100 Eccellenze 2023

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ECCELLENZE ITALIANE 2023 100

Supplemento al volume 64, febbraio 2023, di FORBES ITALIA registrazione presso il Tribunale di Milano al n° 260 del 7 se t embre 2017. Copia non vendibile separatamente EDELBERTO
BARACCO CEO COMPAGNIA DEI CARAIBI
EDITORIALE 7 Il made in Italy dalle Alpi alle Ande 9 Essere sempre dalla parte del giusto COVER STORY 10 Oltre i confini del mare BRAND VOICE 16 Il fine dining oggi, secondo Antognoni 18 Maitre d’Ambiance DRINK 22 Achillea 23 Acqua Cedea 24 Caffo 25 Caffè Morettino SOMMARIO 4 26 Distillerie Berta 27 Limoncello di Capri 28 Liquorificio il Re dei Re 29 Liquorificio Morelli 30 Luxardo 31 Mastri Birrai Umbri 32 Naturae Gin 33 Thrst 34 Vermouth Riserva Carlo Alberto 35 Vulcanica FOOD 38 Acetaia del Duca 39 Agromonte 40 Ambrosoli 41 Antica Larderia Mafalda 42 Azienda Agricola Le Saittole 43 Beppino Occelli 44 Callipo 45 Calvisius 46 Ciavolino 47 Coffeeshare 48 Consorzio del Prosciutto di San Daniele 49 Coricelli 50 C.U.F.R.O.L 51 Galup 52 Gelateria K2 53 Good Land 54 Latteria Sorrentina 55 Loacker 56 Offishina 57 Orto di Mimì 58 Riserva San Massimo 59 Rossoraro 60 Uova Paolo Parisi 61 Vallillo 62 Venditti 63 Vito Cortese RESTAURANT 66 555 Villa Gulinelli 67 Anna Stuben
SOMMARIO 5 68 Antica Corte Pallavicina 69 Antica Osteria Cera 70 Armani Hotels 71 Capogiro 7 Pines Resorts Sardinia 72 Capperi che Pizza! 73 Cucina Bacilieri 74 Dalla Gioconda 75 Dav 76 Duomo - Ciccio Sultano 77 Grazia Deledda 78 Il Sanlorenzo 79 L’Argine a Vencò 80 La Gattabuia 81 Langosteria 82 Maniman Inosteria 83 Marco Polo 1960 84 Masseria Le Stanzie 85 Rafael 86 Sine by Di Pinto 87 Sud Ristorante 88 Tiri 1957 89 Uovodiseppia 90 Villa La Bollina 91 Vitantonio Lombardo WINE 106 Azienda Agricola Fois 107 Baglio di Pianetto 108 Boroli 109 Cantina Kaltern 110 Cantine La Contea 111 Cantina Pizzolato 112 Cantine 4 Valli 113 Cantine Vedova 114 Col Vetoraz 115 ColleMassari 116 Cossignani L.E. Tempo 117 Cottanera 118 Hofstätter 119 Kante 120 Marchesi Mazzei 121 Masseto 122 Paolo Manzone 123 Petra 124 Rocca dei Forti 125 Specogna 126 Tenuta San Guido 127 Tenuta Sant’Antonio 128 Travaglini Gattinara 129 Vistamare SOCIALIZE 94 Caffè San Marco 95 Corsini Events 96 Gambrinus 97 Giannasi 98 Lido Ficò 99 Mi’ndujo 100 Miscusi 101 Pane & Trita 102 Pizzium 103 Salumeria di Monte Savino

IL MADE IN ITALY dalle Alpi alle Ande

Cominciamo con una verità oggi ovvia che solo poche decine di anni fa non lo era. Le eccellenze contribuiscono a fare grande l’Italia. È proprio nel loro nome che il Made in Italy è diventato un marchio ambito e diffuso in tutto il mondo. Ha fatto addirittura cambiare la percezione del Paese. Nei nostri ricordi c’è ancora quella copertina del settimanale tedesco Der Spiegel (una pistola su un piatto di spaghetti) che ha penalizzato l’immagine italiana per decenni: ora i media di tutto il mondo celebrano il nostro Paese proprio grazie al successo delle eccellenze. La forza della miriade di piccole e medie aziende che producono grandissima qualità nell’alimentare, le nostre straordinarie cantine, i ristoranti stellati, ma anche soltanto le pizzerie o le trattorie di campagna trasmettono sicurezza, affidabilità, qualità, gioia agli italiani ma anche e soprattutto agli stranieri in visita in Italia. Così per il quarto anno consecutivo, Forbes ha deciso di dare spazio e riconoscimenti alle 100 Eccellenze italiane. Come di consueto in questa avventura ci ha accompagnato So Wine So Food, la casa editrice guidata da Stefano Cocco che fa proprio della ricerca della qualità italiana uno dei suoi punti di forza. E come di consueto a chi guida le 100 aziende che compaiono nelle pagine di questa pubblicazione, durante un evento in programma tra qualche mese, verrà consegnata una targa da utilizzare nella

Scegliendo Compagnia dei Caraibi, società benefit torinese specializzata nei liquori di qualità, premiamo il cammino di una famiglia italiana dalle Alpi alle Ande, dato che l’arco alpino parte dal Piemonte e la catena delle Ande si tuffa nei Caraibi con l’istmo di Panama

comunicazione, nel marketing, semplicemente mostrandola all’ingresso o in sala degustazione, una targa che attesta il riconoscimento di azienda italiana di eccellenza da parte di Forbes.

La scelta della storia di copertina, come tutti gli anni, non è stata facile. La meritavano tutti e 100 i protagonisti di questo volume allegato al numero di febbraio di Forbes. Ma è caduta sulla Compagnia dei Caraibi, società benefit piemontese, all’impronta della sostenibilità e dell’occupazione femminile (i suoi dipendenti sono quasi al 50% donne) che importa e distribuisce liquori di qualità ma soprattutto distribuisce nel mondo circa 450 etichette italiane oltre a una gamma vastissima di spirits selezionati. Una scelta particolare che vuole premiare il cammino di una famiglia italiana dalle Alpi alle Ande dato che l’arco alpino parte dal Piemonte e la catena delle Ande si tuffa proprio nei Caraibi con l’istmo di Panama. Nello specifico questo volume delle 100 Eccellenze italiane, giunto alla quarta edizione, è suddiviso in cinque categorie: ristoranti, socialize, food, wine e drink. Significa che sfogliando le 128 pagine si incontrano nomi storici come il Consorzio del Prosciutto di San Daniele a Luxardo; le pizzerie a base famigliare come Capperi che Pizza che stanno a Milano e Salerno, oppure gruppi più grandi come Pizzium; personaggi come Carlo Cracco che da chef è diventato viticoltore, con l’azienda agricola Vistamare; aziende attente al tema della sostenibilità come Good Land e Achillea. E tante curiosità come il ristorante dove è nata la Bugatti (555 Villa Gulinelli) oppure le storie di tante donne imprenditrici a cominciare da quella della chef stellata Antonia Klugmann. Bene, ora potete cominciare a… leccarvi i baffi.

EDITORIALE
Alessandro Rossi direttore responsabile di Forbes Italia
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ESSERE SEMPRE dalla parte del giusto

U n antico proverbio zen sostiene la necessità di porsi sempre dalla parte della risoluzione dei problemi, in nome del buon senso e dell’amore per il continuo miglioramento. Credo che anche per quanto riguarda l’universo del food e del beverage (e in generale il mondo dell’ospitalità) dovremmo rifarci il più possibile alla lealtà di questo semplice insegnamento.

Crescere, evolvere, migliorare: per essere sempre dalla parte della qualità e, se possibile, dell’eccellenza, nelle scelte di vita e di prodotto. È anche in nome di questa filosofia che, come ogni anno, siamo presenti in questa pubblicazione di Forbes dedicata alle 100 Eccellenze italiane 2023 con il nostro apporto di contenuto, di idee, di proposte.

Siamo usciti da un lungo e difficile biennio, nel quale sono cambiate molte cose: il desiderio di ritornare alla normalità è stato in parte ostacolato da situazioni complesse, che hanno visto modificarsi molti asset che davamo forse tutti per scontati: la crisi del personale, la demotivazione, la mancanza di professionalità. E, ancora, l’aumento smisurato dei costi di energia, legato a un conflitto che sembra senza fine.

Ma, accanto a queste criticità, abbiamo anche

I valori di talento, sensibilità e passione, insieme a esperienza e professionalità, riguardano da vicino la nostra migliore offerta, fatta da imprenditori dotati di una lucida visione e di uno straordinario coraggio

assistito a momenti di netta ripresa, caratterizzati dalla generale consapevolezza di dover “puntare alto”, per caratterizzarsi, per emergere, per offrire il meglio possibile a un pubblico sempre più competente e preparato, sempre più orientato verso la qualità.

E dotato di una capacità di distinguere, impensabile fino a qualche anno fa. In questo solco va letta questa guida alle Eccellenze italiane, che individua, valorizza e premia quanti mettono impegno e tenacia nella propria attività, con talento, sensibilità e passione. Valori, questi, che insieme a concetti come esperienza e professionalità, riguardano da vicino la nostra migliore offerta, fatta da imprenditori dotati di una lucida visione e di uno straordinario coraggio. Sono loro i nostri eccellenti testimoni, ed è a loro che rivolgiamo il nostro più sincero augurio di continuare a “lavorare bene”, in nome del Made in Italy che il mondo ci invidia.

Il mercato, che ci vede benissimo, premia i professionisti più capaci, che non si stancano mai di sapersi adeguare al cambiamento. E che, pur nelle difficoltà, sanno tenere dritta la barra, nella miglior direzione possibile. Senza paura e con il cuore, sempre, oltre l’ostacolo.

EDITORIALE
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Oltre i confini del mare degli spiriti

Compagnia dei Caraibi, società benefit piemontese, si fa esploratrice di distillati, vini e birre dal mondo con un unico e grande obiettivo: selezionare accuratamente brand di altissima qualità lavorando fianco a fianco ai produttori e all’ambiente di Fabiola Fiorentino

L’uomo, per sua natura, è sempre stato attratto dal senso del viaggio. Sebbene sia ancora distante anni luce dal varcare nuove terre, imbattersi in percorsi già tracciati da un senso di meraviglia interiore e fisica lo inonda da un tempo conosciuto di nuove emozioni da custodire, di luoghi in cui poter lasciare la propria impronta e di profumi da catalogare nella propria memoria olfattiva. Anche quando era ancora tutto da segnare su una mappa, l’unico metro di scambio veramente importante era la materia prima. Dal tabacco alle foglie da thè, dalle spezie ai distillati, dai tessuti orientali al caffè. Si assaporava il mondo grazie a sentori importati da molto lontano. E questo spirito di esplorazione innata l’uomo continua a perseguirlo ancora oggi. Ne è un chiaro esempio il lavoro svolto da Edelberto Baracco con Compagnia dei Caraibi, società benefit piemontese specializzata in importazione, sviluppo, brand building e distribuzione di distillati, vini e soft drink di fascia premium, ultra-premium e prestige provenienti da 51 paesi diversi, tra cui alcuni dei brand più di tendenza presenti sul mercato: Rum Diplomático, Rum Plantation, Gin Mare, Citadelle Gin, Champagne Frerejean Frères, Jefferson Amaro Importante, oltre 450 eccellenze italiane di birra artigianale del catalogo portate da Right Beer

e oltre 400 etichette di vini indigeni internazionali del catalogo Elemento Indigeno.

La storia di Compagnia dei Caraibi, in effetti, inizia proprio come il preludio di una grande avventura in giro per il mondo, durante la quale si intrecciano storie di personaggi primari e secondari tinti di coraggio, forza e intraprendenza. E proprio per questo, è necessario fare un piccolo salto indietro nel tempo, precisamente nel 1995, data che segna la nascita della Compagnia a Vidracco, in provincia di Torino, per mano di Tigre Ciliegio, fortemente interessato all’importazione di birra e spiriti cubani. Nel 2001, la Compagnia de Bebidas e Licores - nome assegnatogli inizialmente - si trasforma ufficialmente in Compagnia dei Caraibi, focalizzata sull’importazione di rum dal nuovo mondo, dato il considerevole successo ottenuto.

”Vorrei un mondo nuovo, positivo e rinnovato, dove i successi individuali siano collettivi e dove la comunità non perda il punto di vista del mondo che ci ospita. Dobbiamo rendere le cose vere attraverso le azioni”

Dal 2013, con l’ingresso in azienda dei figli di TigreIguana Mangrovia, al secolo Edelberto Baracco, e Memfi Baracco - Compagnia dei Caraibi continua il suo viaggio in giro per il mondo espandendosi, ma rimanendo al tempo stesso un punto fermo per tutti coloro che ne fanno parte. Un gruppo coeso di storie che collaborano tra loro per un unico obiettivo: selezionare accuratamente brand di altissima qualità - i rum più eleganti, i gin più raffinati, ma anche sakè e mezcal, champagne e whisky, cognac e vodka, lavorando fianco a fianco ai produttori per farli conoscere ed emergere nel settore di appartenenza. Perché ciò in cui crede la Compagnia è la condivisione di una storia di gusto da poter tramandare. Ideologia spesso espressa da Edelberto Baracco, ceo e presi -

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Nella foto, Edelberto Baracco

“La nostra intenzione è esplorare nuovi modelli di interazione con i nostri interlocutori e utilizzare in modo intelligente e consapevole la tecnologia che abbiamo a disposizione come il metaverso, con lo scopo di dar vita a una palestra per tutte le età, dove le persone possono incontrarsi e sperimentare, prendere confidenza con quel mondo così lontano, ma sempre più reale”

dente di Compagnia dei Caraibi, cresciuto in una famiglia di sognatori che gli ha donato una prospettiva oltre la narrativa e che gli ha permesso di incoraggiare la crescita del progetto attraverso un sistema di azioni multicanale attente a differenti tematiche quali il tema del capitale umano e della sostenibilità. Diventando, così, società benefit. Basti pensare che negli ultimi quattro anni i dipendenti sono passati da 39 a 95, con un conseguente inserimento di nuove figure professionali che porta l’organico dell’azienda a un 47% di presenza femminile e a un’età media dei dipendenti di 36,8 anni. Includendo, al tempo stesso, nella politica aziendale una cultura laica della social equality con una massima attenzione alla gender equality e al contrasto della discriminazione in ogni sua declinazione. Inoltre, la sede di Colleretto Giacosa, un piccolo comune di Torino, è un’espressione piena di come l’azienda abbia lavorato per trasformare i temi ambientali in azioni concrete, all’insegna della tutela delle risorse naturali, del risparmio energetico, dell’abbattimento di emissioni di anidride carbonica e della qualità della vita dei collaboratori.

E se da un lato Compagnia dei Caraibi mette nero su bianco interventi a tutela dell’ambiente, dall’altro incentiva anche attività di supporto al mondo culturale e artistico, e privilegia l’associazione del brand a iniziative di solidarietà, anche in relazione alla scelta di prodotti che abbiano dietro una storia civile o equosolidale.

Con oltre 800 referenze importate in Italia, e 150 in Europa, 190 brand e 90 produttori, Compagnia dei Caraibi si conferma un acceleratore di spiriti, distillati e liquori dal mondo. A questo si aggiungono i progetti sviluppati per il mercato italiano relativi al mondo birre artigianali e al mondo dei vini internazionali. Nel 2020, infatti, l’azienda ha presentato Elemento Indigeno, un progetto di ricerca incentrato sull’esplorazione dell’universo del vino di tutto il mondo. 8 macroaree, 70 regioni enologiche, 27 paesi, 80 produttori per oltre 400 etichette: questi sono alcuni dei

numeri tracciati per dare forma a un catalogo selezionato di vini di qualità. Molti dei quali sono naturali, biologici e biodinamici.

Oggi, Compagnia dei Caraibi è un ecosistema con tre sedi logistiche, una in Italia, una seconda in Spagna e una terza in Germania, e 24 partnership che gli conferiscono

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la medaglia di player europeo nella distribuzione b2b. Un’ascesa a 360 gradi, spinta, in chiave prettamente economica, anche dalla recente quotazione, nel 2021, sull’Euronext Growth Milan. Operazione che ha permesso all’azienda sia di accrescere il proprio business di riferimento e di internazionalizzarsi, come dimostra la crescita di fattu -

rato, pari a 42,5 milioni di euro al 2021, (+71% rispetto al 2020), l’aumento del 43% dei numeri dei clienti attivi nei canali horeca e retail, e le recenti acquisizioni della società Right Beer, player distributivo di birra artigianale italiana con sede in Piemonte, e di Elephant Gin GmbH, azienda tedesca produttrice del noto Gin super premium. Quest’ul -

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tima, peraltro, definita dallo stesso Edelberto Baracco, un passaggio fondamentale per l’espansione del portafoglio di marchi propri di Compagnia dei Caraibi. “Conosciamo Elephant e il suo potenziale di crescita a livello internazionale. Facendo leva sugli asset e la gamma prodotti dell’azienda, Compagnia dei Caraibi entrerà nel mondo della produzione diretta di Gin super premium, attraverso un brand internazionale e una distilleria di proprietà, con annesso visitor center, localizzati in Germania”, aggiunge Baracco. L’acquisizione dell’azienda tedesca permetterà a Compagnia dei Caraibi di accelerare il proprio processo di internazionalizzazione. In quest’ottica va citata anche la recente apertura della sede US dove l’azienda ha intrapreso un percorso di esportazione di un portfolio tutto dedicato a brand italiani (con un focus particolare sui prodotti di casa: Vermouth Carlo Alberto, Salvia&Limone, Bitter Rouge, Mr Three & Bros)

Se sostenibilità e visione internazionale sono due asset importanti del dna di Compagnia dei Caraibi, uno sguardo è rivolto con grande attenzione alle potenzialità offerte dalla tecnologia, dal digitale, e dall’unione, ormai sempre più preponderante, dell’offline e dell’online. Non è un caso, infatti, se recentemente l’azienda ha fatto il suo ingresso nel metaverso con una piattaforma che racconta i valori dell’azienda, e che permette ai brand owner di dar vita a presentazioni di prodotto, incontri ed esercitazioni virtuali con la propria squadra. “La nostra intenzione è esplorare nuovi modelli di interazione con i nostri interlocutori e utilizzare in modo intelligente e consapevole la tecnologia che abbiamo a disposizione”, evidenzia il ceo della società, che proprio tramite il metaverso punta ad abbattere le barriere fisiche e di dialogo, con lo scopo di dar vita “a una palestra per tutte le età, dove le persone possono incontrarsi e sperimentare, prendere confidenza con quel mondo così lontano ma sempre più reale”. Perché, entrando in un futuro di mondi paralleli, dove prendono forma nuove logiche di tempo e spazio, Compagnia dei Caraibi ha un unico obiettivo: definire soluzioni smart per il quotidiano e diffondere, sempre di più, i suoi prodotti e la sua mission. Una mission che guarda alle persone, al pianeta, all’innovazione. In sintesi, al futuro.

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“In un mondo dominato ancora dai grandi brand tradizionali, lavoriamo per rafforzare la nostra identità aziendale e procedere in maniera più sicura verso l’internazionalizzazione”
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Volo quasideriae tiuma percien

Il fine dining oggi, secondo Antognoni

Catatem

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PCer l’osservatore e ricercatore di tendenze gastronomiche, fondatore ed editore di Good Life, rivista di alta cucina, oggi l’alta ristorazione deve essere coinvolgente, vibrante, perfetta, indimenticabile. Vuol dire sogni ed eleganza, bellezza e design, atmosfere e profumi, sorrisi e spensieratezza, glamour e chiacchiericcio, frivolezza e batticuore. E poi sì, ci sono anche i piatti.

eatur aliqui odit ulparcia coreria tistestia et ut aut pari ut fugia atis voluptatem conet eatisto cum, nonsequam as excestis et aut veriani ssunt, commo bernat laut quaturi orerro expedist expero dolorit endelesti tetum is volo estorestiore derios quidistiam, consedictem lam que arum nullabo. Nam, aut exerum volenditis qui doluptat.

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”Vi chiederete di cosa mi occupo. Provo a rispondere con una domanda: cosa si intende per il miglior ristorante? Quello dove assaggi i piatti migliori oppure quello dove passi una serata indimenticabile? La seconda.

Ed è qui che inizia il mio lavoro, aiutare i ristoratori a far innescare la quinta, visto che oggi la loro attività vuol dire più che mangiare da dio: le persone vogliono tutto. Ecco, io cerco di far sì che nei loro ristoranti ci sia tutto, in tal modo da rendere la serata indimenticabile e che i clienti tornino, che il posto diventi aspirazionale. E convincerli

Porepra del est, omnis reperem aut id quaturi sunt eatis endi apel idunt, vit velestem essima duntibus auda sitiberem fugiam eicta dignis abo. Ommodicit rem et que dendit audit eum, il et optatur? Rum fuga. Sinvenim inulpa de es quissinctur, sit et ut quibusam, volecta tibearu mquatur, oditatatem aut faccum si dolupti oratia section seditium incim quiates ratem quis erem quam ius as mo en Illiquam ipsum lita nonsequis millaccum nonecti sandips usanto est es reperis di bearciis pellatem vel evendellabo. Git mo to quo blaturios sus doluptatiae ium est res sequis experoviti tem aut fuga. Ihicit

Cucina vuol dire sogni ed eleganza, bellezza e design, atmosfere e profumi, sorrisi e spensieratezza, glamour e chiacchiericcio, frivolezza e batticuore. E poi sì, ci sono anche i piatti.

Geniendit faceatur, core pligenis repedia voles delent optatur re officab oreresc iuscide ligento riatur andae sum tem veniam quam harion corerspelic te sequi occus ut aut rit as apidestrum qui nimincto omnihil maionse quibust, quasped estem fuga. Ficipsumquam que plabo. Itaecat dit voles accae sequi dolorecae nobit modisqu aecus, cus num lesequi bea dolupta tiostrum errum quianis il intiant lam,

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che la clientela esigente e dai gusti sicuri ti punisce per ogni menù anonimo: non hai più alcuna possibilità di presentare dei piatti senza una forte personalità.

Per questo ci vuole una fortissima identità e che il locale gli rappresenti totalmente e visceralmente, altrimenti né loro né i clienti si sentiranno al proprio agio e ancor meno coinvolti. Oggi le persone vengono da te per sentirsi rilassate, spensierate, si esce a cena per passare una serata piacevole e intensa, possibilmente carica di emozioni. Le donne si vestono in maniera scintillante, vogliono brillare e vibrare, assaggiare e miagolare per il piacere. Ecco, tutto questo manca nella gran parte dei ristoranti, soprattutto laddove lo chef si crede l’om-

Obit omnis moluptas net que prae velecatur? Arupis sed quam, et omnihilit, num utempos ulpa custe rem as volum ute pos dis mod modit vel intis dolorer estium volore cup -

16 BRAND VOICE
Per l’osservatore e ricercatore di tendenze gastronomiche, fondatore di Good Life, rivista di alta cucina, oggi l’alta ristorazione deve essere coinvolgente, vibrante, perfetta, indimenticabile.

taNem ium is moles venis magniam, a volo et odipicidunt moloreium que dolupiet hiliquisquos deles earum, occum, sin nihilit versper rorehendam qui rati consequam aut eostestios consequi nimi, occabor ibeaquidel et unt alisquaes untibus et volut voluptate plabore corende ssimaxim quia provitias exerovidebit reptam, odis dus doloreribus, omnis et pro magnima ioreius, ommo conem quat.

belico del mondo. Che errore, è il cliente a essere l’ombelico del mondo. Indovinate? Nei locali dove il cuoco si crede una divinità regna la rigidità, hanno chiuso, oppure non vanno benissimo. “Ideale sarebbe avere ben chiaro in mente il tipo di clientela che piacerebbe avere e il messaggio che si vuole trasmettere in tal modo che le persone possano capire fin da subito dove si trovano: in un ristorante classico, modaiolo, moderno, giovanile.

volo. In un posto del genere torni mille volte, così come non torni dove il cuoco si crede una divinità. Fateci caso: i ristoranti dove gira tutto attorno allo chef sono sempre vuoti, oppure hanno chiuso. Quelli con un servizio troppo rigido, quelli troppo freddi e silenziosi non piacciono alla clientela, anzi, innervosiscono”.

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Porempore non por aut in reprepe ribusa ventus et unt aut voluptaquo eum nonse dolorporum eaqui aliquiat vero exeriant pratur, quaectur aspis volendus asped et lant endigendis eossit aut offic tem evel ipsum inum ime re volenihOptaquam harum eum ium ent aut videllenihil in re omnis expelesti debistrumet harchillibea doles pa digendis sum ipsa sus voluptate perorem porest latur, sum experat atquam quunt que antus et, quassit aturem sunto dolo totasimus et dolum rem eos aut ipit voluptatius restori onsendis mo ipitiam faccaborum delis modicia dolum exped quas aut vel in pratur, voluptam qui qui volupti anditatem deri quis ese cus re volupta spicabo raerum quas id molendam, te numenda isquam quam endebite ommolor eictotatius pre voluptaquo corrupt atium, te nos molesed quia quo molorempe et ut ut fuga. Hiliquo quuntio comnis doluptam dolupta temquia temquiat.

Vale anche per il menù: il buono deve arrivarti appena ti siedi, per farti intendere che passerai una serata vibrante. Per questo ripeto sempre che le amuse bouche siano fondamentali: da una parte rappresentano il biglietto da visita dello chef, dall’altra il cliente si fa subito un’idea sulla cena. Calare gli assi con i primi assaggi incuriosisce, fa la aspettative. In caso contrario, cominci a preoccuparti e non vedi che finisca, il che è un dramma”.

“C’è una gran voglia di ristorazione classica intesa sia come piatti, sia come atmosfera. Jay Rayner, il più influente critico europeo (scrive per The Guardian), racconta come a Londra ci siano delle attese bibliche per uno di quei risto già molto frequentati e ambiti negli anni settanta. “Il menù è lo stesso, difatti ti servono ancora l’anatra all’arancia, però il servizio è straordinario e si va per questo, per immergerti in quella atmosfera del passato, con i camerieri che conoscevano a memoria i tuoi gusti”. A Milano pian piano si torna a questo modo di fare ristorazione. Il motivo? Le persone con una forte disponibilità economica desiderano dei piatti classici, diretti, riconoscibili, senza sorprese, e un servizio perfetto.

La locanda alla Scala, aperta l’anno scorso, ne è l’esempio: il maitre e uno dei soci, Alberto Tasinato, conosce i clienti uno per uno, i loro gusti, i comportamenti, le famiglie: tornano per il servizio, non per quello che si mangia. Sa come conquistarli, difatti quando si arriva al dessert passa con il carrello dei dolci, proprio come negli anni sessanta”.

