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4.300 studenti reporter raccontano le imprese di Varese

In un’edizione speciale di Varesefocus, sfogliabile online, la fotografia nitida e disinibita del patrimonio manufatturiero e imprenditoriale del territorio, scattata in oltre 370 pagine scritte dai ragazzi delle scuole di terza media

Gli occhialini da piscina di Michael Phelps sono di produzione varesina. Avete capito bene. L’ex campione di nuoto americano, con al collo un numero di medaglie da record, ha indossato degli occhialini che portano la firma di un’azienda di Busto Arsizio. È questa una delle rivelazioni che accompagnano il lettore attraverso un’edizione speciale realizzata dal nostro magazine Varesefocus: 370 pagine sfogliabili online sul sito www.varesefocus.it, scritte da giornalisti speciali: i 4.300 studenti delle scuole medie del territorio che hanno partecipato alle oltre 140 visite aziendali svolte in occasione del progetto Pmi Day 2019, la più importante manifestazione di orientamento allo studio del Varesotto durante la quale i giovani entrano in contatto, per la prima

Alessia Lazzarin

volta, con le aziende. Un guanto di sfida quello che l’Unione degli Industriali della Provincia di Varese ha lanciato ai ragazzi e alle ragazze in occasione della decima edizione di questo progetto che è allo stesso tempo un’opportunità di scoperta, formazione, integrazione e conoscenza del mondo della manifattura, in vista di uno dei momenti più importanti: la scelta delle scuole superiori. Come afferma Giancarlo Saporiti, Presidente della Piccola Industria di Univa: “Di fronte al bivio di quale strada percorrere nei propri studi, la conoscenza dell’economia del territorio è un fattore imprescindibile, seppur fin troppo spesso sottovalutato da ragazzi e famiglie: per questo motivo ogni anno le imprese della provincia di Varese scelgono di aprire le porte ai giovani studenti in procinto di scegliere a quale scuola superiore iscriversi”. Un mondo, quello dell’industria, che i giovani hanno bisogno di scoprire con i propri occhi, soprattutto per sciogliere

tutti quei dubbi spesso alimentati dai troppi luoghi comuni antiimpresa. La soluzione? Rendere gli studenti parte attiva di un progetto. Un racconto. Proprio per questo, per valorizzare da un lato la passione con cui decine di imprenditori illustrano ogni anno ai ragazzi la loro storia e dall’altro per trasmettere un forte e concreto segnale di vicinanza alla scuola, Varesefocus ha deciso di raccontare, in un’edizione speciale sul web, il viaggio del Pmi Day 2019. La novità è stata la veste con cui i ragazzi si sono presentati in azienda: come dei veri giornalisti, pronti ad intervistare imprenditori, scattare foto e realizzare video. Un impegno collettivo che ha portato alla stesura, da parte di ciascuna classe partecipante all’iniziativa, di un vero e proprio articolo in stile giornalistico. Ovvero: interviste, reportage, controllo delle fonti e delle notizie (insieme agli stessi imprenditori coinvolti), coordinamento con la redazione per l’invio di testi, foto e titolazioni. Un numero inedito, quindi, composto da una redazione di giovanissimi che, attraverso inchieste, interviste e testimonianze hanno scattato la fotografia più pura e incontaminata delle imprese varesine che si sia mai vista. “Un vero e proprio laboratorio per coinvolgere i ragazzi nel mondo della manifattura e del terziario avanzato non solo con visite passive, ma con un impegno in prima persona – spiega Roberto Grassi, Presidente di Univa –. Cosa troverete sfogliando le pagine di questo speciale numero di Varesefocus? Il racconto schietto, diretto e disinibito del mondo dell’impresa visto attraverso gli occhi di chi, senza filtri e sovrastrutture, si affaccia timidamente e senza pretese al mondo del lavoro, ignorandone quasi del tutto le regole e le modalità. Il risultato di questi testi, redatti prima dell’avvento del Coronavirus, è un quadro di speranza, una ventata d’ottimismo che ci auguriamo possa accompagnarci in questi tempi tutt’altro che facili”, continua Grassi. Dalla tessitura alla fonderia, passando per la chimica e la meccanica. Senza dimenticare l’alimentare, il terziario avanzato, le cartarie e il settore della gomma e materie plastiche. Un ventaglio vario di attività produttive che gli studenti hanno potuto conoscere durante le uscite didattiche. Immergiamoci dunque nella lettura. È novembre. Le classi terze delle scuole medie della provincia aderiscono al progetto di orientamento Pmi Day. Da qui, o meglio, dalle loro aule, inizia l’avventura alla scoperta dell’industria. Gli imprenditori, con la passione e l’esperienza dalla loro, si tolgono per una mattinata la veste di titolare e si raccontano davanti ad una folla di tredicenni, molti dei quali potrebbero essere loro figli, a volte persino dei nipoti. Un risultato “che ha sorpreso anche noi imprenditori che ci siamo visti allo specchio con un’immagine in parte inaspettata”, afferma Saporiti. Le reazioni dei ragazzi sono di ogni tipo. “È stata una delle giornate più divertenti ed interessanti della nostra vita” scrivono gli studenti che hanno visitato l’aeroporto di Malpensa. “Durante il viaggio per arrivare al gate ci siamo divertiti a vedere le facce sbalordite dei passeggeri, perché ci vedevano camminare dove

