
1 minute read
La storia di San Bernardino
La nostra scuola, offre, permette imparare sempre cose nuove. In occasione della festa di San Bernardino del 20 maggio, ci siamo recati nell’aula magna della scuola, dove abbiamo partecipato ad un momento di cultura con il racconto della storia di San Bernardino. I parroci presenti Don Mariano, Don Stefano e Don Giuseppe, ci hanno accompagnati in questo viaggio sulla vita del nostro patrono.
Bernardino nacque a Massa Marittima ma rimase, da piccolissimo, orfano di padre e di madre. Abbandonò gli studi di diritto per assistere gli ammalati e i moribondi durante la peste del 1400, durante la quale contrasse anche lui il contagio. Subito dopo l’entrata nell’ ordine francescano, cominciò un’intensa attività di predicatore nella quale incoraggiava la devozione al nome di Gesù. Egli faceva baciare ai fedeli il trigramma IHS (Iesus Hominum Salvator) sormontato da una croce ed inscritto in un sole. San Bernardino, nelle sue prediche, sceglieva argomenti che potevano interessare i fedeli, sapeva comprendere le debolezze umane ma condannava i ricchi avari e gli usurai perché sosteneva che le proprietà di ciascuno non appartenessero all’uomo ma che fossero solo strumento per il miglioramento della società. Le sue prediche, però, gli procurarono forti inimicizie e polemiche. Morì ad Aquila il 20 maggio 1444 durante una delle sue missioni mentre sei anni dopo fu proclamato santo.
Advertisement
Ma perché San Bernardino è il patrono di Bernalda? I sacerdoti ci hanno raccontato che Bernalda fu fondata da Bernardino de Bernaudo, segretario di Federico D’Aragona, per il quale svolgeva importanti mansioni diplomatiche. Fu proprio lui che decise di spostare il villaggio di Camarda (l’antica Bernalda) nell’attuale centro storico dove, in seguito, furono costruiti il Castello e la Chiesa Madre. Più tardi il popolo volle dedicare il Castello a San Bernardino da Siena, in onore di Bernardino de Bernaudo ovvero colui che aveva ricostruito Bernalda.
I bernaldesi festeggiano San Bernardino il 20 maggio (giorno della morte del santo) e il 23 agosto in cui ci sono momenti di riflessione religiosa e culturali, entrambi espressione dell’identità del popolo bernaldese.
