
2 minute read
FUTURO – ZUKUNFT A) Intervento di Paolo Spolaore.............................................................pag
Animare le parole –Worte beseelen FUTURO – ZUKUNFT
Locandina del webinar di Fabrizio Mattevi
Advertisement
Animare le parole-Worte beseelen identifica iniziative che l’Associazione La Strada-Der Weg organizza per custodire e arricchire il suo orizzonte valoriale e culturale e favorire l’incontro tra e con persone che a vario titolo compongono il mondo de La Strada-Der Weg. Le parole sin qui affrontate sono state: “Silenzio”, “Conflitto”, “Desiderio”, “Solitudine”, “Straniero”, “Viaggio”, “Giustizia e riparazione”, “Paura e coraggio”. Il 13 ottobre ci si è confrontati, in modalità online, sulla parola “Futuro-Zukunft”. Qui di seguito la trascrizione dei vari interventi.
Paolo Spolaore
Sono un anziano e quindi, come direbbe Vittorio Gassman, ho “un grande futuro dietro alle spalle”. La mia percezione e visione del futuro risente, necessariamente, di questa condizione esistenziale. Da sempre si è stabilito un parallelo tra età della vita e ore del giorno, come nel bellissimo testo di Gian Luca Greggio, “Nei colori del tramonto”, oppure le stagioni, come nelle poesie di Vincenzo Cardarelli “Autunno” e di Salvatore Quasimodo“Curva minore”, nei testi di Giosuè Carduccied Emily Dickinson. Altri propongono l’immagine del proiettile lanciato nello spazio che, raggiunta una certa altezza, inizia a cadere. Comuni, solitamente, sono i toni: una pacata tristezza, una sommessa rassegnazione, fino ad arrivare, a volte, come in Quasimodo, alla disperazione.
Ma vi è pure un’accezione positiva, richiamando l’autunno come stagione del raccolto. Le nostre percezioni del tempo sono legate alle relazioni che abbiamo e viviamo.

Paolo Spolaore Presidente dell’Associazione La Strada-Der Weg
Un giovane pensa al futuro attraverso i sogni su di sé: che cosa diventerò, che cosa farò? Con il passare degli anni i desideri legati al futuro si spostano sugli altri, sulle proprie persone care, sui figli, ma non solo. L’anziano condivide lo spirito del Cantico diSimeone, la preghiera che si recita nella Compietadella sera, prima di coricarsi: “ora lascia, o Signore, che il tuo servo vada in pace secondo la tua parola”. Se passo dalla mia veste di persona anziana al ruolo di presidente dell’Associazione, anzi di neopresidente appena confermato, lo stato d’animo muta. Se mi aveste interpellato sul futuro in qualità di presidente uscente, le considerazioni sarebbero state speculari a quelle dell’anziano. In quanto “neonato” lo spirito è completamente differente: il neonato è curioso, non ha paura, è fiducioso e si abbandona, un tipo di abbandono diverso da quello dell’anziano. Come nuovo presidente provo la curiosità di vedere che altro ancora ha da succedere, dopo che negli ultimi tre anni ne abbiamo viste di tutti i colori. Avverto anche una grande fiducia, perché in Associazione sono circondato da persone su cui pongo il mio incondizionato affidamento e mi permettono di guardare al futuro con un sentimento che trovo ben reso nella poesia che Dietrich Bonhoefferdedicò alla fidanzata, nell’ultimo Natale di detenzione, nel campo di campo di concentramento di Flossenbürg, dove il 9 aprile 1945 fu eseguita la sua condanna a morte: