sia giunto il momento di tornare a casa, in quella Sicilia che ha fatto le fortune della sua famiglia per tanti decenni e dove ora anche lui vuole lanciare la sua iniziativa imprenditoriale.

che operano nel settore edile servizi da general contractor per lavori rientranti nel SuperBonus 110%. Inoltre, a coloro che vogliono usufruire degli incentivi messi a disposizione dal governo, offre un pacchetto di soluzioni chiavi in mano. “Ci poniamo come l’interlocutore unico per chi ha bisogno di ristrutturare il proprio edificio beneficiando del Bonus 110%. Ad eseguire le opere sono le nostre imprese subappaltatrici, a cui imponiamo standard di qualità e sicurezza per poter collaborare con noi. Ai clienti garantiamo così l’esecuzione dell’opera finita nel più breve tempo possibile. Inoltre, ci occu piamo direttamente degli aspetti buro

Costruire bene per durare a lungo

ceo

Costrand, sotto la guida di Francesco Andaloro, si pone come general contractor per il Superbonus 110%

CON MOLTA ATTENZIONE AL TEMA EDIEFFICIENTIINNOVATIVE,REALIZZIAMOAMBIENTALE,OPEREMOLTODALPUNTOVISTAENERGETICOQUINDISOSTENIBILI"

S

occupa della parte esecutiva dei lavori di ristrutturazione, ma che opera sul mercato come general contractor per gli interventi di riqualificazione energetica e migliora mento sismico rientranti nel Superbonus 110% in tutta la Sicilia e non solo. Un vero e proprio brand con una forte atten zione alle tematiche della sostenibilità ambientale e alla salute del pianeta. Questo è un momento storico in cui il nostro Paese sta investendo molto nel re cupero del patrimonio edilizio e nel futuro dell’edilizia residenziale, che dovrà essere sempre di più alimentata da sistemi ener getici autonomi. Il nostro motto recita non a caso ‘Costruire per durare’, proprio perché il nostro focus è la realizzazione di opere intelligenti, sostenibili ed inno vative, che rispettino in primis l’ambien te”.Costrand offre alle imprese e ai tecnici

Andaloro ha avviato l’azienda senza im missioni di capitale o il ricorso a prestiti bancari, puntando, dunque, tutto sulla validità del suo modello di business. “Ab biamo iniziato senza alcun investimento economico, tutto in modalità bootstrap

ping, facendo leva su un programma a lungo termine e sui rapporti con l’ecosi stema settoriale. Siamo stati bravi a creare un circuito di fornitori e subappaltatori molto validi che hanno creduto sin da subito nel nostro progetto, e che infatti collaborano ancora oggi con noi. Da questa relazione è nato sin dall’inizio un circolo virtuoso che ha gettato le basi per la crescita organica dell’azienda, un per corso che continua ancora oggi, e che ha portato l’azienda ad aprire 25 cantieri tutti autofinanziati ed un portafoglio clienti dislocati in tutta Italia. Le persone sono la chiave di tutto. Ci prendiamo cura dei nostri dipendenti, dei subappal tatori e dei fornitori che lavorano con noi al fine di mantenere solide relazioni che possano durare proprio come gli edifici che efficientiamo". L’obiettivo di Costrand è arrivare a riqualificare 600 unità im mobiliari entro la fine del 2023, contri buendo in questo modo ad una riduzione di circa 50 tonnellate di emissioni co2, equivalente al beneficio apportato da circa 500 alberi piantati, “un motivo di

grande orgoglio per noi che vogliamo es sere attori protagonisti di quella transizione ecologica fondamentale oggi per il be nessere delle future generazioni. I nostri progetti prevedono infatti il passaggio anche dalle classi energetiche G ed F sino alla A2 ed A3, rendendo dunque gli edifici sottoposti ai nostri lavori di ristrutturazione molto efficienti dal punto di vista ener getico”.Oltrea mettere a disposizione dei suoi clienti una rete di imprese affiliate a cui vengono subappaltati i lavori, tra architetti, tecnici edili ed ingegneri, Costrand ha fin da subito impostato il suo business su una stretta relazione con i maggiori player finanziari, i fondi di investimento e le so cietà di consulenza, con i quali ha stipulato accordi preventivi con l’obiettivo di ga rantire soluzioni per la cessione del credito e per la verifica di conformità fiscale. “Una scelta che si è rilevata vincente so prattutto dopo che il Decreto antifrode ha causato un blocco del mercato delle cessioni dei crediti d’imposta. Noi invece siamo stati in grado, e lo siamo tuttora, di portare avanti tutti gli impegni assunti garantendo la consegna dei lavori secondo le tempistiche previste, e tutelando gli in teressi di tutte le parti coinvolte nei nostri progetti SuperBonus. Tutti i nostri cantieri sono infatti aperti e operativi, perché sono tutti oggetto di contratti di cessione pre condizionati con le banche, secondo la logica di una corretta pianificazione com merciale e finanziaria che in pochi hanno messo in atto nel mercato”.

25Autunno 2022 | SmallGiants Leadership

Forte dei risultati ottenuti fino ad oggi, delle competenze acquisite e della credi bilità guadagnata nel settore, Costrand continuerà ad operare nei prossimi anni come General contractor nel settore del l’edilizia residenziale e pubblica. “Stiamo studiando molto il mercato dei nuovi svi luppi residenziali in diverse città. Vogliamo costruire edifici all’avanguardia da un punto di vista dell’efficienza energetica, utilizzando materiali e prodotti di primo ordine al fine di poter garantire bassi con sumi e durevolezza. Inoltre, un altro obiet tivo dell’azienda è quello di entrare nel settore pubblico partecipando a gare d’ap palto per la progettazione e la costruzione di opere efficienti e che possano rappre sentare punti cardini della società”.

Un intervento di riqualificazione di Costrand: al momento sono 25 i cantieri aperti e autofinanziati

cratici e finanziari del progetto, liberando il cliente da qualsiasi preoccupazione le gata all’andamento dei lavori: dallo studio di fattibilità alla progettazione, dagli ac cordi commerciali con gli istituti finanziari per la cessione del credito alle verifiche di conformità fiscali, dall’esecuzione dei lavori fino a tutta l’amministrazione della fase di cessione del credito. Questo è un modello di business molto scalabile, che ben si adatta all’evoluzione che il settore delle costruzioni ha vissuto negli ultimi anni anche grazie alle tante novità nor mative introdotte dalle istituzioni. Un’at tività che può permettersi di aumentare le sue dimensioni e il suo volume d'affari senza un impiego di costi proporzionali: il che vuol dire per noi poter gestire tanti appalti contemporaneamente anche in aree geografiche differenti”.

27Autunno 2022 | SmallGiants PERSOSTENIBILIPRINCIPIO PROGETTI ALL’ESTERO E NUOVE TECNOLOGIE SOCOTEC, IL GIGANTE DELLA SICUREZZA, È SEMPRE PIÙ VERDE di Edoardo Prallini MASSIMO DE IASI CEO DI SOCOTEC ITALIA Cover Story

uando sciamo a 4mila metri sopra il livello del mare la quantità di ossigeno che il nostro corpo riesce ad utilizzare è circa la metà di quella a disposizione a bassa quota. La ri duzione anche minima dell’apporto di os sigeno al cervello compromette risposte comportamentali e livelli di allerta, ma lascia inalterate l’attenzione e il controllo sulle azioni. Almeno quanto basta per scen dere a valle o per fuggire da un eventuale whiteout, nebbia di neve e vento gelido che metterebbe alla prova anche gli animi più impavidi. Sono queste le condizioni ambientali alle quali Massimo De Iasi, ceo di Socotec Italia, ha sottoposto il suo orga nismo ogni volta che si è trovato di fronte ad un bivio. “Acquisizioni, strategie di bu siness, stati di emergenza: ogni decisione per la mia azienda l’ho presa sopra i 4mila metri, con gli sci ai piedi. È una situazione che mi genera adrenalina. Ed è per questo che scio tutto l’anno”. E a giudicare dai ri sultati ottenuti negli anni, la figura del de cision maker ad alta quota è stata un’ottima intuizione.Questastoria ha inizio in un garage di Avellino, dove un giovane ingegnere neo laureato comincia a sviluppare le sue idee di business. L’azienda nel suo stato embrio nale si chiama Dimms e si occupa di ispe zioni, controlli, diagnostica e certificazioni per i settori infrastrutture, ambiente e si curezza. Ha avuto questa forma per più di 25 anni, fin quando nel 2018 la francese Socotec, un gigante da più di 10mila di pendenti, un miliardo di ricavi e circa 200mila clienti, l’ha integrata nel suo gruppo con un’operazione di M&A facendola di ventare la sua filiale italiana. Nel frattempo cambiano alcune cose: il quartier generale si sposta a Milano, il mercato di riferimento diventa quello delle grandi opere, l’impresa si espande facendo nuove acquisizioni. Ma due aspetti rimangono invariati: l’amore

28 SmallGiants | Autunno 2022 Cover Story

Sicurezza ed economia circolare Due facce della stessa medaglia

Q

“In un modello industriale che tende a mantenere il più a lungo possibile il valore dei materiali, una corretta manutenzione consente un utilizzo prolungato dell’opera, con meno rischi e più sicurezza: più manutenzione e controllo significano maggior durabilità, e quindi sostenibilità”

Massimo De Iasi è partito da un garage di Avellino negli anni ‘90, in pieno stile Silicon Valley. Il grande salto nel 2018

per lo sci di Massimo e la crescita esponen ziale dell’azienda: “In questi 25 anni c’è stata una continua crescita a doppia cifra, tra il 20 e il 40% all’anno, sia in termini di produzione, sia di Ebitda. Oggi abbiamo 700 dipendenti e nel 2022 il fatturato sarà di 70 milioni, incluse le acquisizioni. Anche il mio motto, nello sport come nel lavoro, rimane sempre lo stesso: ‘Non conta la strada che hai fatto, ma quella che devi fare’”.Nello sci è facile intuirne la motivazione: se durante una discesa guardi indietro, o cadi o rischi seriamente di perdere l’equili brio. Quando affronti una pista partendo da 4mila metri di altitudine, lo sguardo è sempre rivolto verso valle, verso il tracciato che ti aspetta. Nel lavoro invece significa guardare sempre al futuro, senza affezionarsi troppo a ciò che si è costruito, per anticipare la concorrenza e districarsi in un mercato difficile come quello italiano. E secondo De Iasi le due novità più importanti degli ultimi anni in materia di infrastrutture, alla quale dedicare maggiore attenzione per essere competitivi, sono la sicurezza e la sostenibilità. “Che poi nel nostro settore sono temi che, insieme all’economia circo lare, vanno di pari passo. In un modello di economia che tende a mantenere più a lungo possibile il valore dei materiali e delle risorse, è ovvio che una corretta ma nutenzione e un controllo continuo consenta un utilizzo prolungato dell’opera, dimi nuendone i rischi e aumentandone la sicu rezza”. Più manutenzione e controllo si gnifica maggior durabilità e quindi soste nibilità.Glistessi principi che Socotec ha applicato, per esempio, nel Ponte Morandi. Dopo il crollo, l’azienda fu contattata e chiamata al controllo della demolizione dei resti del ponte. E in seguito è stata coinvolta nella costruzione, nel collaudo e nel monitoraggio del nuovo viadotto Genova San Giorgio,

29Autunno 2022 | SmallGiants

Cover Story

Anche in questo caso, dunque, parlare di energia significa poi parlare anche di sostenibilità, economia circolare e cambia mento climatico. “Vogliamo creare una rete aziendale sostenibile, con dei partner che

Mentrefuturo.in

prattutto i concessionari privati, come i gruppi Aspi e Astm, che hanno predisposto controlli e monitoraggi per un miliardo di euro tra il 2021 e il 2022. Le strutture pub bliche dell’Anas, dall’altra parte, hanno messo a terra meno del 10% di quanto in vestito dai privati, pur avendo più viadotti. Motivo per il quale è stato predisposto un corposo piano di indagini e controlli da at tuarsi sull’intera rete nazionale nell’imme diato

Gli esperti Socotec Italia hanno legato il loro nome al Ponte Morandi, attraverso la sua demolizione e la realizzazione del nuovo ponte di Genova San Giorgio

30 SmallGiants | Autunno 2022 Cover Story

Italia il privato si muove per garantire sicurezza e durabilità, Socotec lavora per aumentare il suo impegno nel mondo dell’energia. Perché molte delle competenze accumulate in fatto di moni toraggi e manutenzione possono essere esportate anche in questo settore. Ne sono

in Mozambico, analoghe a quelle che Socotec realizza sulle infrastrutture. “La tecnologia georadar che usiamo per le gallerie serve anche a controllare gli impianti onshore e offshore legati al mondo dell’oil&gas”, af ferma De Iasi. “E le ispezioni non sono state fatte solo per creare aree di stoccaggio di gas naturale liquefatto, ma anche per cercare falde del sottosuolo e, eventual mente, fornire acqua alle popolazioni locali. Con un centesimo in più puoi fare un favore a delle intere comunità di persone”.

impiegato 25 tecnici al giorno, 24 ore su 24, per un anno e mezzo: oggi è senza dubbio l’opera più monitorata in Italia”. La speranza è che la nuova attenzione alla si curezza e alla manutenzione sia duratura e che non si tratti piuttosto di un fenomeno temporaneo, figlio di una tragedia. “Tutte le opere italiane e europee sono state co struite 50 anni fa, quando il calcestruzzo non aveva una durabilità come quella at tuale. La manutenzione fino a qualche anno fa è stata fatta poco e male, ma oggi l’at tenzione va oltre ogni limite. E per questo va fatto un plauso a tutte quelle strutture che scrupolosamente pongono attenzione alla rete infrastrutturale italiana” commenta De Iasi. E per strutture il ceo intende so

Infrastrutture, ambiente ed energia pulita

Sistema di monitoraggio, in continuo e in tempo reale, del versante e del fronte di scavo di una galleria attraverso l’uso di interferometria

sposino la transizione ecologica insieme a noi e che adottino un approccio scientifico per perseguirla”. Dal canto suo, Socotec utilizza strumentazioni che assicurano il minimo impatto ambientale possibile, ha ridotto di circa un quinto le emissioni legate ai primi due obiettivi del Greenhouse Gas Protocol, standard internazionale per il cal colo dei gas serra, e si sta impegnando nella riduzione delle emissioni indirette. Lo sta facendo grazie alla partnership con Treedom, una piattaforma di e-commerce che permette di piantare alberi nel mondo e monitorarne la crescita. “Abbiamo creato una Foresta Socotec Italia piantando alberi in quattro Paesi: Colombia, Kenya, Mada gascar e Tanzania”. Sempre alla sostenibilità è legata anche un’altra iniziativa a cui la Ispezione e controllo dello stato di consistenza strutturale

Il gruppo Socotec è tra i principali operatori europei in ambito tic (testing, inspection and certification) nel settore di infrastrutture e ambiente. Socotec Italia, che ha condotto l’intervento sul Ponte Morandi, oggi vuole trasferire le sue competenze al mondo dell’energia.

31Autunno 2022 | SmallGiants Cover Story

De Iasi. “Il progetto Iter è un passo decisivo per affrontare le sfide tecnologiche ed eco logiche del futuro. Noi vogliamo essere in primaIngegnerelinea”. prestato alla finanza, De Iasi guida la sua azienda unendo perfettamente le figure del tecnico e dell’imprenditore. Freddo nell’analizzare un problema, non si innamora mai di un’idea se la direzione programmata diverge troppo dalla realtà. Per risolverlo prende decisioni in totale au tonomia, ma per trasformare l’idea in azione ripone totale fiducia in tutto il suo team: Story

società ha preso parte nel 2021: il progetto Iter (International thermonuclear experi mental reactor), che punta a realizzare la più grande macchina per la fusione nucleare al mondo a Cadarache, nella Francia meri dionale. L’Italia sta collaborando con altri 34 paesi per provare a produrre energia tramite lo stesso processo che avviene nelle stelle: un procedimento pulito che elimina anche il problema delle scorie radioattive. “Vogliamo rispondere alla crescente do manda di energia pulita e di ridurre le emissioni di anidride carbonica”, spiega

32 SmallGiants | Autunno 2022 Cover

Controllo dello stato di ammaloramento di ponti e viadotti con la tecnologia Gpr Stream D. Socotec realizza pure indagini offshore sull’assetto geotecnico strutturale dei fondali, come nel caso del parco eolico di Taranto “Baleolico” (foto a dx)

“L’azienda non sono io, siamo io stesso con i main manager che mi sono creato intorno. Ho sempre condiviso i miei progetti e le mie idee. E soltanto quando la tua idea di venta anche l’idea del team puoi far sì che si trasformi in realtà. Anche la più folle”. Il rispetto e l’attenzione con le quali De Iasi guarda al lavoro del suo board rientrano in un altro tipo di sostenibilità. Quella umana. “Ci sono musica nei laboratori, tavoli di brainstorming e angoli di incontro alle macchinette per la condivisione di idee, per sviluppare il senso di appartenenza

ogni mezzo. Credo che nel futuro l’approccio a questo tema sarà il discriminante tra l’es serci e il non esserci. E noi vogliamo essere presenti”. Intanto continua il processo di espansione in Italia attraverso acquisizioni come quella di Eurogeo, una realtà milanese fondata nel 1997 a Paderno Dugnano che conta 40 esperti con le migliori competenze nelle indagini geotecniche, e di Img, azienda romana esperta nel monitoraggio diagnostico con tecniche standard e fibre ottiche nel campo delle infrastrutture. O come quella di Tecnolab, una società nata nel 1993 come laboratorio di prova ed ente di certi ficazione per materiali da costruzione, pro dotti e progetti. Oppure attraverso l’apertura di nuove sedi, come quella avvenuta nel 2021 a Genova. “Con il Recovery Plan stanno partendo importanti progetti infra strutturali e anche ingenti piani di manu tenzione. Ciò comporterà un’ulteriore ac celerazione del mercato e il problema at tuale, per noi, è come contenere questa enorme crescita. Ho in programma non

33Autunno 2022 | SmallGiants Cover Story

meno di cinque acquisizioni all’anno almeno fino al 2024 e la creazione di un polo tec nologico molto più grosso, ma l’espansione dovrà essere incentrata soprattutto sulle persone: per questo abbiamo avviato una campagna di assunzione di esperti”.

Perché alla fine, nonostante il necessario supporto della tecnologia e degli strumenti innovativi, sono loro a prendere le decisioni che contano. Massimo De Iasi, dal canto suo, continuerà a prenderle da solo, “perché soltanto così hai la piena consapevolezza delle loro conseguenze e, eventualmente, la possibilità di controllarne gli effetti”. E continuerà a prenderle ad alta quota: “Sto progettando di alzare l’asticella anche nello sport: al di là dello sci, che continuerò a praticare finché ne avrò la possibilità, vorrei arrivare scalare l’Everest, arrivando almeno al campo, a 8mila metri”. Se intorno ai 4mila la sua mente ha elaborato progetti e preso decisioni così lungimiranti, chissà cosa potrebbe succedere al doppio dell’al titudine.

aziendale e per rendere più sostenibile il lavoro dei dipendenti, oltre che per com prenderne l’importanza a livello sociale. I lavoratori devono essere consapevoli del l’impatto che avrà ciò per cui stanno lavo rando”.Socotec Italia è stata inserita da Crédit Suisse e Kon Group tra le 100 eccellenze italiane nel campo della sostenibilità nel 2021, vincendo il primo posto per manage ment e performance. E vuole conservare questa filosofia anche nel futuro: “Conti nueremo a percorrere questa strada con

In prima linea nella sfida ecologica del futuro Nel 2021 ha preso parte al progetto Iter, volto alla realizzazione della più grande macchina per la fusione nucleare al mondo a Cadarache, Francia. Inoltre usa strumentazioni con basso impatto e s’impegna a creare una rete aziendale che sposi la rivoluzione verde

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35Autunno 2022 | SmallGiants Sostenibilità DELL’IMPORTANZARATINGESG Significa rispettare le aspettative etiche ma anche avere benefici finanziari. Un’iniziativa di Kon Group in collaborazione con Credit Suisse analizza i vantaggi di essere sostenibili

disposizione le proprie strutture e cono scenze per consentire alle imprese di con seguire gratuitamente un rating esg (stimato in un range da 0 a 1.000 emesso da Altis) che rappresenti in modo sintetico i risultati raggiunti.Leanalisi effettuate sulla grande mole di informazioni acquisite in questi due anni del Sustainability Award, hanno con sentito di ottenere una fotografia abbastanza chiara della situazione italiana. Infatti, nel grafico 1 possiamo osservare come tra tutte le imprese partecipanti, ben oltre la metà (il 67% circa) ha già raggiunto il grado di integrazione “sistematico” (Cfr. M. Molteni, Gli stadi di sviluppo della CSR nella strategia aziendale, 2006), grado al

Alla base di questa cooperazione deve

e imprese sostenibili sono dinamiche e redditizie. E più il rating esg è alto, maggiore sarà la loro capacità competitiva che si riflette nei risultati economico-finanziari. È quanto risulta chia ramente dall’analisi delle aziende che par tecipano al Sustainability Award promosso da Kon Group e Credit Suisse. Dopo aver esaminato decine di ricerche che teorizzano questi risultati, abbiamo finalmente ottenuto un riscontro concreto su un campione rap presentativo di aziende “sostenibili” che abbiamo voluto comparare con tutte le imprese simili per dimensione. E le con clusioni che possiamo trarre sono ancora più sorprendenti di quanto ci aspettassimo: le imprese sostenibili sono aziende com petitive, innovative, in grado di esprimere livelli più elevati di redditività e con una capacità di investimento, sostenuta note volmente dal sistema finanziario, molto più elevata della media del sistema im prenditoriale.Sonoormai diversi anni che il concetto di sostenibilità è entrato a far parte delle vite delle imprese e mai come in questi giorni ha assunto una connotazione di es senzialità per la loro sopravvivenza.

36 SmallGiants | Autunno 2022

esserci un fine condiviso. In questo caso un’economia più sostenibile che permetta di conseguire a entrambe le parti i propri interessi, che possono essere per gli im prenditori un efficientamento della propria attività economica tramite iniziative soste nibili, per gli investitori un maggior ritorno sui propri investimenti. Una diretta e tra sparente correlazione tra questi fattori sta producendo in questi anni un elevato nu mero di strumenti finanziari evoluti che sono messi a disposizione delle imprese ma che spesso sono di difficile accesso per la scarsa visibilità che il sistema offre sui livelli di sostenibilità che le imprese stanno conseguendo. Per questo motivo Kon Group e Credit Suisse hanno deciso di mettere a

L

È quindi oramai inevitabile che le aziende intraprendano un percorso verso la soste nibilità, caratterizzata dai suoi tre aspetti principali: ambiente, società e governance. Questo percorso non è di certo privo di in sidie e costi che, nonostante facciano parte del rischio di impresa, gli imprenditori si devono assumere mettendo a rischio la stabilità della propria azienda. In un sistema perfetto questi fattori verrebbero intera mente mitigati attraverso supporti sistemici per il benessere collettivo. Tuttavia, si sa, la burocrazia ha i suoi tempi, specialmente nel nostro Paese. Di conseguenza è ancora più indispensabile che il sistema industriale e quello finanziario cooperino al fine di consentire un accesso ai capitali agevolato alle aziende che intendano crescere attra verso un percorso sostenibile.

Sostenibilità

“IL SISTEMA INDUSTRIALE E FINANZIARIO DEVONO COOPERARE: L’ACCESSO AI CAPITALI DEVE ESSERE AGEVOLATO PER LE IMPRESE CHE VOGLIONO DIMINUIRE L’IMPATTO AMBIENTALE”

Analizzandofinanziari.lamarginalità delle società partecipanti, si evidenzia che (grafico 2) all’aumentare del rating esg, aumenta anche la marginalità media di oltre il 5%, passando da poco più del 10% al 15%

1. Grado di integrazione della Csr

STRATEGIANELLAINTEGRAZIONEDIGRADO

37Autunno 2022 | SmallGiants Sostenibilità

quale la Csr (Corporate social responsibility) viene applicata a tutte le attività dell’azienda, oppure il grado “innovativo”, ovvero il livello al quale la sostenibilità diventa un valore aggiunto ed un vantaggio competi tivo.Ma le informazioni più interessanti si possono rilevare quando i dati sui livelli di sostenibilità raggiunti nelle diverse aree oggetto di analisi (environment, social e governance) sono affiancati dai risultati economico

Sostenibilità

Dallefronte.indagini condotte sui dati del Su stainability Award si può anche osservare (grafico 3) un’ulteriore trend molto inte ressante, ovvero un innalzamento dell’indice d’indebitamento in relazione a maggiori livelli di rating esg. Infatti, come si può os

circa di Ebitda. Questa evidenza è ancora più accentuata per le aziende di mediegrandi dimensioni, con fatturato tra i 250 milioni e i 600 milioni di euro, dove il divario di marginalità, in funzione della sostenibilità rilevata con rating esg, è di circa 20% con un Ebitda margin medio che va dal 4% fino ad oltre il 20% per le aziende che hanno un punteggio esg supe riore a 500.

L’aumento della marginalità per le aziende sostenibili è dovuto a una molteplicità di fattori tra cui ad esempio i vantaggi scaturiti dall’adozione di economie circolari ed il premio che i clienti sono disposti a pagare per i beni e servizi con un basso impatto sociale ed ambientale. Infatti, la sostenibilità sta diventando sempre più un fattore di scelta dei prodotti, con il 79% dei consu matori che ha modificato le preferenze di acquisto in base a criteri esg. Mentre il

38 SmallGiants | Autunno 2022

servare dal grafico, le aziende che meno hanno investito nella sostenibilità presentano un rapporto di indebitamento contenuto (Pfn/Ebitda), mentre le aziende più soste nibili hanno un indebitamento superiore, che in media rimane all’interno della soglia “ottimale”, intorno a tre volte l’Ebitda. Questa evidenza, apparentemente negativa, se esaminata congiuntamente con la red ditività ed i cash flow aziendali, dimostra una maggiore capacità delle aziende più sostenibili di accedere alle risorse finanziarie per sostenere i propri programmi di sviluppo ed investimento. E infatti, le imprese più sostenibili hanno anche maggiori livelli di investimenti, a dimostrazione del fatto che il sistema finanziario riconosce loro una maggiore dinamicità e una più elevata possibilità di creare valore per gli azionisti e di condividerlo con tutti gli stakehol ders.

SOSTENIBILITÀ TRA I

PRIMI CRITERI DI SCELTA DEI PRODOTTI: È QUESTO UNO DEI VANTAGGI LEGATI ALL’ADOZIONE DI ECONOMIE CIRCOLARI

53% ha iniziato a acquistare prodotti di marchi meno conosciuti ma più sostenibili, restituendo così maggior mercato alle piccole e medie imprese più impegnate su questo

In conclusione, risulta ormai evidente come le aziende dinamiche, che investono nella loro attualità per rimanere al passo con i tempi, se non addirittura anticipando i trend futuri, risultino avere maggiori be nefici sia in termini di redditività che in un’ottica di mercato, in quanto la loro maggiore attenzione verso il bene comune risulta essere sempre più un criterio selettivo dalla comunità che le circonda.

3. Rapporto tra rating esg e indice d’indebitamento

39Autunno 2022 | SmallGiants Sostenibilità

Il Sustainability Award per dare visibilità alle imprese Kon Group e Credit Suisse hanno offerto le proprie strutture per consentire di conseguire gratuitamente un rating esg che rappresenti i risultati raggiunti

Lo sforzo dei promotori del Sustainability Award, dare visibilità e consapevolezza a chi si impegna per uno sviluppo sostenibile, è quindi ricompensato dai risultati e sicu ramente finalizzato a raggiungere l’obiettivo primario del premio: consentire alle imprese migliori, a quella che è stata da più parti definita una élite di imprese sostenibili, di godere degli sforzi profusi e di perpetuare, innovando continuamente, la propria mis sione sociale.

2. Rapporto tra rating esg e marginalità

Una sensazione di guida del tutto nuova e una mobilità proiettata verso il futuro. Scoprila da Trivellato Industriali e su industriali.trivellato.it.

L’

una dimostrazione il Green New Deal eu ropeo), ma ne sono anche a conoscenza quasi la metà di tutti gli italiani, con esat tezza il 44%. I quali, secondo una recente da un’indagine condotta da Pulsee Luce & Gas Index in collaborazione con Nielsen, ormai prediligono uno stile di vita green volto all’acquisto di prodotti a chilometro zero, in tutti i settori: dalla frutta e la ver dura di stagione fino ad arrivare alla cura

Dimmi da dove vieni e ti dirò che cosmetico sei

41Autunno 2022 | SmallGiants Sostenibilità

dei capelli e del corpo con soluzioni che riducono sensibilmente l’impiego di pro dotti chimici e imballaggi di plastica. Piccole attenzioni che contribuiscono alla salvaguardia del nostro pianeta. Ed è sulla base di questa premessa che Riccardo e Giulio Berretti nel 2021 si sono specializzati nel settore della skincare sostenibile con un marchio rivoluzionario, Muudo: una linea di prodotti che integra le proprietà

attenzione della popolazione mondiale nei confronti del vivere in modo sostenibile si fa oggi sempre più accentuata. Lo sa bene la politica, internazionale e nazionale, che sta studiando nuove misure sociali e tecniche per contrastare il repentino cam biamento climatico e ambientale (ne è

Trasparenza sulla provenienza e sulla filiera produttiva: attraverso la blockchain, Muudo rende il suo impegno green accessibile a tutti

di Fabiola Fiorentino

La linea di

nutritive degli ortaggi coltivati al benessere del corpo e del viso.

che hanno una maggiore durata nel tempo come spazzolini in bamboo e shampoo solido. Il tempo, una risorsa vitale per chi come Riccardo e Giulio ha scelto di inve stirla a favore del futuro delle nostre ge nerazioni: “Sostenibilità in campo cosme tico significa per noi risparmio idrico ed

La skincare sostenibile di Muudo: le origini

Nati singolarmente da un ingrediente protagonista, le creme, il siero e il deter gente Muudo riflettono sulla pelle tutte le proprietà degli estratti naturali prove nienti prevalentemente dalla patata viola, dalla zucca gialla Moscata di Provenza, dal pomodoro, dal cetriolo e dal grano antico San Pastore di un’azienda dell’alto

Mugello. Ricchi di vitamine, sali minerali e antiossidanti, risultano essere gli alleati perfetti per la cura della pelle a qualunque età con una sola piccola quantità utilizzata al giorno. Inoltre, la loro delicata profu mazione conferisce una piacevole e rige nerante sensazione di benessere. Vivere in modo sostenibile significa dun que compiere una scelta di vita e traslarla in ogni aspetto della propria quotidianità; dare una nuova veste a ciò che riteniamo finito, immutabile. In modo che ogni og getto, alimento e capo possa ricominciare a donare praticità e vitalità. Dall’inizio della pandemia da Covid-19 sono molteplici i personaggi pubblici e digitali che rincor rono questa ideologia promuovendo online modi sempre nuovi per riciclare gli scarti e acquistare consapevolmente prodotti

42 SmallGiants | Autunno 2022

Da sinistra Giulio, Eleonora e Riccardo Berretti, i tre fratelli che hanno fondato l’azienda

La storia del marchio inizia nel 2015 con la costituzione dell’azienda agricola La lumaca del Mugello, dove i due fratelli coltivano ortaggi e producono una crema alla bava di lumaca. Ma è il 2021 a giocare un ruolo fondamentale nello studio e nel lancio di Muudo: “Desideravamo creare qualcosa di diverso e innovativo da lasciare ai nostri figli e che coniugasse la nostra realtà di produttori agricoli al mondo della cosmetica, sfruttando il potenziale della tecnologia blockchain e le eccezionali caratteristiche cosmetiche degli ortaggi stessi. Rispettando al tempo stesso i ritmi e le tempistiche della natura”, raccontano Riccardo e Giulio. Quello della valle del Mugello è dopotutto un territorio in cui la natura pone le basi per offrire una vasta gamma di materie prime straordi narie. E i cosmetici Mudo sono parte inte grante di questo patto con la Terra.

delcoltivatinutritiveintegradell’impresaprodottidelMugelloleproprietàdegliortaggialbenesserecorpo

Crema viso con zucca e estratti di grano San Pastore

Sostenibilità

La blockchain applicata alla tracciabilità è sicuramente un valore aggiunto per Muudo, grazie alla quale è possibile ga rantire trasparenza sulla provenienza degli ingredienti del prodotto, oltre alle fasi della filiera produttiva. Si tratta di un si stema che sfrutta le caratteristiche di una rete informatica condivisa formata da blocchi, con la possibilità di aggiornare e gestire un registro di dati e informazioni in modo univoco, sicuro e aperto a tutti. La blockchain è in grado, inoltre, di veri ficare, controllare e garantire automati camente una totale trasparenza sulle ope razioni effettuate; i processi infatti vengono registrati in archivi immutabili e condivisi.

