Qui Ticino... a voi missionari, Anno 54, numero 198, giugno 2022

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Qui Ticino... ...a voi missionari Periodico trimestrale ticinese del Gruppo Medaglia Miracolosa di Mendrisio attivo dal 1960198numero54,Anno www.medaglia-mendrisio.org giugno 2022 Alluvione che ha colpito la regione di Assam (India) e Bangladesh a fine aprile 2022

Editore: Associazione “Gruppo Medaglia Miracolosa”, Mendrisio Direzione, redazione e amministrazione: via Carlo Croci 6, 6850 Mendrisio telefono: +41 91 646 28 20 email: quiticino@medaglia-mendrisio.org internet: www.medaglia-mendrisio.org

Orari apertura segretariato: Lunedì - Venerdì: 09:00-11:30 / 14:00-17:00

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ImpressumOrario speciale estivo Durante i mesi di Luglio e Agosto, il nostro segre tariato sarà aperto dal Lunedì al Venerdì solo il mattino dalle ore 09:00 alle ore 11:30.

Vita dell’Associazione...

Direttore Responsabile: don Claudio Premoli Redazione: Carla Bernaschina, Stefania Bazzurri, Florindo Brazzola, don Claudio Premoli, Michele Faul Impaginazione e Grafica: Michele Faul Tipografia: La Buona Stampa SA, via Fola 11, 6963 Pregassona Abbonamento: Di qualunque offerta, indipendentemente dal modo di versamento, 4 franchi danno diritto all’abbonamento.

Comunicateci eventuali cambiamenti d’indirizzo Al fine di limitare le spese postali, vi chiediamo gentilmente di volerci comunicare ogni vostro eventuale cambiamento di indirizzo al nostro Se gretariato telefonando al numero 091 646 28 20 o scrivendo una email all’indirizzo di posta elet tronica relativinostraversamentoringraziaRicordiamoquiticino@medaglia-mendrisio.org.inoltrechelanostraAssociazioneperiscrittoibenefattoriapartiredaldiun’offertadi100franchi.Dapartenonèpossibileinviareringraziamentiaindirizziincompletioilleggibili.

Mediante questo nostro periodico, desideriamo ringraziare TUTTI per il costante sostegno spirituale e materiale.

Notizie ed avvisi

Cambia il modo ma non lo scopo missionario Cari lettori, associati, amici e benefattori, come avrete già avuto modo di constatare, le classiche polizze di versamento rosse o rosa sono sempre più sostituite con polizze bianche con un “quadrato” strano nel mezzo. Queste sono le nuove polizze di versamento con “codice QR” (il “quadrato” strano) che dall’estate 2020 circolano in Svizzera e, dal 1° ottobre 2022 saranno le uniche accettate sia agli sportelli postali che a quelli bancari. Le classiche rosa o rosse non potranno purtroppo più essere utilizzate e saranno rifiutate! Le nuove polizze portano vantaggi importanti per le aziende, per chi deve pagare e, soprattutto, per gli istututi bancari... ma penalizzano purtroppo le Associazioni o le parrocchie. Su queste polizze, infatti, non è più ammessa la scrittura manuale delle motivazioni del versamento. Unica iscrizione che si può fare è quella del proprio nome ed indi rizzo e l’importo che si vuole versare. Se effettuate il versamento tramite le piattaforme online della vostra banca o posta, allora potete scrivere nei commenti la destinazione che volete dare alla vostra offerta. Se procedete allo sportel lo postale, invece, questo non è più possibile. Se è vostra intenzione effettuare una donazione per Sante Messe (15 franchi l’una), per batte simi (30 franchi) oppure per una destinazione ben precisa (pozzi, casette, progetto missionario specifico,...), il nostro segretariato sarà lieto di ricevere via email (preferibile) oppure chiamando negli orari di apertura, ogni vostra comunicazione inerente le offerte versate; in caso contrario sarà considerata come offerta missionaria generica. Grati di annoverarvi tra i nostri generosi benefat tori e sostenitori, vi ringraziamo per la compren sione! il comitato

Le uniche autentiche risorse 3 Pensiero dell’Assistente...

Certamente una simile risposta le sarebbe potuta costare cara. Ma lo sguardo di misericordia e di speranza con cui questa donna riesce a rivolgere al dittatore del momento, senza nulla temere, può servirci da esempio in questo momento storico in cui ognuno di noi ha bisogno di trovare coraggio e forza per condividere il dramma che sta svolgen dosi alle porte di casa nostra ed in molte altre parti del nostro pianeta. La preghiera e la fiducia in Cristo – nostra Pace – e in Maria Sua Madre – Regina della Pace – sono le nostre uniche autentiche risorse. don Claudio Premoli, assistente

In questi ultimi mesi l’ascolto o la lettura dei mezzi di comuni cazione di massa lascia ciascuno di noi smarrito, al limite dello sbigottimento per le notizie che quotidianamente vengono diffuse a proposito della guerra in Ucraina e di altri conflitti e stragi, nei confronti di varie comunità etniche o religiose.

