C U LT U R A
R E C E N S IO N E D E L F IL M
“ IL F IG L IO D E L L ’A L T R A ” G IO V A N N I C O L O M B O , 5 D
Il film racconta le vicissitudini di due famiglie che scoprono che uno dei loro figli è stato scambiato, per errore, da neonato, in ospedale con quello dell’altra famiglia. La scoperta, avvenuta per caso, porta i due ragazzi, Joseph e Yacine, a vivere un dramma, che è quello della perdita di una tra le certezze più profonde: gli affetti primari. La risposta scientifica ad esami del DNA li mette davanti alla stessa dura realtà: non sono figli né di quella che avevano creduto essere loro madre e neppure di loro padre; capiscono, però, gradualmente, e non con gli stessi tempi, che hanno entrambi due coppie di genitori: una di consanguinei e un’altra di madre e padre adottivi. Di fronte all’amore dei genitori per i figli, qual è il vero valore di un esame che attesta una non relazione biologica? PerE t C e t e r a M a jo r a n a
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ché delle sequenze genetiche dovrebbero invalidare una relazione affettiva lunga e profonda costruita con impegno e dedizione da un uomo e una donna, anche se biologicamente estranei? È questa la sfida che i giovani accolgono scoprendo una realtà molto diversa da quella in cui loro stessi sono cresciuti, e, una vita, quella dell’altro, che loro avrebbero dovuto essere. Nonostante le prime titubanze, oltre ai due ragazzi, anche le famiglie iniziano ad accettare questa difficile condizione, resa tale anche da un'evidente diversità, che temono possa metterli in cattiva luce di fronte ai loro stessi parenti e amici. Infatti, nella vicenda, riveste una particolare importanza il fatto che le famiglie siano una isrealiana e una palestinese, due etnie che esprimono diverse culture, diD ic e m b re 2 0 2 1 - N ° 3