“L’IDEA DI APPLICARE LA TECNOLOGIA AI NOSTRI PRODOTTI NASCE

energetico, e minor produzione di rifiuti in ogni fase. Usare i prodotti Muudo si gnifica abbracciare anche la nostra filosofia di vita ed esprimere una nuova richiesta come consumatori. Intendiamo, quindi, garantire una nuova offerta a chi vorrà fare un passo lungo verso la strada della sostenibilità”.Unastradainseguita anche nel packaging. Infatti, essendo costituiti da pet e vetri ambrati, i vasetti dei cosmetici sono diffe renziabili e riciclabili. E, inoltre, per ridurre drasticamente lo spreco di risorse, non vengono confezionati all'interno di ulteriori

Ogni prodotto Muudo ha riportato in etichetta un tag, grazie al quale, sempli cemente avvicinando il proprio smartpho ne, sarà possibile accedere alle informazioni relative agli ingredienti utilizzati e alla fi liera produttiva: “L’idea di applicare questa tecnologia ai nostri cosmetici nasce dalla collaborazione con Temera, importante azienda con sede nel nostro paese a Scar peria, partendo dalla loro consolidata esperienza sulla blockchain applicata al mondo dell’alta moda”.

Tecnologia e sostenibilità: come Muudo sfrutta la blockchain

scatole. Le etichette, invece, sono in carta e il loro design è minimal, ma al tempo stesso elegante e in linea con le richieste attuali di mercato. I vasetti, una volta finiti e ripuliti, possono trasformarsi in piccoli cofanetti portagioie o piantine.

Sostenibilità

TEMERA:COLLABORAZIONEDALLACONOGNINOSTRACONFEZIONEHAUNTAG,BASTAAVVICINARELOSMARTPHONEPERACCEDEREATUTTELEINFORMAZIONI”

43Autunno 2022 | SmallGiants

45Autunno 2022 | SmallGiants Enel X si pone come partner per quelle aziende che vogliono raggiungere il Net zero Servizi DA COSTO A OPPORTUNITÀ

46 SmallGiants | Autunno 2022 Servizi

ge (Ipcc) si può leggere chiaramente come il settore industriale produce il 24% delle emissioni globali di co2. L’efficienza energetica nell’industria è l’opzione più importante attualmente a disposizione per limitare l’aumento di temperatura al di sotto della tanto temuta soglia di 1,5°C.

di Matteo Borgogno

Nel capitolo 11 del Sixth assessment report on mitigation of climate change del l’Intergovernmental panel on climate chan

n un contesto aziendale, Net zero corrisponde a un percorso pluriennale verso l’equilibrio: le attività dirette e indirette (anche quelle dei fornitori) emettono sempre meno co2 nel corso degli anni, fino ad azzerare le emissioni o bilanciarle con progetti di contenimento. Un obiettivo certamente sfidante ma rag giungibile. Anche perché la sostenibilità,

L’International energy agency (Iea), nel suo Tracking Industry, conferma disegnan do un quadro simile: nel 2020, sul totale di 34,2 tonnellate di co2 prodotte, 8,7

grazie a un partner completo come Enel X, può trasformarsi in un’opportunità di crescita per il business.

Il settore industriale oggi produce il 24% delle emissioni globali di co2: Enel X promuove la decarbonizzazione assistendo le aziende in tutte le fasi del processo, offrendo soluzioni accessibili e all’avanguardia

I

Due degli enti più autorevoli in materia, pur con delle minime differenze, concor dano su un punto: la riduzione delle emissioni di co2 nel settore industriale non può più essere rimandata.

Obiettivo Net zero

FERRARI E ABB, GRAZIE AD UN NUOVO IMPIANTOFOTOVOLTAICO,AUMENTERANNO LA PRODUZIONE DI ENERGIA PULITA, RISPARMIANDO 1.560 TONNELLATE DI ANIDRIDE CARBONICA IN UN SOLO ANNO

Del resto, le aziende stanno già intra prendendo la strada del Net zero, come dimostrano i recenti accordi di Enel X con Ferrari e Abb, due leader ciascuno nel suo campo, automotive per la prima, robotica, software e automazione per la seconda. I due accordi hanno permesso ad Enel X di confermarsi leader della transizione energetica e dell’elettrificazione dei consumi, nonché partner di riferimento nel settore della sostenibilità.

tonnellate, quindi circa il 26%, sono im putabili al settore industriale. Anche se, per effetto della pandemia, sono diminuite nel 2020 rispetto al 2019, già nel 2021 le emissioni riconducibili al settore industriale sonoL’interesserisalite. del settore industriale nei confronti della sostenibilità è significativo: oltre 3.500 aziende hanno già dichiarato di voler ridurre le emissioni di co2 e molte di queste hanno esteso o stanno

47Autunno 2022 | SmallGiants Servizi

In particolare, tramite l’accordo con Enel X, Ferrari ha deciso di avviare un percorso virtuoso sul piano economico e della sostenibilità, aumentando il livello di produzione di energia da fonti rinno vabili e diminuendo le emissioni. Grazie all’installazione di un impianto fotovoltaico con una potenza massima totale di 1.535 kWp e oltre 3.800 pannelli solari, la storica sede di Maranello potrà risparmiare oltre 740 tonnellate di co2 all'anno

estendendo gli obiettivi di decarbonizza zione ai loro partner. Il trend riguarda tutti i settori produttivi, dall’automotive all’aereonautica, dalla plastica all’agroa limentare fino al petrolchimico. Per un numero sempre maggiore di aziende, cre sce la consapevolezza che la sostenibilità rappresenti il loro futuro prossimo.

ciale: dimostra grande resilienza, è capace di resistere meglio agli eventuali shock ai quali il mercato è sottoposto periodica mente; i consumatori, i clienti e gli inve stitori premiano sempre di più le aziende che dimostrano attenzione ai temi della sostenibilità.Bisognaconsiderare che l’efficientamento energetico permette di ottimizzare i con sumi di energia e di ridurre i costi. Un particolare decisivo in un contesto in cui i costi dell’energia sono elevati e che le stime prevedono che rimarranno tali anche nel 2023. Per tutti questi motivi, ormai da qualche anno la sostenibilità si è tra sformata da costo in opportunità.

Un futuro che porta nuove opportunità. Un’azienda sostenibile è un’azienda con maggiori possibilità di successo commer

Inoltre, l’accordo prevede l’implemen tazione di una pensilina parcheggio offgrid che consente la produzione di energia attraverso un impianto fotovoltaico da 5.5 kWp ed una battery storage da 20 kWh. L’Energy management system di Enel X monitorerà le performance del l’impianto.Dall’altra parte la collaborazione con Abb porterà alla realizzazione di un im pianto fotovoltaico da 1.690 kWp che consentirà di elettrificare parte dei consumi del sito di Frosinone, uno dei più impor tanti dell’azienda. Grazie a questa solu zione, lo stabilimento eviterà di immettere in atmosfera più di 820 tonnellate di co2 e di soddisfare il 30% dei consumi ener getici dell’intera struttura.

NELLA ROADMAP VERSO LA NEUTRALITÀ

EFFICIENTAMENTOANCHEDIPROCESSIPRODUTTIVI,ELETTRIFICAZIONEDIFLOTTEAZIENDALI,DEMANDRESPONSEEINFINELECOMUNITÀENERGETICHERINNOVABILI,OVVEROASSOCIAZIONITRACITTADINIOPMICHEUNISCONOLEFORZEPERDOTARSIDIUN’IMPIANTOPERL’AUTOCONSUMODAFONTIRINNOVABILI

pio da seguire nel settore dell’agricoltu ra.Le aziende italiane hanno tre strumenti a disposizione, grazie ad Enel X, per il Net zero: un inventario rigoroso e certifi cabile delle loro emissioni di co2, ripetuto regolarmente negli anni; uno studio ap profondito degli interventi che maggior mente abbattono le emissioni e che mi norano i costi produttivi, ovvero una Ro admap Net Zero; un partner affidabile per realizzare gli interventi emersi nella maniera più semplice, efficace e conve niente.Alcuni esempi di soluzioni che si possono

48 SmallGiants | Autunno 2022

Oltre a questi possiamo citare altri due esempi di accordi di Enel X con importanti aziende del settore agroalimentare: Inalca, la capofila del Gruppo Cremonini, grazie alle soluzioni proposte da Enel X produce il 36% della sua energia da fonti rinno vabili e ha ridotto le emissioni di co2 di oltre 22mila tonnellate all’anno. Altro esempio è Genagricola, la più estensa azienda agricola italiana: i pannelli foto voltaici e l’elettrificazione della flotta aziendale, due servizi forniti da Enel X, gli hanno permesso di diventare un esem

trovare in una Roadmap Net Zero sono i pannelli fotovoltaici e sistemi di accumulo che permettono alle aziende di produrre energia da fonti completamente rinnovabili a costi certi e competitivi, eventualmente immagazzinandone una parte, così da averla a disposizione nei periodi di minore produzione. Oppure l’efficientamento energetico dei processi produttivi, per ot timizzare i consumi di energia e cogliere le opportunità rappresentate dagli incen tivi; l’elettrificazione della flotta di veicoli aziendali, con l’azienda che può continuare a usare i veicoli per le necessità aziendali e, al tempo stesso, ottimizzare i costi per

Servizi

Un centro di produzione di energia ha un impatto importante dal punto di vista dell’inquinamento. Enel X punta molto sugli impianti fotovoltaici (foto a dx)

In ottica Net zero, le aziende hanno bi sogno di un partner affidabile che segue il cliente in tutte le fasi del processo. Un partner affidabile come Enel X, che con il suo approccio strutturato, suggerisce le soluzioni migliori per il cliente: partendo dalla misurazione della carbon footprint aziendale, vengono individuati, indicati e realizzati gli interventi considerati prio ritari; in seguito, attraverso i canali Enel, gli obiettivi pianificati e gli obiettivi rag giunti vengono comunicati al mercato; come ultimo step, vengono valutati gli interventi effettivamente realizzati, così da individuare aree di miglioramento. In fine, si possono realizzare progetti specifici come il fotovoltaico e l’Energy manage mentEnelsystem.Xsipone come interlocutore com pleto che, grazie alle sue soluzioni, pro muove, accelera e semplifica il processo di Net zero aziendale senza incorrere nel cosiddetto greenwashing, il pericoloso “ecologismo di facciata” che, da apparente opportunità, si trasforma in un serio pro blema per l’azienda.

Servizi

49Autunno 2022 | SmallGiants

alimentarli; il Demand response, servizio innovativo grazie al quale le aziende mo dulano il proprio consumo energetico o la propria produzione di energia garan tendo maggiore stabilità e flessibilità alla rete elettrica e ottenendone una remune razione; oppure le Comunità energetiche rinnovabili, che nascono quando aziende (ma anche pmi e privati cittadini) si dotano di sistemi per l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia prodotta da fonti rinnovabili (come il fotovoltaico).

In altre parole, Enel X rende le soluzioni per il Net zero accessibili a tutte le aziende italiane e, parallelamente, promuove la sostenibilità nel settore industriale.

Enel X, in linea con la strategia del Gruppo Enel presentato all’UN High-level dialogue on energy nel settembre 2021 e confermata dal piano industriale presen tato lo stesso anno, ha deciso a sua volta di anticipare il proprio traguardo Net zero, portandolo dal 2030 al 2027. Segno di quanto Enel X punti a essere non sol tanto un fornitore di servizi e tecnologie all’avanguardia per la promozione della sostenibilità ma un vero e proprio esempio da seguire per tutte le aziende che vogliono diventare a impatto climatico zero.

L’università Ca’ Foscari di Venezia ha infatti realizzato per Telepass e Concessioni auto stradali venete – Cav una ricerca, guidata dai professori Raffaele Pesenti e Giovanni Vaia del Dipartimento di management. Con un modello matematico-scientifico sviluppato dal team accademico è stato calcolato l’im patto del telepedaggio sulla riduzione delle emissioni in due tratte autostradali tra le

casello per pagare il pedaggio è un atto di sostenibilità ambientale. Adesso è scienti ficamente provato.

di co2. Traducendo questo numero in termini di viaggi in auto da Padova Est a Venezia, il risparmio corrisponde a più di 710mila viaggi nel triennio con un enorme vantaggio per l’ambiente ma anche per le persone in termini di inquinamento acustico, congestioni stradali e costi correlati. La stessa analisi è stata fatta in Sicilia, sulla tratta Messina-Catania: in tre anni sono state risparmiate 3.400 tonnellate di co2 grazie all’uso delle barriere Telepass, come se fossero stati fatti 265mila viaggi in meno. “Credo che il modello matematico per il calcolo delle emissioni evitate, realizzato dall’Università Cà Foscari e applicato sulle tratte autostradali gestite da Cav, segni un traguardo importante, perché è la dimo strazione scientifica di un impatto ambientale che si riduce grazie all’intuizione trentennale di Telepass e alla lungimiranza di Cav e dà la misura e l’ordine di grandezza che non sempre è chiaro né evidente all’utente

Telepedaggio e spinta verso l’elettrico: questa la strategia di Telepass per una mobilità più sicura e sostenibile NEL 2020 L’AZIENDA HA ACQUISITO WASHOUT UNA STARTUP CHE EFFETTUA IL LAVAGGIO DELL’AUTO A SECCO: SI PUÒ TRADIZIONALIDIETRAMITEPRENOTARESMARTPHONEELIMINALOSPRECOACQUADEISISTEMI Schermata dell’app di Telepass, con la quale si può noleggiare anche un monopattino elettrico (foto a dx)

di Giorgio Del Re

L’

“La mobilità è legata in maniera intrinseca al grande tema della sostenibilità e Telepass ha dato e continua a dare un contributo ri levante per renderla sempre più sostenibile”, dice Gabriele Benedetto, amministratore delegato di Telepass. “Fin dalla sua nascita Telepass ha offerto un servizio che ha faci litato la mobilità in autostrada, ma anche nel ridurre le emissioni inquinanti imple mentando una strategia di business che unisce sicurezza e sostenibilità”. Magari non ci si pensa ma anche non fermarsi al

Viaggiare veloci e senza sporcare

effetto del riscaldamento globale è ormai sotto gli occhi di tutti: alte temperature e scarsità di pioggia, quindi siccità ma anche insostenibilità degli abituali consumi di energia in una fase di crisi degli approvvi gionamenti causata dalla guerra RussiaUcraina. In Italia i trasporti sono il primo settore per emissioni di gas a effetto serra (il secondo a livello mondiale). Ecco perché parliamo e sentiamo parlare sempre più spesso di mobilità sostenibile.

Muoversi sporca, quindi vanno ricercate e incentivate tutte le soluzioni che aiutano a ridurre l’impatto ambientale di un’attività essenziale per tutte le imprese, grandi o piccole che siano. Non possiamo certo ri nunciare a muoverci ma dovremo farlo prestando sempre maggiore attenzione al l’impatto sull’ambiente. Tanto è vero che nel futuro prossimo sulle autostrade pa gheremo in base al tasso di inquinamento dei nostri veicoli.

50 SmallGiants | Autunno 2022 Servizi

più trafficate in Italia ed Europa, A4 Pado va-Venezia passante di Mestre e A57-Tan genziale di Mestre: 74 chilometri con una media di 150mila veicoli giornalieri in tran sito alle stazioni e circa 50 milioni di veicoli transitati nel 2019, anno pre-Covid, 36,5 milioni nel 2020 e 41,5 milioni nel 2021. Il risultato? Senza stop and go al casello negli ultimi tre anni grazie alle corsie Telepass sono state risparmiate ben 2.500 tonnellate

C’è un’altra attività semplice e diffusa, come attraversare un casello autostradale, che se gestita con il tocco dell’innovazione può migliorare l’impatto dei veicoli sul l’ambiente: il lavaggio. Ogni volta che lo facciamo con sistemi tradizionali si consu mano dagli 80 ai 140 litri d’acqua. Uno spreco eliminato da una startup acquisita nel 2020 da Telepass: Washout. Utilizza solo prodotti che permettono di fare un la vaggio a secco, che garantisce pulizia e so stenibilità, lì dove il veicolo è parcheggiato, sia il garage o il piazzale di un’azienda. Il servizio è presente in sei città italiane e da gennaio 2022 anche a Parigi e Lione.

elettrica, che è sempre più diffusa. “Nel 2022 i clienti con veicoli full electric sono cresciuti del 38% rispetto al 2021: adesso sono circa 40mila”, fanno sapere dall’azien da. E l’effetto si vede sulle transazioni per le ricariche, che crescono del 4% la setti mana, con un significativo incremento del ticket medio, passato da poco più di 9 euro a 12, e dell’energia erogata: nei primi sei mesi del 2022 già il 70% del 2021 (quando c’era il cashback su tutte le ricariche), arri vando a oltre 1milione e 200mila kilowat tora.Laspinta verso la mobilità sostenibile sta facendo crescere il mercato dei veicoli elet trici. Il 2021 è stato un anno straordinario, con un raddoppio dei nuovi mezzi in circo lazione. I dati di Motus-E, associazione che raggruppa tutti gli stakeholder della mobilità elettrica, indicano che nel 2021 sono state immatricolate 67.255 auto elettriche a bat teria (+107% sul 2020) e 69.499 Phev (+153,75%), cioè quelle ibride con possi bilità di ricarica. Le auto ricaricabili hanno raggiunto il 9,35% sul mercato totale, contro il 4,33% dell’anno precedente.

incentivare i comportamenti di mobilità sostenibile. C’è una direttiva europea che stabilisce due principi fondamentali per il calcolo degli oneri pagati dagli utenti delle infrastrutture: “user pays”, si paga in base all’utilizzo dell’infrastruttura; “polluter pays”, si paga in base ai danni causati all’ambiente. Oggi paghiamo i chilometri percorsi in au tostrada, nel futuro prossimo pagheremo secondo un’altra variabile: l’impatto am bientale del nostro veicolo. Serviranno in formazioni che le carte di credito non hanno e Telepass invece sì: diventerà così lo strumento per superare le barriere della sostenibilità.

Il telepass, che non è più soltanto il di spositivo per pagare il pedaggio autostradale, diventerà sempre di più lo strumento per

La sostenibilità, quindi, è nel dna di Tele pass, che nel corso del tempo l’ha declinata in tanti altri servizi della sua offerta, sia per i privati sia per le imprese. Su TBusiness, la prima piattaforma che integra servizi di mobilità, carte di pagamento e rendiconta zione semplificata delle spese aziendali lan ciata in primavera da Telepass, si possono tra le altre cose pagare le ricariche elettriche in 22mila punti distribuiti in Italia grazie alle partnership con EnelX, Be Charge, Du ferco, NHP-Queenenergy. Un modo concreto per sostenere lo sviluppo della mobilità

51Autunno 2022 | SmallGiants Servizi

finale”, commenta Benedetto.

Su TBusiness, piattaforma che integra mobilità, carte di pagamento e rendicontazione di spese aziendali, si possono pagare le ricariche elettriche in 22mila punti distribuiti in Italia

A che punto siamo sul fronte cyberse curity?

È innegabile. Per questo Cisco sta impe gnando risorse e attivando collaborazioni di alto livello: parlo della Networking

l’uso dei dati 52 SmallGiants | Autunno 2022 Servizi

correndo i titoli dei giornali si di rebbe che il mondo, dall’economia all’umanità stessa, sia entrato in un tunnel illuminato solo da lampi bellici. Enrico Mercadante, sales director and innovation Southern Europe di Cisco tuttavia ha ancora qualche buona notizia da darci. La sua visione costruttiva dello sviluppo digitale che stiamo vivendo, spe cialmente in riferimento al mercato ita liano, delinea uno scenario molto effer vescente e rassicurante, soprattutto per chi sviluppa soluzioni tecnologiche che siano destinate alle imprese.

Nella società connessa siamo tutti den tro una filiera e nessuno è immune da rischi.

Questa è una delle fragilità. Ci sono casi di aziende che si rendono conto di essere sotto attacco dopo un lungo periodo di tempo, anche mesi. In questo l’aiuto di algoritmi intelligenti è essenziale. Ad esempio: se si rileva un traffico anomalo su una rete, scatta l’allarme senza che il security manager debba destinare perso nale umano a questa forma di controllo.

Cisco tra i vari compiti ha anche questo: segnalare alle aziende le anomalie di que ste app in tempo reale. Tornando agli al goritmi, è fondamentale

di Gabriele Di Matteo

Chi attacca ha bisogno di pochi minuti. E chi deve risolvere i problemi e proteggere i dati?

Le aziende vivono uno sviluppo digitale inedito, basti pensare alla crescita del mercato cloud che in Italia vola al +40%. Mancano però gli specialisti, è d’accordo?

È vero, lavoriamo e viviamo su un unico continente digitale e connesso. Sia le grandi aziende con migliaia di addetti sia le piccole imprese fanno parte di un grande ecosistema. È una filiera dove un solo granello di sabbia può inceppare il meccanismo. Chi sviluppa un modulo ap plicativo che non funziona al meglio può compromettere l’intera esperienza degli utenti. Esempio: se voglio comprare un biglietto aereo e la risposta dell’app non è soddisfacente, i tempi sono lunghi, il percorso di acquisto poco fluido e non acquisterò più da quella compagnia aerea.

S

Academy, con 2 milioni di studenti iscritti ogni anno a livello internazionale. Sul mercato italiano, da quando avviammo Digitaliani nel 2016, abbiamo formato oltre 250mila professionisti. E siamo or gogliosi di avere partnership con la Boc coni, con il PoliMi e con il Federico II di Napoli, tutti centri di eccellenza della nostra accademia.

Noi proteggiamo 840mila reti, 67 milioni di mailboxes e 87 milioni di endpoints di clienti in tutto il mondo. Detto questo, il bisogno di sicurezza è in continua crescita di fronte ad attaccanti che non dormono mai e creano continui problemi alle azien de, alla pubblica amministrazione e ai governi. La nascita dell’agenzia nazionale

La multinazionale vuole portare innovazione su

Cybersecurity in verde la ricetta di Cisco sicurezza

informatica e sostenibilità grazie a formazione e tecnologie green “ALCUNE L’IASUBITOCAPISCONOAZIENDEDIAVERUNATTACCOINFORMATICOANCHEDOPOQUALCHEMESE:APPLICATAAGLIALGORITRMIÈINGRADODIRILEVARESUBITOUNTRAFFICOANOMALOESAREBBEDIGRANDEAIUTOPERPROTEGGEREIDATISENSIBILI”

per la cybersecurity è un bel passo avanti e l’impiego di intelligenza artificiale e al goritmi sta migliorando lo scenario.

La voce di Cisco ha un peso importante a livello mondiale, visto che l’80% del traffico internet transita su apparati e reti di sua proprietà, impiega ben 79.500 addetti e ha registrato una revenue nel 2021 di 50 miliardi di dollari. “Pensiamo solo a quanti italiani, nel giro di pochi anni, usano il loro spid, la chiave di accesso a una serie di servizi essenziali per il cittadino, quella che ormai definiamo identità digitale. Qualche anno fa tutto questo era pura teoria, oggi invece è di ventata pratica”.

Il metaverso irrompe nel mercato con una serie di nuove possibilità. Al di là della moda del momento che potrebbe anche esagerare la promessa, quali sono i vantaggi di questo pas saggio epocale?

sicura, semplice, sostenibile e scalabile. In un prossimo futuro internet dovrà ri pararsi da sola quando nasceranno dei guasti, questo almeno è l’obiettivo.

53Autunno 2022 | SmallGiants

con cui addestro un determinato algoritmo, quindi figure professionali come data ana lyst e data scientist sono tra le più richieste del momento. I professionisti delegati a gestire questi processi devono comunque sapere anche di matematica, statistica, essere cioè multidisciplinari e avere una chiara visione del contesto in cui stanno operando.

Un altro grande tema è quello del me taverso, la realtà immersiva che abolisce lo schermo tra noi e la rete.

Siamo molto sensibili alla sostenibilità con un obiettivo concreto: emissioni nette zero di gas serra entro il 2040. Anche in vista di una tecnologia meno inquinante abbiamo creato un chip per gli apparati che costituiscono internet che si chiama Silicon One, con 12.8 te rabyte di capacità. Con questo chip le performance aumentano del 35% e il consumo di energia è ridotto di più del 90%.

Servizi

Si dice che non ci saranno industrie senza sostenibilità. Voi come approc ciate questo tema?

Il futuro di internet è un tema fonda mentale, poiché porta avanti la società digitale che stiamo costruendo. Il tema è molto complesso poiché coinvolge le per sone, le macchine che parlano ad altre macchine (machine to machine), i pc e altri miliardi di oggetti connessi con la modalità Internet of Things. Questa com plessità va semplificata e resa intelligente,

Enrico Mercadante, sales director and innovation Southern Europe di Cisco

acquisizioni come quella di Cisco App Dymamics.

Il metaverso sarà uno strumento in più a disposizione della rivoluzione digitale già in atto. Io penso che andrà a privi legiare le modalità di lavoro misto, reale e virtuale, e aprirà una grande porta al l’inclusione. Darà la possibilità ai nuovi talenti che vivono in geografie remote e difficili di entrare in gioco abolendo le distanze con una sensazione di pre senza. Oltre a questo, darà la possibilità, ad esempio, a persone che soffrono di alcune disabilità di entrare in gioco por tando il loro contributo di intelligenza e creatività e togliendo i limiti di accesso al lavoro che ci sono oggi. Potremmo dire, per chiudere, che se Internet ci ha reso ‘tutti vicini di casa’, il metaverso ci farà vivere tutti in una enorme piazza popolata di svariate culture, lingue di verse, spunti creativi, community di no madi digitali e creators. Un futuro elet trizzante, visto da qui.

Che peso hanno gli investimenti messi in campo da Cisco sul miglioramento dell’esperienza applicativa? Negli ultimi quattro anni abbiamo investito quattro miliardi di dollari in importanti

Perché Cisco Silicon One è più soste nibile?

Possiede elevate velocità, una più ampia flessibilità e una latenza ultra bassa pur mantenendo il consumo di risorse molto limitato

irca 120 dipendenti, tre linee di business (factoring, financing e cre diti fiscali), due sedi a Milano e Roma, una piattaforma digitale al l’avanguardia e una richiesta di credito che nel solo 2022 (dunque in metà anno) ha superato i 3 miliardi di euro. Banca Cf+ assicura finanziamenti a breve e medio e lungo termine alle pmi e lo fa in modo ra pido, trovando la migliore soluzione nel minor tempo possibile. Uno dei punti di forza? Chi ha necessità del credito non ha nemmeno bisogno di recarsi in filiale. La burocrazia è ridotta ai minimi termini grazie a processi digitali avanzati che permettono di ottenere quanto richiesto in assoluta tranquillità.“Lafocalizzazione è la nostra caratteristica vincente”, sottolinea Iacopo De Francisco, ceo di Banca Cf+, parlando degli aspetti distintivi dell’istituto di credito. “Facciamo solamente questo, dare credito alle pmi, e puntiamo su rapidità e su un’eccellente di gitalizzazione che ci permette di effettuare tutte le operazioni da remoto. Per dare un’idea: dal momento della richiesta al l’erogazione del credito passano dai 30 ai 35 giorni, con il cliente che non deve nem meno uscire dalla propria sede. I tempi sono davvero ridottissimi: per la prefattibilità parliamo di appena 24 ore”.

C

Per migliorare in modo costante l’operati vità, Banca Cf+ ha anche acquisito Fifty Srl, che ha sviluppato una delle più sofisticate e flessibili piattaforme di digital factoring

Banca Cf+ punta su quattro valori fonda mentali: rapidità, professionalità, compe tenza e innovazione. Ma come è possibile innovare in un settore che esiste da quando ci sono le imprese? “Abbiamo una piatta

54 SmallGiants | Autunno 2022 Servizi

Gli sprinter del credito

stante 30-35% cerca su Google la soluzione più adatta. Questo comportamento spiega perché oggi c’è spazio per fintech come Banca Cf+. Nell’ultimo periodo ci sono tanti nuovi operatori che si sono affacciati sul mercato e, specialmente nella fase della pandemia, tanti clienti hanno capito che chi lavora su internet offre ampie garanzie. Le nostre caratteristiche vincenti? Se hai una necessità noi rispondiamo immediata mente, siamo molto competitivi, siamo competenti”.Leoffertenel settore sono tante, ma Banca Cf+ ha una marcia in più rispetto ai con correnti. “La velocità è importante e da quel punto di vista siamo tra i leader. E poi, rispetto alla banca tradizionale, noi possiamo permetterci grazie ai nostri prodotti anche un profilo di clientela un poco più rischioso. Se l’azienda ha un rating basso l’istituto di credito tradizionale ha timori maggiori. Considerato che il 73% delle pmi ha un ra ting uguale o peggiore a BB, per molte di loro diventa complicato ottenere il credito. Noi invece, non ci limitiamo ad un’elabora zione in termini di scoring. La conoscenza profonda delle controparti e dei settori eco nomici, ci consente di cogliere opportunità che un algoritmo escluderebbe. Le imprese a cui ci rivolgiamo richiedono una capacità di valutazione through the cycle che noi siamo in grado di mettere in campo unendo proprio tecnologia e persone”.

“Effettuiamo periodicamente analisi di mercato per tarare sempre meglio la nostra operatività. Indagini continue realizzate su un campione significativo delle oltre 100mila aziende target di Banca Cf+, quelle con fatturato tra 2 e 100 milioni di euro, chia riscono che circa il 30-35% degli imprenditori si affida alla sede fisica della banca per rac cogliere informazioni su come finanziarsi, un altro 30% si rivolge al mediatore e il re

“PUNTIAMO SU QUATTRO

VALORI INNOVAZIONE,PROFESSIONALITÀRAPIDITÀ,FONDAMENTALI:COMPETENZAECHESONONECESSARIPERAVEREUNAFOTOGRAFIAPERFETTADELCLIENTEEASSICURARGLIUNCONTRIBUTOMIGLIORE”

Tempi di erogazione brevi, burocrazia ai minimi termini e processi digitali avanzati: così Banca Cf+ assiste le imprese

di Andrea Salvadori

presenti sul mercato, e Fivesixty Srl, realtà che da oltre un decennio opera sul mercato e vanta una significativa esperienza nel segmento del financing all’impresa. Infine è entrato nell’orbita anche Be Finance, ope ratore specializzato nell’acquisto di crediti fiscali da società performing e in stato di difficoltà. Gli imprenditori hanno capito una cosa fondamentale: non è necessario recarsi personalmente nella filiale sotto casa per richiedere il credito necessario

allo sviluppo della propria azienda.

forma che consente un’interazione assoluta con il cliente e che ci permette di lavorare digitalmente. E poi valutiamo il credito at traverso bilanci, rischi, flussi di cassa futuri. Riusciamo ad effettuare una fotografia per fetta raccogliendo dati dal cassetto fiscale e dai conti corrente del cliente, ovviamente con la sua autorizzazione e a condizioni ben specifiche. La regola di ingaggio con l’azienda è semplice: se come banca riesco a leggerti meglio, ti assicuro un contributo migliore”.Senzadimenticare un aspetto fondamen tale: il ruolo delle persone che lavorano al l’interno di Banca Cf+. “Per noi sono fon damentali. Raccogliamo dati, puntiamo su tecnologia avanzata e intelligenza artificiale, ma la scelta definitiva spetta sempre alla

sull’innovazione di processo e su un modello che mette al centro l’interazione con le aziende”.Eprobabilmente

55Autunno 2022 | SmallGiants Servizi

Banca Cf+ rivestirà un ruolo ancora più importante nel prossimo futuro. “Ci attende purtroppo una situazione macroeconomica completamente differente da quella che ci attendevamo sei mesi fa tra pandemia, guerra, inflazione e crisi energetica. A breve inoltre scadranno le moratorie e i periodi di preammortamento connessi a molta della finanza garantita erogata negli ultimi 12-18 mesi. In una fase di chiara difficoltà, le banche tradizionali probabilmente ridurranno il credito e ci sarà più spazio per operatori come Banca Cf+, che diventeranno sempre più centrali nel sistema di finanziamento”.

