L ’E D I T O R I A L E
L ’A L B A P I Ù B E L L A D O PO LA N O TTE P IÙ B U IA D A N IE L E R IS O , 4 c c
È passato ormai un anno da quando siamo stati catapultati in questa situazione di pandemia. È iniziata con una notizia al telegiornale, la battuta di un amico, il pensiero che fosse una fakenews o comunque una cosa passeggera, ma purtroppo non è stato così. Si è protratta per un tempo enorme e non aspettiamo altro se non che finisca. Infatti abbiamo tutti voglia di divertirci, di fare nuove esperienze, di trovare nuovi amici, di innamorarci… Di passare una serata in discoteca, di fare una gita in barca a vela, di partecipare ad eventi sociali, di guardare un tramonto tenendo per mano la persona che ci fa sentire le farfalle nello stomaco… Ci manca la nostra scuola, i nostri prof, i nostri compagni e ci siamo stancati di vedere i loro volti unicamente dietro ad uno schermo. Vorremmo correre la Majorun e ridere sudati e sfiniti al sole Insieme; come insieme abbiamo
E t C e t e r a M a jo r a n a
affrontato questa pandemia e la stiamo affrontando tutt’ora, animati dalla costante speranza, anzi, dalla piena sicurezza che la sconfiggeremo; e quel giorno guardando al passato ci ritroveremo cresciuti, più consapevoli delle nostre capacità, dei nostri desideri, dei nostri obiettivi, di ciò che conta davvero. Perché personalmente prima di tutto ciò vivevo senza un vero obiettivo, con molte insicurezze, senza conoscere cosa desideravo davvero, cosa per me era veramente importante. Senza cogliere veramente la bellezza di un sorriso, di un bacio, di un fiore o di un tramonto. Forse questo evento epocale, costringendoci a socializzare con noi stessi ha permesso ad ognuno di noi di scoprire il proprio valore, di conoscersi meglio, di comprendere chi vuole essere e di come poterlo essere al meglio, senza
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preoccuparsi del giudizio degli altri, ma acquistando la consapevolezza di quanto sia estremamente bello e importante condividere la propria unicità con loro. Ci siamo infatti resi conto di quanto sia diverso scambiare due messaggi piuttosto che due parole, un follow piuttosto che un abbraccio, un like piuttosto che un bacio. A volte infatti purtroppo sono necessarie le situazioni più brutte per dare origine ai momenti più belli, poiché in alcuni casi solo da questi possiamo trarre determinati insegnamenti. Se è vero che ciò che non ti uccide ti fortifica, saremo più forti e faremo grandi cose. Perché in fondo tutti i sorrisi, le risate, i sogni, i desideri, ma anche le delusioni e i pianti, non sono altro che la testimonianza di quanto siamo pieni di vita, di quanto abbiamo ancora tanto da dare a noi, agli altri, alla vita stessa, per costruire l’alba più bella dopo la notte più buia.
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