Qui Ticino... a voi missionari, Anno 53, numero 195, settembre 2021

Anno 53, numero 195

Qui Ticino...

...a voi missionari

settembre 2021 Periodico trimestrale ticinese del Gruppo Medaglia Miracolosa di Mendrisio attivo dal 1960 www.medaglia-mendrisio.org

Una bambina della Tanzania, Africa

Vita dell’Associazione...

Notizie ed avvisi Calendario Mariano Missionario calendar-alt Lunedì, 27 settembre 2021 Incontro mensile nella chiesa Parrocchiale di Mendrisio, ore 19:30 Santo Rosario meditato; ore 20:00 Santa Messa. calendar-alt Domenica, 24 ottobre 2021 Giornata missionaria mondiale: da celebrare nella propria Comunità parrocchiale. calendar-alt Mercoledì, 27 ottobre 2021 Incontro mensile nella chiesa Parrocchiale di Mendrisio, ore 19:30 Santo Rosario meditato; ore 20:00 Santa Messa. calendar-alt Sabato, 27 novembre 2021 Anniversario dell’Apparizione: nella chiesa Parrocchiale di Mendrisio, ore 20:00 Adorazione. calendar-alt Mercoledì, 22 dicembre 2021 Giornata dedicata alla Preghiera Perenne.

L’invito è quello di unirsi in preghiera in famiglia o nella propria comunità parrocchiale. calendar-alt Lunedì, 27 dicembre 2021 Celebrazione del “27” in famiglia.

Comunicateci eventuali cambiamenti d’indirizzo Al fine di limitare le spese postali, vi chiediamo gentilmente di volerci comunicare ogni vostro eventuale cambiamento di indirizzo al nostro Segretariato telefonando al numero 091 646 28 20 o scrivendo una email all’indirizzo di posta elettronica quiticino@medaglia-mendrisio.org.

Ricordiamo inoltre che la nostra Associazione ringrazia per iscritto i benefattori a partire dal versamento di un’offerta di 100 franchi. Chi non desidera ricevere il ringraziamento è pregato di volerlo indicare sulla polizza di versamento con la sigla: N.R. Da parte nostra non è possibile inviare ringraziamenti relativi a indirizzi incompleti o illeggibili.

Mediante questo nostro periodico, desideriamo ringraziare TUTTI per il costante sostegno spirituale e materiale.

“Dio ci ha dato due mani: una per ricevere e l’altra per dare.

Non siamo cisterne che accumulano; siamo canali che condividono.”

Billy Graham

Giornata Missionaria Mondiale domenica 24 ottobre 2021 Impressum Editore: Associazione “Gruppo Medaglia Miracolosa”, Mendrisio Direzione, redazione e amministrazione: via Carlo Croci 6, 6850 Mendrisio telefono: +41 91 646 28 20 email: quiticino@medaglia-mendrisio.org internet: www.medaglia-mendrisio.org Orari apertura segretariato: Lunedì - Venerdì: 09:00-11:30 / 14:00-17:00 Direttore Responsabile: don Claudio Premoli Redazione: Carla Bernaschina, Stefania Bazzurri, Florindo Brazzola, don Claudio Premoli, Michele Faul Impaginazione e Grafica: Michele Faul Tipografia: La Buona Stampa SA, via Fola 11, 6963 Pregassona

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Chiesa ospite di quest’anno: Vietnam.

L’invito è quello di celebrare la giornata nella propria Comunità.

Abbonamento: Di qualunque offerta, indipendentemente dal modo di versamento, 4 franchi danno diritto all’abbonamento.

Non possiamo tacere...

...quello che abbiamo visto ed ascoltato (At 4,20) In occasione del mese dedicato alla missione universale e della giornata missionaria mondiale, che si celebrerà in tutta la Chiesa domenica 24 ottobre 2021, proponiamo alla vostra meditazione alcuni significativi stralci del “Messaggio” del Santo Padre Francesco pubblicato per tale occasione.

Cari fratelli e sorelle, quando sperimentiamo la forza dell’amore di Dio, quando riconosciamo la sua presenza di Padre nella nostra vita personale e comunitaria, non possiamo fare a meno di annunciare e condividere ciò che abbiamo visto e ascoltato.

La relazione di Gesù con i suoi discepoli, la sua umanità che ci si rivela nel mistero dell’Incarnazione, nel suo Vangelo e nella sua Pasqua ci mostrano fino a che punto Dio ama la nostra umanità e fa proprie le nostre gioie e le nostre sofferenze, i nostri desideri e le nostre angosce. Tutto in Cristo ci ricorda che il mondo in cui viviamo e il suo bisogno di redenzione non gli sono estranei e ci chiama anche a sentirci parte attiva di questa missione […].

Noi “non annunciamo noi stessi, ma Cristo Gesù Signore […]”. Per questo sentiamo risuonare nelle nostre comunità e nelle nostre famiglie la Parola di vita che riecheggia nei nostri cuori e ci dice: “Non è qui, è risorto” (Lc 24,6); Parola di speranza che rompe ogni determinismo e, a coloro che si lasciano toccare, dona la libertà e l’audacia necessarie per alzarsi in piedi e cercare con creatività tutti i modi possibili di vivere la compassione, “sacramentale” della vicinanza di Dio a noi che non abbandona nessuno ai bordi della strada. In questo tempo di pandemia, davanti alla tentazione di mascherare e giustificare l’indifferenza e l’apatia in nome del sano distanziamento sociale, è urgente la missione della compassione capace di fare della necessaria distanza un luogo di incontro, di cura e di promozione […]

Il tema della Giornata Missionaria Mondiale di quest’anno, “Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato” (At 4,20), è un invito a ciascuno di noi a “farci carico” e a far conoscere ciò che portiamo nel cuore. Questa missione è ed è sempre stata l’identità della Chiesa: “essa esiste per evangelizzare” (S. Paolo VI, Esort. ap. Evangelii nuntiandi, 14). La nostra vita di fede si indebolisce, perde profezia e capacità di stupore e gratitudine nell’isolamento personale o chiudendosi in piccoli gruppi; per sua stessa dinamica esige una crescente apertura capace di raggiungere e abbracciare tutti. I primi cristiani, lungi dal cedere alla tentazione di chiudersi in un’élite, furono attratti dal Signore e dalla vita nuova che Egli offriva ad andare tra le genti e testimoniare quello che avevano visto e ascoltato: il Regno di Dio è vicino.