Iacopo De Francisco, ceo di Banca Cf+

persona, al professionista”. Banca Cf+ (prima Credito Fondiario) esiste dalla fine del 1800, ma l’istituto di credito rimane comunque al passo con tempi che cambiano molto rapidamente. “Ci riusciamo puntando su innovazione e tecnologia e lo facciamo avendo alle spalle un fondo importante come Elliot, che ci aiuta a disporre delle ri sorse necessarie per proporre ai nostri clienti un’offerta distintiva. Lavoriamo in un con testo di mercato molto complesso, non ci sono dati e statistiche che ci permettano, guardando indietro, di capire come starà domani un’azienda che oggi deve affrontare uno scenario inflazionistico, con tassi cre scenti, materie prime scarse, alti costi ener getici e possibile recessione. Puntiamo molto sulla conoscenza tecnica, sulla competenza,

TRA

Barbara Donno, segretario generale

internazionali che curano l’organizzazione di meccanismi di risoluzione di controversie alternativi rispetto alla giustizia ordinaria nazionale.Icccoinvolge associati e partner in un dialogo che produce aggiornamenti degli standard esistenti, linee guida e proposte su questioni di rilievo per il commercio internazionale. Tali strumenti sono anche la base per un’attività di informazione e formazione rivolta a imprese e professio nisti con un’expertise che va a coprire di verse aree di interesse. “L’obiettivo è ac compagnare le imprese nelle varie fasi del processo di internazionalizzazione,

talizzazione) e, dal 1923, l’attività della Corte arbitrale internazionale di Parigi. Quest’ultima è tra le più rinomate istituzioni

Icc Italia promuove una forma associativa per unire imprese amplificandone la voce

I

di Andrea Celesti

e professionisti, supportandoli e

LE INIZIATIVE UN HUB DEDICATO AL SETTORE AGRIFOOD PER IL CONFRONTO, LA COLLABORAZIONE E LA CONDIVISIONE DI STRUMENTI INNOVATIVI

cc Italia è la porta di accesso, per im prese e professionisti italiani, alla rete globale dell’International chamber of commerce (Icc). L’organizzazione rap presenta oggi oltre 45 milioni di imprese in circa 170 paesi e la sua missione è pro muovere un sistema aperto di commercio e investimenti internazionali, supportando professionisti e aziende di ogni settore e dimensione nell’affrontare le sfide e nel cogliere le opportunità offerte dalla glo balizzazione. Icc nasce nel 1919, all’indo mani della Prima guerra mondiale, per iniziativa di una serie di imprenditori, i Merchants of Peace, che decisero di unire le forze per risollevare il commercio, ar monizzarne la regolamentazione, abbattere le barriere commerciali e creare standard per un mercato più sostenibile.

Ercole

De

de Vito, responsabile business development and external relations

La porta di accesso alla rete globale

56 SmallGiants | Autunno 2022 Servizi

Oggi Icc vanta una lunga esperienza nella nuova lex mercatoria, che trova una sintesi nella codificazione di standard glo balmente riconosciuti e utilizzati. Tra questi gli Incoterms (ora nell’edizione 2020), sulla consegna e il passaggio dei rischi nella compravendita internazionale di mer ci, e le Norme ed usi uniformi sul credito documentario (Ucp 600) e sulle Garanzie (Urdg), utilizzati a supporto delle transa zioni internazionali. A ciò si affiancano svariati progetti su temi collaterali essenziali per il commercio internazionale (dogane, tributi, concorrenza, proprietà intellettuale, marketing, ambiente, energia, responsabilità sociale d’impresa, anti-corruzione e digi

La celebrazione del centenario della International chamber of commerce (ICC), nata nel 1919 su iniziativa dei cosiddetti ‘merchants of peace’

l’Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) e le Nazioni Unite. “Icc è oggi un protagonista della diplomazia economica che interloquisce con stati, agenzie delle Nazioni Unite, Omc e altre organizzazioni dando voce al settore privato sul palcoscenico dei rapporti internazionali”, aggiunge Barbara De Don no. Icc lavora anche per rafforzare il ruolo del settore privato nella cooperazione in ternazionale, come dimostrano le colla borazioni con il World food programme (Wfp) e con la Food and agriculture orga nization (Fao).

dalla redazione di un contratto con la controparte estera al regolamento del pa gamento relativo alla transazione, fino alla risoluzione di eventuali controversie”, spiega Barbara De Donno, segretario ge nerale di Icc Italia e professore ordinario di Diritto comparato presso la Luiss Guido Carli. Icc offre un supporto tecnico-giuridico sui diversi strumenti messi a disposizione delle imprese. “È sempre maggiore il nu mero degli operatori che si affidano agli standard di Icc per rendere più sicure le operazioni che prevedono elementi di in ternazionalità”, aggiunge Ercole de Vito, responsabile business development and external relations di Icc Italia. Specifica attenzione è rivolta al tessuto imprendi toriale costituito dalle pmi italiane e a iniziative di sostegno nei Paesi non solo a economia sviluppata, ma anche emergenti e in via di sviluppo. Particolare rilievo ha l’azione di advocacy di Icc, che veicola la voce delle imprese a livello nazionale (as sociazioni di imprese e ministeri) e inter nazionale, dialogando con l’Omc (Orga nizzazione mondiale del commercio),

Tra le iniziative recenti quelle dedicate all’agrifood con l’Icc Agri-Food Hubs, alla lotta all’inquinamento e ai cambiamenti climatici, alla creazione del Centre of en trepreneurship per le pmi e alla digital economy. Icc Agri-Food Hubs, ideato da Ercole de Vito, che dal 2021 ricopre anche la carica di Icc Agri-Food lead for the Un Rome based agencies, è un progetto in ternazionale aperto a imprese e partner specializzati nel settore dell’agrifood se lezionati in oltre 100 Paesi. L’hub facilita

il confronto e un’attiva collaborazione su tematiche tecniche-giuridiche tra istituzioni ed imprese, crea strumenti, attività ed eventi per favorire un continuo aggiorna mento e condivisione di best practice. Svi luppa inoltre progetti di open innovation per rendere le imprese veloci nei cambia menti di scenario del mercato globale e competitive nelle sfide per l’innovazione. Tre le aree di attività individuate innova zione, trade & policy e sostenibilità. Oltre 40 le imprese e i partner che hanno già aderito all’hub Italia inaugurato a marzo 2022 (tra i principali Alba, Amaro Rubino, Apio, Barilla e tanti altri) e molteplici le istituzioni finora coinvolte. “La guerra in Ucraina ha posto grande attenzione sul l’importanza dell’agrifood”, dichiara de Vito. “Icc Agri-Food hubs supporta e stimola le pmi, anche in tempi di crisi, verso la resilienza per un ingresso consapevole nei mercati internazionali”. Il progetto pi lota, sviluppato con Icc Italia, sarà presto replicato anche in Argentina, Armenia, Iran e Israele prima di essere esteso ad altri Paesi della rete Icc.

57Autunno 2022 | SmallGiants Servizi

FLESSIBILIUFFICI. ORA A POCHI PASSI DA CASA. *Sconto del 10% su un massimo di € 1.000 per nuovi acquisti di prodotti in Italia. Termini e condizioni completi sono disponibili su regus.it Ora puoi trovare, a pochi passi da casa, degli spazi di lavoro dall'incredibile design, perfetti per incontrare colleghi e clienti in un ambiente professionale. Chiamaci al numero 02 8962 6156 o invia un'e-mail all'indirizzo redeem@regus.com PARTE DELLA RETE IWG • Ora siamo presenti in 23 città d'Italia. • Le nostre soluzioni includono piani di membership, spazi di coworking, sale riunioni, u�ci privati e u�ci virtuali. • Abbiamo ciò che stai cercando per soluzioni sia a breve che a lungo termine. E pagherai solo per ciò che ti serve. regus.it VISITA:PRENOTA SU: RISPARMIA FINO A SU REGUS NELL’INTERAERETEIWG. € 1.000*

59Autunno 2022 | SmallGiants ClubDeal perfeziona l’amministrazione dei beni e la loro gestione fiscale per i propri investitori Tech LA DIGITALEFIDUCIARIA ANTONIOCHIARELLO, FONDATORE CLUBDEALONLINEDI

60 SmallGiants | Autunno 2022 Tech

C

lubDealFiduciaria Digitale, società di ClubDeal S.p.A., nasce nel 2021 per offrire agli utenti la piena di gitalizzazione dei processi di in vestimento e operativi di amministrazione fiduciaria dei beni. Autorizzata dal MiSE, ClubDealFiduciaria Digitale si pone l’obiet tivo di innovare un settore ancora poco digitalizzato e renderlo più efficiente, trasparente e smart.

Con ClubDealFiduciaria è possibile ge stire l’amministrazione delle partecipa zioni, la raccolta della documentazione societaria, l’attività di reportistica e di predisposizione della documentazione e delle comunicazioni societarie. Inoltre, l’intestazione delle quote a ClubDealFi duciaria permette agli investitori di ag gregare i propri investimenti presso un unico soggetto, ottimizzandone la gestione fiscale e rendendo le quote dei loro inve stimenti maggiormente liquidabili. La da shboard di ClubDealFiduciaria mette a disposizione un tool per la raccolta di tutte le informazioni relative alle proprie partecipazioni e una sezione per le co municazioni e repository dei documenti firmati, così da offrire a ogni utente un unico spazio digitale per accedere in modo semplice e smart a tutte le infor mazioni e comunicazioni. Il successo tec nologico della piattaforma è il risultato di partnership con aziende del calibro di Salesforce, Almaviva, Intesa Ibm e Do cusign. Oltre ad amministrazione di quote e beni rapida e al 100% digitale, gli in vestitori e le aziende possono usufruire di diversi servizi. My Syndicate ad esempio permette di semplificare la gestione del syndicate investment, modalità di coinvestimento utilizzata principalmente da business angel e venture capital a supporto delle ClubDealFiduciariastartup.sostituisce la crea zione del veicolo ad hoc, tipico del syn dicate investing, consentendo di rispar miare sui costi di gestione e azzerando i rischi di governance, pur mantenendo tutte le clausole che regolano i rapporti tra la società target e gli investitori, che seguono linee guida a livello internazio nale. Rispetto alla costituzione di un vei

di Federico Morgantini

colo, vengono semplificate anche le pro cedure di voto e di cessione delle quote, oltre a garantire riservatezza sulle identità dei soci del syndicate. Un altro servizio a disposizione degli investitori è Mypir On line, attivo dal 2021, che permette a in vestitori Hnwi (High net worth individual, ovvero "individuo ad alto patrimonio net to") e business angel di coniugare in modo personalizzato e flessibile le age volazioni previste dalla normativa che regola i Pir alternativi (esenzione totale

dalle imposte sui redditi per le rendite finanziarie e plusvalenze di capitale per gli investimenti del portafoglio Pir detenuti per almeno cinque anni; esenzione dal l’imposta di successione; credito d’imposta pari alle eventuali future minusvalenze relative a investimenti qualificati effettuati attraverso il Pir entro l’anno) con i benefici previsti per l’investimento in startup e pmi innovative (detrazioni fiscali pari al 30% dell’importo ClubDealFiduciaria,investito).insieme alla piatta

La dashboard offre un unico spazio per amministrare quote e beni in modo totalmente digitale

LE AZIENDE POSSONO USARE MY SINDACATE PER SEMPLIFICARE LA GESTIONE DI UN DELLECAPITALANGELSPESSOUNACO-INVESTIMENTO,MODALITÀUSATADABUSINESSEVENTUREASUPPORTOSTARTUP

Roberto Ferrari, presidente di ClubDeal S.p.A

61Autunno 2022 | SmallGiants Tech

forma di private crowdfunding ClubDea lOnline, fa parte di un esclusivo progetto: ClubDeal Digital Platform, una soluzione innovativa che offre servizi e modalità operative digitali specifiche dedicate ai club deal e agli operatori del settore. In particolare, la piattaforma si rivolge a in vestitori attivi nel private equity e venture

capital, business angels, fondi, società che vogliono ottimizzare la cap table o le operazioni di investimento. Per ognuno di questi soggetti, ClubDeal Digital Plat form sviluppa un’offerta personalizzata che va dalla intestazione fiduciaria delle quote, al round as a service per facilitare la raccolta di capitali, al syndicate inve

sting, passando per la gestione delle call per i fondi di venture capital e private equity. La Digital Platform, una soluzione del tutto nuova sul mercato, nasce per soddisfare le esigenze degli investitori e degli operatori del settore attraverso uno strumento flessibile, efficiente, tecnolo gicamente all’avanguardia e compliant con le normative sulla sollecitazione al pubblico risparmio. Garantisce la massima sicurezza e privacy, grazie all’impiego di tecnologie come blockchain e cyber secu rity, e versatilità. Una delle caratteristiche più interessanti di ClubDeal Digital Plat form è proprio quella di mettere a dispo sizione, attraverso un'unica piattaforma, tutte le soluzioni digitali offerte da Club Deal: piattaforma di crowdfunding, attività fiduciaria, Pir alternativi “fai da te”.

TRA GLI ALTRI SERVIZI

Queste caratteristiche la rendono un unicum del panorama italiano, come di mostra anche il successo di diversi accordi conclusi con realtà di primo piano come Iag (Italian angels for growth) e La4g (Luiss alumni for growth) e numerose altre società che hanno scelto ClubDeal Digital Platform per le loro operazioni. Attualmente non ci sono in Italia operatori in grado di offrire contemporaneamente e in maniera integrata la gamma di servizi di ClubDeal Digital Platform, dall’espe rienza di investimento e monitoraggio delle quote totalmente digitale sino alla exit. Oggi è l’unica piattaforma che pos siede le autorizzazioni, Consob e MiSE, per gestire simultaneamente, con un unico accesso, tutte le operazioni.

stage richiede un mindset e l’utilizzo di strumenti specifici per creare valore”, ag giunge Massimo Fiocchi, cofondatore e cfo. “La mia esperienza di oltre vent’anni come consulente, dottore commercialista, componente di consigli di amministrazione e di collegi sindacali mi consente di dare ai numeri di bilancio una lettura che va oltre i meri aspetti contabili. Le società in fase di scale up richiedono un approccio strutturato alla finanza per la crescita. Negli ultimi anni ci sono state normative che da un lato hanno favorito gli investi menti in startup e pmi innovative, dall’altro hanno offerto la possibilità di rivalutare in bilancio partecipazioni e asset intangibili che costituiscono il principale valore delle

empre in movimento e in continua evoluzione guardando al futuro.

62 SmallGiants | Autunno 2022 Tech

di Giacomo Spotti

Per poter operare su mercati internazio nali ed espandere il proprio network, Cube Labs si è dotata di uno strategic ad visory board (Sab) composto da personaggi chiave provenienti dal mondo degli inve

S

Esperienza e rapporto privilegiato con il mondo dell’industria: queste le chiavi di volta delle aziende incubate da Cube Labs NEL PORTAFOGLIO CI SONO CARTILAGO E DTECH: LA PRIMA SVILUPPA FARMACI E COSMETICI NELL’AREA DELLA LONGEVITY, LA SECONDA IL BIOGEL, UTILE NEL TRASPORTO DI SOSTANZE ATTIVE

Dalla teoria alla soluzione sanitaria

“Anche dal punto di vista economico e finanziario, lavorare con società early

Del Grosso, che vanta un passato di quasi 18 anni in multinazionali americane del farmaco e medicali, vede nel rapporto con il mondo industriale la chiave di volta dello sviluppo degli spin out in portafoglio. “Sapere con precisione cos’è di interesse per il mercato consente di indirizzare gli investimenti verso una direzione che vede già uno o più potenziali clienti. Le modalità di collaborazione con l’industria si sono moltiplicate nell’arco degli ultimi anni da progetti di open innovation, corporate venture capitals, programmi di co-sviluppo e accordi di trasferimento tecnologico”.

società tecnologiche".

La holding industriale Cube Labs è il primo venture builder nello spazio tecnologico sanitario in Italia, creato per trasformare la scienza italiana pionieristica in soluzioni sanitarie globali. Con il suo modello di venture building si pone in una posizione di leadership nel nostro Paese, diventando di respiro pa neuropeo attraverso la creazione di sus sidiarie locali.

stimenti (fondi, family offices) e del tra sferimento tecnologico. Il Sab si è riunito per la prima volta a Milano la scorsa pri mavera. “Abbiamo ricevuto importanti fe edback dai nostri advisors”, ci spiega Filippo Surace, ceo e fondatore di Cube Labs. “Questi costituiscono elementi im portanti per il nostro sviluppo, che in questa fase è ancora incentrato sull’Italia, nel reperimento dei capitali e nello sviluppo tecnologico. Ritengo che il loro supporto debba indirizzarci, quale venture builder, nel prepararci a un’espansione interna zionale, mantenendo la nostra value pro position, ma allo stesso tempo individuando partner e attività che contribuiscano ad aumentarne il valore. Commenti incorag gianti sono pervenuti inoltre sulle tecno logie nel portafoglio che, presentando un differente grado di maturità, necessitano

Il ceo e fondatore Filippo Surace

“La capacità di sviluppare progetti di ri cerca accademica tramite competenze di mercato, siano esse legali, regolatorie o di marketing, tanto per citarne alcune, ri mane la sfida nell’attività che svolgiamo quotidianamente”, commenta Renato Del Grosso, cofondatore e chief strategic officer.

63Autunno 2022 | SmallGiants Tech

di un approccio variegato attraverso un’at tività di business development interna zionale e mirata”.

Un altro filone di ricerca molto promet

Su entrambe le tecnologie descritte c’è forte attenzione, da parte del venture builder, alla proprietà intellettuale (brevetti)

Da sinistra Massimo Fiocchi, cofondatore e cfo, e Renato Del Grosso, cofondatore e chief strategic officer

La premiazione durante il Le Fonti Awards 2022 a Palazzo Mezzanotte, a Milano

Molto apprezzati infine i premi assegnati lo scorso giugno, nel contesto di Palazzo Mezzanotte a Milano, da Le Fonti Awards a Cube Labs come venture builder di ec cellenza in ambito life sciences e al suo amministratore delegato Filippo Surace come ceo dell’anno nelle categorie di in novazione e life sciences.

tente è quello dei biogel sviluppati dallo spin out Dtech, per il trasporto di sostanze attive. Le applicazioni, in particolari in ambito odontoiatrico, sono molto pro mettenti per i pazienti e di grande ausilio per gli operatori sanitari. La tecnologia Nuvagel ha già superato un primo proof of concept, quindi si è giunti a una fase di sviluppo di un prototipo avanzato da uti lizzare in sperimentazioni cliniche. Il pro dotto sarà un futuro dispositivo medico per cui l’attività regolatoria è in corso.

Il portafoglio di società di Cube Labs è sicuramente diversificato, rispondendo ad un bisogno di risk mitigation per gli inve stitori. Tra le realtà di maggiore interesse, in linea con l’importante tradizione italiana nel campo della ricerca, c’è lo spin off Cartilago, che sta sviluppando futuri far maci e prodotti cosmetici (meccanismo di endogena produzione di acido ialuronico) nell’area della longevity. I primi risultati clinici sulla crema cosmetica, contorno occhi antirughe, sono molto incoraggianti. Il team di ricerca ha collaborato per la sintesi chimica del prodotto con l’Università di Torino. A breve inizierà un vero trial cosmetico in collaborazione con l’Università Statale di Milano che durerà circa 12 mesi. “Le iniziali manifestazioni di interesse di grandi player di settore fanno ben spe rare per quando i risultati della ricerca clinica saranno consolidati. Lo spin out ha ricevuto anche il supporto di Cdp Ven ture Capital tramite un finanziamento convertito all’interno del programma Seed al Sud”, chiude Surace.

attraverso una strategia che consenta di arrivare alla massima copertura brevettuale su differenti mercati. Tale attività è portata avanti tramite dei consulenti italiani ed esteri specializzati nel settore life sciences e guidati da un team interno basato tra Madrid e Roma.

ticamente liberiamo le aziende, nostre clienti, dal fardello della gestione degli apparati informatici, rendendole libere di focalizzarsi sul loro core business”.

SYSTEM INTEGRATOR A GESTIRE IL CICLO DI VITA DEL PRODOTTO PER INTERO, DA QUANDO VIENE FABBRICATO IN CINA A QUANDO VIENE INSTALLATO IN ITALIA, DAL SUO ACQUISTO ALLO SMALTIMENTO”

a migliaia. Ma una volta portati in azienda, hanno bisogno di qualcuno che persona lizzi e installi tali dispositivi, che ne tenga cura e che sia in grado di cancellare i dati in maniera certificata e di smaltirli come previsto dalla normativa Raee”. VmWay è stata una delle prime aziende informatiche a gestire l’intero ciclo di vita del prodotto, da quando viene fab bricato in Cina a quando atterra in Italia, dall’installazione dell’apparto alla manu tenzione e, infine, allo smaltimento. “Pra

Ci pensiamo noi PRIMI

con

esterna di re 64 SmallGiants | Autunno 2022 Tech

una

di Edoardo Prallini

e il computer di un dipendente si guasta, quel giorno quella ri sorsa non sarà operativa. Il giorno successivo lo farà riparare, tornerà a lavorare e il suo contributo non subirà importanti flessioni. Ma se un’azienda ha decine di migliaia di dipendenti, al trettanti dispositivi e i computer in loro concessione non sono utilizzabili anche soltanto per il 3% del tempo durante l’anno, la produttività di quell’impresa comincia a subire delle perdite significa tive. Proprio in questa crepa del settore Information and communication techno logy (meglio conosciuto come Ict) si in serisce VmWay. “Ripariamo pc in tutta Italia entro il giorno lavorativo successivo, da Gorizia a Siracusa”, afferma Andrea Celli, amministratore unico. “Noi in otto ore mettiamo l’utente in grado di lavorare. È questo il valore che trasferiamo ai nostri clienti: la capacità di non perdere la forza lavoro”. Ed è anche il valore che ha permesso a VmWay di entrare per sei anni di fila, dal 2017 a oggi, nella classifica Ft 1000 compilata dal Financial Times e da Statista, relativa ai mille gruppi con il maggior tasso di crescita del fatturato a livello europeo.

La seconda area invece si chiama Pro fessional services. È formata da una serie di consulenti che vivono per mesi o anni a contatto con la realtà del cliente, in modo tale da aiutarlo a gestire infra strutture complesse. L’approccio sul mer cato di VmWay in questo caso è verticale e di tipo tecnico, pertanto viene messo al primo posto l’esigenza del cliente. “In questi casi i consulenti hanno competenze specifiche in alcuni ambiti: studiano e analizzano i fabbisogni reali e costruiscono attorno ad essi una strategia efficace, fatta di servizi personalizzati” continua Celli. Oggi l’informatica e le competenze ad essa connesse cambiano velocemente. Un’azienda, quando acquisisce una tec nologia, preferisce fare riferimento ad un consulente specializzato su quel settore specifico, piuttosto che formare ogni anno il personale su una nuova tecnologia.

Manutenzione per dispositivi e servizi verticali: così VmWay rende le aziende libere di focalizzarsi sul proprio core business “SIAMO TRA I

e attrezzature di telecomunicazione. E lo fa ponendosi come system integrator, sia per servizi di manutenzione che per quelli professionali. Le aree di business nelle quali è attiva sono due: la prima è quella di assistenza e manutenzione, che prevede l’installazione massiva di infor matica distribuita. “Quando Pubblica am ministrazione, grosse società o banche acquistano dei dispositivi, ne acquistano

Tra gli asset che consentono a VmWay di lavorare meglio ci sono un sistema soft ware per il tracking delle attività condivise il cliente, società

Apparati informatici?

S

Nata nel 2013, l’azienda romana opera nel mondo Information e communication technology, ovvero l’insieme dei metodi e delle tecnologie che vengono utilizzate per archiviare, trasmettere e elaborare dati attraverso l’utilizzo di reti, dispositivi

Andrea Celli aveva intravisto questo spazio di mercato nel 2012. E nei primi mesi dell’anno successivo, dopo aver la vorato per un po’ come consulente per alcune aziende, ha intravisto la carriera imprenditoriale puntando su una serie di servizi ben definiti. L’attenzione alla trasparenza nelle procedure e la massima qualità del servizio completano il quadro.

65Autunno 2022 | SmallGiants Tech

Andrea Celli, amministratore unico di VmWay

book in manutenzione per un cliente e questi producono 200 interventi al giorno, dopo un mese hai qualche migliaio di apparati in circolazione sul territorio na zionale. E ovviamente, non puoi perder teli. Il software sul quale abbiamo inve stito ci permette di essere dunque più efficienti e di ottenere la soddisfazione deiGià,clienti”.ilfeedback. Che poi è il fattore principale per una società di consulenza informatica. Soprattutto in un momento in cui la crescita, anche per un’azienda con un business così solido e in espan sione, è seriamente messa a repentaglio. Il Covid-19 e la conseguente scoperta dello smart working hanno fatto aumen tare la domanda di dispositivi. “Quell’anno abbiamo consegnato tra i 50 e i 70mila notebook, per noi è stato un acceleratore importante” commenta Celli. Ma l’anno successivo, il 2020, ha visto una frenata importante dovuta a un’altra crisi. Quella delle materie prime. “Le scorte sono finite e da un anno e mezzo nessun pro duttore è in grado di effettuare le conse gne richieste. Noi abbiamo ordini per decine di migliaia di apparati inevasi. Quindi la verità è che siamo in grado di configurare fino a 1.500 macchine al giorno, 360mila macchine l’anno, ma siamo pressoché fermi perché oggi, per avere 5mila notebook dalla Cina, serve un miracolo”. Un potenziale enorme ine spresso, e così sarà almeno per i prossimi cinque anni. “Prima che recupereremo questo backlog, ci vorrà molto tempo”.

qualità necessari all’erogazione di un servizio con una qualità costante nel tempo. L’ultimo investimento, in ordine cronologico, un sistema di tracciatura degli apparati in circolazione (in gergo, “di trouble ticket”): “Se hai 20mila note

In quasi dieci anni VmWay ha concluso quattro acquisizioni, tre delle quali ter minate con fusioni per incorporazione, e ha fatto un esperimento di acquisizione in Spagna. I ricavi dell’anno scorso sono stati intorno ai 18 milioni e mezzo e la crescita, in termini di fatturato, è sempre stata per l’85% organica. Il segreto? “Le persone. Il vero valore aggiunto della nostra azienda è avere dipendenti che partecipino all’impresa, alle sue proble matiche, che la sostengano e che condi vidano con essa gioie e dolori”. Ancora una volta, pur in un settore dominato dai numeri e dalla tecnologia come quello dell’informatica, a fare la differenza è proprio l’apporto umano, in tutta la sua fallibilità.

visione dei conti e gli importanti inve stimenti nelle Iso (Organizzazione in ternazionale per la normazione, la più importante organizzazione a livello mon diale per la definizione di norme tecni che) che assicurano invece i controlli di

A cura di Piera Anna Franini e Antonella Bersani

Inchiesta

ANTICHE LAVORAZIONI E NUOVE OPPORTUNITÀ TRA RISORSE NATURALI E MODERNE TECNOLOGIE 66 SmallGiants | Autunno 2022 NEI DISTRETTI DI PUGLIA E SARDEGNA

67Autunno 2022 | SmallGiants

D

68 SmallGiants | Autunno 2022 Inchiesta

miliardo, ma che toccò quota 737 milioni in fase pre-Covid triplicando in un decennio. Tutto questo accade lungo l'asse BrindisiTaranto, anche se le attività di produzione e di ricerca di settore sono ormai diffuse su tutto il territorio regionale. A Grottaglie, Leonardo (che ha ha stabilimenti anche a Brindisi e a Foggia) produce le fusoliere del Boeing 787 e sfida la crisi dell’aviazione civile causata dalla pandemia partecipando alla realizzazione dell’Eurodrone, un progetto europeo da sette miliardi di euro. Grottaglie è la porta d’accesso italiana allo spazio, qui risiede l’unico spazioporto del Paese, è stato inoltre candidata dall’Esa (Agenzia spaziale europea) ad accogliere il rientro sulla Terra del satellite Space Rider in orbita il prossimo anno. A Mola di Bari brilla Sitael, del gruppo Angel, leader nella progettazione e produzione di mini satelliti a propulsione elettrica. Ed è nel sito di Avio Aero di Brindisi che vengono realizzate alcune parti in additive manufacturing del motore Ca talyst destinato all’Eurodrone, commessa affidata da Airbus. A Molfetta la società di

AEROSPAZIO

Sguardo al cielo e rammenti che dal tacco d’Italia, da Grottaglie per l’esattezza, non appena la tecnologia lo consentirà si partirà per vacanze nello spazio grazie all’alleanza fra la Virgin Galactic di Richard Branson, l’Agenzia spaziale italiana e l’azienda Sitael.

Tra tradizione e viaggi in orbita

Del resto, il volo è nel dna di questa terra che subito capitalizzò i successi dei fratelli Wright, gli ideatori dei primi velivoli. All’alba del Novecento, la regione veniva infatti prescelta come base logistica per il traffico postale con idrovolanti verso i vicini Balcani. Si gettavano le basi di una filiera di settore, dalla componentistica ai software aerospa ziali, cresciuta fino all’identificazione nel 2009 del Distretto Tecnologico Aerospa ziale. Al Dta aderiscono grandi (Leonardo, Avio Aero, Sitael), medie e piccole aziende dell’aerospazio, centri di ricerca (Enea, Cnr, Cetma) e università (Unisalento, Uniba, Poliba). Tradotto in numeri il comparto equivale a 7.930 addetti, oltre 400 ricercatori, 1,5 miliardi di fatturato, export da mezzo

Moda, mobile, agricoltura e anche un nuovo polo aerospaziale: la Puglia guarda verso il cielo Il sistema aerospaziale Export aerospaziale pugliese in Mln di euro e come percentuale dell’export aerospaziale italiano

GALACTIC E L’AGENZIA SPAZIALE ITALIANA SI SONO ACCORDATE PER RENDERE GROTTAGLIE UNO SPAZIOPORTO 2010204 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 289 395 394 453 585 571 615 560 739 541 4.7 6.5 7.5 7.3 8.0 10.2 10.1 11.4 9.7 12.5 11.6 Numeri chiave: 100+ organizzazioni pubbliche e private 1.5+ miliardi di euro fatturato 7.500+ dipendenti 400+ ricercatori 541 milioni di euro export (anno 2020)www.dtascarl.orgAerospazialeTecnologicoDistretto

ici Puglia e la mente va dritta a trulli e masserie, pregusti il pane di Altamura e la stracciatela di bu fala. Pensi ai luoghi dove Federico II di Svevia, nipote del Barbarossa, appose la sua firma.

NEL 2018 LA VIRGIN

a cura di Piera Anna Franini

Il rapporto tra valore delle esportazioni e valore del fatturato della filiera agroali mentare è pari al 12,9%, contro il 24,1% per l’intera Italia. Quanto al biennio pan demico, l’Osservatorio economico di CiaAgricoltori italiani della Puglia ha elaborato l’andamento delle esportazioni di olio, vino, pasta e frutta. Preoccupa il -37,3% dell’orto-frutta (da 227,6 milioni a 142,7), flessione anche per l’olio (-1,8%, da 125,6 milioni di euro a 123,3). Pasta, cuscus e altri prodotti farinacei sono sostanzialmente stabili (-0,6%, da 175,1 milioni a 174,2). Bene invece il vino con un +8% (da 165,6

44,9 55,2Prodotti da forno e Lattiero-caseariafarinaceiFruttaeortaggiBevandeOli Altri prodotti AlimentazioneGranaglieCarnialimentariesalumieamidiPesceanimali UnitàAddettilocali 13,1 9,3 12,9 4,1 7,58,48,4 13,2 5,65,9 0,40,90,71,41,51,52,72,3

Exprivia ha sviluppato una competenza particolare nella sicurezza nei voli. Attorno ai giganti sono via via cresciute piccole e medie imprese, mentre sono marginali le microimprese.

Peso singoli comparti della filiera agroalimentare pugliese (quota % sul totale delle imprese della filiera agroalimentare, 2017) Agroalimentare, addetti nelle grandi aziende: solo 3 su 100 Addetti filiera agroalimentare per area territoriale e per dimensione imprese (2017) 959 (3%) 56.068 (13%) 155.142 (35%) 130.636 (30%) 97.855 (22%) 4.493 (16%) 9.501 (33%) 13.956 (48%)0- 9 10 - 49 50 - 249 250 e più Puglia Italia Elaborazione ARTI su dati Istat

milioni a 178,9).

