Qui Ticino... a voi missionari, Anno 55, numero 201, marzo 2023

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Qui Ticino... ...a voi missionari Periodico trimestrale ticinese del Gruppo Medaglia Miracolosa di Mendrisio attivo dal 1960 Anno 55, numero 201 www.medaglia-mendrisio.org Buona Pasqua di Risurrezione! marzo 2023

Notizie ed avvisi

GRAZIE DI CUORE

a tutti i benefattori, associati e amici dell’Associazione

“Gruppo Medaglia Miracolosa” di Mendrisio per tutte le generose offerte giunteci durante l’anno 2022.

Rammentiamo che ogni sabato dell’anno 2023, padre Luigi Gabaglio, già missionario Comboniano in Uganda, celebra una Santa Messa per tutte le necessità degli associati e benefattori, vivi e defunti, della nostra Associazione.

Di nuovo “GRAZIE” per il vostro costante sostegno spirituale e materiale a favore delle missioni e delle persone più bisognose.

Calendario Mariano Missionario

calendar-alt Lunedì, 27 marzo 2023

Non si terrà il consueto incontro mensile ma l’invito è di partecipare alla preghiera del Settenario dell’Addolorata, presso la Chiesa di San Giovanni a Mendrisio alle ore 19:30.

calendar-alt Giovedì, 27 aprile 2023

Incontro mensile nella chiesa Parrocchiale di Mendrisio, ore 19:30 Santo Rosario meditato; ore 20:00 Santa Messa. Segue l’incontro missionario.

calendar-alt Mercoledì, 24 maggio 2023

Incontro mensile nella chiesa Parrocchiale di Mendrisio, ore 19:30 Santo Rosario meditato; ore 20:00 Santa Messa. Segue Assemblea Annuale Ordinaria e l’incontro missionario.

Il vostro contributo alla nostra Associazione è deducibile dalle tasse!

L’Associazione Medaglia Miracolosa di Mendrisio è un ente senza scopo di lucro e ha un fine di pubblica utilità; in tale qualità è esente da imposta. I nostri benefattori possono quindi dedurre dal proprio reddito i contributi elargiti alla nostra Associazione. Trattenete le relative ricevute postali o bancarie per giustificare all’autorità fiscale il vostro diritto alla deduzione.

Chi desidera un attestato per la dichiarazione delle imposte può richiederlo al nostro segretariato telefonando oppure via email.

Impressum

Editore:

Associazione “Gruppo Medaglia Miracolosa”, Mendrisio Direzione, redazione e amministrazione: via Carlo Croci 6, 6850 Mendrisio

telefono: +41 91 646 28 20

email: quiticino@medaglia-mendrisio.org

internet: www.medaglia-mendrisio.org

Orari apertura segretariato:

Lunedì - Venerdì: 09:00-11:30 / 14:00-17:00

Direttore Responsabile: don Claudio Premoli

Redazione:

Carla Bernaschina, Stefania Bazzurri, Florindo Brazzola, don Claudio Premoli, Michele Faul

Impaginazione e Grafica: Michele Faul

Tipografia:

La Buona Stampa SA, via Fola 11, 6963 Pregassona

Abbonamento:

Di qualunque offerta, indipendentemente dal modo di versamento, 4 franchi danno diritto all’abbonamento.

Vita dell’Associazione...
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Tempo di Dio

Finite di piangere su di voi e sopra i morti. Finite di ballare sulle tombe. Non vi accorgete che a noi è richiesto più che ai figli di ogni altro tempo? Ora bisogna avere tanta forza in ciascuno di noi o finiremo.

Ricordaci la nostra somiglianza con Dio e indurre Dio a ricordarla. Ora bisogna avere tanta forza da imporre al cuore la speranza, amore più che umano agli umani, volontà di vita per tutti. Non è tempo di lutti né di follie.

Questo è tempo di Dio. Che aspettiamo?

Quale segno? Quale miracolo? Eppure abbiamo visto crocefisso in migliaia di corpi Gesù Cristo.

Elena Bono (1921-2014), da I galli notturni, Garzanti, Milano 1952

Elena Bono, testimone significativo della nostra epoca, nonostante resti purtroppo ancora quasi sconosciuta ai più, è considerata “la scrittrice italiana più importante della seconda metà del XX secolo” (Giovanni Casoli, “Novecento letterario italiano ed europeo”, Città Nuova 2002). In una nota dettata nel 2013 ad un’amica qualche mese prima della sua scomparsa, l’autrice parlando di questo componimento poetico, che qui propongo alla vostra meditazione, disse: “l’ho scritta subito dopo la guerra. È una poesia profetica. Siamo ancora fermi lì, non ci siamo rinnovati. Andavo alle commemorazioni della Resistenza e capivo che non stava cambiando niente: bandiere e fanfare, e basta. Ma mancava Dio, non era invitato a quelle cerimonie”.

È il dramma del nostro tempo: nel nostro mondo, nei nostri rapporti Dio manca! Nei giorni a volte

difficoltosi del nostro vivere quotidiano, che Papa Francesco non esita a più riprese definire “terza guerra mondiale”, più che mai questa lirica di Elena Bono risulta essere profetica: che fare dunque? Disperarsi? Rassegnarsi a vivacchiare?

In queste parole si scorge un invito a cercare innanzitutto la pace del cuore (“imporre al cuore la speranza”). Essa si realizza quando si è riconciliati con Dio, con se stessi, con i fratelli e le sorelle (“amore più che umano agli umani”), con il Creato. Dal cuore la pace si irradia e si compie quando tutti, secondo i propri carismi, collaborano al bene comune; quando i diritti delle persone sono tutelati, la libertà rispettata, il lavoro garantito, la vita promossa e protetta, dal grembo materno fino all’ultimo istante.

“Questo è tempo di Dio”!

don Claudio Premoli, assistente
3 Pensiero dell’Assistente...