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“Non ho alcun dubbio che nei prossimi anni avrà successo chi metterà l’accento sull’accoglienza. Può sembrare un paradosso, ma ormai il cibo è secondaanche perché si dà per scontata la qualità. Un esempio? Il tristellato Da Vittorio. Nessuno parla del loro menù o dei piatti, seppur magniloquenti. Il mo tivo? Tutti rimangono incantati e ammaliati dal modo nel quale ti trattano. Accade spesso che ci sia Chicco Cerea in persona a raccogliere le briciole al ta-

“Spesso ci si chiede cosa sia il fine dining e altrettanto spesso si finisce per banalizzare il concetto. Giulia Liu di Gong, forse la miglior donna patron della ristorazione milanese e italiana, mi disse che secondo lei significa prendersi cura di te dal momento che entri nel suo locale fino a quando ringrazi e torni a casa. Da lei tutto questo lo percepisci. Perché? Perché non ci sono incongruenze, è tutto armonioso, dalle luci soffuse al servizio felpato, dai piatti al ritmo del locale: difatti le good vibes abbondano, e le persone cercano proprio questo”. Si sta da dio e si mangia altrettanto. Detta così pare elementare e invece non lo è, altrimenti tutti i ristoranti sarebbero pieni”.

prepudae porempor alicid et a vel id ut et eaqui dignatur maioreh enducient, qui sandebis maio cum utet pra dolent velluptatior asperit ommost pres solorio ribusdam ipid que vel eos inctur, necatur re et accusae perias vollace perspedias et delit apideni ssequam dolorib usapernatae incimus ma quam idio blaut qui il magnim nem reperae raepellorios moluptam eos apelliquibus voluptatio odis et idellaut eum facest quiant dis accae debitas pellia incti qui coribus videbit ibusape odi odisi aliquae conseque quas debis eost eos ad quam fuga. Natem. Bor maximus, officit, quam acipsamus dolorro mintium quuntiis ditia eum inus dolupti stiasperum hil iliam sint, si ipisciatat et laborrum.

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Nella pagina a fianco, Dominique Antognoni

Maitre d’Ambiance

Volo quasideriae tiuma percien

Catatem niatqui sequi dolland ipiendis re optaturibus consecturit veles nulparumqui dolorec totatur emquia core audam quiae dollorro te explab illaborem expelent quasp

eatur aliqui odit ulparcia coreria tistestia et ut aut pari ut fugia atis voluptatem conet eatisto cum, nonsequam as excestis et aut veriani ssunt, commo bernat laut quaturi orerro expedist expero dolorit endelesti tetum is volo estorestiore derios quidistiam, consedictem lam que arum nullabo. Nam, aut exerum volenditis qui doluptat.

ÈCcapitato a tutti di entrare in un ristorante che avesse, in teoria, tutti i requisiti per essere definito “bello” e percepire invece un’immediata impressione di straniamento, la sensazione che qualcosa stonasse senza comprendere esattamente cosa fosse.

Quando non sentiamo l’ambiente, l’atmosfera, quella sensazione impercettibile ma vibrante che ci regala la voglia irresistibile di essere esattamente dove siamo, allora manca, se non tutto, molto.

La ristorazione è un habitat. É necessario conoscerlo, comprendere appieno come pensano i clienti, cosa cercano, cosa vogliono e soprattutto perché tornano. Si deve essere consapevoli che oggigiorno non si possa far leva esclusivamente sul cibo. Serve invece una combinazione di bellezza ed eleganza, di armonia ed accoglienza, di sfumature accattivanti. Il Maître d’Ambiance si occupa di tutto questo. Molto più del wow-effect è fondamen -

Porepra del est, omnis reperem aut id quaturi sunt eatis endi apel idunt, vit velestem essima duntibus auda sitiberem fugiam eicta dignis abo. Ommodicit rem et que dendit audit eum, il et optatur? Rum fuga. Sinvenim inulpa de es quissinctur, sit et ut quibusam, volecta tibearu mquatur, oditatatem aut faccum si dolupti oratia section seditium incim quiates ratem quis erem quam ius as mo en Illiquam ipsum lita nonsequis millaccum nonecti sandips usanto est es reperis di bearciis pellatem vel evendellabo. Git mo to quo blaturios sus doluptatiae ium est res sequis experoviti tem aut fuga. Ihicit

Il Maitre d’Ambiance distilla un’essenza di piacevolezza, creando quell’atmosfera rilassata e carica di emozioni che porta il cliente a non chiedersi perché si senta così coinvolto, mentre si gode il momento.

tale far sentire l’ospite a proprio agio, parte di una realtà spensierata e desiderabile dove ognuno possa splendere e vivere momenti che poi racconterà. Sicuramente a certi livelli gli investimenti economici abbracciano differenti professionalità: l’Architetto per una efficace suddivisione degli spazi, l’Interior Designer per definire i colori e i macro-volumi dell’arredamento. Eppure non basta, perché accade che luoghi evidentemente costosi (e costati) risultino impersonali, anonimi e incolori. Ciò accade quando manca all’appello una figura fondamentale, il Maître d’Ambiance, il quale non si focalizza su interventi radicali, e spesso onerosi, ma rivoluziona completamente la dimensione generale del contesto con tocchi armoniosi e leggeri che hanno il grande vantaggio di non richiedere tempi biblici o rischiose chiusure. Niente muri abbattuti dunque, e l’enorme vantaggio di poter cambiare quando se ne senta l’esigenza o anche solo il desiderio.

verspic ilique aut officatem venim qui con ent estendiscit aut ut mi, as aut aut am elestiasi assit volorem quas re susdae et rem volessumqui omnientibus maiorio. Nequisi cones eum es inusa nis ilis enihilisint porrumqui te esequam, aut reritas nossit quam inimust que nos prendit atinvel et liquatur aut volor saped es nient quodipi cipsumq uiberiorepta id utatiaspic tempor aut verum nia sint imilitios as aut omniscipsa sitatem.

Geniendit faceatur, core pligenis repedia voles delent optatur re officab oreresc iuscide ligento riatur andae sum nonseque vellesent ut molumquis eaquia volectet derrovitem veniam quam harion corerspelic te sequi occus ut aut quodio veles dolupta tenimpero id molorem qui aut vollorit as apidestrum qui nimincto omnihil maionse quibust, quasped estem fuga. Ficipsumquam que plabo. Itaecat dit voles accae sequi dolorecae nobit modisqu aecus, cus num aut exceat utem adis eat et incime nobis nonsequi tem volesequi bea dolupta tiostrum errum quianis il intiant lam, nos quibus.

L’ambiente perfetto è quella sensazione inspiegabile dalla somma di più aspetti, è ciò che rende la scena armoniosa in ogni dettaglio, senza incongruenze, senza contraddizioni e senza spigoli.

L’illuminazione, il decor, le scelte di stile. Il Maitre d’Ambiance distilla un’essenza di piacevolezza, intervenendo su molteplici aspetti, creando quell’atmosfera rilassata e carica di emozioni che porta il cliente a non chiedersi per ché si senta così straordinariamente coinvolto, mentre si gode il momento.

Ut eat ius dicatur? Ide nest, inum faccume laborectur, et intur sit remporepe quis audigni hiciditatem et et ea exerunto que es et delibearcium nonsecte ariaest officipsam repudam, od molorit restia sundae. Velignit, sendern atemquidi cullabo. Nam, quatus ea pa expelis explaccus ut ut veliqui stioria escit qui cuptate molupta tusanduciet quidunt emporentet iume rae dolutEdit et autemolest, quatum id qui aut mo quatiumquiOs doluptamet utem estotae lam rendantium ratint hici teste volor aut verferatem alit dolo tet harum debitatus et ium ipid et quia doluptae velention resequate quae. Ut vernam quae adis ant ad es aspitem peritam aborestiam a voloraeste alibust volenest, non perum facimusto con re magnienda corro quis endisFernam et est restium veratem fugit, ut rentia volum inctur?

Obit omnis moluptas net que prae velecatur? Arupis sed quam, et omnihilit, num utempos ulpa custe rem as volum ute pos dis mod modit vel intis dolorer estium volore cup -

Sembrerebbe semplicissimo, eppure il passo falso è sempre in agguato. Ricordo un ristorante milanese di buona cucina e piacevole aspetto: situazione vagamente anni ’20, luci avvolgenti, sottofondo musicale delizioso. Anche la mise en place era accattivante, eccezion fatta per quelle abominevoli tovagliette in carta che in una frazione di secondo sono riuscite a disgregare la magia di una serata che poteva essere davvero memorabile. Una sonora cantonata che poteva essere evitata con l’appoggio del Maître d’Am

16 BRAND VOICE
Dice il saggio: Anche per un Fine Dining non esiste una seconda occasione per fare una buona (prima) impressione. La filosofia della wedding & events producer Giorgia Fantin Borghi.

taNem ium is moles venis magniam, a volo et odipicidunt moloreium que dolupiet hiliquisquos deles earum, occum, sin nihilit versper rorehendam qui rati consequam aut eostestios consequi nimi, occabor ibeaquidel et unt alisquaes untibus et volut voluptate plabore corende ssimaxim quia provitias exerovidebit reptam, odis dus doloreribus, omnis et pro magnima ioreius, ommo conem quat.

che, grazie anche ad una formazione eclettica, sa interpretare ed amplificare con professionalità il lato emotivo delle situazioni.

Una marcata poliedricità e una profonda conoscenza del settore sono alcuni dei requisiti fondamentali per poter concretizzare la magia e ca librare le crescenti necessità della clientela odierna, con senso artistico. Non si pensi che accostare tra loro oggetti di grande valore economico o arredi sontuosi garantisca il successo, esattamente come indossare solo abiti di brand di lusso non assicura l’ele ganza.

Umendellorit qui odiore accuptatur reribus. Aximaio idus ut demporio ea doluptatas rernatum venienimust

Porempore non por aut in reprepe ribusa ventus et unt aut voluptaquo eum nonse dolorporum eaqui aliquiat vero exeriant pratur, quaectur aspis volendus asped et lant endigendis eossit aut offic tem evel ipsum inum ime re volenihOptaquam harum eum ium ent aut videllenihil in re omnis expelesti debistrumet harchillibea doles pa digendis sum ipsa sus voluptate perorem porest latur, sum experat atquam quunt que antus et, quassit aturem sunto dolo totasimus et dolum rem eos aut ipit voluptatius restori onsendis mo ipitiam faccaborum delis modicia dolum exped quas aut vel in pratur, voluptam qui qui volupti anditatem deri quis ese cus re volupta spicabo raerum quas id molendam, te numenda isquam quam endebite ommolor eictotatius pre voluptaquo corrupt atium, te nos molesed quia quo molorempe et ut ut fuga. Hiliquo quuntio comnis doluptam dolupta temquia temquiat.

Se servisse un esempio pratico baste rebbe discorrere dei ristoranti classici, tanto adorati e ricercati. In alcuni di quei contesti, polverosi già dallo zerbino d’entrata, mi sono resa conto che un Maître d’Ambiance ha vita facile.

Basterebbe modificare la lunghezza delle tovaglie, ridotte ormai a sconvenienti minigonne, o rimodernare la boiserie tarlata con più buchi di un groviera o ancora metter mano alle giacche del personale, spesso risalenti al ‘50 (le divise, non il personale!) per rivoluzionarne l’aspetto. Per un cliente, una delle sensazioni più piacevoli è sentirsi riconosciuto, foss’anche la prima volta che mette piede in un ristorante. Per un ristoratore è veder tornare il cliente. Come

prepudae porempor alicid et a vel id ut et eaqui dignatur maioreh enducient, qui sandebis maio cum utet pra dolent velluptatior asperit ommost pres solorio ribusdam ipid que

Ad modi te quidell ibearum re -

Maître d’Ambiance da anni traduco la realtà in una suggestione pervasiva e impalpabile di sensazioni per far sì che un luogo conviviale possa intrattenere, meravigliare, ispirare, per far sentire e sentirsi incredibilmente bene.

Il minimal è tramontato, è arrivato il momento di splendere.

dias et delit apideni ssequam dolorib usapernatae incimus ma quam idio blaut qui il magnim nem reperae raepellorios moluptam eos apelliquibus voluptatio odis et idellaut eum facest quiant dis accae debitas pellia incti qui coribus videbit ibusape odi odisi aliquae conseque quas debis eost eos ad quam fuga. Natem. Bor maximus, officit, quam acipsamus dolorro mintium quuntiis ditia eum inus dolupti stiasperum hil iliam sint, si ipisciatat et laborrum.

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A sinistra, Giorgia Fantin Borghi

FORBES IL PIÙ GRANDE E PRESTIGIOSO SISTEMA DI COMUNICAZIONE

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VIVERE IN MOVIMENTO VINCENZO NIBALI il campione HERVÉ BARMASSE con la passione Mario Pierangela Molteni Fondazione Ambrogio Molteni LA FORZA DELLA STORIA

DRINK

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Achillea

Fondato nel 1980, Achillea è un marchio specializzato nella lavorazione di frutta 100% biologica di succhi, confetture, tè, soft drinks, creme spalmabili.

Achillea lavora da sempre in completa armonia con la natura: la sede dell’azienda, a Paesana in provincia di Cuneo, è immersa nel suggestivo scenario dell’Alta Valle Po. Si distingue da sempre per le moderne tecniche di lavorazione e confezionamento, che consentono di preservare ed esaltare le caratteristiche della qualità della materia prima attraverso delicati processi di trasformazione. La filosofia di Achillea riunisce in un unico processo la cura per gli ingredienti - rigorosamente biologici e senza aggiunta di additivi - sensibilità e creatività nella lavorazione. E’ da sempre impegnata nella massima riduzione del proprio impatto sull’ambiente, a partire dai packaging, realizzati in vetro, carta e alluminio, riciclabili al 100%, garantendo la migliore qualità organolettica del prodotto. Achillea è una Società Benefit.

il punto forte

Achillea è specializzata nella produzione di bevande realizzate con frutta proveniente da colture 100% biologiche e dolcificanti naturali per esaltare al meglio le proprietà di ogni ingrediente: la linea di succhi di frutta spazia dai gusti più classici, come il succo di arancia, pesca, albicocca e pera, fino ad arrivare a sapori più intensi e innovativi, come melagrana, pomodoro e mirtillo. Achillea si è inoltre specializzata nella produzione di soft drink e tè freddi, non gasati e 100% biologici.

IN PRIMO PIANO

Genovese, classe 1973, Fabrizio Molinari inizia il suo percorso lavorativo negli anni ’90 ricoprendo ruoli quali Export Manager, Direttore Commerciale, Head of International Division e Direttore Generale in varie aziende del settore alimentare. Grande appassionato di viaggi e sport, da fine 2022 è Amministratore Delegato di Achillea, acquisita a novembre 2022 dal Polo del Gusto, la sub-holding del Gruppo Illy che raggruppa eccellenze dal mondo Food&Beverage.

CONTATTI

Sede: Via Barge 84/A, 12034 Paesana (CN)

Telefono: +39 0175987079

Email: info@achillea.com

Sito: www.achillea.com

DRINK 22

Acqua Cedea

Acqua Cedea, acronimo di “c’è la dea dell’acqua” è un marchio di acqua oligominerale di alta qualità riscoperta dai coniugi Lizio Rizzi e Monica Menozzi nei primi anni 2000 e imbottigliata solo a partire dal 2018 dopo accurate analisi. Una fonte di acqua di falda che riposa indisturbata in grotta per dieci anni, periodo durante il quale si depura arricchendosi di minerali quali carbonato di calcio, magnesio, sodio e potassio rendendola perfetta per uno stile di vita sano ed equilibrato. Acqua Cedea viene imbottigliata direttamente vicino alla fonte a 1500 metri di quota in uno stabilimento che è stato recuperato e ristrutturato. Decisione comune dei coniugi Rizzi affinché questa operazione non alterasse il territorio circostante. Un’eccellenza del settore beverage che si presenta batteriologicamente pura all’origine e vincitrice di importanti premi e riconoscimenti, tra cui i Global Bottled Water Awards del 2020. Cedea esprime appieno i valori di natura, vita e nobiltà.

il punto forte

Acqua Cedea nasce dal cuore delle Dolomiti, in un territorio insito di bellezza paesaggistica e purezza delle fonti. Un’acqua unica nel suo genere che esprime attraverso le sue caratteristiche visive e di gusto l’essenza de la Marmolada. Acqua Cedea, imbottigliata a circa 1500 metri di quota, viene proposta nelle due versioni: naturale e gassata. Le bottiglie, protette da copyright, sono state riconosciute come pezzi originali di design. Leggera e dolcemente alcalina, è oligominerale con un residuo fisso di 130 mg/l e pH 8,1 e un basso contenuto di sodio (0,0064 g/l).

IN PRIMO PIANO

Cedea lancia un nuovo prodotto, la bottiglietta Cedea da 8,1 mezzo litro pensata per cocktail bar e hôtellerie, con cui vince i premi Best Natural Water e Best Sparkling Water agli Zenith Global Awards nello scorso 2022. Un successo susseguito anche dal premio Best Glass Design che conferma l’impegno dell’azienda nella realizzazione di pezzi unici e dal forte valore artistico, e non soltanto nutrizionale.

CONTATTI

Sede: Streda de Costa 288, 38032 Canazei (TN)

Telefono: +39 0462931010

Email: info@cedea.com

DRINK 23

Gruppo Caffo 1915 è lo specialista degli amari e dei distillati italiani. Produce in diversi siti produttivi, tra cui l’antica Borsci S. Marzano 1840 di Taranto, due distillerie in Friuli (Mangilli e Durbino), oltre alla storica Distilleria Caffo con sede in Calabria dove viene prodotto il famoso “Vecchio Amaro del Capo”. La filiera produttiva inizia in Calabria dalla coltivazione delle erbe officinali e di frutti, ingredienti base dei propri liquori e infusi che costituiscono una vera ricchezza ed eccellenza per il mercato. Con oltre il 38% di quota di mercato a volume nella Grande Distribuzione (dati IRI infoscan) e una forte presenza nel canale Ho.Re.Ca, Vecchio Amaro del Capo è l’amaro più amato in Italia. Le importanti acquisizioni di marchi storici e famosi come Borsci S. Marzano, Ferro China Bisleri, Amaro S. Maria al Monte e Petrus Boonekamp fanno di Gruppo Caffo 1915 “lo specialista degli amari’ con una presenza importante anche all’estero con una penetrazione in oltre 70 Paesi tramite distributori e 3 filiali dirette (Germania, USA, Olanda).

il punto forte

Vecchio Amaro del Capo è il capolavoro frutto di un’antica ricetta rielaborata e migliorata dall’esperienza acquisita da quattro generazioni di Mastri distillatori della famiglia Cafo. In sé racchiude i principi benefici di ventinove botaniche autoctone calabresi come l’arancio amaro, la liquirizia, la camomilla e il ginepro. La macerazione e l’infusione sono fatte al momento della raccolta per catturare gli aromi più freschi e per mantenere intatte le proprietà organolettiche di ciascun ingrediente.

Caffo

IN PRIMO PIANO

Sebastiano Caffo è CEO del Gruppo Caffo 1915. Segue personalmente progetti di sviluppo di tutto il Gruppo, dall’apertura delle filiali, alla crescita per linee esterne con operazioni di acquisizione di brand e imprese. É Presidente del Consorzio Nazionale di tutela della Grappa. Fino allo scorso anno è stato Presidente e poi Commissario straordinario della CCIAA di Vibo Valentia ed è tuttora membro del Consiglio Generale di Unindustria Calabria. È stato anche presidente del Comitato mezzogiorno dei Giovani Imprenditori di Confindustria.

CONTATTI

Sede: Via Matteotti 11, 89844 Limbadi (VV)

Telefono: +39 096385025

Email: info@caffo.com

Sito: www.caffo.com

DRINK 24

Caffè Morettino

Morettino è il primo caffè nativo siciliano 100 per cento italiano. Il primo esperimento nel giardino della storica torrefazione conta circa 60 piante di Coffea Arabica, varietà Bourbon e Catuai, nate dai semi donati negli anni Novanta dall’Orto botanico di Palermo e piantati a circa 350 metri sul livello del mare nella borgata di San Lorenzo ai Colli.

Da questi semi sono cresciute negli anni le piante del caffè che si sono adattate a latitudini di gran lunga superiori rispetto all’area tra i due Tropici in cui viene normalmente coltivato, tra l’America latina, l’Africa Orientale e il Sud-Est Asiatico. Recentemente è nato un progetto sperimentale che sta portando risultati di altissimo livello dando grandi soddisfazioni agli ideatori. Una scommessa rivelatasi vincente anche grazie a un significativo cambiamento climatico: nella piccola piantagione che sorge nei giardini dell’opificio è nato il primo caffè nativo siciliano e 100% italiano prodotto attraverso una raccolta manuale delle drupe e un processo naturale di lavorazione.

il punto forte

La natura quest’anno ha regalato un raccolto straordinario ed un risultato in tazza davvero sorprendente: un cafè con sentori particolari e unici, tipici della terra siciliana, con note di uva zibibbo e carruba, fiori di pomelia bianca e zucchero panela. Alla raccolta manuale avvenuta tra luglio e settembreè seguita la lavorazione del cafè con metodo Gold Honey, spolpatura manuale, fermentazione di 48 ore ed essiccazione al sole che hanno dato un risultato straordinario e un cafè di grande finezza.

IN PRIMO PIANO

Andrea Morettino rappresenta la quarta generazione della famiglia di torrefattori di Palermo; dopo una laurea alla Bocconi e un’esperienza alla Danone come trade marketing e key account manager, dal 2014 è in Morettino prima come export manager e quindi come sales &marketing manager. «Le caratteristiche sensoriali di questo caffè nativo di Sicilia sono un risultato unico - spiega - che ci riempie di orgoglio. La natura ci ha dato un segnale forte che merita di essere ascoltato e valorizzato».

CONTATTI

Sede: Via Enzo Biagi 3-5, 90146 Palermo

Telefono: +39 0916883736

Email: info@morettino.com

Sito: www.morettino.com/it

DRINK 25

Distillerie Berta

Distillerie Berta è la storia di una famiglia che da tre generazioni racconta, attraverso i suoi prodotti di eccellenza, il territorio che la ospita. Ad oggi vengono prodotte oltre 30 diverse qualità di grappa, frutto della sapiente arte della distillazione affinata nel tempo, e 6 tipi di liquori. La Grappa Paolo Berta Selezione del Fondatore, ad esempio, è una grappa che rispecchia l’essenza del suo creatore, Paolo Berta, il quale, con pazienza e tenacia ha raggiunto il suo obbiettivo di creare distillati d’alto livello qualitativo; una grappa di Nebbiolo e Barbera, invecchiata per venti anni in botte. Per questa grappa, annata 2002, Distillerie Berta, si è da poco aggiudicata il titolo di “Miglior Grappa d’Italia 2023” per la Guida Bibenda. Quest’ultima è una grappa che, all’esame visivo, si presenta con un colore ambrato, decisamente invogliante. Molto ampio il naso, che evidenzia aromi stratificati, in cui frutta secca e aromi tostati si alternano a sensazioni speziate e tabaccose.

il punto forte

Il punto forte delle Distillerie Berta è l’impegno nella valorizzazione del territorio. La cultura dell’accoglienza e l’amore per la propria terra, una visione a 360 gradi che è focalizzata sia sulla produzione di grappa e distillati sia sul restituire al territorio quello che di bello e buono ha dato all’azienda con riqualificazione di aree quali ad esempio il Borgo Roccanivo. Il successo di Berta è frutto del forte spirito di squadra che permette agli ospiti di vivere un’esperienza unica.

IN PRIMO PIANO

Distillerie Berta è una famiglia che tramanda i suoi valori con la volontà di raccontare attraverso prodotti di eccellenza il territorio del Monferrato, riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Il successo affonda le origini nel 1947, quando Paolo Berta istituisce Distillerie Berta. A rappresentare l’importanza delle nuove generazioni ci sono Annacarla e Giulia Berta, figlie di Gianfranco e Simonetta, e Chicco, che si occupano del settore amministrazione, marketing e comunicazione.

CONTATTI

Sede: Via Guasti 34/36, Frazione Casalotto 14046 Mombaruzzo (AT)

Telefono: +39 0141739528

Email: info@distillerieberta.it

Sito: www.distillerieberta.it

DRINK 26

Limoncello di Capri

Nei primi anni dell’Ottocento, Capri, isola unica al mondo per le sue bellezze naturali e terra d’origine del Limoncello Di Capri, rivelò la sua vocazione nell’arte dell’ospitalità. È secondo l’originale ricetta di Vincenza Canale arrivata intatta fino ai giorni nostri, che ancora oggi si produce Limoncello Di Capri, con metodo artigianale e nel rispetto delle tradizioni e dei sapori dell’isola di Capri, usando solo Limoni di Sorrento I.G.P.. Limoncello Di Capri racchiude tutto quello che l’isola di Capri ha da offrire. Incontri inaspettati, amori a prima vista, meraviglie che lasciano a bocca aperta, gesti che scaldano il cuore e profumi che fanno sognare. Un luogo magico, un’isola che lascia il segno e il desiderio di tornarvi. Limoncello Di Capri trasporta in questo mondo, sorso dopo sorso. Le porte della fabbrica del limoncello a Meta sono aperte per mostrarlo a tutti. Un affascinante viaggio attraverso l’intero processo produttivo di un prodotto che vanta imitazioni, ma non eguali.

il punto forte

Limoncello Di Capri è un liquore dolce, prodotto con metodo artigianale, nel rispetto delle tradizioni e dei sapori dell’isola di Capri. Simbolo dell’eccellenza italiana, riconosciuto e amato in tutto il mondo, è indissolubilmente legato al suo territorio, perché prodotto esclusivamente con bucce del limone di Sorrento I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta), ricco di quegli oli essenziali così profumati che donano corpo e aroma al prodotto.

IN PRIMO PIANO

Vincenza Canale, pioniera dell’attività alberghiera e proprietaria dell’ormai celebre pensione Mariantonia, fu la prima, a inizio del XX secolo, a diffondere tra i propri ospiti il consumo del limonillo da lei stessa preparato. I frequentatori dell’isola si ritrovavano al tramonto per degustare quello che da lì in poi diventerà universalmente noto come “limoncello”, dall’antico termine caprese. Nome che Limoncello Di Capri sarà la prima società a brevettare e registrare.

CONTATTI

Sede: Via Roma,89, 80073 Capri (Napoli)

Telefono: +39 0818373059

Email: marketing@molinari.it

Sito: www.limoncello.com/

DRINK 27

Il Re dei Re

Fondato a Livorno nel 2012, il liquorificio a gestione familiare “Il Re dei Re” rappresenta oggi una delle realtà più importanti e premiate al mondo: l’azienda di Fabio e Piercristian Elettrico produce una decina di liquori e distillati che hanno ottenuto medaglie d’oro ai principali concorsi internazionali, inoltre realizza private label per numerosi brand italiani. Da quest’anno, con l’acquisizione dell’alambicco “Folgore”, è diventata la prima e unica micro-distilleria livornese, in grado di produrre distillati (gin, vodka, ecc...) sotto le insegne della “Distilleria Elettrico”. Sempre quest’anno, negli spazi attugui alla distilleria aprirà uno spazio destinato alla somministrazione e degustazione. La produzione attuale oscilla dalle 40mila alle 50mila bottiglie l’anno, destinate per il 65% sia al mercato nazionale e per il restante a quelli di Germania, Lituania, Lussemburgo, Francia e Inghilterra, con una graduale inversione nelle quote tra Italia ed estero rispetto al passato.

il punto forte

La gamma di liquori comprende in primis il Bitter Amaranto, che con 13 medaglie d’oro è diventato il bitter più premiato al mondo. Ma il carnet di Fabio e Piercristian Elettrico prevede poi il profumatissimo Amarea, dal colore celeste naturale, a base d’acqua di mare con neroli, cedro, bergamotto, limone, arancia, mandarino e legno di cedro. Da ricordare anche Elektro Gin, il primo gin allo zaferano prodotto in Italia. Impreziositi da bottiglie ed etichette di design, i prodotti del “Re dei Re” danno il meglio sia in purezza che in miscelazione. Portare la “mano” italiana nel panorama internazionale del settore.

IN PRIMO PIANO

“Il Re dei Re” è stato creato nel 2012 da Fabio Elettrico, cosentino di nascita e livornese d’adozione, con un passato da paracadutista nella Folgore che l’ha portato a prendere parte a numerose missioni nel mondo. Ha dato nuova linfa alla sua passione per la liquoristica che possedeva sin da ragazzo, quando raccolse l’eredità della mamma (Angela, cui è dedicato il liquore Amarangela) e della nonna. Nel corso degli anni è stato affiancato nella realizzazione dei prodotti dal figlio Piercristian. Oggi, insieme, padre e figlio collaborano a creare sia liquori che distillati.

CONTATTI

Sede: Via dell’Antimonio, 2

57128 Livorno

Telefono: +39 3478409809

Sito: www.liquorificioilredeire.it

DRINK 28

Liquorificio Morelli

L’attività artigianale del Liquorificio Morelli ha inizio nel 1911 in Toscana, nel territorio della Valdera, a Forcoli, su iniziativa del cavalier Leonello Morelli. La società si è caratterizzata sin da subito come azienda produttrice di liquori, ma la gamma dei prodotti, col tempo, si è gradualmente allargata. Di generazione in generazione ciò che ha fatto crescere e distinguere l’azienda è stato l’amore e la passione per la tradizione e il territorio. Oggi il Liquorificio Morelli risulta tra le realtà più attive nel mercato dei liquori non solo in Italia, ma anche nel mondo. Molti prodotti del Liquorificio Morelli sono vincitori di premi italiani e internazionali. Le molteplici partecipazioni al Concours Mondial Spirits Selection de Bruxelles, la più importante iniziativa al mondo dedicata a vini e liquori, sono sempre state un successo coronate da molte medaglie d’oro. La rete commerciale dell’azienda si estende su tutto lo stivale ma anche in Germania, Lussemburgo, Francia, Olanda, Danimarca, Svizzera; da quest’anno anche in Messico e Europa dell’est.

il punto forte

Tre le caratteristiche che rendono unici i prodotti Morelli. Lavorazione: un’arte magica in cui la combinazione di sapori dà vita a un gusto unico. Produzione: metodicità nei processi lavorativi, attenzione alla qualità e aver abbracciato un’economia circolare rendono i prodotti Morelli di facile difusione in Italia e all’estero. Innovazione: non solo liquori da bere ma anche da mangiare con la realizzazione di prodotti food. Da un processo di economia circolare nasce la linea dei cosmetici Anyma.

IN PRIMO PIANO

«Fino dalle prime prove ebbi la sensazione che questo lavoro sarebbe stato il mio avvenire». Sono le parole del cavalier Leonello Morelli dopo che nel 1911 fa sorgere il Liquorificio. Un’azienda oggi gestita dai tre fratelli Morelli, la quarta generazione: Marco, Luca e Paolo. Il più grande dei tre, Luca, si occupa di commercio in Italia e creazione etichette; Paolo è il responsabile della produzione mentre Marco è il responsabile della gestione commerciale e della diffusione del marchio nel mondo.

CONTATTI

Sede: Via Antonio Meucci 29/31/33, Loc. Montanelli – 56036 Palaia (PI)

Telefono: +39 0587629044

Sito: shop.liquorimorelli.it

DRINK 29

Luxardo

Fondata nel 1821 da Girolamo Luxardo a Zara, sulle coste della Dalmazia, e interamente controllata dalla stessa famiglia fondatrice, Luxardo esporta le sue specialità in oltre 86 paesi in tutto il mondo. Conosciuta per il Maraschino, l’azienda produce fra le altre cose anche aromi, infusi, distillati, semilavorati analcolici e confetture. Gli obiettivi principali sono il desiderio di crescita e il miglioramento, da raggiungere attraverso il rispetto delle tradizioni e della qualità dei prodotti. Fondamentale risulta essere anche il rapporto diretto sia con i dipendenti sia con i clienti e una costante attenzione ai valori umani e ambientali. L’attività commerciale infatti non si limita alla produzione e alla vendita, ma consiste nello stabilire e mantenere relazioni durature e proficue con una varietà di parti interessate. Il rating della società non deriva esclusivamente dall’intersezione di parametri finanziari, ma per accrescere la credibilità è necessario anche un comportamento gestionale coerente.

il punto forte

Luxardo vanta una serie di certificazioni di qualità che vanno dagli standard più comuni (Iso 9001 e Iso 14001) fino a quelli specifici per produzione e imballaggi. Grande attenzione è rivolta alla gestione della salute e della sicurezza sul lavoro; l’azienda adotta un approccio sistematico per ridurre al minimo i rischi implementando le relative politiche e diminuendo il più possibile il rischio di danni ai dipendenti e al personale e di conseguenza anche la responsabilità generale.

IN PRIMO PIANO

Piero Luxardo è l’attuale presidente della società che guida insieme ai cugini Guido e Franco. Nato a Padova, è anche apprezzato professore; Ricercatore confermato all’Università di Padova alla Facoltà di Lettere, Dipartimento di Italianistica, vanta in carriera oltre 90 pubblicazioni legate principalmente alla narrativa italiana del ‘900. Dal 2001 al 2013 e poi anche nel 2017 è presidente del comitato di gestione del Premio Campiello.

CONTATTI

Sede: Via Romana 42, 35038 Torreglia (Padova)

Telefono: +39 0499934811

Email: info@luxardo.it

Sito: www.luxardo.it

DRINK 30

Mastri Birrai Umbri

Mastri Birrai Umbri coltiva oltre mille ettari con cura e attenzione per far crescere le migliori materie prime. Oltre a farro, orzo e grano, i suoi campi forniscono gli ingredienti che danno alle birre un sapore unico, che nasce direttamente dalle terre umbre e dalla sapienza di 200 anni di storia Farchioni. Per scegliere i suoi ingredienti l’aziend aha voluto unire la tradizione alla creatività, creando un connubio perfetto di sensazioni e sapori. Malti speciali e frumenti accuratamente selezionati si sono uniti ai legumi tipici umbri come cicerchie e lenticchie, dando vita a un gusto esclusivo e ricercato. Nel rispetto delle antiche tradizioni birrarie, Mastri Birrai Umbri ha deciso di trasformare direttamente l’orzo in malto. Dopo un accuratissimo processo di selezione e di pulitura, inizia la maltazione. Un’attenta essiccazione determina aroma e colore del malto. Il processo si conclude con un’ulteriore maturazione di quattro settimane.

il punto forte

Nel XVII secolo, in Francia, i monaci benedettini svilupparono e afnarono le tecniche della rifermentazione in bottiglia. Prodotta con ingredienti semplici e genuini, non filtrata né pastorizzata, la loro birra maturava anche dopo l’imbottigliamento e migliorava quindi con l’invecchiamento. I monaci svilupparono e afnarono poi le tecniche della rifermentazione in bottiglia. Per creare Evoca e Vinea, le due birre Metodo Benedettino dei Mastri Birrai Umbri, l’azienda usa ancora lo stesso metodo.

IN PRIMO PIANO

Marco Farchioni ha sperimentato, da adolescente, un grande amore per la birra tedesca, che ha imparato ad apprezzare proprio in Germania. Il progetto è stato lanciato sul mercato ad aprile 2011, dopo aver coinvolto amici stretti e parenti in numerosi assaggi, insieme ai fratelli Giampaolo e Cecilia, tutti giovani rappresentanti dell’ultima generazione dei Farchioni che, dal 1780, sono sinonimo di agricoltura, olio extravergine di oliva e vino. Marco Farchioni oggi è responsabile del birrificio.

CONTATTI

Sede: Via Madonna del Puglia SNC, 06035 Gualdo Cattaneo (Perugia)

Telefono: +39 800210722

Email: info@mastribirraiumbri.it

Sito: www.mastribirraiumbri.com

DRINK 31

Naturæ Gin

Naturæ Gin è un brand che nasce da una precisa volontà: quella di creare gin ispirati, nella produzione e nella commercializzazione, alla natura. Come gli esploratori del XVIII e XIX secolo che andavano alla ricerca di nuove specie vegetali in terre allora poco conosciute o inesplorate, Naturæ Gin compie un continuo viaggio nel mondo vegetale alla ricerca delle migliore botaniche per il gin, di cui studia ogni singola parte: fiori, frutti, parti verdi, radici e cortecce.

L’attenzione maniacale posta nella selezione delle botaniche è affiancata dall’impiego di sole tecniche artigianali ed ecosostenibili. È così che è nato Fructetum, un London Dry Gin equilibrato e amabile, prodotto con alcol ottenuto da cereali selezionati, distillato in piccoli lotti e con una gradazione alcolica di 43%. Per la produzione si utilizzano botaniche nazionali: ginepro, scorza d’arancia, bergamotto, mela, rosa canina e semi di coriandolo, alle quali si aggiunge il tocco esotico del pepe cubebe.

IN PRIMO PIANO

il punto forte CONTATTI

Sostenibilità, green ed ecosostenibilità sono i concetti alla base della filosofia di Naturæ Gin. Le bottiglie sono in vetro 100% Pcr e i packaging plastic-free. La nuova etichetta è realizzata con materiale che contiene il 30% di plastica riciclata e l’adesivo consentirà il completo riciclo del vetro, mentre per la stampa sono impiegati solo inchiostri vegani.

Parte dei ricavati è devoluta a Treedom, che permette di piantare alberi a distanza, supportando così riforestazione e iniziative umanitarie.

Carlo De Filippo e Diego Sgarbossa sono i fondatori di Naturæ Gin. Carlo, classe 1988, è un perito agrario appassionato di natura, piante e di scoutismo; Diego, nato nel 1994, è un tecnico dei servizi della ristorazione amante della coltivazione di erbe aromatiche e vegetali che, nella carriera lavorativa, ha già avuto alcune esperienze “stellate”. I due amici sono accomunati dalla passione per il gin, ed è proprio questo loro interesse che li ha portati a creare Naturæ Gin.

Sede: Via Volpi 27/B, 21050 Besano (Va)

Email: info@naturaegin.it

Sito: www.naturaegin.it

DRINK 32

Thrst nasce per valorizzare la sua città: Trieste. Un’azienda giovane molto legata alla territorialità che crede profondamente nell’importanza del prodotto e delle piccole realtà locali. Infatti Thrst, che produce bevande e prodotti alimentari, collabora solamente con panifici artigianali del Friuli-Venezia Giulia creando una sinergia tra le diverse realtà alimentari.

Thrst come sete. Un piccolo gioco di parole per ricordare che l’obiettivo dell’azienda è quello di produrre un prodotto da bere, sostenibile e green. La Thrst crede che uno dei problemi più pressanti dei nostri giorni sia lo spreco alimentare, per tale ragione si è pensato ad un modo per riutilizzare un prodotto che viene considerato scarto, ovvero, il pane invenduto, donandogli nuova vita. Ogni ingrediente e prodotto deve avere una propria dignità e grazie all’idea dell’upcyling del pane recuperato viene creato un prodotto di alta qualità dal valore ambientale che risulta particolarmente apprezzato dai tanti clienti.

IN PRIMO PIANO

il punto forte CONTATTI

Thrst Upcycled è una birra artigianale ad alta fermentazione non filtrata e non pastorizzata. L’ingrediente fondamentale è il pane invenduto, che sostituisce circa il 30% del malto utilizzato normalmente in ricetta. Una birra nata dall’idea di progetto di ridurre gli sprechi alimentari attraverso l’economia circolare. Una Bread Blonde Ale fresca e beverina, che risulta un prodotto davvero unico e amatissimo grazie alle sue caratterizzanti note di pane.

Ivana Podobnik è fondatrice e Ceo di Thrst. Insieme a tre soci ha creato una società dinamica, con un occhio verso la sostenibilità. Dopo la Laurea in Giurisprudenza ha voluto dedicarsi alla sua grande passione: il food and beverage. Oltre ad essere Head of Business Operations in un’importante società di catering, nel 2020 ha fondato la Thrst, società che si occupa di produzione di birra artigianale prodotta con il pane raffermo. Tutti i soci vivono e amano Trieste, città che ha ispirato il progetto.

Sede: Località Villa Opicina 901, Trieste (TS)

Telefono: +39 3773873369

Email: thrstsrl@gmail.com

Sito: www.thrst.it

DRINK 33
THRST

Vermouth Riserva Carlo Alberto

è la reference ultra-premium di proprietà di Compagnia dei Caraibi, un Vermouth di Torino Superiore la cui base vinosa è costituita da due eccellenze piemontesi: l’Erbaluce di Caluso DOCG e il mosto parzialmente fermentato da uve Moscato. La storia di Compagnia dei Caraibi, azienda specializzata nell’importazione di liquori d’alta gamma, inizia nel 1995 a Vidracco, in provincia di Torino, per mano di Tigre Ciliegio, al secolo Dario Baracco, quinto erede di una famiglia di produttori e mercanti di vini pregiati nel Roero. L’ingresso in azienda dei figli ne hanno assicurato nel tempo la crescita mantenendo saldi i principi sui cui è stata fondata: costante ricerca dei rum più eleganti o dei gin più raffinati e approccio sostenibile che rispetti il lavoro e la formazione dei produttori, e l’ambiente in cui viviamo. Oggi, Compagnia dei Caraibi seleziona, importa e distribuisce oltre mille referenze tra spirits, vini e birre e produce direttamente una decina di marchi propri.

il punto forte

Il Vermouth Carlo Alberto è un prodotto d’eccellenza privilegiato da ingredienti rari e procedure antiche che richiedono esperienza, delicatezza e pazienza. La ricetta conta 27 erbe e prevede l’utilizzo di vini piemontesi DOCG: Erbaluce di Caluso ed M.P.F. di uve Moscato. Conosciuto nel mondo, il Vermouth di Torino è un vino aromatizzato nato nel XVIII secolo apprezzato alla corte reale dei Savoia. Riserva Carlo Alberto White é vincitore della medaglia d’oro 2020 nell’importante concorso internazionale World Vermouth Awards. Riserva Carlo Alberto Dry ha vinto la medaglia d’argento.

IN PRIMO PIANO

Edelberto Baracco ‘Iguana’, ceo e proprietario di Compagnia dei Caraibi, ha maturato le sue prime esperienze viaggiando e lavorando nel campo delle attività umanitarie. Oggi, si assicura dello sviluppo e della continuità di una storia che ormai copre sei generazioni di appassionati dello spirito. Il suo obiettivo di vita e nel lavoro è la creazione di un successo collettivo e sostenibile per il mondo che ci ospita.

CONTATTI

Sede: Via Marconi 8, 10080 Vidracco (TO)

Telefono: +39 0125 791104

Email: info@compagniadeicaraibi.com

DRINK 34

Vulcanica

In una terra dominata dall’Etna, ricca e preziosa di grani antichi nasce una nuova vodka che dal suo territorio riprende il nome: Vulcanica. Un nome che racchiude tutto ciò che vuole comunicare: la forza, il fuoco e la purezza di un prodotto unico. Un nome quindi distintivo, diretto e memorabile in tutto il mondo.

Vulcanica è una vodka artigianale Premium che nasce con l’intento di enfatizzare i valori e le tradizioni della Sicilia. Ma cosa c’è di così prezioso in questo prodotto da dover essere assolutamente raccontato? I grani antichi, tesoro gelosissimo di un territorio stupefacente. Grazie alle eccellenti proprietà organolettiche, Vulcanica vodka ha ricevuto la doppia medaglia d’oro alla World Spirits Competition di San Francisco. »Vulcanica è un prodotto davvero speciale. Lo scopo è fare innovazione valorizzando al tempo stesso una cultura e identità antiche, dando anche un piccolo contributo allo sviluppo di un’agricoltura sostenibile» afferma l’ideatore Stefano Saccardi.

il punto forte

I grani antichi hanno tipicamente rese inferiori, ma due grandi vantaggi: non richiedono pesticidi e sono a basso indice di glutine. Vulcanica è distillata con acqua pura e grazie al particolare processo di distillazione in rame e in alambicco pot still si ottiene un gusto sofisticato. La leggera filtrazione è fondamentale per preservare le sfumature organolettiche e rendere la vodka unica e sorprendente. Un prodotto dal gusto caratterizzante, perfetto pura con ghiaccio, erbe ed aromi del territorio.

IN PRIMO PIANO

L’idea nasce da Stefano Saccardi, veterano dell’industria degli Spirits, che ha speso più di 33 anni all’interno del gruppo Campari. Ed è con Sonia Spadaro e Serena Bonetti che l’avventura prende vita. Sonia Spadaro è sommelier e produttrice di vini di successo, orgogliosamente siciliana e portavoce di Simenza, associazione che si occupa della protezione dei grani antichi; per Serena Bonetti invece una carriera manageriale in aziende del food&beverage e una forte passione per lo sviluppo di start-up.

CONTATTI

Sede: Via Aldebaran 21, Catania

Email: serena@vulcanicavodka.com

Sito: www.vulcanicavodka.com

DRINK 35

FOOD

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Acetaia del Duca

L’azienda di Spilamberto è una delle più antiche e ricche di tradizione del territorio modenese, tanto da meritare l’ingresso nel registro dell’Unione Imprese Storiche d’Italia: l’Aceto Del Duca affonda infatti le sue radici nel 1891 dando il via a una storia di eccellenza made in Italy che continua ancora oggi con la quarta generazione della famiglia. Nata come “premiata salumeria” con la vendita di specialità alimentari, l’azienda riceve nel 1927 il “Diploma di Gran Premio e Medaglia d’Oro per la speciale lavorazione di prodotti tradizionali”, in occasione dell’Expo Internazionale di Genova. Col tempo l’azienda lega la propria immagine a quella del Duca Francesco I d’Este, tra i più famosi e appassionati produttori di quel balsamo apprezzato alla corte degli Estensi. Per anni, a guidare l’azienda è stato Adriano Grosoli, nipote del fondatore e ultimo dei quattro imprenditori che negli anni Ottanta costruirono il “mito” del Balsamico facendolo conoscere al di là dei confini nazionali.

il punto forte

Vocata sia alla produzione di Aceto Balsamico di Modena IGP che a quella dell’Aceto Balsamico Tradizionale DOP, l’azienda di Spilamberto è stata tra le prime a certificare l’Aceto Balsamico come biologico che oggi rappresenta una quota importante della produzione. L’Acetaia del Duca esporta l’80% della propria produzione in oltre 40 Paesi in tutto il mondo. Caratteristica peculiare di tutti gli aceti balsamici del Duca è la forte aromaticità e la nitidezza delle singole nuance.

IN PRIMO PIANO

Dal 1891 in avanti, la famiglia Grosoli ha sempre mantenuto la guida dell’Aceto Balsamico del Duca: a dirigere oggi l’azienda è Mariangela Grosoli, figlia di Adriano, insieme alla figlia Lucia Scaglione che rappresenta l’ingresso della quinta generazione della famiglia. Da diversi anni Mariangela Grosoli ricopre anche la carica di presidente del Consorzio di tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP, con l’obiettivo di mantenere la protezione e la valorizzazione della denominazione.

CONTATTI

Sede: Via Medicine 2110, 41057 San Vito di Spilamberto (MO)

Telefono: +39 059469471

Email: info@acetodelduca.it

Sito: www.acetobalsamicodelduca.com

FOOD 38

Agromonte

La Società Agricola Monterosso è situata nell’estremo lembo a Sudest della Sicilia, presso uno dei comuni della provincia di Ragusa più alti rispetto al livello del mare (circa 700mt), Chiaramonte Gulfi. Una moderna azienda consapevole di come la qualità del prodotto possa essere la chiave del successo. L’azienda seleziona pomodori ciliegini, che prendono la forma delle specialità Agromonte, secondo le antiche tradizioni di Sicilia. La Società Agricola Monterosso realizza salse, salse per bambini, passate, sughi, bruschette e altri prodotti biologici. Secondo le diverse fasi stagionali l’azienda impiega da 25 a 150 collaboratori. La produzione giornaliera è di migliaia di unità, realizzate in varie tipologie di packaging: vaschette, vasi di varie dimensioni, bottiglie. L’attività di filiera nasce dalla produzione della materia prima in serra. La polpa con datterino di Agromonte nel 2022 ha vinto il premio “Miglior prodotto Food 2022”.

il punto forte

Sul fronte qualità, la Società Agricola Monterosso mette in atto una serie di iniziative che coinvolgono ogni attività: dalle scelte delle materie prime al dialogo con il consumatore finale. La politica della qualità si traduce quotidianamente in un’accurata selezione della materia prima disponibile tutto l’anno grazie alla coltivazione in ambiente protetto. I prodotti Agromonte sono certificati B.R.C. e I.F.S., inoltre l’azienda attua un rigoroso piano di auto controllo igienico sanitario.

IN PRIMO PIANO

Era il 1970 quando Carmelo Arestia ha fatto dell’amore per la propria terra un business vincente, avviando con la moglie Ida un’avventura imprenditoriale. Insieme ai quattro figli Giorgio, Giusy, Marco e Miriam hanno fatto di una delle più antiche tradizioni siciliane, la preparazione della salsa pronta, un prodotto d’eccellenza Made in Sicily.

CONTATTI

Sede: Contrada Coffa s.n. - Zona Artigianale, 97012 Chiaramonte Gulfi (Ragusa)

Telefono: + 39 0932925226

Email: agromonte@agromonte.it

Sito: www.agromonte.it

FOOD 39

Ambrosoli

“La passione per l’apicoltura ci anima da sempre e la produzione di miele nel rispetto delle tradizioni è uno dei capisaldi della nostra azienda”.

Era ed è ancora questa la filosofia di Ambrosoli, azienda riconosciuta come leader nella produzione di miele. L’obiettivo di oggi è quello di un secolo fa: il lavoro costante e meticoloso a favore della qualità, ricerca e sperimentazione di nuove tecniche di apicoltura, la diffusione della cultura e della tradizione dei territori di cui l’azienda si fa interprete. Ambrosoli supervisiona l’intero ciclo di produzione e seleziona in maniera rigorosa i fornitori che, per diventare tali, devono superare diversi step di conoscenza e di fiducia il cui processo può durare persino anni. La relazione diretta con i produttori, il legame storico con i dipendenti, divenuti ormai una grande famiglia con cui condivide entusiasmo e scelte, caratterizzano la conduzione dell’azienda e il rapporto con il mercato nazionale e internazionale. La Fondazione Ambrosoli sostiene l’ospedale e la scuola di ostetricia di Kalongo, in Nord Uganda.

il punto forte

Le materie prime sono ottenute nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità, nella consapevolezza del ruolo fondamentale svolto dall’apicoltura nell’ecosistema. L’azienda sottopone il miele e le materie prime a severi controlli interni e presso laboratori esterni. Si può gustarlo puro nei diversi formati ideati: sfiziose caramelle dai mille gusti, o l’intrigante sapore delle Mielness. Le ultime arrivate in casa Ambrosoli sono la bontà del miele millefiori che incontra spezie, bacche e frutti dell’oriente, “per un’esperienza singolare, melodiosa, accattivante e gentile”.

IN PRIMO PIANO

Silvia Ambrosoli, responsabile qualità e sicurezza alimentare. “Dal momento che la produzione di miele in Italia è limitata, ci affidiamo – oltre che a produttori italiani – anche a produttori di zone tra le più pure del mondo, come le pianure incontaminate dell’Argentina e le praterie più remote di Ungheria, Polonia e Moldavia. Zone scarsamente popolate, dall’aria pulita, e il cui miele si distingue per la sua eccezionalità. Il nostro miele è fatto come una volta ma è confezionato con tecniche moderne. Al miele non bisogna né aggiungere né togliere niente».

CONTATTI

Sede: Via Ambrosoli 12, Ronago (Como)

Telefono: + 39 0313507211

Email: info@ambrosoli.it

Sito: www.ambrosoli.it

FOOD 40

Antica Larderia Mafalda

Antica Larderia Mafalda è la più antica larderia di Colonnata, già in essere nel 1928, quando il “lardo” era solo il companatico povero dei cavatori. Nel 2003 l’azienda ha ottenuto la certificazione IGP ed il bollo CEE che certificano la qualità delle materie prime, la particolarità della lavorazione e l’originalità del prodotto, frutto della cultura millenaria dei cavatori delle cave di marmo di Carrara, che hanno saputo conservare intatto il legame con la natura e la sapienza antica dell’uso delle erbe aromatiche, delle spezie e dei giusti tempi di maturazione Nella fase di lavorazione e stagionatura del lardo ci sono due componenti fondamentali, di cui una impossibile da trovare altrove. Da un lato il microclima ideale e dall’altro il marmo usato per farlo stagionare, che deve essere quello dei Canaloni di Colonnata, che non assorbe e non trasuda, data la sua grana molto fine che gli rende caratteristiche vetrine quasi granitiche.

il punto forte

Per il suo lardo di Colonnata, l’azienda impiega solo ingredienti naturali, spezie ed erbe aromatiche selezionate nella natura incontaminata del versante carrarese delle Alpi Apuane. La stagionatura dura almeno 6 mesi. Inoltre il suo lardo dell’Antica Larderia Mafalda non contiene allergeni, additivi, conservanti, coloranti, glutine, lattosio, ionizzanti e nanomateriali, organismi geneticamente modificati. Non contiene e non è stato ottenuto dall’uso di prodotti chimici.

IN PRIMO PIANO

Grazie alla sua intraprendenza, nonna Mafalda Guadagni fu in grado di far splendere la propria personalità anche in un’epoca e in una cultura dominata dagli uomini. Nel 1954 l’allora giovane enologo Sig. Veronelli si recava da nonna Mafalda a comprare il lardo definendolo con l’appellativo di “Larderia della mitica Mafalda”. Da lì nacque il nome dell’azienda, che da quattro generazioni segue regole consolidate nella produzione, di cui oggi è responsabile Carlo Danesi.

Sede: Via Fossacava 2, 54033 Colonnata Carrara

Telefono: + 39 0585768023

Email: info@anticalarderiamafalda.com

Sito: www.anticalarderiamafalda.com

FOOD 41
CONTATTI

Azienda Agricola Le Saittole

L’azienda si estende su una superficie di quasi 200 ettari nel Sud-Est del Salento, precisamente a Castrì di Lecce, a ridosso del Mar Adriatico. Qui la famiglia De Pascalis Candido coltiva oliveti e produce olio sin dal 1742. Il cuore pulsante della tenuta è l’antica masseria Le Saittole e deve il suo nome alla tipica forma a saetta delle sue finestre, così costruite per la vedetta e l’avvistamento dei Turchi. Negli anni, la filosofia si è evoluta per attenersi ai criteri dell’olivicoltura moderna. Ora però, quella de Le Saittole, è una storia di riconquista del territorio e di rivoluzione del prodotto. In un Salento colpito duramente dal batterio Xylella si è trovata la forza di andare avanti e ricostruire con tenacia e caparbietà. Agli oliveti secolari sono stati sostituiti nuovi impianti di cultivar diverse e, con la completa meccanizzazione di tutte le fasi di raccolta, è stato conquistato l’obiettivo di mantenere alta la qualità del prodotto. Tutti gli oliveti vengono coltivati con tecniche ecocompatibili.

il punto forte

La rivoluzione più bella è avvenuta in seguito al cambiamento del modello di comunicazione e vendita proiettato a creare una nuova sinergia con il cliente finale, che seleziona il prodotto da imbottigliare e sceglie la customizzazione della sua bottiglia. Così facendo si crea un’interazione con chi acquista il prodotto e la nostra azienda, che spesso si traduce in partnership.