Basti citare che nel giorno di Pentecoste decine di persone sono state barbaramente mas sacrate in un attacco armato alla chiesa di San Francesco Saverio a Owo, nello stato di Ondo, in Nigeria, mentre veniva celebra ta la Santa Messa. A volte, però, nel marasma di informazioni cata strofiche, capita anche di ascoltare qualcosa che ci riporta alla speranza e ci conforta. Alla radio mi è capitato di sentire una breve trasmissione che parlava di una pianista russa, Marija Judina. Nata nel 1899 in una famiglia ebrea non praticante, nel 1919 si converte al Cristianesimo che diventerà il fondamento della sua vita. Purtroppo la sua fama non si diffuse come avrebbe meritato, non essendo mai potuta uscire dai confini della madrepatria. Ma sembra che un episodio della sua vita l’abbia resa celebre quanto la sua impressionante ed intensa esperienza artistica. Uno dei vertici delle sue esecuzioni musicali era il Concerto n. 23 K 488 di Mozart, di cui la Judina suonava il secondo movimento interpretandolo quasi come una preghiera per le vittime dei lager staliniani. Trasmesso una sera per radio, Stalin ebbe modo di ascoltare questo concerto; ne rimase talmente colpito che telefonò immediatamente all’emittente radio per averne la registrazione. Ma questa non era stata fatta, essendo il concerto trasmesso in diretta. I responsabili della radio cer carono in tutti i modi di esaudire il desiderio del dittatore; convocarono la pianista e l’orchestra ed il concerto in una sola notte venne registrato e inciso in pochissimi esemplari, uno dei quali recapitato a Stalin. Il quale, generosamente, fece consegnare alla Judina una cifra strepitosa per l’epoca: 20’000 Leirubli.gli scrisse in risposta: “La ringrazio per il Suo contributo. Pregherò giorno e notte per Lei e chiederò al Signore che perdoni i Suoi gravi peccati contro il popolo e la nazione. Dio è misericordioso, La perdonerà. I soldi li devolverò per i restauri della mia parrocchia”.

I cristiani sono una minuscola minoranza (poco meno del 4%). Lo stato dell’Assam è attraversato dal fiume Brahmaputra, che nasce nel Tibet e dopo aver percorso la stretta valle nella regione dell’Hi malaya entra nella piana fluviale dell’Assam dove raggiunge anche dieci chilometri di larghezza. Alla fine di aprile 2022, incessanti nubifragi si sono versati per diversi giorni nel comprensorio del di stretto di Golpara e hanno causato ingenti danni. Nella stagione dei monsoni, che provengono so litamente da sud-est a causa della depressione meteorologica che si forma nel Golfo del Bengala, il ciclone ha rovinato la vita a tante persone che vivono nella regione, in particolar modo nel villag gio di Chottippara. A memoria d’uomo, per la prima volta nella storia di questo villaggio e dei suoi dintorni, non si è mai vista una catastrofe del genere. Con altri sacerdoti,

Un ciclone ha scosso il distretto di Golpara

dopo aver preso conoscenza dell’orrenda calamità, mi sono recato sui luoghi della catastrofe, accom pagnato da alcuni abitanti del posto per dimostra re solidarietà e per portare sollievo e immediato aiuto. Una settantina di famiglie è stata catapul tata improvvisamente fuori dal loro ritmo di vita normale; si sono trovate senza tetto e hanno perso tutto quel poco che avevano. In pochi giorni i com paesani si sono dati da fare per riportare ai malca pitati la normalità nel migliore dei modi infonden do loro fiducia e consolazione. Venti famiglie dei villaggi di Kacherippara e Kadasseriparasi si sono trovate senza tetto e una cinquantina si sono viste subire danni parziali alle loro case. Come prima misura vogliamo far costruire un riparo alle famiglie rimaste senza tetto. Noi della parrocchia ci stiamo quindi occupando di organizzare e con trollare la costruzione di venti ripari sicuri con i servizi igienici. Per questo motivo mi rivolgo a voi per chiedere preghiere e per raccogliere i fondi necessari del progetto (franchi 6’000). In questo momento, in cui perdurano le piogge monsoniche, ci stiamo adoperando per far pervenire ai più bisognosi dei kit di sopravvivenza. Un sentito grazie per l’attenzione che vorrete dedicare a questa mia richiesta e che il Buon Dio benedica voi e i vostri cari. Un cordiale saluto. padre Jovial Joseph Vadakel Padre Jovial Joseph Vadakel, sacerdote diocesano di Thil lappara-Chottipara (Assam), nel nord est dell’India, ci scri ve chiedendo il nostro aiuto per la ricostruzione di venti case, andate completamente distrutte a seguito dell’uragano che il 29 aprile scorso si è abbattuto sul distretto di Golpara!

Progetti per le missioni... 4

Cari amici della Medaglia Miracolosa, vi scrivo con grande angoscia per il dolore che ha colpito tante famiglie del distretto di Golpara nello stato di Assam, che è la mia patria. Questo stato è situato nella parte nordorientale dell’India e conta oltre trenta milioni di abitanti. È suddiviso in tren tacinque distretti, dei quali Golpara (un milione di abitanti) è la circoscrizione in cui vivo e presto il mio apostolato. Il 70% della popolazione si occupa di agricoltura. Il tè rappresenta la coltura principa le, ogni anno se ne producono 500’000 tonnellate.

Quattro sale per accoglienza e pastorale Progetti per le missioni...

