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Nata per diventare grande
from Small Giants 2
by BFCMedia
Musement è una piattaforma che permette di prenotare attività turistiche e biglietti per attrazioni e monumenti
di Roberto Pianta
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Attività ed esperienze in 80 Paesi al mondo, 40 esperti in diverse città e circa 1.000 destinazioni. Lanciato nel maggio del 2013 come un servizio per la vendita di biglietti salta-coda per grandi musei e mostre d’arte, Musement di strada ne ha fatta. Eccome. Già durante l’anno successivo alla sua fondazione ha esteso l’offerta includendo qualsiasi tipo di attività e espandendosi su scala globale. Poi, nel 2018, è arrivato il grande passo: quella che era una startup ad alto potenziale di crescita diventa la divisione Tour & Activities del Gruppo Tui, il più grande tour operator a livello globale. “Dopo l’acquisizione e attraverso un’integrazione organizzativa sempre più spinta, la nostra offerta e i servizi si sono ampliati moltissimo”, afferma il coo Claudio Bellinzona. “Oggi gestiamo, attraverso la connessione a diversi canali, diretti e indiretti, e l’uso di brand differenti, un portfolio di prodotti che serve milioni di clienti”.
Dove per prodotti si intendono tour, ingressi, attività e itinerari per più giorni. Per comprendere le dimensioni del mercato invece basti pensare che solo nel terzo trimestre Musement ha venduto oltre due milioni di escursioni. Un successo dovuto alla qualità del servizio offerto: pagamento sicuro, supporto 24 ore al giorno e sette giorni su sette, possibilità di parlare con un esperto per un consiglio sull’attività prenotata e una vasta gamma di tour disponibili per la destinazione scelta. Un’evoluzione sostenuta da un’accurata strategia e da un obiettivo messo nero su bianco sin dal primo giorno. “Siamo nati con l’obiettivo di crescere velocemente”, continua Bellinzona. “Questo non sarebbe stato possibile senza il supporto finanziario, e non solo, del venture capital. Anche se sono trascorsi meno di dieci anni da quando abbiamo ricevuto il primo finanziamento, il contesto è cambiato molto e certamente in meglio. Oggi i fondi disponibili sono aumentati significativamente e speriamo crescano ancora di più, considerata l’importanza strategica per il nostro Paese di supportare l’innovazione”.
Detto ciò, l’attività di raccolta del capitale non è mai così semplice. Spesso si rivela necessaria, oltre ad un’idea interessante tra le mani, anche una certa consapevolezza. “I fondatori siamo io, Alessandro Petazzi, Fabio Zecchini e Paolo Giulini. Tutti e quattro avevamo già alle spalle molti anni di esperienza come manager e imprenditori, dunque partivamo con qualche vantaggio. Soprattutto grazie ad Alessandro Petazzi che ha coordinato in prima persona questo tipo di attività”. Oltre al family office di Francesco Micheli, i venture capital che hanno creduto nel progetto sono stati due fra i principali player in Europa come 360 Capital e P101, entrambi basati in Italia. Hanno investito complessivamente quasi 25 milioni di euro prima dell’acquisizione da parte del Gruppo Tui.
Poi è arrivato il Covid-19, il lockdown e lo stop forzato del business. “È stato un periodo difficilissimo. Tuttavia, ha reso possibile un’accelerazione per quanto riguarda lo sviluppo di nuove feature e dell’organizzazione. Le crisi, insomma, anche quelle più inaspettate e significative, possono rappresentare delle occasioni interessanti”. Per far sentire la sua vicinanza al cliente, Musement ha avviato alcune iniziative per fare in modo che il viaggiatore possa godere delle esperienze offerte nel modo più sicuro e confortevole possibile. Tra queste la possibilità di cancellazione gratuita, numerose misure di sicurezza nelle principali attrazioni e nei musei, fornitura di informazioni riguardo le leggi in vigore in ciascun Paese. Tutto visualizzabile sul sito e sull’applicazione, attraverso la quale è possibile disdire un’esperienza senza attese, senza stress e con un solo click.
Oggi Musement opera con una presenza in loco in quasi 50 Paesi e vanta un fat-
“NEL 2018 SIAMO ENTRATI NEL GRUPPO TUI, IL PIÙ GRANDE TOUR OPERATOR AL MONDO: DOPO L’ACQUISIZIONE, LA NOSTRA OFFERTA E I SERVIZI SI SONO AMPLIATI MOLTISSIMO"
Il coo Claudio Bellinzona, che ha fondato l’azienda insieme a Alessandro Petazzi, Fabio Zecchini e Paolo Giulini
turato in crescita dal 2020 al 2021 del 7,6%, nonostante gli strascichi lascati dalla pandemia. “Il 2021 è stato un anno di transizione” ha affermato nel report annuale Friedrich Joussen, ceo di Tui, Gruppo che ha chiuso il 2021 con un fatturato di 4 miliardi e 730 milioni di euro. “Tuttavia, il dato più significativo che mi sembra opportuno segnalare è il numero di dipendenti che oggi opera in Italia”, aggiunge Bellinzona. “Attualmente siamo oltre 350, soprattutto con base a Milano. Questo anche per sottolineare una storia di successo dal punto di vista occupazionale e italiano”.
Nel futuro c’è la voglia di continuare a trasformare questo settore, attraverso le opportunità rappresentate da Tui. La possibilità di avere tutti i passaggi della catena del valore all’interno del Gruppo permette di offrire al cliente la massima flessibilità, anche nei periodo più difficili. Da tenere in considerazione anche un’altro fattore: la pandemia da Covid-19 non ha cambiato più di tanto le carte in tavola. Le vacanze e le esperienze ad essa connesse sono ancora troppo importanti per le persone. Il mercato è intatto e un’attività come Musement non può far altro che tornare a crescere al suo ritmo abituale.