“Youth Lab” all’Università Intervista con Manuel Mattion di Fabrizio Mattevi
Ciao Manuel. Grazie di aver accettato questa intervista. Raccontaci come ha preso avvio il progetto con “Unibz” a cui hai partecipato. In
uno
dei
periodici
incontri
tra
responsabili e coordinatori Dario Volani ha portato la proposta di una collaborazione con l’Università di Bolzano. La richiesta era giunta dal professor Daniele Morselli, docente di “Metodologia del lavoro di gruppo”, alla facoltà di “Scienze della Manuel Mattion
formazione”,
corso
per
“Educatore
sociale”. L’insegnante stava cercando partner nel mondo del terzo settore della nostra provincia per attuare un progetto didattico, con l’obiettivo di permettere ai suoi studenti di cimentarsi con compiti di realtà. Nello specifico i compiti di realtà possono essere così strutturati: un ente, un’associazione, un’azienda, una cooperativa espongono ai corsisti la propria attività e descrivono delle sfide con cui intendono cimentarsi, un problema da risolvere, un obiettivo da realizzare, una prospettiva da verificare; l’oggetto della sfida diviene l’argomento su cui lavorano gli studenti, suddivisi in piccoli gruppi di lavoro.; a loro viene chiesto di cercare e articolare soluzioni e risposte.
E tu ti sei fatto avanti? Ho dato la mi disponibilità ad aderire alla richiesta, perché, da studente, avevo preso parte a un progetto simile, in Estonia, ed era risultata un’esperienza per me molto positiva e formativa, per l’alto tasso di concretezza che contraddistingue una tale modalità di apprendimento. Per elaborare una strategia d’azione le conoscenze teoriche non sono sufficienti, 10
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