EtCetera Majorana
Attualità 5
III | Novembre 2020
Luca Saracho, 3F
Quando in ballo c’è l’integrità di una super-elezione Poche ore ci separano dal momento in cui il mondo intero conoscerà il nome di chi il popolo americano avrà scelto per servire quattro anni come loro presidente. E questo ciclo di presidenziali passerà sicuramente alla storia, non solo per l’anomala condizione di pandemia in cui versa il nostro intero pianeta, ma anche per l’estrema e a tratti controversa vivacità del dibattito politico negli States. Potrà forse equiparare la precedente elezione del 2016, definita da Michael Moore ipse, fortemente critico di Trump, “il più grande vaff****** nella storia” contro l’establishment e le élite? Forse, ma solamente il tempo ce lo potrà rivelare. In questo articolo non tratterò di nessuno dei maggiori eventi accaduti in questi ultimi mesi di campagna elettorale verso il primo martedì di novembre, perché è probabile che se stai leggendo questo articolo saprai già come la penso, avendo letto i miei precedenti pezzi. Sebbene Trump abbia una forte personalità che potrà sicuramente non essere ben accetta a tutti, il suo operato
in questi ultimi quattro anni è stato a dir poco eccezionale, accompagnando il paese ai più bassi livelli di disoccupazione mai registrati in tutte le categorie, specialmente quelle di afroamericani, ispanici e donne; riportando in vita numerosi siti industriali, precedentemente delocalizzati in Messico e in Cina; rimpiazzando NAFTA - sostenuta invece da Biden - con la più vantaggiosa USMCA; tenendo gli USA lontani da sanguinosi interventi militari in guerre sparse in giro per il mondo, assicurando anzi ben tre trattati di pace tra Israele e Emirati Arabi Uniti, Bahrein e Sudan e sostenendo la nazione nella ripresa dai lock-down. La teoria di risultati da lui ottenuti potrebbe anche continuare, ma già solo questi accenni dovrebbero oscurare quelli, estremamente limitati, del suo sfidante, che dopo 47 anni in Congresso (di cui 8 in qualità di Vice-presidente sotto l’amministrazione Obama) pare che abbia deciso di voler “cambiare” il sistema che lui stesso aveva contribuito ad erigere. Inoltre, con le recenti evoluzioni dell’intera vicenda