SCHERZI DI GUERRA. NARRAZIONE COMICO-UMORISTICA NEL PRIMO CONFLITTO MONDIALE

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costruisce un prototipo femminile molto poco indulgente. Zenobia infatti «era stata in vita un’arrabbiata lettrice di romanzi, un’esaltata, un’isterica, a cui la maternità, giunta tarda e inaspettata dopo sedici anni di sterile imeneo, aveva finito di sconvolgere il cervello»228. La follia della donna raggiunge il culmine durante i mesi di gravidanza:

prima si era disperata; aveva pianto e singhiozzato per settimane intere, giorno e notte, impedendo al marito di dormire neppur per mezz’ora; poi era entrata in una fase di bigottismo acuto per cui cominciava a pregare all’alba e non smetteva che a sera; all’approssimarsi del termine, era ricaduta in una crisi di spavento: urla e convulsioni. Infine, messo faticosamente al mondo il marmocchio, aveva avuto il buon senso di morire. Non senza aver fatto giurare al signor Prospero di non riprendere moglie. 229

Il tono canzonatorio è palese e questa rappresentazione di femminilità isterica in parte smentisce alcune generalizzazioni dette sull’autrice. Il riso è riservato anche ai reduci combattenti che popolano il Circolo Mazzini e Garibaldi, frequentato da Prospero e dal figlio. Chi con una gamba di legno, chi senza un occhio, nel momento in cui affrontano i rivali politici ritornano «falange serrata»230, una sorta di schiera militare improbabile e fuori tempo. Infine è presente anche qualche elemento di commedia degli equivoci accentuato nel momento in cui Prospero si sente costretto, per le pressioni sociali subìte, a far partire il figlio come volontario. L’equivoco, spesso di carattere linguistico, è basato sul contrasto tra la rappresentazione esterna e ufficiale, fatta di tradizioni familiari e di eroismo, ed un sentimento interiore di ansia e preoccupazione.

3.6 Un confronto tra Berecche e Torquemada Paola Drigo mostra una costruzione del racconto che non è immune all’umorismo pirandelliano, come segnala Carla Gubert nel suo contributo231. Un confronto tra la storia di Berecche e la storia di Prospero può essere fatto, anche se con le dovute cautele. Mancano infatti prove tangibili di un’influenza di Pirandello sulla scrittura di Drigo. Il legame non può che andare in questa direzione per un motivo cronologico, infatti la novella del primo compare circa

228

Ivi, p. 66. Ibid. 230 Ivi, p. 72. 231 Vd. C. Gubert, Il riso di Demetra: parodia, umorismo, comicità in alcune scrittrici italiane durante la Grande Guerra, in Le poetiche del riso: Ironia, comicità, umorismo e grottesco nella letteratura italiana del primo Novecento, a cura di A. Flemrova, Praga, Karolinum Press, In press. 229

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Bibliografia

6min
pages 118-122

Conclusione

2min
pages 116-117

5.9 Švejk disertore

3min
pages 110-111

5.8 Sulla scatologia

4min
pages 108-109

5.7 L’idiozia delle Autorità e l’ambiguità del personaggio

4min
pages 106-107

5.6 I riferimenti classici stravolti

4min
pages 104-105

5.5 Il bravo soldato Švejk. Tra autore eccentrico e lunga storia editoriale

8min
pages 100-103

5.4 Il rapporto tra risata e guerra nel romanzo di Borgese

2min
page 99

5.3 La guerra farmaco vissuta da Rubè

7min
pages 95-98

5.2 La costruzione del personaggio Rubè

6min
pages 92-94

4.5 L’umorismo di guerra di Amalia Guglielminetti

14min
pages 83-89

4.4 Amalia Guglielminetti tra mito e biografia

6min
pages 80-82

4.3 Scrittura femminile e comicità. Una relazione possibile?

6min
pages 77-79

4.2 Donne e propaganda nel primo conflitto mondiale

10min
pages 72-76

3.6 Un confronto tra Berecche e Torquemada

10min
pages 65-70

3.5 La sventura umoristica di Torquemada

4min
pages 63-64

3.3 Elementi umoristici nella novella di Pirandello

12min
pages 54-59

3.4 Paola Drigo e la novella

6min
pages 60-62

2.4 Le rubriche ne «La Tradotta». Bertoldo Ciucca e l’imboscato

10min
pages 40-45

3.2 Berecche umorista? La Nota d’Autore del 1934

2min
page 53

ne «La Tradotta»

7min
pages 46-49

Antonio Rubino tra il «Corriere dei Piccoli» e «La Tradotta»

7min
pages 36-39

Introduzione

4min
pages 4-6

2.2 L’uso della risata nei giornali di trincea. Descrizione de «La Tradotta»

4min
pages 33-35

1.7 Tracce di comico e di riso nella letteratura italiana di guerra

10min
pages 23-28

1.2 L’abisso tra il prima e il dopo: il vero volto della guerra

4min
pages 10-11

1.6 Guerra e comico a confronto. Il conflitto come “situazione ironica”

4min
pages 21-22

1.5 Teorie del comico, del riso e dell’umorismo a cavallo tra due secoli

6min
pages 18-20

1.4 Il concetto di distanza nella letteratura del conflitto

3min
pages 16-17

1.3 Le forme della scrittura

8min
pages 12-15
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SCHERZI DI GUERRA. NARRAZIONE COMICO-UMORISTICA NEL PRIMO CONFLITTO MONDIALE by Biblioteca Militare - Issuu