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7-06-2005
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1938: ANNO INFAME
Introduzione
Colpisce in questo libro la ricchezza di informazioni, l’ampiezza di orizzonti e la varietà di punti di vista che l’autrice riesce ad offrire pur a partire da un ambito di studio assai limitato: la stampa del Canton Ticino in Svizzera nel corso del 1938. Scorrendo gli articoli sulla condizione degli Ebrei nei vari paesi e sulla questione dei profughi, tratti dai numerosi giornali di diverso orientamento allora pubblicati, lo sguardo del lettore finisce per aprirsi su tutte le grandi questioni che interessano l’Europa alla vigilia della seconda guerra mondiale: dalla politica espansionistica della Germania di Hitler alla diffusione delle pratiche antisemite oltre i confini tedeschi, al ruolo della Chiesa nelle relazioni internazionali e nella realtà dei singoli paesi, al clima generale di paura crescente per il futuro. Va detto che il punto di osservazione scelto per la ricerca aiuta non poco ad assumere una prospettiva così ampia. Il luogo è senza dubbio cruciale: siamo infatti in Svizzera e cioè nel bel mezzo del continente europeo, ai confini di alcune delle maggiori potenze di lì a poco coinvolte nel conflitto.Anche il momento è decisivo: il 1938, l’anno in cui in rapida successione si materializzano a una a una le innumerevoli ragioni dello scontro immane in febbrile preparazione. Per non dire poi del tema posto al centro dell’attenzione: le persecuzioni contro gli Ebrei, la manifestazione cioè più vera e più atroce in quel momento dello spirito del tempo, destinata a superare ogni frontiera fra paesi e, addirittura, fra gli stessi schieramenti internazionali in competizione.Va considerata infine la fonte scelta da Silvana Calvo per la sua ricerca: i giornali di un paese dove vigeva la libertà di stampa e in cui dunque era possibile discutere pubblicamente di quanto stava accadendo nella realtà locale e
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