5 minute read

Famiglia ed educazione nel tempo delle società liquida

Famiglia ed educazione nel tempo della società liquida

Se i modelli di famiglia proposti oggigiorno sono molteplici, il loro funzionamento dipende dalle relazioni interpersonali significative che riescono a sviluppare

Advertisement

La famiglia è un nucleo sociale rappresentato da due o più individui che vivono nella stessa abitazione e, di norma, sono legati tra loro col vincolo del matrimonio, con convivenza, o da rapporti di parentela o di affinità. (Dizionario di Antropologia). Questa è soltanto una delle tante definizioni di famiglia. Soprattutto in quest’ultimo periodo la discussione sul tema “famiglia” è diventata piuttosto accesa. Per molti la famiglia è una parte fondamentale della società e della propria vita; a volte, però, non è molto chiaro che cosa ognuno intenda con famiglia. La famiglia mononucleare intesa come padre, madre e figli non esiste da sempre, è nata durante la rivoluzione industriale. Prima c’erano altri modelli, dopo altri ancora. Nel corso

del tempo, quindi, l’idea di famiglia è mutata e continua a mutare, adeguandosi alle trasformazioni che subisce la società. Anche le famiglie di oggi vengono influenzate dai cambiamenti sociali. I cambiamenti avvengono con una rapidità incredibile. Quelle importanti trasformazioni (spesso frutto del miglioramento portato da scoperte ed innovazioni tecnologiche) che in tempi antichi avvenivano in un’era (centinaia di milioni di anni) o in un’età (migliaia di anni), oggi avvengono ogni 3 -  anni. Potremo guardare ai cambiamenti della famiglia e soprattutto dentro la famiglia nell’era atomica, iniziata nel 19, nell’ era spaziale, iniziata con il lancio della sonda sputnik, nell’era dell’informazione, per capire quanto ha inciso la TV, nell’era informatica con l’arrivo del computer. Possiamo immaginare l’era dei social network, l’era del wireless e del Wifi, per capire cosa cambia anche dentro una famiglia se si passa dall’essere collegati (dove c’è un’idea dell’informazione, per capire quanto ha inciso la TV, nell’era informatica con l’arrivo del computer. Possiamo immaginare l’era dei social network, l’era del wireless e del Wifi, per capire cosa cambia

I n t e r n o s I n t e r n o s I n t e r n o s I n t e r n o s I n t e r n o s I n t e r n o s I n t e r n o s I n t e r n o s di legame, di rete) all’essere connessi (la nuova generazione senza fili). Possiamo osservare come l’ “apparire” e il “possedere” condizionino i rapporti e spingano genitori e figli a costruire nuove identità e nuovi stili di vita. Possiamo vedere come la realtà territoriale in cui si vive condiziona scelte e relazioni. A tutti e in modo spesso improvviso può capitare di trovarsi in un nuovo contesto: cambiando casa perché si cambia posto di lavoro, trovando entrambi i genitori attivi professionalmente o in crisi per assenza di lavoro, confrontandosi con background culturali diversi, ecc. ecc.. Le persone devono costantemente inventare nuove forme di convivenza. Si finisce così per avere situazioni differenti: tutti sotto un unico tetto, nonni che vivono in un paese diverso da quello dei figli, padri che non vivono con le madri, figli che vivono un po’ con il padre e un po’ con la madre, esperienze in cui tutto oppure niente diventa familiare, ecc.. A causa della rapidità con cui negli ultimi decenni si sono susseguiti i cambiamenti a livello sociale, al momento coesistono concezioni completamente diverse da quello che dovrebbe essere “una famiglia”. La “società liquida” in cui viviamo, proprio per la velocità con cui cambia, non permette alle situazioni di sedimentare, di prendere forma, di trovare spessore. Non è un caso che dal singolare si passi sempre più spesso al plurale: si parla di “adolescenzE” o di “famigliE”, perchè non vi è più un solo modo di poterle rappresentare ed interpretare. Ci confrontiamo con generazioni che hanno un’idea totalmente diversa di famiglia, realtà familiari molto diverse che condizionano e rivoluzionano le visioni, esperienze e storie non sempre semplici da comprendere. Con tutti questi modelli a volte può risultare difficile orientarsi. Il fatto che una «famiglia» “funzioni” non dipende poi necessariamente dalla forma di convivenza. Dipende piuttosto dalle modalità con cui i membri della famiglia interagiscono tra loro, quindi dal rapporto tra le persone con cui si vive e con quelle che sono (anche a distanza) importanti. In termini di relazioni educative, dentro storie e relazioni educative che creano o nascondono spesso grandi opportunità o forti sofferenze, si possono osservare infinite sfumature ed evidenziare vecchi e nuovi temi. Ad esempio:

L’ESSERCI, cioè la capacità di interessarsi dei propri figli (e/o dei propri genitori), di averli -e stare loro- a cuore, di riconoscere i loro bisogni, di sapere che ogni tanto si può anche litigare e poi fare pace. Troppo spesso gli adulti risultano assenti (perchè impegnati nel lavoro o perchè troppo concentrati su se stessi); IL RUOLO, con la consapevolezza che il ruolo di genitore non è sem- • •

• plice, ma che non si può abdicare. Al di là di convivenze e separazioni si resta papà e mamma sempre, si resta persone di riferimento. L’autorevolezza non si compra e i figli di solito non te la regalano. LA RESPONSABILITÀ dell’essere genitori, consapevoli che un rapporto trascurato ha ripercussioni su qualsiasi famiglia e che è compito dei genitori fare in modo che i figli crescano in un clima ed ambiente sicuro, sereno, accogliente, sano. L’AUTONOMIA, aiutando i figli a diventare sempre più responsabili e capaci di fare scelte consapevoli. Senza sostituirsi ai figli, diventando quelli che gli inglesi chiamano «genitori spazzaneve», perchè «ripuliscono ogni cosa davanti ai loro figli in modo che nulla possa andare loro storto e/o possa minacciare la loro autostima».

Nel parlare di famigliA/E, più che a trovare definizioni corrette e a mettere in luce le differenze, vogliamo guardare ai bisogni delle persone, alla fatica e sofferenza con cui si confrontano, alle capacità e abilità presenti, alle dinamiche che possono instaurarsi, alle possibilità di creare e ricreare legami, connessioni, relazioni che permettano a tutti, ma soprattutto ai più piccoli di crescere in un clima positivo.

Dario Volani Centro Studi

This article is from: