LA SICILIA DEL “GIRO”
QUEST’ANNO LA KERMESSE ORGANIZZATA DAL VCC PANORMUS HA FESTEGGIATO UN COMPLEANNO IMPORTANTE: I 110 ANNI DEL GIRO DI SICILIA STORICO, QUELLO VOLUTO DALLA FAMIGLIA FLORIO. OVVIAMENTE, HA FATTO LE COSE (MOLTO) IN GRANDE.
200 auto. Potrebbe bastare questo dato per dare l’idea dell’imponenza e dell’importanza di un evento come il Giro di Sicilia, manifestazione di regolarità organizzata dal 4 all’8 maggio dal Club Panormus di Palermo, quest’anno giunta alla sua 31^ edizione e, come nel 2021, inserito nel prestigioso Circuito Tricolore ASI - la terza tappa, dopo Valli e Nebbie a Ferrara e il GP di Bari, in aprile. Ma sarebbe davvero limitativo e incompleto ridurre tutto a un dato. Perché l’evento concertato dall’immarcescibile Nino Aucello, presidente Panormus e vicepresidente della Commissione Manifestazioni Auto ASI e coadiuvato dal suo impeccabile staff, è stato un vero tripudio di tutti i tesori, le emozioni, le sensazioni, i regali preziosi che solo una terra come la Sicilia è in gra-
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do di dare, soprattutto se la si scopre al volante della propria auto storica. Ma non è tutto: quest’anno andava festeggiato necessariamente un compleanno importantissimo, il “secolo + 10” del Giro di Sicilia storico, la gara fortemente voluta dalla famiglia Florio nel 1912. Fu, in definitiva, la 7^ Targa Florio, quello che, fino a quel momento, si era tenuta nel leggendario Circuito delle Madonie ma che, per volere di Vincenzo, mecenate dei Florio, avrebbe dovuto allargarsi ad altre parti dell’Isola, coinvolgendola totalmente: in alcune edizioni, il percorso, superò i 1000 km. Sul lungo e ricchissimo cammino della storia del “Giro”, il Veteran Car Club Panormus si inserisce nel 1979, quando organizza La Sicilia dei Florio che, dal 1989,