SCHERZI DI GUERRA. NARRAZIONE COMICO-UMORISTICA NEL PRIMO CONFLITTO MONDIALE

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Conclusione Come già delineato nell’Introduzione e volendo rimanere fedeli a quell’assunto, il discorso sulla narrazione comico-umoristica di guerra non giunge ad una conclusione. La volontà che ha guidato la scrittura di queste pagine consiste nel dimostrare che un tipo di rappresentazione letteraria apparentemente lontana possa essere in verità utile per comprendere temi e modi della Grande Guerra. Tanti snodi decisivi sull’immaginario legato a questo evento sono stati affrontati e tante sfumature della risata (ironia, umorismo, sarcasmo, satira) sono state analizzate. Senza voler apparire ridondanti rispetto a quanto detto nei singoli capitoli, si reputa qui più interessante delineare alcuni possibili indirizzi di ricerca che, partendo da questo tema, potrebbero portare a risultati degni di nota. Prospettive curiose potrebbero giungere da ricerche di più ampio respiro rispetto a questa trattazione. Appunto un censimento delle prove narrative comico-umoristiche legate al conflitto e sommerse nell’abbondante pubblicistica potrebbe essere utile, affiancando al catalogo di questi titoli uno studio sul linguaggio utilizzato o sui motivi ricorrenti. Ampliare la visione anche a contesti extranazionali, studiando sulle fonti in lingua tedesca, russa e francese ad esempio, sarebbe funzionale a restituire differenti vissuti dal fronte attraverso la specola comico-umoristica, notando ricorsi e differenze. Oppure allargare il discorso alle rappresentazioni letterarie di altri conflitti, in particolare i più recenti. Restringendo il campo e rimanendo nella Grande Guerra, i dati più interessanti sembrano emergere da un mondo ancora abbastanza inesplorato come quello dei giornali di trincea. Più di uno studio sui singoli periodici, sarebbe pregno di significato una loro comparazione che mostri alcuni temi comuni, come la rappresentazione del nemico, o dell’imboscato, o ancora della donna, sempre tenendo conto dell’ottica comico-umoristica. Studiandone i pregiudizi razziali (le vignette con gli Zulù che abbiamo visto nel secondo capitolo ad esempio) o la tecnica figurativa, delineando i tratti somatici dei nemici per notare se esistano ‘tipi’ ricorrenti. La raffigurazione di sapore satirico potrebbe essere recuperata anche nelle cartoline destinate al fronte, materiale difficilmente conservato ma interessante per l’educazione e per i momenti di disimpegno del soldato. In particolare questa forma di riso come strumento di propaganda costituisce l’aspetto meno intuitivo e per questo più affascinante nell’incontro tra guerra e comico. La missione della risata che sembra più naturale è quella destabilizzatrice delle ragioni e delle convinzioni della 116


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Bibliografia

6min
pages 118-122

Conclusione

2min
pages 116-117

5.9 Švejk disertore

3min
pages 110-111

5.8 Sulla scatologia

4min
pages 108-109

5.7 L’idiozia delle Autorità e l’ambiguità del personaggio

4min
pages 106-107

5.6 I riferimenti classici stravolti

4min
pages 104-105

5.5 Il bravo soldato Švejk. Tra autore eccentrico e lunga storia editoriale

8min
pages 100-103

5.4 Il rapporto tra risata e guerra nel romanzo di Borgese

2min
page 99

5.3 La guerra farmaco vissuta da Rubè

7min
pages 95-98

5.2 La costruzione del personaggio Rubè

6min
pages 92-94

4.5 L’umorismo di guerra di Amalia Guglielminetti

14min
pages 83-89

4.4 Amalia Guglielminetti tra mito e biografia

6min
pages 80-82

4.3 Scrittura femminile e comicità. Una relazione possibile?

6min
pages 77-79

4.2 Donne e propaganda nel primo conflitto mondiale

10min
pages 72-76

3.6 Un confronto tra Berecche e Torquemada

10min
pages 65-70

3.5 La sventura umoristica di Torquemada

4min
pages 63-64

3.3 Elementi umoristici nella novella di Pirandello

12min
pages 54-59

3.4 Paola Drigo e la novella

6min
pages 60-62

2.4 Le rubriche ne «La Tradotta». Bertoldo Ciucca e l’imboscato

10min
pages 40-45

3.2 Berecche umorista? La Nota d’Autore del 1934

2min
page 53

ne «La Tradotta»

7min
pages 46-49

Antonio Rubino tra il «Corriere dei Piccoli» e «La Tradotta»

7min
pages 36-39

Introduzione

4min
pages 4-6

2.2 L’uso della risata nei giornali di trincea. Descrizione de «La Tradotta»

4min
pages 33-35

1.7 Tracce di comico e di riso nella letteratura italiana di guerra

10min
pages 23-28

1.2 L’abisso tra il prima e il dopo: il vero volto della guerra

4min
pages 10-11

1.6 Guerra e comico a confronto. Il conflitto come “situazione ironica”

4min
pages 21-22

1.5 Teorie del comico, del riso e dell’umorismo a cavallo tra due secoli

6min
pages 18-20

1.4 Il concetto di distanza nella letteratura del conflitto

3min
pages 16-17

1.3 Le forme della scrittura

8min
pages 12-15
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SCHERZI DI GUERRA. NARRAZIONE COMICO-UMORISTICA NEL PRIMO CONFLITTO MONDIALE by Biblioteca Militare - Issuu