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Internazionale I TWEET DI DIO
I TWEET DI DIO
Wenceslao Calvo (*)
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Ora che è così comune twittare, dovremmo ricordare il vecchio detto che non c'è niente di nuovo sotto il sole. Sebbene le generazioni attuali si vantino di aver inventato cose nuove, la verità è che molte di esse sono solo reinvenzioni.
Molti secoli fa, quando la gente dell’epoca pensava che ci fossero state delle cose che non erano mai esistite prima, qualcuno scrisse: “C’è forse qualcosa di cui si possa dire: «Guarda, questo è nuovo?» Quella cosa esisteva già nei secoli che ci hanno preceduto” (Ecclesiaste 1:10).
In questa affermazione, due cose sono da sottolineare: in primo luogo, l’umiltà nel riconoscere che le cose nuove non sono necessariamente superiori alle cose passate; e in secondo luogo, la saggezza nel rendersi conto che le cose vecchie possono essere così preziose come le cose nuove.
Per quanto riguarda i tweet, potremmo pensare che siano un fenomeno senza precedenti nella storia umana, che questi messaggi di 280 caratteri che riempiono non più di tre righe su un foglio A4 siano un’innovazione assoluta. Nulla potrebbe essere più lontano dalla verità.
I tweet esistono da diverse migliaia di anni; le culture li usavano per diffondere il loro pensiero. Ed è per questo motivo che oggi abbiamo raccolte di detti brevi provenienti dalla Mesopotamia e dall’Egitto, in cui vengono affrontanti diversi aspetti della vita.
L’idea era che le persone non avessero bisogno di leggere lunghi libri per comprendere certe verità. Allora furono riassunti pensieri importanti in poche parole profondo.
La Bibbia ha anche una propria raccolta di tweet, che può essere chiamata i tweet di Dio poiché Egli ne è

seconda idea si oppone alla prima.
Sebbene all’epoca non esistessero astronavi o Internet, la rilevanza di Proverbi rimane intatta nel tempo, poiché gli aspetti della vita che erano importanti nel passato sono ancora importanti oggi.
Questa raccolta di tweet di Dio, che è Proverbi, appartiene alla letteratura sapienziale della Bibbia, insieme a Ecclesiaste e Giobbe. La differenza è che, mentre Ecclesiaste si chiede per cosa è stata creata la vita e Giobbe si chiede perché è stata creata la vita, Proverbi si chiede come vivere quella vita.
Un’altra differenza tra Proverbi e gli altri due libri è che, mentre a volte questi contengono misteri irrisolti riguardo a determinate domande sulla vita, in Proverbi non c’è mistero, in quanto fornisce risposte pratiche a domande pratiche su famiglia, amici, finanze, sessualità, lavoro, parole, ecc., cioè questioni atemporali e universali.
Ma queste domande pratiche non sono risposte dalla prospettiva secolarista, che è incline a ridurre tutto alla sua utilità e convenienza. Invece, ricevono una risposta da una prospettiva più elevata, in quanto Dio è la pietra angolare dell’universo morale quotidiano in cui viviamo.
C’è un tweet di Proverbi che potremmo chiamare il tweet per eccellenza, l’asse e il nucleo di tutti gli altri: “Il timore del Signore è l’inizio della scienza” (Proverbi 1:7).
Posso testimoniare che Dio ha usato proprio questo tweet per parlarmi per la prima volta, quando in mezzo alla confusione e alla perdizione stavo cercando il vero cammino della vita. Molte persone sono state svegliate da una mortale sonnolenza da eccezionali passaggi dei Vangeli o di altre parti del Nuovo Testamento.
l’autore. Hanno tremila anni, ma sono ancora rilevanti e applicabili come se fossero stati scritti oggi; la differenza, rispetto a quelli moderni, è che contengono profondità, saggezza e trascendenza senza pari.
Questa raccolta di tweet di Dio si trova nel libro dei Proverbi, nei capitoli 10 a 29, in cui con la risorsa letteraria del parallelismo viene offerta al lettore una serie di pensieri su questioni vitali.
Il parallelismo può essere: complementare, quando la seconda idea rafforza la prima; culminante, quando la seconda idea completa la prima; e antitetico, quando la
Si può pensare che questa frase di quasi 40 caratteri non ha probabilmente molto effetto su un giovane ventenne all’inizio del XXI secolo. Eppure, questo tweet di Dio tocca il cuore.
Sebbene essere saggio provenga dall’avere molte conoscenze, informazioni, letture d’avanguardia disponibili, ecc., questo tweet fa luce sulla radice e sull’origine della vera scienza e della vera conoscenza, che è il timore di Dio.