Oltrelasiepe


UN ALTRO ANNO È PASSATO!
giunti, ormai, di un anno scolastico vissuto all’insegna della rinnovata socialità e ricco di attività e progetti che rendono sempre più qualificata l’offerta formativa del nostro Istituto. Tante le iniziative realizzate, quindi, in ambito curriculare ed extracurriculare, come testimoniano le pagine dell’ultimo numero del giornalino scolastico: la conclusione del partenariato europeo Erasmus plus, il progetto “continuità”, le visite guidate e i viaggi di istruzione, i progetti di educazione alla legalità, le attività finalizzate a promuovere il rispetto dell’ambiente che ci circonda e valorizzare le bellezze paesaggistiche e storico-archeologiche di Metaponto, terra di Pitagora. Un momento particolarmente significativo, vissuto dai nostri ragazzi, è stato l’incontro con i parroci per onorare la figura del Santo Patrono di Bernalda, San Bernardino da Siena, e riscoprire le tradizioni legate alla festa. Un grande plauso va poi a due nostri alunni che si sono distinti, classificandosi al primo
Numero 3 – A.S. 2022/3
Bernalda, 9 giugno 2023
posto nel Concorso Giffoni Film Festival, promosso dal Cineteatro “Andrisani” di Montescaglioso. I vincitori parteciperanno, in qualità di giurati, alla prestigiosa rassegna cinematografica che si svolge ogni anno nella città campana.
Ringrazio la redazione del giornalino e tutto lo staff che ha reso la nostra biblioteca scolastica un luogo di incontro con gli Autori, di riflessione, di lettura e scrittura creativa. Da poche settimane la consultazione dei libri presenti è stata resa più semplice ed immediata grazie alla realizzazione di un catalogo on line.
Un ringraziamento speciale va, infine, agli alunni. Alcuni di loro continueranno a scrivere nel successivo anno scolastico, altri continueranno altrove il loro percorso formativo. A tutti va il mio augurio di buone vacanze.
La dirigente scolastica
Prof.ssa Grazia Maria MarciulianoI nostri viaggi di istruzione

Il giorno martedì 23 maggio 2023 ho partecipato al viaggio di istruzione con le classi prime dell' istituto scolastico “Pitagora” di Bernalda. Io però frequento la terza classe, ma non potendo aver partecipato alla gita di terza media, il professore Dino Torraco è stato così gentile da avermi inserito alla gita con la 1D perché è una classe molto simpatica Anche le altre classi prime c'erano ma io ero nell'autobus assieme con la 1D e la 1A e la 1C. La giornata è incominciata molto presto la sera precedente sono andata a letto molto presto per poter essere riposata la mattina. La mattina dopo mi sono svegliata alle ore cinque e trenta perché ero molto contenta di andare in gita, mi sono lavata, mi sono vestita e lo zaino da portare con me era già pronto dalla sera precedente. Dopo la colazione ho aspettato la professoressa per venirmi a prendere e poter andare al vecchio macello che era il punto d'incontro da dove sarebbe partito l' autobus. Abbiamo viaggiato per due ore o forse qualcosa in più infatti il viaggio è stata la parte più noiosa e stancante. La prima tappa del nostro viaggio è stata Cavallino e ci siamo fermati ad un parco di nome Kalos l'archeodromo del Salento. Subito abbiamo fatto la ricreazione e poi è venuta una signora che sarebbe stata la nostra guida e ci ha fatto camminare tanto e ci spiegava i popoli di tanti anni fa che hanno abitato nella penisola salentina. È stato molto interessante mi sono divertita molto e anche a volte abbiamo fatto delle soste per riposarci. Poi siamo andati al ristorante e abbiamo pranzato, il menù è stato molto buono e ricco, abbiamo mangiato le frittelle come antipasto, le orecchiette al pomodoro che era il primo, e per secondo la salsiccia, le patatine fritte e l'insalata per contorno e per concludere la crostata alla nutella. Dopo il pranzo ci siamo diretti a Lecce anche lì ci aspettava una guida turistica che ci spiegava le origini della città di Lecce. È una città molto bella, soleggiata e interessante faceva molto caldo per cui con la professoressa abbiamo deciso di riposarci ad un bar di piazza Sant’Oronzo. Abbiamo mangiato il pasticciotto il tipico dolcetto leccese; io ho preferito quello ripieno di ricotta e pistacchio e poi ho bevuto il ginseng per darmi un po' di energia Con la professoressa abbiamo pensato subito dopo di comprare dei pasticciotti come souvenir ai genitori sia miei che quelli della professoressa. Appena finito siamo andati di nuovo in autobus per il viaggio di ritorno a casa. È stato un po' lungo perché siamo rientrati a casa alle ventuno di sera, poi sono rientrata a casa per dare i pasticciotti ai miei genitori. È stato molto bello e molto interessante, mi sono divertita molto e lo ricorderò per tutta la vita.