Nessun cambiamento per il popolo argentino

Non avere da mangiare per sé e per i propri figli, questa è la realtà che vivono molti genitori che bussano quotidianamente alla porta di Suor Leda Borelli, suora missionaria delle Murialdine, che opera nella città di Mendoza (Argentina). Aiutiamoli affinché sulla tavola di tante famiglie di Mendoza non manchi mai il cibo quotidiano!

Buongiorno cari amici, vi scrivo per ringraziarvi e per dirvi che, grazie alla vostra collaborazione, nel 2022 siamo stati in grado di far fronte alla realtà argentina; con il vostro sostegno il nostro lavoro è diventato un po’ più leggero e siamo potuti rimanere vicini a tante famiglie.

Durante quest’anno abbiamo anche potuto realizzare molte attività grazie a Dio e al sostegno incondizionato della vostra Associazione. Le mamme della nostra comunità hanno ripreso i laboratori di formazione professionale, le famiglie continuano a ricevere mensilmente borse di beni e alimenti per le loro case, abbiamo potuto portare i bambini a visitare e conoscere diverse zone della provincia, contribuendo e valorizzando la loro dignità e cercando una risposta favorevole alle loro continue richieste di “fare una passeggiata” e conoscere qualcosa del luogo in cui vivono, al di fuori

del loro quartiere.

Purtroppo il nostro Paese continua a declinare e di conseguenza la povertà continua ad aumentare e con essa la fame e i bisogni primari. Non vediamo ancora alcuna speranza di miglioramento economico nel breve termine. Alla fine dello scorso anno, i tassi di inflazione ufficiali superavano l’80% e la povertà superava il 45%... Il panorama politico e istituzionale è scomparso, c’è un silenzio totale da parte del governo…

La gente è sempre più scontenta, ci sono cortei che chiedono dignità ogni settimana, e tutto ricade sull’ultimo anello, la nostra popolazione e il suo crescente bisogno.

Continueremo a fare sforzi e a non chiudere le porte a nessuno, ma continuano ad arrivare nuove famiglie e ogni giorno diventa sempre più difficile riuscire a mantenere aiuti di base, come le borse degli alimenti…

Per questo ci rivolgiamo nuovamente a voi, per chiedere il vostro aiuto, che per noi è sempre indispensabile.

Come potete vedere, l’immagine è molto simile a quella che già conoscete, e il nostro messaggio rimane lo stesso. Vorremmo poter mostrare dei miglioramenti a livello nazionale e potervi dire che il sostegno del nostro governo sta aumentando, ma al contrario non paga nemmeno regolarmente i fornitori di alimentari basilari, affinché i bambini possano mangiare.

Vi ringraziamo molto per il vostro continuo sostegno a quest’opera missionaria a Mendoza, in Argentina. Potete sempre contare sulle nostre preghiere e sulla nostra profonda gratitudine per il popolo svizzero e per questo gruppo della Medaglia Miracolosa.

Con il grande affetto e l’amore che ho sempre per voi, vi auguro ogni bene e che la Vergine Maria vi protegga sempre!

Progetti per le missioni... 4

L’impegno per l’ospedale di Makiungu Progetti per le

La costruzione del nuovo ospedale di Makiungu, in Tanzania, dove opera padre Alessandro Nava, missionario della Consolata, inaugurato nell’agosto del 2022, è a buon punto ma ci sono ancora tante cose indispensabili da realizzare. Occorre ancora il nostro aiuto e di fronte a tanti bisogni non possiamo rimanere insensibili!

Cari amici, è da poco passato il Natale e questa festa ispira sempre pensieri di pace, di gioia e di serenità. Per noi del Makiungu Hospital questo Natale ha un particolare messaggio: Riconoscenza e Speranza.

Riconoscenza: perché dopo quasi due anni di lavoro ci siamo trasferiti nel nuovo ospedale. È veramente bello e funzionale. Sembra quasi una stonatura in un ambiente così povero e arido. Molti ci hanno detto perché non lo abbiamo costruito in una città. Ma i poveri, tutte queste mamme, i bambini e gli ammalati di questa regione, credo che abbiano il diritto a un ospedale che possa fornire loro cure appropriate.

Speranza: quella che il cammino e il lavoro svolto finora, e a cui ci siamo ispirati, possa continuare. Il futuro del Makiungu Hospital sarà l’aiuto ai poveri, alle mamme, ai bambini e a tutti gli ammalati che oramai vengono da ogni dove e da posti sempre più lontani.

In queste settimane abbiamo ricevuto tante parole di ringraziamento, soprattutto da gente povera e semplice. A tutti diciamo che noi siamo dei semplici “esecutori”, ma che la loro riconoscenza deve essere per tutti i benefattori. Il nostro “grazie”

ASANTE SANA, è per tutti voi e per la generosità di tutti coloro che, con le loro donazioni, hanno reso possibile in così poco tempo la costruzione di questo nuovo ospedale, la cui realizzazio-

ne, quando giungemmo nell’ottobre del 2020, sembrava solo un sogno. Resta ancora tanta strada da fare, ma sono certo che con il vostro aiuto e generosità ce la faremo.

Cosa resta da fare? La formazione del personale che già abbiamo in parte iniziato.

L’impianto per generare l’ossigeno e la sua distribuzione nelle sale operatorie, nella sala parto e in tutto l’ospedale, resta una priorità. Il preventivo ci ha fatto venire i brividi perché è di circa 50’000 franchi. La costruzione di un altro reparto per le mamme che vengono a partorire e per i bambini è indispensabile. Sono tantissime le mamme. Nello scorso mese di ottobre sono nati 519 bambini!

Sarebbe necessario un impianto per sfruttare l’energia solare che darebbe l’energia elettrica alla maternità e ai reparti sfruttando il sole abbondante e risparmiando sull’elettricità e sui generatori. Il suo costo è di circa 30’000 franchi. Lo possiamo anche realizzare aggiungendo pannelli solari e batterie in tempi diversi.