ECONOMIA BLU

Information and communication technology

Puglia sta per agroalimentare, segmento da 7 miliardi di euro di fatturato, con un peso del 25% sul totale del fatturato del l’intero settore manifatturiero, ovvero quasi il doppio della media nazionale (dati Istat, rielaborati da Arti, Agenzia regionale per la tecnologia e l’innovazione). Le 5 mila unità locali occupano 29mila addetti, pari a circa il 20% del totale dell’intero settore manifatturiero, quota che nella media na zionale si ferma al 12%. Circa la metà degli addetti dell’agroalimentare pugliese opera in microimprese, meno marcata la quota di addetti nelle imprese di media di

69Autunno 2022 | SmallGiants Inchiesta

In virtù degli 865 km di costa, l’economia blu incide non poco sul Pil della Puglia. Si contano 7.100 imprese di cui più del 70% attive nel turismo (48,8%) e nella pesca (24,3%). Infografica a p. 70 Sono 34.400 gli addetti di settore, il 47% dei quali impiegati nel turismo e il 19,3% nella pesca, dove si contano 600 imprese specializzate nella pesca marittima e 51 nella lavorazione e conservazione di pesce, crostacei e molluschi.

Dall’analisi della quota relativa dei singoli comparti della filiera del l’afroalimentare, emerge che le imprese di produzione di prodotti da forno e farinacei hanno di gran lunga il più alto numero sia di ad detti che, in misura maggiore, di unità locali, come conseguenza della capillare presenza di produt tori di prodotti di panetteria freschi con annesso negozio per la vendita al dettaglio. Seguono per numero di addetti, con un peso decisa mente più contenuto, le imprese dell’industria lattiero-casearia e quelle della lavorazione e conser vazione di frutta e ortaggi. da forno e i farinacei dominano la filiera

I prodotti

INFORMATICA

Una voce importante del tessuto produttivo regionale è rappresentato dal tessile-abbi gliamento-calzature con 5.066 imprese. Se ne registrano però 844 in meno rispetto al 2014. 770 operano nel tessile, 3.557 nella produzione di capi di abbigliamento, 739 nella fabbricazione di calzature e articoli in pelle (dati relativi al 2019). Si contano 36.809 addetti (ma 5.593 dipendenti in meno rispetto al 2014), di cui ben 22mila nell’abbigliamento, quindi 10mila nelle cal zature, il resto nel tessile. Predomina il triangolo Barletta-Andria-Trani dove si con centra il 31% delle aziende e il 30% degli addetti. Seguono i calzaturifici e la corsetteria di Lecce (23% delle aziende e il 32% degli addetti) quindi le confezioni sposa e ceri monia di Bari. Il vanto di Taranto è il capo

Il distretto dell’Informatica dà lavoro a circa cinquemila persone, per un valore di pro duzione di 400 milioni di euro. Un tessuto produttivo significativo ma che ci si augura possa contaminare una regione dove rileva la locale Confindustria il grado di utilizzo del web da parte delle imprese è sotto la media nazionale, attestandosi a un 35,3%, l’infrastrutturazione della banda larga è all’87,3% (media italiana al 94,5%) mentre l’indice di diffusione dei siti web nelle imprese è al 50,4% contro il 72,1% nazionale (dati relativi al 2019).

TESSILE ABBIGLIAMENTO E CALZATURE

AGROALIMENTARE

mensione. Solo 3 persone su 100 (contro i 13 della media nazionale) sono attive in aziende di grandi dimensioni.

Risorse Minerarie 42 0,6%

Un polo che prese forma tra i comuni di Al tamura, Santeramo in Colle e Matera, a ca vallo quindi con la Basilicata, in pieno mi racolo economico, toccò lo zenit negli anni Ottanta. Ai classici divani e poltrone s’ag giunsero i letti. Da subito venne fatto tesoro delle abilità artigiane in tema di falegnameria e tappezzeria.

70 SmallGiants | Autunno 2022 Inchiesta

Panittica. Riproduce e alleva avannotti di spigola e orata.

Desalinizzazione 4 0,1%

spalla uomo di qualità. infografica p. 70

Cantina Due Palme. La prima cantina pugliese per fatturato.

Planetek. Si occupa di sistemi informativi geografici e dell’elaborazione di immagini telerilevate da satellite.

Oropan. Produce e commercializza prodotti da forno nel rispetto delle ricette di Altamura.

(per 9.197 addetti). Nelle Murge batte il cuore del distretto del mobile imbottito.

Grc - Giannuzzi Research Center. Progetta interni di aeromobili civili e militari.

Turismo costiero* 3.473 48,8%

Pesca 1.732 24,3%

Trasporti marittimi 208 2,9%

Morfini Spa. Specializzata in trasporti marittimi e bunkeraggio.

Imprese e addetti nel settore tessile-abbigliamento-calzaturiero

Nel 2018, gli occupati in settori collegati all’economia blu ammontano a 34mila unità. Escludendo i settori no-core, il dato scenderebbe a 10.200 unità Ripartizione provinciale. Dato aggiornato al 31 dicembre 2019 Elaborazione ARTI su Unioncamere Puglia 2018 ImpreseRegistrodatisuUnioncamereStudiUfficioElaborazioniBari 23 % 10 % 26 % 21 %30 % 5 % 2 % 32 % 10 % 31 % 6 % 4 % Brindisi Foggia Lecce TarantoBAT

Imt. Spazio, Ingegneria delle parti, Soluzioni IoT.

Pescaria. Si sta affermando come il fast food di pesce di riferimento italiano.

Estrazione off-shore gas e petrolio 18 0,3%

L’industria del legno incide in maniera si gnificativa sulla composizione del tessuto produttivo pugliese. Da una mappatura realizzata dal Politecnico di Milano con giuntamente con l’omonimo di Bari, risul tavano essere attive 2.069 imprese del legno (per 5.195 addetti) e 1.274 del Mobile

Mobile Imbottito

Alpha. Alla terza generazione, Alpa arreda case in tutto il mondo.

Aerospaziale

Costruzione e riparazione imbarcazioni 230 3,2%

Economia Blu

Deliziosa Spa. Produce mozzarelle, fiordilatte, burrate e altri prodotti caseari.

Energie rinnovabili* 639 9,0% Utilities* 503 7,1%

MACROSETTORE IMPRESE ATTIVE % SUL TOTALE

Biotecnologie* 108 1,5%

Mare Gioioso. Si occupa di commercio all'ingrosso di prodotti ittici.

Imprese della blue economy attive

Totale 7.122 100%

Salentech. Produce e commercializza componenti ceramici tecnici per l’industria aerospaziale.

Agroalimentare

Protezione delle coste 9 0,1%

*Settori No-Core

MOBILI E LEGNO

MiToHome. Realizza a mano divani, poltrone e complementi d’arredo.

Novotech - Aerospace Advanced Technology. Partner chiave di industrie che lavorano nel campo aerospaziale e in altri settori tecnologici avanzati..

Pedartigiani. Da 30 anni opera per conto terzi realizzando sedute e letti di pregio.

Acquacoltura 156 2,2%

L’agroalimentare traina l’industria sarda, sempre più indirizzata verso l’energia verde

Tante un’unicaanimedirezione

T

radizione e industria d’importazione. Le due anime dell’economia sarda attraversano un periodo di profonda trasformazione. A sud, il Polo pe trolchimico di Sarroch (Cagliari), frutto della colonizzazione della milanese Saras e traino storico delle esportazioni regionali, lavora per la riconversione verso la ricerca e lo sviluppo dell’energia a idrogeno. Al centro nord, turismo e nautica si uniscono per potenziare e trasformare la ricettività isolana, mentre l’industria agroalimentare

diffusa in tutto il territorio si afferma nel continente e chiede energia e infra strutture che possano competere con quelle nazionali.“InSardegna convivono tante anime in dustriali”, spiega il presidente della Confin dustria regionale Maurizio De Pascale. “Al netto del petrolchimico (il 38% del valore aggiunto prodotto dall’industria manifattu riera locale) e del fatturato della Saras della famiglia Moratti, l’agroalimentare, in particolare il comparto lattiero-caseario e i vini, è la prima risorsa dell’industria sarda (74.891 addetti per 45.891 imprese, pari al 32% del totale), mentre il turismo

Oltre a Videolina, sono espressione di questa tradizione anche Tiscali e il Crs4, il centro di ricerca per l’informatica, dell’energia e ambiente e del calcolo ad alte prestazioni fondato 30 anni fa dal premio Nobel Carlo Rubbia. “Tuttavia, nonostante i molti passi avanti, non siamo ancora riusciti a sconfig gere l’effetto Nimby, che ci impedisce di

71Autunno 2022 | SmallGiants Inchiesta

a cura di Antonella Bersani

A questo si aggiungono lavorazioni tradi zionali come quella del marmo di Orosei nell’area centrale e del sughero al centronord. Il problema, però, è che da sempre l’economia sarda sconta due grandi criticità: l’energia e i trasporti. “Siamo l’unica regione italiana esclusa dalla metanizzazione, non esiste una rete autostradale e si contano soltanto 40 chilometri di ferrovia a doppio binario. Tutto questo ha un peso sui costi di produzione, di approvvigionamento e di dettaglio. Limita il turismo e certamente non facilita lo sviluppo del polo dell’Ict (3.251 imprese distribuite soprattutto su Cagliari, Sassari e sud della regione), su cui si innesta una grande tradizione iniziata con la tv online Videolina di Niky Grauso”.

incide sul Pil per il 7%

NAUTICAL’ECONOMIATRANSITANDOSTANNOVERSOCIRCOLARE.ETURISMOLERISORSEDELFUTURO

MOLTI POLI

L’Isola della Pelosa, in provincia di Sassari, un fiore all’occhiello del turismo sardo

Gruppo Saras. Il peso delle attività è concentrato nel settore petrolifero.

sviluppare una solida produzione di energia verde nonostante la regione abbia tantissimo sole e vento”, conclude De Pascale. Dove per effetto Nimby, acronimo per l’inglese Not In My Back Yard, ovvero “Non nel mio cortile”, si intende la protesta da parte di membri di una comunità locale contro la realizzazione di opere pubbliche con impatto rilevante in un territorio che viene da loro avvertito come vicino ai loro interessi quo tidiani.Secondo i dati del rapporto Bankitalia, nel 2021 il Pil della Sardegna (30,2 miliardi di euro) ha subito una contrazione del 4,5% nonostante la ripresa post pandemia. Tuttavia alla fine del 2022 ci si attende un +2,3%, con la natalità delle imprese che è tornata ad aumentare grazie anche alle nuove opportunità legate al Pnrr.

Fratelli Pinna. Un’industria lattierocasearia caprina e ovina con sede a Thiesi, in provincia di Sassari.

Top 3 - Turismo

“Anche Porto Torres, nel golfo dell’Asinara, sta cambiando e dal petrolchimico sta tran sitando verso l’economia circolare”, spiega Giuseppe Ruggiu, presidente degli industriali del territorio del centro nord. “Molto è stato dismesso e da 20mila addetti siamo passati a poche centinaia, ma l’Eni vi ha in stallato il suo primo parco eolico e con il nuovo piano industriale di Versalis punta alla chimica verde e ai mercati dei biocidi e bioerbicidi”.OltreaPorto Torres, il centro nord della Sardegna si distingue anche per l’industria lattiero-casearia, con marchi importanti come Arborea, la lavorazione del sughero e i più noti poli turistici della regione, tra cui l’arcipelago della Maddalena e la ri

nomata Costa Smeralda.

Fratelli Ibba di Oristano. Opera nel settore del commercio all’ingrosso di prodotti agroalimentari.

Inchiesta

Top - Economia sarda

I.S.A. Al quinto posto della classifica delle imprese sarde c’era AitItaly Spa, ora in liquidazione in bonus. Al suo posto citiamo Isa spa di Villacidro, che si occupa di vendita al dettaglio e all’ingrosso

Progetto Esmeralda. Alla Progetto Esmeralda fa capo il gruppo Forte Village, ultimo anello di una lunga catena societaria.

Coop Produttori Arborea. Importante realtà del sistema agroalimentare sardo, con circa 200 soci tra soci ordinari e soci di settore.

Le iniziative sul fronte turistico sono però numerose. La Camera di commercio di Ca gliari, di cui De Pascale è presidente, sta la vorando per integrare i tre scali aeroportuali di Olbia-Costa Smeralda, Cagliari e Alghero in una holding forte, che possa spingere per avere autostrade e alta velocità tra i 500 chilometri di costa che li separano. E nell’attesa che i nuraghi e i Giganti di Monte Prama vengano inseriti tra i siti Unesco, la nautica sta cercando di scrivere nuove regole per la ricettività.

Banco di Sardegna. La banca territoriale di riferimento, legata al gruppo Bper, cui fanno capo anche società di risparmio gestito e credito personale.

“Lo sviluppo del turismo sardo è relativa mente recente e si deve alle iniziative dell’Aga Khan negli anni ’70”, afferma Gio vanni Conoci, vicepresidente di Confindustria centro-nord e presidente di Assonautica. “Pastorizia, latte e formaggi invece sono ancora più radicati nella nostra storia. E se anche il turismo offre ancora grandi margini di sviluppo, è inevitabile che il lattiero-ca seario eserciti sempre un forte traino. Com plessivamente, il settore conta oggi 12mila aziende che forniscono materia prima a una sessantina di industrie, che a loro volta occupano 1.700 addetti e fatturano 800 milioni di euro”.

Molino Simec-Gruppo Cellino. Specializzato nella lavorazione e commercializzazione di granaglie ma vanta anche ramificazioni nell’immobiliare, nei trasporti e nel turismo.

Sardegna Resort srl. La società che i gestisce i 4 hotel Marriott della costa.

Giuseppe Ruggiu, presidente Confindustria Oristano

3A Arborea. Un’azienda specializzata in prodotti lattiero caseari conosciuta con i marchi Arborea, Girau, Fattorie di Sardegna e S. Ginese.

72 SmallGiants | Autunno 2022

Generale Conserve di Olbia. Nello stabilimento di Olbia produce il tonno con il marchio As do Mar.

“Stiamo scrivendo una norma regionale che equipari anche la nautica diffusa alla ricettività alberghiera”, racconta ancora Ruggiu. “Siamo la prima regione del Medi terraneo a farlo, anche se Paesi come la Grecia, la Turchia o la Croazia hanno svi luppato ben prima di noi questo settore”. La risorsa su cui contare sono i 70 porti tu

Maurizio De Pascale, presidente Confindustria Sardegna

Top 5 - Agroalimentare

Delphina Hotels & Resorts. Una catena indipendente che fa riferimento alle famiglie fondatrici Muntoni e Peru.

Top 3 - Tecnologia e Ict

Abinsula. Fondata nel 2012 da 5 giovani neolaureati è oggi uno dei maggiori player italiani nelle soluzioni ICT innovative e Iot web e mobile.

ristici della regione e la presenza di impor tanti gruppi della nautica come il Sardinia Yachting di Francesco Della Torre, che ha già avviato interessanti sperimentazioni.

Antonello Argiolas, presidente degli industriali Sardegna meridionale

Skylogic Mediterraneo. Realizzata anche con l’investimento del Governo Italiano fa della Sardegna uno dei poli principali delle Tlc satellitari per i collegamenti internazionali.

Giovanni Conoci

North Sardinia Sail. Noleggia imbarcazioni da diporto senza equipaggio (compresi i pedalò).

“La Sardegna è anche la seconda regione italiana per numero di posti barca dopo la Liguria e sempre la seconda in Italia per i porti dopo la Sicilia”, aggiunge Conoci. “E se pensiamo che qui ci sono 300 barche che fanno turismo nautico e in Croazia sei mila, è evidente quali siano i margini di crescita”.Il70%per cento degli approdi, dei porti, delle marine e degli ormeggi si trova nel nord e nel nord est dell’isola e questo ha determinato la concentrazione nella zona di Olbia di un centinaio di cantieri di co

Tiscali. L’azienda fondata da Renato Soru si è appena fusa con Linkem srl. La nuova società sarà il quinto operatore del mercato fisso e il primo attore nel segmento degli accessi a banda ultralarga.

Giovanni Bitti

secolo, ma è importante che anche questa industria, altamente energivora, possa con tare su fonti alternative per ridurre i costi dell’energia”.Lesperanze arrivano dal sud dell’isola, dove la Saras macina fatturato imponendosi con i suoi numeri sull’economia sarda. “At torno alla Saras si è creato un importante indotto di aziende che però la pandemia ha messo di fronte alla necessità di un cam biamento inderogabile”, interviene Antonello Argiolas, presidente degli industriali della Sardegna meridionale. “I consumi dei car buranti sono crollati dell’80% in dieci giorni e le industrie hanno iniziato a pensare a come diversificare il business e renderlo ambientalmente più sostenibile. I Moratti si sono schierati in prima linea, creando si nergie con l’indotto, la Confindustria, l’area metropolitana e il Consorzio industriale di Cagliari per creare una filiera dei biocarbu ranti e dell’idrogeno. Spostare tutto il fat turato sarà impossibile, ma la strada è ormai tracciata”.

73Autunno 2022 | SmallGiants Inchiesta

Top 3 - Nautica

“Quando si parla di lavorazioni storiche, però, non si può non citare il marmo di Orosei, al terzo posto dopo petrolifero e agroalimentare nelle esportazioni sarde”, sottolinea il presidente della Confindustria centrale Giovanni Bitti. “Il primo blocco è stato estratto nel 1956 e da allora si è svi luppato un distretto con imprese verticaliz zate e altamente votate all’innovazione”. L’85% del marmo estratto dal giacimento del monte Tuttavista viene esportato, in particolare in Cina, India e Medio Oriente, e rappresenta un importante biglietto da visita dell’economia sarda nel mondo. “Ab biamo ancora risorse estrattive per oltre un

struzione, manutenzione e rimessaggio. “Anche questo è un punto importante”, con tinua Conoci. “Perché proprio partendo dal turismo nautico stiamo studiando insieme con le università come innovare il concept di barca a vela. La struttura tradizionale in fatti è pensata per navigare in termini com petitivi, mentre noi puntiamo a privilegiare l’abitabilità”. Il turismo nautico è nato appena una ventina di anni fa, ma il settore del noleggio barche conta già 2.800 occupati e 600 milioni di fatturato, superando di gran lunga l’industria millenaria della lavo razione del sughero. Nel settore sopravvivono infatti solo 70 aziende con 800 addetti, tra cui si distinguono i gruppi Molinas, Ganau e Colla. Il fatturato complessivo è di circa 180 milioni quando appena 18 anni fa erano 250, per un totale di seimila tonnellate di sughero prodotto e lavorato (in tutta Italia sono settemila e nel mondo 200mila).

Olbia Boat Service. Si occupa della manutenzione, riparazione e rimessa a nuovo di navi commerciali e da diporto. M.Y.I. Costruisce imbarcazioni da diporto e sportive.

75Autunno 2022 | SmallGiants Moda e design Mobili e complementi ad hoc per emiri e sultani ma non solo: Bertolini Arte ha portato la sua qualità artigiana anche nel ristorante Turandot a Mosca GLI DELL’ARREDOROMANTICIULTIMI

di Piera Anna Franini

uciono i mobili e complementi d’arredo su misura del cliente. Questo il servizio offerto dalla Ber tolini Arte per manufatti di sapore antico, riproduzioni di originali d’epoca forgiati secondo le tecniche del passato. E non solo. Per quei clienti che amano sì i tuffi nel passato, ma solo se combinati con il contemporaneo, da una manciata d’anni la Bertolini si occupa anche del de signClienti2.0. non proprio comuni: si va dal sultano del Brunei alle famiglie reali del Qatar, fino a scrigni di storia come il Teatro la Fenice di Venezia che, risorta dalle ceneri dopo il disastroso incendio del 1996, si affidò a questa piccola azienda per rico struire gli interni andati in fumo, dalla cavea teatrale al foyer.

Bertolini Arte ha ricostruito gli interni del teatro La Fenice di Venezia dopo l’incendio del 1996

C

Moda e design

I percorsi non proprio lineari del nostro Paese hanno instillato in chi lo vive una sana capacità di risolvere il problema sem pre e comunque, soprattutto quando la pressione aumenta. Per questa attitudine a combinare specializzazione e duttilità di risposte, la Bertolini si è via via orientata verso progetti chiavi in mano. “Ci è capitato di recente, per esempio, che membri di una famiglia reale in Qatar chiedessero di completare l’arredo con lampade, tappeti, tendaggi. Questo vuol dire mettersi alla ricerca di chi possa creare tutto questo su misura e ad alti livelli. Ammetto che anche a fronte di richieste al limite dell’impossibile

A tacere dei nomi altisonanti dei com mittenti, e della presenza internazionale, Bertolini Arte è una azienda di piccole di mensioni situata a Gambugliano, un co mune di 850 anime nel vicentino. Vi ope rano dieci professionisti fra artigiani e de signer, ma attorno gravita un sistema rodato di botteghe all’italiana, quindi dalle mani intelligenti, piccole ed eccellenti nel proprio micro-settore. “Laddove c’è arti gianalità d’alto profilo, noi attingiamo. Per dire, Vicenza è il nostro riferimento per marmo, pelle e ceramica. Per l’intaglio del legno collaboriamo con botteghe di Verona, Bassano e della Lombardia. In Toscana troviamo eccellenze nel campo dell’intaglio e della lavorazione dei marmi intarsiati e di pietre dure”, spiega Massimiliano Ber tolini, architetto, che con il fratello Stefano, nell’amministrazione, incarna la seconda generazione. Fu papà Valeriano ad avviare l’impresa 49 anni fa. “Partì come restaura tore e doratore di cornici antiche. Poi, sempre più intrigato da questo mondo, iniziò a disegnare e ridisegnare i modelli che restaurava fino a riprodurli da zero. Partito con specchiere e cornici, passò a mobili e a complementi d’arredo. Dato il crescendo di richieste, negli anni Novanta si dotò di una moderna organizzazione industriale, sempre attento però a preser vare la maestria artigiana”, racconta Mas similiano.

76 SmallGiants | Autunno 2022

io rispondo positivamente al committente. Dato il problema, poi una soluzione la si trova sempre” continua Massimiliano. Elasticità su tutti i fronti, perché se fino a dieci anni fa “eravamo impregnati nelle sole riproduzioni di mobili e complementi ispirati al passato, poi abbiamo visto au mentare le richieste di manufatti contem poranei. Del resto cambiano i gusti. I mil lennials, dunque i figli dei nostri clienti storici, preferiscono una contaminazione di stili che combini l’antico con il contem poraneo. E per noi vuol dire allargare il ventaglio dei fornitori, implica che oltre ai velluti damascati dobbiamo reperire

DI PRODURRE IN MODO SARTORIALE E NON LA CAMBIEREMO MAI A FAVORE DI UNA LOGICA DA INDUSTRIA SERIALE”

ribalta soprattutto grazie alla collabora zione con il teatro La Fenice di Venezia: un formidabile trampolino di lancio. “Am metto che alcuni nostri lavori sono nati grazie a questa commessa in laguna. Penso al ristorante Turandot, ma anche al Cremlino, la moglie dell’allora presidente russo Medvedev era stata all’inaugurazione del teatro, le piacque e così chiese che fossimo noi ad occuparci delle sale riunioni e uffici. Stesso discorso per un castello inglese con cui abbiamo collaborato, i proprietari erano stati alla Fenice e così assoldarono tante aziende che avevano lavorato al progetto di restauro, noi com presi”. Mentre fu lo studio di interior design di Donald Trump a contattare i Bertolini per una dimora, nello stato di New York, dell’ex presidente. “Cercavano arredi in stile francese del 1700, dorati, con marmi e tessuti pregiati e dopo una ricerca arrivarono a noi”. Fu una festa in una villa londinese con arredi Bertolini a far scattare la telefonata di un petroliere iraniano. “Venne in azienda e spiegò cosa voleva per la sua villa in Costa Azzurra”. Dalla descrizione dei desiderata, pare di vivere una favola persiana. Si parte da un tavolo con gambe in fusione a cerapersa in bronzo, tecnica che oggigiorno pochi ancora sanno applicare, con foglie d’oro a 23 carati, e su questo un piano di marmo bianco di oltre quattro metri. “Per questo cliente abbiamo anche realizzato un cinema privato all’interno della casa, con pannelli acustici, divani e porte inso norizzate”. A dimostrazione che la prima e più impattante forma di marketing è la qualità: il prodotto parla da sé.

E così, nel piccolo centro vicentino di Gambugliano, capita spesso di imbattersi in magnati, con tanto di squadra al seguito, arrivati da ogni angolo del mondo per de finire i dettagli del progetto. Come nel caso del genero del sultano del Brunei, “venuto con un team di quindici persone. Per il suo palazzo da 50mila metri quadrati chiese a noi di occuparci delle sale vip la sciando ad aziende incapaci di assicurare la qualità italiana le aree che non sono di rappresentanza”. Altri clienti di grido sono i membri della famiglia reale del Qatar, Al Thani, il re del Marocco, la fa miglia reale dell’Arabia Saudita, lo sceicco del Bahrein. Porta la firma Bertolini Arte anche il ristorante Turandot di Mosca, d’una bellezza travolgente oltre che tea trale. E qui sta il punto. La perizia di questa azienda italiana è venuta alla

77Autunno 2022 | SmallGiants Moda e design

La villa di Donald Trump a Bedford, New York: gli arredi in stile francese sono stati curati dalla Bertolini Arte

tessuti di ultima generazione. Continuano a chiederci la finitura con foglia d’oro però allo stesso tempo dobbiamo saper fornire arredi in wengé e palissandro”. Bertolini Arte crescerà in dimensione considerando che i “piccoli” hanno vita dura? “L’anima dell’azienda sta nella ca pacità di produrre in modo sartoriale, e questo non si concilia con la logica di un’industria da prodotto seriale. Un esempio concreto. Una famiglia di Dubai per la propria villa di dieci mila metri quadrati ci ha chiesto 350 mobili, tutti pezzi unici. La moglie, per le sue stanze, ha voluto fi niture chiare, il marito, per le proprie, fi

“MANTERREMO SEMPRE QUESTA DIMENSIONE, LA NOSTRA ANIMA STA NELLA CAPACITÀ

niture scure. Ogni figlio, poi, ha chiesto colorazioni diverse. Impossibile affrontare commesse di questo tipo con un profilo diverso dal nostro attuale”.

di Matteo Marchetti

assione, entusiasmo e una grande attenzione all’ambiente. Non per obbligo ma per convinzione, tanto che l’azienda è arrivata ad essere carbon positive, unica del settore a ottenere un risultato così significativo. La Bulgarelli Production realizza cartellini, etichette e accessori completamente made in Italy per gli operatori di lusso della moda. I ri sultati sottolineano che la strada intrapresa dall’azienda di Carpi, che ha da poco compiuto 50 anni, è quella vincente: sette milioni di fatturato previsti nel 2022, in crescita del 50% rispetto all’anno scorso, una trentina di dipendenti e circa 70 milioni di cartellini prodotti a cui aggiun gere 15 milioni di etichette e oltre un mi lione di accessori della moda lusso.

“Il nostro Dna è ben specifico e ha dei punti fermi dai quali non possiamo disco starci”, afferma Davide Bulgarelli, ceo della Bulgarelli Production, elencando gli aspetti che hanno portato la sua azienda ad essere leader del settore. “Produciamo tutto internamente con altissimi standard qualitativi basati sul made in Italy e i pro dotti rispondono alle richieste di aziende molto esigenti che puntano con attenzione anche sui particolari. Poi non dimenti chiamo la nostra grande cura per i valori esg”.Un approccio che nel tempo è diventato olistico: “Per rendere sostenibili i nostri articoli abbiamo allargato il discorso, ren dendo sostenibile tutta l’azienda. Ci siamo

concentrati in modo specifico sulla ridu zione delle emissioni attraverso la scelta dei materiali, delle tecnologie, dei processi e delle fonti di energia rinnovabile e questa si è rivelata la scelta vincente, come conferma l’incremento consistente di fatturato e soprattutto la crescita dei

clienti che operano nel mondo del lusso”. Clienti che hanno spesso richieste parti colari a cui può rispondere solamente una realtà capace di essere flessibile, grazie a una produzione realizzata totalmente al l’interno della propria struttura. “Spesso ci domandano soluzioni tecniche che a prima vista sembrano impossibili da rea lizzare. Invece una delle nostre regole principali è fare di tutto per accontentare le esigenze. Non è un’operazione semplice, ma crediamo sia fondamentale per in staurare un rapporto importante con gruppi che fanno della personalizzazione uno dei fattori distintivi. E mettiamo in primo piano anche un altro aspetto, che è uno dei nostri punti di forza: tutti i nostri pro dotti possono contare su certificazioni specifiche. Oggi molte realtà vogliono ga ranzie sulle materie prime utilizzate e su come vengono realizzati gli articoli, noi siamo all’avanguardia anche in questo

Tecnologie nuove e verdi: così Bulgarelli Production per gli operatori della moda

“IL FATTO DI PRODURRE

TUTTO INTERNAMENTE CI CONSENTE DI ESSERE MOLTO PIÙ FLESSIBILI E DI PIÙANCHEDELSEMPREACCONTENTARELEESIGENZENOSTROCLIENTE,QUELLEUNPO’DETTAGLIATE” La sede dell’azienda a Carpi, dove si realizzano 70 milioni di cartellini all’anno

P

78 SmallGiants | Autunno 2022 Moda e design

realizza cartellini e accessori

Non è un’etichettasoltanto

Moda e design

Il ceo Davide Bulgarelli. La qualità e le soluzioni sostenibili (foto in alto a dx) sono il suo obiettivo numero uno

79Autunno 2022 | SmallGiants

Così come puntano tanto sulla sosteni bilità, aspetto che fino a qualche tempo fa sembrava in contraddizione con la parola profitto. Dalla selezione dei materiali alle tecniche di stampa, dalle operazioni di taglio alla gestione degli scarti, tutto viene rigorosamente processato, controllato e certificato al fine di garantire soluzioni rispettose delle persone e dell’ambiente. “Cosa è cambiato? Credo che sia un meri to culturale dei consumatori. Specialmente i più giovani hanno sviluppato un grande interesse per i prodotti green, anche a costo di pagarli di più. E i brand più importanti tengono molto in conto que ste caratteristiche. Fra l’altro spesso la maggiorazione delle spese per il brand vie ne azzerata: ad esempio chi mira ad essere carbon neutral non deve compensare i fornitori come noi”.

settore, sempre più importante soprattutto se si parla di aziende che operano a livelli altissimi”.Tecnologia all’avanguardia, flessibilità, grandissima attenzione. Ma risultati di spessore non si possono raggiungere senza un altro tassello: la qualità dei collaboratori chiamati a operare quotidianamente al l’interno dell’azienda. “Li selezioniamo come se fossimo allenatori di calcio”. Da vide Bulgarelli poi illustra nei dettagli la metafora. “Più che fuoriclasse ricchi di ta lento ma magari interessati solamente a risultati individuali, a noi interessano per sone con la testa sulle spalle. In azienda abbiamo collaboratori di grandissima com petenza e dotati di un’etica importante, che si basa su serietà e senso di responsa bilità. Sono queste le caratteristiche prin cipali che cerchiamo. Poi riserviamo una grande attenzione all’inclusività e alla parità di genere. Basti pensare che in azienda il 50% dei lavoratori è composto da donne. E da noi il merito è davvero un principio a cui teniamo parecchio”.

80 SmallGiants | Autunno 2022 Moda e design

toscano, da sempre attento al connubio rappresentato dal benessere dei propri di pendenti e dal business dell’azienda. Un mercato di dimensione equivalente in Italia e all’estero, in quanto il fatturato – previsto per il 2022 superiore a 5 milioni di euro –è diviso esattamente al 50%. Dimostrazione lampante di quanto la bellezza e la qualità del made in Italy, rappresentato in questo caso dall’abito da uomo su misura – punto forte di Toscano Alta Sartoria – sia la chiave di volta per il mercato internazionale. Soprattutto in un momento in cui il mercato del fashion sta andando incontro a una ri voluzione totale, anche in ottica sostenibile. “L’abito su misura, ormai, non deve essere pensato e indossato solamente per un’oc casione speciale, ma deve essere un com

di Massimiliano Carrà

qualità e di bellezza.

