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osa sta alla base del collezionismo contemporaneo? Investimento finanziario? Amore per l’arte? Definizione di un certo status? Nessuna delle motivazioni avanzate da Adriana Polveroni e Marianna Agliottone in apertura de Il piacere dell’arte. Pratica e fenomenologia del collezionismo contemporaneo in Italia (Johan &Levi,
50 • FINESTRE SULL’ARTE
Monza, 2012) sembra adattarsi pienamente alla collezione di Patrizia Sandretto Re Rebaudengo. La questione in questo caso è più complessa. A muovere la raccolta d’arte contemporanea di Sandretto, una delle più ricche e conosciute in Italia, e tutto quello che le ruota attorno (prestiti, mostre, le Fondazioni di Torino e Madrid e un intenso lavoro di mediazione) è la filantropia: il de-




