La costruzione dell’impianto di depurazione delle acque nere (quello del vecchio ospedale non ha mai funzionato) potrebbe permettere di riutilizzare l’acqua per l’irrigazione... e qui l’acqua è preziosissima. Il costo si aggira sui 30’000 franchi.

Accanto a tutto ciò, c’è la normale conduzione dell’ospedale: farmaci, laboratori, salari… Pur tra tanti problemi e necessità, le giornate corrono via veloci. Accadono sempre cose impreviste. Ieri nel pomeriggio hanno portato due pastori che per difendere il loro gregge dalla iena hanno rischiato di essere sbranati. Uno ha riportato la frattura dell’avanbraccio e l’amputazione di un dito, mentre il suo compagno uno squarcio su di una gamba. Sono stati operati e guariranno.

Potremmo parlarvi di tante cose: della gente che mangia una sola volta al giorno perché c’è vera fame a causa delle piogge scarse della scorsa stagione, dei bambini denutriti e malnutriti, di una mamma che è giunta qui all’ospedale per un parto podalico da oltre 90 km, o del fuori strada che fa il servizio della clinica mobile e che torna sempre più sgangherato dai remoti villaggi della Rift Valley, ma che non possiamo permetterci di sostituire.

Vorrei parlarvi degli anni che passano, che pesano perché invecchiamo, ma dobbiamo continuare a fare del bene.

“Non stanchiamoci di fare del bene ai poveri” (monsignor Fisichella, nella Giornata mondiale dei poveri). Auguri a tutti ricordandovi e raccomandando le vostre famiglie alla Madonna Consolata e a Gesù Bambino.

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padre
Nava
Alessandro
missioni...

Il riparo per giovani donne violate

“Il riparo per giovani donne violate sta vivendo una nuova fase”: così ci scrive suor Angela Mantini, missionaria Comboniana ad Addis Abeba, in Etiopia. Il nostro aiuto è davvero prezioso affinché questa struttura possa continuare a essere un porto sicuro per donne così duramente colpite nella vita!

Carissimi Amici, il tempo di Avvento, con la sua ricchezza di spiritualità e di Parola di Dio che ci guidano verso la venuta del Signore, ci fa sentire molto più vicini tra noi e con quanti ci danno la possibilità di adempiere degnamente la nostra missione. Ed ecco che il nostro pensiero corre a voi, carissimi amici del Gruppo Medaglia Miracolosa, a voi che sostenete non solo le opere di bene che il Signore ci indica, ma anche e soprattutto la nostra speranza e quella di tante creature, speranza di un futuro più ricco di umana dignità.

Il nostro riparo per giovani donne violate “Uno spazio di rigenerazione”, nella città di Addis Abeba, sta vivendo una nuova fase.

Nelle informazioni di alcuni mesi fa vi illustravamo le modalità del nostro progetto in collaborazione con altre istituzioni. Nel frattempo il progetto NIGAT ha dovuto chiudere per mancanza di personale volontario e per problemi finanziari. Così siamo rimaste sole a gestire le varie fasi del programma fino alla reintegrazione delle giovani madri. Non vi nascondiamo le difficoltà affrontate in questo tempo, ma, la presenza di Dio e la generosità di anime sante, ci hanno sostenuto e accompagnato.

Ora, cinque delle giovani stanno per lasciare questo riparo. Una di loro, Shegga, sarà accompagnata

nella sua terra natia, nella vicina città di Hosana, per continuare gli studi di segretaria di azienda, a conclusione di due anni, in cui sarà seguita e sostenuta in parte dal nostro progetto. Sarà così in grado di entrare in una nuova fase della sua vita insieme al suo bambino.

Una seconda, Ayat, ha voluto e potuto rientrare nella sua famiglia di origine nella zona di Jimma. Probabilmente il suo bambino sarà accudito dalla nonna e Ayat potrà tornare al lavoro di collaboratrice domestica.

Altre tre giovani: Konjit, Tsahai e Kija, hanno terminato un corso di cure quotidiane per diventare bambinaie, che in questo tempo da possibilità di lavoro.

Altre restano in attesa di poter iniziare anche loro il nuovo percorso.

Finora tutto è stato possibile grazie anche al vostro sostegno.

Ora ci restano da affrontare altre e varie spese di reinserimento: gli affitti per le loro povere stanze, ma soltanto per tre mesi, e l’acquisto di materiale necessario per iniziare a vivere autonomamente. Occorre dare loro almeno un materasso, stuoie, lenzuola, coperte, tutto il necessario per la preparazione dei pasti per loro ed i bimbi e, dati i costi esorbitanti che vigono nel paese, alcuni generi alimentari di base.

Siamo confidenti che possano presto trovare un lavoro come bambinaie e riuscire a camminare con dignità verso il futuro.

Perdonate questa lista di necessità varie, ma è la realtà che oggi stiamo affrontando e vogliamo farvi parte del cammino fatto con il vostro prezioso sostegno.

Vi portiamo nel cuore e nella nostra preghiera. Sia il Signore, che viene a manifestarci il suo amore incredibile, il vostro sostegno e la vostra forza

Progetti per le missioni...
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Preghiamo e meditiamo insieme...

Angeli con un’ala soltanto

Voglio ringraziarti, Signore, per il dono della vita.

Ho letto da qualche parte che gli uomini sono angeli con un’ala soltanto: possono volare solo rimanendo abbracciati.

A volte nei momenti di confidenza oso pensare, Signore, che anche Tu abbia un’ala soltanto, l’altra la tieni nascosta... forse per farmi capire che Tu non vuoi volare senza me.

Per questo mi hai dato la vita, perché io fossi tuo compagno di volo.