Lo fecero con la generosità, la gratitudine e la nobiltà proprie di coloro che seminano sapendo che altri mangeranno il frutto del loro impegno e del loro sacrificio […].

Nella Giornata Missionaria Mondiale, che si celebra ogni anno nella penultima domenica di ottobre, ricordiamo con gratitudine tutte le persone che, con la loro testimonianza di vita, ci aiutano a rinnovare il nostro impegno battesimale di essere apostoli generosi e gioiosi del Vangelo. Ricordiamo specialmente quanti sono stati capaci di mettersi in cammino, lasciare terra e famiglia affinché il Vangelo possa raggiungere senza indugi e senza paure gli angoli di popoli e città dove tante vite si trovano assetate di benedizione.

Contemplare la loro testimonianza missionaria ci sprona ad essere coraggiosi e a pregare con insistenza “il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe” (Lc 10,2); infatti siamo consapevoli che la vocazione alla missione non è una cosa del passato o un ricordo romantico di altri tempi.

Oggi, Gesù ha bisogno di cuori che siano capaci di vivere la vocazione come una vera storia d’amore, che li faccia andare alle periferie del mondo e diventare messaggeri e strumenti di compassione.

Ed è una chiamata che Egli rivolge a tutti, seppure non nello stesso modo. Ricordiamo che ci sono periferie che si trovano vicino a noi, nel centro di una città, o nella propria famiglia. C’è anche un aspetto dell’apertura universale dell’amore che non è geografico bensì esistenziale. Sempre, ma specialmente in questi tempi di pandemia, è importante aumentare la capacità quotidiana di allargare la nostra cerchia, di arrivare a quelli che spontaneamente non li sentiremmo parte del “mio mondo di interessi”, benché siano vicino a noi […] Vivere la missione è avventurarsi a coltivare gli stessi sentimenti di Cristo Gesù e credere con Lui che chi mi sta accanto è pure mio fratello e mia sorella. Che il suo amore di compassione risvegli anche il nostro cuore e ci renda tutti discepoli missionari.

Maria, la prima discepola missionaria, faccia crescere in tutti i battezzati il desiderio di essere sale e luce nelle nostre terre (cfr Mt 5,13-14).

Papa Francesco

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Progetti per le missioni...

Acqua per la quotidianità degli studenti Suor Margaret Chepkurui chiede il nostro aiuto per l’acquisto di quattro serbatoi per raccogliere acqua per i bisogni degli studenti dell’Istituto tecnico Santa Giuseppina Bakhita a Bomet (Kenya).

Acqua: un bene prezioso a cui tutti hanno diritto!

Cari amici, le Suore Francescane di San Giuseppe sono una congregazione di religiose che si impegnano a cambiare la vita della società attraverso le loro attività missionarie in molte parti del Kenya e all’estero. Uno dei settori in cui offriamo servizi è quello dell’educazione. Abbiamo un certo numero di scuole primarie e secondarie e istituti tecnici.

Uno degli istituti che gestiamo è il “Santa Bakhita Technical Training Institute”, di Bomet e di cui sono la preside.

Dal 2015 l’istituto ha avuto una notevole crescita e sviluppo, evidenziati nel numero crescente di iscrizioni di studenti e di membri dello staff.

L’obiettivo principale di questo istituto è di migliorare l’auto-realizzazione dei giovani in una società vulnerabile.

Ci proponiamo di migliorare l’accesso all’istruzione terziaria di alta qualità attraverso un programma di formazione su misura per le esigenze del paese e della vasta comunità internazionale.

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Attualmente abbiamo ottantasei studenti, sei insegnanti formatori e tre membri del personale non docente. Sessanta studenti sono alloggiati all’interno dell’istituto e il resto viene dalle vicinanze e vive con le loro famiglie. La maggior parte degli studenti proviene da famiglie bisognose e lottano persino per pagare la retta e l’alloggio.

Alcuni studenti abbandonano persino la scuola a causa degli arretrati delle tasse.

Permettiamo anche agli studenti di acquisire competenze e conoscenze che daranno loro un vantaggio competitivo nel mercato locale e globale.

Inoltre, instilliamo negli studenti e nel personale alti standard di integrità, trasparenza e responsabilità durante la loro permanenza al college e dopo che si laureano o lasciano il college per altri motivi.

Rispondiamo anche positivamente ai bisogni di risorse umane delle minoranze e delle comunità svantaggiate in modo da contribuire allo sviluppo socio economico equilibrato del paese. Come risultato, miriamo a produrre laureati che siano fiduciosi, innovativi e capaci di imprenditorialità e creazione di posti di lavoro.

A causa dell’attuale pandemia, l’Istituto è stato aperto con misure rigorose dal ministero della salute per la sicurezza di tutta la comunità e soprattutto per gli studenti.