solo lo staff poteva e in più saltavamo tutte le file. Al momento in cui siamo saliti sull’aereo siamo rimasti tutti (perfino le prof.) con il fiato sospeso! È stato fantastico”. C’è chi, invece, si è avvicinato al mondo dei software, scoprendone le bellezze. A domanda diretta di come la programmazione possa essere un’arte, la risposta è semplice per la Dsg Group: “Si crea da zero un prodotto, mediante il quale si esprime una visione della realtà. È una forma di espressione, dunque un’arte”. Ma le scoperte non finisco qui. Sapete chi sono i pionieri dell’interconnessione? Per i giovanissimi reporter c’è solo un’azienda che può vantare questa nomina: Eolo. Ma l’aspetto più curioso e inedito è un altro: “Eolo si ispira a diversi personaggi sia storici che attuali, come gli alpinisti che cercano di raggiungere sempre gli obbiettivi che si pongono, collaborando fra loro”. Per non parlare di uno dei momenti che più affascina un qualsiasi spettatore. L’attività produttiva. Come nel caso di un telaio in azione che, intreccio dopo intreccio, dà vita a magliette, felpe, costumi e pantaloni. “La molteplicità di colori intensi e accesi, in un gioco d’incastro dei fili, assomiglia ad un’orchestra musicale”. Così un ragazzino vede e racconta un’impresa tessile. Oppure ammirare robot che, aiutati dalla mano dell’uomo, realizzano stemmi per auto di lusso, microonde, frigoriferi, oggetti di componentistica vari e chi più ne ha, più ne metta. Insomma, un numero inedito, quello che propone Varesefocus online sul proprio sito, scritto da più di 8.600 mani di oltre 4.300 ragazzi, in oltre 370 pagine. Non è un’impresa da poco. Uno spaccato che rappresenta, a tutti gli effetti, l’industria varesina in ognuna delle sue mille sfaccettature. “Si tratta di un’edizione veramente particolare, costruita da una redazione ‘diffusa’ composta da penne brillanti e giovani, il più vecchio dei quali non superava i 14 anni”, conclude Saporiti: “Volete sapere cos’è oggi l’impresa? Leggete questo numero speciale di Varesefocus”. Basta un click su www.varesefocus.it. ■

Ed è già tempo di Pmi Day 2020

“Si trasformerà in uno strumento di didattica”. Anche a questo servirà l’edizione “Speciale Pmi Day” di Varesefocus secondo il progetto annunciato dal Presidente della Piccola Industria di Univa, Giancarlo Saporiti per la prossima edizione del Pmi Day, che si terrà nel mese di novembre 2020. Nel rispetto delle normative vigenti per prevenire la diffusione del Coronavirus, l’Unione Industriali sta lavorando alla programmazione delle visite aziendali in una nuova veste attraverso strumenti digitali e innovativi. Tour virtuali, dirette digitali e interviste agli imprenditori sono solo alcune piccole anticipazioni. Stay tuned... Rimanete aggiornati su www.univa.va.it e www.varesefocus.it #PmidayVarese2020

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