Padre Walter J. Coronel, mis sionario Fidei Donum è par roco a San Rafael de Colón a Portoviejo, capitale provin ciale di Manabi, Ecuador. L’at tività parrocchiale si estende su 17 villaggi; uno di questi è San Michele Arcangelo di El Cadi che funge da crocevia di altri 7 villaggi. Dotare questa località rurale di una struttura con quattro sale multiuso per l’accoglienza dei bambini che frequentano il catechismo e delle persone che partecipano alle diverse attività diventa una necessità operativa! Cari amici, un caro saluto da Portoviejo carico dei migliori auguri di salute, pace e ogni benedizione da parte del Signore. In questi difficili momenti per tutta l’u manità a causa della guerra in Ucraina ci uniamo al nostro Santo Padre, Papa Francesco, per pregare per la pace nel mondo. Insieme ai miei saluti, vorrei gentilmente sotto porvi una richiesta di sostegno per la costruzione di quattro sale multiuso nel villaggio rurale San Michele Arcangelo di El Cadi, che fa parte della mia parrocchia di San Rafael de Colón in cui vivono 31’000 abitanti. La loro attività è legata alla colti vazione di mais, manioca, cacao e caffè; rispettiva mente alla loro commercializzazione. Ogni famiglia conta in media otto membri: ragione per la quale quasi il 50% della popolazione ha meno di 35 anni. Di regola ogni famiglia lavora circa due ettari di terreno. A dipendenza della meteorologia, delle specifiche qualità della terra e di altri fattori, un ettaro dà circa 90 quintali dei prodotti citati. La mia parrocchia comprende 17 comunità. Di queste San Michele Arcangelo di El Cadi (2’000 abitanti) è al crocevia di sette comunità in cui vivono circa 10’000 abitanti e con il Consiglio pa storale parrocchiale pensiamo sia giusto e neces sario dotare questo villaggio rurale di una struttura con quattro sale multiuso per l’accoglienza di circa 5 530 bambini che frequentano il catechismo e delle persone che partecipano alle diverse attività pro venienti dai sette villaggi sparsi nella zona.

La nuova struttura servirebbe anche alla forma zione delle persone destinate ai vari lavori nel campo sanitario e artigianale. Attualmente sia il catechismo che le diverse attività sono svolti nella cappella del villaggio e anche nelle case private dei collaboratori della pastorale. Ogni nuova sala dovrà rispettare le norme antisi smiche poste in vigore dopo il violento terremoto del 2016 e avrà una dimensione di 64 mq. Nel preventivo di circa 38’000 franchi, sono contem plati, oltre alla costruzione grezza, l’intonaco delle pareti, la verniciatura, la fornitura e la posa delle porte e finestre in ferro e alluminio, l’impianto elettrico e la costruzione di una batteria sanitaria con due bagni, il rivestimento del pavimento in ceramica antiscivolo, il tetto con capriate in acciaio e con copertura resistente alle scosse.

Per raggiungere questa cifra abbiamo chiesto il sostegno a diversi enti in Spagna e parrocchie amiche e singoli benefattori. Questi fondi verreb bero uniti a quelli che i fedeli della Comunità locale metteranno a disposizione (circa 3’000 franchi) di cui finora ne sono stati raccolti 1’914, tramite diverse attività sviluppate dal 2017. Purtroppo, la Comunità locale non è in grado di raccogliere in tempi brevi cifre più cospicue perché le condizioni sociali ed economiche non lo permettono. Chie diamo pertanto anche alla vostra Associazione un aiuto per la realizzazione di questo progetto. Sappiamo benissimo che corrono momenti difficili per tutti. La pandemia ha colpito anche la provata generosità dei tanti benefattori. Certamente, come sempre, vi assicuro le nostre preghiere per voi e per i vostri cari benefattori. Che il Signore vi benedica e la nostra Vergine e Madre sia per tutti noi sostegno e forza nelle nostre prove e missione e che dia al mondo il regalo della pace. Un abbraccio fraterno! padre Walter J. Coronel

Progetti per le missioni... L’igiene, elemento fondamentale 6

di salute e la sottoccupazione conducono alla povertà, alla fame e alle malattie di ogni genere.

Il progetto nella struttura ospedaliera di “Siloé” (di proprietà del COMI) consiste nell’edificazione in mattoni di tre vani adibiti a lavanderia, locale di sterilizzazione e di deposito sugli scaffali di attrez zature e materiali medici e di pulizia per un totale di 30 metri quadrati. Da un anno a questa parte il Centro si è visto aumentare i propri servizi (banca del sangue, l’ecografia, la produzione e raccolta delle immagini mediche). Con tale riorganizzazione i servizi nei reparti di medicina interna, pediatria, ginecologia e ostetricia, radiologia e chirurgia sono notevolmente aumentati di modo che dal Centro si riducono sempre più i trasferimenti dei malati verso altri ospedali più grandi della capitale. Ecco il perché il Centro “Siloé” deve essere dotato di un servizio di lavanderia e di sterilizzazione. I fondi raccolti rimarranno nella cassa del COMI e saranno utilizzati quando sarà raggiunta la somma di circa 7’500 franchi, necessaria alla realizzazione del progetto. Il nostro centro sanitario conta molto sul vostro aiuto per migliorare l’igiene nelle nostre strutture e per aiutare i nostri pazienti. Nell’attesa di una vostra risposta vi saluto fraterna mente. suor Liliane Carmel Munoko Suor Liliane Carmel Munoko, delegata del COMI (Coope ratrici Oblate Missionarie di Maria Immacolata) del Congo è amministratrice del Centro di Salute “Siloé” a Kinshasa, capitale della Repubblica de mocratica del Congo, chiede un contributo per la costruzione di una lavanderia e di un deposito di attrezzature mediche per ovviare alle carenze igieniche della struttura ospedaliera! Cari amici della Medaglia Miracolosa, mi chiamo suor Liliane Carmel Munoko e appar tengo alla congregazione delle Cooperatrici Oblate Missionarie di Maria Immacolata (COMI). L’Istituto Secolare è nato dal carisma, dagli insegnamenti e dalla spiritualità di Sant’Eugenio de Mazenod, vescovo di Marsiglia e fondatore dei missionari Oblati di Maria Immacolata (OMI), trasmessi fe delmente dal fondatore storico, padre Gaetano Liuzzo. Insegno all’università e al seminario e sono delegata del COMI del Congo, nonché amministra trice del Centro di Salute “Siloé” a Kinshasa. Ho fatto la prima parte dei miei studi all’Università Cattolica del Congo. Dopo cinque anni di insegna mento al Seminario Maggiore ho studiato a Roma dove, nel 2018, ho conseguito la tesi di dottorato in filosofia presso la Pontificia Università Urbaniana. Il Centro di Salute “Siloé” è una piccola struttu ra in funzione di un enorme complesso statale al servizio di più di 50’000 abitanti per kmq. È al servizio di uno dei più vecchi e più poveri comuni della capitale. Ha una superficie di 5,3 kmq; le strade sono sterrate e non esistono attrezzature di bonifica. L’acqua potabile e l’elettricità scarseg giano. I mezzi di trasporto (a parte la moto che offre tariffe inaccessibili ai più) sono solo un sogno dei suoi abitanti. Questi se la cavano come meglio possono con il commercio al dettaglio e con le attività ortofrutticole. Si abita in condizioni precarie e malsane. La disoccupazione, la mancanza