Una delle misure è garantire acqua sufficiente per lavarsi le mani. Purtroppo l’Istituto non era preparato e non ha messo a bilancio più strutture per lo stoccaggio dell’acqua. Non abbiamo acqua corrente nell’Istituto, quindi ci affidiamo all’acqua piovana raccolta. Al momento non abbiamo abbastanza serbatoi d’acqua. Pertanto, l’acquisto di altri quattro serbatoi di plastica, il cui costo è di circa 4’000 franchi, ci permetterà di avere abbastanza acqua per la sanificazione e le necessità quotidiane di base degli studenti e del personale.

Apprezzeremo molto il vostro aiuto.

Fraternamente. suor Margaret Chepkurui

Progetti per le missioni...

Una nuova aula per la terza classe di Gihofi Suor Yvonne Nsabimana, superiora delle Suore Francescane Nostra Signora del Monte, ci presenta un progetto per la costruzione di una scuola per i ragazzi di Gihofi, in Burundi.

Carissimi, l’Istituto Suore Terziare Francescane di Nostra Signore del Monte sta fiorendo tanto in Africa e il progetto che vi sottoponiamo è per la costruzione di una scuola dell’obbligo a Gihofi, in Burundi, una costruzione già iniziata, ma in crescita. Perché, non avendo trovato i fondi sufficienti per la sua realizzazione intera, abbiamo scelto di procedere di anno in anno, confidando nella Provvidenza divina.

In questo modo abbiamo visto anche il beneficio: i nostri ragazzi saranno preparati bene piano piano e seriamente, educandoli interamente, a livello fisico, culturale e spirituale.

Questo è l’obiettivo che vogliamo raggiungere: un’educazione che coinvolga tutta la persona perché possa crescere nell’armonia del suo essere, e diventare protagonista della sua vita e sviluppare le capacità per migliorare il mondo nel quale abita, così che a sua volta potrà aiutare gli altri, nel cercare il bene e costruire insieme la pace, di cui il mondo ha tanto bisogno.

Pertanto, ogni anno nasce una classe: dal 2016 al 2021 abbiamo realizzato tre classi della Scuola Materna e due della Scuola d’obbligo. Siamo arrivati al 2° anno della Scuola d’obbligo e l’urgenza attuale è di riuscire a costruire la terza classe per l’anno scolastico 2021-2022.

Tutto il ciclo della Scuola d’obbligo in Burundi è di nove anni dopo la Scuola Materna. È un sistema educativo che lo Stato ha introdotto dal 2012.

L’istituto delle Suore si è impegnato a comprare il terreno dove sorge la scuola e continua a sensibilizzare la popolazione del posto, facendo capire l’utilità di frequentare le scuole. Le Suore chiedono

anche ai genitori di contribuire con qualche lavoro manuale per far capire loro che la scuola è per i loro figli e che domani sarà per il bene di tutti.

Il progetto si realizza in Africa Centrale, in Burundi, nella diocesi di Rutana, nella Parrocchia di Gihofi.

Il Burundi è situato nella regione dei grandi laghi africani con una popolazione di 12’044’000 abitanti (stime 2019), un paese rigoglioso eppure condizionato da criticità sociali e politiche che continuano ad affliggere la popolazione. L’aspettativa di vita è di cinquantasette anni: è il paese tra i più poveri del mondo.

Alla diocesi di Rutana abbiamo risposto subito positivamente all’invito del Vescovo perché abbiamo capito da Sorelle Francescane che era lì che il Signore ci voleva, lontano dalla grande città, al sud del paese, dove il clima è tropicale e la stagione umida e secca. Rutana come diocesi e come provincia nel 2017 contava 286’365 battezzati su 637’378 abitanti.

Nella zona di Gihofi, dove sorge questa nostra scuola dedicata a San Giuseppe, l‘ambiente è abbastanza abitato in un piccolo centro, ma il resto della gente è sparsa sulle colline. È una zona in via di sviluppo, sono ancora tanti i bambini che non vanno a scuola perché i genitori non hanno ancora scoperto il valore dell’educazione integrale e soprattutto la formazione delle ragazze. Le ragazze vanno a coltivare i campi già da piccole perché l’agricoltura è l’attività principale di tanta gente, un’agricoltura per lo più di sussistenza che non riesce sempre a garantire cibo a sufficienza. Il nostro carisma si realizza dunque nell’accogliere la vita in tutta la sua manifestazione, dalla nascita all’anzianità, nella cura dei poveri, nell’educazione dei bambini e dei giovani, nell’evangelizzazione e accompagnamento delle famiglie.

Il costo di un’aula è stimato in circa 6’500 franchi.

Speriamo pertanto in un vostro aiuto e vi ringraziamo di cuore fin da ora per il sostegno alla realizzazione di questo progetto scolastico.

Un fraterno saluto. suor Yvonne Nsabimana

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Progetti per le missioni...

Un caseificio sotto il Grande Caucaso Padre Witold Szulczynski, missionario polacco a Tbilisi in Georgia, facendo una promessa a Papa Giovanni Paolo II di collaborare strettamente con la Chiesa Ortodossa Georgiana, si sta impegnando in un progetto per la costruzione di un caseificio a Kvareli, una cittadina sotto i monti del Grande Caucaso.

Cari Amici, grazie per tutto quello che fate da anni per gli altri, per i poveri, meno fortunati di noi. Grazie mille per quanto fate per i poveri in Georgia.

Oltre ad aiutare in modo particolare gli anziani e gli ammalati, qui lavoro da anni, in stretta collaborazione con la Chiesa ortodossa, perché quando sono partito dal Vaticano nel 1993 per lavorare in Nunziatura, il Santo Padre Giovanni Paolo II mi ha detto di collaborare strettamente con la Chiesa Ortodossa georgiana, aiutando così anche gli ortodossi. Mi diceva di “costruire i ponti” tra le Chiese e me l’ha ripetuto diverse volte. Perciò, io, fedele a queste parole, da oltre ventisette anni collaboro con la Chiesa Ortodossa, con il suo Patriarcato, con le sue diverse diocesi. Da mesi sto preparando un progetto per ricevere un contributo dall’Ambasciata polacca per avviare un piccolo caseificio a Kvareli, una cittadina di 10-12 mila abitanti sotto i monti del Grande Caucaso.

L’Arcivescovo della zona, mio grande amico, ha una fattoria con una quindicina di mucche, che producono ogni giorno 300-350 litri di latte che poi vendono. Allora, abbiamo pensato con l’Arcivescovo di allestire un piccolo caseificio per fare, nella prima fase, la pastorizzazione del latte. Poi, nella seconda fase, si potrebbe anche produrre il formaggio, il burro, lo yogurt, ecc., per ricavarne un certo guadagno.

Nella fotografia potete vedere l’edificio attuale che dovrà essere ristrutturato e adibito a caseificio.

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Questa diocesi ha anche una scuola media dove si studia dalla prima alla dodicesima classe. Hanno circa 220 ragazzi (in maggior parte di famiglie povere) della città di Kvareli e delle campagne d’intorno. Ogni mattina diversi pullman li portano dai villaggi e poi, al pomeriggio, li riportano indietro.

Questa scuola riceve un piccolo sussidio dal governo, molto più limitato che altre scuole pubbliche. Il livello di insegnamento è abbastanza alto.

Inoltre, la scuola offre a tutti questi bambini un pranzo caldo gratuito. Spesso, per ragazzi poveri è l’unico pasto caldo e nutriente che mangiano durante il giorno. Allora, se il summenzionato caseificio comincerà a produrre i latticini e a dare anche certe entrate, tutto ciò aiuterà la diocesi e la Chiesa a coprire le spese di manutenzione della scuola e a dare da mangiare ai bambini. Il contratto con l’Ambasciata polacca l’abbiamo firmato pochi giorni fa.

Secondo il contratto, riceveremo una somma di 28’000 euro per l’attrezzatura e per il rinnovo dell’ambiente che misura 140 mq. Questa somma dovrebbe coprire circa il 90% delle spese occorrenti per l’allestimento del caseificio. Ci manca il rimanente 10%, cioè 4’000 franchi circa, per questo chiediamo un vostro aiuto.

So molto bene che ci sono tanti altri missionari che chiedono aiuto. Eppure, se trovereste il modo di aiutarci, magari anche fra un paio di mesi, vi sarei infinitamente grato.

Ancora una volta vi ringrazio tanto. Auguro a tutti voi buona salute, soprattutto in questo periodo di pandemia.

Vi auguro ogni bene e prometto le mie preghiere per tutti voi della Medaglia Miracolosa, per tutti i vostri benefattori, donatori, amici e volontari.

Chiedo a voi una preghiera per noi, per il nostro lavoro a favore dei poveri.

Cordialmente. padre Witold Szulczynski

Chiamato ad annunciare Chiamato ad annunciare la tua Parola, aiutami Signore, a vivere di Te, e ad essere strumento della tua pace.

Toccami il cuore e rendimi trasparente la vita, perché le parole, quando veicolano la tua, non suonino false sulle mie labbra.

Esercita su di me un fascino così potente, che io abbia a pensare come Te, ad amare la gente come Te, a giudicare la storia come Te. Concedimi il gaudio di lavorare in comunione ed inondami di tristezza ogni qualvolta che, isolandomi dagli altri, pretendo di fare la mia corsa da solo.

Infondi in me una grande passione per la Verità, e impediscimi di parlare in tuo nome se prima non ti ho consultato con lo studio e non ho tribolato nella ricerca.

Preghiamo e meditiamo insieme...

Salvami dalla presunzione di sapere tutto.

Dall’arroganza di chi non ammette dubbi.

Dalla durezza di chi non tollera ritardi.

Dal rigore di chi non perdona debolezze.

Dall’ipocrisia di chi salva i principi e uccide le persone.

Trasportami, dal Tabor della contemplazione, alla pianura dell’impegno quotidiano.

E se l’azione inaridirà la mia vita, riconducimi sulla montagna del silenzio.

Dalle alture scoprirò i segreti della “contemplatività”, e il mio sguardo missionario arriverà più facilmente agli estremi confini della terra.

don Tonino Bello

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Testimonianza...

Il miracolo della Medaglia Miracolosa Testimonianza di vita missionaria

Padre Giovanni Salerno nasce a Gela (Caltanissetta) il 30 gennaio 1938 (83 anni) ed è un missionario la cui vita è stata interamente dedicata ai più bisognosi. Divenuto sacerdote agostiniano nel 1961 sentendo forte il desiderio di servire i poveri, ottenne dai superiori il permesso di studiare medicina missionaria e poi, nell’agosto del 1968, partì con un gruppo di confratelli per la regione andina di Apurimac, in Perù. Lì si trovò di fronte ad una situazione drammatica: interi villaggi vivevano in un completo abbandono.

Padre Giovanni si rese conto che quei villaggi della Cordigliera delle Ande non avevano bisogno solo di sacerdoti, ma anche di medici e di personale sanitario. Cominciò perciò a fondare dispensari nei principali villaggi della regione, creando anche un lebbrosario ad Abancay.

Ispirato dall’enciclica “Populorum Progressio” di papa Paolo VI°, nel 1986 padre Giovanni ha fondato la congregazione dei “Missionari Servi dei Poveri (MSP)”, per rispondere a questa continua chiamata del Papa ad andare incontro alla maggior parte dell’umanità che soffre la fame, l’ingiustizia e ogni tipo di malattia.