I nostri viaggi di istruzione
La mia, insieme alle altre classi seconde, ha partecipato all’uscita didattica di due giorni in Campania. Partiti da Bernalda siamo arrivati a Salerno e di qui ci siamo imbarcati sul traghetto per raggiungere Amalfi. Con la guida turistica che ci attendeva abbiamo visitato il Museo della Carta dove ci hanno mostrato come funzionano i macchinari per produrla. Verso mezzogiorno ci siamo recati al Duomo di Amalfi e visitato altri monumenti principali della città, ascoltando le spiegazioni della guida turistica. In pomeriggio abbiamo avuto del tempo per dedicarci allo shopping nel centro di Amalfi che è una città affascinante e con un panorama mozzafiato sulla costiera. Infine ci siamo nuovamente imbarcati sul traghetto in direzione Salerno per giungere all’hotel “LA PANORAMICA” dove abbiamo pernottato.

Dopo aver fatto colazione, il mattino successivo, abbiamo raggiunto Bagnoli e visitato la “Città della scienza”. Si tratta di un museo scientifico interattivo in cui si possono svolgere esperimenti istruttivi, oltre che divertenti. Ad esempio ci hanno fatto poggiare le mani su un tavolino sopra il quale c’era una bolla divisa a metà dentro la quale si muovevano dei pallini al ritmo del battito cardiaco. Ho attraversato anche la galleria in cui alcune illusioni ottiche erano capaci di ipnotizzarci.
Verso le 14:00 siamo andati nella villa comunale di Napoli e poi di qui ci siamo diretti all’Acquario di Napoli. Nelle vasche dell’acquario abbiamo visto nuotare pesci di ogni specie marina ed anche vegetali acquatici. Mi ha colpito la vasca in cui si allevano le murene, specie questa molto intelligente quasi come i mammiferi. Non è mancato l’appuntamento al ristorante in cui abbiamo potuto gustare la tipica pizza napoletana, famosa in tutta Italia e nel mondo. Al termine della giornata e di un viaggio piacevole siamo saliti sul bus per rientrare a Bernalda.

I nostri viaggi di istruzione

Quest’anno la “gita” di terza media si è svolta nella capitale d’Italia, Roma.
Siamo partiti il 3 Maggio avendo come destinazione una frazione di Roma, Ostia. Precisamente abbiamo visitato gli antichi scavi della città antica, ascoltando attentamente le informazioni e curiosità rese note da una guida turistica del posto, che ci ha mostrato interessanti resti dei romani, tra cui “l’anfiteatro”. Come da programma, un tour sul Tevere, via battello ed è qui che ci siamo divertiti cantando e ballando tutti insieme. Più tardi, siamo saliti sull’autobus che ci ha accompagnato in una zona di Roma chiamata “Fiano Romano” dove si trovava l’albergo nel quale avremmo alloggiato per le due notti successive. Una volta riposti i bagagli nelle rispettive camere, abbiamo cenato e siamo saliti per andare a dormire.

Tutti eravamo molto contenti di trascorrere una notte con i nostri amici. Il giorno seguente siamo ripartiti per Roma centro, dove abbiamo visitato i siti più importanti, la Basilica di San Pietro, il Colosseo, l’Altare della Patria e la Fontana di Trevi.
Dopo aver trascorso un’altra notte in compagnia, il terzo giorno la stanchezza iniziava a farsi sentire, ma nelle menti di tutti tornava il pensiero che quella sera dovevamo tornare a casa. Durante il giorno abbiamo visitato Tivoli, Villa d’Este e Villa Adriana, entrambe molto suggestive per le alte fontane e gli immensi giardini. Nel pomeriggio, stanchi ma felici per le tante esperienze, siamo ripartiti verso Bernalda dove siamo arrivati verso mezzanotte. È stata una delle esperienze più belle della nostra vita fino ad oggi perché l’abbiamo trascorsa in compagnia dei nostri amici.
La mia esperienza alla selezione del Giffoni Film Festival
Sin dall’inizio dell’anno potuto partecipare ad un progetto “cinema”. Questa fu una cosa inaspettata, ma molto gradita, perché ci permetteva di imparare in modo più divertente. Il Cineteatro Nicola Andrisani di Montescaglioso avrebbe organizzato le nostre partecipazioni. Dopo esser stati informati, i giorni passarono velocemente e quel giorno tutte le terze e le seconde del nostro Istituto si recarono al cinema tramite degli autobus per assistere alla prima visione di un film sul famoso poeta italiano: Dante Alighieri. Ci accomodammo secondo i posti assegnati e, prima di iniziare a vedere la pellicola, la direzione ci informò che il nostro istituto aveva aderito al progetto “Vivere il cinema tra sogno e realtà”. In pratica avremmo dovuto recensire tutti i film che avremmo visto e mostrare le nostre impressioni ad un gruppo di giudici, i quali le avrebbero valutate e poi, chi sarebbe stato scelto, avrebbe partecipato ad una selezione per il famoso “Giffoni Film Festival”. Dopo quel giorno, tornammo al Cineteatro N. Andrisani per altre tre volte per visionare rispettivamente i film: “Penguin Bloom”, “The Specials: Fuori dal comune” e “Stormboy: Il ragazzo che sapeva volare”. Verso la fine di marzo era arrivato il momento di realizzare le recensioni. Dopo averle finite ed esser tornati in classe successivamente alle vacanze di Pasqua, la scuola le inviò digitalmente alla direzione del cinema. Qualche giorno più in là fui informato della data della selezione per andare a Giffoni, il 20 maggio. Il giorno fatidico arrivò. Alle 8:30 di mattina mi ero recato al cinema e lì c’erano anche altri ragazzi provenienti da tutta la Basilicata. Eravamo in 10, ma nessuno osava aprire bocca, eravamo tutti molto tesi. Poco dopo ci hanno fatto accomodare in sala e lì i giudici prima ci restituirono le recensioni e poi ci spiegarono come si sarebbe svolta la mattinata. Avremmo visto un cortometraggio, saremmo usciti per riflettervi sopra e per rileggere le recensioni. Il tutto durò quasi 2 ore, entravamo uno alla volta e l’ordine era deciso da un sorteggio. Il mio turno si fece aspettare e questo fu un grande vantaggio in quanto mi permetteva di prepararmi psicologicamente. Sono stato il quartultimo. Entrai in sala e salii le scale del palco convinto delle mie capacità, mi sono seduto e ho ascoltato gli esaminatori che erano specializzati in tre argomenti diversi: uno sui tre film, uno sul cortometraggio e uno sull’inglese. Appena poggiai la schiena sulla sedia l’ansia scomparve e lasciai spazio al mio spirito critico. Durante il primo step fui molto spedito e dissi tutto quello che sapevo. Al contrario, il secondo fu quello che più mi mise in difficoltà, ma riuscii a


La mia esperienza alla selezione del Giffoni Film Festival
destreggiarmi bene. Il terzo, invece, è quello in cui ho dato il meglio di me stesso, aggiungendo più di quanto mi veniva chiesto. Avevo finito, mi alzai dalla sedia e sorteggiai il prossimo che sarebbe dovuto entrare, dopo di che mi andai a sedere tra i miei genitori. Dopo di me altri 3 ragazzi fecero il dibattito. Una volta che tutti ebbero finito di rispondere arrivò il momento del resoconto finale. Avevo meno di una possibilità su tre. Io mi aspettavo un secondo o terzo posto, ma quando sentii il mio nome accostato al primo, esplosi di gioia, quasi non ci credevo. Tutti si complimentarono con me, addirittura uno dei giudici descrisse il mio inglese come perfetto, sicuramente ha esagerato. Erano ormai le 13:30 quando tornai a casa. Ero sia soddisfatto, sia incredulo, sia stanco. Quando ripenso a quei momenti mi chiedo:

“Quello ero davvero io?” A parte ciò, ho pensato e ripensato sul perché io sia stato primo e sono giunto a tre conclusioni. Esse sono: la mancanza di ansia, l’esser andato dritto al punto senza fare discorsi inutili e l’inglese. Infatti, sono stato l’unico che non ha avuto difficoltà con la lingua della Gran Bretagna. Comunque, sono felicissimo di avere l’opportunità di partecipare alla celebre manifestazione del Giffoni Film Festival
e cercherò di dare tutto me stesso per ottenere grandi risultati e diventare giurato. Oltre a ciò, ho la possibilità di contribuire ad un mio grande sogno, ovvero quello di far diventare il mio piccolo paese, Bernalda, famoso in tutta la Basilicata e l’Italia.


Giffoni Film Festival: LA SELEZIONE

Mi presento, mi chiamo Letizia Pia Sirago, abito a Bernalda, una cittadina situata in provincia di Matera e frequento la prima media con indirizzo musicale. Ho 12 anni e sono una ragazza appassionata di film e di cortometraggi fin da quando ero bambina. In questo anno scolastico 20222023 ho partecipato alle selezioni per il Giffoni Film Festival iniziando a scrivere delle recensioni su film e cortometraggi che ho visto nelle varie uscite con la scuola. E proprio a seguito di queste recensioni sono stata selezionata per la fase finale. Selezione finale che si è tenuta lo scorso 23 maggio presso il Cinema Andrisani di Montescaglioso. Sempre in questa data era prevista la gita scolastica con la mia classe. Questa sarebbe stata la mia prima gita nel nuovo percorso scolastico, ma, anche se molti ragazzi della mia età avrebbero scelto la gita, io invece ho scelto di partecipare alla selezione finale del Giffoni Film Festival perché, come detto prima, amo il cinema e soprattutto perché per me non solo rappresenterà un momento di interazione con ragazzi e ragazzi di tutto il mondo, ma anche un momento per poter arricchire il mio bagaglio culturale, senza dimenticare che sono orgogliosa di rappresentare la mia città e il mio istituto scolastico. Pertanto ho comunicato ai miei docenti la scelta ed anche loro sono stati entusiasti e mi hanno incoraggiato. Ed ecco che in un battito d’occhio è giunto il giorno tanto atteso. Ero felice ma allo stesso tempo anche ansiosa. Accompagnata dai miei genitori siamo giunti al Cinema Andrisani e qui da subito siamo stati accolti dallo staff che in ci ha fatti accomodare in sala. Nella sala abbiamo visto un cortometraggio, intitolato “The blue umbrella” che di fatto poi è diventato il nostro test per la selezione finale. Terminato la visione del cortometraggio, hanno fatto accomodare noi ragazzi in un’altra sala dove abbiamo iniziato a recensire quanto visto. Quello che ho notato da subito e che, anche se in quel momento eravamo in competizione, ho stretto amicizia con tutti quanti. Ecco, eravamo carichi e pronti per essere chiamati

