L'orto di Michelle

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la prevenzione delle malattie croniche e la promozione della salute, “essa ha un forte impatto anche sulla produttività dei lavoratori”. Erano tutti dati noti che il Presidente Barack Obama aveva ben chiari e che ponevano un problema di fragilità del sistema socio-sanitario degli Stati Uniti e potevano minare alcuni cardini della proposta del Presidente in termini di riforma sanitaria. Poi vi era un ulteriore motivo sottaciuto, che riguardava la sicurezza nazionale e che, se pur conosciuto in quegli anni, risultò evidente tra la fine del primo e l’inizio del secondo mandato del Presidente Obama. Nei primi dieci mesi del 2012, l’esercito americano espulse 1.625 militari sovrappeso, secondo il Washington Post, e la cifra era quindici volte superiore a quella del 2007. Solo nel 2010 il problema era stato segnalato a oltre 86.000 militari, ma è la necessità di tagli alla difesa ad aver incentivato gli allontanamenti. L’obesità era diventata la principale causa di non idoneità e la tendenza aveva portato a una revisione dei programmi di allenamento. Alcune fonti dell’esercito evidenziarono in un rapporto al Presidente Obama che questo fenomeno poteva avere ripercussioni sulla sicurezza nazionale. Il generale in pensione Mark Hertling, a cui nel 2009 era stato assegnato il compito di riorganizzare il sistema di addestramento delle truppe, rivelò, sempre al Washington Post, che “il 75% di coloro che cercavano di arruolarsi risultava non idoneo principalmente per obesità o cause simili. Il 25% rientrava nei requisiti preliminari, ma due su tre non riuscivano poi a superare i test atletici fondamentali”. Segnali chiari che l’obesità stava minando le basi dell’efficienza delle forze armate americane e che doveva essere affrontato a livello politico dal “comandante in capo”. 17


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