La nuova eleganza non è seriale

accogliere le ceneri di un fallimento per restituire al settore del fashion italiano un attore capace di portare armonia, qualità, esclusività e bel lezza. È con questo scopo che nel 2016 l’imprenditore Marco Berti ha deciso di ri levare Mabro, nota azienda tessile grosse tana fallita in seguito a diverse vicissitudini, dando vita a Toscano Alta Sartoria, marchio di abbigliamento da uomo capace di ri portare, sempre nella città di Grosseto, un punto di riferimento nazionale e interna zionale nel campo dei prodotti sartoriali made in Italy di fascia medio-alta. “Anche se l’operazione era molto complicata, dato che i fallimenti erano due, immobiliare e gestionale, abbiamo deciso di rilevare la parte produttiva di Mabro. Puntando, quin di, su quello che era il vero know how della società: il personale”, ci racconta con orgoglio il suo stesso fondatore. Che, forte di un sostegno economico esclusivamente privato e di un periodo di gestazione durato tre anni, è riuscito, a partire dal 2019, a dare a Toscano Alta Sartoria un’im pronta qualitativa, fresca e innovativa. Sia grazie alla ristrutturazione del suo nuovo stabilimento - proprio contiguo a quello storico della Mabro - composto da spazi ampi, luminosi, condizionati e da macchi nari nuovi, che danno alla sartoria l’im pronta di una fabbrica artigianale 4.0; sia puntando sull’immaginario collettivo rap presentato dall’Italia e dalla Toscana, re gione che da sempre è sinonimo di elevata

“LA

“Il nome Toscano Alta Sartoria è un’indi cazione geografica e di provenienza, in grado di trasmettere all’estero l’armonia e la bellezza rinascimentale della nostra re gione, dei suoi paesaggi, del suo cibo e della sua sartoria”, dove spicca e si distingue, evidenzia Marco Berti, l’elevata qualità dei tessuti e della modellistica, nonostante la ‘giovane età’ della società, dei diversi com petitor a livello nazionale e internazionale, e del costo della manodopera. Una delle più grandi scommesse di Toscano Alta Sar toria è infatti la volontà di produrre in Italia. “È una bellissima sfida per noi, per il territorio e, perché no, anche per il Paese stesso. Perché continuare a produrre in Italia è anche una forma d’orgoglio, dato l’importante costo della manodopera. E non parlo di costo in termini di stipendio per i nostri dipendenti ma di oneri fiscali e previdenziali, che pesano sia nelle nostre che nelle loro tasche”, dice l’imprenditore

NOSTRA MENTALITÀ È PRODURRE SOLO CIÒ CHE SERVE REALMENTE, UN ASPETTO IMPORTANTE NON SOLO PER SETTORELOANCHEL’INQUINAMENTO,RIDURREMAPERCOMBATTERESPRECODIUNINTEROINDUSTRIALE”

R

Marco Berti crede nella qualità dei tessuti

Dalle ceneri dell’azienda tessile Mabro, Marco Berti ha fondato Toscano Alta Sartoria, fabbrica artigianale 4.0

Gli abiti su misura sono realizzati interamente in Italia, all’interno di uno stabilimento nuovo, dotato di spazi luminosi e macchinari all’avanguardia (foto in basso)

Moda e design

81Autunno 2022 | SmallGiants

pagno di tutti i giorni. Perché segue l’ar monia del corpo, le sue esigenze, e la ne cessaria e sempre più forte richiesta di personalizzazione del cliente. Aspetto che noi curiamo a 360 gradi: da noi si può scegliere il tessuto, diversi elementi di per sonalizzazione, e anche riconfigurare e dare una nuova vita i vecchi abiti”, dice Berti. “Uscendo così dallo schema di un prodotto già finito ed entrando nella men talità di iniziare a produrre solo ciò che serve realmente. Aspetto che, oltre a ridurre l’inquinamento, permetterebbe di combat tere lo spreco di un intero settore”. Sono ancora diversi, infatti, gli esempi di abiti invenduti e sovraprodotti che riempiono magazzini e vetrine di negozi, complessi da smaltire e da riciclare. “D’altronde, come abbiamo già potuto notare, il futuro di questo settore è sempre più orientato verso una produzione personalizzata e programmata, capace finalmente di sosti tuire quella massificata”. Quella che si è avviata quindi è anche una rivoluzione di prodotto. Visto che a causa di una continua produzione massificata e di una scarsa comunicazione proprio di prodotto, il mercato è stato spinto sempre di più verso il basso. Perdendo qualità, a vantaggio esclusivamente del risparmio

economico. “Nel corso degli anni, il pubblico dei consumatori, soprattutto in Italia, è stato spinto a comprare il capo in base solo al prezzo. Non guardando alla reale qualità. E lo vediamo dal fatto che in pochi riconoscono la differenza tra un abito in telato, che richiede l’utilizzo di tele naturali e diverse lavorazioni, e uno telato”, rivela l’artefice di Toscano Alta Sartoria, tra i pochi produttori europei di questo genere di abito. Proprio perché, essendo diventata una pratica molto costosa, è stata abban donata da diversi player del settore. Aspetto che, comunque, risulta un punto a favore

per l’Italia e per l’azienda toscana. “Partendo dal presupposto che ormai l’intelato in Eu ropa viene realizzato soprattutto nel nostro paese, per noi rappresenta un importante spazio di manovra, perché ci permette di essere un punto di riferimento nel mondo. A dimostrazione che per noi italiani alcune produzioni hanno senso solo se c’è elevata qualità nell’intera fase della produzione del capo”, conclude Marco Berti, che guar dando al futuro non ha dubbi: “Vogliamo continuare a produrre prodotti di qualità, a crescere e a raddoppiare il nostro fatturato nel giro di tre anni. Noi siamo fiduciosi”.

Il progetto agritech in Italia

senza usare la chimica e erodendo di meno il suolo. Le soluzioni di intelligenza artificiale, la gestione biologica dei terreni, il recupero degli scarti con cui costruire mattoni per edilizia o imballaggi ecosostenibili, due bre vetti già depositati dagli atenei toscani.

350 milioni di finanziamenti in agritech

320 milioni

arrivano dal Pnrr

ventotto università, cinque centri di ricerca e diciotto imprese distribuite su tutto il ter ritorio nazionale, rappresentative delle ec cellenze italiane, il Piano identifica un centro di ricerca nazionale sull’agritech. Un progetto da 350 milioni di euro, di cui 320 milioni arrivano dal Pnrr: un finanziamento senza precedenti per la ricerca in agrifood, di cui 45 milioni destinati al territorio toscano.

E anche il Pnrr ci crede: con un parterre di

Ecco le coltivazioni in verticale, che limitano l’impatto sull’ambiente. I robot agricoli e l’agricoltura di precisione, per diserbare

82 SmallGiants | Autunno 2022

Impresa in numeri

L’innovazione ha bisogno anche di operatori e tecnici con nuove competenze: anche semplicemente per la manutenzione delle nuove macchine intelligenti. Da questo punto di vista una delle sfide sul campo è quella di un’eventuale scuola di alta forma zione in agronomia.

sono destinati al territorio toscano

nnovazione, tradizione e sostenibilità possono benissimo andare a braccetto: è quanto emerge dall’Agritech Investor Day, iniziativa di Regione Toscana nel l’ambito del programma di attrazione inve stimenti Invest in Tuscany, in collaborazione con The European House - Ambrosetti. Il progetto Agritech è stato un percorso di confronto tra università e enti di ricerca curato dalla struttura regionale Invest in Tuscany.L’agrifood è un settore strategico per l’eco nomia toscana: 43mila imprese, 75.900 oc cupati e 3,8 miliardi di euro di valore ag giunto, in crescita dal 2015. La Toscana è anche la prima regione per Dop e Igp quanto a superficie coltivata, seconda per numero di prodotti certificati e tra le prime cinque per start up nel settore. In tutta Italia gli in vestimenti sul mercato agrifood sono rad doppiati dal 2017 al 2021, pari oggi ad un miliardo e mezzo, con una forte crescita della nutraceutica.

45 milioni

Quella dell’innovazione e della sostenibi lità è una battaglia che si vince combattendo talvolta lo scetticismo. Occorre anzitutto aiutare le aziende a misurare il proprio grado di sostenibilità, spiegano al Santa Chiara Lab. Ed ecco così idee e progetti per sensori per monitorare l’andamento delle colture: per sprecare meno acqua e fare i conti con la siccità, per rilevare la presenza di parassiti a distanza o di muffe oppure per decidere, in base agli zuccheri, quando il frutto, l’uva ad esempio, va raccolto.

DELL’AGRICOLTURAFUTURO

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83Autunno 2022 | SmallGiants Impresa in numeri 43mila imprese 75.900 occupati 3,8 miliardi di euro di valore aggiunto (in crescita dal 2015) 1° regione per Dop e Igp (in quanto a superficie coltivata) AGRIFOOD IN TOSCANA

Robot agricoli e agricoltura di precisione, per diserbare senza usare la chimica ed erodendo di meno il suolo.

Coltivazioni in verticale, che limitano l’impatto sull’ambiente

Recupero degli scarti con cui costruire mattoni per edilizia o imballaggi ecosostenibili, due brevetti già depositati dagli atenei toscani.

NUOVETECNOLOGIE

85Autunno 2022 | SmallGiants Agrifood Prodotti di qualità da tutto il mondo: Mare Gioioso ha ampliato il suo business entrando nella Gdo e aprendo tre ristoranti TUTTO IL MEGLIO DEL PESCATO

Inoltre acquista prodotti ittici congelati provenienti da tutto il mondo (Marocco, Senegal, Tunisia, Thailandia, India, Viet nam, Indonesia) al fine di offrire un vasto assortimento di prodotti decongelati in salamoia come polpi, seppie, calamari, totani e molti altri.

“Il pescato locale rappresenta per la Mare Gioioso uno dei punti di forza, grazie al lavoro di oltre 70 pescherecci, provenienti dai vicinissimi porti di Monopoli, Brindisi, Mola di Bari, Otranto, Gallipoli, Santa Maria di Leuca, Savelletri, Termoli e Ortona, che consegnano in maniera esclusiva il pescato proveniente dai maggiori porti dell’Adriatico e del Mediterraneo”, spiega Mario Gioioso, figlio del fondatore. “In aggiunta, giungono quotidianamente pro dotti ittici freschi e di primissima qualità

provenienti da gran parte dei mari del l'Europa (Spagna, Francia, Belgio, Olanda, Danimarca) nonché dall'Africa e dal Medio Oriente. Mare Gioioso inoltre collabora esclusivamente con allevamenti sicuri e certificati della Grecia e della Turchia, nonché con allevamenti italiani”.

Nata nel 2016, l’azienda si è imposta nel panorama italiano come una delle realtà più importanti nel commercio all’ingrosso di prodotti ittici. Sebastiano Gioioso, forte della sua quarantennale esperienza, dopo aver chiuso una precedente esperienza imprenditoriale con altri soci, ha creato nel cuore della Puglia un’impresa innovativa di import ed export, perseguendo l’obiettivo di migliorarsi ogni giorno, con particolare attenzione al sociale e alla salvaguardia dell’ambiente attraverso l’implementazione di sistemi a ridotto impatto ambientale.

86 SmallGiants | Autunno 2022 Agrifood

“SODDISFATTI DELLA CRESCITA, MA NON VOGLIAMO

n’azienda moderna e all’avanguar dia nel cuore della Puglia che si pone l’obiettivo di garantire i più elevati standard di sicurezza, fre schezza e qualità dei prodotti. È su queste basi che nasce Mare Gioioso, gruppo pen sato e costruito dalla ferma volontà e lun gimiranza del suo fondatore e ammini stratore, Sebastiano Gioioso.

mento dei prodotti”.

La sede dell’azienda a Bari

Mare Gioioso si è dotata di un sistema di gestione qualità di ambiente, sicurezza igienica e sicurezza sul lavoro basato sui princpi dell’Analisi dei rischi e del controllo dei punti critici (Haccp), sull’applicazione delle Buone pratiche di lavorazione e buone prassi igieniche e delle procedure operative standard (PrP) riguardanti tutte le fasi, sui princìpi di gestione ecosostenibile e su quelli di sicurezza degli ambienti di lavoro. Inoltre, per garantire rispetto del l’ambiente, massima efficienza, servizio, qualità e sicurezza dei prodotti, l’azienda si avvale di un’equipe di professionisti co stituita da un veterinario igienista, da una biotecnologa alimentare, da biologi e da diversi laboratori di analisi esterni accre ditati.Gioioso da qualche anno è presente anche nel mercato della Gdo, con una linea dedicata composta da prodotto ittico confezionato fresco o congelato in skin o in atm, pronto per la cottura da parte del consumatore finale. Tale linea, denominata Bontà di mare in tavola, è presente all’in terno delle più prestigiose catene di iper mercati e Nonostantesupermercati.gliottimi risultati già rag giunti, con un fatturato nel 2021 di 57 milioni di euro e una media annuale di 208 dipendenti, Mare Gioioso non vuole

L’OBIETTIVOFERMARCI:ÈQUELLODICONSOLIDARCIESPINGERCIVERSOILNORDITALIA,SENZAPERDEREINQUALITÀ”

L’estetica dei piatti è molto importante in Port de Mä, uno dei tre ristoranti controllati dal Gruppo e rifornito ogni giorno dagli oltre 70 pescherecci attivi (foto a dx)

“Per ampliare la propria offerta l’azienda nei primi mesi del 2020 ha creato un nuovo centro di spedizione di molluschi bivalvi all'interno di un nuovo stabilimento sito in Torre Canne di Fasano, in provincia di Brindisi. Composto da 14 vasche per la stabulazione di cozze, vongole, ostriche, fasolari e altre tipologie di frutti di mare, la nuova struttura è dotata di macchinari di ultima generazione per il confeziona

di Matteo Sportelli

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“Le nostre tre insegne, Porta de Mä, Gau dium e Yorokobi, presentano il meglio che il mare possa offrire, attraverso tre soluzioni gastronomiche differenti. La mise en place è curata in ogni suo dettaglio e il servizio è estremamente professionale e attento ad esaudire i desideri dei clienti. Nel futuro vogliamo continuare a perseguire l’ambi zione di divenire il punto di riferimento degli appassionati di cucina di pesce at traverso le nostre tre insegne gastronomi che, continuando a coccolare i nostri clienti con materie prime selezionate e di qualità, nel rispetto della stagionalità del pesce”.

continente asiatico, con un’attenta cura estetica dei piatti per sorprendere i nostri clienti e offrire un’esperienza di gusto ineguagliabile”.Gaudiumèun elogio al mare e alla fre schezza. È possibile scegliere il pesce di rettamente dal banco, che verrà preparato secondo l’estro e la passione del nostro chef, con una cucina d’ispirazione territo riale ma con un tocco moderno, in cui un semplice assaggio si trasforma in un viaggio di sapori. Yorokobi è la proposta fusion d’ispirazione giapponese, “un luogo in cui la qualità delle materie prime e il talento del nostro chef si combinano con uno stile elegante e raffinato, con un equilibrio di sapori che esalta la qualità e la freschezza dei prodotti della Mare Gioioso”.

dium e Yorokobi, che presentano il meglio che il mare possa offrire, attraverso tre soluzioni gastronomiche differenti.

fermarsi qui. “L’azienda nell’ultimo triennio è cresciuta tantissimo in termini di fatturato. Non possiamo che essere soddisfatti di tali numeri, che comunque non conside riamo un traguardo, in quanto siamo pro iettati quotidianamente a migliorarci. Vo gliamo infatti consolidarci e spingerci verso i mercati del nord Italia, con la consape volezza di offrire prodotti sempre freschi e di alta qualità”.

87Autunno 2022 | SmallGiants Agrifood

Ma il gruppo Gioioso non è specializzato solo nella distribuzione di prodotti ittici di prima qualità. L’azienda infatti controlla e gestisce tre ristoranti, Porta de Mä, Gau

Port de Mä è un ristorante situato a Mo nopoli, in provincia di Bari, d’ispirazione metropolitana e dal design elegante e raf finato, che richiama atmosfere europee. Il suo obiettivo è la valorizzazione dei prodotti del mare. “Porta de Mä”, spiega Gioioso, “presenta un menù dal respiro internazionale, grazie all’esperienza e al talento dello chef stellato Angelo Sabatelli, il quale propone un menù ricco di sapori e profumi unici del Mediterraneo e del

Da sinistra il fondatore Sebastiano Gioioso, lo chef Angelo Sabatelli e Mario Gioioso, figlio del fondatore

di

su architettura sostenibile e

88 SmallGiants | Autunno 2022 Agrifood

I

Bello, elegante e senza calcestruzzo

di Andrea Salvadori

“L’ATTENZIONEALL’AMBIENTE È ANCHE NEL MENU, PUNTIAMOTUTTO SULLA QUALITÀ DELLE MATERIE PRIME: LA CARNE PROVIENE DA NONALLEVAMENTIINTENSIVI,IL PESCEÈ DI STAGIONE E LA PRECEDENZA VA AI PRODOTTI REGIONALI” Sulla carta dei vini oltre 180 etichette

Dopo essersi laureato in Scienze biologiche con una specializzazione in ambito sanitario, Pinna decide di cambiare strada e prende in gestione, grazie alla vittoria di un bando del comune, due chioschi: il primo per la vendita di piante e fiori nel cimitero di Al ghero, il secondo per la commercializzazione di gelati, panini e bibite analcoliche sul Lido. È grazie a quest’ultima esperienza che l’imprenditore scopre la sua passione per il mondo della ristorazione e avvia la professione a cui si è dedicato sino ad oggi. “Grazie ai due chioschi ho avuto l’opportunità di mettere da parte un po’ di soldi e di in vestire nel Caffè del Principe, un nuovo

I nuovi proprietari del Rafel, oggi ribattezzato Rafel Restaurant & Loungebar, si rivolgono all’ArTek Studio dell’ingegnere sardo Sergio Murgia, “un professionista che è stato in grado di interpretare al meglio il nostro spirito imprenditoriale e la nostra visione di ristorazione professionale”.

l nuovo Rafel di Alghero, complesso che comprende un lounge restaurant, un sushi bar e un beach club situato in uno dei punti più belli del lido della cittadina sarda, è l’ultima scommessa im prenditoriale di Andrea Pinna. Lo storico ristorante sul mare, gestito per 40 anni dalla famiglia Stagnaro e che ha avuto tra i suoi clienti personaggi come Marcello Ma stroianni e Nilde Iotti, ha riaperto i battenti lo scorso autunno dopo un intervento di ri strutturazione all’insegna della sostenibilità ambientale finanziato dai nuovi proprietari - Pinna e altri soci locali - che hanno deciso di investire in quella che ad Alghero è a tutti gli effetti un’istituzione. Una fama cer tificata dal fatto che molti chiamano quel l’area del lido proprio con il nome del ri storante, piuttosto che con il toponimo sto rico di ‘Cuguttu’.

locale situato nella periferia cittadina, per cedere poi le quote a mio fratello”. Nel 2014 Pinna inaugura Nautilus, situato in una posizione strategica proprio davanti al Porto d’Alghero, vicino ai Bastioni, dove salpano e attraccano le imbarcazioni turi stiche, e successivamente un altro ristorante, il LaMiramare.scommessa più grande che Pinna decide di giocare però è il Rafel, di cui rileva la

Il perimetro è rimasto lo stesso, 250 metri quadrati, ma il resto è cambiato completa mente. “La struttura non poggia più sulla spiaggia, sia per rispettare l’ambiente sia per evitare allagamenti in caso di piogge, il che ci permetterà di rimanere aperti tutto l’anno. I materiali sono in gran parte rici clabili e riutilizzabili, come le palizzate in bambù e le ampie vetrate, mentre l’utilizzo di cemento e calcestruzzo è stato limitato il più possibile. L’abbattimento del muro perimetrale e le ampie superfici vetrate

proprietà dagli Stagnaro insieme ad altri imprenditori algheresi. Un ristorante tra i più noti della Riviera del Corallo che ha bi sogno però di un nuovo volto. “Abbiamo deciso di puntare su un progetto basato completamente sul concetto di architettura sostenibile, del riciclo e del riutilizzo. Un progetto che, per la sua realizzazione e ge stione, ha visto e vedrà in prima fila artigiani e imprese del territorio sardo", spiega Pinna.

Nuova vita al Rafel di Alghero: Andrea Pinna scommette utilizzo energia pulita

Il nuovo Rafel si rivolge alla clientela con un menu che coniuga la tradizione sarda e italiana con ricette originali, ricca di prodotti regionali e sotto la regia dello chef Giuseppe Marongiu. La carne è scelta rigorosamente da allevamenti non intensivi, i prodotti del mare sono sempre quelli stagionali (non mancano la paella rivisitata e l’aragosta alla catalana), la verdura e la frutta pro vengono dall’orto del ristorante. “Nel menu abbiamo deciso anche di inserire il sushi, sia al ristorante sia al bar, puntando sempre sulla qualità delle materie prime”. La stessa filosofia guida la scelta dei vini, “oltre 180 etichette sarde, nazionali e, di recente, anche internazionali”.

creano ora un continuum tra la terra e il mare. Al tramonto così i colori caldi del sole e del cielo entrano all’interno della struttura con un gioco di luci naturali ben studiato. All’interno Murgia ha quindi pen sato di ridare vita e utilizzare quello che solitamente rimane sulla spiaggia dopo una mareggiata. La cucina a vista è stata im maginata come un acquario con intorno una rete da pesca realizzata con materiale riciclato”. Il cemento, prima presente sulla spiaggia dove ora sorge il nuovo beach club, è stato rimosso completamente. Dal punto di vista energetico invece il complesso può contare sui panelli solari installati nella struttura, “un’operazione lungimirante di cui stiamo vedendo già i vantaggi economici in questi mesi”.

89Autunno 2022 | SmallGiants Agrifood

progetti. Penso però che ormai le istituzioni non possano più rimandare interventi fi nalizzati ad abbassare il costo del lavoro, un problema non di poco conto per noi imprenditori, in modo da permetterci di valorizzare di più, e quindi fidelizzare, il personale di sala e di cucina. Ancor di più dopo il Covid, perché oggi trovare profes sionisti di livello è sempre più difficile e gestire il ricambio della vecchia guardia diventa complicato. Il mio è uno dei lavori più belli del mondo e spero di poterlo continuare a svolgere per tanti anni ancora. Le condizioni di noi imprenditori tuttavia devono essere più tutelate”.

All’interno Murgia ha utilizzato gli elementi che solitamente rimangono sulla spiaggia dopo una mareggiata

I materiali sono in gran parte riutilizzabili, come nel caso degli elementi in bambù, e valorizzati dall’ArTek Studio dell’ingegnere sardo Sergio Murgia

Il percorso per arrivare all’inaugurazione del nuovo Rafel non è stato però sempre in discesa. “Il progetto di ristrutturazione ha richiesto a noi soci investimenti im portanti, ma quello che ci ha messo più in difficoltà è stata la burocrazia. Tra enti locali e nazionali abbiamo dovuto ottenere più di venti firme per poter partire con i primi lavori, che così sono stati avviati in ritardo rispetto a piani programmati». La prossima apertura di Pinna? “Ora l’atten zione è tutta rivolta al Rafel. In futuro mi piacerebbe molto continuare nella risto razione, un settore a cui mi sono sempre dedicato con passione, avviando nuovi

iani di sviluppo ambiziosi per Fra Diavolo, il format di pizzeria napo letana rilevato nel 2018 dalla hol ding del food KappaGroup di Mauro D’Errico e Gianluca Lotta. La catena retail che fonda il suo modello produttivo sul l’ingegnerizzazione dei processi ha in pro gramma nei prossimi anni l’apertura di di versi nuovi ristoranti - non solo in Italiala crescita del fatturato, della marginalità e un forte aumento del numero dei dipen denti. All’inizio del 2022 Fra Diavolo contava otto ristoranti. Un numero salito a 16 unità alla fine del primo semestre e destinato ad arrivare a 24 durante il 2022. “Il nostro piano industriale prevede poi l’inaugurazione di altri 16 locali nel 2023 per arrivare ad un totale di 40 ristoranti», spiega Gianluca Lotta, cofondatore di Kappa Group insieme a Mauro D’Errico dopo un’esperienza ma turata insieme nella galassia Eataly.

rimento nel veicolo neocostituito Fragesa srl da parte di Gesa srl, la società che con trolla le catene Cioccolatitaliani e Bun Bur gers, e dal fondo Mir Capital. I nuovi inve stitori detengono oggi il 51% del capitale, mentre Mauro D’Errico e Gianluca Lotta mantengono il restante 49% e la gestione operativa della società. Forte anche di questa nuova iniezione di risorse finanziarie, Fra Diavolo non guarda solo al mercato italiano, ma conta di avviare presto il piano di internazionalizzazione. “Qualche ban dierina la isseremo probabilmente già nel 2023, ma non sappiamo ancora dove”, continua Gianluca Lotta.

90 SmallGiants | Autunno 2022 Agrifood

Gli dellaingegneripizza

Le città scelte da Fra Diavolo per la sua espansione sono capoluoghi di provincia con oltre 100mila abitanti e con un Pil pro capite superiore ai 20mila euro. Milano in particolare dovrebbe passare dagli attuali cinque locali ad otto entro la fine dell’anno, mentre Torino da tre arriverà presto a cinque ristoranti. “Il prezzo entry level di una nostra pizza non scende sotto gli otto euro. Per questa ragione abbiamo deciso di non aprire nel Sud Italia, dove per ragioni concorrenziali avremmo pochi mar gini di sviluppo”. A livello di giro d’affari, dopo aver chiuso il 2021 con un fatturato

Con un innovativo sistema di produzione dell’impasto, Fra Diavolo punta ad esportare il suo prodotto all’estero “NOI SEGUIAMO ATTENTI TUTTA LA LAVORAZIONE, STUDIATA DA UN POOL DI TECNOLOGI ALIMENTARI E DI ESPERTI: I NOSTRI MACCHINARI INCHEEDIEPERSONALIZZATISONOC’ÈUNCONTROLLOTEMPERATURAUMIDITÀCOSTANTE,CIFAGUADAGNAREVELOCITÀEQUALITÀ”

fidate alla guida di un ex manager della Rolls Royce. Entro la fine del 2023, alla luce delle tante aperture messe in agenda dal gruppo, i dipendenti saranno compresi tra i 600 e i 650.

di Andrea Salvadori

P

Il piano di sviluppo di Fra Diavolo può contare anche sugli importanti capitali ed asset immessi a seguito di un atto di confe

Mauro D’Errico, cofondatore e chairman di KappaGroup

Nell’ambito di questo progetto, la società avrà ora l’opportunità di sfruttare anche le sinergie con Gesa, che con la sua catena Cioccolatitaliani già presente in otto mer

è

di 5,1 milioni di euro (contro i 3,3 milioni del 2020), la società punta a 13 milioni nel 2022 e a 30 milioni nel 2023. Per quanto riguarda la marginalità, l’Ebitda toccherà quest’anno l’8% e salirà al 18% a fine 2023. Fra Diavolo dà lavoro attualmente a circa 230 dipendenti, considerando anche l’headquarter di Torino, dove sono state centralizzate le aree dedicate alla finanza e al controllo di gestione, l’amministrazione, il reparto marketing e le risorse umane, af

Tra le migliori 20 catene di pizzerie artigianali al mondo, nel design s’ispira allo stile vintage (foto in alto)

cati: Qatar, Arabia Saudita, Bahrein, Kuwait, Marocco, Albania, Kosovo e Malta. “Il mo dello di business di Fra Diavolo all’estero sarà però differente: i locali non saranno gestiti direttamente, come avviene in Italia, ma saranno affidati a partner locali o in franchising”. Entro il 2025 la società do vrebbe così raggiungere i 70 punti vendita tra Italia e resto del mondo con un fatturato, secondo le previsioni del piano industriale, di 40 milioni di euro: “Un risultato che non escludiamo di raggiungere già nel 2024, con un anno di anticipo”.

La peculiarità del modello di business di Fra Diavolo è “il rivoluzionario sistema in gegnerizzato di produzione delle pizze, to talmente innovativo rispetto a quanto già esistente sul mercato. Le novità introdotte sono molteplici e riguardano tutti gli aspetti della produzione della pizza. Il processo è stato attentamente analizzato in ogni suo aspetto, per poterne valutare le criticità che non consentivano di renderlo facilmente replicabile ed esportabile”. Il nuovo processo è stato studiato da un pool di ingegneri, coadiuvato da tecnologi alimentari specia lizzati nella panificazione ed è stato strut turato in tre fasi. La prima, quella della produzione dell’impasto, avviene in una stanza centralizzata a Torino, dove la tem peratura e l’umidità sono controllate e co stanti. Da qui gli impasti vengono consegnati

in tutti i locali della catena all’interno di celle frigorifere, sempre per preservare l’umidità e la temperatura prefissata. Una volta giunto a destinazione, l’impasto viene steso e condito, con l’ausilio di macchinari customizzati, per essere infine messo in un forno in grado di stabilire tempi e modi di cottura. “La standardizzazione della pro cedura di preparazione della pizza ci per mette di semplificare il processo, di miglio rare la vita dei nostri dipendenti, di recu perare efficienza produttiva e di velocizzare i tempi di preparazione e consegna, mi gliorando dunque il servizio per il cliente finale. Finalmente, la pizza italiana di

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qualità potrà così essere esportata ovunque nelLomondo”.stessoapproccio dedito alla qualità è stato utilizzato anche per i condimenti delle pizze, ricchi di ingredienti derivanti dai presidi slow food o, comunque, prodotti da aziende che rappresentano l’eccellenza del settore agroalimentare italiano. “Gli impasti che proponiamo sono tre: il classico, quello al carbone vegetale e il multicereali a basso contenuto di carboidrati, che è stato introdotto più recentemente. Una scelta quest’ultima definita per andare in contro alla nuova tendenza e offrire una pizza meno calorica”.

e

oco più di un secolo fa Vasco e Ada si aggiravano per le vie di Grosseto con un carretto di legno per vendere il pesce agli abitanti della città. La cordialità e la passione per il mestiere ha permesso loro di stabilirsi con l'attività al l’interno del mercato cittadino e di au mentare i volumi di vendita giorno dopo giorno, scegliendo attentamente le fonti di approvvigionamento e offrendo ciò che la clientela chiedeva: servizio puntuale e qua lità. Oggi Guadagnoli ha superato quattro passaggi generazionali ed è diventato un operatore importante della ristorazione e dell’ingrosso di prodotti ittici, con una struttura principale che si estende su un’area di 3.500 metri quadrati nel cuore della Maremma. Di questi, 1.500 sono dedicati al ristorante, alla cucina, alla logistica e agli uffici, mentre il restante è occupato da tavoli e spazi per bambini.