Giffoni Film Festival: LA SELEZIONE

a parlare. Ad uno ad uno siamo entrati in sala, anche se io sono stata l’ultima ad essere chiamata. La giuria, appena seduta, dopo avermi dato la possibilità di presentarmi e di rilassarmi, mi hanno posto delle domande sui tre film visionati durante l’anno. Io ho iniziato a parlare soffermandomi non solo sulle scene viste ma anche sulle emozioni provate e sulla musica che accompagnava le varie scene. Prima di terminare la giuria mi ha posto delle domande di inglese per l’oral comunication con le persone di lingua straniera. Finito il test mi hanno fatta accomodare in tribuna. I giudici poi hanno preso del tempo per stabilire i punteggi assegnati ad ognuno di noi. A mano a mano chiamavano i presenti. In me saliva sempre di più l’ansia. E poi l’ansia si è trasformata in gioia immensa quando ho realizzato che ho raggiunto il punteggio più alto. Ho subito diretto il mio sguardo verso i miei genitori i quali mi hanno sostenuto tanto, e poi con loro ho spedito dei messaggi ai miei docenti e alla Dirigente della mia scuola per informarli di quanto era accaduto. Emozione e felicità che porterò con me in terra campana perché voglio rappresentare al meglio la mia scuola al Giffoni Film Festival.


Un anno scolastico si è appena iniziative che sono partite dal gruppo di lavoro che gestisce la Biblioteca della nostra scuola. Il 31 maggio scorso, presso i locali dello spazio lettura, c’è stata la consegna degli attestati ai ragazzi e alle classi che hanno mostrato, per i libri, un interesse non trascurabile. È con piacere che attestiamo la partecipazione di una buona parte degli studenti. Si ringrazia la DS Prof.ssa G.M. Marciuliano per il costante supporto e tutti coloro che hanno contribuito al funzionamento dello spazio lettura. Di seguito la graduatoria dei lettori più “accaniti” e delle classi che hanno inteso la Biblioteca, come un luogo per condividere momenti di formazione, inclusione, crescita.

1° Karol Lorito (III A) 24 libri
2° Ilaria Avagliano (III A) 17 libri
3° Giorgia Fumarola (IIIA) 16 libri
4°Arisa Bellizio (IIIA) 14 libri
5°Aurora Barnaba’ (I E) 13 libri
6°Giovanni Porcelli (II B) 9 libri
7° Giada Cirelli (IE) 9 libri
8°Rahina Ouare (III D) 4 libri
9°Benedetta Carbone (III F) 3 libri
10° Giuseppe Muci (I G Metaponto) 2 libri
Classi: I A- III A- II B- I C- II D – III D- IE – IIIE – IIIF- I G (Metaponto)

Grazie a tutti!!!
G.Paola Risimini (Referente Biblioteca)
Il valore delle biblioteche

Anche nell’era digitale non c'è nessun sostituto per i libri. Io penso che i libri siano la fonte della conoscenza ed anche un aiuto importante per la nostra educazione e per la nostra crescita, quindi per me è bellissimo avere una biblioteca a scuola. Nella nostra biblioteca scolastica sono conservati libri di vari generi e tantissimi sono quelli adatti alla nostra età. Le biblioteche credo siano necessarie per offrirci un ulteriore mezzo per la comprensione di noi stessi. È un luogo fisico e ideale dove grazie alla lettura si possono scoprire vari angoli della Terra e come ogni individuo umano sia diverso e al tempo stesso unico con le sue passioni, le sue convinzioni e i suoi sogni.

Incontro con un autore speciale

Giovedì 18 maggio, nell’aula Magna del nostro Istituto abbiamo trascorso un’interessante serata. I referenti della biblioteca scolastica hanno organizzato l’ennesimo incontro con l’autore. Protagonista della serata, Pasquale Rimoli, un autore d’eccezione visto che insegna lingua e letteratura italiana proprio nella scuola che lo ha invitato. Nel corso della serata il professore/scrittore ci ha presentato uno dei suoi romanzi dal titolo “I demoni di Urbino. La figlia del maresciallo”. Ha risposto, poi, ad alcune domande, rivoltegli dai suoi alunni e non solo, parlando della sua passione per la lettura e di come sia nata; della sua vita di studente e di quanto abbiano influito gli insegnamenti dei suoi docenti; cosa e chi ha contribuito a farlo diventare ciò che è oggi e quelli che erano i suoi sogni prima di diventare scrittore. È stata quella di giovedì, dunque, una bellissima serata per nulla noiosa anzi molto interessante e rilassante. Sicuramente avranno contribuito anche i brani musicali, che intervallavano la narrazione e che sono stati eseguiti al pianoforte dai ragazzi della classe terza ad indirizzo musicale.

Come Istituto abbiamo aderito alla piattaforma gratuita Qloud Scuola che ci permette di disporre di un catalogo on line di tutti i libri presenti in biblioteca.

