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INTERNAZIONALE

I TWEET DI DIO Wenceslao Calvo (*)

Ora che è così comune twittare, dovremmo ricordare il vecchio detto che non c'è niente di nuovo sotto il sole. Sebbene le generazioni attuali si vantino di aver inventato cose nuove, la verità è che molte di esse sono solo reinvenzioni.

Molti secoli fa, quando la gente dell’epoca pensava che ci fossero state delle cose che non erano mai esistite prima, qualcuno scrisse: “C’è forse qualcosa di cui si possa dire: «Guarda, questo è nuovo?» Quella cosa esisteva già nei secoli che ci hanno preceduto” (Ecclesiaste 1:10).

In questa affermazione, due cose sono da sottolineare: in primo luogo, l’umiltà nel riconoscere che le cose nuove non sono necessariamente superiori alle cose passate; e in secondo luogo, la saggezza nel rendersi conto che le cose vecchie possono essere così preziose come le cose nuove. Per quanto riguarda i tweet, potremmo pensare che siano un fenomeno senza precedenti nella storia umana, che questi messaggi di 280 caratteri che riempiono non più di tre righe su un foglio A4 siano un’innovazione assoluta. Nulla potrebbe essere più lontano dalla verità. MISSIONARIO MONDIALE 16 MOVIMENTO America•Europa•Oceania•Africa•Asia

I tweet esistono da diverse migliaia di anni; le culture li usavano per diffondere il loro pensiero. Ed è per questo motivo che oggi abbiamo raccolte di detti brevi provenienti dalla Mesopotamia e dall’Egitto, in cui vengono affrontanti diversi aspetti della vita. L’idea era che le persone non avessero bisogno di leggere lunghi libri per comprendere certe verità. Allora furono riassunti pensieri importanti in poche parole profondo. La Bibbia ha anche una propria raccolta di tweet, che può essere chiamata i tweet di Dio poiché Egli ne è


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