maGAZine #16 - Aprile 2023

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maGAZine è una pubblicazione del Gruppo Agenti Zurich. Tutti i contenuti presenti appartengono ai rispettivi proprietari. #16

APR 2023

Un nuovo magazine per gli associati GAZ

Il benvenuto del Presidente Enrico Ulivieri

Care colleghe e cari colleghi,

come ben sapete, un valore al quale il Gruppo ha da sempre giurato fedeltà, se così si può dire, è quello dell’avanzamento tecnologico e dell’adozione di strumenti sempre più moderni sia per lo svolgimento della propria professione che per comunicare con gli associati.

Ecco che, per offrirvi un’esperienza di lettura più agile e all’avanguardia, anche il nostro maGAZine cambia pelle: nuovo format, nuova impaginazione, nuova veste grafica; per una fruibilità più semplice e, soprattutto, sempre a portata di click.

Abbiamo pensato di elevare lo standard qualitativo del nostro periodico digitale per essere al passo con i tempi e con le mutate esigenze dei lettori 2.0, così da continuare ad informare gli associati sulle attività del gruppo con linguaggi e rappresentazioni più moderne e vicine a tutti voi.

Il maGAZine era e resta lo strumento principe della comunicazione del Gruppo: al suo interno, troverete nozioni e informazioni provenienti dai nostri partner e consulenti; leggerete delle attività delle Commissioni tecniche, preziose e fondamentali nel

Abbiamo pensato di elevare lo standard qualitativo del nostro periodico digitale per essere al passo con i tempi e con le mutate esigenze dei

lettori 2.0

confronto con la nostra mandante, delle decisioni del Consiglio Direttivo e di tutte le attività e i progetti posti in essere per la tutela e l’interesse degli associati.

Come potrete constatare, la struttura del periodico ha un appeal più accattivante e rende la lettura armonica e fluida, accompagnata da diverse immagini rappresentative dei testi.

Diamo così più lustro al nostro Gruppo, nella speranza di aver scelto una soluzione moderna e con l’auspicio di fornire un servizio all’altezza della storia e della caratura della nostra Associazione.

Un cordiale saluto

Il presidente Enrico Ulivieri
Il maGAZine era e resta lo strumento principe della comunicazione del Gruppo

Care

Silicon Valley Bank e Signature Bank sono in default, Credit Swiss è stata inglobata da UBS e Deutsche Bank è in forte crisi. Si studiano tutte le possibilità di contagio: è aperta la “caccia alle streghe”.

Le Banche Centrali reagiscono con immediatezza cercando di spegnere sul nascere ogni focolaio e, nel contempo, continuano ad attuare politiche monetarie restrittive per portare l’inflazione a valori sostenibili, scontrandosi inevitabilmente con le politiche fiscali. I tassi salgono e le Banche di Investimento vanno in crisi, i mercati restano instabili, nervosi ed estremamente suscettibili ai valori di reputazione.

In questo contesto economico mondiale la guerra in Ucraina continua a pesare sui prezzi delle materie prime e, nonostante le soluzioni adottate in Eurozona, tutti concordano nel dire che il carovita peserà per molto tempo. La soluzione sarebbe Crescere! Ma crescere governando l’inflazione, con questa volatilità dei mercati, è estremamente difficile e sarà la più grande sfida per le politiche pubbliche e di bilancio, ma soprattutto per le Imprese.

In Italia il rigore adottato nel settore bancario, dalla crisi globale del 2008, sembra aver messo al sicuro gli Istituti di Credito da possibili contagi letali. Almeno questo è il leitmotiv delle ultime ore. Per una volta ci scopriamo più bravi degli altri in patrimonializzazioni e qualità del credito, ma il nostro Paese resta uno dei più soffocati dall’inflazione.

Nel settore assicurativo l’inflazione alta è un costo che le Compagnie hanno in pancia, l’inizio del 2023 è stato caratterizzato da una corsa al riposizionamento sul mercato. L’aumento programmato dei premi assicurativi finora sta generando forte movimento e inevitabile timore, ma porta con sé anche molte opportunità. Si evidenzia la strategia di Zurich Italia, atta a

cogliere queste opportunità. Forte della capacità di retention della rete, la nostra Mandante punta alla conquista di nuove quote di mercato, alla product density e alla globalizzazione dei Clienti. Il Gruppo Agenti Zurich sta organizzando una serie di incontri Regionali al fine di monitorare queste attività per individuare prontamente eventuali anomalie di mercato legate al territorio ed informare la Compagnia.

Occhi puntati anche sulla nuova nata, Zurich Bank, la Banca di nuova concezione che ha da poco tenuto la sua prima Convention alla quale il Gruppo Agenti Zurich è stato invitato a partecipare. Due giorni in cui si è parlato degli importanti risultati del Gruppo Zurich e del posizionamento di Zurich Bank nel mercato italiano. I principali focus sono stati: Private & Wealth Advisory e Sinergie. Proprio su quest’ultimo argomento il Presidente Enrico Ulivieri è stato invitato ad una tavola rotonda durante l’importante evento che ha visto coinvolti circa 1300 professionisti.

Il mantra di Zurich è crescere e la sua rete è pronta a farlo, sfruttando le opportunità del

Fabrizio Viscillo Delegato Territoriale Area 3
Colleghe e cari Colleghi,

mercato e le leve del Patto sottoscritto con la propria Mandante. Zurich ha le spalle forti e vuole condividerle con i suoi Agenti per mezzo del Patto per la crescita. Romolo Marinelli, presidente della Commissione Tecnica Sinistri e componente del Gruppo di lavoro ad hoc per il Patto, in questo numero del MaGAZine, offre il suo punto di vista sugli accordi presi con la nostra Mandante: un patto in continuo divenire.

Crescere significa anche affrontare gli ostacoli e saper difendere i propri diritti. Da diverso tempo, la nostra categoria sta conducendo la sua battaglia contro il regolamento 51/2022 di IVASS.

Dal 1 Marzo, il Sindacato Nazionale Agenti ha indetto lo sciopero di categoria contro l’attuazione del Regolamento. Un contributo ad hoc ci arriva dalla raccolta testimoniale del Presidente Enrico Ulivieri e di Alessandro Lazzaro, Presidente

Unione Agenti Axa, con un approfondimento sui temi trattati nel ricorso al TAR e una cronaca di quanto i Gruppi Agenti coinvolti stiano facendo.

Come sempre, interessanti ed immancabili, le pillole di formazione che ci regala il nostro assicuratore CGPA, in questa occasione ci parlano delle ultime modifiche e degli aggiornamenti riguardanti le sanzioni IVASS, tema sempre scottante. Da evidenziare la APP di CGPA, sempre piena di contributi, come gli ultimi 3 video in link alla pagina del maGAZine. Non perdetela!

Giorgio Grasso e Sara Arrigoni, Avvocati dello studio BTG Legal, in questo numero, affrontano il tema della coerenza e della “valutazione delle richieste ed esigenze del contraente”. Partendo dagli obblighi in capo agli Intermediari Assicurativi e analizzando la giurisprudenza in ambito di dovere di consiglio e consulenza, ci offrono

Editoriale

un contributo decisamente prezioso e sempre ricco di suggerimenti e riportano altresì tutti i chiarimenti di IVASS in materia.

Come di consueto, il nostro Consulente in materia fiscale, Dottor Michele Specchiulli, ci aggiorna sulle ultime novità riguardanti la sua materia. L’approfondimento di questo numero verte sulla Legge di Bilancio 2023, con un focus sulla sfera Personale.

