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Cara, vecchia biblioteca... Paola Fioretta, volontaria di lungo corso della bibllioteca, ne ricorda la storia e le tappe fondamentali L’idea della biblioteca, come spazio fondamentale all’interno de “La Strada - Der Weg ONLUS” fu un’intuizione felice di Josef Gruber, uno degli operatori del “Progetto Uomo” (allora si chiamava così il progetto per il recupero di persone vittime di dipendenze). La possibilità, per gli operatori, innanzitutto di aggiornarsi anche a livello teorico aprendosi a nuove prospettive, a nuovi modelli di intervento. Come tutte le idee nuove questa destò subito un grande entusiasmo in noi e la voglia di dare vita a questa avventura. Le stanze??? Beh si incominciò in una stanza nel piano interrato, poi ben presto si rese disponibile l’ampio spazio di ben due stanze che erano prima adibite a gruppi per i ragazzi con problemi di dipendenza. Spazio, computer, tutto bellissimo, ma il patrimonio librario doveva essere adeguato alle esigenze e ai sogni che ci eravamo posti. Allora tutti furono coinvolti nella ricerca di nuovi titoli, di argomenti che potessero essere utili alla crescita culturale e professionale degli operatori. A buttarsi a capofitto in questa ricerca si affiancò a Josef, Walter Zampedri (ora mitico segretario dell’Associazione).
Il patrimonio reperito era soddisfacente (fra libri e riviste), ma trovare qualcosa in quel “marasma” era un’impresa assai ardua. Allora ecco l’idea: catalogare i libri e le riviste in modo da poterle rintracciare per titoli, autore, casa editrice, le famose “parole chiave” che inquadrassero meglio l’argomento e le sue specificità e breve “abstract” del libro stesso.. Cerca e ricerca, informati...chiedi... prova alla fine venne scelto come programma di catalogazione il mitico “ISIS” fornito dall’Ufficio Biblioteche di Firenze (come base) e fatto aggiornare poi secondo le nostre necessità, da un’agenzia di Bolzano. Fatta la scelta, imparato il funzionamento.... via con l’inserimento. Fu una settimana di “clausura” in cui con Giancarlo (anche lui un grande conoscitore e appassionato di libri) riuscimmo ad inserire e a rendere fruibile quasi tutto il patrimonio a disposizione. Che lavorata!!! Ma quanta soddisfazione!!! Si trattava ora di funzionare come una vera e propria Biblioteca con tanto di orario di apertura, bibliotecario a disposizione (Walter appunto) e antenne ben tese per essere sempre aggiornati sugli ambiti in cui avevamo deciso di suddividere la biblioteca stessa cioè dipendenze, pedagogia, psicologia, abuso, ecc... quindi una biblioteca specialistica. Motore di questa attivi