Il catalogo è di libera consultazione (non servono chiavi di accesso) e i libri sono tutti catalogati attraverso il sistema ISBN.
L’iniziativa fa parte di un progetto più ampio di livello nazionale, la cui missione è di coniugare ricerca e innovazione digitale (il software è open source) per la promozione della lettura e la lotta contro l’analfabetismo funzionale.

ALUNNI e DOCENTI potranno consultare il catalogo online della biblioteca e verificare se i testi di loro interesse siano o meno disponibili per il servizio di prestito. Il catalogo permette una consultazione per liste (autori, genere, titoli, editore, soggetti...) ed è dotato di una sezione per effettuare ricerche specifiche
Si può accedere liberamente, per consultare il nostro catalogo, l’indirizzo web è il seguente:
http://icbernalda.myqloud.eu/
Il team della biblioteca
Un sogno che si avvera
A volte, non serve scrivere lunghe frasi per descrivere le emozioni. Ecco “un concentrato“ di quello che ho provato in questo nuovo percorso da me intrapreso.
Al termine del mio ultimo anno di scuola media presso l’I.C. Pitagora Bernalda, le mie due amiche: Miriam Distefano e Gaia Battaglino, della classe 3^D mi hanno proposto la creazione della copertina di un libro da loro scritto. Mi sono detta “Quale modo migliore per concludere il mio percorso scolastico?” ed entusiasta per la proposta, ho accettato.
Ammetto di aver avuto, all’inizio, un blocco creativo, non sapevo come esprimere al meglio il significato di un libro in un solo disegno, ma poi, grazie al consiglio delle due scrittrici in erba, sono riuscita ad immergermi in ciò che mi avevano chiesto. Lo schizzo iniziale rappresentava un vecchio libro appoggiato al suolo, come una tenda da campeggio su un piccolo prato; ho aggiunto qualche libro che svolazza intorno; un bozzetto in bianco e nero. Un po' spento, non adatto, a mio parere, ad un libro dal contenuto ricco di passione.
Poi, passo dopo passo, la bozza iniziale si è evoluta fino ad illustrare il vero e proprio tema del libro: la passione per la lettura. Ho pensato bene di aggiungere un laghetto con dei cigni origami, un bel paesaggio ed una bambina intenta a pescare nel lago della cultura. Pertanto, mi sembra opportuno che io mi soffermi soprattutto su quest’ultima affinché possa essere interpretata nel modo migliore e rivelare così lo stupore che io stessa ho provato sapendo di aver fatto centro. Inizialmente, per creare la copertina, ho pensato allo stile dei manga perché mi riporta alla fase adolescenziale descritta dagli autori. Dopo una videochiamata fatta per concordare gli interventi per l’evento promozionale, l’emozionante lancio del libro, ho appreso che, sorprendentemente, la mia “creatura” calzava a pennello con le storie degli scrittori.

Un sogno che si avvera

Tutte e tre hanno narrato la loro esperienza di lettrici che hanno iniziato da ragazzine; chi ha iniziato a leggere perché consigliato dalla mamma, chi ha sviluppato la passione per la lettura seguendo le orme di un’amica e chi, come la professoressa, ha riportato fedelmente i suoi ricordi e l’esordio nel mondo dei lettori grazie ad una persona in famiglia a lei molto cara. Nel mio caso rappresenta il momento in cui ho cominciato a coltivare la mia passione per l’arte.

Ma siamo oramai alla fase finale che riguarda le emozioni provate durante questa esilarante avventura, quel fil rouge che assembla magnificamente tutti i tasselli, come in un puzzle dagli incastri perfetti. I pastelli! Qualcuno sicuramente ci avrà pensato. I pastelli sono i colori che per primi utilizzano i bambini, probabilmente perché le mamme non amano le macchie di colore dei pennarelli e pertanto comprano i colori a pastello per i propri figli
quando iniziano a colorare. I pastelli possono, in questo caso, o meglio, in questa semplice storia, descrivere le emozioni provate da tutte noi, emozioni non a tinte forti, con svariate sfumature ma, tenui, come le emozioni che hanno accompagnato tutti noi protagonisti dall’infanzia fino a….
Il rugby e i giochi studenteschi

Lunedì 22 maggio, partita squadra rugby per partecipare ai giochi sportivi studenteschi che si sono svolti in Abruzzo. Abbiamo alloggiato in un bellissimo villaggio sul mare e qui abbiamo conosciuto moltissimi ragazzi che praticavano anche sport diversi dal rugby, come canottaggio, baseball, pallavolo, ping pong , ecc. La squadra di baseball della nostra regione si è classificata prima. Lunedì siamo arrivate, abbiamo avuto tutto il tempo per sistemare le nostre cose in casa e rilassarci un poco. I giorni successivi abbiamo, infatti, giocato tutte le mattine tranne il venerdì. Il pomeriggio eravamo libere, tranne il pomeriggio che era dedicato a delle premiazioni. Quella che ho potuto vivere è stata una bellissima esperienza che mi ha fatto crescere non solo a livello sportivo. Un grazie particolare io e le mie compagne di squadra lo dobbiamo al nostro professore che ci guardava da bordo campo e ci ha sempre sostenute. Abbiamo migliorato alcune tecniche che sicuramente ci serviranno in futuro per arrivare magari anche solo ad un posto più in alto nella classifica. Nel corso dei giorni trascorsi insieme, si è certamente consolidato il bellissimo rapporto che già avevo con le mie compagne di squadra. Questa è forse la cosa più importante per chi fa uno sport di squadra poiché se la squadra non è in sintonia, la partita si considera già persa per metà. Inoltre, soprattutto in questo tipo di sport, se non si ha rispetto per la squadra avversaria ci si potrebbe fare veramente male. All’inizio di ogni partita, pertanto, ci si intrattiene benevolmente con la squadra avversaria, mentre alla fine ci si complimenta e si fa sentire il proprio appoggio soprattutto alle ragazze che durante la partita si sono infortunate. Siamo tornati a casa il venerdì 26 maggio, dopo quattro giorni intensi ma ancor più fiere della nostra squadra e dei progressi fatti dopo 8 mesi di allenamento. Io personalmente amo ogni giorno di più questo che mi ha reso tra l’altro più sicura e forte come persona.

