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Un mare di innovazione

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Nomadi ma comodi

Nomadi ma comodi

Superati quattro passaggi generazionali, Guadagnoli si fa strada nel mercato ittico con passione e qualità

di Edoardo Prallini

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Poco più di un secolo fa Vasco e Ada si aggiravano per le vie di Grosseto con un carretto di legno per vendere il pesce agli abitanti della città. La cordialità e la passione per il mestiere ha permesso loro di stabilirsi con l'attività all’interno del mercato cittadino e di aumentare i volumi di vendita giorno dopo giorno, scegliendo attentamente le fonti di approvvigionamento e offrendo ciò che la clientela chiedeva: servizio puntuale e qualità. Oggi Guadagnoli ha superato quattro passaggi generazionali ed è diventato un operatore importante della ristorazione e dell’ingrosso di prodotti ittici, con una struttura principale che si estende su un’area di 3.500 metri quadrati nel cuore della Maremma. Di questi, 1.500 sono dedicati al ristorante, alla cucina, alla logistica e agli uffici, mentre il restante è occupato da tavoli e spazi per bambini.

Una bella storia di imprenditoria che diventa grandiosa perché ambientata a Grosseto, una città di 80mila abitanti in cui i percorsi di innovazione di prodotti, servizi e processi produttivi possono essere lenti. Una provincia in cui lo sviluppo delle piccole e medie imprese dovrebbe passare attraverso l’innovazione non solo economica, ma anche sociale e istituzionale. Nella famiglia Guadagnoli, tuttavia, non c’è mai stata l’abitudine di stare alla finestra a guardare: “I miei genitori ci hanno affidato l’azienda sin da subito”, afferma Andrea, alla guida dell’azienda dagli anni Novanta. “Io e mio fratello Fabio, rappresentanti della quarta generazione, abbiamo cavalcato la modernità osservando il cambiamento delle abitudini e dei trend. Dal carretto di legno siamo arrivati a portare il pesce in tavola ad un prezzo accessibile e con garanzia di qualità. L’azienda è sempre stata molto attenta alle indicazioni provenienti dai mercati di riferimento, che fanno intravedere tutt’ora una progressiva evoluzione delle abitudini alimentari dei consu-

matori verso una sempre più marcata preferenza per il cibo pronto”. Con il rispetto per la tradizione al primo posto, Guadagnoli dunque ha costruito una filiera di prodotti che parte dal mare e dai pescatori locali. Questa l’intuizione più importante: avvicinando ancora di più i pescatori, integrandoli con la struttura aziendale e rendendo questa più snella e trasparente, l’impresa avrebbe accorciato la filiera produttiva e distributiva, potendo offrire al consumatore un prodotto di migliore qualità al costo più basso.

La sua storia, iniziata con la vendita al dettaglio e poi all’ingrosso, passa oggi attraverso i piatti del Fish Express, il primo fast food di pesce in Italia aperto nel 2013. “All’interno della nostra struttura abbiamo un laboratorio dove trasformiamo il prodotto e lo serviamo al cliente, che può consumarlo altrove o seduto al tavolo”. Un’intuizione imprenditoriale che dà i suoi frutti e che permette alla famiglia di aprire un altro corner nel centro commerciale Maremà di Grosseto. L’obiettivo è quello di esportare questo modello in altre città: “Vorremmo portare questo format dove ci sono ancora più opportunità di sviluppo. Io sono stato presidente di Confindustria Giovani a Grosseto e conosco bene la nostra provincia: è senza dubbio un territorio penalizzato rispetto ad altri”.

Complici la pandemia, il conflitto in Ucraina e anche una crescente difficoltà nell’inserimento dei giovani nel personale del-

“NOI TRASFORMIAMO IL PRODOTTO NEI NOSTRI LABORATORI CERCANDO SEMPRE QUALCOSA DI NUOVO, COME NEL CASO DEL FISH EXPRESS O DELLA LINEA SU-SHÌ”

L’azienda grossetana ha costruito una filiera che parte dai pescatori locali, con rispetto per la tradizione ma anche attenzione a nuovi trend come quello del sushi (foto in basso)

l’attività, l’espansione fuori dalla Maremma è stata messa in attesa. Nel frattempo Guadagnoli non perde tempo per mettere passione e spirito di innovazione nel prodotto. “La nostra azienda vuole investire ogni giorno in novità con grande spirito d’impresa. La linea Su-shì è una delle ultime: trasformiamo il prodotto nei nostri laboratori in prodotti tipici della cucina giapponese, dando sempre la precedenza alla qualità del pesce”. Perché in fondo, nonostante più di cento anni di storia e la continua evoluzione dei servizi, a rimanere invariata è la filosofia della famiglia grossetana: quella di offrire pesce buono, sano e di qualità. Attraverso una corretta conservazione e un trattamento adeguato della materia prima, oltre che una selezione accurata. E anche con l’impegno nella preservazione dell’ambiente: “Adottiamo soluzioni sostenibili durante tutta la lavorazione del pesce. Tra queste, ad esempio, abbiamo i nostri contenitori in cellulosa, che sono al 100% biodegradabili”.

L’azienda oggi dà lavoro a 40 dipendenti e ha 500 clienti in tutta la provincia tra ristoranti, alberghi, stabilimenti balneari e pizzerie che vengono riforniti con il miglior pescato a disposizione. Con un fatturato standard di 6 milioni di euro, Guadagnoli guarda al futuro con la stessa voglia di portare nuove idee che ha sempre avuto, sin dall’anno della sua fondazione. La quinta generazione sarà fondamentale per portare freschezza e spirito di innovazione in azienda: “Io ho due figli, di 14 e 16 anni. Mio fratello ne ha altrettanti, quasi coetanei, di 14 e 18. Uno dei miei figli e il mio nipote di 18 anni, nelle pause estive dalla scuola, già si sono avvicinati al lavoro in azienda. Il loro contributo sarà fondamentale per aiutarci a capire molte cose nel presente e nel futuro”. E anche per ripetere la storia delle quattro generazioni precedenti attraverso la competenza ma soprattutto attraverso la passione. La stessa che ha permesso all’impresa grossetana di sperimentare per prima il modello del fast food di pesce in Italia. La stessa che spingeva Vasco e Ada Guadagnoli, nel lontano 1920, per le vie della loro città, armati di un carretto di legno e del pesce fresco da vendere ai concittadini.

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