Ora, Signore, aiutaci Tu! Donaci Tu la pace, insegnaci Tu la pace, guidaci Tu verso la pace.

Signore Dio di pace, ascolta la nostra supplica!

Apri i nostri occhi e i nostri cuori e donaci il coraggio di dire: “mai più la guerra!”; “con la guerra tutto è distrutto!”.

Signore, Dio di Abramo e dei Profeti, Dio Amore che ci hai creati e ci chiami a vivere da fratelli, donaci la forza per essere ogni giorno artigiani della pace; donaci la capacità di guardare con benevolenza tutti i fratelli che incontriamo sul nostro cammino. Rendici disponibili ad ascoltare il grido dei nostri cittadini che ci chiedono di trasformare le nostre armi in strumenti di pace, le nostre paure in fiducia e le nostre tensioni in perdono.

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Abbiamo provato tante volte e per tanti anni a risolvere i nostri conflitti con le nostre forze e anche con le nostre armi; tanti momenti di ostilità e di oscurità; tanto sangue versato; tante vite spezzate; tante speranze seppellite… Ma i nostri sforzi sono stati vani.

Preghiera per la pace

Tieni accesa in noi la fiamma della speranza per compiere con paziente perseveranza scelte di dialogo e di riconciliazione, perché vinca finalmente la pace.

E che dal cuore di ogni uomo siano bandite queste parole: divisione, odio, guerra! Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i cuori e le menti, perché la parola che ci fa incontrare sia sempre “fratello” e lo stile della nostra vita diventi: shalom, pace, salam! Amen. papa Francesco Preghiamo e meditiamo insieme...

Infondi in noi il coraggio di compiere gesti concreti per costruire la pace.

Testimonianza... 8

Mattone dopo mattone, il nuovo convento cresce che, con pazienza e competenza, segue costan temente i lavori: Giovanni, Nicola, Massimiliano, Zowe, Louis d’Or e Révocat. Senza dimenticare Sylvie, ciadiana, rigorosa direttrice dell’impresa e soprattutto i cinquanta infaticabili operai centra fricani che ogni giorno, dalle 7:30 alle 15:30, sotto il sole e sotto la pioggia, mattone dopo mattone, costruiscono la nostra nuova grande casa. E poi un grande grazie ai miei confratelli padre Ana stasio, padre Davide e soprattutto padre Aurelio per la passione, il lavoro e il tempo consacrati a questa grande opera. Quando visito il cantiere già immagino la vita che condurremo tra queste mura: il canto e il silenzio della nostra preghiera, la fraternità dei nostri pasti, il rumore delle nostre ricreazioni, lo studio dei nostri seminaristi, la gioia di accogliere i nostri ospiti. E prego per chi questo convento lo sta co struendo, per chi ci sta aiutando a costruirlo, per chi lo abiterà, per chi passerà tra queste mura e, speriamo, troverà Dio o almeno un po’ di tempo per Siamolui.quasi a metà. Davanti a noi ancora un pezzo di strada tutto in salita e non senza ostacoli. Ma, fiduciosi nella Provvidenza e nel vostro aiuto, non ci scoraggiamo e andiamo avanti. In allegato troverete alcune foto del cantiere. Ancora grazie e a presto! padre Federico Trinchero

Il 16 Luglio 2021 la nostra comunità ha avuto la gioia di benedire e posare la prima pietra della costruzione di un nuovo convento e di una nuova chiesa. Sono ormai passati dieci mesi e il nuovo convento sta pian piano prendendo forma. Fatte le fondazioni, sono stati innalzati i muri degli ambienti del piano terra (refettorio, cucina, sala conferenze, biblioteca, sale del capitolo e della ricreazione, parlatori, camere degli ospiti…) e, proprio in questi giorni, siamo finalmente arrivati al pavimento del primo piano da cui si gode un bellissimo panorama sul fiume Oubangui e le colline del Congo… e anche una leggera brezza che, da queste parti, è sempre molto apprezzata. In questi mesi tanti amici sono venuti a visitare il cantiere. Abbiamo avuto anche visitatori importan ti come il Nunzio Apostolico a Bangui e l’Ambascia tore italiano da Yaoundé che ci hanno incoraggiato a continuare l’opera intrapresa che offrirà sicura mente un grande apporto allo sviluppo del paese e della Chiesa centrafricana. Sul cantiere non sono mancate difficoltà, discus sioni, imprevisti e, come è normale, alcune piccole varianti al progetto. Purtroppo, proprio in questi ultimi giorni, siamo stati costretti a rallentare il ritmo dei lavori a causa dell’improvviso aumento dei prezzi delle materie prime come cemento e ferro. Questi materiali in Centrafrica, un paese che ha pochissime industrie e nessun sbocco sul mare, sono purtroppo tutti importati e quindi le variazioni di prezzo sono frequenti. A Bangui, ad esempio, un sacco di cemento può costare anche tre o quattro volte in più rispetto ad altre capitali africane. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno raccolto il nostro appello e con grande generosità hanno voluto aiutarci o hanno promesso di farlo. Grazie, davvero grazie! Con il vostro sostegno il sogno sta finalmente diventando realtà. Il Signore vi benedica e vi ricompensi! Senza di voi la realizzazione di quest’opera sarebbe semplicemente impensabile. Un grazie anche alla nostra equipe internazionale di architetti e ingegneri italiani, congolesi ruandesi