Progetto continuità

Presso la scuola media di Bernalda, i ragazzi della 1° A, guidati dalla Prof.ssa

Giampaola Risimini, hanno realizzato, per l’accoglienza della 5°C della scuola elementare Marconi, dei cartonati che rappresentavano i personaggi dell’episodio di Polifemo, poema epico dell’Odissea, il cui protagonista è Ulisse. La prof.ssa inoltre ha assegnato a ciascun ragazzo una parte da recitare per ricreare le scene del poema, partecipando al dialogo con i suoi studenti. L’evento si è concluso con gli auguri da parte della professoressa agli alunni della scuola elementare affinché possano continuare il loro percorso scolastico nel miglior modo possibile.

Around Europe
Il progetto Erasmus è il programma dell’Unione Europea per l’istruzione e la formazione degli studenti. Le scuole partecipanti hanno la possibilità di collaborare, con altre scuole europee, con un progetto su tematiche di interesse e di effettuare mobilità di alunni e staff presso le scuole partners Tali mobilità rappresentano un’opportunità di cambiamento in una dimensione europea, per stimolare processi di innovazione, di miglioramento e di promozione dei valori dell’inclusione e della tolleranza. Ci presentiamo: siamo Mary Gualtieri e Caterina Caravita della classe II D. Nell’ambito del progetto Erasmus “Stop and spot emotional school dropout” abbiamo avuto l’opportunità di partecipare all’ultima mobilità in Polonia, insieme a Marica Busco della classe III C ed Elisabetta Montanaro della classe III E. Grazie a questo progetto, accompagnato dalle professoresse Petrocelli Patrizia e Lina di Noia, abbiamo vissuto un’esperienza indimenticabile dal punto di vista educativo, umano e relazionale. Per la prima volta, abbiamo provato l’ebrezza del volo. Giunti a Varsavia, abbiamo pernottato in albergo dove siamo stati accolti dagli studenti e dai docenti polacchi. L’imbarazzo e le difficoltà comunicative iniziali sono stati superati grazie a momenti di divertimento e di condivisione. Tra le attività più significative ricordiamo la visita guidata, in lingua inglese, a Varsavia, la “Treasure Hunt” e la visita a Cracovia. In serata ci siamo recati a Starachowice dove abbiamo soggiornato per l’intera settimana. Abbiamo avuto modo di visitare la loro scuola e di conoscere il loro sistema scolastico. La relazione costante con i nostri coetanei ci ha stimolati ad utilizzare la lingua inglese, migliorando le nostre abilità comunicative. Questa esperienza, pertanto, oltre a farci conoscere posti bellissimi, culture differenti, ci ha arricchito anche dal punto di vista umano. Le emozioni provate sono state intense ed indimenticabili. Tante amicizie sono nate che continuiamo a coltivare attraverso una costante comunicazione a distanza. Ricordiamo con grande nostalgia l’ultima sera trascorsa con i nostri amici tra balli, buon cibo e chiacchiere. Il momento più coinvolgente è stato quello dei saluti, dove le lacrime furono le vere protagoniste, in quanto, pur provando rammarico per l’imminente distacco dai nostri nuovi amici, eravamo commosse soprattutto per aver vissuto un’esperienza che consigliamo vivamente a tutti!