Luigi Masucci, componente del Direttivo del GAZ, a seguito delle molte richieste di chiarimento dei Colleghi, spiega nel dettaglio tutte le coperture ed i vantaggi della Cauzione sottoscritta con la Compagnia e con Atradius. Sempre a firma Masucci, un altro contributo che dettaglia l’evento di Zurich Bank summenzionato.

Infine, in questo numero del maGAZine abbiamo invitato l’Amministratore di ICS Consulting srl, Alberto Bonomo, a fornire dettagliate informazioni sul Portale ICS, lo strumento scelto dal Gruppo Agenti Zurich ed approvato dal nostro Assicuratore CGPA, in grado di offrire un doppio servizio alle Agenzie del Gruppo. Il portale ICS offre agli Agenti la possibilità di certificare i processi di compliance e, allo stesso tempo, diventa una vera e propria banca dati dell’Intermediario.

Concludo con una nota di orgoglio: si è appena chiusa la campagna iscrizioni al Gruppo Agenti Zurich 2023 con risultati mai ottenuti sino ad ora: un numero record di Colleghi e colleghe che, anche quest’anno, ci hanno accordato la propria fiducia e che ringraziamo sentitamente.

Buona lettura!

Fabrizio Viscillo - Delegato Territoriale Area 3

Regolamento Ivass 51/22

Il 18 gennaio 2023, la sentenza n 897 del Tar Lazio ha annullato l’art. 11, comma 1, lettera c) del Regolamento Ivass n. 51 del 2022, accogliendo le istanze del ricorso a firma Gruppo Agenti Zurich e Unione Agenti Axa Italia. A seguito della pronuncia dei giudici amministrativi, i due presidenti, Enrico Ulivieri e Alessandro Lazzaro, hanno inviato una lettera al Regolatore per chiedere la sospensione dell’entrata in vigore delle disposizioni “superstiti” del provvedimento, senza tuttavia ricevere riscontri.

La stessa richiesta era stata parallelamente avanzata dal SNA, che al silenzio di Ivass, a partire dal 28 febbraio, ha risposto annunciando

lo sciopero nazionale della categoria chiamata ad attuare la disobbedienza civile.

Constatata l’indolenza del Regolatore, oltre all’adesione allo sciopero, il Gruppo Agenti Zurich e l’Unione Agenti Axa hanno mosso i propri passi, cercando un confronto dialettico direttamente nei palazzi del potere. Così, lo scorso 8 marzo 2023, i presidenti Enrico Ulivieri e Alessandro Lazzaro, insieme a Michele Mainolfi, componente del GAZ, si sono recati a Palazzo Madama, per parlare con il senatore Domenico Matera, presidente del Comitato legislativo, dell’impasse venutosi a creare. L’incontro, a cui si è unito un secondo parlamentare, Sen Paolo

Fronte comune GAZ - UAA per uscire dall’impasse

Marcheschi, ha evidenziato i problemi di una intera categoria ma anche di una parte rilevante dell’economia italiana, quella della distribuzione e dell’industria assicurativa, che purtroppo verrebbero fortemente condizionate e compromesse dalle previsioni contenute nel Regolamento Ivass n 51/2022. Pertanto, l’incontro rappresenta l’incipit di un percorso di riflessione generale nell’interesse di tutte le parti coinvolte, con l’auspicio di vedere al più presto normalizzata l’intera questione.

Questione che, come è noto, riguarda in particolare le disposizioni del Regolamento sull’utilizzo obbligatorio del PreventIvass al fine di mostrare al cliente tutte le offerte delle polizze Rc Auto base di cui l’agente ha il mandato, prima della firma del contratto.

Come argomentato da Alessandro Lazzaro “La sentenza del TAR ha accolto totalmente i rilievi presentati dai due Gruppi Agenti, fondati sul presupposto che la norma poneva a carico degli intermediari indebiti appesantimenti operativi e formali. La sentenza del Tar ci conforta perché risolve, seppure parzialmente, un aspetto che riguarda la gestione corrente dei contratti in scadenza eliminando, di fatto, un problema che si scontra con la quotidianità. Resta in ogni caso una norma che non genera alcun vantaggio per i consumatori”.

Tuttavia, dal momento della sentenza, poco o nulla è cambiato, seppure “Per ammissione dello stesso Istituto di Vigilanza nelle comunicazioni di questi ultimi mesi con le compagnie, il processo di scambio delle informazioni massive, cioè le operazioni di scambio di flussi tra imprese ed Ivass necessarie a garantire l’applicazione delle disposizioni con la restituzione dei codici identificativi

sui preventivi, è in significativo ritardo – spiega ancora Lazzaro -. Per questo motivo abbiamo chiesto all’Ivass di posticipare l’entrata in vigore del provvedimento”. Posticipo che, come sappiamo, non è stato licenziato e di fatto ci si trova nel paradosso dell’entrata in vigore di una norma inapplicabile.

La sentenza del Tar ha ribadito che le disposizioni previste dall’obbligo di utilizzo del Preventivass valgono per agenti, banche, intermediari finanziari e accessori ma nei fatti per come la norma è stata scritta risulta essere discriminante nei confronti degli agenti plurimandatari.

Come ha affermato il Presidente GAZ, Enrico Ulivieri, “preso atto della non risposta alla richiesta di sospensione dell’entrata in vigore del regolamento, con la Compagnia abbiamo cercato di limitare quanto più possibile la nostra diretta interazione con il preventivatore pubblico per quanto riguarda le nuove emissioni

o le sostituzioni, ma è lapalissiano che per i rinnovi al momento è pressochè impossibile ottemperare a quanto previsto dal Regolamento in oggetto. Abbiamo fatto presente quanto gli automatismi previsti per minimizzare gli impatti nei confronti del mercato siano chiaramente in contrasto con le previsioni del GDPR in vigore. Difficoltà che diventano insormontabili anche per quanto concerne le nuove emissioni nel caso di Intermediario che operi in regime di plurimandato. De facto una vera e propria discriminazione nei confronti di chi ha liberamente scelto di operare con 2 o più mandati agenziali. Discriminazione che per la nostra Associazione è INACCETTABILE”.

“In un Paese normale, - prosegue Ulivieri -, la sentenza avrebbe promosso una naturale riflessione negli estensori della norma, ma non nelle comode stanze del Regolatore italiano che, alla democratica discussione, sembra preferire la muscolarità dello scontro.

Questo rafforza ancora di più la nostra convinzione che l’agitazione promossa sia giusta e addirittura insufficiente nel caso in cui il silenzio prosegua. È chiaro che se dovessimo gestire i rinnovi (quietanzamenti) secondo le previsioni regolamentari, il rischio della paralisi delle nostre agenzie sarà altissimo”, senza considerare l’aumento esponenziale degli oneri altissimi che, ancora più, colpiscono i colleghi che si sono aperti al plurimandato.

“Il nostro auspicio, - concludono i due Presidenti -, è la revisione della norma primaria, il Codice delle Assicurazioni Private, dalla quale dipende l’impianto normativo. Sarebbe importante, una volta aperta questa fase, che tutte le rappresentanze professionali facessero fronte comune su questioni delicate come questa che interessano l’intera categoria”.

Chiaramente, non ci si accontenta degli auspici e, come è nel DNA del nostro Gruppo, siamo andati avanti, forti della partecipazione a questa battaglia anche del nostro partner, Konsumer Italia. Insieme ai consumatori, presto si attiveranno ulteriori canali di dialogo con vari stakeholder, anche istituzionali, al fine di uscire dall’impasse di una norma pensata per tutelare gli utenti ma realizzata in modo da penalizzare un’intera categoria, con dubbi vantaggi concreti in favore dei consumatori stessi.

