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Derain: il coraggio e l’inquietudine A Mendrisio una rassegna dedicata a uno dei massimi artisti del ‘900, amico di Picasso, Matisse, Braque e Giacometti. Una retrospettiva di ampio respiro, in grado di mettere in luce le caratteristiche e le qualità della sua produzione artistica Luisa Negri
E
ra stata la grande retrospettiva al Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, tenutasi tra il ‘54 e il ‘55, a riportare in luce l’affascinante e controversa, ma fondamentale figura di André De-
rain (1880-1954), tra i primi esponenti dei Fauves con Matisse. E tra i padri del Cubismo, con Braque e soprattutto Picasso. Per un ventennio, a partire dal 1910, i due si frequentarono e collaborarono insieme e fu proprio Derain ad avvicinare l’amico Pablo all’arte africana. Suo grande amico era stato anche Alberto Giacometti, che di lui scrisse: “È il pittore che mi appassiona di più, colui che più mi ha dato e insegnato André Derain, La Clairière, ou le déjeuner sur l’herbe, 1938
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