IN PRIMO PIANO

Cresciuta nell’azienda di famiglia, Elena ha ereditato la passione per l’olivicoltura studiando e approfondendo tutti i processi aziendali. Oggi CEO dell’azienda, si occupa principalmente dell’aspetto finanziario e amministrativo, puntando sempre a migliorare e innovare i processi aziendali, grazie anche al supporto commerciale e organizzativo del marito Filippo e del figlio Andrea.

CONTATTI

Sede: Via Puglia 1, 73020 Castri di Lecce (LE)

Telefono: + 39 0832826606

Email: info@lesaittole.com

Sito: www.lesaittole.com/it

FOOD 42

Beppino Occelli

Quella di Beppino Occelli è un’attività casearia incentrata soprattutto su ricerca del gusto e benessere animale. Dal burro fino ad arrivare a un’ampia varietà di formaggi, molto apprezzati da appassionati di tutto il mondo, tutti i prodotti che portano la firma di Occelli vengono realizzati nel caseificio di Farigliano, in Piemonte. Un vero e proprio laboratorio in cui si mescolano curiosità e dedizione per un settore in continua evoluzione. Da latte rigorosamente italiano scelto con cura nascono alcune delle specialità esclusive di Beppino come la Robiola Occelli, il Bianco di Langa, i formaggi Cusiè e Occelli al Barolo. Di notevole rilevanza è, infine, il recupero di Valcasotto che Beppino ha trasformato nel ‘Borgo dei formaggi’ dove, nel buio e nella quiete delle cantine, i formaggi maturano indisturbati.

il punto forte

Il burro Beppino Occelli viene realizzato con panna dolce di centrifuga scremata da latte rigorosamente italiano e i formaggi sono frutto di una ricerca continua della qualità nella materia prima legata profondamente al territorio delle Langhe e delle Alpi. Qui, riposano e maturano a lungo su assi di legno che ne sviluppano il gusto e ne arricchiscono la struttura.

IN PRIMO PIANO

L’attività casearia di Beppino Occelli inizia nel 1976, una storia d’amore e di passione quella dei formaggi e del burro che lo hanno portato nel tempo a sviluppare una visione personale e unica del prodotto e del territorio in cui è nato: le Langhe e le Alpi. In particolare, i formaggi Occelli hanno da sempre seguito l’evoluzione e anticipato addirittura i tempi: dalla celebre Tuma dla Paja fino al raro Escarun.

Telefono: + 39 0173746411

Email: info@occelli.it

FOOD 43
CONTATTI

Era il 1913 quando Giacinto Callipo diede vita alla azienda Callipo, a Pizzo, splendida cittadina calabrese nota sin dall’antichità per la pesca del tonno e per le tonnare. Prima in Calabria e tra le prime in Italia ad inscatolare il pregiato Tonno del Mediterraneo, fa della qualità, sin dalla fondazione, la sua principale mission tanto che già nel 1926 viene insignita del brevetto di “Fornitore Ufficiale” della Real Casa. Da allora sono passati 109 anni e Callipo non è mai venuta meno a quel principio, un “modo di essere” che continua a rappresentare un punto cardine attorno al quale ruota tutta l’attività, consapevoli che si tratta del segreto del successo. Nel 2019 l’azienda è stata inserita nel Registro delle Imprese Storiche Italiane di Unioncamere, come pubblico riconoscimento e premio per aver esercitato ininterrottamente l’attività da oltre 100 anni nell’ambito del medesimo settore merceologico e per aver trasmesso nel tempo alle generazioni successive un ricco patrimonio di esperienze e di importanti valori imprenditoriali.

il punto forte

Da 109 anni tutte le fasi di lavorazione dei prodotti sono svolte in Calabria. Quella di non delocalizzare la produzione costituisce una precisa volontà di Callipo per garantire la qualità del prodotto Made in Italy. Il vero segreto della qualità, infatti, è la lavorazione, risultato della equilibrata combinazione tra tradizione, tecnologia e cura prestata all’intero processo produttivo, dalla selezione della materia prima alla stagionatura dei prodotti fino alla loro commercializzazione. Qualità e tracciabilità sono le basi sui Callipo realizza i suoi prodotti.

Callipo

IN PRIMO PIANO

Filippo Callipo è nato a Pizzo, in provincia di Vibo Valenti. È proprietario della Callipo Group e rappresenta la quarta generazione dei Callipo che dal 1913 si sono succeduti alla guida della “Giacinto Callipo Conserve Alimentari SpA” che si occupa della produzione e commercializzazione di tonno e prodotti ittici. Ha costruito un impero economico e umano seguendo modelli aziendali all’avanguardia. E’ stato presidente della Confindustria calabrese, Cavaliere del Lavoro, attivo in politica, nel mondo universitario e mecenate dello sport calabrese.

CONTATTI

Sede: Via Riviera Prangi 156, Vibo Valentia

Telefono: + 39 096399621

Email: infocallipo@callipogroup.com

Sito: www.callipo.com

FOOD 44

Calvisius

Dall’incontro di una materia prima pregiata e il rispetto per un metodo di produzione che celebra l’artigianalità e la salvaguardia dell’ambiente nasce la storia di un’azienda che oggi detiene l’onore di produrre una delle prelibatezze più ricercate del mondo gourmet: il caviale. Il viaggio di Calvisius ha inizio alla fine degli anni ‘70 con la nascita di Agroittica Lombarda, un allevamento già all’avanguardia, a cui successivamente si sono affiancati il laboratorio del caviale e lo stabilimento per la preparazione di eccellenze ittiche affumicate. L’impegno di Calvisius per il benessere dello storione è per l’azienda fonte di un valore inestimabile. Il controllo diretto su ogni aspetto della vita degli storioni permette agli allevatori di tracciare storia e origine di ogni confezione messa in commercio e di fornire ogni informazione sulla provenienza. Ad ogni assaggio, grazie a una cura meticolosa della specie, si percepiscono dolcezza, freschezza e delicatezza.

il punto forte

L’azienda Calvisius vanta la produzione e la distribuzione di afumicati pregiati e storione sott’olio o intero. Ma l’eccellenza simbolo del marchio è sicuramente il caviale, frutto di metodi di produzione all’avanguardia e tecniche di lavorazione manuali in grado di mantenere intatte le caratteristiche organolettiche, la genuinità e la freschezza del migliore “Calvisius Caviar”. Il suo sapore così elegante ed equilibrato, apprezzato nelle cucine di tutto il mondo dell’alta ristorazione, ricorda al palato note marine.

IN PRIMO PIANO

Agroittica Lombarda nasce inizialmente come allevamento di anguille grazie all’intuizione dei soci Giovanni Tolettini e Gino Ravagnan che capirono come sfruttare l’acqua calda in eccesso della produzione d’acciaio a fini ittici. Qualche anno dopo, però, Gino Ravagnan incontra Serge Doroshov, un biologo marino fuggito dall’Unione Sovietica, che gli suggerisce di allevare storioni bianchi per ricavarne la carne dagli esemplari maschi e il caviale dalle femmine.

Oggi, Carla Sora è general manager di Agroittica Lombarda.

CONTATTI

Sede: Viale Kennedy, 25012 Calvisano (BS)

Telefono: + 39 0309686991

Email: servizioclienti@agroittica.it

FOOD 45

Ciavolino

La storia dell’azienda Ciavolino, specializzata nella produzione e vendita di pinoli italiani, ha inizio nel 1950 come ditta individuale a Torre del Greco, un piccolo comune della città di Napoli. Nonno Daniele, incuriosito e fortemente motivato da tanta richiesta di pinoli da parte dei turisti stranieri, decide di dedicarsi interamente all’apertura di un’attività che potesse garantire un prodotto di eccellenza in Italia e nel resto del mondo. Oggi, il progetto è seguito dai giovani della famiglia Ciavolino, i nipoti Daniele Santo e Luana, che guidano l’attività con la stessa passione e curiosità del nonno Daniele. Restando fedeli alle proprie radici territoriali, ma lavorando contemporaneamente per il miglioramento e la crescita aziendale. L’Azienda Ciavolino offre, inoltre, una grande varietà di frutta secca per il settore industriale e per quello all’ingrosso, prestando particolare attenzione ai bisogni dei professionisti.

il punto forte

I pinoli dell’azienda Ciavolino, ricchi di numerose proprietà nutrizionali, sono un’ottima fonte di minerali, vitamine e acidi grassi. Daniele Ciavolino e figli selezionano da settant’anni solo i migliori pinoli italiani, pregiati semi dell’area Vesuviana dall’aroma resinoso e dal colore bianco avorio, e pinoli provenienti da Portogallo, Spagna, Turchia e Pakistan per garantire prodotti di eccellenza. Il pezzo forte è sicuramente la linea 1950 ideata per portare in tavola la bontà e la genuinità della frutta secca.

IN PRIMO PIANO

I pinoli italiani che portano la firma di Ciavolino, appartenenti alla famiglia del Pino Domestico diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo, sono il risultato di un accurato e innovativo processo di lavorazione che possiamo suddividere in quattro fasi ben precise: fase di raccolta, fase di liberazione dai gusci, fase di pulizia attraverso la tecnica del lavaggio a secco, frutto di una lunga esperienza sul campo che ne garantisce un valore batterico basso, e fase di stoccaggio che avviene sempre in luoghi freschi e asciutti.

CONTATTI

Sede: Via Giovanni XXIII 63, 80059 Torre del Greco Napoli

Telefono: + 39 0818833289

Email: info@ciavolinonapolisrl.it

FOOD 46

Torrefazione Coffeeshare

Coffeeshare, torrefazione artigianale modenese, è la storia dei Fratelli Pirredda che fanno della ricerca dell’aroma perfetto il fil rouge che collega la loro produzione. Una torrefazione a conduzione familiare specializzata nella lavorazione di caffè di prima scelta, lavorato in modo artigianale. Dietro ogni miscela si nasconde tanto studio e ricerca della materia prima. La loro filosofia ha origine dall’amore per i prodotti italiani, una costante nella strategia imprenditoriale della famiglia Pirredda tramandata dal padre di Jessica e Mattia. A Vignola, dove ha sede la torrefazione, i profumi e gli aromi si intrecciano per dare vita al caffè Coffeeshare. All’interno del punto vendita oltre a degustare il caffè, è possibile acquistarlo nelle varie forme: grani, macinato, cialde e capsule. Il nome di questa torrefazione prende spunto dalla condivisione del caffè come vera e propria esperienza. Quest’ultima confortata anche dalla “’Academy Coffeeshare” dedicata ai clienti.

il punto forte

Il cafè Cofeeshare è freschissimo e non viene conservato o stipato nei magazzini. Per preservare la qualità viene prodotto e immesso subito sul mercato. Il risultato è un aroma dal sapore unico e di grande pregio. Una rigorosa selezione delle materie prime, un accurato processo interno di lavorazione artigianale e la ricerca costante della qualità rendono le miscele e gli Specialty cofee della torrefazione modenese dei prodotti di grande valore.

IN PRIMO PIANO

Soci in affari e fratelli nella vita, Mattia e Jessica Pirredda hanno deciso di realizzare un sogno. Ventisei anni lui, trentadue lei, dal 2016 hanno investito in una piccola bottega specializzata nella vendita di caffè artigianale. Nel 2022 hanno creato due nuove miscele completamente tracciabili e che vogliono essere sia la massima espressione della filosofia di Coffeeshare, sia intimamente legate al luogo dove ha sede la torrefazione: le miscele Barozzi e Muratori.

CONTATTI

Sede: Via Montanara 580, 41058 Vignola (Modena)

Telefono: + 39 3887884895

Email: info@coffeeshare.eu

Sito: www.coffeeshare.eu

FOOD 47

Consorzio del Prosciutto di San Daniele

Il Prosciutto di San Daniele è un prosciutto crudo stagionato, riconosciuto dal 1996 dall’Unione Europea come prodotto a Denominazione di Origine Protetta. Le sue caratteristiche uniche e irripetibili, infatti, sono dovute al particolare ambiente geografico, che include fattori naturali e umani. Il Prosciutto di San Daniele viene prodotto dalle 31 aziende aderenti al Consorzio, solo ed esclusivamente a San Daniele del Friuli, comune che sorge al centro del Friuli-Venezia Giulia nel cosiddetto “Anfiteatro Morenico”, sulle prime alture delle Prealpi a 252 metri sopra il livello del mare.

Qui si incontrano i venti freddi che scendono dalle Alpi Carniche e la brezza tiepida e salmastra dal mare Adriatico, mentre il corso del fiume Tagliamento che lambisce la collina agisce da termoregolatore naturale. Tutto questo crea le condizioni ottimali per la stagionatura: un microclima ideale che permette di conservare perfettamente la carne grazie al sale marino, senza alcun additivo.

il punto forte

Il Prosciutto di San Daniele ha tre soli ingredienti: cosce di suino italiano selezionate, sale marino e il particolare microclima di San Daniele del Friuli. Non utilizza nessun tipo di conservante, nitrito o nitrato. La fetta del Prosciutto di San Daniele è caratterizzata da un colore rosso-rosato nella parte magra e bianco candido nel grasso. L’aroma diventa più persistente con il protrarsi della stagionatura. Si accompagna con vini bianchi secchi non troppo aromatici, formaggi, frutta e verdura.

IN PRIMO PIANO

Mario Emilio Cichetti da maggio 1999 ha assunto le funzioni di addetto alla promozione, ufficio legale e pubbliche relazioni presso il Consorzio del Prosciutto di San Daniele, dal novembre 2001 ne è diventato il direttore generale. Il Consorzio è stato costituito nel 1961 con lo scopo di tutelare e promuovere il marchio “Prosciutto di San Daniele” e, attraverso il Disciplinare di Produzione, garantisce e salvaguardia le tipicità e le caratteristiche del prodotto.

CONTATTI

Sede: Via Ippolito Nievo 19, 33038 San Daniele del Friuli (Udine)

Telefono: 0432957515

Email: info@prosciuttosandaniele.it

Sito: www.prosciuttosandaniele.it

FOOD 48

Coricelli

Ogni goccia d’olio racconta una storia d’amore, quella della famiglia Coricelli narra di un rapporto d’amore profondo che va avanti da oltre 80 anni. Una famiglia custode di un antico mestiere dove la sapienza contadina e l’innovazione hanno trovato equilibrio e armonia portando avanti la sapiente arte dell’olio extra vergine di oliva. Fondata nel 1939 a Spoleto, in Umbria, oggi è tra le più grandi aziende olearie in Europa e rappresenta uno dei marchi italiani più distribuiti a livello globale, presente in oltre 110 paesi nel mondo. Prima di essere una grande realtà dell’industria olearia, Pietro Coricelli è un’azienda produttrice. Nasce infatti come produttore con il suo olio EVO e frantoio, con due oliveti a Spoleto: Casa Coricelli, dove viene portata avanti la tradizione di famiglia e l’oliveto sperimentale intensivo, dove fare innovazione e guardare al futuro. Una tradizione di famiglia fatta di impegno a garanzia di trasparenza, qualità, rispetto per le persone e per l’ambiente.

il punto forte

La sensibilità verso i problemi ambientali, il rispetto per la terra e la necessità di agire per difondere buone pratiche hanno portato l’azienda a impegnarsi attivamente in un percorso di trasparenza e sostenibilità. Coricelli è stata la prima industria olearia ad aver impiegato la tecnologia blockchain per garantire sicurezza e qualità ai consumatori. E’ inoltre impegnata nel progetto Plastic Free.

IN PRIMO PIANO

Dal 2018 l’azienda è guidata da Chiara Coricelli,rappresentante della terza generazione insieme ai suoi fratelli,tutti impegnati nell’azienda di famiglia. Chiara,la più piccola dopo tre figli maschi, prende in mano le redini di famiglia mettendo ogni giorno nel suo lavoro impegno, curiosità e passione. Grazie alla sua determinazione nel 2022 arriva il primo olio “Firmato dagli agricoltori italiani” frutto di un accordo di filiera a sostegno dell’olio made in Italy e del lavoro degli agricoltori.

CONTATTI

Sede: Loc. Madonna di Lugo 44, 06049 Spoleto (Perugia)

Telefono: +39 074323281

Email: info@coricelli.com

Sito: www.coricelli.com

FOOD 49

C.U.F.R.O.L

Nel cuore verde d’Italia, da più di quattrocento anni, la Famiglia Gradassi si dedica con infinita passione alla coltivazione e alla raccolta delle olive che crescono sulle colline rocciose dei terreni umbri più vocati.

Produttori di olio di oliva dal 1639, grazie ad una tradizione tramandata di generazione in generazione, custodiscono il sapore dell’olio buono e di alta qualità. Una famiglia legata alla propria terra e alle proprie tradizioni: l’olio extravergine d’oliva prodotto nasce da ulivi centenari, piantati di padre in figlio. Da sempre attento al tema della sostenibilità ambientale, Andrea Gradassi ha pensato in chiave imprenditoriale alla difesa dell’ecosistema: la maggior parte del fabbisogno energetico viene generato da fonti di energia rinnovabile, che ha portato a una certificazione green pari al 70% della produzione.

La mission dei Gradassi è di produrre olio extravergine di oliva della più elevata qualità attraverso la cura artigianale del prodotto.

il punto forte

C.U.FR.OL. confeziona olio extra vergine di oliva, secondo processi automatizzati che, seppur tecnologicamente avanzati, rispettano a fondo le tradizioni. Questo consente di garantire un’elevata qualità dei prodotti, nella salvaguardia della salute e della sicurezza dei consumatori. L’azienda produce una selezione dei migliori oli, dal monocultivar al biologico, dal Dop all’Italiano, sia col marchio della famiglia Gradassi, da cui nasce la loro storia, che col più recente Terre Francescane.

IN PRIMO PIANO

Andrea Gradassi, CEO di C.U.F.R.O.L., dopo aver ereditato dal padre la passione per l’olivicoltura è un esperto assaggiatore di olio. Grazie alla sua esperienza, oggi propone ai consumatori etichette che si caratterizzano per l’eccellente qualità, e per il loro stile versatile, capace di esprimere al meglio l’origine umbra della produzione olivicola. La sua filosofia è quella di portare sulle tavole dei consumatori un prodotto ogni anno migliore, rispettando sempre i ritmi imposti dalla natura.

CONTATTI

Sede: S.S. Flaminia Km. 135, 06049 Spoleto (Perugia)

Telefono: +39 0743275819

Email: assistenzaordiniwe@terrefrancescane.com

Sito: www.terrefrancescane.com

FOOD 50

Quella di Galup è una storia dai sentori fortemente originali e che nella sua atipica semplicità è riuscita a reinterpretare un classico della tradizione lombarda trasformandolo in un simbolo dell’alta pasticceria piemontese. Galup non è soltanto un nome assegnato per casualità, ma è sinonimo di inventiva e di golosità. Il panettone basso per eccellenza con una superficie più ampia e la glassa alle nocciole piemontesi IGP che porta la firma di Pietro Ferrua detto Monsù Ferrua e che in pochi anni, dopo l’apertura dell’attività nel 1922, fece guadagnare alla sua pasticceria il brevetto di Fornitore della Real Casa. Oggi, Galup si fa portavoce di valori come tradizione, passione per il buono e amore per la qualità che nel tempo hanno portato nelle tavole dei clienti più affezionati i migliori prodotti dei costumi gastronomici pinerolesi. Dal panettone sino ad arrivare a creme, praline e gianduiotti, Galup è il piacere delle feste e delle occasioni speciali trascorse con chi amiamo.

il punto forte

Il simbolo dell’attività che cambiò per sempre la vita di Pietro e Regina Ferrua in quel lontano 1922 è sicuramente il panettone che, ancora oggi dopo circa un secolo, si può gustare nella sua forma originaria e nelle reinterpretazioni creative dei pasticceri che lavorano in Galup. Risalta, oltre la versione classica, il panettone di filiera realizzato con ingredienti provenienti da fornitori che rispettano i disciplinari più severi e i valori della storia aziendale. Senza dimenticare le versioni farcite, integrale o all’olio extravergine di oliva.

Galup

IN PRIMO PIANO

Pietro Ferrua, fornaio pinerolese, lascia nel 1922 il forno in via Torino per trasferirsi in compagnia della moglie Regina in un edificio in mattoni rossi all’angolo tra Via del Duomo e Via del Pino, dove inaugurano la Pasticceria Galup. Grazie alla ricetta tanto apprezzata e innovativa del panettone basso con glassa alle nocciole, durante gli anni cinquanta Pietro decide di aprire il primo stabilimento moderno espandendosi in poco tempo a livello nazionale e internazionale. Oggi, la storica fabbrica ha cambiato proprietà.

CONTATTI

Sede: Stradale Fenestrelle 34, 10064 Pinerolo (TO)

Telefono: + 39 0121322228

FOOD 51

Gelateria K2

Una delizia di Ferrara dal 1968. La Gelateria K2 è stata la prima artigianale a nascere nella città estense, sempre e solo a conduzione familiare che ora è arrivata alla terza generazione.

Eccellenza, genuinità, semplicità, sono le tre parole che da sempre contraddistinguono la filosofia aziendale, capace di soddisfare anche i palati più fini quando si parla di gelato.

L’eccellenza delle materie prime è alla base di un buon prodotto, l’esperienza maturata nel tempo ha poi fatto il resto, permettendo a Gelateria K2 (il nome arriva proprio per omaggiare la scalata su quello che al tempo era il “tetto del mondo) ha permesso di migliorarlo, rendendolo il più genuino possibile.

Da sempre qui si produce un gelato privo di coloranti artificiali, grassi idrogenati, aromi e additivi artificiali. Particolare attenzione è infine posta a tutto ciò permette di esprimere creatività e manualità, per quelle che sono vere e proprie opere d’arte.

il punto forte

Il semifreddo Croccantino è il prodotto di punta, ciò che lo rende speciale è proprio il croccante di mandorle. Un prodotto semplice, ma fatto ancora secondo antica tradizione, con un grande pentolone di rame in cui viene fatto caramellizzare lo zucchero e successivamente inserite le mandorle.

Il tutto viene poi steso manualmente su un piano di marmo, così da creare lo spessore più adeguato. Il procedimento, grazie alla giusta proporzione di mandorle e zucchero, crea un gusto inconfondibile al palato che lo rende inimitabile.

IN PRIMO PIANO

Il signor Giorgio Grossi da sempre presente in azienda, ha trasmesso i propri valori e il proprio bagaglio di esperienze tecniche a Stefano e Michele, rispettivamente nipote e figlio. Stefano ormai da oltre 20 anni, specializzato soprattutto nella produzione del gelato è il mastro gelataio, sempre pronto a sperimentare e inventare nuovi gusti che seguono le tendenze del mercato. Il figlio Michele, con una laurea magistrale in marketing alla Ca’ Foscari di Venezia, cura soprattutto quella che è la pasticceria fredda, torte semifreddo e monoporzioni.

CONTATTI

Sede: Via Armari 30/32, Ferrara

Telefono: + 39 0532240332

Email: info@gelateriak2ferrara.it

Sito: www.gelateriak2ferrara.it

FOOD 52

Good Land

Good Land ha messo al centro del suo lavoro la fertilità della terra, la valorizzazione delle terre marginali, la biodiversità, la bellezza e la tutela del paesaggio agricolo. La giovane impresa si occupa di rigenerazione rurale attraverso la realizzazione di prodotti biologici. Prodotti che sono veri e propri progetti sul territorio: pomodori che contrastano il caporalato, riso e farine insieme ai Biodistretti, olio e composte di arancio Mediterraneo Futuro, un progetto degli agricoltori del Mediterraneo che si identificano non solo nella legalità ma anche nella prosperità dei loro territori. Insieme ad Emergency, i prodotti realizzati sottendono valori come il rispetto e la cura delle comunità.

Good Land sceglie anche prodotti di agricoltori che le assomigliano: piccoli e medi produttori biologici che segue i suoi principi e modalità, una scelta che permette di creare legami, reti e opportunità.

il punto forte

La qualità dei prodotti Good Land non ha segreti e il packaging diventa lo spazio dove i consumatori possono conoscere il suo lavoro. Infatti le nostre etichette fanno domande ed obiettivo è quello di contribuire a conoscenza e vicinanza. L’azienda si avvale non solo di agricoltori biologici ma anche dei migliori tecnologi alimentari e trasformatori. Prodotti che hanno la presunzione di essere progetti culturali di cambiamento, con forte impatto positivo sul benessere di collettività e territorio.

IN PRIMO PIANO

Lucio Cavazzoni, sociologo ed apicoltore, dal 1978 cofondatore della Coop Apistica Valle dell’Idice e successivamente di Conapi, Consorzio Nazionale Apicoltori, di cui rimane presidente fino al 2008. Dal 1999 è prima amministratore delegato poi presidente di Alce Nero. Fra le imprese e cooperative alla cui nascita ha contribuito vi sono Libera Terra Mediterraneo, Coop Sin Fronteras, Mediterre.bio. Lascia Alce Nero nel maggio 2018. Dal 2019 è cofondatore e presidente di Good Land.

CONTATTI

Sede: Via Giuseppe Petroni 9, 40126 Bologna

Telefono: +39 3425763123

Email: info@goodland.network

Sito: www.goodland.network

FOOD 53

Latteria Sorrentina

Latteria Sorrentina della famiglia

Amodio nasce nel 1880 in Penisola Sorrentina, patria del fiordilatte. In cinque generazioni ha conservato e migliorato la lavorazione tradizionale del fiordilatte, il latticino da latte di mucca, di cui la Campania è culla. Due i caseifici dell’azienda ubicati a Sant’Anastasia e a Pollena Trocchia nel comprensorio del Parco nazionale del Vesuvio. Il successo di Latteria Sorrentina è legato al rispetto della tradizione e all’utilizzo esclusivo di ingredienti naturali. Ogni giorno il Fiordilatte è lavorato da esperti casari che trasformano il latte fresco a poche ore dalla mungitura per servire pizzerie, ristoranti e pasticcerie. Il Fiordilatte viene esportato in 80 Paesi nel mondo che si aggiungono a tutta l’Italia servita da una rete con hub proprietari di supporto logistico a Torino, Milano, Pesaro, Roma e Palermo.

il punto forte

L’azienda produce Fiordilatte declinato in tre lavorazioni tipiche della Costiera

Sorrentina: il Fiordilatte di Napoli, ingrediente della famosa insalata caprese; il Fiordilatte dei Monti, dalla consistenza compatta e ideale per la pizza; il Fiordilatte della Penisola, lavorato per entrare nelle ricette della gastronomia italiana. Latteria Sorrentina produce anche la provola afumicata e la Fuscella di Napoli, la ricotta ricavata dal latte vaccino e non dal siero, irrinunciabile in pasticceria.

IN PRIMO PIANO

Giovanni Amodio, 28 anni, è il Vice Presidente di Latteria Sorrentina, il caseificio che produce il fiordilatte e lo distribuisce in 80 Paesi nel mondo. Amodio dichiara: “Latteria Sorrentina continua il percorso iniziato nell’800 con la trasformazione del latte in prodotti di eccellenza capaci di rispettare la tradizione e di avvantaggiarsi delle tecnologie, come l’autoproduzione di energia elettrica, la sostenibilità ambientale, la filiera controllata con blockchain, il servizio personalizzato al cliente”.