Un grande cantiere al Carmel di Bangui

a voi Ticino

Non abbiamo dimenticato i bambini del carcere (sessanta), i più abbandonati. Senza di noi e voi soffrirebbero e soltanto insieme li aiutiamo real mente e costantemente.

Carissimi Amici della Medaglia Miracolosa, vi porgo un caro saluto e vi scrivo per ringraziar vi di cuore delle offerte inviate per la costruzio ne del pozzo e per l’aiuto per i seminaristi. È già da qualche tempo che le offerte sono arrivate, e vi devo chiedere scusa per il ritardo della mia Pensorisposta.che ormai sappiate della situazione in cui ci troviamo attualmente. Dalla siccità sino a metà dicembre, alle inondazioni a incominciare da metà gennaio; situazioni che hanno solo e soprattutto creato tanti problemi e disguidi. Il pozzo lo abbiamo fatto già a fine novembre, quando eravamo informati del vostro aiuto. Poi sono arrivati i primi temporali e abbiamo ringra ziato il Signore perché la gente ha potuto incomin ciare a coltivare, ma la siccità ha continuato ancora sino a metà gennaio. Sono poi arrivati i cicloni, che, come capita sovente, per noi sono una vera benedizione perché portano piogge abbondanti; purtroppo non è stato così; il secondo ciclone è passato nella nostra zona con un vento fortissimo, ma, per fortuna, da noi non ha fatto tanti danni come invece sono stati notevoli sulla costa est, dove intere città (Mananjary, Manakara, Vohipeno) sono state allagate e semi distrutte. Abbiamo cercato di organizzarci e di inviare aiuti nei villaggi più vicini a noi, ma le comunicazioni erano difficili. Poi è arrivato il quarto ciclone; è passato non lontano dalla nostra zona, ma senza fare troppi danni. Invece nelle zone dell’impatto con la terra (Manakara, Vohipeno, Farafangana) pare che i disastri siano stati enormi. Carissimi amici, volevo scrivervi una lettera di rin graziamento per tutto quello che avete fatto per noi ed è diventata una lettera di dolorosa condi visione... mi scuso. Sono sicuro che voi compren dete in quale situazione ci troviamo. Vi ringrazio di cuore, per il vostro aiuto per realizzare il pozzo e per il sostegno che date ai nostri seminaristi. Quando ho annunciato la vostra offerta, ho anche chiesto informazioni di come stanno e a che punto sono. Non ho ancora ricevuto le fotografie, ma vi posso dire che uno, con la benedizione del Signore, dovrebbe essere ordinato sacerdote quest’anno e il secondo dovrebbe ricevere il diaconato. Grazie infinite per averli sostenuti, ma ringraziamo il Signore che li ha condotti sino al termine. Un caro saluto a tutti e affidiamoci alla Madonna che fa miracoli. Un caro saluto e tanta preghiera. padre Attilio Mombelli Kampala (Uganda), 1° aprile 2022 Carissimi, con il cuore e con l’anima vi auguro Buona e Santa Pasqua di Risurrezione. La guerra e la pandemia ci hanno insegnato a essere solidali e che l’egoismo e le armi danno la morte. La storia è però nelle mani di Dio. Ho sperimentato guerra e guerriglia, per non credere e sperare in Lui. Dopo la morte c’è la Risurrezione. Noi, nonostante tutto, grazie a Dio, siamo andati avanti con la costruzione del Santuario, gioia dei Cristiani di Sonde e Lugazi.

I bambini non hanno colore: sono tutti figli di Dio. Per loro è bello donare la vita, come per Gesù: “Non c’è amore più grande...”: sentiteli sempre vicini e non dimenticateli mai. Siamo un popolo, una famiglia che cura chi è nel bisogno. I nostri bambini chiedono solo di poter mangiare e Notizie dalle missioni...

9 Ihosy (Madagascar), 24 febbraio 2022

Qui Missionari...

Non abbiamo dimenticato gli altri bambini orfani (duecento) o le mamme sole con figli (quaranta), o gli altri lavoratori (quaranta).

scrive: “Era vicina la Pasqua”. La Pasqua dei Giudei, memoriale della liberazione dall’Egitto, meticolosamente preparata e solenne mente celebrata nella gioia: vegliando, cantando, benedicendo. La Pasqua nostra è Cristo stesso, scrive Paolo: perdono e riconciliazione, risurrezio ne e vita. Grande festa, madre di tutte le feste! La Pasqua degli ultimi due anni è stata onnubila ta dalla pandemia Covid. Quest’anno è offuscata dalla spietata e insensata guerra in Ucraina, che si aggiunge alle molte altre taciute e dimenticate. Siamo provati nella speranza e il grido suppliche vole è: PACE! SHALOM/PACE è la prima parola del Risorto ai discepoli intimoriti. Il saluto si traduca oggi in realtà e vita. Scrive l’Evangelista Marco: “Maestro, dove vuoi che andiamo a preparare la Pasqua?” Preparazione di cibi e bevande rituali. Per noi pure una prepara zione: dello spirito e del cuore.