Insegnami allora a librarmi con Te perché vivere non è trascinare la vita, non è strapparla, non è rosicchiarla: vivere è abbandonarsi come un gabbiano all’ebbrezza del vento; vivere è assaporare l’avventura della libertà, vivere è stendere l’ala, l’unica ala con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te.

Ma non basta saper volare con Te, Signore: Tu mi hai dato il compito di abbracciare anche il fratello, e aiutarlo a volare. Ti chiedo perdono, perciò, per tutte le ali che non ho aiutato a distendersi: non farmi più passare indifferente davanti al fratello che è rimasto con l’ala, l’unica ala, inesorabilmente impigliata nella rete della miseria e della solitudine e si è ormai persuaso di non essere più degno di volare con Te: soprattutto per questo fratello sfortunato dammi, o Signore, un’ala di riserva. Per i voli che non ho saputo incoraggiare.

Fammi capire, Signore, che è antipasqua non solo ogni offesa alla vita, ma anche ogni accoglienza mancata, ogni rifiuto del pane, della casa, del lavoro, dell’istruzione, dei diritti primari.

Fammi vivere la tua Pasqua come segnale di via libera per il cielo …abbracciato ai tuoi preferiti: i poveri.

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monsignor Tonino Bello

Da Chiavenna all’Africa: una vita in missione

“Sarete miei testimoni”. Tutti i cristiani sono chiamati a testimoniare. Chi sono io? Sono uno che è andato a testimoniare in Africa.

Sono padre Eugenio Caligari, nativo di Chiavenna, ordinato prete il 30 marzo 1963 dal Cardinale Montini a Milano che, dopo tre mesi, è diventato Papa Paolo VI.

Subito dopo l’ordinazione sono partito per l’Inghilterra per imparare l’inglese e nel maggio del 1964 ero già in Uganda.

Alla partenza eravamo in un aereo grande, pieno di missionari che andavano in tante parti dell’Africa: Uganda, Zambia, Sudafrica.

Sono stato affidato alla missione di Adjumani, che si trova ai confini con Juba, in Sudan, tra i Madi, con Padre Benedetti.

La prima missione, il primo amore. Eravamo ai tempi in cui non c’era né radio né telefono. Gli inglesi però avevano lasciato la posta che funzionava bene. Io spedivo una lettera a mia mamma che la riceveva dopo un mese e io ricevevo la risposta dopo due mesi. Il 1° gennaio 1965, una marea di gente si era riversata dal Sudan nel territorio di Adjumani. Scappava dalla prima guerra civile e con loro c’erano anche le Suore del Sacro Cuore che si sono fermate a Mojo, dove padre Bertuzzi e fratel Gusmeroli hanno dato loro degli stanzoni per ripararsi. In seguito hanno costruito il convento per le suore.

Nella missione di Adjumani, nel 1967, vedevo per la prima volta la signora Stefania Bazzurri, con suo marito Rino, che venivano a visitare le missioni che aiutavano con l’Associazione Medaglia Miracolosa. Un’amicizia che è durata oltre 60 anni!

Da quel momento, in tutti i posti che sono stato, la vostra Associazione mi ha sempre aiutato. Quello trascorso ad Adjumani è stato il periodo più bello della mia vita, perché sono stati anni con molta pace e si è potuto lavorare con i catecumeni, quindi con visite alle chiesette, alle famiglie, nelle scuole. Ancora adesso si ricordano e ci sentiamo.

Nella missione di Metu, in questo periodo, padre Benedetti e fratel Gusmeroli, hanno costruito il grande Santuario della Madonna della Medaglia Miracolosa.

Nel 1979 però tutto questo è finito. C’è stata la guerra per cacciare il dittatore Idi Amin Dada.

Dato che i liberatori venivano dal sud dell’Uganda, andando verso il nord dell’Uganda, tutti i soldati di Amin sbandati passavano verso il Sudan. Passando da noi ne facevano di tutti i colori, per cui quasi tutta la gente scappava in Sudan.

Io ho accompagnato e organizzato la fuga delle suore del Sacro Cuore in Sudan a piedi e in canoa.

Avevamo in missione tra suore, novizie, postulanti e aspiranti un centinaio di ragazze giovani e la paura che i soldati approfittassero di loro fece sì che partissimo tutti per il Sudan. Siamo andati alla missione di Loa, nella diocesi di Juba.

Dopo un breve periodo in Italia, tra il 1980 e il 1983, sono ripartito per il Sudan, nella stessa missione di Loa. Partivo con grandi speranze appunto perché in Sudan regnava ancora la pace. Nello stesso 1983, purtroppo, è iniziata la seconda guerra civile del Sudan, che è durata fino al 2005. Durante quel periodo ho dovuto spostarmi diverse volte, a causa delle azioni di guerriglia. Sono passato da Loa a Chukudum, da Nzara a Torit, che era la sede del vescovo. Poi a Wau, Umdurman e infine a Raja. In questa missione ho portato la statua della Madonna di Fatima regalata dagli amici della Medaglia Miracolosa nel pellegrinaggio fatto insieme in Portogallo.

La statua è stata installata nella chiesa parrocchiale di Raja che, nonostante la guerra, non è mai stata toccata e nemmeno distrutta...

Nel 2011, dopo sei anni come parroco e dopo sei anni che era stato dichiarato un periodo di cessate il fuoco tra Nord Sudan e Sud Sudan, sono stato trasferito a Khartum, nel Nord Sudan. Il Nord è abitato da arabi e tribù arabizzate, oltre a delle piccole tribù Nuba.

Molti dei cristiani residenti nel Nord Sudan sono Nuba o vengono dal Sud Sudan e sono per la maggior parte cattolici o protestanti.

Il 96% della popolazione sono musulmani e il 4% sono cattolici, protestanti e copti.