CONTATTI

Sede: Via Somma 80, 80048 Sant’Anastasia (Napoli)

Telefono: +39 0815304744

Sito: www.latteriasorrentina.com

FOOD 54

Loacker

Produttrice di wafer, cioccolato e derivati, Loacker è un’azienda dolciaria italiana situata in Alto Adige. Nata nel 1925, oggi la società vanta due stabilimenti produttivi, uno ad Auna di Sotto sul Renon e l’altro a Heinfels nel Tirolo Orientale (Austria). Secondo gli ultimi dati del 2021, conta 1.056 collaboratori, 966 milioni di pezzi prodotti (per un totale di 37.534 tonnellate di prodotti venduti) e 373,06 milioni di euro di fatturato complessivo. Di questi, 1948,94 milioni di euro provengono dall’export, mentre 74,45 milioni di euro dal mercato del nostro Paese, che si conferma al primo posto tra i consumatori. Con un’attenzione a 360 gradi per il tema della sostenibilità, sia nei confronti delle materie prime che del territorio e delle persone, negli ultimi anni Loacker si è anche catapultata in due nuovi segmenti di business: quello della caffetteria, con i suoi Loacker Cafè, e quello della produzione di gelati a suo marchio, grazie alla stipula di una partnership pluriennale con Sammontana.

il punto forte

Cuore, fedeltà, e qualità. Sono questi, da sempre, punti forti e valori di Loacker, come dimostra la continua attenzione verso l’innovazione, la sostenibilità e verso le migliori materie prime disponibili sul mercato. Non è un caso che, tra i tanti progetti avviati per realizzare i suoi prodotti, tra cui spiccano i suoi storici e indistinguibili wafer, spicca il “Cocoa Farming Program”. Si tratta di una strategia sostenibile che consente alla società di ofrire il meglio nel pieno rispetto delle risorse del pianeta, degli agricoltori locali e delle loro famiglie.

IN PRIMO PIANO

Oggi Loacker è guidata dalla terza generazione della famiglia, Andreas e Martin Loacker, figli dello scomparso Armin, e dal nipote Ulrich Zuenelli. Andreas si occupa dell’intero reparto dello sviluppo, Martin è responsabile come presidente del consiglio di amministrazione della LFH srl, mentre Urlich dirige la divisione delle vendite oltre che essere executive chairman. In sintesi, un triumvirato che ha il compito di portare avanti l’idea innovatrice del fondatore Alfons Loacker che, con la creazione, nel 1925, della ‘cialda di Bolzano’ diede il là alla società.

CONTATTI

Sede: Via Gasterer Weg 3I, 39054 Auna di Sotto, Unterinn (BZ)

Telefono: +39 0471344000

Sito: www.loacker.it

FOOD 55

Offishina

Il progetto Offishina nasce nei primi anni 2000 da un’idea di Danilo Romano, fondatore del brand insieme ai fratelli Pamela e Valerio. Il suo desiderio è di dare vita a un insaccato tipico salentino, trasformando alcune caratteristiche sfavorevoli del territorio in una preziosa opportunità. La mancanza di allevamenti di bestiame, le condizioni climatiche non ideali e l’abbondante pescato che solitamente rimane invenduto diventano lo spunto per creare un prodotto unico e innovativo. Sperimentazione costante e grande creatività sono applicati a una tecnologia moderna, per preservare tutte le peculiarità del pesce per un lungo periodo di tempo. Grazie al processo di fermentazione, il pesce passa dallo stato crudo a stagionato e si conserva naturalmente, senza l’utilizzo di conservanti e additivi. L’ultimo passaggio avviene con l’affinamento in grotte tufacee sotterranee. L’intera linea di prodotti è acquistabile attraverso lo shop online Offishina ed è distribuita in Italia e all’estero.

il punto forte

I prodotti Ofshina sono pratici e versatili, ideali per realizzare piatti sani e dal sapore sorprendente. Grazie all’alta presenza di probiotici, sono ideali per gli sportivi, gli anziani e i bambini. Hanno ottenuto dei prestigiosi riconoscimenti nazionalI e internazionalI, e sono stati oggetto di studio nelle Università di Lecce, Ancona e Torino. Ha anche lanciato due nuovi prodotti realizzati senza produrre scarti di pesce e senza emissione di anidride carbonica: il Garum e il Martufo.

IN PRIMO PIANO

Danilo Romano, dopo il diploma all’istituto alberghiero e un’esperienza formativa in alcuni rinomati hotel, a soli 21 anni decide di aprire un ristorante tutto suo. Nella cucina di Danilo Osteria Creativa sono realizzati i primi insaccati di pesce, che ottengono subito un grande successo. Diventa presto necessario aprire un’ “officina” per la lavorazione del pesce e da qui nasce il brand Offishina. L’azienda a conduzione familiare è gestita insieme ai fratelli Valerio e Pamela.

CONTATTI

Sede: Via Extramurale Levante 26, 73046 Matino (Lecce)

Telefono: 3519938123

Email: info@offishina.it

Sito: www.offishina.it

FOOD 56

L’Orto di Mimì

Antonio d’Angelo, chef di Nobu Milano, celebrato ristorante fusion, è anche un agricoltore con la grande passione per il suo orto, l’Orto di Mimì, a Castel Mella (Brescia). Mimì è Domenico, il padre di Antonio, del quale ha ereditato l’amore per la terra, il riguardo per la stagionalità e la ricerca di ingredienti buoni, sani, genuini. Alla madre, abile cuoca, deve l’amore per la cucina che lo ha portato lontano. L’Orto di Mimì è un’Azienda agricola che D’Angelo porta avanti con l’amico Andrea Tessadrelli, tecnologo alimentare. Un’oasi naturale dove coltivare verdure e radici destinate alle cucine di Nobu Milano, soddisfacendone il fabbisogno. Un progetto dove la cultura giapponese incontra la biodiversità dell’Italia: vi si coltiva wasabi a impatto zero grazie all’utilizzo dell’acqua riciclata dalla serra idroponica mentre nei campi vengono allevati anche negi e mizuma. E naturalmente pomodori, zucchine, finocchi, melanzane, insalate... Nessun utilizzo di prodotti chimici e un obiettivo da perseguire: non sfruttare fonti di energia fossili.

il punto forte

Tra i prodotti e le conserve dell’Orto di Mimì, Succo di mela con 4 varietà; Pomodoro Sott’olio con una varietà antica, la Roma; Pepe di Sichuan, fresco e agrumato; “Giardiniera stagionale”, prodotta con quello che ofre l’orto; Melanzane legate a un ricordo d’infanzia; Salsa di Pomodoro, blend esclusivo di 5 varietà; Crema di Cavolfiore, dal recupero delle parti non utilizzate per altri prodotti; hutney con le rare Erbette Rainbow; Ricotta di siero di latte di pecore allevate all’aperto; e pane di campagna con farina macinata a pietra.

IN PRIMO PIANO

Napoletano d’origine e lombardo d’adozione, Antonio D’Angelo, chef agricoltore, ha iniziato nel 1991 come chef de partie in locali del Nord Italia e poi come sous chef in due ristoranti del bresciano, tra cui lo stellato Leon D’oro. Nel 2005, dopo un anno come sous chef da Nobu Milano, viene scelto da Giorgio Armani come personal chef. Dal 2009 è alla guida della brigata di Nobu e nel 2019 diventa Executive Corporate Chef di tutto il mondo F&B di Giorgio Armani. Nobu si caratterizza con una creatività culinaria tra Oriente e Occidente e la cucina giapponese contaminata dai sapori di casa e dell’infanzia, uno sguardo al Mediterraneo e al Sud.

CONTATTI

Sede: Via Santuario 115, 25030, Castel Mella (BS)

Telefono: +39 3391710622

Email: antonio.dangelo@ymail.com

Sito: ig @lorto_di_mimi

FOOD 57

Riserva San Massimo

Attraversando brughiere, aree agricole e una foresta con fonti e sentieri, si sviluppa l’azienda agricola Riserva San Massimo, un’area naturale di oltre 800 ettari nel parco lombardo della Valle del Ticino, che si caratterizza come uno dei luoghi dove viene mantenuta inalterata la biodiversità locale, a partire dalla singolarità dei prodotti coltivati. Qui la natura è coccolata e soprattutto rispettata, una ex riserva di caccia in cui 200 ettari sono dedicati da qualche anno alla coltura di un riso di altissima qualità, adorato e scelto dai principali chef italiani e internazionali. Una realtà esclusiva, con uno dei pochi corsi d’acqua di pianura che danno vita a moltissime zone umide temporanee e un territorio ricco di risorgive che irrigano le risaie. Qui è possibile coltivare tre varietà di riso di alta qualità: l’autentico Carnaroli, sia classico sia integrale, il Rosa Marchetti e il Vialone Nano. Il processo di lavorazione è esclusivamente artigianale e permette al riso di mantenere integri i sapori.

il punto forte

Tra questi prodotti maggiormente premiati di Riserva San Massimo c’è il loro re, il Riso Carnaroli, simbolo di alta qualità e risultato di un processo di lavorazione artigianale con tecniche di agricoltura a basso impatto ambientale ed emblema di un luogo unico, un incredibile contesto naturale dove la coltivazione e la produzione del riso avvengono nel rispetto dell’ecosistema esistente e della elevata biodiversità locale. Oltre al Carnaroli (classico e integrale), si coltiva il riso Vialone Nano e la varietà Rosa Marchetti.

IN PRIMO PIANO

Sito di interesse comunitario dal 2004, di cui una parte riconosciuta zona a protezione speciale, è un importante spazio di territorio naturale lontano dallo smog della città. Il lavoro continuo nei campi di Cristiano Guizzardi e la conoscenza di ogni singola pianta di Dino Massignani (direttore della Riserva e una sorta di nume tutelare di questo bosco incantato) consente un’attenta lavorazione del riso, con tecniche di agricoltura a basso impatto.

CONTATTI

Sede: Località Cascina San Massimo, Gropello Cairoli (Pavia)

Telefono: + 39 0382823710

Email: info@riservasanmassimo.net

Sito: www.riservasanmassimo.net

FOOD 58

Rossoraro

La zafferano siciliano è una produzione preziosa, per questo viene chiamato “oro rosso” della Sicilia. Alle pendici dell’Etna, infatti, questa pianta trova le migliori condizioni per la sua crescita dando vita a pistilli meravigliosi sia per sapore sia per gusto. E qui nasce la storia di Rossoraro, azienda agricola fondata a Ragalna, nel catanese, dal giovane imprenditore Giuseppe Pennisi. Rossoraro realizza una linea di prodotti multiforme e variegata grazie ai mille volti e altrettanti utilizzi che si possono fare con lo zafferano. Rossoraro firma così spezie da conservare in eleganti e raffinate confezioni, studiate appositamente per conservare profumo e sapori dell’oro rosso. Ci sono le marmellate all’albicocca e zafferano, le creme al caciocavallo siciliano, panettoni alla pesca; il tutto sapientemente realizzato con lo scopo di unire l’aroma dolceamaro dello zafferano con i più pregiati prodotti dell’incredibile tavola siciliana. Fiore all’occhiello è la fioritura ottobrina e la paziente raccolta a mano per separare gli stimmi dai fiori.

il punto forte

Su tutta la linea Rossoraro è senza dubbio il panettone zaferano e pesche candite (con lavorazione scrupolosamente artigianale) a incuriosire maggiormente, contenuto in una rafnatissima confezione a poliedro in grado di custodirne i sapori. Altro capolavoro di bontà assoluta è la confettura albicocche e zaferano, saporita e versatile, perfetta per farcire i dessert e senza dubbio sublime negli abbinamenti con i formaggi. Particolare attenzione dell’azienda e posta sul packaging dei prodotti.

IN PRIMO PIANO

Un trionfo di rosso, come il fuoco. È il colore del prezioso filamento, del marchio e, inevitabilmente, è stato scelto anche per il nome: Rossoraro. È un’azienda agricola fondata da Giuseppe Pennisi, giovane imprenditore con sede - ovviamente - alle pendici dell’Etna, più precisamente a Ragalna, in provincia di Catania. Nel 2022, tra i tanti allori e riconoscimenti vinti, ha ricevuto anche il premio Platinum per il Miele Millefiori e zafferano, riconoscimento assegnato dalla commissione del prestigioso The Wine Hunter di Merano.

CONTATTI

Sede: Via Cavaliere 11, Ragalna (Catania)

Telefono: 3441459364

Email: info@rossoraro.com

Sito: www.rossoraro.com

FOOD 59

Uova Paolo Parisi

Il cascinale Le Macchie prende il nome dai boschi di lecci che ne disegnano i confini. Qui maiali, mucche, pecore e capre vivono felici, passeggiando e nutrendosi in lungo e in largo per i 140 ettari collinari della tenuta. In mandria, gregge o branco, scaldandosi al sole, respirando aria buona.

Negli anni Le Macchie diventa casa, agriturismo, officina: tappa di chef e gourmet, un luogo speciale, un’esperienza di immersione totale nella natura, quasi fuori dal tempo.

Oggi Filippo Parisi (figlio di Paolo) e sua moglie Chiara portano avanti quello che Paolo Parisi ha costruito e raccontato negli anni, convincendo gli appassionati del mangiar bene che la giusta materia, quella grezza, è la sola capace di dar vita a capolavori del gusto. Come un tempo, ancora oggi la vita a Le Macchie ha un solo obiettivo: migliorare la qualità, l’etica nell’allevamento e l’espressione del gusto, vivendo in libertà e in completa armonia con la terra.

il punto forte

Le Macchie alleva galline dalle uova bianche, le Livornesi, perché amano la vita all’aperto. Ogni giorno, oltre al naturale misto di granaglie macinate, pascolano e razzolano, integrando così la proteina animale utile a mantenere autentico il sapore delle uova. Da questo stile di vita nasce l’uovo di Paolo Parisi: un prodotto unico, molto pulito al naso e in bocca, elastico e con una capacità di inglobare l’aria superiore alle altre uova.

IN PRIMO PIANO

Nel lontano 1981 Paolo Parisi s’innamora di un cascinale nascosto tra i colli toscani. Qui inizia a vivere in simbiosi con la natura, abbandonandosi al ritmo delle stagioni e concentrandosi sullo studio e la sperimentazione delle materie prime. Paolo Parisi si autodefinisce un “creativo”, anche se non nel senso convenzionale del termine: “non disegno, non scrivo romanzi, non compongo musica. Io creo cose buone”.

CONTATTI

Sede: Via delle Macchie 1/2, 56035 Usigliano di Lari (PI)

Telefono: + 39 0587685327

Email: info@paoloparisi.it

Sito: www.paoloparisi.it

FOOD 60

Vallillo

“Fieri di ciò che siamo”. Potrebbe racchiudersi in questa frase la vision della famiglia Vallillo che da oltre cinquant’anni promuove l’agricoltura locale con l’obiettivo di offrire prodotti di alta qualità provenienti da un’economia agraria circolare e sostenibile.

Un progetto che ripercorre diverse generazioni a partire dal ‘900 quando Donna Lucia e suo marito Cosimo realizzano un frantoio e un pastificio aziendale, concretizzando l’idea di produrre olio e pasta di nicchia. Tradizione e cultura del Made in Italy si intrecciano per soli prodotti di qualità eccellente, simbolo di esperienza e serietà.

Oggi è la nuova generazione, con Antonio, Gabriele e Ludovica, che si concentra sull’innovazione e la crescita costante, offrendo dignità e opportunità al territorio. La trasparenza, l’onestà e la fiducia sono i valori che rappresentano e che vogliono portare sulla tavola dei loro consumatori.

il punto forte

Olive e grano. Da sempre Serracapriola vive di questo, ma non solo. Questi frutti sono irrigati di passione e rispetto, ecco perché l’olio extravergine di oliva e la pasta hanno un gusto diverso. Per creare questi prodotti c’è l’osservanza dei tempi della terra e del ciclo di produzione. Entrambi vengono realizzati in strutture create ad hoc: un frantoio ecosostenibile e un nuovo pastificio, appena inaugurato, che aderisce al concetto di “Industria 4.0”. L’obiettivo è: qualità e filiera.

IN PRIMO PIANO

Identikit di due rivoluzionari: Gabriele e Antonio Defronzo. Nati e cresciuti a Serracapriola, in provincia di Foggia, si distinguono subito per le importanti esperienze professionali sul territorio nazionale. Portano avanti l’azienda di famiglia convinti di ribaltare il mercato: uscire dall’oscurità della produzione per terzi e diventare parte integrante dell’offerta. L’obiettivo è valorizzare il territorio e rimodulare l’idea degli “antichi mestieri” creando nuove dignitose professionalità.

CONTATTI

Sede: Contrada Casale Defensa, Serracapriola (Foggia)

Telefono: + 39 0882682565

Email: info@vallillo.it

Sito: www.vallillo.it

FOOD 61

Raffaele Venditti ha dato alla sua porchetta il giusto posizionamento nella lista dei prodotti leader nella tradizione italiana, senza snaturare i valori di un cibo vero che caratterizza mercati e piazze d’Italia. La storia parte a Luco dei Marsi, per merito dei suoi genitori e prosegue in un laboratorio certificato che diventa realtà consolidata dove il nuovo stile sottolinea la scelta di una altissima qualità. Il marchio Venditti prende il volo: i prodotti sono attualmente presenti nella GDO, nella ristorazione d’eccellenza, nelle macellerie qualificate, nelle migliori pizzerie e in tutte le case attraverso e-commerce. Il nuovo stabilimento è costruito secondo i canoni della sostenibilità; occupa 12mila mq di cui 5mila coperti. I progetti sono ambiziosi e la tradizione viene rivestita di elementi che soddisfano le attuali esigenze. Per il 2023 nelle maggiori città italiane è prevista l’apertura di negozi all’avanguardia, con arredi particolari che riproducono la “strada”, nobilitata dalla tecnologia e dalla vivacità dei colori.

il punto forte

Per il giusto equilibrio tra carne grassa e magra che la rende delicata e digeribile, Venditti ha chiamato “regina” dello street food la sua porchetta, incomparabile sogno dei golosi ed eccellenza che ha scalato tutte le classifiche del gusto, secondo autorevoli riviste di tutto il mondo. Nel 2010 è diventata “Campione d’Italia” sbaragliando gli artigiani di Ariccia. Grazie al successo ottenuto dalla produzione Venditti, per la porchetta è arrivata la consacrazione anche all’estero, in particolare a Eataly Londra.

Venditti

IN PRIMO PIANO

Raffaele Venditti dopo la laurea in Economia e Management, compagno di studi di sua moglie Francesca a sua volta laureata in Amministrazione Aziendale, guida l’Azienda di famiglia verso una gestione dinamica e intraprendente, orientata all’alta qualità. Tenace e intuitivo, ha sempre avuto l’obiettivo di diffondere la porchetta come una prelibatezza accessibile ai palati gourmands. Grandi e ambiziosi progetti si profilano per il futuro sostenuti da entusiasmo e dal rispetto per le proprie radici.

CONTATTI

Sede: Via Antonio Pacinotti 9, Avezzano (L’Aquila)

Telefono: +39 086352259

Email: commerciale@vendittifood.it

Sito: www.vendittifood.it

FOOD 62

Vito Cortese

Nel 2013 allo chef Vito Cortese arriva l’intuizione di creare la prima pasticceria, cioccolateria e gelateria crudista, cioè fare dolci senza cottura per rispettare le materie prime (di origine vegetale e da coltivazione bio) e lasciare i valori nutrizionali di ogni ingrediente intatto, così come lo crea madre natura. Oggi nel Cortese Café 900 a Firenze viene offerta una varietà di dolci, biscotti, cioccolato (tavolette, creme, tartufi e praline) e gelati creati con le tecniche del Crudismo e che mettono in risalto il gusto autentico delle materie prime.

Dolci che nel tempo hanno conquistato il cuore di tantissime persone che, per scelta o per necessità, non consumano più prodotti contenenti i maggiori allergeni come glutine e latte, o semplicemente desiderano rispettare la propria salute senza rinunciare al gusto, perché l’obiettivo principale è sempre quello di conquistare il palato anche dei più scettici e regalare una nuova esperienza di gusto rispettando la salute di tutti.

il punto forte

Innovazione, unicità e gusto. Questi sono i punti forti della pasticceria dello Chef Vito Cortese, che con sapienza sceglie e trasforma, senza alcuna forma di cottura, materie prime di assoluta eccellenza in dolci, cioccolato e gelati che combinano gusto e salute. Solo ed esclusivamente ingredienti di origine vegetale e naturalmente senza glutine, che possono essere consumati a crudo combinati con dolcificanti a basso indice, tutto per esaltare al massimo il gusto essenziale di ogni materia prima.

IN PRIMO PIANO

Vito Cortese, classe 1977, pasticcere e visionario. Dal 1993 nel mondo della ristorazione e dal 2008 appassionato di alimentazione sana ha riscoperto nelle tecniche della pasticceria crudista il modo di trasformare un dolce da peccato di gola ad omaggio alla salute. Cortese è il più importante pasticcere a livello internazionale in questo ambito. Dal 2014 sperimenta, crea e diffonde i suoi manicaretti attraverso negozi, consulenze e corsi di formazione a livello mondiale.

CONTATTI

Sede: Piazza di Santa Maria Novella 12R, 50123 Firenze

Telefono: 0550241691

Email: info@vitocortese.com

Sito: www.vitocortese.com

FOOD 63

Channel su canale222

RESTAURANT

65

555 Villa Gulinelli

All’interno della storica villa “Filangeri-Gulinelli” (secc. XVII - XX), immersa in uno straordinario parco secolare, il ristorante offre nelle spaziose sale, sapientemente ristrutturate ed elegantemente arredate, una interessante cucina di ricerca. I piatti combinano prodotti stagionali del territorio con materie provenienti da varie parti del mondo, in una felice contaminazione di sapori. Lo chef, Erido Gaba, ricerca e studia abbinamenti che coinvolgono palato ed olfatto in percorsi non convenzionali. Il menù prevede in prevalenza piatti di mare senza tralasciare alcune portate di terra ed anche specialità della cucina tradizionale ferrarese ottimamente rivisitata. La selezione dei vini, in continua evoluzione, offre produzioni di eccellenza italiane ad esaltare le proposte della raffinata cucina.

Curiosità: nel 1900, ospite dai conti Gulinelli, Ettore Bugatti progettò la sua prima innovativa vettura che segnò una svolta fondamentale nell’evoluzione del settore automobilistico.

il punto forte

I diversi ambienti della villa offrono la location perfetta per cene romantiche, per occasioni conviviali e per eventi esclusivi. L’ampio giardino consente, in estate, cene e pranzi all’aperto, con aperitivo a bordo piscina. La cura dei dettagli e la ricercata semplicità degli allestimenti caratterizzano la calda atmosfera del 555. La cordiale familiarità dello staff, unita alla qualità della cucina e dei vini, concorrono ad assicurare una incantevole esperienza a pochi chilometri dalla città di Ferrara.

IN PRIMO PIANO

Marco Arduini, classe 1962, titolare del 555 villa Gulinelli ha precedentemente lavorato 30 anni nel settore della moda per importanti marchi del mondo sportswear ricoprendo vari ruoli, visual merchandiser, brand manager e Sales manager. 8 anni fa ha aperto il primo ristorante coronando la passione per il buon vino e l’ottimo cibo ma soprattutto l’innata propensione per l’ospitalità.

CONTATTI

Sede: Via Frasbalda 1, 44123 Ferrara

Telefono: +39 05321861577

RESTAURANT 66

Anna Stuben

Una coppia di giovani professionisti è alla base del successo del ristorante Anna Stuben, una stella Michelin a Ortisei/St.Ulrich, in Val Gardena. Il ristorante gourmet, all’interno dell’Hotel Gardena, cinque stelle lusso aderente ai Relais & Chateaux, è ormai un riferimento indiscusso per la clientela alla ricerca di una cucina raffinata e al tempo stesso golosa. Le creazioni dello Chef Reimund Brunner nascono da un’ accurata ricerca di prodotti perlopiù di origine regionale, frutto di attenta e rigorosa selezione del meglio possibile. Il resto lo fanno il talento e la passione del giovane Reimund. Ai piatti dello Chef fanno da fantastica cornice i vini proposti da Egon Perathoner, classe 1985, un palmares di premi e riconoscimenti che confermano la elevata professionalità del sommelier altoatesino. Allievo del grande Franz Lageder, operativo per anni nella struttura di Ortisei, Egon ha una smisurata passione per i vini, che sono i protagonisti di una ricca carta con centinaia di etichette eccellenti, italiane e del nuovo mondo.

il punto forte

IIl Gardena, il più antico hotel cinque stelle di Ortisei, Bolzano, è da anni la meta preferita da una clientela di livello alla ricerca di un’ospitalità luxury ma, allo stesso tempo, a misura d’uomo. La proposta di Anna Stuben si inserisce perfettamente in questa filosofia di ospitalità, che sa essere insieme raffinata, tradizionale ed esclusiva. La famiglia Bernardi, proprietaria del Gardena, punta proprio su questo tipo di offerta, semplice e raffinata, capace di conquistare famiglie e gourmet che sono diventati clienti fedeli e affezionati.

IN PRIMO PIANO

Quello fra Reimund Brunner e Egon Perathoner è un connubio professionale perfetto. Le esperienze culinarie di Reimund hanno reso la sua esperienza un fattore determinante nella creazione di piatti di forte impatto visivo e gustativo. Gli abbinamenti proposti da Egon Perathoner, nascono proprio dalla consapevolezza di proporre all’ospite un percorso di alto livello, coerente, ma privo di inutili liturgie. Egon Perathoner rappresenta la migliore garanzia e sicurezza per chi voglia approfondire e sviluppare la propria cultura in materia.

CONTATTI

Sede: Via Vidalong 3, 39046 Ortisei (Bz)

Telefono: +39 0471796315

Email: info@gardena.it

Sito: www.gardena.it

RESTAURANT 67

Antica Corte Pallavicina

Antica Corte Pallavicina è una storia che continua ad alimentare il grande patrimonio nostrano dell’eccellenza. È l’atto costante dell’amore per una terra che si affaccia sulla golena del Po. È all’immenso fiume italiano che lo chef, Massimo Spigaroli, si rivolge per trovare il ritmo della sua cucina gastro-fluviale. Una doppia anima vive l’Antica Corte Pallavicina, una gourmet e l’altra di più immediata interpretazione. Ma il monito è solo uno: la qualità della materia prima. In un castello del ‘300, oggi l’Antica Corte continua quello che nell’800 venne iniziato e ancora oggi lo chef utilizza i prodotti coltivati nell’orto e nei campi della Corte. Antica Corte Pallavicina è Relais. Undici camere, ognuna diversa dall’altra, si offrono in un inconfondibile charm: un saggio gioco di arredo, combina elementi antiquati a pezzi di design; l’elemento rustico è il fil rouge del relais: pavimenti in cotto originale, soffitti a cassettoni, grandi camini. Tutto esalta l’emozione e l’esperienza.

il punto forte

Le grandi cantine di stagionatura risalenti al ‘300 coccolano per lungo tempo i prelibati culatelli. La venerazione del maiale è viva nel Museo del Culatello e del Masalèn. Un percorso che traccia la storia dell’antica famiglia Spigaroli nonché dell’animale prezioso. Una rappresentazione della simbologia che l’animale ha assunto nel tempo. È possibile poi fare una immersione nel bosco fluviale del Po grazie al progetto Po Forest dove è possibile incontrare l’antica razza dei maiali neri allevati.

