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L’impegno per l’ospedale di Makiungu Progetti per le

La costruzione del nuovo ospedale di Makiungu, in Tanzania, dove opera padre Alessandro Nava, missionario della Consolata, inaugurato nell’agosto del 2022, è a buon punto ma ci sono ancora tante cose indispensabili da realizzare. Occorre ancora il nostro aiuto e di fronte a tanti bisogni non possiamo rimanere insensibili!

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Cari amici, è da poco passato il Natale e questa festa ispira sempre pensieri di pace, di gioia e di serenità. Per noi del Makiungu Hospital questo Natale ha un particolare messaggio: Riconoscenza e Speranza.

Riconoscenza: perché dopo quasi due anni di lavoro ci siamo trasferiti nel nuovo ospedale. È veramente bello e funzionale. Sembra quasi una stonatura in un ambiente così povero e arido. Molti ci hanno detto perché non lo abbiamo costruito in una città. Ma i poveri, tutte queste mamme, i bambini e gli ammalati di questa regione, credo che abbiano il diritto a un ospedale che possa fornire loro cure appropriate.

Speranza: quella che il cammino e il lavoro svolto finora, e a cui ci siamo ispirati, possa continuare. Il futuro del Makiungu Hospital sarà l’aiuto ai poveri, alle mamme, ai bambini e a tutti gli ammalati che oramai vengono da ogni dove e da posti sempre più lontani.

In queste settimane abbiamo ricevuto tante parole di ringraziamento, soprattutto da gente povera e semplice. A tutti diciamo che noi siamo dei semplici “esecutori”, ma che la loro riconoscenza deve essere per tutti i benefattori. Il nostro “grazie”

ASANTE SANA, è per tutti voi e per la generosità di tutti coloro che, con le loro donazioni, hanno reso possibile in così poco tempo la costruzione di questo nuovo ospedale, la cui realizzazio- ne, quando giungemmo nell’ottobre del 2020, sembrava solo un sogno. Resta ancora tanta strada da fare, ma sono certo che con il vostro aiuto e generosità ce la faremo.

Cosa resta da fare? La formazione del personale che già abbiamo in parte iniziato.

L’impianto per generare l’ossigeno e la sua distribuzione nelle sale operatorie, nella sala parto e in tutto l’ospedale, resta una priorità. Il preventivo ci ha fatto venire i brividi perché è di circa 50’000 franchi. La costruzione di un altro reparto per le mamme che vengono a partorire e per i bambini è indispensabile. Sono tantissime le mamme. Nello scorso mese di ottobre sono nati 519 bambini!

Sarebbe necessario un impianto per sfruttare l’energia solare che darebbe l’energia elettrica alla maternità e ai reparti sfruttando il sole abbondante e risparmiando sull’elettricità e sui generatori. Il suo costo è di circa 30’000 franchi. Lo possiamo anche realizzare aggiungendo pannelli solari e batterie in tempi diversi.

La costruzione dell’impianto di depurazione delle acque nere (quello del vecchio ospedale non ha mai funzionato) potrebbe permettere di riutilizzare l’acqua per l’irrigazione... e qui l’acqua è preziosissima. Il costo si aggira sui 30’000 franchi.

Accanto a tutto ciò, c’è la normale conduzione dell’ospedale: farmaci, laboratori, salari… Pur tra tanti problemi e necessità, le giornate corrono via veloci. Accadono sempre cose impreviste. Ieri nel pomeriggio hanno portato due pastori che per difendere il loro gregge dalla iena hanno rischiato di essere sbranati. Uno ha riportato la frattura dell’avanbraccio e l’amputazione di un dito, mentre il suo compagno uno squarcio su di una gamba. Sono stati operati e guariranno.

Potremmo parlarvi di tante cose: della gente che mangia una sola volta al giorno perché c’è vera fame a causa delle piogge scarse della scorsa stagione, dei bambini denutriti e malnutriti, di una mamma che è giunta qui all’ospedale per un parto podalico da oltre 90 km, o del fuori strada che fa il servizio della clinica mobile e che torna sempre più sgangherato dai remoti villaggi della Rift Valley, ma che non possiamo permetterci di sostituire.

Vorrei parlarvi degli anni che passano, che pesano perché invecchiamo, ma dobbiamo continuare a fare del bene.

“Non stanchiamoci di fare del bene ai poveri” (monsignor Fisichella, nella Giornata mondiale dei poveri). Auguri a tutti ricordandovi e raccomandando le vostre famiglie alla Madonna Consolata e a Gesù Bambino.

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