eTwinning: Music and dances in the world
Durante quest’anno scolastico la professoressa Petrocelli ci ha fatto partecipare al progetto eTwinning ovvero un gemellaggio elettronico “MUSIC AND DANCES IN THE WORLD”. In questo progetto, attraverso varie applicazioni, (Canva, PowerPoint, Word, Caput, Story Jumper, Padlet ecc.) abbiamo descritto le curiosità, i balli, i monumenti del Belgio, caricandoli sulla piattaforma europea. Iscriversi ad eTwinning permette a insegnanti ed alunni di entrare a far parte di una comunità dove gli studenti hanno l’opportunità di fare nuove esperienze e conoscere gli aspetti di diverse culture. Tra gli stati gemellati ci sono il Portogallo, la Romania, la Spagna, la Turchia, Cipro e noi. Abbiamo lavorato tutto l'anno per questo progetto, per poi incontrarli virtualmente e conoscerli a distanza. Ma non è stata l’unica esperienza eTwinning a cui abbiamo partecipato. Infatti, l'altro gemellaggio elettronico aveva il nome di "Discovering our land and common culture" ma con un solo stato partecipante, la Grecia. Il giorno in cui la scuola greca di Saravali è venuta nel nostro istituto li abbiamo subito accolti e abbiamo offerto loro dei prodotti tipici della nostra amata terra, Bernalda. Subito dopo, siamo andati a visitare la Chiesa Madre e il Castello. Ritornando nella nostra scuola abbiamo iniziato il seminario sulla cultura greca ed i vulcani. Il prof. Giannini ha parlato dei vulcani in Grecia, la prof.ssa Musillo Filomena ha spiegato la lingua "greco antico" e abbiamo anche cantato. Per finire, abbiamo trascorso anche una piacevole serata in pizzeria, dialogando in lingua inglese. La mattina seguente siamo partiti per una camminata in riva al mare a Metaponto e abbiamo visitato la nostra scuola, plesso di Metaponto. Successivamente, abbiamo pranzato e si è disputata una partita a calcio tra greci ed Italiani. Il giorno seguente abbiamo visitato Matera ed un giro panoramico tra i Sassi. Ci hanno illustrato le tecniche per la lavorazione della ceramica. Abbiamo provato felicità e gioia, ma anche un po’ di tristezza perché avevamo legato con una allieva greca e nel momento del saluto ci siamo emozionate. È stato un bel progetto anche perché abbiamo legato con tante persone e ci siamo divertite. Che dire, è un'esperienza che consigliamo a tutti gli studenti, per ampliare i propri orizzonti.



Alle donne di tutto il mondo

Il giorno 31 maggio 2023 in un'aiuola della villa comunale, in Piazza Plebiscito alle ore 18,00, è stato inaugurato il monumento in alluminio realizzato dall'artista Salvatore Sebaste dedicato "Alle donne di tutto il mondo", dono della Fidapa di Bernalda ai cittadini bernaldesi. La panchina rossa con il numero antiviolenza e la scultura di Sebaste vuole essere simbolo di rispetto e di pace.
Dopo i saluti istituzionali, lo svelamento e la benedizione del monumento, sono intervenuti Fiammetta Perrone, presidente nazionale Fidapa che ha sottolineato come l’opera onora tutta l'associazione e coniuga cultura e prevenzione mettendo in risalto il supporto di un uomo all'azione concreta contro la violenza sulle donne. La presidente del distretto Sud-Est, Maria Nuccio, si sofferma sulle problematiche delle donne, sulla violenza e sui femminicidi.
La psicoterapeuta e responsabile del centro antiviolenza materana, Caterina Rotondaro, ha evidenziato come la panchina rossa e l’opera di Sebaste rappresentano un grande catalizzatore di attenzione a contrasto della violenza di genere poiché attivano processi di prevenzione, sensibilizzazione e informazione alla comunità che vede l'opera e legge il numero di emergenza. Pertanto le donne che si trovano in difficoltà possono chiamare il numero di emergenza e chiedere aiuto a professionisti esperti.
Il critico d'arte, Angelo Bianco, ha analizzato il monumento da un punto di vista artistico. Lo scultore Salvatore Sebaste si è soffermato a parlare della sua opera e di cosa rappresenta.
La scuola non poteva mancare: è stata presente all'evento con la dirigente scolastica che ha parlato dell'importanza di educare i ragazzi sulla violenza di genere. Alcuni alunni della 3A hanno rappresentato l'Istituto con riflessioni e cartelloni elaborati in classe, guidati dalla professoressa Paola Risimini.
Il giorno 31 maggio 2023, per dire no alla violenza contro le donne, in Piazza Plebiscito a Bernalda è stata installata una panchina rossa ad opera del maestro Sebaste. La panchina è stata donata dalla FIDAPA, la Federazione che ha lo scopo di promuovere, coordinare e sostenere le iniziative delle donne. Alla manifestazione erano presenti, oltre al sindaco, anche alcuni ragazzi della 3^ A della scuola secondaria di primo grado coordinati dalla professoressa Risimini. È emersa l’importanza di sensibilizzare gli studenti sul problema della violenza in ogni forma in cui essa si manifesta nei confronti delle donne.
Bisogna non tacere di fronte alla violenza, denunciare i soprusi e sostenere le vittime per renderle libere. La panchina deve ricordarci, ogni giorno, l’importanza di questa tematica nella speranza che non accadano più femminicidi.

La storia di San Bernardino
La nostra scuola, offre, permette imparare sempre cose nuove. In occasione della festa di San Bernardino del 20 maggio, ci siamo recati nell’aula magna della scuola, dove abbiamo partecipato ad un momento di cultura con il racconto della storia di San Bernardino. I parroci presenti Don Mariano, Don Stefano e Don Giuseppe, ci hanno accompagnati in questo viaggio sulla vita del nostro patrono.
Bernardino nacque a Massa Marittima ma rimase, da piccolissimo, orfano di padre e di madre. Abbandonò gli studi di diritto per assistere gli ammalati e i moribondi durante la peste del 1400, durante la quale contrasse anche lui il contagio. Subito dopo l’entrata nell’ ordine francescano, cominciò un’intensa attività di predicatore nella quale incoraggiava la devozione al nome di Gesù. Egli faceva baciare ai fedeli il trigramma IHS (Iesus Hominum Salvator) sormontato da una croce ed inscritto in un sole. San Bernardino, nelle sue prediche, sceglieva argomenti che potevano interessare i fedeli, sapeva comprendere le debolezze umane ma condannava i ricchi avari e gli usurai perché sosteneva che le proprietà di ciascuno non appartenessero all’uomo ma che fossero solo strumento per il miglioramento della società. Le sue prediche, però, gli procurarono forti inimicizie e polemiche. Morì ad Aquila il 20 maggio 1444 durante una delle sue missioni mentre sei anni dopo fu proclamato santo.