Patto per la crescita

Offro solo il punto di vista di chi, partecipando da anni attivamente alla vita associativa in CT, viene coinvolto dal Presidente a far parte di una commissione il cui nome mette un po’ di soggezione. Ora, dopo diversi incontri e l’ufficializzazione del contenuto, economicamente interessante, posso guardare la questione col necessario distacco per darle un senso più compiuto, benchè i lavori proseguano.

In effetti “Il patto per la crescita” deve essere valutato come l’ulteriore passo che il Gruppo e la Direzione Zurich hanno compiuto verso il rafforzamento della rete agenziale, tramite sostegni economici per un triennio che passano ancora una volta come incremento provvigionale (e non incentivi) anche se solo per 3 anni.

Bisogna dunque considerare due aspetti fondamentali: “Il patto per la crescita” continua e istituzionalizza una collaborazione stretta

tra GAZ e Compagnia improntata al dialogo e alla comprensione reciproca delle questioni delle parti in causa, iniziata nel periodo Covid con fatti eclatanti, quali il contributo una tantum sugli incassi danni che non ha riscontro nel resto del comparto italiano di settore, e l’aumento stabile 1% del capitolato danni non auto per il mandato con il cosiddetto capitolato C. Il secondo aspetto è appunto che il tavolo di lavoro non si chiude, e continuerà a lavorare per monitorare e aggiustare eventualmente il tiro sugli strumenti e sugli obbiettivi.

Romolo

Ci viene spesso ripetuto che Agenti e Compagnia hanno gli stessi obbiettivi e questo in gran parte è difficilmente negabile, ma sappiamo bene quanto può essere dura la leva delle Compagnie quando intendono correggere tendenze non positive degli andamenti tecnici. Un tavolo permanente, come quello di cui parliamo, permette invece di rendere più sostenibili anche i periodi critici come quello che affronteremo nel 2023, e probabilmente nei 2 anni successivi, per l’effetto dirompente dell’inflazione.

Così dobbiamo infatti leggere l’azione di riforma del portafoglio rami elementari che il “Patto per la crescita” intende sostenere per porre riparo ai peggioramenti tecnici determinati dall’inflazione; e se questa esigenza di Compagnia comporta uno sforzo e un maggior onere per le Agenzie, abbiamo bisogno che tale azione sia remunerata. Un primo passo è stato fatto, e abbiamo ottime ragioni per credere che otterremo ancora maggiori risultati, tenendo insieme le giuste esigenze della Compagnia e degli Agenti di mantenere un equilibrato livello di remunerazione. D’alto canto non dobbiamo dimenticarci che la manutenzione costante del portafoglio, come ci ricorda spesso il Presidente Enrico Ulivieri, non è più solo un esigenza commerciale o un obbligo deontologico ma, ormai, il compito professionale (non facoltativo) che il complesso delle norme ci assegna.

Prima Convention Zurich Bank

Si è svolta a Milano il 23 e 24 del mese di marzo la convention della neonata Zurich Bank.

La platea si è composta da oltre 1300 promotori, il management di Z Bank e Zurich Italia

Per l’occasione è stato invitato il gruppo Direttivo del Gaz.

Con soddisfazione ed entusiasmo sono stati rappresentanti i dati riguardanti la solidità del Gruppo dal CEO, Ing. Giovanni Giuliani.

Il Presidente Enrico Ulivieri è stato invitato a partecipare ad una tavola rotonda con il direttore generale di Zurich Bank, dott. Silvio Ruggiu, ed il direttore commerciale di Zurich Italia plc, dott. Michele Colio.

La discussione ha visto declinare le potenzialità della collaborazione tra rete agenti e promotori finanziari.

La partnership fonda le sue basi su un accordo quadro già esistente a cui tutti i rappresentanti delle due strutture dovranno rifarsi per evitare contrapposizioni e rendere trasparenti le reciproche remunerazioni.

Si è condivisa l’importanza di avere un “ambiente Zurich” che abbia al centro il cliente con le più svariate esigenze.

Il vulnus del progetto si fonda sulla possibilità di coprire tutte le necessità assicurativo/finanziarie con una consulenza sempre di altissimo livello.

Luigi Masucci

Uno dei due consulenti intercetterà l’esigenza, la partnership fornirà la soluzione.

Il Presidente Enrico Ulivieri ha più volte ribadito che il nostro cliente è quotidianamente corteggiato dalla concorrenza e questa idea di sviluppo potrà sicuramente proteggere le nostre posizioni, oltre a fornire un sicuro aumento della remunerazione per l’intermediario.

Da subito partiranno i primi progetti pilota sul territorio ed in un prossimo futuro tutte le agenzie potranno accedervi.

Con grande chiarezza i Dirigenti Zurich hanno rappresentato che tante aspettative si ripongono in questa idea, ma che rimarrà sempre una scelta imprenditoriale delle parti e nulla verrà imposto.

La sala tutta ha manifestato entusiasmo oltre al desiderio di rendere quanto prima il progetto operativo.

Alla scoperta del nuovo sistema sanzionatorio di IVASS in un’ottica di prevenzione

CGPA Europe, il vostro assicuratore della responsabilità civile professionale e garanzie accessorie, nel 2015 ha costituito il CESIA – Centro Studi Intermediazione Assicurativa – prima e unica istituzione italiana che persegue lo sviluppo della cultura assicurativa e studia i rischi della responsabilità civile professionale degli intermediari assicurativi (agenti e broker) con l’obiettivo di favorirne la prevenzione.

Il CESIA opera attraverso due organi: il Comitato Scientifico e il Laboratorio degli Intermediari. Quest’ultimo, al quale partecipano attivamente da sempre anche il presidente del GAZ Enrico Ulivieri

e i suoi collaboratori, è un luogo di confronto tra le rappresentanze degli agenti e dei broker per lo scambio di conoscenze ed esperienze.

Una delle ultime sessioni di studio e di confronto è stata dedicata all’analisi del nuovo sistema sanzionatorio IVASS entrato in vigore il 1° ottobre 2018. In tale occasione vi è stato l’intervento del dott. Ciro Blandino, Capo Divisione Sanzioni dell’Istituto di Vigilanza, che ha illustrato dettagliatamente le nuove norme in materia.

CGPA Europe ha voluto mettere a disposizione di tutti gli intermediari assicurativi l’importante materiale informativo scaturito da questa sessione di lavoro su CGPApp, l’app lanciata a

settembre 2021. Pertanto, nel corso del primo trimestre del 2022, abbiamo creato un percorso formativo dedicato al tema delle sanzioni e al nuovo sistema sanzionatorio di IVASS. I singoli contributi realizzati sono dedicati ad aspetti specifici di questo macro tema per permetterne una migliore fruizioni da parte dell’utente; visti nel loro complesso, offrono una visione d’insieme della tematica.

Vediamo più da vicino i singoli contributi. Il primo video, della durata di due minuti e mezzo, illustra i cambiamenti principali con il passaggio dal vecchio al nuovo regime: si è passati dalla rigida distinzione tra sanzioni pecuniarie e sanzione disciplinari (il cosiddetto doppio binario) all’applicazione del tipo di misura sanzionatoria, e di un eventuale ammontare, in riferimento al caso concreto e alla gravità della condotta del soggetto. Questa trasformazione ha modificato anche la terminologia, tanto che oggi si parla di sanzioni pecuniarie e sanzioni non pecuniarie.