10 Notizie dalle missioni...

poter studiare per crearsi un futuro indipendente. Non sono mendicanti, solo poveri. Grazie di cuore e auguri di Risurrezione. padre Felice Sciannameo Dar Es Salaam (Tanzania), 9 aprile 2022 Carissime, l’EvangelistaCarissimi,Giovanni

In gruppi diversi, sono stati circa seicento quelli venuti al “Consolata Mission Centre”, una intera giornata per purificarsi e prepararsi alla Pasqua: meditazione, riflessione personale, Via Crucis, digiuno, Confessione, Eucaristia. Il 23 aprile arrivo in Italia per la vacanza triennale, sempre segnata da visite mediche e eventuali cure. L’avanzare in età le rende sempre più neccessarie. In questi tempi drammatici è fatica augurare BUONA PASQUA. Ma meglio la fatica che il silenzio. Per tutti noi: shalom, risurrezione, vita! Vivere la carità è celebrare e vivere la Pasqua vera. Di tutto cuore è l’augurio in preghiera, affetto e Congratitudine.unforte, forte abbraccio. padre Giuseppe Inverardi Addis Abeba (Etiopia), 10 maggio 2022 Carissime amiche e cari amici, la vostra generosissima offerta di 5’000 franchi ci ha raggiunto mentre siamo impegnate con un nuovo gruppo di madri, di cui una con gemelli, maschietto e femminuccia. Il vostro sostegno è ulteriormente prezioso in quanto il gruppo dei vo lontari salesiani ha chiuso il progetto con le madri e ora sia il presente che il futuro delle madri sarà nostra Abbiamoresponsabilità.giàconnoi un operatore sociale che ci coadiuva soprattutto per il reinserimento delle madri. Vi terremo informati sullo sviluppo del

Anche se hanno sempre il sorriso da donare a larghe mani, perché siamo arrivati con tanta manna dal cielo, c’è proprio la miseria nera, la fame e la sete negli occhi della gente, soprattutto dei Eppurebambini.èsemplice manioca, radice insipida e che riempie solo la pancia. I cicloni arrivati sul Mada gascar nello scorso mese di febbraio e marzo, hanno seminato distruzione e rovina in varie regioni; vi aggiornerò prossimamen te con un nuovo scritto. Purtroppo i cicloni hanno appena lambito questa zona del Sud del Madaga scar: chi troppo e chi quasi Lanulla.pioggia non è stata sufficiente per piantare la manioca e neppure il mais, loro cibi abituali, ma solo un po’ di ortaggi che crescono in fretta: la fame e la sete persisteranno

nuovo programma. Dio vi benedica e ricompensi, la nostra Madre Maria vi protegga e ispiri sempre. Con riconoscenza. suor Angela Mantini Ankazobe (Madagascar), 10 maggio 2022

6’000 franchi ricevuti lo scorso 18 marzo.

11 Notizie dalle missioni...

Vi invio varie fotografie della distribuzione di un camion di 15 tonnellate di manioca, del valore di 8’550 euro, alle popolazioni del Sud del Madaga scar colpite dalla carestia che faceva seguito al mio appello dello scorso mese di dicembre.

Carissimi amici dell’Associazione Medaglia Miraco losa di Mendrisio, prima di tutto buon mese di maggio dedicato a Maria, mamma di Gesù e mamma nostra. Vi ringrazio di vero cuore per il vostro dono di

Vi ringrazio di cuore e con amicizia nel Signore Gesù e in Maria. Ciao. padre Franco Bertò Manila (Filippine), 07 giugno 2022 Cari benefattori, è sempre una grazia sperimentare una grande gioia anche in mezzo alle calamità e la pandemia. Quando “Casa Miani” a Minglanilla, Cebu, nelle Filippine, è stata duramente colpita dal tifone “Odette”, non ci siamo mai sentiti isolati e soli in quel particola re e immediato bisogno. Dio vi ha mandato da noi. Grazie al vostro aiuto, la riparazione di tutti i danni in cinque edifici è stata effettuata in pochissimo tempo. I ragazzi hanno ora di nuovo una casa, nuova e decorosa, dove soggiornare e studiare.

la vostra Associazione, Gesù sta ripetendo oggi il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Il Signore moltiplica le offerte che voi raccogliete per farle arrivare dove più ce n’è bisogno. Grazie per la vostra generosità e cooperazione. Che il Signore, anche attraverso la nostra preghiera e quella della gente che noi serviamo, faccia crescere in voi la fede nel Signore Gesù e la disponibilità a

compiere quello che Egli chiede a ciascuno di noi. “Fate tutto quello che Gesù vi dirà”. Così la Madonna ha detto ai servitori alle nozze di Cana.

