SCHERZI DI GUERRA. NARRAZIONE COMICO-UMORISTICA NEL PRIMO CONFLITTO MONDIALE

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2.5 La rappresentazione grottesca del nemico e il ritorno alla vita civile ne «La Tradotta» Altro espediente su cui i collaboratori del giornale di trincea lavorano è la costruzione caricaturale e deformata del nemico. Si ricorre infatti in queste pagine a tratti fisici e caratteriali che avvicinano il nemico alla figura di un burattino. Il Kaiser, Cecco Beppe, Carlino, i vari soldatini tedeschi e austriaci si trasformano in «marionette di continuo messe in azione per sollecitare meccanismi di riso e di rigetto, intrecciando intrattenimento e didassi, evasione e impegno»150. In particolare, sempre secondo Isnenghi, con «La Tradotta» «il soldato apprende a odiare e disprezzare i tedeschi, in maniera metodica, ma con leggerezza, su un piano umano, metapolitico»151. Una costruzione del nemico che risente della continuità tra la narrazione per l’infanzia e il racconto per i soldati. Antonio Rubino lo aveva già sperimentato con la creazione di Bombardone e Otto Kartofel, i nemici dei piccoli eroi del «Corriere dei Piccoli». Personaggi che enfatizzano vizi e crudeltà tramite la deformazione fisica, come poi succede sulle pagine del giornale di trincea. La rappresentazione satirica del nemico si trova ovunque ne «La Tradotta», è uno degli elementi più pervasivi. Sempre di Rubino è la storia presente a pagina quattro del n. 2, che racconta la vicenda del re antropofago. Una tribù di cannibali selvaggi deve eleggere un nuovo re. Viene bandito un concorso e solo l’uomo più crudele potrà essere eletto. Si presentano tanti personaggi, tra cui «un cannibale ghiottone»152, un uomo evaso dalla galera, una iena, ma tutti si rivelano troppo educati. Arriva Carlo Iº, imperatore d’Austria, che sembra avere i requisiti adatti, ma alla fine il trono viene affidato ad un uomo di ben maggiore crudeltà, ossia Guglielmo IIº imperatore della Germania. Le due ultime vignette sono accompagnate infatti da questo testo: «Vien Guglielmo col suo vario / rinomato campionario / d’arti barbare, armi sozze, / gas, siluri, e mani mozze. / I cannibali a una voce / gridan tutti: - Il più feroce, / il più barbaro sei tu / degno re degli Zulù! »153. Le vignette di Rubino riprende il tema della barbarie in cui vivono le popolazioni degli Imperi Centrali, considerati orridi trucidatori, con il Kaiser in prima linea.

150

M. Isnenghi, Giornali di trincea 1915-1918, cit., p. 145. Ibid. 152 «La Tradotta», n. 2, 31 marzo 1918, p. 4. 153 Ibid.

151

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Bibliografia

6min
pages 118-122

Conclusione

2min
pages 116-117

5.9 Švejk disertore

3min
pages 110-111

5.8 Sulla scatologia

4min
pages 108-109

5.7 L’idiozia delle Autorità e l’ambiguità del personaggio

4min
pages 106-107

5.6 I riferimenti classici stravolti

4min
pages 104-105

5.5 Il bravo soldato Švejk. Tra autore eccentrico e lunga storia editoriale

8min
pages 100-103

5.4 Il rapporto tra risata e guerra nel romanzo di Borgese

2min
page 99

5.3 La guerra farmaco vissuta da Rubè

7min
pages 95-98

5.2 La costruzione del personaggio Rubè

6min
pages 92-94

4.5 L’umorismo di guerra di Amalia Guglielminetti

14min
pages 83-89

4.4 Amalia Guglielminetti tra mito e biografia

6min
pages 80-82

4.3 Scrittura femminile e comicità. Una relazione possibile?

6min
pages 77-79

4.2 Donne e propaganda nel primo conflitto mondiale

10min
pages 72-76

3.6 Un confronto tra Berecche e Torquemada

10min
pages 65-70

3.5 La sventura umoristica di Torquemada

4min
pages 63-64

3.3 Elementi umoristici nella novella di Pirandello

12min
pages 54-59

3.4 Paola Drigo e la novella

6min
pages 60-62

2.4 Le rubriche ne «La Tradotta». Bertoldo Ciucca e l’imboscato

10min
pages 40-45

3.2 Berecche umorista? La Nota d’Autore del 1934

2min
page 53

ne «La Tradotta»

7min
pages 46-49

Antonio Rubino tra il «Corriere dei Piccoli» e «La Tradotta»

7min
pages 36-39

Introduzione

4min
pages 4-6

2.2 L’uso della risata nei giornali di trincea. Descrizione de «La Tradotta»

4min
pages 33-35

1.7 Tracce di comico e di riso nella letteratura italiana di guerra

10min
pages 23-28

1.2 L’abisso tra il prima e il dopo: il vero volto della guerra

4min
pages 10-11

1.6 Guerra e comico a confronto. Il conflitto come “situazione ironica”

4min
pages 21-22

1.5 Teorie del comico, del riso e dell’umorismo a cavallo tra due secoli

6min
pages 18-20

1.4 Il concetto di distanza nella letteratura del conflitto

3min
pages 16-17

1.3 Le forme della scrittura

8min
pages 12-15
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SCHERZI DI GUERRA. NARRAZIONE COMICO-UMORISTICA NEL PRIMO CONFLITTO MONDIALE by Biblioteca Militare - Issuu