2 minute read

Devozionale FERMATEV

“Confida in lui in ogni tempo, o popolo; apri il tuo cuore in sua presenza; Dio è il nostro rifugio”. Salmi 62:8.

Rev. Alberto Ortega

Advertisement

FERMATEVI

Il verbo “sperare” significa “attendere fiduciosamente qualcosa che porterà un bene” e anche “confidare in qualcosa o qualcuno”. Questa bella definizione afferma chiaramente che ciò che determina il nostro modo di affrontare qualsiasi situazione avversa, difficile, scomoda e insopportabile è la fede in Dio.

Il nostro cuore deve essere sicuro che Dio verrà a cambiare ogni situazione. Dio va sempre dove c’è fede e bisogno di intervento divino. Sperare in Dio è in sé una potente dichiarazione di fede nelle Sue divine risorse.

Ma sperare in Dio include una condizione: l’attendere, il fermarsi. Questa condizione è la più difficile da realizzare per l’essere umano. Di solito, disperiamo a causa di ciò che accade intorno a noi, e la nostra innata tendenza è quella di agire sotto la pressione di queste circostanze.

Ci sono due modi per affrontare qualsiasi situazione: agire per reazione oppure per direzione. Risolvere i problemi per reazione è sempre dannoso, perché la reazione non misura le conseguenze della decisione. La reazione cerca solo di dare sollievo a quello che si sente, cioè, si basa su una sensazione e non su un ragionamento. In altre parole, si tratta di agire senza riflessione.

Con la reazione ci sentiremo probabilmente sollevati e temporaneamente soddisfatti; tuttavia, prima o poi,

dovremo affrontare le conseguenze. Ciò ci porta a comprendere che agire sotto la guida di Dio è la strada giusta. Quando agiamo sotto questa direzione, c’è conoscenza, analisi e orientamento.

Salmi 46:10 dice: “Fermatevi e riconoscete che io sono Dio...”. Qui vediamo un altro potente effetto dell’attesa: ci porterà ad una più profonda conoscenza di Dio, della Sua divinità e del Suo potere soprannaturale. Quella conoscenza influenzerà la nostra decisione, quindi avremo una giusta direzione in qualsiasi situazione.

Isaia 30:15 afferma: “Poiché così aveva detto il Signore, Dio, il Santo d’Israele: «Nel tornare a me e nello stare sereni sarà la vostra salvezza; nella calma e nella fiducia sarà la vostra forza» ...” Sapere di sperare in Dio è una fonte di forza e potenza che può superare ogni problema.

Tuttavia, l’attesa a cui le Scritture ci chiamano non è uno stato di passività o di indifferenza, ma uno stato attivo in cui vengono adottati passi precisi. Durante l’attesa ci viene offerto questo prezioso comando: “... apri il tuo cuore in sua presenza”. Vale a dire, nello sperare in Dio, il cuore deve essere aperto.

Aprire il cuore consiste nell’inchinarsi davanti alla presenza di Dio affinché ciò ci sopraffà e ci preoccupa diventi parte del cuore di Dio. In altre parole, consiste nel trasferire il problema dal nostro cuore al cuore di Dio, dandogli l’onere e la responsabilità di agire di fronte alla nostra necessità.

Cari amici, vivete sopraffatti dalle prove che vi circondano? Dovete prendere una decisione importante che potrebbe influenzare tutta la vostra vita? Siete disorientati di fronte al futuro, alla vostra famiglia, ai vostri rapporti? Perché non sperate in Dio, lasciando a Lui il vostro peso e la vostra decisione affinché Egli vi guidi e vi sostenga?

Non conoscete Dio personalmente ma volete averlo nel vostro cuore affinché Egli prenda la vostra vita e il vostro futuro e vi conduca su un percorso sicuro? Perché ciò sia possibile, dovete ricevere Gesù Cristo come il vostro unico e sufficiente Salvatore, e così Dio vi guiderà. Dio vi benedica.

This article is from: