N A R R A T IV A
IL C L U B IN V E S T IG A T IV O E
IL C A S O D E L L A D AM A RO SSA IL A R IA S O R R E N T IN O , 1 c c
Capitolo 3 La donna in rosso
Jim mostrava, con orgoglio, il pesce che aveva appena pescato. Dietro la scrivania c’era un quadro che rappresentava un piccolo scorcio della cittadina: il lago sul lato destro, con il suo blu intenso e cristallino, il vialetto che lo costeggiava dove Tom e Beth passavano spesso per andare in piazza; i peschi pieni di fiori rosa e la panetteria dove di solito prendevano le focacce dopo aver studiato in biblioteca. Visto così, si sarebbe potuto pensare che fosse un paradiso, ma era solo finzione e, come avrebbero capito Beth e Tom, quella cittadina non era per niente come si presentava incorniciata nell'ufficio dello sceriffo. Tom si sedette alla scrivania e cominciò a leggere i vari fogli, quando un rumore metallico lo fece sobbalzare: Beth aveva aperto un armadietto con il suo fantastico cacciavite, e l’anta era andata a sbattere contro la parete, provocando un frastuono
Tom parcheggiò la moto sul retro della stazione di polizia. Annabeth prese un cacciavite dal suo zaino e si avvicinò alla porta, tentando di aprirla. -Annabeth sei sicura di quello che fai? - la porta si aprì con uno scricchiolio e la ragazza gli sorrise. Entrarono e si diressero velocemente verso l’ufficio dello sceriffo. Fortunatamente, la centrale era deserta, la maggior parte degli agenti era in servizio, a eccezione del sorvegliante, che dormiva con la testa appoggiata sulla scrivania. Davanti a loro c’era una stanza molto disordinata con la scrivania inondata di ogni genere di fogli. Fra di essi si intravedeva una cornice verde con una foto dello sceriffo e di Jim. Erano su un fiume, avevano appena finito di pescare e E t C e t e r a M a jo r a n a
26
D ic e m b re 2 0 2 1 - N ° 3