Cari amici dell’Associazione Medaglia Miracolosa, grazie per l’invio della rivista “Qui Ticino a voi mis sionari” e la vostra lettera di accompagnamento. Apprezzo la stesura della rivista che fa conoscere dove sono inviate le offerte raccolte dai cooperato ri e benefattori. La rivista fa sentire anche noi mis sionari parte della Chiesa universale e conferma il nostro invio da parte di Gesù alla gente alla quale Egli ci ha

Veramente,inviati.attraverso

A nome di “Casa Miani” e di tutti i bambini di San Girolamo Emiliani, nella regione delle Visayas, vi ringrazio sinceramente per la vostra generosa assistenza ricevuta tramite padre José Montaña, responsabile delle missioni nel mondo dei Padri AttraversoSomaschi. le preghiere di San Girolamo e di Maria Madre degli Orfani, possa Dio ricompensarvi ancora di più e ispirarvi a estendere il vostro aiuto ad altri in grande difficoltà. Cordiali e fraterni saluti. padre Melchor H. Umandal ancora a lungo. Grazie infinite a nome delle circa duemila famiglie soccorse con questo camion carico di manioca, che potete osservare nelle fotografie, nel grande terri torio semiarido popolato dall’etnia Antandroy, nel Sud del Madagascar. Un grandissimo saluto e un abbraccio a voi col mio ricordo quotidiano nella preghiera per tutte le vostre care famiglie, amici e benefattori. padre Giovanni Colombi Sanga (Uganda), 16 maggio 2022

12 Notizie dalle missioni...

Grazie nuovamente ai responsabili e ai collabora tori della vostra Associazione per tutto quello che fate nel Nome del Signore Gesù e con l’aiuto di Maria, Madre nostra e Collaboratrice nell’evange lizzazione e nell’assistenza alla gente, come a Cana.

Ricordando padre Giovanni Vicari

13 Vita dell’Associazione...

di ogni giorno. Se poi, questo primo passaggio nella conoscenza della lingua e della cultura è superato, in seguito, tutto diventa facile e si armonizza con più facilità con tutti coloro con cui viviamo accanto. Lui, mi diceva ritornando dal Brasile, di non essere mai stanco di essere missionario e incoraggiava anche me con la sua opera “Mater Amabilis”. Dava a quei giovani la dignità unica e inviolabile, che con l’andare del tempo valorizzava la loro utilità nella società da persone nuove. Quindi, si è rimbocca to le maniche più volte, per portare la vita di quei ragazzi dal degrado a una dignità fatta di relazioni e comportamenti di vita diversi. La sua testimonian za è molto attuale ai nostri giorni e la grazia di Dio è sempre stata all’opera fino alla fine. Il lavoro pastorale a padre Giovanni non gli è mancato. Il territorio di missione era molto esteso, suddiviso in tante comunità, dove lui celebrava la messa e preparava le comunità a ricevere i sacra menti. È stato questo il frutto di tante cose fatte, il frutto della sua consacrazione a Dio e alla missione. Gianni, mi hai insegnato molte cose, che non di menticherò mai. Sei vicino a noi nella famiglia con il tuo corpo, ma soprattutto con la tua anima, il tuo sguardo, il tuo sorriso e il tuo cuore, non distacca to dal cuore del Signore del Cielo, del Paradiso. Ti siamo sempre vicini, la tua presenza ancora viva, non ci impedisce di soffrire per la tua partenza, ma ci fa sentire che sei felice davanti al Signore e ancora attivo e vicino a ciascuno di noi. Grandi e piccoli che mai dimenticavi, tutti vogliamo che continui a seguirci e ad aiutarci spiritualmente in Cielo. Hai già visto che in Paradiso il cuore è ancora vivo e la tua presenza è sempre avvertita da noi, seppure in forma diversa. Non riposarti Gianni, continua a starci vicino. E tieni libero dei posti per noi in Paradiso per stare un giorno insieme con papà e mamma e fratello Valerio e sorella Virginia e tanti amici che tu hai conosciuto nel mondo che ti amano ancora e pregheranno per te”.

Il missionario non indietreggerà mai per timore, per quanto faticosa e piena di rinunce, possa essere la vita È tornato alla Casa del Padre, il 25 aprile 2022, padre Giovanni Vicari, missionario Comboniano in Brasile. Così lo ricorda suo fratello, fratel Domenico Vicari, missionario laico del PIME in Camerun. “In questo momento così particolare del passaggio da questa vita nella Gloria del Padre Celeste, di padre Giovanni Vicari, missionario Comboniano, mi fa pensare ancora quanta è stata la sua dedizio ne alla Missione fino alla fine. Ho potuto vederlo in questi giorni prima di spegnersi, arrivando dal Camerun e incontrandolo a Verona, all’Ospedale. Quest’ultimo incontro è stato dopo sette anni che non ci incontravamo, proprio perché avevamo le vacanze ordinarie in tempi diversi. Era in Brasile fino a qualche mese fa, la malattia già lo rodeva da tre anni. Certamente questa è stata anche la volontà del Signore di restare fino all’ultimo in Brasile. La sua vita missionaria, ha sicuramente inciso, nei luoghi dove è stato. All’inizio in Africa, nella Repubblica Centrafricana e poi in Ghana. Visto che il clima non gli era stato favorevole, sempre malaticcio, i suoi superiori lo hanno indi rizzato in America Latina in Brasile e precisamente a Brasilia. A Brasilia nella capitale, aveva aperto dopo due anni un Centro per ragazzi di strada. Mi parlava, quando ci incontravamo in Italia, della sua opera “Mater Amabilis”, e ne parlava con molto entusiasmo, sempre pronto a ripartire. Padre Giovanni era maggiore di me di un anno. Mi ricordo che da adolescenti spesso tornavamo a casa un po’ bastonati e alle volte feriti. Poi, più grandicelli, tutti e due abbiamo scelto la vita con sacrata alle Missioni. La sua ricerca vocazionale all’inizio è stata nel PIME, prima di entrare nel seminario Comboniano. Il compito missionario è esclusivamente quello di portare all’umanità la bellezza di Dio, affinché tutti nel mondo possano vivere questa esperienza di Dio nella massima libertà. Noi, missionari, che veniamo da tutto il mondo, non siamo persone speciali, anche padre Giovanni, non era una persona speciale, ma si è assunto il compito di annunciare il Vangelo ovunque fosse stato inviato. Trasmettere il Vangelo in luoghi nuovi, alle volte sconosciuti, dove la lingua del posto, poco conosciuta nel primo impatto con la gente, poi, ancora la cultura, dove tutti i Missionari hanno e trovano la loro difficoltà

Visite dei missionari al nostro segretariato

18 marzo 2022 Cari amici della Medaglia Miracolosa, saluto e ringrazio per tutto quanto che, da anni, con grande cuore e amore, fate per chi è meno for tunato. Io vi conosco da più di vent’anni e per tutto quello che avete atto e che fate, vi ringrazio. Prometto la mia preghiera e saluto cordialmente tutti Rimaniamovoi.