Nel secondo video abbiamo esaminato gli effetti della riforma sulle sanzioni pecuniarie: nel 2019, il primo anno in cui la riforma ha potuto esprimere pienamente i suoi effetti, si è registrata una flessione dei soggetti sanzionati e degli importi, tendenza che si è ulteriormente consolidata nel tempo determinando un calo drastico dei numeri. L’introduzione del principio di rilevanza, principale novità della riforma, e la maggior flessibilità, con

provvedimenti più proporzionali alla gravità delle violazioni, hanno reso il nuovo sistema meno penalizzante per gli intermediari.

Il terzo video è dedicato alle sanzioni non pecuniarie: quali sono, il loro andamento nel tempo, la loro distribuzione in base alle sezioni del RUI così come le infrazioni più ricorrenti che determinano questo tipo di sanzioni.

Il prof. Pierpaolo Marano, professore di diritto delle assicurazioni e di diritto commerciale all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano nonché membro del Comitato Scientifico del CESIA, ci ha illustrato in un podcast di dieci minuti

il funzionamento del procedimento sanzionatorio: che cosa prevedono le diverse fasi (preistruttoria, istruttoria, decisoria), chi sono gli attori coinvolti in ogni singola fase e quali sono le garanzie a tutela degli intermediari che diventano oggetto di un procedimento sanzionatorio.

Il primo trimestre si è concluso con il format lanciato nel 2022 Il focus del mattino: 30 minuti con CGPA Europe, un webinar in diretta di 30 minuti circa, dedicato a temi di interesse professionale per gli intermediari assicurativi, con il contributo e la partecipazione di esperti.

Tutti i contributi sono disponibili su CGPApp, nell’area Formazione > e-Campus.

CGPApp è disponibile gratuitamente e scaricabile velocemente inquadrando il QR code

oppure cercando CGPAPP nel proprio store di riferimento

CGPApp

La valutazione della coerenza del prodotto con le richieste ed esigenze del contraente

La regola di condotta che impone di consigliare un prodotto adeguato alle richieste ed esigenze del cliente rappresenta uno dei più importanti obblighi a carico dei distributori.

Il dovere di proporre un prodotto coerente con le richieste ed esigenze del contraente discende, infatti, dalla volontà del legislatore di tutelare quest’ultimo non solo mediante la consegna – da parte del distributore - della documentazione precontrattuale idonea ad addivenire ad una decisione informata sui contenuti delle garanzie assicurative ma, altresì, mediante la consegna - grazie all’intervento del distributore - di una proposta di un contratto idoneo alle sue richieste ed esigenze.

1. La normativa applicabile

Ebbene, sia la normativa primaria, il Codice delle Assicurazioni Private, che la normativa secondaria, il Regolamento IVASS n. 40/2018, disciplinano in modo dettagliato l’obbligo, in capo all’intermediario, di proporre un prodotto coerente con le richieste ed esigente del cliente prevedendo, inter alia, quanto segue:

1) “1. Prima della conclusione di un contratto di assicurazione, il distributore di prodotti assicurativi: a) acquisisce dal contraente ogni informazione utile a identificare le richieste ed esigenze del contraente medesimo, al fine di valutare l’adeguatezza del contratto offerto;

e b) fornisce allo stesso informazioni oggettive sul prodotto assicurativo in una forma comprensibile al fine di consentirgli di prendere una decisione informata. 2. Qualsiasi contratto proposto deve essere coerente con le richieste e le esigenze assicurative del contraente…. (omissis)” (Art. 119-ter, rubricato “Consulenza e norme per le vendite senza consulenza” del Codice della Assicurazioni Private);

2) “1. I distributori sono tenuti a proporre contratti coerenti con le richieste ed esigenze di copertura assicurativa e previdenziale del contraente o dell’assicurato. A tal fine i distributori, prima di far sottoscrivere una proposta o, qualora non prevista, un contratto di assicurazione, acquisiscono dal contraente le informazioni utili a valutare le sue richieste ed esigenze.

2. In particolare, ai fini di cui al comma 1, i distributori chiedono notizie sulle caratteristiche personali e sulle esigenze assicurative o previdenziali del contraente o dell’assicurato, che includono, ove pertinenti, specifici riferimenti all’età, allo stato di salute, all’attività lavorativa, al nucleo familiare, alla situazione finanziaria ed assicurativa e alle sue aspettative in relazione alla sottoscrizione del contratto, in termini di copertura e durata, anche tenendo conto di eventuali coperture assicurative già in essere, del tipo di rischio, delle caratteristiche e della complessità del contratto offerto.

3. Le imprese, per ciascun prodotto distribuito, impartiscono agli intermediari e ai dipendenti di cui si avvalgono per la distribuzione dei prodotti assicurativi, istruzioni idonee a guidare i medesimi nella fase precontrattuale di acquisizione dal contraente delle informazioni utili e pertinenti in relazione alla tipologia di contratto offerto.

Avv. Giorgio Grasso Avv. Sara Arrigoni BTG LEGAL

2. Il dovere di consiglio e consulenza: la giurisprudenza

Sul dovere di consiglio e consulenza si è pronunciata, con una interessante sentenza del 2015, la Corte di legittimità la quale ha statuito che: “In materia di contratto di assicurazione, l’assicuratore (come il proprio intermediario o promotore) ha il dovere primario - ai sensi degli artt. 1175, 1337 e 1375 c.c. - di fornire al contraente un’informazione esaustiva, chiara e completa sul contenuto del contratto, oltre quello di proporgli polizze assicurative realmente utili alle sue esigenze, integrando la violazione di tali doveri una condotta negligente ex art. 1176, secondo comma, c.c.” (Cassazione civile sez. III, 24/04/2015, n. 8412).

4. Sulla base delle informazioni raccolte, i distributori, tenuto conto della tipologia di contraente e della natura e complessità del prodotto offerto, forniscono al contraente medesimo, in forma chiara e comprensibile, informazioni oggettive sul prodotto, illustrandone le caratteristiche, la durata, i costi, i limiti della copertura ed ogni altro elemento utile a consentirgli di prendere una decisione informata… (omissis)” (Art. 58, rubricato “Valutazione delle richieste ed esigenze del contraente” del Regolamento IVASS n. 40/2018).

Si evidenzia, inoltre, che l’art. 58 prevede l’obbligo da parte dei distributori di conservare sempre traccia documentale dell’attività posta in essere da questi ultimi al fine di valutare le richieste ed esigenze del contraente.

Non v’è dubbio, pertanto, che in assenza di un’accurata valutazione delle richieste ed esigenze del contraente sussiste un reale rischio di soccombenza in capo all’intermediario che viene citato in giudizio dal cliente per aver proposto a quest’ultimo un contratto non appropriato ai suoi bisogni e alle sue esigenze.

Al fine di evitare ogni e qualsivoglia contestazione da parte del suo cliente l’intermediario deve, pertanto, prima della sottoscrizione della proposta - o, qualora non prevista, del contratto di assicurazione - formulare domande specifiche al cliente al fine di valutare la sua situazione personale e le sue necessità evitando ogni e qualsivoglia domanda generica che non permetta un’accurata valutazione delle sue richieste ed esigenze.

3. I chiarimenti dell’IVASS

Si segnala, infine, che l’IVASS è intervenuta più volte sul tema della coerenza del prodotto alle richieste ed esigenze del contraente con alcuni chiarimenti interessanti.

In primis, nel documento in pubblica consultazione - in risposta ad un chiarimento relativo all’art. 58 del Regolamento n. 40/2018 “sui contratti oggetto di rinnovo non tacito” - l’IVASS ha evidenziato che: “nel caso di rinnovo a condizioni invariate sia del contratto che delle esigenze del contraente, non è necessario riproporre la valutazione delle richieste ed esigenze del contraente”. Da ciò ne discende necessariamente che se cambiano, ad esempio, le esigenze del contraente in fase di rinnovo (e dunque l’intermediario è tenuto a chiedere al cliente in tale fase se sono mutate le sue esigenze assicurative)

e/o le condizioni contrattuali l’intermediario è tenuto a valutare la coerenza del prodotto con le sue richieste ed esigenze.

Inoltre nelle FAQ sui chiarimenti applicativi concernenti le modifiche introdotte dal provvedimento IVASS n. 97/2020 l’Istituto ha risposto come segue (v. infra) alle seguenti domande:

a) quali sono gli elementi distintivi dell’attività di consulenza (art. 119-ter, comma 3, CAP) rispetto alla valutazione delle esigenze e delle richieste del contraente (art. 119-ter, commi 1 e 2, CAP)?

b) è possibile distribuire un prodotto assicurativo non coerente con le esigenze e le richieste del contraente se quest’ultimo rientra nel mercato di riferimento?

Con riferimento al quesito di cui alla lettera a) l’IVASS ha replicato come segue: “la valutazione di coerenza con le esigenze e le richieste del contraente ricorre per tutte le tipologie contrattuali e qualunque sia la modalità di distribuzione, con o senza consulenza.

Il distributore si astiene dalla vendita del prodotto assicurativo che non corrisponde alle richieste ed esigenze del contraente o nell’ipotesi in cui non sia in grado di accertare la corrispondenza del prodotto alle sue esigenze e richieste, a causa del rifiuto

del contraente stesso di fornire le informazioni richieste. La fase consulenziale è eventuale ed è connotata da una raccomandazione personalizzata contenente i motivi per cui il distributore ritiene che lo specifico contratto raccomandato sia più indicato a soddisfare le richieste ed esigenze del contraente”.

Con riferimento al quesito di cui alla lettera b) l’IVASS ha replicato come segue: “No, non è possibile distribuirlo. Il distributore si astiene dalla vendita del prodotto assicurativo che non corrisponde alle richieste ed esigenze del contraente anche qualora il contraente appartenga al mercato di riferimento, ossia rientri nella tipologia di clienti cui è rivolto il prodotto”.

Le principali novità della legge di bilancio 2023

1. MODIFICHE AL REGIME FORFETTARIO

In relazione al regime forfetario viene previsto:

• l’incremento da 65.000,00 a 85.000,00 euro del limite di ricavi e compensi per l’accesso e la permanenza nel medesimo;

• la fuoriuscita automatica e immediata dal citato regime nel caso in cui, in corso d’anno, i ricavi o i compensi percepiti superino il limite di 100.000,00 euro.

Le modifiche sono in vigore a decorrere dall’1.1.2023.

Come consuetudine, il nostro consulente fiscale, Dott. Michele Specchiulli, aggiorna i nostri iscritti sulle novità di rilievo sulle materie di sua competenza. Iniziamo questa attività di aggiornamento con le principali novità previste dalla Legge di Bilancio 2023, di cui si fornisce una presentazione complessiva e articolata in più punti di focus, tutti incentrati per lo più sulla sfera personale piuttosto che su quella di impresa.

Incremento del limite di ricavi e compensi

Il limite si calcola sulla base dei ricavi e dei compensi relativi all’anno precedente. Pertanto, per accertare l’appli- cabilità del regime agevolato dal 2023, occorre:

• considerare il nuovo vvalore di 85.000,00 euro, da verificare con riferimento al 2022;

• computare i ricavi e i compensi secondo il criterio di cassa, con la sola eccezione degli imprenditori in regime di contabilità ordinaria nel 2022, i quali seguono il principio di competenza.

Michele Specchiulli

Così l’intermediario assicurativo che ha percepito entro il 31.12.2022 compensi per un ammontare complessivo di 75.000,00 euro può applicare il regime forfetario nel 2023 poiché i compensi, anche se superiori al limite di 65.000,00 euro, sono inferiori alla nuova soglia in vigore dal 2023.

Fuoriuscita dal regime in corso d’anno

In deroga alla regola generale secondo cui la fuoriuscita dal regime si verifica dall’anno successivo a quello in cui sono persi i requisiti d’accesso e permanenza o si è verificata una causa di esclusione, viene prevista l’esclusione immediata dal regime forfetario se, in corso d’anno, i ricavi o i compensi superano la soglia di 100.000,00 euro

2. INTRODUZIONE DELLA FLAT TAX INCREMENTALE

Viene istituita un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle relative addizionali, nella misura del 15%, da applicare sulla quota di reddito d’impresa o di lavoro autonomo maturato nel 2023 in eccedenza rispetto al più elevato tra quelli del triennio precedente.

L’imposta sostitutiva è operativa limitatamente all’anno 2023, nell’ambito del modello REDDITI PF 2024.

Ambito soggettivo

La misura interessa le persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti o professioni, che non hanno applicato il regime forfetario, di cui alla L. 190/2014.

La misura non dovrebbe applicarsi ai soci di società di persone e di associazioni professionali.

Determinazione della base imponibile

La base imponibile dell’imposta sostitutiva è determinata dalla differenza tra il reddito d’impresa e di lavoro autonomo determinato nel 2023 e il reddito d’impresa e di lavoro autonomo d’importo più elevato dichiarato negli anni dal 2020 al 2022.

Questo importo deve essere decurtato di una somma pari al 5% del maggiore dei redditi del triennio.

In ogni caso, la base imponibile non può essere superiore a 40.000,00 euro.

Esempio:

Ipotizziamo una agente ditta individuale con un:

- Reddito 2023 100.000

- Reddito 2020 60.000

- Reddito 2021 70.000

- Reddito 2022 75.000

- Franchigia 5% su 75.000 = 3.750

- Base imponibile = 21.250 (100.000- 75.0003.750)

- Flat tax 15% su 21.250 = 3.187,50

- Sulla restante quota di reddito (78.750 euro) resterebbe ferma l’imposizione progressiva (con IRPEF pari a 26.763 euro, oltre addizionali). La tassazione complessiva, in questo caso è pari a 29.950 euro

- Nel caso in cui venisse applicata la tassazione ordinaria IRPEF l’imposta sarebbe pari a 35.900 euro.

Il vantaggio derivante dall’applicazione della flat tax incrementale è pari a 5.950 euro.

3. AUMENTO DEL LIMITE DEI RICAVI PER LA CONTABILITÅ SEMPLIFICATA

Vengono incrementati i limiti per l’utilizzo del regime di contabilità semplificata per imprese, di cui all’art. 18 del DPR 600/73.

A decorrere dal 2023, detto regime è adottato “naturalmente” qualora i ricavi, di cui agli artt. 57 e 85 del TUIR, non siano superiori a:

• 500.000,00 euro, per le imprese aventi per oggetto prestazioni di servizi (anziché 400.000,00 euro);

• 800.000,00 euro, per le imprese aventi per oggetto altre attività (anziché 700.000,00 euro).

anche le agenzie assicurative), dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW.

Modalità di utilizzo

I crediti d’imposta:

• sono utilizzabili in compensazione nel modello F24 entro il 31.12.2023

Si ricorda che è possibile richiedere il calcolo dei maggiori consumi anche per i mesi di ottobrenovembre- dicembre 2023.

