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Gli sprinter del credito
from Small Giants 2
by BFCMedia
Tempi di erogazione brevi, burocrazia ai minimi termini e processi digitali avanzati: così Banca Cf+ assiste le imprese
di Andrea Salvadori
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Circa 120 dipendenti, tre linee di business (factoring, financing e crediti fiscali), due sedi a Milano e Roma, una piattaforma digitale all’avanguardia e una richiesta di credito che nel solo 2022 (dunque in metà anno) ha superato i 3 miliardi di euro. Banca Cf+ assicura finanziamenti a breve e medio e lungo termine alle pmi e lo fa in modo rapido, trovando la migliore soluzione nel minor tempo possibile. Uno dei punti di forza? Chi ha necessità del credito non ha nemmeno bisogno di recarsi in filiale. La burocrazia è ridotta ai minimi termini grazie a processi digitali avanzati che permettono di ottenere quanto richiesto in assoluta tranquillità.
“La focalizzazione è la nostra caratteristica vincente”, sottolinea Iacopo De Francisco, ceo di Banca Cf+, parlando degli aspetti distintivi dell’istituto di credito. “Facciamo solamente questo, dare credito alle pmi, e puntiamo su rapidità e su un’eccellente digitalizzazione che ci permette di effettuare tutte le operazioni da remoto. Per dare un’idea: dal momento della richiesta all’erogazione del credito passano dai 30 ai 35 giorni, con il cliente che non deve nemmeno uscire dalla propria sede. I tempi sono davvero ridottissimi: per la prefattibilità parliamo di appena 24 ore”.
Per migliorare in modo costante l’operatività, Banca Cf+ ha anche acquisito Fifty Srl, che ha sviluppato una delle più sofisticate e flessibili piattaforme di digital factoring presenti sul mercato, e Fivesixty Srl, realtà che da oltre un decennio opera sul mercato e vanta una significativa esperienza nel segmento del financing all’impresa. Infine è entrato nell’orbita anche Be Finance, operatore specializzato nell’acquisto di crediti fiscali da società performing e in stato di difficoltà. Gli imprenditori hanno capito una cosa fondamentale: non è necessario recarsi personalmente nella filiale sotto casa per richiedere il credito necessario
allo sviluppo della propria azienda.
“Effettuiamo periodicamente analisi di mercato per tarare sempre meglio la nostra operatività. Indagini continue realizzate su un campione significativo delle oltre 100mila aziende target di Banca Cf+, quelle con fatturato tra 2 e 100 milioni di euro, chiariscono che circa il 30-35% degli imprenditori si affida alla sede fisica della banca per raccogliere informazioni su come finanziarsi, un altro 30% si rivolge al mediatore e il restante 30-35% cerca su Google la soluzione più adatta. Questo comportamento spiega perché oggi c’è spazio per fintech come Banca Cf+. Nell’ultimo periodo ci sono tanti nuovi operatori che si sono affacciati sul mercato e, specialmente nella fase della pandemia, tanti clienti hanno capito che chi lavora su internet offre ampie garanzie. Le nostre caratteristiche vincenti? Se hai una necessità noi rispondiamo immediatamente, siamo molto competitivi, siamo competenti”.
Le offerte nel settore sono tante, ma Banca Cf+ ha una marcia in più rispetto ai concorrenti. “La velocità è importante e da quel punto di vista siamo tra i leader. E poi, rispetto alla banca tradizionale, noi possiamo permetterci grazie ai nostri prodotti anche un profilo di clientela un poco più rischioso. Se l’azienda ha un rating basso l’istituto di credito tradizionale ha timori maggiori. Considerato che il 73% delle pmi ha un rating uguale o peggiore a BB, per molte di loro diventa complicato ottenere il credito. Noi invece, non ci limitiamo ad un’elaborazione in termini di scoring. La conoscenza profonda delle controparti e dei settori economici, ci consente di cogliere opportunità che un algoritmo escluderebbe. Le imprese a cui ci rivolgiamo richiedono una capacità di valutazione through the cycle che noi siamo in grado di mettere in campo unendo proprio tecnologia e persone”.
Banca Cf+ punta su quattro valori fondamentali: rapidità, professionalità, competenza e innovazione. Ma come è possibile innovare in un settore che esiste da quando ci sono le imprese? “Abbiamo una piatta-
Iacopo De Francisco, ceo di Banca Cf+
forma che consente un’interazione assoluta con il cliente e che ci permette di lavorare digitalmente. E poi valutiamo il credito attraverso bilanci, rischi, flussi di cassa futuri. Riusciamo ad effettuare una fotografia perfetta raccogliendo dati dal cassetto fiscale e dai conti corrente del cliente, ovviamente con la sua autorizzazione e a condizioni ben specifiche. La regola di ingaggio con l’azienda è semplice: se come banca riesco a leggerti meglio, ti assicuro un contributo migliore”.
Senza dimenticare un aspetto fondamentale: il ruolo delle persone che lavorano all’interno di Banca Cf+. “Per noi sono fondamentali. Raccogliamo dati, puntiamo su tecnologia avanzata e intelligenza artificiale, ma la scelta definitiva spetta sempre alla persona, al professionista”. Banca Cf+ (prima Credito Fondiario) esiste dalla fine del 1800, ma l’istituto di credito rimane comunque al passo con tempi che cambiano molto rapidamente. “Ci riusciamo puntando su innovazione e tecnologia e lo facciamo avendo alle spalle un fondo importante come Elliot, che ci aiuta a disporre delle risorse necessarie per proporre ai nostri clienti un’offerta distintiva. Lavoriamo in un contesto di mercato molto complesso, non ci sono dati e statistiche che ci permettano, guardando indietro, di capire come starà domani un’azienda che oggi deve affrontare uno scenario inflazionistico, con tassi crescenti, materie prime scarse, alti costi energetici e possibile recessione. Puntiamo molto sulla conoscenza tecnica, sulla competenza, sull’innovazione di processo e su un modello che mette al centro l’interazione con le aziende”.
E probabilmente Banca Cf+ rivestirà un ruolo ancora più importante nel prossimo futuro. “Ci attende purtroppo una situazione macroeconomica completamente differente da quella che ci attendevamo sei mesi fa tra pandemia, guerra, inflazione e crisi energetica. A breve inoltre scadranno le moratorie e i periodi di preammortamento connessi a molta della finanza garantita erogata negli ultimi 12-18 mesi. In una fase di chiara difficoltà, le banche tradizionali probabilmente ridurranno il credito e ci sarà più spazio per operatori come Banca Cf+, che diventeranno sempre più centrali nel sistema di finanziamento”.