Un mare di innovazione

matori verso una sempre più marcata pre ferenza per il cibo pronto”. Con il rispetto per la tradizione al primo posto, Guadagnoli dunque ha costruito una filiera di prodotti che parte dal mare e dai pescatori locali. Questa l’intuizione più importante: avvici nando ancora di più i pescatori, integrandoli con la struttura aziendale e rendendo questa più snella e trasparente, l’impresa avrebbe accorciato la filiera produttiva e distributiva, potendo offrire al consumatore un prodotto di migliore qualità al costo piùLabasso.suastoria, iniziata con la vendita al dettaglio e poi all’ingrosso, passa oggi at

traverso i piatti del Fish Express, il primo fast food di pesce in Italia aperto nel 2013. “All’interno della nostra struttura abbiamo un laboratorio dove trasformiamo il prodotto e lo serviamo al cliente, che può consumarlo altrove o seduto al tavolo”. Un’intuizione imprenditoriale che dà i suoi frutti e che permette alla famiglia di aprire un altro corner nel centro commerciale Maremà di Grosseto. L’obiettivo è quello di esportare questo modello in altre città: “Vorremmo portare questo format dove ci sono ancora più opportunità di sviluppo. Io sono stato presidente di Confindustria Giovani a Gros seto e conosco bene la nostra provincia: è senza dubbio un territorio penalizzato ri spetto ad Complicialtri”.lapandemia, il conflitto in Ucrai na e anche una crescente difficoltà nell’in serimento dei giovani nel personale

Superati quattro passaggi generazionali, Guadagnoli si fa strada nel mercato ittico con passione e qualità “NOI TRASFORMIAMO IL PRODOTTO NEI NOSTRI LABORATORI CERCANDO SEMPRE QUALCOSA DI NUOVO, COME NEL CASO DEL FISH EXPRESS O DELLA LINEA SU-SHÌ”

di Edoardo Prallini

P

“Io e mio fratello Fabio, rappresentanti della quarta generazione, abbiamo cavalcato la modernità osservando il cambiamento delle abitudini e dei trend. Dal carretto di legno siamo arrivati a portare il pesce in tavola ad un prezzo accessibile e con ga ranzia di qualità. L’azienda è sempre stata molto attenta alle indicazioni provenienti dai mercati di riferimento, che fanno in travedere tutt’ora una progressiva evolu zione delle abitudini alimentari dei consu

Il carretto legno di Vasco Ada Guadagnoli,

nel 1920

del 92 SmallGiants | Autunno 2022 Agrifood

Una bella storia di imprenditoria che di venta grandiosa perché ambientata a Gros seto, una città di 80mila abitanti in cui i percorsi di innovazione di prodotti, servizi e processi produttivi possono essere lenti. Una provincia in cui lo sviluppo delle piccole e medie imprese dovrebbe passare attraverso l’innovazione non solo economica, ma anche sociale e istituzionale. Nella fa miglia Guadagnoli, tuttavia, non c’è mai stata l’abitudine di stare alla finestra a guardare: “I miei genitori ci hanno affidato l’azienda sin da subito”, afferma Andrea, alla guida dell’azienda dagli anni Novanta.

di

mentale per aiutarci a capire molte cose nel presente e nel futuro”. E anche per ri petere la storia delle quattro generazioni precedenti attraverso la competenza ma soprattutto attraverso la passione. La stessa che ha permesso all’impresa grossetana di sperimentare per prima il modello del fast food di pesce in Italia. La stessa che spingeva Vasco e Ada Guadagnoli, nel lontano 1920, per le vie della loro città, armati di un car retto di legno e del pesce fresco da vendere ai concittadini.

standard di 6 milioni di euro, Guadagnoli guarda al futuro con la stessa voglia di portare nuove idee che ha sempre avuto, sin dall’anno della sua fondazione. La quinta generazione sarà fondamentale per portare freschezza e spirito di innovazione in azienda: “Io ho due figli, di 14 e 16 anni. Mio fratello ne ha altrettanti, quasi coetanei, di 14 e 18. Uno dei miei figli e il mio nipote di 18 anni, nelle pause estive dalla scuola, già si sono avvicinati al lavoro in azienda. Il loro contributo sarà fonda

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L’azienda grossetana ha costruito una filiera che parte dai pescatori locali, con rispetto per la tradizione ma anche attenzione a nuovi trend come quello del sushi (foto in basso)

l’attività, l’espansione fuori dalla Maremma è stata messa in attesa. Nel frattempo Gua dagnoli non perde tempo per mettere pas sione e spirito di innovazione nel prodotto. “La nostra azienda vuole investire ogni giorno in novità con grande spirito d’im presa. La linea Su-shì è una delle ultime: trasformiamo il prodotto nei nostri laboratori in prodotti tipici della cucina giapponese, dando sempre la precedenza alla qualità del pesce”. Perché in fondo, nonostante più di cento anni di storia e la continua evoluzione dei servizi, a rimanere invariata è la filosofia della famiglia grossetana: quella di offrire pesce buono, sano e di qualità. Attraverso una corretta conserva zione e un trattamento adeguato della ma teria prima, oltre che una selezione accurata. E anche con l’impegno nella preservazione dell’ambiente: “Adottiamo soluzioni soste nibili durante tutta la lavorazione del pesce. Tra queste, ad esempio, abbiamo i nostri contenitori in cellulosa, che sono al 100% biodegradabili”.L’aziendaoggi dà lavoro a 40 dipendenti e ha 500 clienti in tutta la provincia tra ri storanti, alberghi, stabilimenti balneari e pizzerie che vengono riforniti con il miglior pescato a disposizione. Con un fatturato

95Autunno 2022 | SmallGiants Women friendly Dopo la laurea in lingue e la politica, Indira Fabbro oggi è a capo di Hpg, impresa che costruisce centrali idroelettriche LA DELL’ENERGIAWOMANWONDER

l’azienda e con quale scopo? L’impresa, di cui sono amministratore de legato e socio di maggioranza, è stata fondata nel 2017 da mio padre, Redento Fabbro. Nel 2008 ebbe l'intuizione di svi luppare un nuovo ramo produttivo accanto al settore siderurgico nell’azienda storica da lui fondata e da lì nacque l’idea di in vestire nel settore idroelettrico con la progettazione di piccole centrali per la produzione di energia. Abbiamo fin da subito dimostrato di saper stare sul mer cato con una crescita costante grazie a nuovi investimenti sui macchinari, sul personale e collaborazioni esterne per aumentare il proprio know how. Siamo quindi un’azienda nuova che si dedica completamente al settore idroelettrico, dando ai clienti progetti finiti e chiavi in

di Fabiola Fiorentino

Concentrandoci su Hpg: quando è nata

I

“DOBBIAMO MIGLIORARE NEL NOSTRO SETTORE, BISOGNA COLLABORARE CON I NEOLAUREATI E LE NUOVE GENERAZIONI DI TECNICI: L’OBIETTIVO È QUELLO DI SNELLIRE LA NOSTRA BUROCRAZIA E CERCARE TECNOLOGIE PER SFRUTTARE CIÒ CHE LA NATURA OFFRE”

Partiamo dal principio: quali sono gli episodi più importanti che l’hanno spin ta verso il suo lavoro? E che effetto fa essere inserita tra le 100 donne italiane vincenti di Forbes?

96 SmallGiants | Autunno 2022 Women friendly

deare e produrre piccole e medie cen trali idroelettriche di alta qualità, ef ficienza e affidabilità coniugando i saperi della scienza al servizio del l’ambiente. Questo è l’obiettivo di Hpg, pmi nata nel 2017 da un’idea di Redento Fabbro, già fondatore di Pelfa Group, realtà industriale specializzata nella pro duzione di impianti, macchine, componenti meccanici ed elettrosaldati. Hpg (acronimo di hydro power generation) vola oggi verso un progetto ancora più ampio: scovare nuove soluzioni per ridurre le incertezze e le imperfezioni del passato. Alla guida dell’azienda troviamo Indira Fabbro, un’ec cellenza al femminile, che ci ha raccontato quali sono i presupposti per la costruzione e il progresso di una realtà di successo nel settore idroelettrico.

La centrale di Mantova, realizzata dall’azienda friulana. In alto a dx si lavora alla manutenzione

Il mio primo viaggio in India, all’età di 18 anni, come volontaria in un lebbrosario è stato decisivo per la mia formazione scolastica. La laurea in lingue e civiltà orientali (hindi) conseguita a Venezia presso l’università Ca' Foscari mi ha per messo di svolgere diversi lavori nel corso del tempo. Nel 2005 mio padre, Redento Fabbro, figura fondamentale nella mia vita, mi propose di entrare in azienda, la Pelfa Group, da lui fondata, nel reparto marketing e comunicazione. Coltivando parallelamente dal 2012 il mio percorso nel mondo imprenditoriale e politico. Sono stata infatti per un breve periodo assessore regionale al bilancio, poi eletta in consiglio comunale a Buja e per 3 anni sono stata membro del cda del consorzio di sviluppo industriale del Cosef. Essere presente nella classifica delle 100 donne di Forbes è stata una sorpresa e un onore immenso. Tutti noi celiamo grandi po tenzialità, ma essere donna richiede oggi più che mai una marcia in più per farsi sentire ed emergere nel modo del lavoro.

Che ruolo gioca la sostenibilità anche in considerazione della crisi energetica che stiamo affrontando con il conflitto in Ucraina?

Quali sono i servizi e i prodotti di cui siete più orgogliosi?

Dal punto di vista del business, come opera e che ruolo ha nel suo settore? Hpg realizza impianti idroelettrici creando la progettazione di dettaglio della parte meccanica e la parte elettrica e di auto mazione. Siamo consapevoli del fatto che le centrali idroelettriche influenzino in modo rilevante l’ambiente fisico e allo stesso tempo rappresentino le più grandi strutture costruite dall’uomo che saranno presenti nel nostro ambiente di vita per decenni. Proprio per l’elevata complessità dei progetti idroelettrici, la società unisce conoscenze come la geologia, la sismolo

Pandemia, guerra e aumento dei costi delle materie prime sono le parole che ci hanno accompagnato in questi mesi e che lo faranno per i prossimi anni. L’au mento del fabbisogno, sia dal punto di vista privato che lavorativo, pone dei grandi quesiti alla politica nazionale e al l’Europa. In primis il tema energetico e della sostenibilità ambientale. Per investire in questi settori bisogna lavorare su una visione di green economy insieme alle nuove generazioni di laureati e tecnici, velocizzare la burocrazia e cercare solu zioni per sfruttare ciò che la natura ci dà dall’acqua, dal vento e dal fuoco.

gia, l’idrologia, l’idraulica, l’ingegneria ci vile e meccanica.

Considerando che il gender gap è an cora una costante per le aziende italiane e non solo, che consiglio darebbe a tutte le donne che desiderano intra prendere una carriera imprenditoria le?

Nel settore siderurgico la figura della donna è abbastanza rara, se non nel ruolo amministrativo o contabile. Tuttavia, nei vari meeting a cui ho partecipato que st’ultimo anno ho conosciuto tante donne imprenditrici e in tutte loro ho trovato caratteristiche comuni: un forte carattere, un atteggiamento propositivo, tante idee e voglia di non fermarsi. Con queste risorse e un welfare aziendale adeguato, le donne possono farcela.

97Autunno 2022 | SmallGiants

In termini di fatturato, come si è chiuso il 2021 e che prospettive avete per il 2022? Anche per quanto riguarda gli obiettivi strategici.

mano: dallo studio del progetto alla sua creazione ed esportazione in Italia e in Europa.

Siamo una pmi con un fatturato di oltre 5 milioni di euro raggiunti quest’anno e che vorrebbe diventare leader nella pro duzione e realizzazione di centraline idroelettriche per il benessere della società, salvaguardando allo stesso tempo la fauna ittica e il nostro ambiente. Da soli è sempre più difficile essere competitivi e innovatori, ma l’obiettivo rimane sempre quello di riuscire a presentarci alle grandi aziende che investono in questo settore condividendo il know how e la capacità produttiva.

Hpg è in grado di proporre al mercato dell’energia la sua competenza dal punto di vista di costruzione e installazione in gegneristica di apparecchiature meccaniche e idrauliche, condotte forzate, apparec chiature elettriche per automazione, servizi di manutenzione, riparazione guasti, in stallazione opere civili. Forniamo, inoltre, studi e progettazione esecutiva per il re cupero di energia con parti rotanti in nuovi profili per le turbine Francis, Pelton e Kaplan, la ristrutturazione di vecchi impianti.

Women friendly

insieme al direttore creativo Alessandro Michele, per il quale abbiamo realizzato dei pezzi in latex esclusivi. Abbiamo col laborato con Oamc, della stilista Jil Sander, con Armani e con molti altri brand im portanti” continua Frida, che ha iniziato a produrre i suoi capi in un laboratorio casalingo. Ordinava i rotoli di latex, li la vorava con l’aiuto di un’amica e li metteva in vendita. “C’erano diversi modelli con 20 tipi di colori diversi. Le persone si pro vavano i capi e poi gli venivano consegnati a casa del colore che preferivano”. Poi, piacere di vestire una star

città, probabilmente, si stesse chiedendo la stessa cosa. Ogni anno, da quello del l’apertura, è stato migliore del precedente, incrementando il volume di vendite e so prattutto allargando la community. “Già nel 2015 abbiamo avuto brand ambassador come Tea Hacic e Miss Keta”, che si sono prestate volontariamente a portare rap presentare il marchio. Perché oltre a com piacersi del valore artistico del capo, da Wovo si impara qualcosa in più sull’es sere donna. Non soltanto attraverso i sex toys. Si impara ad indossare una gonna

98 SmallGiants | Autunno 2022 Women friendly Il

“Ho lavorato molti anni a Londra, e lì ho trovato un approccio a questi temi di verso, più vero”, afferma Frida. “Così mi sono chiesta, perché Milano, la mia città, deve trattare in questo modo i suoi citta dini? E ho deciso di fondare Wovo”. Un’idea che non ha trovato alcuna resi stenza o difficoltà. Segno che anche la

I suoi capi sono stati indossati anche da Kim Kardashian. Oggi Wovo vende sex toys e sensibilizza sui temi legati alla sessualità “LA NOSTRA SQUADRA È TUTTA AL FEMMINILE MENTRE LA CLIENTELA È MOLTO ETEROGENEA: SPESSO SIAMO PORTATI A PENSARE CHE QUESTI ARGOMENTI SIANO PIÙ ‘DA DONNE’, IN REALTÀNON È AFFATTO COSÌ" La fondatrice Frida Affer

I capi di abbigliamento sono stati indossati da Kim Kardashian in alcuni eventi e per promuovere il suo profumo insieme alla sorella Kylie, oltre che molte altre celebrity internazionali: “Abbiamo lavorato con Gucci nella sfilata di Parigi di tre anni fa,

ntrare in un negozio di sex toys in Italia è una sorta di esperienza mistica. Una volta varcata la soglia d’ingresso - mantenendo un profilo il più basso possibile - si entra in un mondo oscuro, fatto di oggetti di cui è difficile capire il significato e di personale spesso non così disposto ad eventuali cu riosità in merito. Si acquista ciò che si deve e ci si allontana. Si cerca di incrociare meno sguardi possibile perché lì, in quel posto, non è poi così ‘normale’ entrarci. Fino ad ottobre 2015 non esisteva un ne gozio legato all’erotismo che non si pre sentasse al pubblico in questo modo. Poi è arrivato Wovo, nato come temporary shop dedicato soprattutto all’abbigliamento e diventato presto non soltanto uno store ampiamente riconosciuto, ma anche un punto di incontro, un luogo di condivisione per tante persone che hanno bisogno di occuparsi della propria sessualità con quel tipo di accoglienza lì. Vivace e sincera. Proprio come la sua fondatrice, Frida Affer, che insieme al suo team interamente al femminile si appresta a festeggiare i sette anni della sua attività.

in latex o ad abbinare una maschera da Catwoman a un completo in pizzo fluo, in una comfort zone libera dal pregiudizio e dagli stereotipi.

di Edoardo Prallini

E

Due step che richiedono necessariamente una raccolta di fondi, alla quale il team sta già lavorando.

99Autunno 2022 | SmallGiants

Oggi Wovo continua a crescere in termini di community e di volume di mercato, nonostante un lieve calo fisiologico dopo il Covid-19, che si è rivelato un acceleratore per il business di Wovo ma “finto”, come lo definisce Frida. I clienti acquisiti durante la pandemia sono comunque stati fidelizzati grazie al servizio di qualità e alla comuni cazione. Proprio quei due fattori che hanno permesso a Wovo di porsi come un unicum nel mercato. Capace di prendere uno con cept store ed elevarlo. “Noi abbiamo solo innovato qualcosa che esisteva di già, non abbiamo fatto nulla di nuovo”. A conferma che fare innovazione non significhi ne cessariamente creare da zero qualcosa di mai visto prima. Ma piuttosto dare una risposta intelligente ad un problema che già esisteva, guardando il mondo che ci circonda da un’angolazione diversa.

Lo store a Milano, nato come negozio e diventato presto un luogo d’incontro per la community

anche una sua connotazione ufficiale, di ventando un’associazione culturale e di scostandosi dall’ombrello della Srl. Oltre ai corsi online, promuoverà eventi culturali, workshop, webinar e tutto quanto possa essere d’aiuto nella divulgazione.

nel 2019, produzione e vendita è stata sospesa: “Non era più sostenibile a livello economico”.Oggil’anima di Wovo si divide in due parti. Quella commerciale, dedicata alla vendita di sex toys, e quella legata alla di vulgazione, all’educazione e alla forma zione del suo pubblico sui temi legati alla sessualità. E la clientela, pur partendo da una base femminile, è più eterogenea di quanto si possa pensare. “Abbiamo iniziato a trattare questi temi attraverso i social, sul nostro canale Instagram. Ci seguono sia uomini che donne. La pandemia in questo senso ci ha dato una spinta impor tante: facevamo corsi online che hanno ottenuto un grande successo. Poi, pur troppo, a gennaio di quest’anno la nostra pagina è stata chiusa per motivi di censura”. Con qualche difficoltà, oggi Wovo fa gli stessi corsi su Youtube, che si è rivelata la piattaforma più tollerante, e sul magazine online. Presto questa seconda anima avrà

Women friendly

Inoltre, sempre da un punto di vista prettamente burocratico, Wovo si sta av viando a diventare una pmi innovativa, contando su una crescita quasi del tutto organica e che in sette anni non ha avuto nemmeno bisogno di pubblicità. “Il con tenuto e la qualità del nostro servizio sono troppo importanti per noi. La nostra pubblicità è stato il passaparola” continua Frida. Una giovane imprenditrice che ha investito tutto su un’idea e che non ha avuto bisogno nemmeno di finanziamenti esterni, almeno fino ad ora: “Ho investito all’inizio in modalità bootstrapping, ma il prossimo passo è quello più grande che dovremo fare: vogliamo aprire altri store e crescere con una prospettiva più globale”.

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101Autunno 2022 | SmallGiants Cultura Leader nella gestione di musei, Opera Laboratori vuole presentare grandi e piccoli capolavori con l’aiuto delle più moderne tecnologie CHI PARLA E CHI OPERA

di Piera Anna Franini

102 SmallGiants | Autunno 2022 Cultura

he strategie mettere in campo per fare del nostro patrimonio culturale un volano dell’economia del Paese? Qualcosa è stato fatto nell’ultimo decennio, ma i margini di crescita sono ampi, oltre che necessari. Una cosa è certa. Fra beni mobili e immobili l’Italia dispone di un patrimonio del valore di 219 miliardi, eredità che chiede tutela e investimenti, ma che se ben amministrata genera valore e non solo in termini reputazionali.

Opera Laboratori debuttò nel 1998 lungo l’asse Firenze-Siena, poi il raggio d’azione si è via via allargato soprattutto verso Sud. Frammenti di paradiso, la mostra in corso alla Reggia di Caserta, per esempio, è frutto di una fresca collaborazione tra il Museo della Reggia e Opera Laboratori.

“È la prima volta che cogestiamo e cofi nanziamo una mostra con questo museo,

Una mostra digitale e immersiva nella chiesa di Santo Stefano al Ponte, nel centro di Firenze

C

“IL TRATTO DISTINTIVO?

“Credo nello sviluppo della cultura at traverso il turismo. È la filosofia che innerva Costa Edutainment, creata proprio con l’intento di far vivere la cultura in modo meno formale. Gli oggetti culturali vanno resi fruibili, solo così portiamo le persone a innamorarsene”, spiega Beppe

Costa. “Anche perché poi si genera un cir colo virtuoso per cui più le persone frui scono di questi beni e più li rispettano e

Ne è convinto Beppe Costa, presidente di Opera Laboratori, società leader nella gestione di musei e servizi aggiuntivi. Nel portfolio 60 siti museali, tra cui il Polo di Firenze, Reggia di Caserta, Pompei, per dieci milioni di visitatori l’anno e 70 milioni di fatturato (dati pre Covid). È inoltre amministratore delegato di Costa Edu tainment, specializzata nella gestione di strutture pubbliche e private dedicate ad attività ricreative, culturali e didattiche tra cui l’Acquario di Genova, Cattolica e Livorno. La filosofia aziendale trova la sua perfetta sintesi nel termine edutain ment: si apprende divertendosi.

dunque sono disposte a sostenerne l’esi stenza” aggiunge ancora quest’uomo dal cognome impegnativo. Il presidente ap partiene infatti alla nota famiglia genovese un tempo attiva nel settore oleario, tessile e immobiliare, quindi nel crocierismo fino alla cessione dell’omonimo Gruppo a Car nival - per intenderci, corrisponde alla fase Carnival la tragedia della nave Con cordia con Schettino.

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Il Tempio del Brunello nel complesso di Sant’Agostino di Montalcino. L’esperienza interattiva presenta la funzione culturale del vino in rapporto a uomini, famiglie e popoli

cosa che facciamo regolarmente a Firenze. A dimostrazione che vi sono direttori che apprezzano il nostro operato. Del resto, offriamo tutto quello che i musei e i pro prietari di musei possono desiderare”. Detto questo, “pur rimanendo molto legati all’ambito delle concessioni statali, soprat tutto museali, stiamo costruendo una nuova rete di collaborazioni anche con diversi Comuni come Assisi e Deruta”, spiega Costa. Che non smette mai di ri cordare come Opera Laboratori offra un “servizio completo che parte dalla proget tazione, promozione e organizzazione di mostre fino ad arrivare alla ristorazione e all’ospitalità, diversamente dai nostri com petitor che si occupano essenzialmente di

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singoli segmenti come la biglietteria o il bookshop”. Poi, con una punta d’amarezza, puntualizza che “lo Stato deve fidarsi di più dei privati. Rispetto alla legge Ronchey, in tema musei è stato fatto un passo in dietro. Per esempio si fanno gare d’appalto centrate su qualche servizio, come se fos simo imprese di pulizia, sono poche le gare che vedono un coinvolgimento im portante dell’operatore. ‘Fate i bigliettai’ è un po’ l’approccio. Se vengono fatte gare per soli servizi, un privato che stimolo può avere ad incrementare visitatori e portarePreservare,innovazione?”.recuperare, rendere fruibile l’immenso patrimonio culturale d’Italia ri chiede investimenti che lo Stato, da solo,

non riesce ad assicurare. Per questo è sempre più caldeggiato il parternariato fra pubblico e privato, all’interno del quale ha preso corpo la formula del project fi nancing per cui fondi privati vengono in vestiti nella ristrutturazione di opere pub bliche che, una volta completate, verranno gestite dall’ente finanziatore. Va in questa direzione Opera Laboratori, che ha ricavato il Tempio del Brunello nel complesso di Sant’Agostino di Montalcino: “Non è il classico museo, preferisco chiamarlo la casa del vino, un centro dove fare espe rienza di un prodotto conosciuto interna zionalmente”. Sono state messe in campo le più moderne tecnologie digitali per im mergere il visitatore nella storia, cultura e gastronomia della Val d’Orcia, area che è diventata Patrimonio Unesco. “Crediamo molto nello sviluppo delle nuove tecnologie, un cammino intrapreso nel 2015 con La Divina Bellezza – Discovering Siena con proiezioni che grazie alla tecnologia 3D prendevano vita sulla facciata del Duomo senese per raccontare la storia di una delle città più amate al mondo”. E a Firenze, in collaborazione con la società Crossmedia Group, “facciamo rivivere la vita, le opere e le invenzioni di Leonardo Da Vinci in una mostra immersiva virtuale nell’ex chiesa di Santo Stefano al Ponte”. Altra operazione nata nel grembo di Opera Laboratori, è Hzero. L’impresa ferroviaria in miniatura, un progetto museale dedicato all’immaginario del treno, negli spazi rin novati dell’ex cinema Ariston di Firenze. “In questo caso siamo coinvolti per tutti gli aspetti della gestione delle prenotazioni, la biglietteria e il bookshop. Un’idea che si sviluppa attorno a un’opera unica nel suo genere: un imponente plastico ferro viario con un’estensione di 280 metri qua drati. Si presenta come un grande progetto narrativo in cui lo spettatore si diverte, incuriosito, a rintracciare un’infinità di differenti realtà. È un intreccio di scenari realistici e di fantasia in cui si alternano paesaggi che rievocano i profili montuosi delle Dolomiti, architetture d’ispirazione berlinese e paesaggi marittimi che evocano le coste dell’isola d’Elba. Una scenografia arricchita da un sistema di proiezioni e una componente sonora che piace molto alle famiglie e coinvolge sia adulti che bambini”.

Beppe Costa, presidente di Opera Laboratori

in

ttività ed esperienze in 80 Paesi al mondo, 40 esperti in diverse città e circa 1.000 destinazioni. Lanciato nel maggio del 2013 come un servizio per la vendita di biglietti salta-coda per grandi musei e mostre d’arte, Musement di strada ne ha fatta. Eccome. Già durante l’anno successivo alla sua fondazione ha esteso l’offerta includendo qualsiasi tipo di attività e espandendosi su scala globale. Poi, nel 2018, è arrivato il grande passo: quella che era una startup ad alto potenziale di crescita diventa la divisione Tour & Acti vities del Gruppo Tui, il più grande tour operator a livello globale. “Dopo l’acqui sizione e attraverso un’integrazione or ganizzativa sempre più spinta, la nostra offerta e i servizi si sono ampliati moltis simo”, afferma il coo Claudio Bellinzona. “Oggi gestiamo, attraverso la connessione a diversi canali, diretti e indiretti, e l’uso di brand differenti, un portfolio di prodotti che serve milioni di clienti”.

2018 SIAMO ENTRATI NEL GRUPPO TUI, IL PIÙ GRANDE TOUR OPERATOR AL MONDO: DOPO L’ACQUISIZIONE, LA NOSTRA OFFERTA E I SERVIZI SI SONO AMPLIATI MOLTISSIMO"

Tutti e quattro avevamo già alle spalle molti anni di esperienza come manager e imprenditori, dunque partivamo con qualche vantaggio. Soprattutto grazie ad Alessandro Petazzi che ha coordinato in prima persona questo tipo di attività”. Oltre al family office di Francesco Micheli, i venture capital che hanno creduto nel progetto sono stati due fra i principali player in Europa come 360 Capital e P101, entrambi basati in Italia. Hanno investito complessivamente quasi 25 mi lioni di euro prima dell’acquisizione da parte del Gruppo Tui.

di Roberto Pianta

Dove per prodotti si intendono tour, ingressi, attività e itinerari per più giorni. Per comprendere le dimensioni del mer cato invece basti pensare che solo nel terzo trimestre Musement ha venduto oltre due milioni di escursioni. Un suc cesso dovuto alla qualità del servizio of ferto: pagamento sicuro, supporto 24 ore al giorno e sette giorni su sette, pos sibilità di parlare con un esperto per un consiglio sull’attività prenotata e una

e vanta un fat 104 SmallGiants | Autunno 2022 Cultura

Poi è arrivato il Covid-19, il lockdown e lo stop forzato del business. “È stato un periodo difficilissimo. Tuttavia, ha reso possibile un’accelerazione per quanto riguarda lo sviluppo di nuove feature e dell’organizzazione. Le crisi, insomma, anche quelle più inaspettate e significative, possono rappresentare delle occasioni interessanti”. Per far sentire la sua vici nanza al cliente, Musement ha avviato alcune iniziative per fare in modo che il viaggiatore possa godere delle esperienze offerte nel modo più sicuro e confortevole possibile. Tra queste la possibilità di can cellazione gratuita, numerose misure di sicurezza nelle principali attrazioni e nei musei, fornitura di informazioni riguardo le leggi in vigore in ciascun Paese. Tutto visualizzabile sul sito e sull’applicazione, attraverso la quale è possibile disdire un’esperienza senza attese, senza stress e con un solo click.

vasta gamma di tour disponibili per la destinazione scelta. Un’evoluzione soste nuta da un’accurata strategia e da un obiettivo messo nero su bianco sin dal primo giorno. “Siamo nati con l’obiettivo di crescere velocemente”, continua Bel linzona. “Questo non sarebbe stato pos sibile senza il supporto finanziario, e non solo, del venture capital. Anche se sono trascorsi meno di dieci anni da quando abbiamo ricevuto il primo finan ziamento, il contesto è cambiato molto e certamente in meglio. Oggi i fondi di sponibili sono aumentati significativa mente e speriamo crescano ancora di più, considerata l’importanza strategica per il nostro Paese di supportare l’inno vazione”.Dettociò, l’attività di raccolta del capitale non è mai così semplice. Spesso si rivela necessaria, oltre ad un’idea interessante tra le mani, anche una certa consapevo lezza. “I fondatori siamo io, Alessandro Petazzi, Fabio Zecchini e Paolo Giulini.

Oggi Musement opera con una presenza loco in quasi 50 Paesi

Musement è una piattaforma che permette di prenotare attività turistiche e biglietti per attrazioni e monumenti

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perNatadiventare grande

A

105Autunno 2022 | SmallGiants Cultura

Italia”, aggiunge Bellinzona. “Attualmente siamo oltre 350, soprattutto con base a Milano. Questo anche per sottolineare una storia di successo dal punto di vista occupazionale e italiano”.

Nel futuro c’è la voglia di continuare a trasformare questo settore, attraverso le opportunità rappresentate da Tui. La pos sibilità di avere tutti i passaggi della catena del valore all’interno del Gruppo

turato in crescita dal 2020 al 2021 del 7,6%, nonostante gli strascichi lascati dalla pandemia. “Il 2021 è stato un anno di transizione” ha affermato nel report annuale Friedrich Joussen, ceo di Tui, Gruppo che ha chiuso il 2021 con un fatturato di 4 miliardi e 730 milioni di euro. “Tuttavia, il dato più significativo che mi sembra opportuno segnalare è il numero di dipendenti che oggi opera in

Il coo Claudio Bellinzona, che ha fondato l’azienda insieme a Alessandro Petazzi, Fabio Zecchini e Paolo Giulini

permette di offrire al cliente la massima flessibilità, anche nei periodo più difficili. Da tenere in considerazione anche un’altro fattore: la pandemia da Covid-19 non ha cambiato più di tanto le carte in tavola. Le vacanze e le esperienze ad essa con nesse sono ancora troppo importanti per le persone. Il mercato è intatto e un’attività come Musement non può far altro che tornare a crescere al suo ritmo abituale.

Forbes Small Giants è un progetto multimediale di BFC Media che fa incontrare imprenditori e istituzioni per fornire soluzioni efficaci nella gestione e nello sviluppo delle aziende. Un’occasione per confrontarsi sui topic del momento e creare relazioni professionali. SCOPRI DI PIÙ: www.eventi.forbes.it/smallgiants/ IL VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELLE ECCELLENZE ITALIANE TRIESTE 7 luglio 2022 TORINO 31 maggio 2022 FIRENZE 13 settembre 2022 SASSARI 12 ottobre 2022 BRINDISI 10 novembre 2022 BRESCIA 30 marzo 2022

107Autunno 2022 | SmallGiants Startup Il programma di accelerazione Retail Hub connette le soluzioni innovative del retail con le aziende che ne hanno bisogno ILSTARTUPDELLETINDERMASSIMO VOLPE, COFONDATORE DI RETAIL HUB

di Matteo Marchetti

L’

obiettivo è di quelli ambiziosi: portare l’innovazione diretta mente a domicilio dei retailer. Come? Mettendo in contatto le aziende e le startup più innovative, realtà uniche che vengono scovate da un’analisi di scouting a livello globale. Attività che permette anche di anticipare dove andrà il mondo del lavoro, quali saranno le ri chieste dei prossimi anni e su quali aspetti bisognerà puntare. Retail Hub si definisce il primo business accelerator per l’innova zione: grazie alla piattaforma Innovation explorer integrata da un team di analisti, individua le migliori startup e scaleup nel settore del retail. Nata nel febbraio del 2020 da un’idea partita dagli Stati Uniti e che ha ben presto invaso anche l’Europa, alla base di tutto ci sono i co fondatori Massimo Volpe e Antonio Ra gusa, che senza dimenticare il sapore in ternazionale dell’azienda vogliono mi gliorare la struttura puntando su un tocco importante di italianità.

“Siamo partiti in due insieme a due col laboratori”, racconta Volpe. “Senza un vero e proprio ufficio, come tutte le startup del mondo. Il nostro progetto ha raccolto un milione di euro che ci ha consentito di iniziare a svilupparci. Nel momento del lancio aveva una valutazione di 7 milioni di euro. Oggi, dopo due anni, grazie a un’accurata operazione di scou ting, abbiamo 26 dipendenti, di cui una quindicina in Italia, e altri sparsi fra In ghilterra, Turchia, Germania e India. La voriamo con un gruppo di 1.800 startup, tutte realtà innovative in ambito retail”. I criteri di selezione sono molto rigidi, per ché Retail Hub lavora solamente con chi presenta un prodotto definito e già sul mercato. «Ma non solo. Vogliamo anche capire quali sono le aziende più interes santi, facciamo delle piccole scommesse che molto spesso vinciamo”.