IN PRIMO PIANO

Massimo Spigaroli è il paladino di una grande cucina fluviale per intrecciare storie fatte di identità territoriale e di materia prima. Grande conoscitore delle antiche razze suine, è riuscito a ottenere per il Culatello di Zibello la Denominazione di Origine Protetta. Non solo grandi salumi, la sua ricerca è costante anche nella preparazione di piatti con pesce di fiume. Nella sua proposta c’è una cucina che si lega alla tradizione della bassa parmense ma solo per disegnarne un un futuro nuovo.

CONTATTI

Sede: Strada del Palazzo Due Torri 3, 43016 Loc. Polesine Parmense (PR)

Telefono: +39 0524936539

Sito: www.anticacortepallavicinarelais.it

RESTAURANT 68

Antica Osteria Cera

All’Antica Osteria Cera si punta alla perfezione, all’interno di un locale “minimal” che è già di per sé, al primo impatto, una vera esperienza di sensi, profumi e gusto.

Il gioiello avviato dallo chef Lionello Cera, insieme ai fratelli Daniele e Lorena, e alla moglie Simonetta, si è col tempo guadagnato due stelle Michelin, ma senza tradire mai i sapori e la tradizione della cucina di mare veneziana. E’ senza dubbio il punto di riferimento per chi ama il pesce e tutto è curato nei minimi dettagli, dai piatti (con i diversi percorsi di gusto) all’arredamento minimalista che la rendono comunque piuttosto distante da un’osteria tradizionale.

Da sempre il cuore della cucina è il crudo di mare, ma c’è spazio anche per innumerevoli proposte della tradizione veneta e italiana. Su tutto domina la qualità eccelsa delle materie prime, con due mercati del pesce di riferimento: Chioggia e Ancona. Eccezionale la carta dei vini, in particolare sui bianchi.

il punto forte

Difficile dare un’eccellenza in un’oasi dove tutto è superlativo grazie a uno chef, Lionello, che insieme alla squadra punta sempre e costantemente ad alzare il livello. Alla base c’è la volontà di reinterpretare le tradizioni della campagna veneziana puntando sempre sulla freschezza del pescato locale e ai prodotti tipici della terraferma. Il risultato sono piatti gourmet complessi ma mai complicati, che danno una immediata naturalezza al gusto. Da segnalare la cantina, altra eccellenza ricchissima di etichette.

IN PRIMO PIANO

“Il rispetto per la materia prima e stato il nostro credo fin dal principio. Da lì in poi abbiamo sempre e soltanto inseguito i nostri sogni”. Firmato Lionello Cera. Classe 1966, su queste sue parole si basa la filosofia dell’Antica Osteria Cera e del lavoro di Lionello che, con padre pescatore e madre cuoca, nel 1985 ha trasformato una semplice trattoria di campagna in un doppio stellato Michelin insieme ai fratelli Daniele e Lorena, e alla moglie Simonetta. Lionello Cera si è formato alla Boscolo Etoile Academy di Sottomarina.

CONTATTI

Sede: Via Marghera 24, Lughetto di Campagna Lupia (Venezia)

Telefono: +39 0415185009

Email: cera@osteriacera.it

Sito: www.osteriacera.it

RESTAURANT 69

Armani Hotels

Armani Hotel Milano interpreta il concetto di lusso e di comfort nel più puro stile Armani, accogliendo ogni ospite in un mondo di sofisticata bellezza. Nel cuore del Quadrilatero della Moda, le 95 camere e suite disegnate da Giorgio Armani, riflettono la sua idea di ospitalità. Al 7° piano di Via Manzoni 31, l’iconico Armani/Ristorante e il cosmopolita Armani/Bamboo Bar sono due eleganti location con vista unica sulla città, dove gustare il meglio della tradizione culinaria italiana rivisitata in chiave internazionale e assaporare signature drink e una proposta più informale, all day dining. All’ 8° piano, Armani/ SPA, 1000 metri quadrati interamente dedicati alla bellezza e al relax, offre trattamenti individuali, fitness personalizzato, sauna, bagno di vapore, area relax e una meravigliosa relaxation pool con un impagabile panorama sul centro città. Armani Hotel Milano mette inoltre a disposizione la sede perfetta per eventi aziendali con spazi arredati secondo lo stile Armani, minimalista e sofisticato. Armani/Business Centre che si estende su 200 metri quadrati propone una sala meeting, due boardroom, postazioni pc a disposizione degli ospiti, accessibili 24 ore al giorno.

il punto forte

Diversi percorsi di degustazione proposti da Armani/Ristorante, raccomandato nell’edizione 2022 della Guida Michelin Italia. La carta porta in tavola i temi cari dello Chef attraverso ingredienti che vestono i piatti di sapori stagionali. Essenziale e lineare, la cucina di Francesco Mascheroni opera per sottrazione per arrivare all’essenza della materia prima.

IN PRIMO PIANO

«Cucino quello che mi piace mangiare, partendo dal bagaglio della grande tradizione italiana e passando da contaminazioni contemporanee, per portare in tavola tutti i profumi e i sapori di una buona cucina creata con grande passione e dedizione». Francesco Mascheroni, Executive Chef, Armani Hotel Milano. Curioso e sempre alla ricerca della perfezione, ama acquistare libri di cucina provenienti da tutto il mondo per continuare a rinnovarsi, lo Chef Mascheroni ha ereditato la passione per la cucina da mamma e nonna e sa regalare emozioni inaspettate, che amplificano lo stile Armani anche a tavola.

CONTATTI

Sede: Via Alessandro Manzoni 31, Milano

Telefono: 0288838888

Email: milan@armanihotels.com

Sito: www.armanihotelmilano.com

RESTAURANT 70

Capogiro

Capogiro è il ristorante fine dining del 7Pines Resort Sardinia, il nuovo 5 stelle parte di Destination by Hyatt inaugurato la scorsa estate a Baja Sardinia, a pochi minuti dalla Costa Smeralda. Aperto anche agli ospiti esterni, con una vista mozzafiato sul mare, Capogiro propone una cucina mediterranea con forti richiami alla tradizione gastronomica dell’isola. Lo guida l’Executive Chef Pasquale D’Ambrosio, che ama utilizzare materie prime di stagione e tecniche di cottura che ne conservano freschezza, sapori e qualità. Tra i piatti più interessanti del menu, la “Triglia in crosta di Filindeu (pasta sarda in fili sottilissimi, ndr), pesto di melanzane e mandorle, maionese di lentisco e polvere di erbaceo marino” e la “Fettuccia di grano grezzo, zucchine alla menta, ostrica marinata al Carasau, caviale ed erbette di macchia”. Il servizio, che nello stile del resort è attento ma mai invadente, contribuisce a creare un’atmosfera informale, gradevole e intonata con le vacanze in riva al mare.

il punto forte

In linea con il concetto di “laid-back luxury” del resort, l’offerta gastronomica del 7Pines Resort Sardinia è declinata in tre bar e tre ristoranti. Oltre al Capogiro gli ospiti - interni ed esternifrequentano l’arioso ristorante Spazio, al centro del resort, tra le due piscine e la Spa. Offre piatti freschi di pesce locale, insalate poke, e un angolo dedicato ai tipici Culurgiones. Cosmopolita e intrigante è invece la cucina fronte mare del Cone Club, il beach club accessibile anche dal molo privato.

IN PRIMO PIANO

Di origine campane, Pasquale D’Ambrosio scopre la sua passione per la cucina quando, ancora bambino, resta incantato dall’esibizione di un cuoco in una sagra di paese. Inizia presto la sua carriera lavorando per prestigiosi hotel italiani e partecipando a diversi programmi TV. Alla direzione delle cucine del 7Pines Resort Sardinia esprime tutta la sua filosofia, sostenibile, sensibile agli sprechi e rispettosa di un territorio che offre un’incredibile varietà di ingredienti genuini e di qualità.

CONTATTI

Sede: Loc. Li Mucchi Bianchi, Baja Sardinia Arzachena

Telefono: 07891775000

Email: info.sardinia@7pines.com

Sito: www.7pines.com/it/sardinia

RESTAURANT 71

Capperi...che pizza!

“Cultori del buon cibo e del bello”. E’ la filosofia che anima l’avventura di Capperi…che pizza! Progetto inaugurato a Milano nel 2017 dalla famiglia Acciaio, in grado di resistere con le idee al difficilissimo periodo pandemico e ora in forte rilancio nel mondo della pizza gourmet. Tradizione, prodotti genuini, materie prime di qualità sono gli ingredienti vincenti di questo brand, avviato nel cuore di Milano con la prima sede coordinata da Anita Acciaio e dalla figlia Carmen. Al centro c’è la qualità dei prodotti, come in tutta la storia della famiglia Acciaio, che affonda le radici nella Campania degli 60’ con le gastronomie Lucullus nell’area del Vesuvio. Attraverso preziose botteghe di quartiere si concentrava l’affinamento di formaggi, salumi, pomodori, conserve. Da qui l’idea di Giuseppe Acciaio, fratello di Anita, di creare un concept di pizza gourmet di altissima qualità. Oggi Capperi…che pizza! vanta già tre sedi: quella di Milano aperta nel 2017, a Salerno nel 2018 e a Castellamare di Stabia nel 2019.

il punto forte

“La nostra è una storia di famiglia, passione e impegno”. E’ la filosofia di Carmen Ciano, che porta avanti insieme alla madre Anita il progetto Capperi…che pizza! e va fiera che al timone ci siano proprio due donne. Carmen è nata a Milano, ha studiato ingegneria biomedica ma, siccome buon sangue non mente, si è presto tuffata con tutte le sue forze nel mondo del Food. “Nel nostro futuro c’è la volontà di crescere ancora, in Italia e all’estero”.

IN PRIMO PIANO

Quando si parla di pizza al centro c’è la sempre la qualità dei prodotti ed è questo il punto di forza di Capperi… che pizza!. In tutti e tre i locali le pizze vengono realizzate con farine di tipo 1 e 2, altamente digeribili. Verdure e ortaggi per il condimento sono realizzate con L’Orto di Lucullo e i Sapori di Corbara, dai pomodorini del piennolo ai fichi del Cilento o le alici di Cetara. Le materie prime sono incredibilmente ricercate, segno inequivocabile del Made in Italy, inoltre ogni ricetta garantisce la tracciabilità del fornitore.

CONTATTI

Sede: Piazza S. Maria del Suffragio 3, Milano

Telefono: 0287073392

Email: milano@capperichepizza.com

Sito: www.capperichepizza.com

RESTAURANT 72

Cucina Bacilieri

Nata dalle ceneri di un’osteria del centro di Ferrara, cucina Bacilieri riflette l’idea che lo chef e patron Michele Bacilieri ha della ristorazione moderna, un luogo dove arte e cucina trovano naturale sintesi. Nove tavoli e uno chef table per un’esperienza immersiva in una delle sale più giovani per quanto riguarda i ristoranti fine dinning della regione Emilia Romagna. Due menu degustazione compongono la parte più creativa della carta, tra mare e terra Bacilieri ti rende partecipe di un percorso tra tecniche di cottura e la scelta di una materia prima frutto di una accurata selezione.

Bacilieri è diventato un vero e proprio must per gli appassionati che da tutto il mondo in visita a Ferrara prenotano un tavolo anche con settimane di anticipo La carta dei vini è affidata a Davide Palmiero, giovane sommelier con alle spalle esperienze al Glam di Enrico Bartolini o al Gellius di Alessandro Breda. La sua filosofia è quella di sostenere la visione dello chef indagando continuamente nel mondo del vino artigianale.

il punto forte

Territorialità e stagionalità sono parole d’ordine per un ristorante sostenibile. La cura per i dettagli non deve venire meno nel rispetto del lavoro degli artigiani che procurano le materie prime trasformate dallo chef in opere appaganti per anima e corpo. La squadra si compone di ragazzi giovanissimi accumunati da passione, talento e stessa visione del futuro. Al fianco dello chef ci sono Fabio Bottazzi, Daniele Cenacchi e Davide Goretti. In sala Luca Botti, Giada Castaldini e Davide Palmiero.

IN PRIMO PIANO

Lo chef Michele Bacilieri dopo studi enogastronomici costruisce la sua esperienza nelle cucine regionali per poi approdare alla storica Mezza Luna. È qui che trova la sua dimora, da cui nasce il rinnovamento che porta alla fondazione della Cucina Bacilieri di cui è chef e socio fondatore. La validità del percorso è riconosciuta dopo solo un anno con l’assegnazione del cappello della guida de L’Espresso. Negli anni successivi si sono aggiunti le menzioni nella guida Michelin e del Gambero Rosso.

CONTATTI

Sede: Via Terranuova 60, 44121 Ferrara

Telefono: +39 0532243206

Sito: www.cucinabacilieri.it

RESTAURANT 73

Dalla Gioconda

Nata come dancing pizzeria negli anni ‘50, il ristorante Dalla Gioconda conserva ancora oggi la leggerezza impressa in quel nome (e il suo juke box) anche dopo la profonda ristrutturazione che l’ha trasformato in un luogo di emozioni, in un’unione di mondi e di storie diverse che prendono vita fra mare e colline grazie all’opera dei titolari Stefano Bizzarri e Allegra Tirotti Romanoff.

Una cucina che ricrea partendo dalla decostruzione e dal gusto di piatti della memoria trasformandoli in qualcosa di nuovo oltre a una cantina con 500 etichette in continua evoluzione. Dalla Gioconda si trova in un parco naturale vista mare immerso nel verde del monte San Bartolo. Si mangia fra le pietre rosa del Furlo, fra il giallo e l’azzurro degli orizzonti e del mare, con i tavoli in ceramica dai bordi salati a mano, i cotti naturali di Brioni, la graniglia, i rosmarini, gli allori, i fiori, l’orto di aromatiche e i camini che rendono Dalla Gioconda un posto che vuole guardare al futuro con un occhio pieno di vita.

il punto forte

Dalla Gioconda è il primo ristorante certificato plastic free in Italia. Dal locale è stata eliminata la plastica monouso: una scelta fatta per rispettare l’ambiente, per responsabilizzare anche i fornitori ad un uso più consapevole e sensibilizzarli ad utilizzare materiali compostabili. Inoltre, a 500 metri dal ristorante trova posto un orto naturale, secondo la filosofia del giapponese Masanobu Fukuoka, per garantire freschezza e stagionalità di alcuni ingredienti locali.

IN PRIMO PIANO

Il gestore Stefano Bizzarri, laureato in economia alla Bocconi , viaggia il mondo lavorando in ristoranti mentre studia botanica. Amante del mare, rappresenta la parte concreta ed etica del progetto. La compagna Allegra Tirotti Romanoff, laureata alla Marangoni, lavora per quattro anni come fashion designer; appassionata di armonie tra le diversità di colori e materiali, dedita al gusto e amante della buona cucina, si è occupata del design del ristorante e rappresenta la parte creativa del progetto.

CONTATTI

Sede: Via dell’Orizzonte 2, 61011 Gabicce Monte (PU)

Telefono: +39 0541962295

Email: ristorante@dallagioconda.it

Sito: www.dallagioconda.it

RESTAURANT 74

DaV Milano by Da Vittorio

Portare un angolo di Brusaporto all’ombra delle Tre Torri: è questa la nuova scommessa del Gruppo Da Vittorio. L’apertura del casual dining - al primo piano della Torre Allianz a City Life, 60 coperti all’interno e 90 nella terrazza con affaccio sulla piazza - regala alla metropoli meneghina un indirizzo imperdibile dove ritrovare il gusto e lo stile che hanno reso la famiglia Cerea una delle dinastie gastronomiche più importanti d’Italia. A guidare la brigata di cucina i giovani chef Paolo Pivato e Nicholas Reina, formatisi sotto lo sguardo di Chicco e Bobo Cerea. Una squadra affiatata e competente, per un’esperienza gastronomica di rilievo: accanto a piatti cult come il pacchero e l’elefantino con patate al forno e pomodorini canditi, il menù propone sempre sfiziosi aggiornamenti stagionali. Non manca la selezione di pizze, dalla napoletana alla pala romana, fino a quelle con topping gourmet firmate da Alessio Rovetta. Gustosa novità, in stile Cerea, è l’antipasto in condivisione, anzi in CondiviDaV: 9 portate in formato sharing (carne, pesce e vegetariano) per accontentare tutti i palati al tavolo.

il punto forte

DaV Milano rispecchia i canoni che contraddistinguono il modello delle emanazioni del Gruppo Da Vittorio sotto l’egida DaV: proposta informale ma centrata sulla massima qualità della materia prima, location curata nei minimi dettagli e stile di accoglienza fresco, veloce e internazionale. A garantire la continuità con gli standard di servizio del sistema Da Vittorio, il General Manager Salvatore Impieri, il Restaurant Manager Stefano Lotti e il Bar Manager Cosimo Nucera.

IN PRIMO PIANO

Talenti cristallini quelli degli chef Nicholas Reina e Paolo Pivato: il primo, classe ’93, si fa le ossa in ristoranti come il mitico The Fat Duck in Berkshire e il Noma di Copenaghen prima di approdare alla corte dei Cerea; il secondo matura in grandi realtà gastronomiche di hôtellerie come l’hotel Cristallo di Cortina e il Grand Hotel et De Milan e allo stellato Dolada di Plois d’Alpago. Oggi, sotto la guida di Chicco e Bobo Cerea, propongono menù intriganti che rispecchiano lo stile e la filosofia culinaria di Da Vittorio.

CONTATTI

Sede: Torre Allianz, Piazza delle Tre Torri 3, Milano

Telefono: +39 0236723830

Email: davmilano@davittorio.com

Sito: www.davmilano.com

RESTAURANT 75

Duomo - Ciccio Sultano

In fondo a una via storica, si innalza la cupola del Duomo di Ragusa. E su ambo i lati della strada, rimangono impresse decine di impronte storiche con un’unica storia che le può raccontare: quella del Ristorante Duomo, situo all’interno del Palazzo La Rocca, che porta la firma dello chef Ciccio Sultano. Lontano dai trambusti di una Sicilia mai raccontata e fulcro di una visione artistica, nasce nel 2000 in via Via Capitano Bocchieri, 31, un progetto ristorativo a due stelle Michelin con l’intento di valorizzare la tradizione gastronomica siciliana esaltandone le peculiarità e i lasciti. Il Duomo di Ciccio Sultano è una tela bianca che cambia colori e dimensioni ad ogni portata attraversando il tempo e lo spazio. Ma nulla di tutto questo sarebbe possibile senza Gabriella Cicero in qualità di direttore generale che conduce ritmi e sfumature di questa opera identitaria ricca di profumi, idee e convergenze geografiche. Un grande lavoro di squadra in sala e nella vita.

il punto forte

I punti di forza del Ristorante Duomo di Ciccio Sultano si riscontrano su due differenti fronti: la cornice barocca su cui sorge il palazzo La Rocca all’interno del quale troviamo il ristorante e l’attenzione per la materia prima, fautrice di un menu che esprime il lato sensibile e indomato della Sicilia. I percorsi culinari offerti prendono il nome di Esperienza Sultano e Basileus Hyblon da cui sgorgano sogni, identità e contaminazioni di una Sicilia storica e attuale.

IN PRIMO PIANO

Ciccio Sultano, classe 1970, non nasce in Sicilia. Le sue origini piemontesi e la formazione in una pasticceria di Vittoria lo catapultano, però, giovanissimo in preparazioni dai sentori arabo-normanni che gli lasciano una dolce cicatrice al cuore e che lo legherà per sempre alla Sicilia. Le numerose esperienze gastronomiche in giro per l’Italia, l’Europa e gli Stati Uniti rafforzano saperi ed emozioni che oggi sono veicolate nel tempio della sua espressione culinaria, il Ristorante Duomo a Ragusa.

CONTATTI

Sede: Via Capitano Bocchieri 31, 97100 Località Ragusa Ibla

Telefono: 39 0932651265

Email: reservation@ristoranteduomo.it

RESTAURANT 76

Grazia Deledda

Grazia Deledda è un raffinatissimo ristorante di Roma che da venticinque anni porta avanti con instancabile passione una tradizione culinaria di alta qualità e profumi tipici della cucina sarda e marinara. Uno staff super professionale con un atteggiamento sempre allegro e amichevole, il tutto sapientemente condito con il lavoro di una squadra davvero molto affiatata.

Il ristorante Grazia Deledda nasce nel 1997 dall’idea di Pino Sanna e Giampaolo Porcu, soci dell’attività e cugini nella vita. Il loro intento era quello di unire le loro personali esperienze lavorative maturate nel corso degli anni e portarle in un unico posto: al Grazia Deledda. Da qui tutto ha iniziato a prendere forma in modo semplice e naturale. Nel 2003, dopo la scomparsa prematura del padre, arriva Andrea Sanna ad affiancare lo zio nell’impresa iniziata anni prima. Nel corso degli anni è rimasto tutto invariato: lo staff, le specialità di pesce e soprattutto il clima confidenziale e accogliente che da sempre caratterizza questo angolo di Sardegna presente nella Capitale.

il punto forte

Non si può non soffermarsi sulla assoluta qualità e raffinatezza del pesce servito al Grazia Deledda. Tra i pezzi forti ci sono senza dubbio le famose linguine all’astice con pachino, un classico del menù in grado di rendere felici tutti gli appassionati di crostacei. Menzione d’onore per il polpo reale che arriva con cadenza giornaliera. Il menu è molto variegato con un’ampia possibilità di scelta fra antipasti di mare e terra, paste e risotti, carni e pesce. Tradizione sarda rivisitata con fantasia e originalità dagli chef.

IN PRIMO PIANO

Dopo la scomparsa nel 2003 di Pino Sanna, al timone del ristorante è rimasto il cugino fondatore, Giampaolo Porcu, che è l’amministratore della società e riesce a trasmettere a tutto lo staff del ristorante la sua pura energia sarda, unita a modi da gentleman. Al suo fianco c’è il figlio di Pino, Andrea Sanna, anche lui socio, anima innovativa del ristorante che cura in modo particolare la comunicazione e le pubbliche relazioni. Per entrambi cortesia, disponibilità dello staff e professionalità sono alla base del servizio da offrire.

CONTATTI

Sede: Via Sacco Pastore 14, Roma

Telefono: +39 068604333

Email: info@langosteria.com

Sito: www.ristorantegraziadeledda.it

RESTAURANT 77

Il Sanlorenzo

Punto di riferimento della cucina di mare a Roma è il Sanlorenzo. Qui si sposano competenza, conoscenza e materia prima e l’ospite è il centro di ogni attenzione. L’ambiente elegante e la freschezza del pesce sono la promessa che questo ristorante rinnova ogni volta. Ottima la capacità di creare un’atmosfera rilassata che accompagna la scelta di un menù che segue una linea fondamentale, la stagionalità. I crudi la fanno da padrone e non c’è competitor che tenga; il Sanlorenzo è il posto da scegliere per emozionarsi del mare che riescono a portare a tavola. Il punto forte è senza dubbio non solo nella materia prima eccellente, ma nel rispetto che le viene dato, il Sanlorenzo è un viaggio che ha in sé la possibilità di soddisfare ogni palato. Il pescato è locale sottolineando l’importanza che il Sanlorenzo dà al territorio. La carta dei vini è ambiziosa e soprattutto coraggiosa. Circa 900 sono le etichette che possono solleticare gli abbinamenti, ma la ricerca è in costante evoluzione.

il punto forte

Il punto di forza sono i crudi. Quasi a sfidare la perfezione nel taglio, la composizione è di una semplice e raffinata eleganza. Gli abbinamenti giocano con i diversi sapori e non stonano mai anche se in compagnia di pesci diversi. La proposta che va dall’esplosivo carpaccio di gamberi, agli scampi e agli altri crostacei fa volare il gusto, senza dimenticare le vongole di Ponza, delicate e succulente. Il patron di casa è abile conoscitore della materia prima e sa ogni volta confermare l’eccellenza.

IN PRIMO PIANO

Enrico Pierri è la schiettezza che il Sanlorenzo riesce a dare. Grande conoscitore della materia prima, è lui, insieme a Elena Lenzini, a guidare il ristorante. La sua supervisione in cucina è il tocco in più che trasferisce al cliente. Partenopeo di nascita, riesce a trasferire l’amore per il mare in ogni piatto. Enrico ha a cuore una idea di sostenibilità: aderisce con il suo lavoro alla salvaguardia del tonno rosso che per ragioni di tutela del pesce, viene servito solo da maggio a settembre.

CONTATTI

Sede: Via dei Chiavari 4/5, 00186 Roma (RM)

Telefono: +39 066865097

Email: info@ilsanlorenzo.it

Sito: www.ilsanlorenzo.it

RESTAURANT 78

L’Argine a Vencò

Quando Antonia Klugmann ha deciso di costruire il proprio ristorante ha pensato immediatamente alla sua Regione, il Friuli-Venezia Giulia, e a un territorio di confine come il Collio Goriziano che molto ha in comune con la città di Trieste, dove è cresciuta. L’Argine a Vencò, aperto nel 2014 e subito premiato da una stella Michelin, è ospitato in una struttura moderna integrata nella campagna e contigua ad un mulino del 1600. Un ambiente intimo in cui un menù stagionale è servito ad una ventina di ospiti. La Chef, sempre presente in cucina, trova ispirazione nella natura circostante e nel dialogo continuo con i produttori locali. La reperibilità degli ingredienti è una delle chiavi di una cucina che pone a vegetali ed erbe la stessa attenzione dedicata a carni e pesce. Tecniche tradizionali e moderne sono impiegate per ridurre gli sprechi valorizzando ogni parte degli ingredienti. L’esperienza a Vencò è completata dalla possibilità di soggiornare nelle camere.

il punto forte

Gli ospiti dell’Argine a Vencò possono osservare la campagna e i suoi cambiamenti attraverso le vetrate del ristorante. Il trascorrere del tempo si riflette in cucina. I due menù degustazione cambiano seguendo la stagionalità dei singoli piatti. La proposta si rinnova gradualmente nel corso dell’anno evitando ripetizioni nostalgiche e interpretando gli ingredienti tipici del territorio circostante, attraverso l’immaginazione e la creatività della Chef.

IN PRIMO PIANO

Le sorelle Klugmann sono nate e cresciute a Trieste. Antonia ha iniziato a lavorare in cucina ventenne e, completato il proprio apprendistato, ha deciso di diventare imprenditrice. Titolare di sé stessa ha creato nel tempo una realtà ristorativa nel Collio Goriziano coerente con i propri valori dando espressione alla propria sensibilità senza forzature. Vittoria, dopo la laurea in economia, ha deciso di lasciare una carriera in ambito amministrativo. Oggi è restaurant manager a Vencò.

CONTATTI

Sede: Località Vencò 15, 34070 Dolegna del Collio (Gorizia)

Telefono: +39 3505212804

Email: info@largineavenco.it

Sito: www.largineavenco.it

RESTAURANT 79

La Gattabuia

Un luogo dove la tradizione si fonde con una proposta di cucina fresca e giovanile .

