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Fragilità
SOLITUDINE
ELISA ZACCAGNI, 2cc
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Ascoltavo il mio respiro. Sognando i pensieri che richiamavano l’inno della mia speranza. La luna mi trasmetteva solitudine, e le sue macchie esprimevano quel senso di diversità: quel fuoco interno, che pian piano accresce, spargendo nell’aria il senso di malessere. Ascoltavo i battiti del mio cuore: ogni colpo era un’opportunità svanita. Ogni sogno che si sgretola, alimentando gli incubi, ogni traccia del passato che sparisce. Ripensavo alle foglie che cadevano, come ciglia dai miei occhi, dove caduta una, ne rinasce un’altra più forte. Tutta la città, spenta, che dormiva nel sonno ombroso: soltanto io ero sveglia, mentre osservavo la mia triste ombra e contemplavo i miei stessi occhi, nell’illusione del nulla e nella concezione della solitudine.