L’esigenza delle nuove startup è princi palmente il monitoraggio continuativo, che pochi hanno a disposizione. “Noi ab biamo dato vita a una piattaforma con un algoritmo creato per selezionare le imprese migliori, ovviamente il tutto sem pre validato dal nostro team di esperti

che comprende persone provenienti da tutto il mondo”. Per semplificare la spie gazione, funziona come Netflix: più navighi e meglio riesco a conoscerti. “Siamo una sorta di Tinder delle startup”, spiega Volpe sintetizzando. Uno dei compiti principali è risolvere problemi in tempi brevi. “Un po’ come quando a metà 2020 in molti si sono accorti di non essere pronti per l’ecommerce. A quel punto o ti affidi a gente preparata o rischi di perdere il treno. Nella maggior parte dei casi ci tro viamo di fronte delle startup con ingegneri che realizzano ottimi prodotti ma poi si chiedono: come faccio a farmi conoscere? A questo punto subentriamo noi affian

cando le nuove realtà nei vari mercati in ternazionali”.Prestandogrande attenzione ai territori interessati. Perché sfondare negli Stati Uniti non richiede le stesse caratteristiche di Italia, Spagna o delle nazioni asiatiche. Ognuna ha caratteristiche differenti e non esiste una ricetta unica per avere successo in tutto il mondo. Senza dimen ticare che la prima caratteristica da ana lizzare in una startup è il team, perché da questo dipende il successo o il falli mento di un progetto. “Innanzitutto è necessario avere le idee chiare, poi bisogna puntare su un’ottima tecnologia e quindi capire quanto un determinato settore sia

108 SmallGiants | Autunno 2022 Startup

L’acceleratore organizza anche gli Innovation Tour, visite guidate da esperti del settore per scoprire gli store più innovativi al mondo, le nuove aperture e i trend del settore retail

“DISPONIAMO ANCHE DI UNA

Retail Hub significa consulenza e atten zione al cliente. Da qualche tempo, tutta via, si è allargato ed è diventato anche uno spazio di coworking in via Calabiana a Milano. “Abbiamo creato uno spazio fisico in cui si parlasse di retail e che ga rantisse maggiori possibilità per creare relazioni. Siamo partiti con un coworking classico, le scrivanie vicine che ti permet tessero di avere contatti con realtà del tuo stesso settore, poi ci siamo accorti che bisognava andare oltre e abbiamo dato vita allo store del futuro. Uno spazio in cui concentrare tante tecnologie diverse create dalle varie startup che le aziende interessate potevano venire a scoprire

ARTIFICIALE,DOTATAPIATTAFORMADIINTELLIGENZACHEÈCAPACEDISELEZIONAREAUTOMATICAMENTELEIMPRESEMIGLIORIPERPOILASCIARLEALVAGLIODELNOSTROTEAMDIESPERTI”

tutte in una Ovviamentevolta”.inquesto settore diventano fondamentali anche la formazione e l’ag giornamento. Situazioni che riguardano tutti i componenti di un’azienda, dall’am ministratore delegato all’ultimo dei di pendenti. “A Londra da qualche tempo sono nati dei supermercati senza cassa, in cui il cliente fa tutto da solo. Ma io devo capire quale sia la migliore tecnologia da utilizzare, devo avere informazioni e saperle leggere per fornire il servizio più adeguato. Le decisioni spettano al vertice, poi il dipendente deve essere in grado di interagire con il cliente nel modo più adeguato e deve essere preparato da que sto punto di vista. Ad esempio: posso do tarlo di un tablet che indichi se un prodotto non è presente fisicamente nel mio nego zio, a chi posso chiederlo e quanto tempo impiegherà per arrivare da me”.

affollato o meno. Senza dimenticare l’am bizione: non esiste una strada giusta e una sbagliata, il nostro compito è suggerire e spesso far capire ai nostri partner che non sempre le scorciatoie sono la via mi gliore da seguire, anche se portano risultati immediati”. Uno degli errori più frequenti commessi da chi entra in un mercato che ancora non conosce è la sopravvalutazione. “Spesso c’è un approccio scorretto. Noi chiediamo sempre: avete studiato il mer cato in cui vi volete inserire? Uno dei nostri compiti è aiutare a capire come si muove e come reagisce un determinato settore in un particolare territorio. Questa è la base per avere successo”.

109Autunno 2022 | SmallGiants Startup

A Milano il primo tentativo di coworking del settore, uno spazio di incontro e sperimentazione

Di fatto dunque Retail Hub ha un punto di vista privilegiato sul futuro. “Aggre ghiamo i dati e riusciamo a capire quante startup stanno lavorando su una deter minata tecnologia e a quali mercati pun tano, così comprendiamo le necessità dei vari territori. La nostra ricerca ci consente anche di connettere chi sta facendo inno vazione e chi ne ha bisogno, questo è uno degli aspetti primari che ci consentirà di crescere ulteriormente nei prossimi anni”.

De Laurentis, cofonda tore e managing director di All Well, la situazione sanitaria in Italia ha un'ampia possibilità di miglioramento che diventa necessario, visto il futuro del settore e le alte spese da sostenere già oggi.

Gestire la salute con un click

110 SmallGiants | Autunno 2022 Startup

nterfacciarsi col sistema sanitario oggi, dopo anni di pandemia, è molto più complesso, che sia sanità pubblica o che sia privata. La situazione che abbiamo vissuto da una parte ha portato a un'accelerazione della digitalizzazione nel campo della salute ma, dall’altra, i passi da fare sono ancora molti. Per questo nascono realtà come All Well, una startup che punta a rivoluzionare l’indu stria assicurativa e migliorare l’accesso allaSecondosanità.Flavio

In Italia poche polizze sanitarie: All Well pone rimedio al gap con un’assicurazione digitale semplice e veloce “INIZIATIVE RECENTI? STIAMO SVILUPPANDO UN PRODOTTO PER LE AZIENDE CHE METTA OGNI IMPRESEDIGITALE,AZIENDALEDINELLERESPONSABILECONDIZIONIGESTIREILWELFAREINMANIERAANCHENELLEPIÙPICCOLE” Il portale All Well Business, costruito per le pmi. A destra l’applicazione dedicata ai privati per Ios e Android (nell’immagine la copertura Base)

Secondo i dati Istat, infatti, la spesa per la sanità pubblica in rapporto al Pil

calerà dal 9% atteso nel 2022 al 6,3% nel 2025, con una riduzione dei medici nell’area della medicina generale pari ad oltre il 40%, da 42mila persone nel 2022 a sole 27mila nei prossimi sette anni. Un andamento contrario si sta verificando

invece per l’aspettativa di vita, che dal 1992 a oggi è aumentata di sette anni. Dunque, ci troveremo in una situazione in cui la domanda di cure sarà in continuo aumento e l’offerta, invece, in diminu zione.Permitigare questo problema, sanità, prevenzione ed assicurazioni sulla salute devono essere facilmente accessibili e li neari per tutti. “Nei prossimi anni, o la sanità e l’industria assicurativa utilizze ranno le potenzialità del digitale per au mentare di un ordine di grandezza la loro efficacia, oppure saranno le proble matiche che ci troveremo a gestire come Paese ad essere di un altro ordine di grandezza”, sottolinea De Laurentis.

di Federico Morgantini

I

Il digitale quindi può essere una delle componenti principali per migliorare una situazione che vede le famiglie farsi carico di costi sempre più alti per la propria sa lute. La tecnologia, secondo Flavio De

Infatti i costi che gli italiani sostengono di tasca propria per la salute sono pari a 34 miliardi di euro l’anno, contro i soli 3,1 miliardi l’anno spesi in assicurazioni in questo campo, utili proprio per pro teggersi dal rischio di spese mediche im previste. Il risultato è che ci proteggiamo troppo poco dai rischi della salute e così finiamo per spendere di più rispetto alla media dei paesi Europei (il 90% delle spese legate alla salute in Italia sono co perte da risparmi privati contro una media europea del 74%). Ma se già ora la situazione non è rosea per il settore, il futuro si prospetta ancora più buio.

111Autunno 2022 | SmallGiants Startup

Nei prossimi mesi saranno due le grandi sfide che All Well si porrà: permettere ai clienti di poter fruire dei loro dati già presenti nel Fascicolo sanitario elettronico (Fse) e di un metodo di pagamento di retto, All Well Pay, per semplificare tanto i processi di rimborso quanto quelli di direct bill presso le strutture sanitarie.

All Well ha vari progetti in sviluppo nel breve periodo. Il primo è il prodotto de dicato alle aziende. Si tratta di "soluzioni assicurative collettive totalmente digita lizzate in grado di mettere in condizione qualunque amministratore o responsabile hr di sottoscrivere e gestire il welfare aziendale con un processo totalmente digitale. Anche una piccola impresa può dare ai propri dipendenti un’esperienza al pari di una corporate iper-strutturata".

Nel medio periodo la sfida è più com plessa ma la nostra ambizione è altrettanto grande: vogliamo rendere più accessibile il sistema sanitario, sia pubblico che pri vato. Il portale e l’app dell’assicurazione sanitaria devono diventare il punto di ri ferimento per ogni problema o informa

zione relativa alla tua salute. Alcuni esempi. Vuoi parlare con un medico o prenotare una visita? Devi poter orga nizzare una video chiamata o poter ac cedere alle strutture sanitarie direttamente dalla piattaforma All Well. Vuoi accedere ai tuoi referti perché hai cambiato medico? Con l’integrazione del fascicolo sanitario elettronico devi poter accedere a tutta la documentazione necessaria in un click”. Ultimo ma non meno importante, assu me un ruolo rilevante la prevenzione. Le compagnie e i riassicuratori contano su realtà come All Well per ridurre l’insor genza di malattie gravi nei loro clienti, con una conseguente diminuzione del rapporto sinistri/premi. All Well è anche questo: ciascun cliente, anche con i piani più semplici, ha 100 euro di budget an nuale da spendere per analisi di check up generali del sangue e delle urine; la digitalizzazione di questi dati può aiutare a indicare e prevenire potenziali problemi di“Ilsalute.prodotto assicurativo è la base della nostra piattaforma. Attualmente possiamo offrire tre prodotti per i privati: Base, Pro e Executive. Sono prodotti indicati per liberi professionisti, le cui entrate di pendono dal proprio lavoro diretto e dalla propria mano d’opera. I piani Base e Pro proposti sono mensili e possono essere disdetti in qualsiasi momento dopo il terzo mese, mentre l’Executive è annuale ma con pagamento mensile, che dà mag gior controllo sulla spesa.

Per rispondere a queste esigenze nasce All Well, l'assicurazione sanitaria digitale per privati e aziende. “La startup ha due obiettivi iniziali: aumentare la trasparenza e semplificare la sottoscrizione. Ad oggi,

Laurentis, può essere usata con lo scopo di "capitalizzare al meglio i dati clinici della popolazione, semplificare l’accesso alle cure e alla prevenzione, ottimizzare i Kpi del settore sanitario nella gestione di pazienti e prestazioni e agevolare l’adozione da parte di privati e aziende di assicurazioni o servizi di assistenza socio sanitari privati caratterizzati da un alto livello di digitalizzazione".

infatti, il cliente può sottoscrivere una polizza con All Well in meno di tre minuti e gestire i sinistri direttamente dall’app in modo chiaro e semplice. Sul fronte della trasparenza, invece, il cliente ha sempre una visuale chiara di ciò che è coperto e cosa è stato già consumato in termini di copertura annuale.

Il cofondatore e managing director Flavio De Laurentis

Round da 17 milioni di euro per il servizio di psicologia online: a lavorare per normalizzare l’accesso alla terapia”

N

Parole di entusiasmo anche da Insight Partners. "Il futuro del benessere psicologico richiede un nuovo modello di care delivery che sia accessibile, empatico, conveniente, tecnologicamente all’avanguardia. Ciò è tanto vero in Italia quanto lo è in Spagna. Siamo orgogliosi di supportare questo team”, ha commentato il managing director Scott

SARANNO UTILIZZATI PER

Yes, Unobravo can

“Sono davvero molto felice di scrivere questo nuovo capitolo della storia di Uno bravo”, ha commentato De Stefano. “Con tinueremo a lavorare per il benessere mentale e per la normalizzazione dell’ac cesso alla terapia, rendendola ancor più inclusiva e democratica. Oggi, come prin

“Continuiamo

La storia di Unobravo inizia nel 2019 e nasce con una visione chiara: rendere più accessibili il sostegno psicologico e la psi coterapia grazie alla tecnologia. L’azienda, che oggi dà lavoro a circa 2.100 persone, di cui il 93% donne, è passata in appena un biennio da poche decine di pazienti a

I capitali raccolti consentiranno alla so cietà fondata da Danila De Stefano, tra i 100 Under 30 di Forbes Italia nella categoria Healthcare del 2021, di accelerare il suo processo di crescita attraverso il poten ziamento del team e dell’équipe clinica con l’obiettivo di raggiungere quota 3mila psicologi e psicoterapeuti entro l’anno prossimo, garantendo loro piani di for mazione continua. Sono inoltre previsti investimenti nella tecnologia, per rendere l’esperienza dei pazienti ancora più ricca grazie all’aggiunta di nuovi servizi. Infine, attenzione particolare sarà dedicata al l’internazionalizzazione, consolidando la presenza in Spagna attraverso il brand Buencoco, e all’avvio di nuove partnership con il settore privato.

cipale operatore del settore, crediamo che sia una nostra chiara responsabilità raf forzare l’impatto sociale della nostra atti vità, forti e orgogliosi della fiducia che Insight Partners ci ha accordato”.

112 SmallGiants | Autunno 2022 Startup

uovo successo per Unobravo, ser vizio di psicologia online e da poco anche società benefit, che ha completato un round di inve stimento da 17 milioni di euro guidato da Insight Partners. Per la società di venture capital e private equity con sede a New York, Unobravo rappresenta il primo in vestimento in Italia. Il round ha visto la partecipazione di angels investor strategici tra cui Thomas Plantenga, ceo e fondatore di Vinted, Olivier Bonnet, cto di BlablaCar, e Anne de Kerckhove, ceo di Freespee.

di Roberta Maddalena

supportarne oltre 40mila. Oggi conta una équipe di 2mila psicologi per 500 mila se dute erogate in totale e un core team di oltre 105 persone.

giunto Alessandro Luciano, investor di In sight Partners e da oggi board member di Unobravo.Condegli asset di circa 90 miliardi di dollari e investimenti in oltre 600 aziende distribuite nel panorama internazionale, Insight Partners, che finora ha contribuito alla crescita di realtà del calibro di Twitter, Delivery Hero, Shopify e Trivago, ha ac compagnato più di 55 società alla quota zione sul mercato azionario.

I CAPITALI RACCOLTI RAFFORZARE IL LE TECNOLOGIE E PER CONSOLIDARE LA SUA PRESENZA IN SPAGNA

“SiamoBarclay.sicuri che con il nostro supporto, e quello degli altri soci, diventerà un punto di riferimento, in Italia e in Europa, per la psicologia a 360 gradi", ha poi ag

TEAM,

Danila De Stefano, ceo e fondatrice

“CI SIAMO ACCORTI CHE GESTIONE DEGLI STOCK

Il tasso di annullamento di 1000Farmacie è oggi sotto l’1%. La metà delle consegne avviene entro 24 ore, perché gli articoli

“C

partono dalla farmacia più vicina all’utente. “Per quanto riguarda i prezzi, giochiamo sulle capacità d’acquisto di singole farmacie”, aggiunge Petrone. “Alcune sono molto com petitive su specifici settori e vendono a cifre inferiori a quelle dei leader di mercato”. Per le farmacie indipendenti, “la convenienza sta nel trovare la visibilità dell’online senza dovere progettare un sito web apposito”.

DELLANELLAPROCESSIESERCENTIAFFIANCHIAMOANCHESIAMOQUALCHEPORTAVADIFFICOLTÀ.DIVENTATICONSULENTI:GLINEIINTERNIEPIANIFICAZIONEDOMANDA”

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i siamo accorti che nel settore farmaceutico solo il 5% dei prodotti veniva venduto on line, ma il tasso di crescita era del 15% all’anno. Abbiamo verificato che piccole e medie farmacie hanno uno stock ridotto e quindi è difficile, per il con sumatore, trovare in un unico luogo tutto ciò di cui ha bisogno. E abbiamo capito che i costi logistici degli e-commerce tradizionali erano così alti che spesso azzeravano i margini”. Fu questa analisi a spingere Nicolò Petrone a creare, assieme a due cofondatori, 1000Farmacie, la piattaforma digitale che raccoglie 150 farmacie italiane. Un progetto che ha già raggiunto quasi 500mila clienti e un giro d’affari stimato di oltre 25 milioni di euro. E che ha raccolto 16,7 milioni di finanziamenti, di cui 15 in un round di feb braio.Petrone, amministratore delegato, ha creato 1000Farmacie assieme a Mohamed Younes, direttore operativo, e Alberto Mar chetti, a capo del marketing. Tre profili con formazioni e trascorsi diversi. Petrone ha fondato nel 2015 la fintech Medici, acquistata poi dall’americana Prove. Younes viene da consegne e mobilità: Foodora, Delivery Hero, Cityscoot. Marchetti, ingegnere, si è invece occupato per tre anni e mezzo di pianificazione della domanda in Brooks Brothers. I tre hanno avviato la società proprio nei primi mesi della pandemia. “1000farmacie è nata nell’aprile 2020 e ha iniziato a operare nell’estate seguente”, ri corda Petrone. “In quel periodo raggiunsi la mia fidanzata in Turchia. Pochi giorni dopo bloccarono i voli: sono rimasto all’estero

per un anno. Abbiamo parlato su Zoom per tutta la fase di startup”.

Da sinistra a destra: Mohamed Younes, Nicolò Petrone e Alberto Marchetti, fondatori di 1000Farmacie

Proprio le competenze tecnologiche, se condo Petrone, rappresentano uno dei loro punti di forza. “Quasi tutte le farmacie online sono create da farmacisti che si lan ciano nell’e-commerce. Noi siamo una tech company che è entrata nel settore farma ceutico. Portiamo un punto di vista diverso”. È proprio per conservare quella diversa prospettiva che 1000Farmacie punta a co struire uno staff composto almeno per il 50% da non italiani. “L’altro pilastro è il servizio clienti, che ricalca aziende di con segne di ultimo miglio come Glovo”, dice Petrone. “Rispondiamo in cinque minuti”.

di Vittorio Mantovani

I fondatori hanno trovato ispirazione ancora più a est e ancora più a sud di Istan bul: in India. “Solo lì esisteva un mercato decentralizzato di farmacie indipendenti”, spiega Petrone. “Siamo partiti con una decina di partnership. E presto ci siamo resi conto di un altro problema: molte far macie hanno grosse difficoltà di gestione dello stock e, di conseguenza, alti tassi di annullamento degli ordini”. Petrone, Younes e Marchetti hanno trovato allora un altro modello: FarFetch, piattaforma che vende online articoli di moda, lusso e design. “FarFetch ha capito di dovere diventare anche consulente delle boutique. Noi ab biamo fatto lo stesso con le farmacie. Le af fianchiamo nei processi interni e nella pia nificazione della domanda”.

113Autunno 2022 | SmallGiants Startup

L’unione fa la forza

1000Farmacie nasce per mettere i vantaggi dell’e-commerce a portata dei farmacisti. Oggi conta quasi 500mila clienti

Il cfo Valerio Chiacchio

di Andrea Celesti

114 SmallGiants | Autunno 2022 Startup

Il primo passo dell’azienda consiste nel l’analizzare le caratteristiche del centro urbano, come la densità della popolazione, le famiglie e il reddito medio pro-capite, e della concorrenza. Una volta fatte le opportune verifiche si procede con l’aper tura del food delivery. Alfonsino segue un ciclo di cassa positivo, che consiste nel l’incassare in anticipo l’importo dell’ordine per poi restituirlo, al netto della propria fee, il mese successivo. Tra i servizi offerti c’è il Prenota un driver (Pud), che permette

Il delivery arriva in provincia

“I NOSTRI RIDER HANNO CONSEGNE GRATUITAMENTE”FORNITO

l digital food delivery è un settore in forte espansione e oggi arriva a coprire un quarto del mercato delle consegne a domicilio. I grandi colossi hanno fiutato l’occasione, concentrando gli sforzi sulle grandi aree urbane e lasciando sco perte le piccole città. Nel 2016, per sop perire a questa mancanza, quattro ragazzi di Caserta decisero di unire le forze per creare Alfonsino, un servizio di consegna di piatti a domicilio nei piccoli comuni. “Avevamo tanti amici che si vantavano di utilizzare le piattaforme di consegna. Al l’inizio in pochi volevano venire dalle nostre parti e così abbiamo deciso di far partire la nostra attività”, dice il cfo di Al fonsino Valerio Chiacchio. Con il tempo la società ha esportato il modello del food delivery, poi diventato solo delivery, nelle varie città di provincia con una serie di servizi. “La costruzione di un modello che segue metriche diverse da quelle della grande metropoli è stata la svolta”.

territorio ed è un punto di riferimento per le ordinazioni online nei piccoli centri urbani. “In Italia abbiamo dieci città con almeno 250mila abitanti, noi vogliamo raggiungere tutte le altre”. La società non nasconde la volontà di prendere l’etichetta delivery, traendo ispirazione dai grandi colossi. “Amazon effettua le consegne entro 24 ore. Noi vogliamo fare lo stesso ma in 30 minuti”. Di recente, l’attività si è allargata con la consegna di spesa, elet trodomestici, prodotti fitness, farmaci e piante. Gli accordi con partner di livello, come Carrefour e Burger King, e l’ingresso in borsa nel settore delle pmi, rappresen tano la volontà di proseguire nel processo di espansione e garantire alle piccole città un servizio sempre più efficiente.

I

ai partner dell’azienda d’importare ordini telefonici sulla piattaforma e servirsi dei rider per le consegne dei prodotti presso il domicilio del cliente. “In questo modo riusciamo a convertire la platea delle per sone ancorate all’offline. Il cliente del futuro ce lo stiamo costruendo già adesso”.

Oggi Alfonsino ha 63 centri attivi sul

TUTTE LE TUTELE, TRA CUI DEI CONTRATTI A REGOLA E I CONTRIBUTI INPS. INOLTRE IL KIT PER EFFETTUARE LE

Fin dalla costituzione, la società ha adot tato una politica di gestione dei propri driver orientata alla sostenibilità sociale.

“Il rider felice è un messaggio di qualità e questo è importante in un‘ottica di fide lizzazione del cliente”, continua Chiacchio. In azienda, il driver ha tutte le tutele con trattuali: dal contratto di Collaborazione continuativa e coordinata ai contributi Inps.E poi altre tutele, come il contributo spese e il driver kit fornito gratuitamente. Alfonsino inoltre è attiva nelle iniziative di sostenibilità ambientale, con l’obiettivo di diventare una società benefit. E vuole sensibilizzare sia i driver, con veicoli a impatto zero, che i suoi partner, mediante l’utilizzo di packaging ecofriendly.

Alfonsino consegna cibo e altri prodotti nei piccoli comuni, mettendo la sostenibilità sociale e ambientale al primo posto

È

imprenditori e una campagna di crowd funding. Anche Giorgio Chiellini e l’ex pilota di Formula 1 Giancarlo Fisichella hanno investito nel progetto. “Per sdoganare nuove modalità di fruizioni o nuove pro fessioni digitali è fondamentale avere i giusti ambasciatori. E il mondo sportivo rappresenta sicuramente la connessione più immediata per il grande pubblico”.

tizioni nazionali, la School League e l'Uni versity Master, la prima dedicata agli stu denti delle scuole superiori e la seconda a quelli universitari. Entrambe le competizioni hanno in palio migliaia di euro sotto forma di borse di studio dedicate ai vincitori. Le due manifestazioni hanno riscosso successo collezionando migliaia di iscritti e ottenendo la sponsorizzazione di importanti brand, oltre che la partecipazione in live streaming di personaggi come il telecronista Pierluigi Pardo e il calciatore Giorgio Chiellini.

115Autunno 2022 | SmallGiants Startup

Ogni anno 2Watch propone due compe

2Watch trasmette ogni mese 200 ore di dirette, produce oltre 300 video raggiun gendo più di cinque milioni di utenti (oltre 20 milioni se consideriamo anche il network di streamer) e ha una sua follower base di oltre 270mila persone suddivisa tra le piat taforme TikTok, Twitch ed Instagram. 2Watch può contare inoltre su un network di talent eterogeneo; il network, che conta più di 15 content creator, ha al suo interno influencer e streamer, uomini e donne, sul mondo dell’esports, del gaming e della pop“Hoculture.vistonelle piattaforme di streaming e di gaming un’evoluzione dei social e negli streamer quella degli influencer”, spiega Fabrizio Perrone, cofondatore di 2Watch. “Poi ho incontrato i miei attuali soci che lavoravano già da tempo in questo mondo ma avevano bisogno di maggior esperienza di management e crescita. Potevo lasciarmi scappare questa occasione?”

aL’intrattenimentomisuradiGenZ

Per scoprire i nuovi progetti della startup non serve andare troppo avanti nel tempo. “Nell’ultimo trimestre del 2022 lanceremo un nuovo format su musica e gaming. Ma soprattutto una nuova unità sul metaverso grazie all'investimento di una Telco (ancora top secret)”.

“OGNI ANNO CI SONO DUE

“Da queste iniziative abbiamo avuto ottime risposte”, spiega Perrone, “L'ultimo Uni versity Master ha generato oltre 115 milioni di impressions e un milione di minuti guar dati, che corrispondono a quasi due anni. Siamo solo agli inizi ma siamo convinti di riuscire a posizionare il gaming come in trattenimento mainstream per la GenZ”.

Media-tech nel settore esport e gaming, 2Watch crea, organizza e gestisce campagne di influencer marketing

n milione di followers e 50 milioni di views mensili nei prossimi 12 mesi. Sono questi gli obiettivi di 2Watch, media-tech company ope rante nel settore esport e gaming che crea, organizza e gestisce campagne di influencer marketing per consentire ai brand di raggiungere la nuova audience della GenZ. La startup innovativa, nata a inizio 2021, si basa su tre pilastri fonda mentali: intrattenimento, tecnologia e ge stione di talenti.

Grazie ad una mirata attività di fundraising, durante il 2021 2Watch ha raccolto 1,3 milioni di euro attraverso business angels,

INNAZIONALICOMPETIZIONICHEHANNOPALIOMIGLIAIADIEURO:L’ULTIMAHAGENERATO115MILIONIDI‘IMPRESSIONS’ECIRCAUNMILIONEDIMINUTIGUARDATI”

Il cofondatore Fabrizio Perrone

U

di Matteo Sportelli

ermettere ai consumatori di essere parte attiva nella rivoluzione so stenibile, con lo scopo di educare le aziende stesse a strutturare de cisioni e strategie favorevoli al benessere e alla cura dell’ambiente e della società. È con questo ambizioso obiettivo che nel 2020, annus horribilis per lo scoppio della pandemia, è nata Renoon, la startup che ha la missione di rendere le informazioni sull'impatto ambientale e sociale trasparenti quanto il prezzo o il colore dei prodotti prima che le persone acquistino. Il tutto tramite l’app e la propria piattaforma globale che aiuta le persone a interagire, scoprire e conoscere gli sforzi di sostenibilità dell'azienda prima di decidere di acquistare qualcosa. Permettendogli anche di recensire la società stessa e condividendo la loro personale percezione di ciò che devono fare meglio o ispirando altre persone a fare le scelte giuste. In sintesi, un TripAdvisor dellaFondatasostenibilità.daungiovane team italiano co nosciutosi ad Amsterdam, rappresentato da Iris Skrami, Nicolò Tresoldi, Gabriele Trapani e Piero Puttini, Renoon è il frutto dell’attenzione costante, da parte proprio delle nuove generazioni, verso l’ambiente e verso la connessione, sempre più incisiva e decisiva, tra tecnologia, sostenibilità e business. “Lavorando per diverse multina zionali di moda, una delle mie passioni in sieme alla tecnologia, mi sono accorta che come consumatrice era veramente difficile

116 SmallGiants | Autunno 2022 Startup

P

Renoon permette ai consumatori di valutare e recensire prodotti e scelte green delle aziende, tutto attraverso un’unica app TRA GLI INVESTITORI L’EX CIO DI GUCCI,UNA SOCIETÀ DI VC E IL GOVERNO CON INVITALIA, L’AGENZIA NAZIONALE PER DEGLIL'ATTRAZIONEINVESTIMENTI

fidarsi dell’azienda e capire, al tempo stesso, cosa stessero facendo in ottica di sosteni bilità”, dice Iris Skrami, cofondatrice e già tra gli under 30 di Forbes del 2021. “C’erano e ci sono troppi claim autoreferenziali, che non apportavano e non aggiungevano nul la”. Così, sfidando anche la crisi innescata dalla pandemia, è nata Renoon. “Non ho

di Massimiliano Carrà

mai avuto il desiderio di diventare im prenditrice. Poi però ho capito che dovevo fare qualcosa di diverso. Dovevo iniziare a pensare più in grande e creare qualcosa che poteva avere un impatto anche al di fuori di me stessa. E allora mi sono imbattuta in questo nuovo progetto”. La suite di pro dotti Renoon è stata scelta da oltre 200 brand e sostenuta da figure come l’ex cio di Gucci, i primi dipendenti di Spotify, l'ex cto di Yoox Net a Porter Group, la società di venture capital 500 Global San Francisco e il governo italiano, grazie al supporto di Invitalia. Guardando al futuro, Iris Skrami non ha dubbi: “Vogliamo convincere le grandi aziende ad abbracciare ciò che le nuove generazioni vogliono. Dobbiamo avere il coraggio di trasformarci e prosperare sempre di più insieme alla tecnologia e ai bisogni del nostro pianeta”.

Il dellaTripAdvisorsostenibilità

Il team di Renoon, da sinistra a destra: Gabriele Trapani, Iris Skrami, Nicolò Tresoldi e Piero Puttini

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117Autunno 2022 | SmallGiants Startup

di Edoardo Prallini

che entra in gioco la formula del “pago quando ho trovato lavoro”. In questo modo gli allievi entrano nella scuola grazie esclu sivamente al loro talento e poi, a corso finito, pagano l’iscrizione dopo aver trovato lavoro. “Il nostro intento è quello di creare impatto sociale: noi selezioniamo il talento e aggreghiamo il rischio, pagando le spese necessarie a formare quel talento”. Il corso dura sei mesi, si svolge in maniera intensiva e completamente online. Gli allievi scrivono codici tutto il giorno e seguono anche un percorso di sviluppo delle soft skill. “Abbiamo anche un mental coach che va a lavorare sull’area emozionale”. La selezione dura per l’intera durata dei sei mesi e si concretizza attraverso dei test. La formazione si svolge invece in due momenti: una parte in cui lo studente studia il materiale, e un’altra in cui ne discute con i nostri docenti: “Con questo metodo blended l’allievo arriva in classe già formato. A questo punto è in grado di comprendere la messa in pratica

Prima trovi il lavoro e poi paghi innovativa

NOSTRO MODELLO PREMIA IL TALENTO,NON LA ILPLACEMENTSUCCESSOLAISCRIVERSIECONOMICAPOSSIBILITÀDIDEIRAGAZZI:PERCENTUALEDIDELNOSTRODOPOCORSOÈDEL90%”

“IL

Per combattere la disoccupazione giovanile Develhope forma programmatori con una formula

“In Italia c’è un grande gap tra cosa cercano le aziende e quanto i giovani possono offrire”, afferma Massimiliano Costa, fondatore di Develhope. Un 37enne che dal 2015 al 2020 ha guidato la startup ShareTheMeal, a Berlino, facendola nascere e accompagnandola nel processo di crescita. Un’app di donazioni con un’idea che fun zionava, un modello di business sostenibile, ma sempre alla ricerca di sviluppatori. “Così abbiamo inventato questa scuola con l’intento di formarne alcuni. E proprio nei primissimi test ci siamo resi conto che in Italia la sele zione all’interno di un corso professionaliz zante sarebbe stata fatta non tanto sulla base del talento, bensì della possibilità di pagare l’iscrizione e parteciparvi”. Ed è qui

odello di tecnologia solidale, esem pio di responsabilità sociale, star tup ad alto impatto. Chiamatela come preferite. Se la si vuole condensare in un nome, quello giusto è Develhope. Un nome che richiama le parole inglesi developer, traducibile come ‘pro grammatore’, e hope, che significa ‘speranza’. Nel concreto, si tratta di una scuola di coding nata a Palermo nel 2019 con l’intento di combattere la disoccupazione giovanile. Un problema sociale soprattutto nel Sud Italia, che assume dimensioni ancora mag giori all’interno del mondo Stem (acronimo per science, technology, engineering and ma thematics). Ma il fattore distintivo è il modello con il quale combatte questo fe nomeno: ‘Paghi solo quando trovi lavoro’.

della teoria o di sciogliere dei nodi relativi all’applicazione dei concetti”. Il modello funziona. Anche perché solo il suo funzio namento (quindi il placement dei ragazzi) permetterebbe alla startup di sopravvivere e crescere. A testimoniarlo è la percentuale di allievi che trova lavoro: 90%. E poi i fi nanziamenti raccolti con Cdp venture capital, che a luglio del 2021 ha investito in Devel hope due milioni di euro attraverso il fondo Italia Venture II - Fondo Imprese Sud. “Il nostro ecosistema responsabilizza tutti i soggetti coinvolti: lo studente sa che De velhope sta facendo di tutto per aiutarlo a trovare lavoro. E noi dobbiamo trovare lavoro per garantire il successo del nostro modello di business”. Se fallisce lo studente, fallisce anche Develhope. E sia lo studente sia Develhope hanno più di un motivo per non fallire.