Si consiglia dunque di contattare i propri fornitori di energia elettrica e gas per la richiesta dei conteggi riguardanti il credito d’imposta.

5. SANATORIA DEGLI ERRORI FORMALI

È prevista una sanatoria degli errori formali commessi sino al 31.10.2022.

Si tratta delle violazioni che non hanno riflesso sulla base imponibile delle imposte sui redditi, IVA e IRAP e che non incidono sulla liquidazione o sul versamento del tributo.

Per esempio, dovrebbero rientrare le sanzioni connesse ad obblighi comunicativi anche da assolvere all’interno della dichiarazione.

I crediti d’imposta a favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale vengono riconosciuti anche per il primo trimestre 2023, con un incremento delle misure

Crediti d’imposta per il primo trimestre 2023

Ferme restando le specifiche condizioni previste, i crediti d’imposta sono riconosciuti in misura pari al:

• 45% alle imprese energivore, alle imprese gasivore e alle imprese non gasivore;

• 35% alle imprese non energivore (quindi

La sanatoria si perfeziona con il versamento degli importi, pari a 200,00 euro per tutte le violazioni commesse in ciascun periodo d’imposta, da eseguirsi eventualmente in due rate di pari importo entro il 31.3.2023 e il 31.3.2024.

Dalla regolarizzazione sono escluse le violazioni contenute in atti di contestazione o di irrogazione delle sanzioni divenuti definitivi all’1.1.2023

In merito alle polizze di assicurazione, viene consentito di affrancare i redditi di cui all’art.

44 co. 1 lett. g- quater) del TUIR, costituiti dalla differenza tra il valore della riserva matematica

4. CREDITI D’IMPOSTA PER ACQUISTO DI ENERGIA ELETTRICA E GAS NATURALE 6. AFFRANCAMENTO DELLE POLIZZE VITA

Periodo di tutela e contratti di assicurazione esclusi

Per espressa previsione normativa, i contratti di assicurazione per i quali è esercitata l’opzione in argomento non possono essere riscattati prima dell’1.1.2025.

Inoltre, sono esclusi dall’applicazione del regime in esame i contratti di assicurazione la cui scadenza è prevista entro il 31.12.2024.

alla data del 31.12.2022 e i premi versati, attraverso la corresponsione dell’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi del 14%.

Polizze di assicurazione oggetto di affrancamento

La norma si applica alle polizze vita che rientrano nei rami I (durata della vita umana) e V (contratti di capitalizzazione) secondo la classificazione di cui all’art. 2 co. 1 del DLgs. 7.9.2005 n. 209 (codice delle assicurazioni private).

Sono quindi sono esclusi i contratti di assicurazione sulla vita del ramo III (c.d. “unit linked”).

Esercizio dell’opzione e versamento dell’imposta sostitutiva

Il regime in argomento si attiva “su richiesta del contraente” e l’imposta sostitutiva deve essere versata dall’impresa di assicurazione entro il 16.9.2023. La provvista del relativo importo è fornita dal contraente.

beni immobili (con l’eccezione di quelli strumentali per destinazione) e di beni mobili registrati (es. autovetture) non strumentali;

• trasformazione in società semplice di società, di persone o di capitali, che hanno per oggetto esclusivo o principale la gestione dei predetti beni. I benefici fiscali competono per le operazioni poste in essere entro il 30.9.2023.

7. ASSEGNAZIONE AGEVOLATA DI BENI AI SOCI E TRASFORMAZIONE IN SOCIETÅ SEMPLICE

Sono stati riaperti i termini per l’effettuazione delle seguenti operazioni:

• assegnazione e cessione agevolata ai soci di

8. ESTROMISSIONE AGEVOLATA DELL’IMMOBILE DELL’IMPRENDITORE INDIVIDUALE

È stata riaperta la disciplina agevolativa dell’estromissione dell’immobile strumentale dell’imprenditore individuale, che consente di fare

transitare l’immobile dalla sfera imprenditoriale a quella personale con un’imposizione ridotta.

Ambito soggettivo

Possono beneficiare delle agevolazioni gli imprenditori che risultano in attività:

• sia alla data del 31.10.2022 (data alla quale gli immobili strumentali devono risultare posseduti dall’imprenditore);

• sia alla data dell’1.1.2023 (data alla quale sono riferiti gli effetti dell’estromissione).

Ambito oggettivo

L’estromissione agevolata riguarda gli immobili strumentali per natura e gli immobili strumentali per destinazione. Gli immobili oggetto dell’agevolazione:

• devono essere posseduti al 31.10.2022 e a tale data presentare il requisito della strumentalità;

• devono risultare posseduti anche alla data dell’1.1.2023.

Imposta sostitutiva

Il regime agevolativo in commento prevede:

• l’assoggettamento della plusvalenza derivante dall’estromissione ad un’imposta sostitutiva pari all’8%;

• la possibilità di determinare la plusvalenza assumendo, in luogo del valore normale dell’immobile, il suo valore catastale.

Adempimenti

Ai fini delle agevolazioni in esame:

• l’operazione deve avvenire tra l’1.1.2023 e il 31.5.2023, anche mediante comportamento concludente (es. annotazione nelle scritture contabili);

l’imposta sostitutiva deve essere corrisposta per il 60% entro il 30.11.2023 e per il rimanente 40% entro il 30.6.2024.

9. RIVALUTAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI E TERRENI

A distanza di poco tempo dall’ultima scadenza del 15 novembre 2022, la Legge di Bilancio 2023 ripropone una nuova riapertura dei termini per la rivalutazione partecipazioni e terreni, con applicazione dell’imposta sostitutiva del 16%, questa volta allargando il perimetro anche alle partecipazioni quotate, ai titoli, quote o diritti negoziati in mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione.

Indubbiamente l’imposta sostitutiva innalzata al 16% rende sempre meno conveniente ricorrere alla rivalutazione delle quote societarie, ma è una valutazione da fare attentamente insieme al proprio consulente.

10. RIDUZIONE DELL’IMPOSTA SOSTITUTIVA SUI PREMI DI RISULTATO

L’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionale e comunale sui premi di risultato, prevista dall’art. 1 co. 182 della L. 28.12.2015 n. 208, viene ridotta dal 10% al 5% per i premi e le somme erogati nell’anno 2023

Il nuovo Accordo Cauzioni di Gruppo

cauzione, gli eventuali criteri di adeguamento, l’ente fideiussore e le condizioni della fideiussione sono concordati tra impresa ed agente.”

Questo l’articolo dell’Accordo Nazionale Agenti che regola l’istituto della cauzione oggetto di questo approfondimento.

Va ricordato che la trattativa sul “quantum” è sempre stata riservata ai Gruppi Agenti ed infatti ogni Compagnia a seconda delle caratteristiche della propria rete agenziale o delle diverse sensibilità costruivano una proposta a se stante

“ART. 4 - Cauzione. I comma – L’impresa può chiedere all’agente di prestare cauzione a garanzia dell’adempimento di ogni obbligazione assunta. L’agente può prestare la cauzione in contanti o titoli o in forma fideiussoria bancaria o assicurativa ovvero attraverso un apposito fondo o deposito, aziendale o nazionale, ove costituito d’intesa tra le parti interessate. L’ammontare della

e diversa rispetto alle altre Compagnie.

Aggiungiamo al breve prreambolo che la situazione ereditata dalla nostra Associazione vedeva la presenza della Cauzione ex articolo 4 dell’ANA2003 che doveva garantire un massimale di Lire 100.000.000 poi modificati per ovvi motivi in € 51.000,00.