Potete immaginare la situazione dei cristiani. Subiscono continue richieste per farsi musulmani e sono continuamente ricattati. Se desideri lavorare, se desideri una casa, devi per forza farti musulmano e loro ti daranno quello che chiedi. Sono soprattutto le donne che hanno il peso della famiglia. Lavorano come sguattere o badanti nelle case dei musulmani. Partono al mattino presto, portando

Testimonanza... 8

con loro il poco cibo che riescono a comperare, e ritornano a casa alle 16.00.

A casa i bimbi affamati accolgono la mamma con un grido; Mama jaat, mama jaat. Questo è il grido di benvenuto che accoglie la mamma quando torna a casa, che significa: la mamma è arrivata.

Gli uomini invece vanno ogni mattina al grande mercato per essere assoldati in un qualsiasi lavoro: falegname, muratore... Lavorano tante ore di fila, ma non sempre riescono a trovare il lavoro, per cui la vita per loro diventa difficile. Lì, ho lavorato come qualsiasi parroco svizzero, celebrando i sacramenti, amministrando il catecumenato; giovani, cantori, chierichetti, Legio Mariae e altre associazioni, corsi per catechisti, scuole, dispensario, medicine, assistendo soprattutto i più poveri.

Le donne cattoliche che frequentano la chiesa sono molto semplici, ma molto devote a Maria e fanno tanti lavoretti in chiesa, meritano tutta la nostra stima in modo particolare quelle che fanno parte del gruppo della Legio Mariae. Questo gruppo di donne, per il loro apostolato nelle famiglie, diventano delle vere missionarie, stimolando il desiderio di continuare nella chiesa cattolica, anche se ci sono molte difficoltà.

Ho speso tanto tempo nelle nostre scuole cattoliche, specialmente nella baraccopoli di Izba. Le nostre scuole sono le uniche che assicurano l’istruzione religiosa, oltre la serietà e completezza dell’insegnamento. Sono aperte a tutti, cattolici, protestanti e musulmani, senza nessuna discriminazione e ciò va a nostro grande vantaggio perché così il cristianesimo è conosciuto dalla maggioranza della popolazione.

Nel 2019 il colpo di stato. Conseguenze: svalutazione della moneta locale e aumento della povertà. Nel marzo del 2021 sono iniziati i problemi di salute con il rigonfiamento dell’avambraccio destro. Credevo fosse una morsicatura di un ragno o di un insetto, invece mi è stato diagnosticato un sarcoma.

Non essendoci macchinari per fare una ricerca più approfondita per quanto riguarda l’oncologia, mi hanno operato in un ospedale a Khartoum. Andò tutto bene, ma il medico e i confratelli hanno voluto che tornassi in Italia.

Tutto andava molto bene e pensavo già al mio ritorno in Sudan, invece è apparso un altro sarcoma, curato con la radioterapia e un’altra operazione. Fecero le analisi e videro che non era solo un sarcoma, ma ne erano già arrivati altri quattro. Durante la visita mi dissero che l’unica soluzione era l’amputazione dell’avambraccio, soprattutto

per prevenire il passaggio del sarcoma nel resto del corpo.

Sono rimasto scioccato, ma con l’aiuto di due medici miei amici, ho capito la situazione e accettato l’operazione. Così il 20 luglio 2022 mi hanno amputato il braccio destro.

Voglio ricordare che all’annuncio del primo sarcoma ho detto: “Signore, nelle tue mani affido il mio spirito”, come Gesù sulla croce. E poi ho aggiunto “Fiat mihi secundum verbum tuum”, come la Madonna durante l’annunciazione. Queste due preghiere mi hanno sempre accompagnato e trovo una grande pace nell’anima. Se guardo alla mia vita, vedo che sono sempre stato nelle mani del Signore e di Maria. Tutti lo siamo.

In conclusione desidero ringraziarvi tanto perché sono stato aiutato dalla Medaglia Miracolosa in tanti modi, prima di tutto con le intenzioni di Sante Messe, con i Battesimi, con gli aiuti vari per le diverse missioni, con le corone del Santo Rosario e con le medaglie che ho distribuito sempre un po’ dappertutto, fin dall’inizio nel Nord Uganda e nel Sud e Nord Sudan.

Ora sono a Rebbio, nella Casa dei Comboniani, in attesa di una protesi. Mi trovo bene con altri ventiquattro missionari venuti da tutto il mondo. A voi tutti grazie per avermi invitato e ci diciamo arrivederci a presto. Ogni giorno vi ricordo tutti nella mia preghiera alla Santa Vergine, con tanto, tanto affetto.

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padre Eugenio Caligari Mendrisio, 27 ottobre 2022

Qui Missionari... a voi Ticino

Kampala (Uganda), 21 novembre 2022

Carissimi, ho ricevuto le offerte che ho già usato in Uganda per terminare la costruzione del Santuario che, il 4 dicembre prossimo, monsignor Kakooza dichiarerà ufficialmente Santuario dedicato a Maria Madre della Divina Grazia, come pure ho celebrato le Sante Messe di cui mi avete inviato le intenzioni: vi ringrazio di cuore!

Ankazobe (Madagascar), 25 novembre 2022

Carissimi amici, vi desidero in ottima salute del cuore, dello spirito e di tutta la vostra persona come lo è pure per me, ringraziando Dio. Prima di tutto i miei auguri più belli e calorosi per la Festa della nostra cara mamma della Medaglia Miracolosa. In secondo luogo desidero ringraziare col cuore colmo di gratitudine tutta l’Associazione per il contributo di 3’000 franchi ricevuto lo scorso mese di ottobre per la sistemazione e ricostruzione di tante piccole scuole, nella regione di Ivohibe, in Madagascar, distrutte dai cicloni nei mesi di febbraio e marzo scorsi.

Vi ricordo sempre e mi dispiace sia trascorso tanto tempo da quando ci siamo incontrati. Vi ho nel cuore.