Il fondatore Massimiliano Costa

onza atto secondo, in pista scen de la sicurezza, quella che nasce dall’innovazione, dalla sosteni bilità e dal fattore umano. È un concetto modernissimo, è quanto vanno per seguendo, a partire dal 2015, i 17 obiettivi Onu per lo sviluppo sostenibile, ovvero le grandi sfide del nostro tempo, che riguardano tutti noi. Sul fronte della mobilità, l’Onu getta le fondamenta: sostenibilità, resilienza, in clusione e, per l’appunto, sicurezza. Leave no one behind. Non si lasci indietro nessuno: è molto più di uno slogan. A Monza, per l’esattezza dentro l’Autodromo Nazionale, il 12 ottobre 2022, anniversario della scoperta dell’America e, dunque, del mondo nuovo, nonché della seconda storica edizione 2021, va di scena Visione Sicurezza 2022. Una nuova visione per la sicurezza road&rail. Al mondo della strada si aggiunge quello della ferrovia, che non è un addendum, ma il completamento di una storia antica, perché la ferrovia è nata dalla strada (quella romana, con i solchi a ospitare le ruote dei carri) e allo stesso tempo la strada è nata dalla ferrovia (in principio, si veda la parentesi precedente, furono proprio i binari, grandiosa invenzione ancora ben visibile per chi ha l’oc casione di fare un giro a Pompei). Safety through innovation, dunque. Un mezzo e un fine. Ma anche safety through sustainability e, soprattutto, safety throught human factor Il che significa competenza, ma anche passione, approfondimento ma anche vivibilità. La domanda a questo punto è: di quale tipo di

di Fabrizio Apostolo*

Strada, che sta lavorando già in prospettiva maggio 2023 (convegno nazionale a Roma) e soprattutto ottobre 2023 (congresso mondiale della strada, a Praga). Su quello ferroviario, è

118 SmallGiants | Autunno 2022 Road&Rail

L’edizione 2022 di Visione Sicurezza E la community delle nuove infrastrutture ha risposto prontamente all’appello, quello di riu nirsi per condividere idee, progetti e best prac tice. Lo farà a Monza, il prossimo 12 ottobre, nelle sale, nei paddock e lungo la pista del l’Autodromo che proprio quest’anno festeggia i 100 anni di storia, ricorrenza che se appaiata all’evento della prima volta in Serie A per il Monza calcio, fa del capoluogo della Brianza un autentico place to be Sul fronte stradale, al buon esito dell’edizione 2022 di Visione Sicurezza ha collaborato, tra gli altri, Piarc Italia, ovvero il braccio e la mente di casa nostra dell’Associazione Mondiale della

Strade e ferrovie, sicure e in armonia con l’ambiente. Saranno le infrastrutture le protagoniste di Visione Sicurezza 2022

Appuntamento il 12 ottobre all’Autodromo Nazionale con la community delle infrastrutture di trasporto

M

Divulgazione, laboratori, etica, inclusività, sostenibilità: le frontiere dell’infrastructure safety valicate da un evento unico nel suo genere

invece da sottolineare il ruolo di Anceferr, l’as sociazione nazionale delle imprese ferroviarie presieduta da Vito Miceli, il cui know-how rap presenta sempre di più un autentico “ponte” tra ferrovia e strada. Dato l’impegno di molte di esse proprio nei grandi cantieri di manu tenzione stradale e autostradale. Tra i fattori a

valore aggiunto portati in eredità: la rigorosa qualificazione d’impresa e l’organizzazione nella gestione delle tempistiche esecutive. Tra i patrocini, oltre quello concesso proprio pochi MONZA CAPITALE DI SICUREZZA E INNOVAZIONE

sicurezza stiamo parlando? Di una sicurezza, innanzitutto, che non è organismo semplice, ma complesso e sfaccettato, che non è sin golare, ma plurale: sicurezza della circolazione, stradale e ferroviaria, sicurezza delle infra strutture (da monitorare e irrobustire), sicurezza nei cantieri. Tutto questo racconterà Visione Sicurezza, dando voce a quella che nel primo numero di questa rubrica abbiamo definito la “community delle nuove infrastrutture”.

giorni fa dal Mims (Ministero infrastrutture e mobilità sostenibili), va quindi registrato quello di Ansfisa, l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle infrastrutture ferroviarie, stradali e au tostradali. Un crocevia, un laboratorio per chi vuole entrare nel merito della nostra sicurezza Aplurale.proposito di laboratori, Visione Sicurezzache da quest’anno è organizzato dalla newco Vision, conference&media company con soci Vita International e AstepON - ne proporrà più

Road&Rail

*Responsabile Comunicazione Visione Sicurezza Autunno SmallGiants

Da Monza a... Monza. Torna all'Autodromo Visione Sicurezza, l'evento di Vision sull'innovazione nell'engineering

Visione Sicurezza, che nell’edizione 2021 ha valicato quota 300 partecipanti, quest’anno punta a superare il traguardo, puntando sulla quantità, ma soprattutto sulla qualità dell’udi torio, che è poi la community da mettere in rete. Ci saranno rappresentanti delle istituzioni, stazioni appaltanti, progettisti, imprese, docenti universitari, tecnologi e in generale innovatori. Una comunità tecnica sempre più desiderosa di “gettare ponti” - tra strade e ferrovie, tra in frastrutture e veicoli, tra ricerca e applicazione - che prima, dopo e durante questa edizione troverà (anzi, ha già trovato) un valido supporto in un nuovissimo magazine digitale, concepito proprio per raccontare a tutti questi temi, per intrecciare tutti questi fili. Si chiama Vision Journal, sul web www.visionjournal.it, ed è online da maggio di quest’anno. Ha raccontato, racconta e racconterà non solo e non tanto le grandi infrastrutture in senso lato, ma piuttosto quelle “pepite” di innovazione, sicurezza e ge stione ambientale che si possono rintracciare all’interno delle grandi e piccole opere, così come nelle grandi e piccole manutenzioni.

Ansfisa©

Culturawww.visionesicurezza.ittecnicasemprein rete

2022 |

di uno, nel campo delle tecnologie ma anche dei materiali, per entrare nelle pieghe, provando, riprovando e toccando con mano, della sicurezza sul campo: quella che da teoria si fa pratica empirica e che deve funzionare. Tornando alla sala convegni le sessioni sono Visione, Sicurezza, Innovazione e Ambiente. Tutte permeate di un fattore umano che in certi casi deve anche sa persi fare “divino”. Ne parlerà Vito Mancuso, filosofo e teologo, cultore della scienza del l’anima e del senso profondo della vita.

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Per anticipare qualche tema singolare, infine, a Monza si parlerà di smart road con il ceo di Anas Aldo Isi, di ricerca e innovazione con quello di Movyon Lorenzo Rossi, di futuro dei trasporti con Bibop Gresta, ceo di Hyperloop Italia, di soluzioni avanzate di monitoraggio con l’inventore Ezio Giuffré, di coabitazione tra cantieri ferroviari e viabilità autostradale con il manager di A4 Holding Piermauro Masoli e di sicurezza stradale del futuro (da costruire nel presente) con Luciana Iorio, presidente del Global forum for road traffic safety Unece Finita(Onu).qui? Assolutamente no, perché nel corso di questo special day non mancheranno ulteriori contributi, per esempio di speaker internazionali, tra cui, in video, Jean Todt, inviato speciale Onu per la Sicurezza Stradale, nonché di par tecipanti provenienti da “altri mondi”, che por teranno messaggi preziosi. Dagli snowborder della scuola professionale di Madonna di Cam piglio a due realtà molto attive anche nel sociale: la società di calcio femminile Villa Im periale Planet e i soccorritori di strada del Gruppo V.O.Dae Verona.

esecutiva e performance. Il Gruppo Prismi presidia con successo questi differenti mercati grazie a una struttura snella e flessibile. Può essere, infatti, considerato la prima ExO Digital company italiana, ovvero una “organizzazione esponenziale”, società che si pone l’obiettivo di raggiungere i migliori Kpi del settore consentendo una crescita rapida nel tempo attraverso l’implementazione dei principi delle Exponential Organization applicati però all’offerta di servizi digitali, di marketing e di comunicazione, abbattendo i costi e accelerando la crescita, grazie all’ap plicazione delle nuove tecnologie (cloud, big data, internet of things, artificial intelligence e altro).

aolo Romiti da luglio 2021 è alla guida, nella veste di presidente e amministratore delegato, del Gruppo Prismi, una holding quotata al mer cato Egm di Borsa Italiana che opera nel settore del MarTech, acronimo di Telecom munication media & technology.

Abbattere i costi accelerando la crescita grazie alle nuove tecnologie: Gruppo Prismi è considerata la prima ExO digital company italiana

Il presidente e amministratore delegato Paolo Romiti

H2H Creative Production è l’altra anima del Gruppo, agenzia specializzata nell’esecuzione di strategie digitali che si rivolge al segmento di mercato più evoluto, gestendo medie e grandi aziende e Pubblica amministrazione. Attraverso l’integrazione avvenuta a fine 2021 della branch tecnologica Wellnet rea lizza progetti di creatività, comunicazione, marketing digitale e tradizionale caratte rizzati da elevato gradiente tecnologico, con un forte orientamento verso eccellenza

Il Gruppo si pone come un abilitatore digitale, come player di innovazione per l’intero Paese e ha l’obiettivo di creare i presupposti per una nuova digitalizzazione che sia innovativa e sostenibile. La holding risponde infatti ai differenti bisogni del mercato grazie a due ti pologie di offerta. Da una parte lavora se guendo la logica industriale con prodotti di comunicazione e visibilità, realizzati dalla ca pogruppo Prismi, e dall’altra svolge attività consulenziali, di marketing e comunicazione attraverso H2H Creative Production.

P

Prismi da oltre 15 anni affianca le aziende italiane nel loro processo di digitalizzazione a 360 gradi, in molti casi aprendo la strada al processo di trasformazione digitale dei propri clienti e realizzando per loro siti internet, ecommerce, campagne adv, gestendone i profili social e promuovendo attività formative. Il Gruppo, grazie a una rete commerciale estesa su tutto il territorio nazionale e attraverso nuove forme di partnership con differenti realtà locali come Advalor, azienda guidata da Rauf Kallogjeri, serve oltre 6mila clienti, principalmente professionisti, artigiani, piccole e medie imprese. Con la recente fusione con Voodoo, agenzia specializzata nel digital mar keting a livello locale, e con The Faktory Group, entità sita in Kosovo e focalizzata sulla digital mass production, Prismi arricchisce e completa ulteriormente la gamma di servizi

dedicati alle Pmi. L’azienda affianca, inoltre, le piccole e medie imprese nel loro processo di internazionalizzazione grazie a un accordo con Alibaba.com, la più grande piattaforma di scambio online b2b del mondo.

120 SmallGiants | Autunno 2022

Gruppo Prismi ABILITATORE DIGITALE A 360 GRADI

può scegliere tra tutti i prodotti disponibili sul mercato. L’impatto dei costi Quanto incidono i costi dei prodotti di in vestimento? Vediamo la differenza tra in vestire 500mila euro in un portafoglio che costa il 2,5% all’anno (il costo medio dei portafogli creati dalle banche) e un porta foglio che costa lo 0,3% all’anno (il costo medio dei portafogli che creo per i miei clienti). Per entrambi i portafogli ipotizziamo un rendimento medio annuo del 6%. In dieci anni il capitale investito in uno dei miei portafogli arriverebbe a 870.401 euro, mentre il portafoglio della banca arriverebbe a 705.299 euro, ben 165.102 euro in meno. Questo calcolo è solo a titolo esemplificativo per mostrare l’impatto dei costi dei prodotti di investimento.

commercialisti e altri professionisti. La se conda differenza è la scelta dei prodotti che possono essere consigliati ai clienti. Il consulente bancario è limitato ai prodotti creati dalla propria banca (o quelli con il quale la stessa ha stretto accordi com merciali), mentre il consulente autonomo

LA NUOVA FRONTIERA DEGLI INVESTIMENTI

Introduzione dei consulenti finanziari au tonomi Nel dicembre del 2018 è stata introdotta la sezione dei consulenti finanziari autonomi, professionisti che operano in maniera priva di conflitti di interessi, completamente slegati da banche e compagnie di assicura zioni. Quali sono le principali differenze tra un consulente di banca e un consulente autonomo? La prima è come vengono re munerati. Il consulente della banca viene remunerato ogni volta che vende un prodotto e ogni volta che vengono raggiunti deter minati obiettivi commerciali. In poche parole, il consulente della banca più vende più gua dagna, situazione non desiderabile per il cliente. Il consulente autonomo, invece, viene pagato a parcella come gli avvocati,

di Giovanni Setti*

Priva di conflitti di interessi e slegata da banche e compagnie di assicurazioni: perché la consulenza indipendente è vantaggiosa

o scenario prima dell’introduzione dei consulenti finanziari autonomi Fino a dicembre 2018 chiunque vo lesse ricevere dei consigli d’inve stimento poteva affidarsi solamente alle banche o alle compagnie di assicurazioni. In poche parole, ci trovavamo in una situa zione dove vi era un’enorme domanda da parte degli italiani che poteva essere legal mente soddisfatta da pochi player. Le con seguenze? Queste società hanno sfruttato la situazione vendendo prodotti costosi ai propri clienti e intascando ghiotte commis sioni. Non a caso, i prodotti di investimento italiani sono ancora oggi tra i più costosi al mondo.

Consulenza 121Autunno 2022 | SmallGiants

L

Il mio obiettivo è aiutare le persone a libe rarsi dai costi dei prodotti di investimento italiani, in modo da poter sfruttare al mas simo la forza degli investimenti per rag giungere i propri obiettivi di vita.

Giovanni Setti, consulente finanziario autonomo

Chi sono e quali sono i miei obiettivi Mi chiamo Giovanni Setti e sono un consu lente finanziario autonomo. Ho studiato Business administration a Charlotte, North Carolina (Stati Uniti), ho conseguito un Ma ster in Investment management all’Uni versità di Ginevra, un Master in Pianifica zione e consulenza finanziaria indipendente e un altro in Consulenza finanziaria per le aziende. Inoltre, sono l’autore del libro Come investire partendo da zero e pubblico regolarmente articoli su Money.it, We Wealth e Wall Street Italia.

di Santi Delia

122 SmallGiants | Autunno 2022 Avvocato

tica, innovazione, tutela, organizza zione e competenza. Sono queste le parole che contraddistinguono da oltre un decennio lo studio legale Bo netti & Delia, specializzato nelle procedure concorsuali pubbliche volte all’assunzione nel pubblico impiego.

Lo studio inoltre segue da sempre i giovani medici per l’accesso alle specializzazioni, a medicina generale e al mondo della profes Nell’ambitosione.

della tutela degli insegnanti, il ricorso dello studio legale ha consegnato l’abi litazione ad oltre un milione di insegnanti di plomati in magistrale. Nell'ambito dell'appli cazione della legge Madia e dell'interpretazione delle categorie di soggetti stabilizzabili, in par

Nella foto gli avvocati Santi Delia e Michele Bonetti, fondatori dello studio legale

Dalla lotta al numero chiuso alla tutela degli insegnanti precari, lo studio legale Bonetti & Delia si cimenta in settori variegati del pubblico impiego

Fondato dagli avvocati Santi Delia e Michele Bonetti, con sedi a Roma e Messina, lo studio vanta un nutrito gruppo di giovani collaboratori tra avvocati, praticanti e paralegali con un know-how unico, caratterizzato dalle compe tenze necessarie per la gestione di contenziosi collettivi ed individuali in materia di grandi procedure di accesso al pubblico impiego, sanità, istruzione e forze armate. Aspetto che lo rende l’unico studio, tra quelli attivi a livello nazionale, capace di cimentarsi in tutti questi settori così variegati del pubblico impiego e dei concorsi pubblici con ruolo di primo piano. Anche e soprattutto in un contesto in cui la crisi economica ha causato un’evidente difficoltà di accesso alla giustizia per coloro i quali, pur ritenendosi lesi nei propri diritti, non avevano forza, in primis economica, di affermare le proprie Importantiragioni.ediverse sono le affermazioni nel mondo del diritto universitario ottenute in questi anni dallo studio legale Bonetti & Delia. Tutte le battaglie sui grandi temi dell'accesso ai corsi di laurea a numero chiuso - in primis Medicina e Odontoiatria, dove sono oltre 20mila gli ammessi nel corso degli anni che hanno coronato le proprie aspirazioni grazie al percorso giudiziale - sono passate per lo studio romano.

Dall'introduzione della graduatoria unica na zionale alla tutela dell’anominato, passando per l’abolizione del bonus maturità, per l’accesso ad anni successivi al primo da corsi di laurea affini o da atenei esteri e senza superare la prova di ammissione e per l’ampliamento dei posti utili all’accesso.

RIFERIMENTO NAZIONALE PER I CONCORSI PUBBLICI

E

ticolare in ambito di personale sanitario, sono decine le sentenze innovative patrocinate dallo studio tra cui quelle inerenti il diritto alla sta bilizzazione anche del personale già di ruolo a tempo indeterminato, seppur in categorie in feriori. Al fianco dei militari e del personale delle forze dell'ordine è giunta sino alla Corte costituzionale la battaglia sul mega concorso per il reclutamento di 1.300 allievi di Polizia, consentendo migliaia di reclutamenti. Infine, lo studio è da sempre impegnato in tutto l’ambito del diritto amministrativo. Uno dei dipartimenti dello studio cura anche l’assi stenza in fase contenziosa e stragiudiziale in materia di appalti e procedure concorsuali, oltre che l’assistenza di imprese e società in ambito di licensing internazionale.

La tassazione minima dell’accordo targato Ocse e G20 dovrebbe essere efficace da gennaio 2023. “Noi siamo pronti”, afferma lo studio Gazzani

erona è la seconda città italiana per numero di multinazionali, che giocano indubbiamente un ruolo trainante per l’economia del terri torio. Con l’arrivo dell’operatore olandese Sea food Connection, di proprietà del colosso del pesce giapponese Maruha Nichiro, 7 miliardi di euro di fatturato, quotato a Tokio e ufficial mente aperto in Italia attraverso un investi mento congiunto con Agrofish Italia, è la no vantesima multinazionale presente nella città veneta. La nuova entità sarà conosciuta come Seacon Italia ed è ufficialmente operativa dal primo giugno, grazie agli advisor Matteo Car rara e Pietro Gazzani dello studio Gazzani. Gli obiettivi sono importanti perché vogliono di ventare il primo operatore in Italia del com mercio e della produzione di pesce. Favorire la permanenza e incrementare gli investimenti delle multinazionali presenti sul territorio rappresenta senz’altro la spinta più efficace per attrarre nuovi capitali, ma occor rono obiettivi molto chiari: un’azione di retention e la promozione di politiche per l’attrattività, l’identificazione di un modello di customer care, lo studio di benchmark internazionali di riferimento, una comunicazione trasversale e immediata e, non da ultimo, un sistema economico-finanziario-fiscale abbastanza sem plice, o meglio smart, da competere con gli altri ACE,Paesi.SuperACE, PEX, rientro dei cervelli o rimpatriati, ritenute e dividendi sono alcuni vantaggi immediati che il nostro fisco concede non solo alle multinazionali, ma a tutte le so cietà che operano, producono e creano business in Italia. Ma è da ricordare anche un vero ar monizzatore fiscale nel nuovo diritto di im

Commercialista 123Autunno 2022 | SmallGiants

multinazionali che ricadranno sotto questa direttiva dovranno dotarsi di un sofisticato sistema di compliance che sia in grado di fare i calcoli sulla tassazione.

Massimo Gazzani, partner e fondatore di studio Gazzani

Gli effetti di questa norma dovrebbero essere quelli di far sì che i gruppi multinazionali smettano di utilizzare dei marchingegni giuridici per pagare meno del 15% ovunque si trovino. Ma se accadrà questo vorrà dire che tutto ciò andrà a vantaggio dei Paesi che già hanno una tassazione elevata e a svantaggio di quei Paesi che invece attirano le multinazionali con un'imposizione più tenue. Il che sarebbe già un successo per l’Italia e i nostri territori.

posizione del Rapporto sulla fiscalità conse gnato ai ministri delle finanze e ai governatori delle banche centrali del G20: che prevede le modalità per applicare il 15% di tassazione alle multinazionali. È ormai conosciuta come Global Tax, che trova sostegno e applicazione per tutte le aziende comunitarie e non. Cosa succede se la capogruppo si trova in un Paese non Ue? “Se ad esempio la capogruppo è in Usa e ci sono filiali in Germania, Francia e Bermuda (mentre gli Stati Uniti ancora non hanno trasposto l'accordo Ocse), saranno gli altri stati, in proporzione all'attività presente in ciascuno di essi, a dividersi la quota man cante per arrivare al 15%. Come si vede, si tratta di un sistema molto elaborato per evitare che meccanismi elusivi di tassazione abbiano la meglio”, afferma Massimo Gazzani, partner e fondatore di studio Gazzani. Le

V

LE MULTINAZIONALI E LA GLOBAL TAX IN ITALIA

“La direttiva Ue, secondo i piani, dovrebbe di ventare efficace dal primo gennaio del 2023. Mancano pochi mesi. È già tempo per le mul tinazionali di fare i conti con la nuova realtà. Noi siamo già pronti”.

L’ESPRESSO. TUTTO CIÒ CHE ERA E TUTTO IL NUOVO CHE VERRÀ. lespresso.it I LIBRI DE L’ESPRESSO IN EDICOLA, NELLE MIGLIORI LIBRERIE E SU AMAZON. STORIA.UNAINIZIAL’ESPRESSONUOVA

I powerbank di Mobbi sono attualmente disponibili in 250 locali di Milano: bar, hotel, ristoranti e centri commerciali. In quei luoghi, scelti accuratamente dal team della startup, è possibile noleggiare un dispositivo di carica per il tempo

Il piano prevede l’espansione in altre città. “Citando il vecchio detto, direi che tutte le strade portano a Roma”, spiega il ceo. “Miriamo a conquistare tutte le principali città metropolitane in cui siamo ovviamenteindispensabili,cercheremodi essere sempre più capillari”.

Il fondatore e ceo Junior Serge

A Milano il primo powerbank sharing: Mobbi permette di noleggiare un dispositivo di ricarica e riconsegnarlo in un altro locale affiliato

125Autunno 2022 | SmallGiants Ufficio

strettamente legati alla comunicazione, al passaparola online. Chi sa della sua presenza si sente chiamato ad integrarlo nella quotidianità. Ogni nostro utente è rimasto felicemente sorpreso dal servizio e soprattutto dalla sua comodità. Lo considerano un salvavita, quasi a livello di beni primari come la benzina. È un po’ estremo come esempio ma è anche vero che ormai senza cellulare non si può più fare nulla, neanche spostarsi”. La campagna social di Mobbi su Instagram riscuote infatti molto successo. Il profilo della startup conta già 44.200 followers e coinvolge diversi influencer e personalità di successo del web.

Q

Unisce l’alta tecnologia al design e dispone di cavi adatti a qualsiasi tipologia di device

necessario - grazie alla tecnologia Fast Charge una ricarica completa si ottiene in pochi minuti. Nel caso in cui, nel frattempo, ci si dovesse spostare, si può riconsegnare il caricatore in un altro locale affiliato Mobbi.

“Attualmente abbiamo 10mila utenti attivi e oltre 2mila powerbank in circolazione. Essendo una novità assoluta, l’uso del nostro servizio e la sua diffusione sono

I dispositivi sono geolocalizzabili tramite l’app: una volta trovata la stazione più vicina si può sbloccare un powerbank tramite un qr code. “Nei prossimi mesi verrà rilasciata la nuova release dell’app Mobbi, con un nuovo design e nuove funzionalità che mirano a migliorare la user experience. Inoltre i nostri utenti potranno usufruire di vari sconti presso i nostri partner semplicemente facendo scansionare la propria app dall’esercente”. Oltre all’idea, anche i risultati sembrano essere dalla parte di Mobbi.

“Nel 2018 stavo completando delle ricerche su fondi tematici, nello specifico nel comparto dei mercati emergenti, in particolare della Cina, e ho scoperto che venivano investiti ingenti capitali nella sharing economy e che il bene più noleggiato erano appunto dei powerbank, in quanto l’utilizzo smartphonedegliinAsia è quasi compulsivo”, racconta Junior Serge, fondatore e ceo di Mobbi.

Mai più senza batteria

uante volte ci siamo trovati con il telefono scarico possibilitàsenzadi caricarlo

e siamo stati costretti a tornare a casa per mandare un messaggio o fare una telefonata importante. Mobbi è la startup nata per risolvere questo fastidioso problema. Funziona proprio come un car sharing, ma serve per noleggiare un powerbank al costo di 30 centesimi per ogni 15 minuti di ricarica.

“Da quel momento ho deciso di importare la tecnologia in Italia migliorandone sia il design che la potenza di ricarica”.

UN NOTEBOOK pensato proprio per il lavoro ibrido: TravelMate di Acer nasce per semplificare la collaborazione tra colleghi da remoto. Dal design compatto e resistente, che garantisce una robustezza quasi militare da urti e cadute, TravelMate combina varie funzionalità per aumentare la produttività, la sicurezza e l’efficienza organizzativa, adattandosi ai nuovi scenari di lavoro. Inoltre, garantisce l’autonomia per un’intera giornata lavorativa e una vasta gamma di porte per consentire un’elevata connettività.

attrezzare qualsiasi superfice disponibile. Un nomadismo entrato anche in molti uffici di tutto il mondo, con scrivanie da prenotare via app e spazi sempre più aperti e fluidi. Alleati di questo nuovo modus lavorandi sono dispositivi leggeri e maneggevoli, da infilare nello zaino e dimenticare fino al bisogno, ma anche oggetti di design che offrono piccoli comfort necessari. Ne abbiamo selezionati alcuni.

Leggeri, maneggevoli e dal design ricercato. I device alleati degli smart worker devono adattarsi ai nuovi scenari di lavoro di Valentina Lonati

Nomadi ma comodi

L’

126 Ufficio

ACER

Multitasking e semplice

ufficio è mobile. E non è solo merito dello smartworking. Perché con la ripresa di viaggi, trasferte e incontri di lavoro la postazione ufficio si smaterializza trasformandosi in un concetto esportabile ovunque, dalle lounge dell’aeroporto fino alla stanza d’hotel. A patto, ovviamente, di poter contare su una solida connessione wi-fi e di avere con sé i device giusti, capaci di

127Primavera 2022 | SmallGiants Ufficio

HOUSE OF CARICABATTERIEMARLEYECOFRIENDLY

STAMPARE OVUNQUE, da qualsiasi device e in ogni condizione: lo permette la stampante portatile A4 della Serie PJ di Brother, la più piccola al mondo. Un dispositivo che consente di stampare file e preventivi mentre si è in viaggio, offrendo una soluzione di stampa portatile per creare documenti professionali in A4 e A5. Una stampante pratica e compatta che può essere facilmente inserita in una valigetta o in una borsa per computer, ma che può anche essere installata dove si vuole.

BROTHER

ProfessionalePortatilePiccola

Per ricaricare smartphone e cuffie in modo semplice e veloce c’è One Drop di House of Marley, il pad compatibile con Apple e Android realizzato in materiali sostenibili. È sufficiente posizionare il telefono o la custodia degli auricolari sopra il pad per dare il via alla ricarica. I lati e la base di One Drop sono realizzati in silicone Regrind, un materiale creato attraverso il recupero e il riciclo degli scarti di silicone post-consumo, mentre il pad di ricarica è in bambù.

HAY

Il supporto per il computer da avere sempre con sé: Up di Playwood è stato progettato per sollevare il laptop all'altezza degli occhi per evitare che la testa si inclini. Realizzato in multistrato di betulla e verniciato con tinture all’acqua senza solventi, segue la filosofia dell'Ecodesign: creare mobili fatti per durare, modulabili e plasmabili su numerose configurazioni. Mobili pensati per accompagnare una vita

128 SmallGiants | Primavera 2022 Ufficio

Per affrontare anche le conference call più estenuanti: le cuffie Beoplay Portal di Bang & Olufsen uniscono comfort e design offrendo un’acustica priva di imperfezioni e una connettività senza limiti. Pensate per gli amanti del gaming, le cuffie Beoplay Portal possono essere usate in qualsiasi situazione: la cancellazione attiva del rumore e l'array di microfoni beamforming elimina la necessità di un microfono fisico rendendole perfette per il lavoro.

LA LUCE GIUSTA è essenziale per lavorare bene. Disegnata da Pierre Charpin, la PC Portable Lamp di Hay è una lampada portatile per uso indoor e outdoor. Costruita in plastica robusta e resistente ai graffi e all'acqua, è alimentata a batteria e può essere spostata ovunque. Disponibile in diverse combinazioni di colore, è perfetta sia per gli ambienti domestici che per bar, ristoranti e aree pubbliche.

Illuminazione portatile

LE CUFFIE CHE CANCELLANO IL RUMORE

BANG & OLUFSEN

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Patrimoni, Famiglie e Matrimoni

d’impresaLetture

Let's Digitalize. 69 dalstepnegozio fisico

Spesso citate come una opportunità per il rilancio del Paese, la maggior parte delle pmi ha tuttavia evidenziato limiti strutturali sui temi critici per affrontare il futuro: capacità di innovazione, managerializzazione e accesso al capitale di rischio. Proprio quest’ultimo punto rappresenta il contributo innovativo offerto da questo libro al sistema delle pmi e alle loro opportunità di crescita.

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Conoscere i propri diritti e doveri per scelte consapevoli e serene

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Simone Ranucci Brandimarte e Sergio Spaccavento Pagine 208, prezzo € 20

Armando Cecatiello, avvocato, da oltre 25 anni si occupa di diritto delle persone e di tutela dei Paginepatrimoni.192,prezzo € 1,00

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Il libro, frutto dell’esperienza professionale dell’Autore, si distingue per la completezza dei contenuti. Accanto a una minuziosa descrizione delle diverse tipologie di famiglia e dei relativi regimi patrimoniali, il testo affronta in modo esaustivo le situazioni di crisi, i metodi di risoluzione dei conflitti e la tutela dei figli.

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130 SmallGiants | Autunno 2022 Libri

Capitali per Crescere, La complementareFinanza al servizio delle Pmi Mario Basilico, senior manager di PagineIndependentMiglioraAdvisor192,prezzo€

fc Books è la prima collana editoriale italiana dedicata al successo e alle competenze da acquisire per poterlo natiForbes.italianaconcollaborazionerealizzataraggiungere,inl’edizionediLibriperdarerisposta alle esigenze del mondo delle imprese e del lavoro e dare voce all’esperienza e alla passione di un network di professionisti affermati.

Il libro affronta un tema vitale per le aziende: la digitalizzazione. Per reggere il passo della tecnologia e degli investimenti in competenze digitali le imprese devono sempre più sviluppare modelli operativi cloud based, spesso in partnership con terzi, per garantire scalabilità ed economie di scopo. Gli autori spiegano con un parole semplici come il cloud comunicazioneinfluenzeràevendita nel prossimo decennio.

Davide D'Andrea Ricchi Pagine 192, prezzo € 34,90 Sapere e saper fare sono i concetti chiave del libro, uno scrigno di ispirazioni, un vero e proprio approccio metodologico per creare la propria rete franchising in qualsiasi settore merceologico, da zero e senza fare errori. Il testo si rivolge agli imprenditori, startupper e aspiranti franchisor, che intendono creare un loro sistema distributivo da zero e ai franchisor già attivi che vogliono incrementare il numero degli affiliati.

a quello online

Patrimoni, Famiglie e Matrimoni vuole essere un riferimento per le persone che vogliono conoscere i propri diritti e doveri, che hanno non solo intenzione di vivere insieme, o al contrario stanno pensando alla separazione, ma anche desiderano pianificare il loro futuro economico e patrimoniale. In una società dove le relazioni famigliari e le questioni economiche sono divenute sempre più com plesse, è necessario essere ben informati.

Let's Franchise. 69 segreti per costruire una rete franchising di successo

www.slovenia.info ARIGENERARSISLOVENIA.#myway#ifeelsLOVEniaMODOMIO.

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