Che il Signore vi benedica sempre! In questo mese di maggio, in cui ricordiamo la nostra Madre, Maria Santissima, chiedo la sua in tercezione perché vi accompagni nei momenti di prova e vi sostenga nei momenti di difficoltà.

Sono di ritorno dal Malawi e ho voluto far visita al centro della Medaglia Miracolosa, sempre fedele e disponibile ad aiutare i missionari. Quante cose utili facciamo in missione grazie al vostro sostegno!

uniti nella preghiera. padre Witold Szulczynski missionario in Georgia Mendrisio, 27 aprile 2022 Ospite all’incontro della nostra Associazione, del 27 aprile 2022, nella chiesa parrocchiale di Men drisio, è stato padre Pietro Premarini, missionario Comboniano in Uganda e negli Stati Uniti d’Ameri ca. Attualmente risiede a Rebbio (CO/Italia), presso la Casa dei Missionari Comboniani. Unitamente a Padre Flavio e a padre Aurelio, ha ce lebrato l’Eucaristia e al termine ha parlato della sua esperienza missionaria pluridecennale in Uganda, nella regione dei Karamoja, e negli USA, in diverse grandi città quali Cincinnati, Chicago, Los Angeles. Cogliamo l’occasione per formulare a padre Pietro i migliori auguri per il suo 60.mo anniversario di ordinazione sacerdotale

Medaglia Miracolosa e tutti i suoi benefattori, che sempre sono stati pronti ad aiutare i nostri bambini nelle diverse opere dei Padri Somaschi nel mondo.

Padre Pietro è stato ordinato sacerdote a San Diego (California/USA) il 17 marzo 1962. I suoi con fratelli di Rebbio (CO/Italia) lo hanno festeggiato il 17 marzo 2022! Auguri di cuore, caro padre Pietro e grazie per essere venuto fra noi! 20 maggio 2022 “È sempre bello tornare a casa”.

Con tanta stima in Cristo. padre José Montaña responsabile Missioni dei Padri Somaschi a Roma 24 maggio 2022

Colgo l’occasione per ringraziare l’Associazione

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grande motivazione. Io do tutto me stesso, tempo e capacità, a favore dei bambini e dei giovani. Vorrei iniziare dei corsi in India alfine di evangeliz zare i giovani, attraverso la scuola e il catechismo Unitidomenicale.inGesù. Fraternamente. don Bosco Darsi missionario diocesano in India 7 giugno 2022 Colgo l’occasione per ringraziare l’Associazione

Sono fratel Domenico, fratello di padre Giovanni Vicari, scomparso recentemente e che affido alla Madonna della Medaglia Miracolosa. Con grande ricordo e riconoscenza lo sento vicino anche nella mia Missione in Camerun. Ringrazio di nuovo per il grande lavoro che fate per sostenere i bisogni della Missione. Fraternamente. fratel Domenico Vicari Missionario del PIME in Camerun 7 giugno 2022

Medaglia Miracolosa e tutti i benefattori che sono sempre pronti ad aiutarmi in ogni necessità nel Centro “Betlemme” di Mouda (Camerun).

All’incontro del 27 maggio 2022 abbiamo avuto la gioia di ascoltare l’esperienza missionaria di padre Giovanni Cosentino, missionario Comboniano nella Repubblica Centrafricana. Grazie di cuore, caro padre Giovanni, per essere stato fra noi e buon rientro nella sua missione! 3 giugno 2022 Cari amici e benefattori, grazie mille da don Bosco Darsi, missionario in SonoIndia. estremamente grato per la vostra bontà e Sietegenerosità.unafonte di ispirazione e il vostro lavoro è di

Sono padre Xaviour Babu Ambati, missionario del ViPIME.ringrazio tanto per avermi aiutato nella mia missione in Camerun. Adesso mi trovo in India, dove abbiamo aperto una missione al confine con il Nepal. Ho avuto l’occasione di venire a trovarvi di persona e ne sono felice. Vi chiedo di pregare per la nuova missione in India, dove ritornerò Fraternamente.presto. padre Xaviour Babu Ambati missionario del PIME in India Vogliamo chiedere però alla Vergine Santissima di aiutare i Cristiani ad approfondire la fede nel loro cuore e nella loro vita. Gli aiuti non mancano, però c’è bisogno di grande fede e amore per gli altri. A parole è facile, ma in pratica è un’altra cosa.

La Vergine Maria ci assista nel bene che facciamo nel nome di Suo figlio, Gesù.

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La missione continua e le nuove generazioni hanno bisogno di evangelizzatori secondo la nuova era, nei metodi, nei contenuti e nel linguaggio! padre Silvio Zanardi missionario Comboniano in Malawi 27 maggio 2022

[Indirizzo] GABMendrisioCH-6850missioni?alleutilerendertiVuoiDio!aprestapoveroaldàChiconoscereFaiMendrisio6850–6CrociCarlovia202864691+41quiticino@medaglia-mendrisio.org60853690000000900CH94 Ticino...Quimissionarivoi...a Buona Estate e... arrivederci a settembre!

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