Nonostante le ovvie difficoltà si va avanti fidandoci della Divina Provvidenza. Preghiamo insieme. Vi voglio un mondo di bene e vi ringrazio. Auguri di ogni bene!

padre Felice Sciannameo

Col vostro contributo abbiamo potuto riparare i muri e i tetti a una decina di scuole e costruirne una nuova con tre belle aule nel villaggio di Antambohobe, dove abbiamo anche consegnato trenta nuovi e robusti banchi scolastici costruiti dai falegnami locali. Ogni banco, lungo 150 centimetri, è adatto per tre bambini ma, siccome le classi sono sempre numerose con anche cinquanta alunni, le maestre sistemano cinque bimbi per banco.

Grazie di cuore a nome di tutti gli alunni e le loro famiglie per quanto avete desiderato donare. Auguri infiniti di un Santo Natale e per il nuovo anno.

10 Notizie dalle missioni...
padre Giovanni Colombi

São Paulo (Brasile), 7 dicembre 2022

Carissimi amici, a voi un grazie immenso e una benedizione speciale in occasione di questo Santo Natale. Ogni gesto in favore della cura dei più bisognosi diventa un gesto di accoglienza di Gesù Salvatore del mondo. Accogliere il Signore in questo mondo escludente è sempre una sfida.

2. Far conoscere alle famiglie il messaggio della Madonna della Medaglia Miracolosa e promuovere l’amore, la devozione e l’imitazione delle sue virtù.

3. La carità, cioè portare l’aiuto materiale alle famiglie e ai poveri: cibo, medicine, vestiti, cercare lavoro per quelli che possono lavorare… Abbiamo tante persone in situazione di abbandono… anziani e bambini…

In collaborazione speriamo rendere la nostra casa e le nostre opere sociali una Betlemme diversa da quella trovata da Gesù, nella quale non c’era posto per il bambino.

Il Signore vi sostenga sempre nel bene che state facendo e Maria Immacolata e Signora delle Grazie ci porti presto il Salvatore.

La comunità di Nossa Senhora da Penha (São Paulo) vi saluta con i migliori auguri per il Natale e per l’Anno Nuovo.

padre Juarez Dalan

Parral (Messico), 9 dicembre 2022

Carissimi amici, fratelli e sorelle, Sono molto lieto di ricevere le vostre notizie e gli auguri natalizi. Grazie di cuore!!!

Io sono tra quei missionari che da anni non si è più messo in comunicazione con voi, ma mantengo vivo il ricordo della mia visita al vostro centro in quel dicembre 2004. Sono passati tanti anni, ma con la grazia di Dio, continuo a vivere la mia vocazione come missionario Vincenziano.

La mia missione durante tutto questo tempo si è svolto nei diversi campi di servizio ai poveri e sempre in Messico: nella foresta, nel nostro seminario dei Missionari Vincenziani, e adesso con i gruppi della Famiglia Vincenziana, ma specialmente con l’Associazione della Medaglia Miracolosa, accompagnando gruppi che in tutto il paese sono circa 80, con un totale di 755 membri, donne e uomini.

Questi gruppi dell’Associazione della Medaglia Miracolosa che devo accompagnare, sono impegnati in tre attivitá:

1. L’evangelizzazione delle famiglie.

Il Signore ci aiuta e la Madonna sempre si fa presente in noi, e anche nelle persone che le aprono le porte, non solo della loro casa, ma anche del loro cuore.

Ancora una volta, grazie per il vostro saluto, che Dio continui ad aiutarvi nella vostra missione e la Madonna. la piena di grazie, vi conceda di vivere sotto la sua protezione.

Con affetto in Cristo e la Madonna della Medaglia Miracolosa. Ogni bene!

padre Benjamin Romo

Kangole (Uganda), 10 dicembre 2022

Cari amici, esprimo con gioia la mia più profonda gratitudine a ciascuno di voi per il vostro sostegno alla scuola di Kangole.

La scuola ha chiuso il 25 novembre a seguito di una direttiva del governo che ha imposto la chiusura anticipata a causa dell’aumento dei casi di ebola in tutto il paese. Lo scoppio di questa malattia mortale arriva dopo che l’Uganda ha subito una chiusura delle scuole di due anni a causa del Covid. La nostra speranza è che la diffusione del virus ebola venga presto contenuta in modo da non incidere sulla vita delle persone e soprattutto nel settore dell’istruzione.

All’inizio dell’anno, 982 ragazze si sono iscritte a scuola. Molte delle ragazze provengono da famiglie povere e non possono permettersi di pagare per la loro istruzione. È grazie al vostro contributo che sono riuscita a mantenere queste ragazze a scuola assicurando la loro istruzione.

Durante l’anno si sono svolte molte attività. Ad agosto, la squadra di netball e il coro della scuola si sono qualificati per la competizione nazionale.

11 Notizie dalle missioni...
È

stata una grande occasione per le ragazze partecipanti di viaggiare fuori dalla regione del Karamoja.

la mia preghiera al Signore per ciascuno di voi.

Lahore (Pakistan), 15 dicembre 2022

Carissimi amici e benefattori, saluti cari e riconoscenti dal Pakistan! Con gioia vi comunico che la vostra generosa offerta di 3’000 franchi è giunta a buon fine.

Il 22 ottobre, 32 alunne hanno ricevuto la Cresima e il 12 novembre altre 110 hanno ricevuto il Battesimo e Prima Comunione. La festa è stata molto colorata e ha portato molta gioia tra le bambine. All’esame finale della settima classe la nostra scuola è risultata la seconda migliore della regione del Karamoja. In Uganda questo è importante in quanto il sistema è selettivo soprattutto per iscriversi alle superiori. Tutto questo è stato frutto di impegno degli insegnanti e delle alunne.

