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Un sogno che si avvera

A volte, non serve scrivere lunghe frasi per descrivere le emozioni. Ecco “un concentrato“ di quello che ho provato in questo nuovo percorso da me intrapreso.

Al termine del mio ultimo anno di scuola media presso l’I.C. Pitagora Bernalda, le mie due amiche: Miriam Distefano e Gaia Battaglino, della classe 3^D mi hanno proposto la creazione della copertina di un libro da loro scritto. Mi sono detta “Quale modo migliore per concludere il mio percorso scolastico?” ed entusiasta per la proposta, ho accettato.

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Ammetto di aver avuto, all’inizio, un blocco creativo, non sapevo come esprimere al meglio il significato di un libro in un solo disegno, ma poi, grazie al consiglio delle due scrittrici in erba, sono riuscita ad immergermi in ciò che mi avevano chiesto. Lo schizzo iniziale rappresentava un vecchio libro appoggiato al suolo, come una tenda da campeggio su un piccolo prato; ho aggiunto qualche libro che svolazza intorno; un bozzetto in bianco e nero. Un po' spento, non adatto, a mio parere, ad un libro dal contenuto ricco di passione.

Poi, passo dopo passo, la bozza iniziale si è evoluta fino ad illustrare il vero e proprio tema del libro: la passione per la lettura. Ho pensato bene di aggiungere un laghetto con dei cigni origami, un bel paesaggio ed una bambina intenta a pescare nel lago della cultura. Pertanto, mi sembra opportuno che io mi soffermi soprattutto su quest’ultima affinché possa essere interpretata nel modo migliore e rivelare così lo stupore che io stessa ho provato sapendo di aver fatto centro. Inizialmente, per creare la copertina, ho pensato allo stile dei manga perché mi riporta alla fase adolescenziale descritta dagli autori. Dopo una videochiamata fatta per concordare gli interventi per l’evento promozionale, l’emozionante lancio del libro, ho appreso che, sorprendentemente, la mia “creatura” calzava a pennello con le storie degli scrittori.

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