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Trovandomi a Cotabambas, visitavo sempre gli ammalati spostandomi con il cavallo per i vari villaggi.

Un giorno avevo in programma di andare a Coyllurqui, per questo motivo avevo avvisato via radio le suore indigene di Gesù Verbo e Vittima, in modo tale che esse potessero informare gli ammalati dei vari villaggi circostanti del mio imminente arrivo.

Era la stagione delle piogge, le poche strade carrozzabili che univano Cuzco a Lima erano interrotte e da tempo non ricevevo medicine da Lima.

Le suore, via radio, mi avevano pregato di portare medicine, però purtroppo dovetti presentarmi a mani vuote. Arrivai a Coyllurqui verso sera proveniente da Palpacachi. Giusto il tempo di scendere da cavallo e mi portarono un capo della guardia civile (polizia) disteso su una barella improvvisata, fatta di due tronchi d’albero con una coperta nel mezzo. I parenti che lo trasportarono mi dissero che da otto giorni non mangiava e continuava

a perdere s a n g u e dalla bocca.

Vomitò una bacinella di sangue in mia presenza: era molto grave, io non avevo medicine neppure per fermare l’emorragia; le suore lo adagiarono in una sala attigua al dispensario.

La moglie mi supplicava di fare il possibile per salvarlo ed allora dovetti parlarle molto chiaramente dicendole che per la guarigione era necessario un miracolo della Madonna.

Curando gli ammalati, ho fatto sempre uso della Medaglia Miracolosa; anche in questo caso ho parlato all’ammalato e alla moglie degli effetti di grandi Grazie che la Madonna concede a chi porta con fede la sua Medaglia.

Posta la medaglia al collo dell’ammalato, insieme alla moglie recitammo tre Ave Maria.

Dopo aver consumato al lume di candela la cena che le suore mi avevano offerto, andai a dormire poiché il lungo viaggio a cavallo mi aveva molto stancato; la mattina successiva inoltre avrei dovuto alzarmi presto per confessare e celebrare la Santa Messa dalle suore, prive di un cappellano che potesse celebrarla regolarmente per loro.

Per questo motivo invitavano ogni domenica i fedeli ad andare in chiesa dove loro stesse, gestivano celebrazioni paraliturgiche.

Verso mezzanotte un forte boato proveniente dal cancello del dispensario mi svegliò: uno strano tepore

Testimonianza... mezzanotte la Signora raffigurata sulla Medaglia lo aveva visitato e, toccandogli la fronte, lo aveva immediatamente guarito.

Successivamente mi chiese un chilogrammo di Medaglie per far conoscere la potenza della Madonna.

Quanti quintali di Medaglie Miracolose abbiamo distribuito ai poveri!

Potrei raccontare molti altri prodigi operati dalla Madonna per mezzo della Medaglia Miracolosa. inondava la mia stanza. Mi alzai per controllare cosa fosse successo, però trovai il cancello ben chiuso. Pensavo che potesse essere uno dei figli dell’ammalato che era venuto a vedere il padre.

Passando davanti alla sala nella quale si trovava l’uomo, vi era un grande silenzio; devo onestamente dire che temevo che durante la notte fosse morto.

Di buon mattino avevo iniziato le confessioni, quando si presentò madre Tobbita, infermiera, alla quale chiesi notizie dell’ammalato. La Madre mi rispose: “Padre, non l’ha visto? È già guarito”.

La voglia di andare subito a controllare quanto la Madre mi aveva detto era tanta, però prima celebrai la Santa Messa e solo in seguito mi recai nella stanza dove, la sera prima, avevo lasciato un uomo quasi morto.

padre Giovanni Salerno (da “In missione sulle Ande con Dio)

Con grande stupore lo trovai seduto sul letto che mangiava pollo; con calma mi raccontò che verso

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Notizie dalle missioni...

Qui Missionari... a voi Ticino Nampula (Mozambico), 31 maggio 2021 Cari amici, ho ricevuto da parecchi giorni la vostra comunicazione dell’invio di 5’000 franchi per l’acquisto di un terreno adiacente alla chiesa di San Giovanni di Brito, che ora è una Comunità appartenente alla parrocchia della Santa Croce, nella periferia della città di Nampula, dove sono parroco. Qui la domanda di terreni per costruzione è grande e temiamo di rimanere senza spazio per i futuri sviluppi della parrocchia.

I cristiani hanno cominciato a raccogliere fondi ma, con tutte le costrizioni di questo tempo, tarderebbero diversi anni a farcela. Per questo il vostro aiuto è sommamente importante e, a nome di tutti, vi ringrazio molto, di cuore.

Il terreno in questione ha una superficie di 3’000 metri quadrati, da aggiungere ad altri mille che abbiamo già.

In questi giorni scorsi abbiamo avuto l’autorizzazione per riprendere le attività religiose dopo diversi mesi di chiusura dovuta alla pandemia.

Vi mando alcune fotografie della chiesetta di San Giovanni, dei terreni attorno e di un incontro nella sede della parrocchia di Santa Croce.

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Vi sono molto riconoscente per il vostro aiuto e sarete sempre presenti nella mia preghiera e di tutta la Comunità. Che il Buon Dio, il Signore Gesù

e lo Spirito Consolatore, per l’intercessione di Maria, vi benedicano con tutte le loro benedizioni materiali e spirituali.

Grazie ancora. Vostro sempre! padre José Júlio Marques Ankazobe (Madagascar), 18 giugno 2021 Cari amici dell’Associazione Medaglia Miracolosa, mi scuso se da molto tempo non mi son fatto più vivo, ma le vicende della pandemia e il cambiamento climatico, causando la siccità, hanno cambiato le nostre vite e i nostri progetti.

A causa della pandemia tutto si è bloccato, anche i collegamenti aerei e, dall’1 novembre 2020 ad oggi, il Madagascar ha chiuso le frontiere. I volontari italiani che dovevano installare i pannelli fotovoltaici non sono potuti entrare in Madagascar e non si sa nulla per il futuro. A questo punto, piuttosto che lasciare inutilizzato il vostro contributo, per non si sa quanto tempo, ho deciso di utilizzare i vostri 6’000 franchi per riparare e rinnovare sette aule scolastiche: pavimenti, muri, porte, finestre, soffitti, tetti, banchi, lavagne e ridipingere il tutto.

Mi scuso di questo cambiamento ma non potevo in coscienza lasciare in uno stato pietoso le aule che utilizzano tanti bambini delle elementari della città di Ihosy.

Notizie dalle missioni...

Un grandissimo ringraziamento e ricordo nella preghiera a tutti voi soci e amici della Medaglia Miracolosa non solo da parte mia ma di tutti i nostri ragazzi che frequentano la scuola.

Un fraterno saluto. padre Giovanni Colombi Madurai (India) 5 luglio 2021 Cari Amici, saluti a tutti dalla missione di Madurai, India.

Tramite la vostra email e dall’informazione della nostra Casa Generalizia di Roma abbiamo appreso che avete destinato la somma di 3’000 franchi svizzeri per la nostra missione. Prima di tutto vorremmo ringraziarvi di cuore per averci pensato di aiutare in questo tempo tanto difficile dovuto al Covid 19. Noi alziamo la nostra supplica al Signore per tutti i membri dell’Associazione Medaglia Mi-

racolosa di Mendrisio e per tutti i benefattori che hanno contributo per realizzare questa somma a favore della nostra gente povera e bisognosa.

In questo tempo di pandemia abbiamo provveduto a fornire viveri ai nostri fratelli Hanseniani e ai poveri che non avevano di che mangiare. In allegato vi mando le fotografie scattate durante la loro distribuzione.

Di nuovo vi ringraziamo e vi assicuriamo le nostre preghiere per voi e per tutti i vostri cari famigliari, e specialmente per il buon andamento dell’Associazione Medaglia Miracolosa di Mendrisio.

Con affetto fraterno e tanta gratitudine. suor Clotilde Santhanam Makiungu Hospital (Tanzania), 15 luglio 2021 Carissimi amici, vi confermiamo di aver ricevuto in questi giorni la vostra preziosa donazione di 5’000 franchi inviatici in seguito alla campagna di sensibilizzazione promossa sul vostro “Qui Ticino… a voi missionari” di giugno 2021. Vi ringraziamo vivamente per il vostro importante aiuto, per l’assiduo ricordo e per il vostro grande lavoro di sensibilizzazione missionaria. Senza il sostegno di voi benefattori, le nostre opere morirebbero sul nascere. Le nostre giornate procedono tra lavoro, accoglienza, assistenza e preghiera: sempre in un clima di povertà e di speranza nella quotidiana provvidenza.

Certi giorni, certi avvenimenti, certe serate sono tristi, quando ad esempio vediamo qualche malato che non ce l’ha fatta, ma non è sempre così. Ci sono momenti di gioia e di incoraggiamento, come quando vediamo i malati ristabiliti che vengono dimessi dall’ospedale o le numerose mamme che hanno partorito e tornano felici nei villaggi col loro fagottino sulla schiena che strilla.

Bisogna avere fiducia in un domani migliore e andare avanti nonostante le difficoltà.

Da fine aprile è presente una squadra di operai tanzaniani per la costruzione del Day Hospital.

Stiamo seguendo a vista i lavori affinché tutto proceda bene e speditamente, senza intoppi e senza problemi burocratici. Un lavoro che si prospetta molto impegnativo sia a livello organizzativo che finanziario e che, una volta terminato, alzerà notevolmente la qualità dell’ospedale e il livello di cure per la popolazione locale.

Speriamo di poter continuare con questo ritmo, nonostante le difficoltà legate all’attuale crisi economica mondiale e al continuo pericolo della pandemia che qui sta imperversando.

Ricordiamoci vicendevolmente all’altare.

Con riconoscenza, vi inviamo i nostri più cari saluti. padre Sandro Nava

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Notizie dalle missioni...

Kangole (Uganda), 15 luglio 2021 Cari Amici, desidero esprimere la mia gratitudine per il vostro prezioso contributo di 2’000 franchi per aiutare la scuola primaria delle ragazze di Kangole e per il pagamento dei salari dei nostri operai.

Inoltre, in questo periodo, questa regione del Karamoja è a rischio carestia perché le piogge, che sarebbero dovute cadere in aprile, sono appena iniziate con poche speranze di continuità visto che si tratta di una zona semiarida.

Grazie di cuore per il vostro aiuto e un grazie e una preghiera a tutte le persone che hanno reso possibile la donazione.

Un fraterno saluto. suor Emma Wachira Tunja (Colombia), 27 luglio 2021

Vi mando il resoconto finanziario secondo la richiesta che avevo fatto.

Dopo aver cambiato i soldi, ho avuto sei milioni centocinque mila scellini ugandesi. Con questi soldi la scuola è riuscita a pagare un mese e mezzo di stipendio al personale non docente.

Ho potuto pagare gli stipendi di aprile per quattordici lavoratori e di maggio per cinque lavoratori. I soldi rimasti sono stati 195’800 scellini (68 franchi).

Questa categoria di lavoratori è povera e la loro unica fonte di reddito è lo stipendio che ricevono alla fine di ogni mese.

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Cari amici, un saluto cordiale dalla Colombia!

Vi ringraziamo di vero cuore per la vostra generosa offerta di 5’000 franchi svizzeri, per la ristrutturazione della casa di accoglienza “Hogar San Gerolamo Emiliani” di Tunja per bambini e giovani, vittime di violenza, di abbandono familiare e a rischio psicosociale. Si tratta di un progetto molto importante per la nostra gioventù.

Vi inviamo un resoconto di come è stato usato il vostro prezioso aiuto e dalle fotografie allegate potete vedere l’opera realizzata grazie alla generosità di tanti benefattori e amici della vostra Associazione.

A nome dei bambini, dei giovani, degli adolescenti di questo nuovo centro, ringraziamo di vero cuore l’Associazione Medaglia Miracolosa di Mendrisio per l’aiuto datoci per questo nostro progetto nella città di Tunja.

Notizie dalle missioni...

Con infinita gratitudine, vi salutiamo fraternamente. padre Victor Ariel Granados Hong Kong, 7 agosto 2021 Carissimi Amici del gruppo missionario di Mendrisio: come state?

Vi scrivo per inviarvi un resoconto riguardante il progetto di visite alle prigioni qui in Hong Kong.

Grazie in particolare al vostro generoso contributo siamo riusciti a tenere un buon servizio senza lasciare mancare nulla delle cose fondamentali alle nostre amiche in carcere. Degli articoli che di solito portiamo a ognuna di loro, troverete un resoconto in allegato, giusto per capire come usiamo gli aiuti che riceviamo durante le nostre visite.

Purtroppo come detto in precedenza nella presentazione del progetto non possiamo inviarvi foto di nessun carcere né tanto meno delle persone che incontriamo nel carcere…

Da parte di tutte le donne in carcere che visitiamo e da parte dei volontari che con noi collaborano al progetto un grande grazie e tanta riconoscenza per il vostro fraterno supporto.

Un fraterno abbraccio a tutti voi e un caro augurio di buon ferragosto e buon riposo in queste vacanze.

Fraternamente. fra’ Luigino Belloli San Lorenzo (Ecuador), 25 agosto 2021 Gentilissime amiche e cari amici dell’Associazione Medaglia Miracolosa di Mendrisio, grazie di cuore per la vostra lettera e il vostro sollecito per dare delle informazioni circa la somma ricevuta di 5’000 franchi.

Ne avete tutto il diritto e anch’io ho il piacere di rendervi partecipi del nostro lavoro missionario.

Mi auguro stiate tutti bene.

Il mio rientro in Italia dovrebbe realizzarsi (non ne sono ancora sicuro) dalla metà di settembre fino alla fine di ottobre. Sicuramente troverò l’occasione di farvi visita a Mendrisio.

Quanto all’uso della somma, anzitutto ho celebrato le Messe Gregoriane, nel mese di marzo, come vi avevo già anticipato. Nei mesi successivi ho celebrato le altre 101 Sante Messe secondo le vostre intenzioni. Con il resto della somma abbiamo anzitutto aiutato vari profughi provenienti da Colombia e Venezuela. La nostra Missione si trova infatti sulla frontiera con la Colombia, nella zona del narcotraffico e in varie occasioni ci sono scontri armati tra i vari gruppi sovversivi che costringono i residenti a rifugiarsi in Ecuador per scampare dal pericolo delle sparatorie. Inoltre continuano ad arrivare persone dal Venezuela, in cerca di migliori condizioni di vita. Nella nostra Parrocchia abbiamo dei locali dove accogliamo per alcuni giorni queste persone e diamo loro gli aiuti di prima necessità fintanto che riescono a trovare una sistemazione di casa e di lavoro sia pure precario.

La pandemia del covid continua, sia pure non in forma drammatica. Il Governo non ci aggiorna sulle cifre esatte del contagio. Ci sono restrizioni nelle zone urbane mentre in quelle rurali la gente si affida alle infusioni con erbe medicinali, pensando che questo sia sufficiente per rimanere liberi dal contagio. C’è una buona diffusione delle vaccinazioni ma anche qui sono presenti molte resistenze a farsi vaccinare. In ogni caso i malati di covid sono ancora molti e numerose sono anche le morti.

Anche noi Comboniani abbiamo avuto un confratello deceduto a causa del covid.

Il vostro contributo ci ha permesso di dare una mano alle famiglie bisognose di aiuto, soprattutto di cibo e vestiario con un’attenzione speciale per le famiglie colpite dal covid. Ci ha consentito di aumentare le donazioni mensili da quaranta a settanta per quattro mesi. Si è trattato di un aiuto importante che ci ha permesso di essere maggiormente solidali con tante persone malate, abbandonate o in situazioni familiari di conflitto. Desidero ringraziare tutti gli offerenti e assicurare a tutti il nostro ricordo, la nostra preghiera e la nostra sincera gratitudine.

A voi cari amici dell’Associazione un particolare grazie e un cordiale saluto.

Speriamo di incontrarci presto. padre Ottorino Poletto

Ciò che conta non è fare molto, ma mettere molto amore in ciò che si fa!

Madre Teresa di Calcutta

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Vita dell’Associazione...

Visite dei missionari al nostro segretariato 6 luglio 2021

27 luglio 2021

Con grande gioia e piacere ho potuto incontrare l’Associazione Medaglia Miracolosa.

Mi hanno accolto con tanta disponibilità, ascoltando la mia esperienza vissuta in Togo.

Ho presentato le nostre attività, che in modo particolare si occupano di dispensari per la salute, scuole materne, parrocchie, visite ai villaggi per salutare e portare aiuto a quella povera gente.