L’abbiamo inviata a padre Shahzad Khokhar, Cappuccino, impegnato in prima linea nell’aiuto alle popolazioni disastrate dall’alluvione. Egli lavora soprattutto per aiutare le minoranze cristiane, sikh e hindu non raggiunte dal governo e dalle donazioni, aiuti umanitari che il governo destina ai mussulmani. Questa è la nostra realtà ed esperienza.

Il vostro contributo è servito per acquistare coperte per l’inverno, indumenti, medicinali, pacchi-viveri e materiale per la ricostruzione delle case che questa gente ricostruisce da sé, con legno e fango, poiché sono abitazioni provvisorie sul terreno che lavorano per conto di proprietari terrieri.

L’anno è stato purtroppo contrassegnato da molti casi di malaria. Durante l’ultimo trimestre vi sono state due settimane in cui si verificavano in scuola fino a 20 nuovi casi al giorno. Di conseguenza, la scuola ha sostenuto molte spese per l’acquisto di medicine. Devo dire che senza il vostro aiuto non sarei riuscita ad affrontare questo costo, contando solo sul contributo dei genitori.

Vi ringrazio perciò per avermi permesso di svolgere diverse attività nella scuola, fornendo servizi come l’assistenza medica e anche cibo alle alunne. Dio vi benedica e conceda a voi e ai vostri cari le grazie di cui avete bisogno.

Vi auguro un Buon Natale e un Anno Nuovo ricco di benedizioni e della pace di Dio, mentre vi assicuro

Si tratta di gente già povera, un po’ alla mercé dei padroni, resa ancora più povera da questo disastro che li ha colpiti. Gente che non ha osato neanche ribellarsi che gli aiuti del governo non arrivassero anche a loro, per paura di essere sfrattati e non aver più un lavoro quando l’acqua si ritirerà dai campi.

12 Notizie dalle missioni...

Il vostro aiuto ha dato loro un po’ di fiducia e serenità. Approfitto del Natale ormai prossimo per ringraziarvi a nome di Padre Khokhar e di questa popolazione per il vostro generoso contributo; il Signore vi ricompensi di tutto e benedica ogni membro del gruppo Medaglia Miracolosa e le loro famiglie.

Che la gioia di questo Santo Giorno riscaldi il più a lungo possibile i cuori di tutti noi.

Auguri di Buon Natale! Vi faccio gli auguri prendendo in prestito un pensiero di Papa Benedetto XVI° perché reale anche nel nostro ambiente pakistano: “Il Natale è una festa universale. Anche chi non si professa credente, infatti, può percepire in questa annuale ricorrenza cristiana qualcosa di straordinario e di trascendente, qualcosa di intimo che parla al cuore. È la festa che canta il dono della vita.” Infatti, a dispetto della discriminazione, molti amici mussulmani ci fanno gli auguri per le feste natalizie e preparano l’albero di Natale. Vi lascio con questa immagine positiva e piena di speranza.

Con viva riconoscenza e affetto.

suor Ida Porrino

Sanga (Uganda), 24 dicembre 2022

Cari amici, vi comunico che ho ricevuto l’offerta di 5’000 franchi per la scuola di Ruemicugnu, qui in Uganda. Ve ne sono estremamente grato per l’aiuto che avete inviato per questa scuola che dà la possibilità

ai ragazzi, di questa zona di immigrati, di ricevere un’istruzione per un miglioramento economico e culturale.

Ringrazio di cuore i membri della vostra Associazione per la loro generosità e l’impegno pratico nel collaborare con i missionari nella realizzazione dei progetti di sviluppo economico, culturale e religioso per la gente a cui il Signore ci ha inviati. Vi saluto di cuore. Il Signore vi benedica.

padre Franco Bertò Maroua-Mouda (Camerun), 25 dicembre 2022

Cari amici, vi comunico che il rifacimento delle due strutture, l’alloggio per degenza e l’infermeria al Centro Betlemme di Mouda, sono finite.

Il lavoro è stato complesso per la mancanza di ferro nelle strutture, sia nei pilastri che sull’appoggio delle capriate, e per un grande intervento nelle fondazioni.

Vi allego due foto riguardanti le due strutture esterne, che abbiamo potuto realizzare anche grazie al vostro aiuto.

Porgo i miei migliori auguri di buon Natale e un buon Anno 2023 a tutta l’Associazione Medaglia Miracolosa di Mendrisio.

13 Notizie dalle missioni...

Visite dei missionari al nostro segretariato

22 novembre 2022

È una bellissima occasione fare una visita alla sede della Medaglia Miracolosa. Una visita per me molto desiderata per ricordarmi di tutti i miracoli che la Madonna ci fa ogni giorno.

Voglio ringraziare di cuore tutto il vostro gruppo di Mendrisio, amici, benefattori e volontari. Grazie di cuore del supporto che date alla nostra missione della Parrocchia di Lirangwe, in Malawi.

Il prossimo 3 dicembre ripartirò per la missione e spero nella bontà del Signore che mi favorisca una discreta e sufficiente salute per finire la costruzione della scuola secondaria nella parrocchia di Msamba, Diocesi di Lilongwe.

Grazie di cuore per l’aiuto per la mia missione e per le intenzioni di Sante Messe, che porterò al mio Vescovo. Vi chiedo una preghiera per me e anch’io pregherò per tutti voi.

padre Patrice Ntirushwa missionario in Rwanda

24 novembre 2022

Carissimi amici e fratelli in Cristo, che la pace del Signore sia con tutti noi! Ringrazio e vi assicuro delle mie preghiere per ognuno di voi. La Missione ad Anajas, nell’Amazzonia brasiliana, continua ed è un vero miracolo di Dio. Grazie di voler condividere con i più piccoli, poveri, malati e lontani. Sono testimone delle meraviglie che Dio fa ad Anajas e ne rendo grazie a Dio e a tutti voi.

