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IL R IC O R D O D E L L A G E N T IL E Z Z A M Y R IA M C E R L IA N I, 5 b b
V IO L A B O N F A N T I, 5 a a
dopo aver frequentato il liceo scientifico nel nostro istituto, Attanasio si laurea nel 2001 con il massimo dei voti all’Università Bocconi di Milano e nel 2003 intraprende la carriera diplomatica. Dopo aver ricoperto alcuni importanti incarichi all’Ambasciata italiana di Berna e in Marocco, nel 2015 diventa primo consigliere all’ambasciata d’Italia ad Abujia, in Nigeria. In seguito Attanasio, che a soli quarant’anni era uno dei più giovani ambasciatori italiani nel mondo, ricopre il grado di consigliere di legazione e diventa capo missione a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo. Fortemente sensibile alle varie emergenze sociali del continente africano, insieme alla moglie Zakia Seddiki, faceva parte di numerose UNA VITA TRA LA BRIANZA E associazioni umanitarie tra cui quella fondata dalla moL’AFRICA Nato a Saronno nel 1977, glie stessa, l’associazione “Il ruolo dell’ambasciata è innanzitutto quello di stare vicino agli italiani, ma anche contribuire al raggiungimento della pace. La nostra è una missione, a volte anche pericolosa, ma abbiamo il dovere di dare l’esempio”. Così aveva raccontato lo scorso anno l’ambasciatore Luca Attanasio alla cerimonia di consegna del Premio internazionale Nassiriya per la Pace, ottenuto “per il suo impegno volto alla salvaguardia della pace tra i popoli”. Queste parole, ad oggi così difficili da ascoltare, testimoniano l’effettiva sensibilità e l’autentica passione che l’ambasciatore Attanasio, estremamente attivo in molti programmi di aiuto promossi nel continente africano, provava nei confronti del suo lavoro.
E t C e t e r a M a jo r a n a
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“Mama Sofia”, che si adopera per aiutare migliaia di madri e bambine di strada. L’AGGUATO Lo scorso 22 febbraio, l’ambasciatore Attanasio, insieme al carabiniere della scorta Vittorio Iacovacci e all’autista di una delle vetture, Mustapha Milambo, venne ucciso da quattro colpi all’addome in un agguato avvenuto sulla strada verso il villaggio di Kanya Mahoro, a 25 km dalla città di Goma. La dinamica dell’evento rimane, però, ancora parzialmente confusa. Secondo quanto dichiarato dal Ministro degli Esteri, Luigi di Maio, Attanasio e Iacovacci viaggiavano su due auto blindate in compagnia di altre cinque persone facenti parte del WFP (ovvero lo Word Food Program dell’Onu). Inoltre, i sette viaggiavano senza scorta: infatti la strada che essi stavano M a rzo 2 0 2 1 - N ° 7