Nessuna differenza in base alle possibili forme societarie perché è bene ricordare che nei primi anni 2000 era pressochè impensabile o per la verità molto difficile ricevere un mandato

agenziale a contraenza in forma societaria ed in particolar modo in società di capitale (sas,srl,spa).

Nel corso degli anni ed in particolar modo nell’ultimo quinquennio il mondo agenziale italiano ha iniziato un profondo cambiamento del proprio dna passando da agenzie spesso a gestione “familiare” ad aziende formate da più professionisti riuniti in forma societaria, spesso di capitale. Cambiamento nella modalità di approcciare alla professione che ha reso “incoerente” la cauzione di gruppo in vigore sino al dicembre 2022.

Infatti quando siamo stati chiamati dalla Mandante per riaffrontare il tema di un congruo adeguamento della copertura minima richiesta contrariamente al passato abbiamo dovuto prendere atto dell’esistenza di una realtà parallela e non sempre conosciuta che demandava a trattativa privata l’accettazione

Negli ultimi giorni del 2022 abbiamo ricevuto la comunicazione amministrativa di prassi per l’incasso della quota della cauzione di gruppo. Molti Colleghi si sono chiesti il perché di un importo diverso dagli anni precedenti ed a volte anche superiore.

In realtà, la nostra cauzione è mutata profondamente, sia negli importi garantiti che nella sostanza.

Abbiamo, infatti, rinegoziato l’accordo cauzioni per uniformare l’esposizione di tutti i Colleghi e fornire una garanzia robusta alla Mandante. Sono stati innalzati tutti i massimali, sia minimi che massimi.

Con il sottoscrittore abbiamo cercato di non far aumentare sensibilmente il peso della garanzia all’interno dei bilanci delle agenzie.

da parte della Compagnia di rilasciare il mandato agenziale ad un’Agenzia costituita da una società di capitale previa presentazione di impegni personali, co-obblighi tra soci in aggiunta a quanto previsto dalla convenzione esistente. In poche parole, assistevamo ad un vero e proprio far west dove a seconda delle conoscenze o della forza contrattuale poteva cambiare l’impegno richiesto. Inaccettabile per un’associazione come la nostra. Questo il motivo che ci ha portato a partecipare al confronto con la compagnia dove siamo riusciti a limitare le pretese iniziali della stessa, abolire qualsivoglia impegno di natura personale e soprattutto rendere trasparenti ed uguale per tutti gli impegni richiesti dalla Compagnia in ossequio a quanto previsto dal nostro Accordo Nazionale.

Finito il breve ma doveroso preambolo entriamo ora nel merito della trattativa:

Il maggior incremento di costo ha colpito le società di capitali, infatti le società S.R.L hanno visto mutare sensibilmente il premio della garanzia da circa € 300 anno a circa € 1200. Ciò è dovuto sicuramente all’innalzamento del massimale, ma principalmente alla caduta di tutte le coobbligazioni sino ad ora prestate.

Sono, quindi, cessate, in virtù dell’allegato al mandato che tutti abbiamo firmato, i co-obblighi personali o la necessità di fornire dispendiose cauzioni. Questo, naturalmente, è da preferire ad immobilizzazioni di capitali, fideiussioni personali ed altre dispendiose operazioni che sino ad oggi si erano rese necessarie.

Essendo una cauzione con contraenza GAZ, abbiamo avuto un tasso di favore per i nostri

iscritti e questo non certo in virtù di alcuna diversa idea di solvibilità tra Colleghi, bensì per un mero vantaggio per i nostri associati.

Cosa prevede la nuova polizza fideiussoria

Per darne una visione d’insieme, ricapitoliamo, a partire dalla circolare diramata da Zurich Italia, cosa la nostra nuova polizza fideiussoria prevede. Di seguito i limiti di copertura:

i) per gli Agenti che operano a titolo individuale o con Società di persone (SAS e SNC): il 5%; dei premi incassati al 31/12 dell’anno precedente con un massimale minimo di Euro 20.000,00 sino ad un massimo di Euro 200.000,00;

ii) per gli Agenti che operano con Società di Capitale (SRL e SPA): il 5% dei premi incassati al 31/12 dell’anno precedente con un massimale minimo di Euro 200.000,00 sino ad un massimo Euro 600.000,00*.

Per gli Agenti costituiti come persone fisiche o società di persone con mandato già conferito da Zurich antecedentemente al 1° Gennaio 2022 ed aderenti alla precedente Convenzione, si applicheranno le seguenti condizioni:

a) per l’annualità 2022: 5% dei premi incassati al 31/12 A.P. con massimale minimo di 10.329,14 euro e massimo di 51.645,69 euro;

b) per le annualità 2023 e 2024: 5% dei premi incassati al 31/12 A.P. con massimale minimo di 20.000,00 euro e massimo di 100.000,00 euro;

c) per le annualità successive al 2024: 5% dei premi incassati al 31/12 A.P. con massimale minimo di 20.000,00 euro e massimo 200.000,00 euro.

Zurich si riserva di richiedere eventuali ulteriori garanzie solo in particolari casi, che saranno definiti singolarmente. I casi particolari potrebbero emergere nel caso di agenzie con volumi di portafoglio ad oggi non presenti o con particolari forme societarie oggi non prese in considerazione. Il Gruppo comunque verrà sempre informato.

*La garanzia come sopra definita al punto (ii) sostituirà per le Società di capitali i co-obblighi attualmente forniti da soci, amministratori e responsabili dell’attività di intermediazione della società Agente.

ICS - Spazio ai nostri partner

L’ultimo numero del MaGAZine periodico rivolto agli associati del Gruppo Agenti Zurich ha dedicato un interessante articolo alle potenzialità del Progetto ICS, che la rete di agenti ha correttamente definito la “nostra banca dati” quale importante strumento di presidio per gli intermediari, valutato positivamente anche dall’assicuratore di responsabilità civile professionale.

L’utilizzo del portale ICS, infatti, si presenta come un forte alleato tanto per la gestione concreta di quanto previsto dagli obblighi normativi, quanto per la costituzione, attraverso la raccolta dei bisogni e delle esigenze degli assicurati, di una banca dati di enorme valore. Il vantaggio che ne deriva, quindi, è duplice.

Da un lato il progetto ICS consente di certificare la liceità della propria attività nonché il corretto svolgimento dell’attività di monitoraggio sull’operato della propria rete, garantendo di

conseguenza un miglioramento delle relazioni con la Compagnia grazie alle maggiori garanzie di conformità che l’agente è in grado di prestare alla mandante.

Dall’altro, diviene un avamposto di tutela per l’intermediario, che potrà gestire in qualità di titolare del trattamento dei dati tutte le informazioni ottenute dai clienti nella fase di Demands&Needs, diversamente da quanto accadrebbe utilizzando le piattaforme di compagnia che, viceversa, non ne consentirebbero una gestione autonoma e indipendente.

L’intermediario, infatti, con l’ausilio del portale ICS, potrà individuare la soluzione assicurativa più coerente e adeguata – adempiendo così agli obblighi normativi imposti da IVASS – e parallelamente far proprio quel bagaglio di informazioni che costituisce il patrimonio vero e proprio dell’attività di intermediazione assicurativa.

Date queste premesse, le componenti fondamentali del progetto ICS possono essere sintetizzate in pochi ma significativi concetti chiave: compliance dell’attività distributiva e della

governance di agenzia, al riparo dal rischio di incorrere in sanzioni, perdite finanziarie o danni reputazionali a causa di una gestione non adeguata alle prescrizioni regolamentari; autonomia nella raccolta e gestione del dato; efficientamento dei processi aziendali e degli strumenti disponibili.

L’importanza di una solida compliance di agenzia è di immediata evidenza se si pensa all’incremento della produzione normativa e regolamentare nella disciplina del rapporto intermediario/clientela, rispetto al quale si pongono esigenze sempre più stringenti di formalizzazione e rendicontazione, dalla fase precontrattuale alla stipula e gestione della polizza.

Le disposizioni di legge, infatti, esigono dall’intermediario un’attività di continuo tracciamento della propria operatività al fine di poter dimostrare di aver agito diligentemente, specialmente in caso di contezioso.

Tutto questo, tuttavia, si traduce in un elenco di adempimenti pratici di complessa razionalizzazione, che spesso determinano un indebolimento dei processi operativi e un conseguente deficit di produttività capace

di impattare negativamente sul rendimento del proprio business.

Il portale ICS, con le sue numerose funzionalità, toglie dall’impasse e consente una conduzione organizzata ed efficiente della propria agenzia, velocizzando la gestione di tutti i contatti con la clientela.

In tal senso, utile in fase precontrattuale – ma non di meno in quella di rinnovo o variazione di polizza – è la sezione appositamente dedicata alla raccolta delle richieste ed esigenze del cliente, in cui l’intermediario, tra le altre cose, può annotare e far sottoscrivere in ottica di autotutela anche qualsiasi elemento e circostanza utile a chiarire le peculiarità del rapporto con il cliente.

I questionari predisposti per la fase di Demands&Needs, inoltre, sono in larga parte personalizzabili a discrezione di ciascun intermediario, proprio per consentire il reperimento di ogni utile e opportuna informazione sulla clientela attraverso domande specifiche e formulate ad hoc per ogni tipologia di cliente.

In questo modo sarà possibile, da un lato, definire personalmente e individualmente il c.d. target market, differenziando le informazioni che si desidera acquisire presso i clienti da quelle prestabilite nella modulistica di Compagnia; dall’altro, dar vita a un prezioso database rimesso alla esclusiva e autonoma disponibilità di gestione dell’intermediario, limitando così il rischio di contenzioso per distrazione di dati.

All’esito di tale attività di raccolta delle richieste ed esigenze del cliente, verrà generato un fascicolo – in versione cartacea o digitale con firma OTP del cliente – completo di tutta la documentazione precontrattuale necessaria

a garantire la piena tutela dell’intermediario in tema di responsabilità, trasparenza e coerenza del prodotto distribuito.

Oltre al riepilogo del questionario rivolto al cliente, infatti, saranno collazionati ad esso anche, l’informativa privacy di agenzia, la dichiarazione in cui sono indicati tutti i documenti che il cliente dichiara di aver ricevuto, nonché gli allegati precontrattuali, redatti naturalmente in linea con quanto prescritto da IVASS e prontamente modificati o integrati a fronte di eventuali novità normative.

Gli allegati, inoltre, verranno aggiornati trimestralmente – come richiesto dalle disposizioni regolamentari – ad opera dello stesso intermediario, al quale si ricorderà di procedere in tal senso attraverso un pop-up periodico.

Tutti i set precontrattuali così generati, infine, sono automaticamente trasmessi all’indirizzo e-mail censito nel portale dall’intermediario, che potrà dunque monitorare il costante

arricchimento dell’archivio dati e l’attività di distribuzione concretamente svolta dalla propria rete.

Ulteriori garanzie di conformità della documentazione precontrattuale conseguono poi alla recente introduzione di due nuove funzionalità: la possibilità di gestire gli adempimenti richiesti in materia di Preventivass direttamente all’interno della piattaforma ICS e il progetto Sandbox.

Preventivass è un’applicazione web che consente di confrontare i costi delle coperture

R. C. Auto offerte dalle imprese assicurative operanti in Italia, che IVASS prevede debba essere obbligatoriamente consultata in fase di preventivazione dagli intermediari iscritti alla lettera A del RUI.

Al fine di agevolare gli adempimenti che ne conseguono, è stato predisposto un collegamento tra ICS e il sito di Preventivass che consente la compilazione delle informazioni richieste dalla piattaforma del Preventivatore Pubblico attraverso una sezione comodamente accessibile in fase di Demands&Needs sul portale ICS.

A seguito del corretto inserimento dei dati richiesti, ICS genererà un QR-code associato al singolo preventivo emesso per ciascuna Compagnia censita all’interno della portale, che andrà ad aggiungersi alla consueta documentazione precontrattuale, agevolando notevolmente l’attività di preventivazione per tutte le realtà agenziali, specialmente quelle plurimandatarie.

La seconda – ma non meno rilevante –funzionalità introdotta recentemente è la Sandbox regolamentare, un progetto realizzato dal MEF in collaborazione con IVASS, Banca

d’Italia e CONSOB a cui X Consulting S.r.l. partecipa in qualità di fornitore di servizi tecnologici per le attività di compliance regolamentare, al fine di consentire l’estrazione dei dati dell’intermediario direttamente dal RUI mediante apposito canale di scambio e di farli confluire nell’allegato 3 dedicato all’informativa sul distributore, certificandone in questo modo l’autenticità.

Attualmente le agenzie di testa sono tre, ma l’augurio è che il progetto possa prendere piede presso un considerevole numero di intermediari, affinché il settore assicurativo possa diventare sempre più sicuro per gli assicurati e funzionale per chi vi opera.

Tale certificazione, infatti, porta con sé tre vantaggi: un beneficio diretto per il cliente, che potrà verificare con facilità gli estremi dell’intermediario con cui entra in contatto; la semplificazione dell’adempimento agli obblighi di trasparenza relativi all’informativa sul distributore, grazie a uno strumento automatizzato e sicuro e, infine, la riduzione dei casi di frode nel contesto assicurativo.

Infine, l’utilizzo di ICS favorisce la compliance e la governance di agenzia semplificando non soltanto il processo di intermediazione ma anche l’operatività quotidiana, consentendo all’agente una vigilanza costante su collaboratori e dipendenti, sia nella fase distributiva che per gli aspetti più strettamente operativi, tra i quali l’accertamento del rispetto dei requisiti di onorabilità e professionalità e la corretta applicazione delle procedure adottate, circoscrivendo in questo modo il rischio di una gestione non adeguata.

Tra le diverse sezioni di cui si compone la piattaforma, infatti, ne troviamo alcune appositamente dedicate a rendere meno gravose le attività di controllo e coordinamento interno, in quanto riservate ad esempio alla gestione delle procedure in essere presso la propria realtà aziendale, anche e soprattutto al fine di garantirne l’opportuna presa visione da parte di tutta la rete di agenzia.

Anche la gestione di collaboratori e dipendenti viene ulteriormente snellita dalla possibilità di archiviare in un unico repository digitale tutti i documenti rilevanti ai fini IVASS, quali gli attestati di formazione, le sottoscrizioni di presa visione documentale, eventuali autodichiarazioni e ogni altro elemento utile.

Ulteriore punto di forza del progetto ICS, infatti, è la completa digitalizzazione della rete e dematerializzazione dei processi, attraverso un portale intuitivo, di facile consultazione e sempre accessibile, idoneo a garantire costanza nel controllo, migliore fruibilità delle informazioni e gestione paperless della documentazione, favorendo così una valutazione positiva anche in termini di sostenibilità, tematica ormai prioritaria per la Compagnia e al centro della discussione anche nella recente Convention tenutasi il 7 febbraio all’Auditorium Parco della Musica di Roma, alla presenza di ben oltre 900 agenti Zurich.

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