SCHERZI DI GUERRA. NARRAZIONE COMICO-UMORISTICA NEL PRIMO CONFLITTO MONDIALE

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incontrare pericoli: «In fondo […] eravamo già stati alla guerra quando passavamo pei Due Macelli o per piazza Venezia334 nelle ore di circolazione fitta. Tra l’andare sotto un tram e il pigliare una scheggia di granata la differenza non è grande»335. La battuta, pronunciata da Filippo Rubè, potrebbe essere interpretata come un suo goffo tentativo di esorcizzare il timore per il conflitto con l’ironia, reazione non inusuale nei soldati. Infine l’ultimo cenno ad un germe di comicità (negata) nella guerra narrata nel romanzo di Borgese lo troviamo nell’episodio della partenza di Mary per Udine, dove presterà servizio all’Ospedale Maggiore. La scelta di Mary di allontanarsi dalla casa di Federico, suo marito e all’inizio del romanzo amico intimo di Rubè, crea una forte tensione in casa, con la madre di Federico che si oppone alla scelta della nuora. Ricordando la partenza di Mary dalla stazione e il dispiacere di Federico per l’assenza di sua madre, il narratore scrive: «E che idiota crudeltà, sì, idiota, quella di sua madre, che nemmeno li aveva accompagnati alla stazione, col pretesto dell’emicrania, ma in realtà per protestare contro la “debolezza” del figlio! Che gioco era questo? e cosa avevano in mente tutti e tre? Gioco! Era la guerra»336. Questa impossibilità del binomio guerra-gioco, o guerra-scherzo per riprendere il titolo della novella di Amalia Guglielminetti, ci suggerisce in modo categorico di non poter concepire il romanzo di Borgese come comico o umoristico, pur rimanendo un testo centrale nel corpus della letteratura italiana di guerra, che qui è stato oggetto di una lettura selettiva che ha sacrificato tanti aspetti interessanti ma non funzionali alla nostra trattazione. È stato comunque utile notare in un romanzo italiano la costruzione di un personaggio inetto, che presenta tratti assimilabili all’umorismo, e studiare la criticità dei momenti sarcastici e ironici presenti.

5.5 Il bravo soldato Švejk. Tra autore eccentrico e lunga storia editoriale Dobbiamo prendere tuttavia in considerazione un autore straniero per studiare la narrazione romanzesca che utilizzi il comico come veicolo di racconto del conflitto. Lo scrittore ceco Jaroslav Hašek, con la creazione del personaggio del bravo soldato Švejk, rappresenta con altri mezzi e altre peripezie una inettitudine difficilmente paragonabile a quella di Rubè.

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Via Due Macelli e Piazza Venezia sono due zone conosciute di Roma. G. A. Borgese, Rubè, cit., pp. 80-81. 336 Ivi, pp. 109-110.

335

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Bibliografia

6min
pages 118-122

Conclusione

2min
pages 116-117

5.9 Švejk disertore

3min
pages 110-111

5.8 Sulla scatologia

4min
pages 108-109

5.7 L’idiozia delle Autorità e l’ambiguità del personaggio

4min
pages 106-107

5.6 I riferimenti classici stravolti

4min
pages 104-105

5.5 Il bravo soldato Švejk. Tra autore eccentrico e lunga storia editoriale

8min
pages 100-103

5.4 Il rapporto tra risata e guerra nel romanzo di Borgese

2min
page 99

5.3 La guerra farmaco vissuta da Rubè

7min
pages 95-98

5.2 La costruzione del personaggio Rubè

6min
pages 92-94

4.5 L’umorismo di guerra di Amalia Guglielminetti

14min
pages 83-89

4.4 Amalia Guglielminetti tra mito e biografia

6min
pages 80-82

4.3 Scrittura femminile e comicità. Una relazione possibile?

6min
pages 77-79

4.2 Donne e propaganda nel primo conflitto mondiale

10min
pages 72-76

3.6 Un confronto tra Berecche e Torquemada

10min
pages 65-70

3.5 La sventura umoristica di Torquemada

4min
pages 63-64

3.3 Elementi umoristici nella novella di Pirandello

12min
pages 54-59

3.4 Paola Drigo e la novella

6min
pages 60-62

2.4 Le rubriche ne «La Tradotta». Bertoldo Ciucca e l’imboscato

10min
pages 40-45

3.2 Berecche umorista? La Nota d’Autore del 1934

2min
page 53

ne «La Tradotta»

7min
pages 46-49

Antonio Rubino tra il «Corriere dei Piccoli» e «La Tradotta»

7min
pages 36-39

Introduzione

4min
pages 4-6

2.2 L’uso della risata nei giornali di trincea. Descrizione de «La Tradotta»

4min
pages 33-35

1.7 Tracce di comico e di riso nella letteratura italiana di guerra

10min
pages 23-28

1.2 L’abisso tra il prima e il dopo: il vero volto della guerra

4min
pages 10-11

1.6 Guerra e comico a confronto. Il conflitto come “situazione ironica”

4min
pages 21-22

1.5 Teorie del comico, del riso e dell’umorismo a cavallo tra due secoli

6min
pages 18-20

1.4 Il concetto di distanza nella letteratura del conflitto

3min
pages 16-17

1.3 Le forme della scrittura

8min
pages 12-15
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SCHERZI DI GUERRA. NARRAZIONE COMICO-UMORISTICA NEL PRIMO CONFLITTO MONDIALE by Biblioteca Militare - Issuu