Rappresenta tutto questo La Gattabuia, il ristorante Trasteverino sito all’interno di una storica taverna del 1600 che in passato ospitava un carcere papalino (da qui il nome Gattabuia). Meta ideale per chi decide di vivere un’esperienza unica nel centro della Capitale, La Gattabuia è anche il ristorante perfetto per chi vuole regalarsi una cena di lavoro fuori dall’ordinario o per chi decide di passare una piacevole serata in famiglia all’insegna della romanità.Oltre la cucina i punti di forza del locale sono sicuramente uno staff giovanissimo e affiatato e la cantina in continua evoluzione, frutto di una selezione attenta e quotidiana. Oggi conta circa 150 etichette, che spaziano tra piccole realtà territoriali attraversando l’Italia in tutte le sue regioni.

il punto forte

Oltre alla posizione centrale, che inevitabilmente dona un fascino suggestivo e unico alla location, La Gattabuia si contraddistingue anche per la qualità e la ricchezza della sua cantina vini, e per la volontà, inseguita da sempre dal titolare Vincenzo Taito, di far viaggiare sullo stesso piano la tradizionalità e storicità dei piatti proposti con un ambiente però fresco e giovanile. Creare e offrire un menù basato proprio sulla tradizione romana è, infatti, il diktat fondamentale che guida il lavoro, le idee, e i piatti del ristorante trasteverino .

IN PRIMO PIANO

Vincenzo ed Elisabetta Taito, fratelli entrambi under 35, si occupano quotidianamente della gestione del ristorante trasmettendo la loro passione per la tradizione romanesca. Vincenzo, laureato in Economia del Turismo e con una breve esperienza lavorativa nel mondo della finanza, si dedica principalmente allo sviluppo delle strategie di crescita del brand e della gestione amministrativa, mentre Elisabetta, con formazione in ambito prettamente enogastronomico, si occupa della coordinamento della brigata di cucina.

CONTATTI

Sede: Via del Porto 1, Roma Trastevere

Telefono: +39 06584813

Sito: www.lagattabuia.it

RESTAURANT 80

Langosteria

Un labirinto di sogni e sapori, un viaggio alla ricerca del piacere. Una certezza per gli amanti del pesce. A Milano, in Via Savona 10 ha sede uno storico indirizzo in un luogo elegante, ma nel quale sentirsi a proprio agio. Immergersi in profondità nel mondo Langosteria, significa assaporarne gli ingredienti che l’hanno resa il luogo prediletto per chi vuole farsi incantare dal richiamo del mare. Il pesce e tutte le materie prime sono eccellenti e cucinate con cura, ricercatezza e sperimentazione. L’ispirazione dei menù parte dal territorio di estrazione dello Chef Domenico Soranno, la Puglia, e dalla conoscenza della materia prima e dei sapori, priorità assoluta. Il canto del mare si esprime in tutta la sua forza e sapidità combinando eccellenza e sapori autentici. Qui il mare si vive e si gusta. Il singolo ingrediente si combina al pescato più fresco nel pieno rispetto della stagionalità. L’esperienza è esaltata da un servizio che pone la massima attenzione a ogni dettaglio, rendendo Langosteria una vera e propria icona del fine dining milanese.

il punto forte

Il pesce utilizzato è rigorosamente pescato ad amo nelle acque del Mar Mediterraneo. Si predilige pesce bianco ma anche quello azzurro è molto utilizzato. Nella proposta della Langosteria immancabili sono i crostacei: dagli scampi delle Tremiti, ai gamberi rossi di Sicilia, di Santa Margherita Ligure e il King Crab, il “Re” dei crostacei, che arriva dal Mare di Bering, Alaska. Il piatto più rappresentativo è il King Crab alla catalana.

IN PRIMO PIANO

Enrico Buonocore, imprenditore rivoluzionario, ha la passione nel dna. Vivendola fino in fondo ha creato quello che oggi è un punto di riferimento per la ristorazione a Milano (e non solo). Enrico è sempre stato “oltre”. La sua visione si fonda sulle sue origini salernitane e sulle esperienze fatte durante le scorribande in Francia. La linea di cucina della Langosteria punta sulla freschezza, sulla qualità delle materie prime. Sull’essere, non sull’apparire. Il suo successo si basa su un semplice segreto: fare sentire i clienti in famiglia.

CONTATTI

Sede: Via Savona 10, 20144 Milano

Telefono: +39 0258111649

Email: info@langosteria.com

Sito: www.langosteria.com

RESTAURANT 81

Maniman Inosteria

Maniman è una parola genovesissima, difficilmente traducibile, che ben descrive un lato caratteristico del territorio ligure e dei suoi abitanti, abituati alle sfide e per questo sempre attenti a prevedere ogni possibile avversità, “non si sa mai”. Maniman è un ristorante ma non solo. È l’espressione del rispetto incondizionato nei confronti della cucina ligure, sempre salvaguardata nella tradizione e nell’anima, ma sviluppata con tecniche culinarie innovative, in costante evoluzione. L’approccio all’ospite è sartoriale, il menu è libero e ispirato, ricco di contaminazioni audaci e inaspettate, ma nessun dettaglio è lasciato al caso. Protagonisti sono i prodotti del territorio, rigorosamente stagionali, che permettono all’offerta di variare costantemente. Cuore e dedizione, curiosità e gioco sono gli altri elementi che completano l’esperienza, insaporendo ogni portata con la passione di chi ha come obiettivo principale quello di sorprendere e sorprendersi, rivoluzionare e rivoluzionarsi.

il punto forte

Da Maniman onorare e sovvertire la tradizione è la massima forma di contemporaneità, è essere profondamente consapevoli delle proprie radici - rispettate, amate e studiate con cura - per poter valorizzare i piatti-dogma in maniera innovativa e sorprendente. La tradizione non è più, quindi, un limite; diventa invece un punto di partenza per un’esplorazione inattesa, mai banale, sempre sfidante. La trasformazione rispettosa del classico è una costante tensione alla qualità estrema, all’eccellenza.

IN PRIMO PIANO

Maniman è un progetto fatto soprattutto di persone. Un progetto della cui cucina tiene le redini Manuel, cuoco sperimentatore che ha coniugato la passione per le sue radici con la visione nitida e anticonformista del buon giramondo. Lavora con lui da oltre dieci anni Stefano, che unisce un impareggiabile savoir-faire di sala a una conoscenza altrettanto fondamentale del mondo dei vini. Nella squadra è di recente entrato Marco, fratello di Manuel e pastry-chef dall’esperienza internazionale.

CONTATTI

Sede: Via Nazionale 101, Sestri Levante Genova

Telefono: +39 3890662011

Email: continocontino.contino@gmail.com

RESTAURANT 82

Marco Polo 1960

Dal 1960, Marco Polo sul lungomare di Ventimiglia, a poca distanza dal porto turistico, è punto di riferimento per una grande cucina di pesce. Un indirizzo molto apprezzato - anche dai clienti in arrivo dalla Francia - dove si perpetua la storia della famiglia Pani e di una passione tramandata di generazione in generazione. Prima la nonna Maria con Oreste, e i primi pali piantati sulla spiaggia, poi Marco, figlio dei fondatori, e oggi il giovane Diego, che ha raccolto la sfida e porta avanti la filosofia del Polo 1960, fedele ai valori originali di ospitalità e accoglienza. Il giovane chef propone oggi una “cucina di frontiera”, con rivisitazioni contemporanee ma legate ai piatti della tradizione come la gustosa“Fricassea d’astice con tagliolini freschi e basilico, un piatto di mio padre” o il “Risotto 1960 al polpo e alle erbe di mia nonna Maria”. Un menu divertente e ricco di contrasti, fatto di pochi ingredienti freschissimi, con cotture innovative. La sala richiama le atmosfere di uno chalet di mare o una barca d’epoca. Si accede poi alla terrazza e al giardino estivo, un’oasi curata e finemente allestita dove godersi un pranzo o una cena, a pochi passi dal mare.

il punto forte

Una location suggestiva che richiama i colori del mare, e che durante la bella stagione mette a disposizione dei clienti anche lettini e ombrelloni, proponendo tutti i servizi necessari per trascorrere una giornata all’insegna del buon cibo e del relax assoluto. Grazie a un servizio accurato e all’esperienza che deriva per il giovane proprietario dall’avere frequentato il ristorante di famiglia fin da piccolo

IN PRIMO PIANO

Formatosi nelle cucine del Louis XV di Montecarlo di Alain Ducasse e alla corte di altri grandi cuochi, tra cui Gualtiero Marchesi, il giovane erede della famiglia proprietaria nel 2018 decide di tornare a scrivere la storia del Marco Polo 1960, aprendo così un nuovo capitolo del ristorante. Il menù firmato da Diego riunisce oggi in pochi piatti, mai scontati, la storia del ristorante, di Diego stesso e del terroir. In sala per l’accoglienza è affiancato con garbo e competenza dalla sorella Marina.

CONTATTI

Sede: Passeggiata Cavallotti 2, 18039 Ventimiglia

Telefono: +39 01841952500

Sito: marcopolo1960.com

RESTAURANT 83

Masseria Le Stanzie

Dal 1980 la famiglia Fersino, insieme ai suoi preziosi collaboratori, si adopera con la Masseria

Le Stanzìe a dare voce ad ogni pietra, raccontando a chiunque passi a trovarli la storia di donne e uomini che hanno vissuto il territorio salentino e, con duro lavoro, l’hanno fatto diventare il futuro delle nuove generazioni. Oggi come allora si coltivano relazioni e saperi, oltre a pomodori, ortaggi, legumi e grano duro, e si allevano, ovini, equini e suini, tanto quanto opportunità di crescita per il territorio. Masseria Le Stanzìe non ha perso la sua vocazione originaria di luogo di sosta e ristoro, restando disponibile ad accogliere nel suo grembo viaggiatori in cerca di tranquillità e riposo e chiunque senta la necessità di riappropriarsi delle proprie origini. Qui il ricordo delle cose passate riemerge scavando in fondo all’anima e la luce che ne deriva è autentica, non artificiale. È identità, è coscienza ed è rispetto.

il punto forte

Le Stanzìe è un’antica masseria il cui nome deriva dalla sua funzione originaria di statio romana, ossia di stazione di fermata in uno strategico crocevia rappresentato da un lato dall’“antica via dell’olio” percorsa, fino alla fine del 1800, dai mercanti di olio che, dal porto di Otranto, raggiungevano quello di Gallipoli, e dall’altro “la via dei pellegrini”, il tragitto di religiosi che da San Michele sul Gargano giungevano in preghiera al santuario di Santa Maria di Leuca de Finibus Terrae.

IN PRIMO PIANO

I tre fratelli Giuseppe, Federica e Roberto, spinti da un senso di riconoscenza nei confronti di un territorio sempre più fragile ma ancora tanto generoso, lavorano per dare continuità all’avventura intrapresa dal padre più di 40 anni fa. Con la stessa passione e la filosofia di chi li ha preceduti, si impegnano perché questo luogo possa continuare a rappresentare un crocevia per lo scambio di culture, consuetudini, dialetti e visioni, tutte accomunate da un linguaggio universale: l’emozione.

CONTATTI

Sede: S.p. 362, Km 32.900 Supersano (Le)

Telefono: +39 0833632438

Email: info@lestanzie.com

Sito: www.lestanzie.com

RESTAURANT 84

Rafel

Il Rafel è una riuscitissima scommessa imprenditoriale: uno dei più noti ristoranti della Riviera del Corallo e del nord Sardegna, oltre quarant’anni di storia alle spalle, e una nuova proprietà capace di voltare pagina rivoluzionandone il volto e la filosofia.

Lo storico locale sul Lido di Alghero, uno degli angoli più amati e suggestivi della città, nel 2021 inizia la sua seconda vita: un complesso totalmente ricostruito seguendo un concept innovativo e fortemente gree oriented, basata su una visione di architettura sostenibile e circolare, per dare vita a una struttura che sembra fluttuare sulla sabbia, accarezzando il litorale e lasciando intatto lo spettacolo del panorama sul Golfo e su Capo Caccia in un continuum visivo tra terra e mare. Oggi il Rafel accoglie i suoi ospiti con un’offerta contemporanea e integrata: un ristorante, un lounge bar e un beach club che dialogano tra loro, deliziando i visitatori con inedite proposte culinarie e un servizio impeccabile.

il punto forte

Il Rafel Restaurant nasce da un’idea ben precisa: portare avanti un processo di continua ricerca delle eccellenze del territorio e regionali, per sperimentare inedite esperienze di gusto con proposte contemporanee e in perfetta sintonia con lo scorrere delle stagioni. La regia è quella dello Chef Giuseppe Marongiu: un professionista di grande esperienza, che ogni giorno racconta agli ospiti del Ristorante la migliore tradizione culinaria locale e italiana, rivisitandola con raffinatezza.

IN PRIMO PIANO

Dopo la Laurea in Scienze biologiche con specializzazione in ambito sanitario, Andrea Pinna decide di cambiare radicalmente strada e di investire tempo ed energie ad una delle sue più grandi passioni: il mondo della ristorazione. Una lunga strada ricca di esperienze nel settore e il fortunato incontro con altri soci locali hanno condotto Andrea all’inaugurazione di due noti ristoranti nel centro città e, nel 2021, alla nuova sfida professionale del Rafel.

CONTATTI

Sede: Via Lido 20, Alghero

Telefono: 3381359465

Email: info@rafelalghero.it

Sito: www.rafelalghero.it

RESTAURANT 85

Sine by Di Pinto

Il ristorante milanese Sine, giunto al quarto anno di vita, rappresenta fino in fondo il pensiero, l’anima, la visione del suo patron, lo Chef Roberto Di Pinto. Napoletanità allo stato puro, verrebbe da dire, intrisa di cuore, coraggio e sapori, ma anche attenzione estrema verso la necessità di offrire al pubblico milanese una cucina che vada ben oltre la tipicità partenopea. Da questa consapevolezza è nata una linea culinaria che strizza l’occhio al gusto e alla golosità (come nel Raviolo ripieno di pizza Margherita) ma sa anche essere raffinata e intensamente provocante, come nell’Ostrica al Pisco Sour, presentata già staccata dal guscio, impreziosita da guacamole, coriandolo e sorbetto, un’idea fresca e mediterranea. Un altro piatto iconico di Roberto Di Pinto è la Parmigiana espressionista, ricoperta di carbone vegetale e decorata con pomodoro, mozzarella e basilico: una vera esplosione di sapori. Capitolo a parte merita poi la lunga sequenza di amuse bouche, tanto belli esteticamente quanto appaganti sotto il profilo del gusto.

IN PRIMO PIANO

il punto forte CONTATTI

Roberto Di Pinto è riuscito a costruire un’offerta ristorativa che, con sapienza e lungimiranza, punta sull’essenzialità dei sapori, anche in nome di quella che Gualtiero Marchesi definiva la “sottrazione necessaria” di ingredienti nel piatto. Ovvero, puntare su una cucina del “senza”, da cui il nome del ristorante, Sine, che in latino significa appunto senza. Essenzialità di materie, contro ogni inutile eccesso, per eliminare dal piatto ogni ridondanza e restituire alle materie prime unicità e valore.

“Suona, ca sò suonne d’oro”: la scritta luminosa sulla parete d’ingresso, esprime chiaramente la filosofia del Sine. L’invito a “sognare” è rivolto a quanti si affacciano per la prima volta alla cucina di Di Pinto, affinché si lascino trasportare in un viaggio culinario fatto di emozioni e di semplicità. Come quella semplicità gustativa del “pane cafone” o dei grissini di polenta o, ancora, della pizzetta fritta. Insomma, il Sine è magicamente ubicato nell’esatto punto d’incontro fra street food e fine dining, nel nome di un’esperienza del gusto totalmente edonistica.

Sede: Viale Umbria 126, 20135 Milano

Telefono: +39 0236594613

Email: info@sinerestaurant.com

Sito: www.sinerestaurant.com

RESTAURANT 86

Sud Ristorante

SUD è una piccola parola con molte idee. Il sole, il mare, il vulcano, la città, la metropoli, il Lago d’Averno e la Montagna Spaccata. Duemila anni di storia e più, due milioni di persone e più, concentrate in un fazzoletto di terra che è come il coperchio di una pentola dimenticata sul fuoco da qualche creatore distratto.

SUD è tutto quello che abbiamo attorno, confuso e splendente, cristallizzato in una officina del gusto: il ristorante SUD. Dove ogni giorno le idee di SUD sono gli arnesi per ricreare il Sud in una pietanza. SUD è una piccola idea con molte parole. L’amore e la passione, la furia e la fatica. L’ansia e la gioia, la ricerca e il lavoro. Parole che sono i mattoncini con cui ha costruito il suo modo di stare nel mondo: il modo di SUD.

Il ristorante offre due proposte di menù: SUD e Marianna Vitale. Il primo menù ha 7 portate e un prezzo di 75 euro (115 euro con i vini in abbinamento). Il secondo menù conta 12 portate per 115 euro (165 euro con vini in abbinamento).

il punto forte

Sono le materie che costituiscono la linfa vitale della nostra terra, sul mercato e nel mercato. La tradizione che ci ha nutrito, e la contemporaneità che ci travolge. La via laterale alla storia della tavola del Sud, vista da una prospettiva che rispetta il canone, ma accetta di violarlo per ricavarne colori inusuali. Ingredienti consueti e dimenticati, gli attrezzi di una espressività fatta di dettagli; scarti improvvisi; alternative prevedibili; domande inesplose.

IN PRIMO PIANO

Classe 1980, Marianna Vitale è nata a Napoli ed è cresciuta a Porta Capuana. Si è laureata summa cum laude nel 2004 in lingua e letteratura spagnola. Votata al culto del cibo, nel maggio 2009 ha aperto Sud Ristorante con Pino Esposito a Quarto Flegreo, in provincia di Napoli. Con imprevedibile rapidità SUD è diventato un’affidabile componente dello scenario gastronomico italiano: dal 2011, Marianna Vitale e SUD Ristorante vantano l’assegnazione di numerosi premi e riconoscimenti nazionali.

CONTATTI

Sede: Via Santi Pietro e Paolo 8, Quarto (Napoli)

Telefono: +39 3270104725

Email: info@sudristorante.it

Sito: www.sudristorante.it

RESTAURANT 87

Tiri 1957

L’amore per i dolci lievitati non conosce confini, come dimostra la Famiglia Tiri. Da più di sessant’anni si dedicano all’arte della lievitazione con una passione unica. Nel 1957 nonno Vincenzo apre la sua bottega nel borgo medievale di Acerenza. Da tre generazioni quel forno non si è mai spento. La famiglia continua la tradizione con papà Michele e con un alleato mai stanco, il lievito madre. Oggi la terza generazione, quella di Vincenzo e Giuseppe, si dedica a una intensa ricerca che unisce tradizione e innovazione. Attraverso un metodo esclusivo e rivoluzionario con 3 fasi d’impasto e 72 ore di lavorazione, hanno reinventato il Panettone, rendendolo più soffice, digeribile e profumato. La ricetta originale dell’antica Arte dell’azienda Tiri 1957 è un sunto tra tradizione e innovazione, storia e progresso, attaccamento al territorio e un’attenta selezione delle migliori materie prime. Maestri dei dolci lievitati, da sempre sono i portavoce di antichi sapori, contaminazioni moderne e nuove concezioni di assoluta artigianalità.

il punto forte

Il lievito madre, il cui ceppo è nato nella metà degli anni trenta, è l’anima vera e propria dei dolci lievitati Tiri. Nel laboratorio viene rigenerato e mantenuto in vita ogni giorno con la stessa cura e attenzione di sempre. La lavorazione è un procedimento complesso e delicato che richiede grande abilità e tempi molto lunghi. È l’ingrediente fondamentale che dona a tutti i prodotti Tiri una naturale leggerezza, morbidezza e digeribilità anche in assenza di conservanti.

IN PRIMO PIANO

Vincenzo Tiri, classe 1981, è uno tra i maggiori lievitisti italiani. Figlio d’arte, cresce nel laboratorio di famiglia tra lievito madre, farina, uova, burro e zucchero. Dopo una lunga gavetta nei laboratori dei più importanti lievitisti nazionali e internazionali, affianca, con suo fratello Giuseppe, papà Michele alla direzione dell’azienda. Oltre al suo panettone dal triplo impasto, ha aperto a Potenza la prima pasticceria al mondo di soli dolci lievitati.

CONTATTI

Sede: Via del Gallitello 277/279, 85100 Acerenza (Pz)

Telefono: +39 0971281487

Email: info@tiri1957.it

Sito: www.tiri1957.it

RESTAURANT 88

Uovodiseppia

Un ristorante pluripremiato, la Madia di Licata, e nuove sfide con Uovodiseppia Milano, il locale gourmet di Ariosto Social Club, concept contemporaneo per l’accoglienza a 360°. Ne ha fatta di strada Pino Cuttaia, lo chef piemontese che lavorava in fabbrica a Torino e finendo per scegliere, per passione, la cucina, dove ricerca ed esplora materie prime e gusti, ispirandosi alla memoria come ingrediente di partenza. A partire dal tempo, inteso come elemento prezioso, da vivere a tavola con calma e lentezza. Uovodiseppia Milano accoglie con la cucina a vista in cui ammirare ingredienti, preparazioni e cotture, proprio come si faceva da piccoli, osservando mamma o nonna ai fornelli. “Voglio liberare gli ingredienti dalla tecnica per restituire al cibo la poesia dei sapori perduti, l’emozione dei ricordi e il calore dei gesti conosciuti”, spiega lo chef. Nel bel palazzo signorile, il menu varia ogni settimana in base alla disponibilità e alla stagionalità. Tra i piatti proposti nella pausa pranzo, Uovo e Bottarga, Macco di fave e ricotta, Spezzatino di verdure e la Nuova cassata.

il punto forte

La precisione nel lavoro, appresa al Nord, il calore, la passione, gli ingredienti e le ricette della sua infanzia ritrovati al Sud gli consentono di cucinare ricordando stagioni e simboli della storia gastronomica della sua gente. Con proposte libere da virtuosismi, dove la materia prima viene trattata nella sua essenzialità, con rigorosa attenzione alla sostenibilità. Il pranzo come una volta, un rituale semplice ma sempre apprezzato dalla critica e dai clienti.

IN PRIMO PIANO

Siciliano, 54 anni, tre figli, Pino Cuttaia ha aperto nel 2000, con la moglie Loredana, la Madia a Licata (riconfermati i Cinque Cappelli nella Guida Ristoranti e Vini d’Italia 2022 de L’Espresso) dove ha ottenuto la prima stella nel 2006 e la seconda nel 2009. Dopo avere lavorato in noti ristoranti, tra cui Il Sorriso a Soriso, Novara, lo chef torna quindi in Sicilia a San Leone (Agrigento) e crea “La cucina della memoria”, nel ristorante-bistrot vista mare. L’ultima sfida a Milano, con piatti della sua Sicilia che riscaldino il cuore e riportino nella cucina di casa, dove i profumi si mescolano ai ricordi.

CONTATTI

Sede: Via Lodovico Ariosto, 22

Milano

Presso Ariosto Social Club

Telefono: 02 49621255

Sito: www.uovodiseppiamilano.it

RESTAURANT 89

Villa La Bollina

Il grande stile dell’ospitalità che caratterizza Villa La Bollina a Serravalle Scrivia accompagna anche l’irrinunciabile esperienza gastronomica. Ogni stagione qui segna un momento magico per la creatività dello chef Alessandro Scardina, che propone tre menù, risultato di una attenta ricerca di sapori e profumi. “Tracce nascoste” (8 portate), viene ideato secondo una sequenza a sorpresa suggerita dall’esperienza dello chef. “Tracce” (5 portate) prevede una serie di ingredienti che caratterizzano i piatti e ne sottolineano la stagionalità. Grande attenzione anche ai prodotti del mare quali il granciporro, i gamberi rosa di Porto Santo Spirito e la rana pescatrice. Nel terzo percorso degustativo, “Tracce della tradizione” (5 portate), vengono valorizzati i piatti del territorio: vitello tonnato, plin, arrosto della vena con bagnetto verde e purea di topinambur… Chi desidera può combinare il proprio menù consultando la Carta, ricca e golosa, che alterna fantasia e tradizione e si conclude con dolci particolari, attraverso lo studio di abbinamenti di frutti e spezie.

il punto forte

Il ristorante gourmet di Villa La Bollina, antica residenza nobiliare sulle colline del Gavi, in provincia di Alessandria, in un contesto Liberty, offre ampi spazi, soffitti alti e grandi vetrate che riportano ad atmosfere di altri tempi. Gli eleganti tavoli rotondi consentono intimità e riservatezza in ogni occasione. Tracce si propone agli ospiti in un luogo ideale per una fuga romantica ma anche per condividere eventi conviviali, privati e aziendali, di grande importanza.

IN PRIMO PIANO

Gioco di squadra a Villa La Bollina: oltre allo chef Alessandro Scardina (classe 1991), Daniele Lo Grasso (sous chef) e Sara Tosto (pasticciera) che lo affiancano in cucina, a rendere unica l’esperienza enogastronomica anche la classe e la professionalità del patron Ivan Famanni affiancato dalla moglie, la bravissima Arianna Anselmetti. La loro mission?

“Tracciare la linea del tempo colorandola di emozioni, sapori, sensazioni, gusti e profumi”. Chi lo desidera può prenotare una lezione privata di alta cucina con lo chef e la sua brigata.

CONTATTI

Sede: Via Monterotondo, 60

Serravalle Scrivia

Telefono: 0143 30 25 85

Email: hotelvillalabollina.com

RESTAURANT 90

Vitantonio Lombardo

Con l’intento di comunicare un forte senso di familiarità e consentire a ciascun ospite di sentirsi a casa, il ristorante Vitantonio Lombardo prende il nome proprio dal suo chef. Il quale, per soddisfare il suo desiderio di tornare nella sua Basilicata, ha affidato all’architetto Alessandro Tortorelli il progetto del suo gioiello. Situato all’interno di una grotta del Rione Sassi, a Matera, lasciata al suo fascino naturale di proposito, il ristorante è caratterizzato da ambienti irregolari, dove il tufo è a vista alternato da eleganti particolari in vetro trasparente che fungono da divisori fra la sala “grotta”, teatro del lavoro quotidiano dello chef e della sua brigata, e la sala “cava”, più intima, e prossima alla fornita “cantina”, una grotta a temperatura, umidità e odore naturale visibile attraverso una enorme vetrata alta cinque metri, sagomata riprendendo le forme della cavità che la ospita. Un ambiente perfetto per dar vita a un viaggio enogastronomico senza tempo, che Donato Addesso, maître sommelier, accompagna con i suoi abbinamenti.

il punto forte

Il punto forte di Vitantonio Lombardo è racchiuso nelle sue stesse origini, e nella sua continua volontà di stupire. Non è un caso, infatti, se il menu degustazione del suo ristorante, soprannominato “Cuore, Testa, Pancia”, racchiude i piatti che hanno segnato il percorso fatto fino a oggi, affiancati puntualmente da nuove creazioni rivolte al futuro. Piatti accomunati dalla volontà di regalare nuove sensazioni al palato e stimolare i sensi in un percorso che va dal pesce alla carne, passando per la terra.

IN PRIMO PIANO

Vitantonio Lombardo nasce in Basilicata a Savoia di Lucania, nel 1979. Dopo aver appreso l’arte da maestri del calibro di Paolo Teverini, Gianfranco Vissani, e Fabio Barbaglini, nel corso degli anni stipula una fraterna amicizia con Davide Scabin, al quale dedica la pizza in Black. Durante la gestione del suo ristorante ai confini con la Basilicata, nel 2011, conquista la stella Michelin, riconfermata fino all’edizione 2017. Tornato in Basilicata, il 28 maggio del 2018 si trasferisce a Matera, dove ridà vita a una grotta abbandonata da anni e apre il Vitantonio Lombardo ristorante. Sfida che vince riconfermando, già dallo stesso anno, la stella.