Una nostra sorella, accoglie ogni giorno otto bambini portatori di handicap e cerca di aiutarli nei movimenti e nel linguaggio.

Grazie a tutti per il lavoro che fate per sostenere l’impegno apostolico dei missionari, soprattutto con la preghiera.

Che il Signore e la Vergine Maria benedicano largamente il vostro lavoro. padre Livio Tagliaferri missionario Comboniano a Milano, Italia

Credo nella Provvidenza di Dio, che sicuramente è sempre grande, per poter andare incontro ai bisogni della gente del Togo.

Grazie di cuore per avermi dato tempo e ascolto.

Un grande abbraccio. suor Clelia Marini delle Piccole Suore della Sacra Famiglia a Morbio Inferiore 27 luglio 2021 Nonostante il maltempo e qualche difficoltà, abbiamo raggiunto il vostro segretariato.

Siamo felici di essere con voi e con gioia vi comunico che la cattedrale di Moroto è a buon punto, anche se ora i lavori sono momentaneamente sospesi per un nuovo lockdown.

La pandemia ha purtroppo causato un peggioramento dal punto di vista alimentare.

La gente, non potendo andare lontano a coltivare, si è limitata a seminare i campi attorno al villaggio, insufficiente a garantire la sussistenza minima per le famiglie.

Purtroppo sono dilagate di nuovo l’insicurezza e le razzie di bestiame.

Le elezioni di quest’anno sono state una commedia ed un’ingiustizia nei confronti della democrazia.

Imploriamo la misericordia di Dio e la protezione della Vergine per aiutarci ad uscire da questa situazione. La speranza non può venire meno.

Ringrazio di vero cuore per tutto l’aiuto verso i nostri sacerdoti e la Diocesi.

Dio vi benedica e ricompensi sempre.

Vi ricordo nella preghiera affidandovi a Maria.

Una benedizione.

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monsignor Damiano Guzzetti missionario Comboniano in Uganda

27 luglio 2021 Grazie a Dio ho potuto, dopo due anni, fare una sosta alla Medaglia Miracolosa.

La mia gratitudine alla Madonna che è all’origine e sostiene quest’opera.

Sono grato anche a tutti i volontari e benefattori che giorno e notte lavorano per aiutare i missionari.

Affido alla protezione di Dio e alla preghiera di Maria Santissima, a San Giuseppe di cui è l’anno speciale, tutti voi.

Con la promessa delle mie preghiere, Dio vi benedica. don Medardo Kounoudji missionario in Martinica 30 luglio 2021 Dopo due anni senza passare all’Associazione Medaglia Miracolosa di Mendrisio, oggi sono for-

Vita dell’Associazione... tunato di poter venire a trovare e salutare tutti e tutte voi.

La pandemia ci ha fatto diventare tutti pigri, ci ha costretto a rimanere a casa, ma siamo però fortemente in unione di preghiera, aldilà delle distanze.

La mia preghiera per tutti voi e un ringraziamento grande per l’offerta che mi avete dato per i bisogni dei miei parrocchiani a Nyagatare, in Rwanda.

Grazie ancora e pace e bene! don Patrice Ntirushwa missionario in Rwanda 12 agosto 2021 Ho finito il mio periodo a Limone sul Garda. Adesso vado a Roma per alcuni mesi che dedicherò alla formazione permanente: si dice di solito “anno sabbatico”.

Questo periodo servirà a prepararmi a tornare in Brasile. Dopo dieci anni di attività in Italia posso finalmente ripartire per la missione.

Ancora grazie a tutti i membri della Medaglia Miracolosa per l’amicizia, le preghiere e gli aiuti che sempre riceviamo tutte le volte che facciamo richiesta. Manderò notizie da Roma e poi dal Brasile.

Un abbraccio. padre Piercarlo Mazza missionario Comboniano in Italia 19 agosto 2021 Commosso per la gioia di ritornare alla cara Associazione Medaglia Miracolosa di Mendrisio, ne ringrazio di cuore il Signore e la cara Madonna.

Esprimo la più viva riconoscenza a ogni persona di questa caritativa associazione per l’espressione di fede, tradotta in opere di vera fraternità, in favore di tanti bisognosi nelle missioni dei vari continenti.

Desidero e chiedo al Signore l’abbondanza delle sue divine grazie e benedizioni, come generosa risposta, già in questa vita, per continuare il cammino uniti nella fede nonostante la distanza fisica.

Dall’Argentina il filo invisibile, ma forte, della pre-

ghiera reciproca ci mantenga ben saldi nell’estensione della carità di Cristo, Redentore del mondo.

Auguri di ogni bene a tutti e a ognuno. padre Leonardo Terzaghi missionario Guanelliano in Argentina 31 agosto 2021 È sufficiente una stella per illuminare la notte; è sufficiente un versetto della parola di Dio per illuminare la nostra vita e continuare la strada verso di Lui.

Mi ricordo quel piccolo bambino, orfano, in ginocchio davanti al suo letto che pregava così: “Maria, Madre dei perduti, aiutami a trovare la mia strada”.

Che sia Maria Santissima ad accompagnarci nella nostra vita.

Grazie a tutti i benefattori del gruppo “Medaglia Miracolosa” perché, con il suo sostegno e aiuto, cambia la vita di tanti nostri bambini e un grazie particolare per averci aiutato a ristrutturare la casa di accoglienza per bambini e giovani “Hogar San Girolamo Emiliani” di Tunja, in Colombia.

“Il nostro fine ultimo è Dio”. padre José Montaña responsabile missioni Padri Somaschi a Roma, Italia

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