Ma perché San Bernardino è il patrono di Bernalda? I sacerdoti ci hanno raccontato che Bernalda fu fondata da Bernardino de Bernaudo, segretario di Federico D’Aragona, per il quale svolgeva importanti mansioni diplomatiche. Fu proprio lui che decise di spostare il villaggio di Camarda (l’antica Bernalda) nell’attuale centro storico dove, in seguito, furono costruiti il Castello e la Chiesa Madre. Più tardi il popolo volle dedicare il Castello a San Bernardino da Siena, in onore di Bernardino de Bernaudo ovvero colui che aveva ricostruito Bernalda.
I bernaldesi festeggiano San Bernardino il 20 maggio (giorno della morte del santo) e il 23 agosto in cui ci sono momenti di riflessione religiosa e culturali, entrambi espressione dell’identità del popolo bernaldese.

I nostri tre anni

Si stanno per concludere anche questi 3 anni di scuole medie. Presto (ci si augura) andremo tutti alle scuole superiori, ma parliamo prima di cos’è successo negli anni precedenti. 3 anni sono decisamente pochi, contando quanto vive una persona in media, ma nella nostra fascia di età sono determinanti per chi o cosa saremo nel futuro. Sono stati anni complicati, tra mascherine, videolezioni ecc…, ma possiamo finalmente dire che è finita (l’era del covid intendo). Mi mancherà tutto questo; il muro dei disegni in fondo all’aula, i cartelloni, i professori, questa stanza e le persone con cui l’ho condivisa per 3 lunghi anni. Si conclude una sorta di era. Credo che la maggior parte di noi sia entrata come un ragazzino spaesato e uscirà come una persona diversa (ci si augura anche migliore). Sinceramente non so nemmeno io cosa scrivere, ma faccio solo un augurio a tutte le future e le correnti classi: divertitevi perché tre anni sembrano tanti, ma volano subito, e alla fine di questo percorso vi sarà sembrato tutto un sogno, lungo quanto un battito di ciglia.
Raffaella Di Candia, 3ALa scuola media è quella Scuola che ti fa compiere il passaggio da bambino ad adolescente e ti fa conoscere te stesso e la vera realtà che è il mondo.
Questi tre anni mi hanno aiutata molto nel costruire me stessa e nel capire meglio il mio carattere e le mie difficoltà. Scoprire se stessi è uno dei passi fondamentali nella vita e nonostante questi tre anni, sono sicura che c’è ancora molto da poter capire.
Le scuole medie sono definite la scuola che ti forma e dà una base e secondo me oltre che una buona base formativa ho ricevuto anche dei buoni insegnamenti come il non dover avere paura o non tirarsi indietro, dire sempre la verità e fare amicizia che è fondamentale. Forse dire che i compagni ed i professori mi mancheranno è scontato ma qui ho conosciuto davvero delle belle persone che mi dispiace molto dover lasciare e non poter proseguire insieme un altro anno.
Una difficoltà che però abbiamo affrontato è la DAD che ci ha allontanati ed impedito di conoscerci limitando le prime esperienze nella scuola media; l’assenza dei lavori di gruppo e le interazioni fisiche sono state dunque una difficoltà che poi siamo comunque riusciti a superare e poter sperimentare anche noi.
A conclusione di questi tre anni posso dire che sono stati un percorso davvero importante per me e che i professori sono stati fondamentali in tutto questo.
È finita?
È finita, ma no…
Ogni esperienza che finisce diventa un nuovo inizio.
Ognuno si porta dietro, le cose buone e le cose meno buone, le mete raggiunte e quelle non raggiunte. Questo in ogni ambito, anche quello scolastico.
Un anno in presenza finalmente, che non può essere stato solo presenza fisica.

La scuola dovrebbe essere quella comunità in cui si vive insieme nella speranza di crescere insieme, nella distinzione dei ruoli, a volte con tanta fatica.

È un'altra pagina del libro della vita di ognuno di noi, e come i libri veri, ci sono pagine che si leggono con piacere e altre meno, ma non bisogna strapparle.
Pagina che si scrive con la propria età, chi all'inizio del cammino, chi nella pienezza delle forze, chi con il peso degli anni.
Siamo pronti a passare il testimone nella staffetta della vita e iniziare il nuovo anno!
Oltrelasiepe
Referenti giornalino:

Dirigente Prof.ssa Grazia Maria MARCIULIANO
Prof. Pasquale RIMOLI
Prof.ssa Maria Felicia D’ATENA
Prof.ssa Donatella SCOCUZZA
Prof.ssa Giampaola RISIMINI