Io riparto nonostante i miei 82 anni, quindi le forze saranno un po’ deboli, però con l’aiuto e l’intercessione del Beato Giuseppe Ambrosoli che, con il suo esempio, mi insegna a continuare nel lavoro e vita di Missione.

Il Buon Dio mi aiuti e San Daniele Comboni mi chiama e mi incoraggia.

padre Silvio Zanardi missionario Comboniano in Malawi

7 dicembre 2022

Eccomi di nuovo tornato alla sede della Medaglia Miracolosa di Mendrisio con grande gioia.

Anche in Bangladesh è presente la Medaglia Miracolosa: a Nobai Bottola c’è la parrocchia della Vergine Madre Protettrice. I nostri bambini e le nostre bambine pregano sempre con la corona del Rosario in mano e tutti hanno le medaglie ricevute dalla vostra Associazione.

Ringrazio tanto per le medaglie e le offerte ricevute. E ringrazio anche per le intenzioni di Sante Messe ricevute, alle quali aggiungeremo altre Messe per tutti i benefattori e le benefattrici della “Medaglia Miracolosa”.

Auguro un felice e Santo Natale a tutti e prego insieme a voi affinché il prossimo anno venga con il dono della pace e di tante benedizioni. Un infinito grazie!

suor Noemi Adinolfi

Fraternità Missionaria Giovanni Paolo II in Brasile

Siate sicuri che ritorneranno tante benedizioni per tutti voi e per tutte le persone legate alla vostra associazione. Grazie di cuore.

padre Arturo Speziale missionario del PIME in Bangladesh

14 Vita dell’Associazione...
novembre
25
2022

13 gennaio 2023

Carissimi, a voi tutti il mio ringraziamento per l’aiuto perseverante che mi date e questo da tanti anni!

In ricordo

“Sia lodato Gesù Cristo! Alle 10:57 di questa mattina, il desiderio di padre Giovanni Salerno che Maria Santissima, Madre dei Poveri, venisse a chiamarlo per presentarlo al Padre Misericordioso, si è realizzato il primo sabato del mese. Che i tanti poveri e figli che ha guidato in cielo lo accolgano ora nelle dimore eterne e intercedano per la sua anima. Dai nostri cuori pieni di dolore umano esce un unico gemito: Grazie a Dio per il dono della vita e del sacerdozio missionario di padre Giovanni, un dono per i più poveri tra i poveri. Riposi in pace.”

In questi ultimi tre anni da noi, nella nostra regione di Iakora, c’è stata siccità grande, che ha causato una terribile carestia: la coltivazione del riso, il nutrimento principale della gente del posto, è stata impossibile. Perciò la fame, l’aumento della tubercolosi e di tante altre malattie, ma soprattutto la fame!

Nelle visite ai villaggi della mia zona, ho visto famiglie morire di fame! Grazie del vostro aiuto. Domando ancora e sempre la vostra preghiera.

padre Floriano Strappazzon missionario Vincenziano in Madagascar

13 febbraio 2023

Uno speciale pensiero pieno di riconoscenza e ringraziamento ai membri e benefattori dell’Associazione Medaglia Miracolosa di Mendrisio, che la Madonna continui a guidare il vostro apostolato e missione.

Con questo messaggio, padre Walter Corsini, ci ha comunicato che il 4 febbraio 2023 è tornato alla Casa del Padre, all’età di 85 anni, padre Giovanni Salerno, missionario dei Servi dei Poveri in Perù.

In qualità di parroco di San Raffaele di Colon, ringrazio per la vostra vicinanza e sostegno per la mia missione in Ecuador. Lieto di potervi incontrare di nuovo, ci affidiamo allo sguardo della nostra Madre del Cielo.

padre Walter Coronel missionario Fidei Donum in Ecuador

La notizia della sua morte l’ho purtroppo ricevuta anch’io, sul mio cellulare, sabato 4 febbraio. Ho conosciuto padre Giovanni solo attraverso messaggi vocali; il suo ultimo il 25 gennaio scorso. Lui, ipovedente, non riusciva più a scrivere. La sua voce calda, tremula a volte, spesso vi traspariva anche l’apprensione e il dolore, per le tante situazioni estreme di povertà di cui lui era a conoscenza. Padre Giovanni, malgrado la sua salute precaria, non ha mai smesso di lavorare per il Regno di Dio. È stato un missionario generoso, pieno di amore e di passione per la sua gente, per i più poveri, fino all’ultimo respiro. Nel cuore e nella sua preghiera portava la nostra Associazione, i nostri benefattori, sempre tanto riconoscente per il sostegno e l’aiuto ricevuto. Grazie, caro padre Giovanni, per il tanto bene compiuto e donato a piene mani, solo Dio potrà darti la giusta ricompensa.

«Se dovessi tornare un’altra volta in questo mondo, ancora una volta e senza titubanze abbraccerei la vita di sacerdote missionario per portare il Vangelo ai più poveri delle Ande, dove i nostri fratelli indigeni vivono una vita infra-umana». (Padre Giovanni Salerno, per i suoi 60 anni di sacerdozio, invitava a «non scoraggiarsi perché Gesù è risorto e bisogna eliminare dai nostri cuori ogni pessimismo».)

15 Vita dell’Associazione...

Al caro amministratore apostolico Alain, agli emeriti Vescovi Pier Giacomo e Valerio, ai nostri sacerdoti, a tutti i missionari, a voi tutti, cari associati, benefattori e lettori, con le vostre famiglie, giunga l’augurio di una di una Buona e Santa Pasqua!

[Indirizzo] GAB CH-6850 Mendrisio Chi dà al povero presta a Dio! Vuoi renderti utile alle missioni? Fai conoscere via Carlo Croci 6 –6850 Mendrisio +41 91 646 28 20 quiticino@medaglia-mendrisio.org CH94 0900 0000 6900 0853 6 Qui Ticino... ...a voi missionari
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