InternosInternosInternosInternosInternosInternosInternosInternos
Internos
LE FAMIGLIE “RICOMPOSTE” Nuove famiglie, in cui i partner portano i figli di precedenti relazioni: esperienza arricchente e allo stesso tempo complicata Che cos’è la famiglia? Oggigiorno sempre più spesso ci si pone questa domanda. Le definizioni di famiglia sono molte, diversificate ed in continuo cambiamento. Ciò è dovuto principalmente alle modifiche repentine della società nel contesto dei mass media. La famiglia frequentemente è definita come un gruppo di persone affiliate da legami consanguinei o legali, come il matrimonio o l’adozione o la discendenza da progenitori comuni. Diversi antropologi affermano che la nozione di “consanguineo” debba essere intesa in senso metaforico, alcuni sostengono che ci sono molte società di tipo non occidentale in cui la famiglia è intesa attraverso concetti diversi da quelli del “sangue”. Aristotele identifica la famiglia basata sull’unione tra un uomo e una donna come il nucleo fondamentale della società, il suo primo mattone costitutivo, Senza la famiglia non esisterebbe il resto della comunità politica. La famiglia è intesa in opposizione 0
al singolo individuo, che da solo in quanto singolo non è numericamente in grado di essere società:Tra le più importanti tipologie di famiglia emerse recentemente ci sono quelle: mononucleari, ricomposte, ricostituite, famiglie patchwork (intreccio di più famiglie con genitori e figli di relazioni precedenti, i figli non devono essere biologici), coppie di fatto eterosessuali o omosessuali.
Trovo interessante ora concentrare l’attenzione in particolare su un tipo di famiglia: la famiglia ricomposta. In tale famiglia sono coinvolti due partner con figli nati da precedenti relazioni. Come si può immaginare in un contesto familiare come questo possono emergere molti problemi ma anche degli aspetti positivi come l’arricchimento e l’ampliamento delle relazioni. Una delle caratteristiche principali delle