CONTATTI

Sede: Via Madonna delle Virtù 13/14, 75100 Matera

Telefono: +39 0835335475

Email: info@vlristorante.it

RESTAURANT 91

SOCIALIZE

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Caffè San Marco

L’Antico Caffè San Marco apre il 3 gennaio del 1914, in una Trieste commercialmente dinamica. Il Caffè è sin da subito luogo di incontro degli irredentisti italiani, tanto da diventare covo per la produzione di passaporti falsi, subendo per tale motivo il saccheggio e la devastazione a opera degli austriacanti triestini. Gli arredi originali, presenti tutt’oggi, sono in stile secessionista viennese. Nel corso del tempo Italo Svevo, James Joyce, Umberto Saba, Boris Pahor frequentavano il San Marco e in tempi più recenti Susanna Tamaro, Mauro Covacich, Veit Heiniken e Paolo Rumiz mantengono questa abitudine. Punto di riferimento indiscusso in città, il caffè offre a qualsiasi ora del giorno i dolci della tradizione mitteleuropea preparati artigianalmente, ma è ancora più ricercata la proposta della cucina dello chef Manuele Vogiatzakis. Una cucina italiana contemporanea, raffinata ed elegante. Come la scelta dei vini, dell’olio e dei liquori, accuratamente selezionati tra i produttori dell’Alpe Adria e dell’Europa Centrale.

il punto forte

Grazie a Carlo VI che nel 1719 concesse alla città il regime di Porto Franco, Trieste è la città del cafè e il Cafè San Marco è l’unico cafè storico di Trieste ad avere la propria miscela artigianale, ottenuta scegliendo accuratamente i migliori chicchi di cafè verde Arabica. Una miscela che esprime note di cioccolato, frutta secca, canditi e tabacco. La stessa miscela che viene servita ai clienti, viene confezionata in buste da 250 grammi già macinata per l’uso domestico.

IN PRIMO PIANO

Alexandros Delithanassis ed Eugenia Fenzi, partner nella vita e negli affari rilevano il caffè nel 2013, evitando così la chiusa definitiva. Con un bagaglio imprenditoriale lontano dalla ristorazione, Alexandros è un editore mentre Eugenia viene dalle Pubbliche relazioni, si lanciano nella gestione di quello che diventerà uno dei più importanti locali storici italiani. Una realtà conosciuta a livello mondiale, che entra nella classifica “The 50 greatest café on Earth” stilata dal Telegraph.

CONTATTI

Sede: Via Battisti 18/a, 34133 Trieste

Telefono: +39 0402035357

Email: info@caffesanmarco.com

Sito: www.caffesanmarco.com

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Corsini Events

Storia, servizio e unicità: sono questi i tre aggettivi che potrebbero riassumere le caratteristiche e le ambizioni di Corsini.Events, un’azienda di organizzazione eventi specializzata nella creazione di eventi unici e indimenticabili. Infatti, lavorare con Corsini.Events significa avere a disposizione risorse dedicate, competenti e che condividano con il cliente gli intenti, i desideri e la visione del loro evento.

Ciò che distingue la Corsini.Events non è solo una mentalità orientata al risultato, ben focalizzata sulla creazione di un evento emozionante e memorabile, ma è necessario sottolineare come tutto il team, composto da professionisti guidati dalle competenze e dall’esperienza dei Fratelli Corsini, interpreta e declina il concetto di Servizio - volutamente con la S maiuscola - nel senso etimologico del termine.

Affidarsi a loro significa mettersi nelle mani delle eccellenze che lavorano con le eccellenze: scelta dei fornitori, gestione accurata del budget e allocazione mirata degli sforzi selezionando il fornitore più indicato per le richieste del cliente.

il punto forte

Se è vero che l’ospitalità è un’arte antica per la famiglia Corsini, oggi Tommaso e Lorenzo sono alla guida di un team che lavora alla pianificazione degli eventi come se si abbracciassero alla costruzione di un palazzo. Infatti, ciascun evento ha un project manager, ossia una persona, prima di tutto, che comprende nel profondo le necessità dei clienti e si dedica completamente alla realizzazione dei loro desideri. Nessuno impone uno stile all’evento, ma crea uno stile ad hoc sulle necessità di ogni progetto.

IN PRIMO PIANO

Corsini Events è nata nel 2015 dai fratelli Tommaso Corsini e Lorenzo Corsini che hanno raccolto un’antica tradizione di accoglienza e ospitalità. L’azienda di organizzazione eventi è infatti legata a Villa Corsini a Mezzomonte, una splendida villa rinascimentale di proprietà della famiglia da secoli che viene messa a disposizione degli eventi da oltre 60 anni.

CONTATTI

Sede: Via Imprunetana per Pozzolatico 116, 50023, Impruneta – Firenze

Telefono: +39 055208078

Email: info@corsinievents.com

Sito: www.corsinievents.com

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Credit: Studio Fotografico Righi

Gambrinus

Gran Caffè Gambrinus Srl è società storica italiana titolare del Caffè Gambrinus. Fondato nel 1860 da Vincenzo Apuzzo, il locale viene poi ceduto a Mariano Vacca che nel 1890 lo rende bistrot-brasserie denominato “Gran Caffè Gambrinus” dal nome del leggendario re delle Fiandre diffusore della birra. Chiuso nel 1938 perché ritenuto luogo di ritrovo anti-fascista, riapre nel periodo post-bellico senza, però, troppe fortune. Nel 1973 l’imprenditore napoletano Michele Sergio rileva l’attività e, insieme ai figli Arturo, Antonio e Teresa, riporta il Gambrinus agli antichi fasti. Oggi il locale è il simbolo del caffè a Napoli, meta privilegiata per gustare la pasticceria napoletana, presentare un libro, dare un ricevimento. Tappa fissa anche per i turisti, il Gambrinus è stato ed è luogo di ritrovo di intellettuali e letterati (Wilde, Sartre, D’Annunzio, Serao, Scarfoglio). E’ al Gambrinus che Maurizio De Giovanni ha dato vita al più famoso dei suoi personaggi letterari il commissario Ricciardi.

il punto forte

Il cafè rappresenta il rito condiviso e la tradizione difusa dei napoletani. Il Gambrinus ne è storicamente “il tempio”, luogo elettivo dove la bevanda viene non solo gustata ma diviene motivo di incontro, conviviale e di lavoro, irrinunciabile break nel corso della giornata. La pasticceria è l’altro riferimento del Gambrinus sempre pronto a rinnovare la grande tradizione napoletana, nonché a dare vita a nuove delizie per la gioia di napoletani e turisti.

IN PRIMO PIANO

Michele Sergio, detto “Il Ragioniere”, voleva con tutte le sue forze ridare lustro al Gambrinus. Classe 1918, rileva dapprima il Bar Moka D’Oro e poi il Tourist Bar in via Santa Lucia; poi il Bar Brasiliano, in Galleria, fino all’acquisizione dello Storico Gran Caffè del 1973. L’avventura non è stata facile, funestata agli inizi dal colera del 1973 e dal terremoto del 1980; ma Il Ragioniere continua con tenacia a perseguire il suo sogno, poi realizzato, di restituire alla Città il suo storico Caffè.

CONTATTI

Sede: Via Chiaia 1-2, 80132 Napoli

Telefono: 081417582

Email: info@grancaffegambrinus.com

Sito: www.grancaffegambrinus.com

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Giannasi

Dire Giannasi a Milano significa usare un sinonimo di pollo allo spiedo: più che un chiosco, il locale di piazza Buozzi è un’autentica istituzione meneghina, che sa sposare la fedeltà alla tradizione alimentare italiana con la ricerca costante di nuovi sapori. Lo storico fondatore, Dorando Giannasi, ha saputo rendere il suo nome – quello di un’impresa di famiglia da self made man – uno dei luoghi del cuore dei milanesi, che da più di cinque decenni lo affollano con entusiasmo.

Una storia che inizia a metà degli anni ’90, quando in piazza Buozzi appaiono per la prima volta uno spiedo e una friggitrice. Inizia quel che hanno chiamato “la parabola del pollo”: Dorando Giannasi parte alla ricerca del mix perfetto di spezie con cui infarcire i suoi polli, per renderli unici. L’esperienza professionale e umana di Giannasi si è radicata nel tessuto urbano e sociale della città, facendone un punto d’osservazione privilegiato dei suoi cambiamenti socio economici, e soprattutto alimentari.

il punto forte

Con la bella stagione il negozio ogni giorno sforna oltre 700 volatili, interi e a tranci, senza contare tutto il resto di ciò che ofre alla clientela: crocchette, olive, polpette, patate, trippa, cannelloni, risotto, puntarelle. Tutto preparato rigorosamente nelle cucine dall’altra parte della strada e usando materie prime di qualità, scelte personalmente da Dorando Giannasi.

IN PRIMO PIANO

Dorando Giannasi nel 1959 arriva a Milano da Civago, una piccola località dell’Appennino tosco-emiliano, per cercare lavoro: ha solo 14 anni. Inizia come garzone in una polleria di Via Teodosio, svegliandosi alle 4 del mattino per lavorare fino a sera, con la sorella Graziella. Poi i due aprono il loro primo negozio in Via degli Scipioni, Negli anni Sessanta l’attività si sposta in Corso Buenos Aires, per trasferirsi definitivamente nel 1967 in Piazza Buozzi. All’inizio vendeva solo frutta.

CONTATTI

Sede: Piazza Buozzi 2

Milano

Telefono: +39 3208576881

Sito: www.giannasi1967.com

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Lido Ficò

Lido Ficò è un progetto ambizioso nato nel 2021 grazie all’impegno e alle idee innovative di due giovani imprenditori salentini che hanno puntato a valorizzare un tratto di costa Adriatica nella Marina di Marittima per dar vita ad uno stabilimento balneare integrato con la natura. Il primo passo è stato avviare un progetto paesaggistico per realizzare una delle spiagge più green nel rispetto del paesaggio e della macchia mediterranea. Ficò mira ad eccellere nei servizi e nelle comodità offerte al cliente, per offrire un’esperienza unica in uno scenario di bellezza assoluta. È situato su uno dei tratti di costa più caratteristici del Mare Adriatico, che permette di esplorare a piedi, attraverso un sentiero in riva al mare, anche le bellezze che si trovano nei paraggi, come la Cala dell’Acquaviva, una delle insenature più fotografate del Salento, famosa per l’acqua sorgiva colorata di sfumature verdi e azzurre. Ficò è anche ristorante e cocktail bar; il menù, raffinato e di qualità, è realizzato con materie prime locali, selezione accurata della carte dei vini ed eccellenti cocktail.

il punto forte

A rendere unica l’esperienza da Lido Ficò sono le strutture ordinate e impeccabili dal punto di vista estetico, le installazioni artistiche, i servizi innovativi e le comodità oferte agli ospiti: il ristorante sotto una stupenda tenda berbera, il prato che dona freschezza anche quando fa caldo, l’area relax riservata con lettini extra comfort, privé con letti a baldacchino, piscina idromassaggio, area massaggi, percorso rigenerante con acqua nebulizzata, un comodo accesso al mare e l’innovativo sistema di chiamata del personale attraverso un tastierino in dotazione.

IN PRIMO PIANO

I due soci, Pasquale Toma e Luigi Montunato, sono giovani imprenditori di Ruffano (Le), amici di vecchia data grazie alla passione comune per la musica. I due hanno fondato già nel 2009 la loro prima società che si occupa di Servizi per enti pubblici e collaborano da allora. Nel 2021 mettono a frutto la loro esperienza imprenditoriale ed iniziano questa nuova avventura nel settore turistico balneare. L’idea oggi è quella di intraprendere un’importante processo di espansione nel settore balneare in Italia.

CONTATTI

Sede: Via Litoranea, 115, Marina di Marittima (Le)

Telefono: 08331976078

Email: info@lidofico.it

Sito: www.lidofico.it

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Mi’Ndujo

ANove locali in tutta Italia, 15 anni di esperienza, 140 collaboratori e 520mila clienti serviti lo scorso anno. Stai cercando marchi stranieri con prodotti surgelati serviti frettolosamente? Questo non è il posto per te. Lo scrive Mi’Ndujo, che dal 2007 si definisce “Lo specialista del paninazzo sanizzo”, capace di cambiare il mondo culinario puntando su eccellenza e qualità anche nella realizzazione di prodotti apparentemente semplici come i panini. «A noi scherzosamente piace chiamarlo “il nostro piccolo show food” - spiegano gli ideatori dell’iniziativa - perché fin dall’inizio abbiamo scelto di non avere segreti, lavorando davanti agli occhi dei clienti in modo che potessero vedere la lavorazione del panino nei minimi particolari». Mi’Ndujo nel corso degli ani ha programmato, su basi solide, un ambizioso progetto di sviluppo che porterà all’espansione dei punti vendita prima in tutta Italia e successivamente in Europa.

il punto forte

Mi’Ndujo punta sull’amore per la terra e sul buon cibo, la mission è riuscire non solo a soddisfare il bisogno di mangiare fuori casa ma soprattutto rendere per i clienti il momento della nutrizione un vero e proprio atto di conoscenza ed esaltazione del prodotto, rigorosamente calabrese dop, che dalla terra arriva in brevi passi al consumatore. In poche parole, il mangiare consapevole e con gusto, poiché in ogni composizione c’è la sapiente fusione di quelle che da sempre sono le eccellenze locali.

IN PRIMO PIANO

Classe 1975, Marco Zicca è funder di Mi’Ndujo. Nel 2007 alza il sipario di Panino Genuino “slow show food”, che successivamente diventerà Mi’Ndujo, dove a fare da protagonisti ci sono uno staff ultra dinamico e i panini sfornati e farciti al momento con prodotti selezionati calabresi. Presidente di Confapi Turismo, è un attivo promotore e sostenitore del patrimonio calabrese. Dedica un vasto spazio alla lettura e, inutile dirlo, nel tempo libero si diletta a studiare a fondo e sfidare i grandi colossi.

Email: info@mindujo.com

Sito: www.mindujo.it

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CONTATTI

Miscusi

Fondata da Alberto Cartasegna e Filippo Mottolese, miscusi esiste per rendere le persone felici diffondendo uno stile di vita mediterraneo. Nel 2017 inaugura il suo primo ristorante a Milano, ad oggi è presente in Italia e UK. La proposta di miscusi prevede diversi formati di pasta, realizzati dalle mamme pastaie nei pastifici presenti nei locali, che il cliente può abbinare a diversi condimenti: un menù pensato per essere “good for you, good for the planet”. Il tutto in un’atmosfera che ricorda il salotto della domenica in famiglia in cui riunirsi per mangiare un buon piatto di pasta e che, alla sera, grazie al format delle “cene cantate” si trasforma in un momento conviviale dove cibo e musica si fondono.

il punto forte

Miscusi unisce un servizio accogliente, prodotti della tradizione, attenzione alla biodiversità e divertimento. 7 tipi di farine di grani antichi e legumi biologici sono trasformati nei pastifici interni ai ristoranti in trafile pronte per essere gustate con condimenti stagionali. Nel 2021 miscusi ha ottenuto, tra i primi brand food retail in Italia, la certificazione B-Corp che celebra il percorso di salvaguardia dell’ambiente e l’impegno per un modello di ristorazione sostenibile anche dal punto di vista sociale.

IN PRIMO PIANO

Classe 1989, a diciotto il suo primo aereo lo porta a Londra per un anno sabbatico immerso nella ristorazione. Rimpatria e si laurea con Lode in Economia alla Bocconi dove ha svolto un semestre di MBA alla Kelly School of Business negli US. Dopo una breve esperienza in Boston Consulting Group entra in Rocket Internet a Berlino e fonda Helpling Italia, contribuendo alla raccolta di 57M€. A 26 anni fonda miscusi. Nel 2019 è stato nominato da Forbes tra i 100 giovani italiani che cambieranno il futuro.

Email: casa@miscusi.com

Sito: www.miscusi.com

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Pane & Trita

Il food concept di Pane & Trita nasce nel 2015 a Seregno, nel cuore della Brianza, dall’intuizione di due amici visionari: Pabel Ruggiero e Filippo Lo Forte. L’idea? Fare divertire anche a tavola. Grazie a questo spirito ludico, alla qualità della materia prima, a proposte originali e inedite dai nomi ironici e, a volte, irriverenti, e a un ambiente familiare, caldo e accogliente, in breve Pane & Trita riesce a conquistare - e fidelizzare - una clientela eterogenea. Tra i cult più richiesti: il Sushi dell’Amicizia, a base di carne, Il Cono del Macellaio (una parigina da cono gelato ripiena di cream cheese con sfere di carne di manzo avvolte in minuscole sfere di riso soffiato), gli uramaki di Black Angus e il colorato e impertinente Uniporco (il panino più instagrammato del web con pane rosa glitterato e maionese arcobaleno). Se per salumi e formaggi vengono privilegiati fornitori italiani, la carne è per metà da capi nazionali e metà da Argentina e Arkansas. Deus ex machina dei menu food & drink Pabel Ruggiero.

il punto forte

Entrare in un locale Pane & Trita significa vivere un’esperienza a 360°: l’interior design è particolare e immerge in una wunderkammer che riporta indietro nel tempo, dal vecchio televisore a tubo catodico al frigorifero anni ’50, dal bancone in stile londinese alle sedie del cinema, dalle teste di moro in ceramica della tradizione siciliana alle pareti tappezzate di manifesti pubblicitari che ricordano le opere di Mimmo Rotella. A caratterizzare il concept di P&T l’approccio rivoluzionario e mai scontato al mondo della carne.

IN PRIMO PIANO

Oggi, accanto a Pabel e Filippo, ci sono Stefano Mandaradoni e Danilo Giaffreda. Sull’onda del successo, il brand si è già allargato alle province di Monza, Lecco e Como (Muggiò nel 2017, Cantù nel 2018, Villasanta e Costamasnaga nel 2019), sino ad arrivare a Milano nel vivace quartiere di Porta Romana (Via Muratori) nel 2021 e all’apertura di un secondo locale a Como (località Tavernerio) nell’ottobre del 2022. In programma per i 4 imprenditori nuove aperture anche fuori dalla Lombardia.

CONTATTI

Sede: Via Montello 27, 20831 Seregno

Telefono: 03621980203

Email: info@panetrita.it

Sito: www.panetrita.it

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Pizzium

Pizzium propone la pizza tradizionale napoletana realizzata con materie prime di qualità e una preparazione meticolosa dell’impasto, a lunga lievitazione ottenuto grazie a una miscela di grani con aggiunta di germe di grano. L’inconfondibile pizza napoletana realizzata con farina di tipo “0’’, garantisce un impasto digeribile e fragrante con un cornicione alto e ben alveolato, estremamente morbido e un condimento con ingredienti selezionati con cura. Gli artigiani di Pizzium lo definiscono “l’impasto intelligente”, perché si mette in discussione ed è sempre in continua evoluzione, senza perdere la propria identità semplice delle origini. Ha una doppia lievitazione con un minimo di 24 ore sia a temperatura ambiente, che controllata. Gli abbinamenti con ingredienti e materie prime di qualità IGP e DOC, sono utilizzati e trovano la massima espressione nelle ormai note pizze regionali per un viaggio lungo l’Italia, in un solo morso.

il punto forte

La vera forza di Pizzium nasce dal connubio di tre ingredienti specifici: la location, la sala e il prodotto. Questi elementi insieme creano un’esperienza di consumo unica. La pizza napoletana è abbinata ad elementi innovativi: l’ambiente dal design semplice ma allo stesso tempo unico, il personale preparato e accogliente, il servizio preciso e veloce. Su queste 3 semplici regole PIZZIUM ha costruito il suo successo.

IN PRIMO PIANO

Stefano Saturnino, imprenditore brianzolo specializzato nel settore food retail, è noto per aver fondato numerose insegne di successo. Dopo la prima esperienza imprenditoriale con Panini Durini, ha dato vita a diversi brand legati al mondo pizzeria e non solo: Marghe, Giolina, Crocca e Pasticceria Gelsomina. Negli ultimi 6 anni ha sviluppato il progetto PIZZIUM, oggi a quota 35 pizzerie su territorio nazionale e con un piano di espansione che prevede l’apertura di 15 nuovi locali nel 2023.

CONTATTI

Sede: Via Bergamo 14, 20135 Milano

Telefono: +39 0229413412

Email: pizziumspa@legalmail.it

Sito: www.pizzium.com

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Salumeria Monte San Savino

La storia della Salumeria di Monte San Savino parte da una piccola bottega di Monte San Savino, antico borgo nel cuore della campagna toscana. Era il 1968 quando il maestro salumiere Walter Iacomoni si specializzò nella preparazione della porchetta cotta a legna, della finocchiona e di altri salumi tipici toscani, avviando la fortunata esperienza della Salumeria di Monte San Savino. Il passare dei decenni, l’innovazione tecnologica, sempre nel nel rispetto delle tradizioni e il successo commerciale non hanno alterato la filosofia originale. L’eredità di Walter e della moglie Rosina è stata raccolta dal figlio Alessandro che, animato da uno spiccata visione imprenditoriale, ha permesso alla Salumeria di Monte San Savino di consolidarsi e di affermarsi tra i più apprezzati brand del settore nei mercati italiani e internazionali. L’azienda ha costantemente ampliato il proprio assortimento di salumi, ma la realizzazione di ogni prodotto avviene ancora all’insegna dell’artigianalità, dell’attenta scelta delle materie prime, della cura ai dettagli e, soprattutto, della passione.

il punto forte

In principio fu la porchetta: il prodotto più tipico di Monte San Savino rappresenta da sempre una eccellenza aziendale. Un motivo d’orgoglio è rappresentato anche dalla finocchiona IGP. Una particolare attenzione e salvaguardia è rivolta alla preparazione dei salumi più tipici della Toscana riconosciuti come PAT ma anche il prosciutto toscano Dop e gli arrosti, una speciale linea dedicata all’antica razza di cinta senese e anche la favolosa bresaola di chianina. A tutto questo si aggiunge anche una linea biologica.

IN PRIMO PIANO

Fin da giovanissimo Alessandro Iacomoni seguiva il babbo Walter nella macelleria del paese ed imparava l’arte della norcineria facendo propri tutti i segreti del mestiere, dalla scelta delle carni alla lavorazione, fino alla cottura. Esperienza fondamentale ed unica che ha portato Alessandro alla guida di un’azienda ancora artigianale ma moderna, che riesce a tramettere tutta la passione per la salumeria Toscana e per le cose buone fatte con il cuore.

CONTATTI

Sede: Viale Santa Maria delle Vertighe 2/x, 52048 Monte San Savino (Arezzo)

Telefono: +39 0575849398

Email: info@salumeriadimontesansavino.it

Sito: www.salumeriadimontesansavino.it

SOCIALIZE 103
L’ESPRESSO. TUTTO CIÒ CHE ERA E TUTTO IL NUOVO CHE VERRÀ. lespresso.it L’ESPRESSO INIZIA UNA NUOVA
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STORIA. LE

WINE

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Azienda Agricola Fois

L’Azienda Agricola Fois produce il Chlamys, vermentino certificato DOC Sardegna prodotto da uve vinificate in purezza e raccolte con vendemmia tardiva certificato DOC Sardegna. La vicinanza alla costa conferisce alle uve un patrimonio di profumi di grande carattere e freschezza, dal colore giallo paglierino, limpido e consistente all’olfatto e gustose fragranze di fruttato fresco con una buona sapidità. Con una produzione di circa 8 mila bottiglie l’anno, Chlamys è ottimo sia come aperitivo che servito in tavola con i piatti di pesce, in particolar modo con molluschi, crostacei e frutti di mare. Un perfetto equilibrio tra intensità olfattiva, struttura e rotondità che conferiscono a questo vermentino un sapore aristocratico, che ha saputo affermarsi nell’élite dell’enologia sarda e italiana. Chlamys è presente nell’annuario dei Migliori Vini Italiani di Luca Maroni, nella guida Vini d’Italia del Gambero Rosso e nella Guida Oro I Vini di Veronelli.

il punto forte

Innovazione e sostenibilità sono i punti di forza di Accademia Olearia. L’azienda opera in un moderno stabilimento costruito con una particolare attenzione verso la salvaguardia dell’ambiente. Con un’estensione di oltre 4 mila mq, lo stabilimento è alimentato con l’utilizzo di fonti energetiche alternative, come il fotovoltaico o i residui di produzione per il riscaldamento, e utilizza metodologie di lavorazione tra le più avanzate e innovative.

IN PRIMO PIANO

Alessandro e Antonello Fois rispettivamente classe 1976 e 1980, algheresi DOC, sono i fratelli a capo di Accademia Olearia. Nel 2000 sono stati coinvolti attivamente dal loro padre e fondatore Giuseppe Fois nella gestione dell’azienda di famiglia. Attualmente Alessandro è responsabile dei processi aziendali, dalla coltivazione alla trasformazione. Antonello è il responsabile dell’area amministrativa, del confezionamento e commerciale.

CONTATTI

Sede: Via dei Carbonai (Loc. Ungias-Galantè), 07041 Alghero (Sassari)

Telefono: 079980394

Email: info@accademiaolearia.com

Sito: www.accademiaolearia.com

WINE 106

Baglio di Pianetto

Baglio di Pianetto rappresenta un sogno diventato realtà: quello del Conte Paolo Marzotto, che nel 1997 fonda l’Azienda in Sicilia, terra vocata alla viticoltura. Si producono vini biologici che esaltano l’elevata altitudine della Tenuta Pianetto in provincia di Palermo, attraverso il savoir faire degli chateaux francesi, ispirazione produttiva sin dalla fondazione. A Noto, nella Tenuta Baroni, si sviluppa un progetto dedicato al Nero d’Avola, che in Sicilia trova la sua eccellenza produttiva proprio in quel territorio. Il terzo areale è l’Etna, qui Baglio di Pianetto ha avviato un progetto sul versante Nord del Vulcano, presentando, nel settembre 2021, i suoi due nuovi vini Etna DOC.

Le Tenute di Baglio di Pianetto sono situate ai tre angoli della Sicilia, dove altitudini e terroir diametralmente opposti e tecniche di viticoltura e vinificazione distinte ed adeguate alla diversità tendono in modo univoco alla conservazione delle risorse, limitando al massimo l’impatto ambientale.

il punto forte

I vigneti in regime biologico, l’indipendenza energetica da fonti proprie e rinnovabili, una cantina a sviluppo verticale completamente interrata per sfruttare la geotermia e il recupero delle acque piovane sono alcune tra le caratteristiche più evidenti che identificano la filosofia di Baglio di Pianetto. Tutti i vini nascono dal desiderio di perseguire la qualità, l’eleganza e la ricercatezza dei grandi vini. Il risultato sono vini bianchi, rossi e rosati longevi, equilibrati e distintivi.

IN PRIMO PIANO

Il rispetto e la simbiosi con il territorio sono i principi che guidano la famiglia Marzotto in tutte le sue attività imprenditoriali. La gestione delle tenute siciliane si basa, fin dall’acquisizione, sul rispetto del territorio e della materia prima. Oggi Dominque Marzotto, presidente di Baglio di Pianetto, persegue gli obiettivi posti dal padre, il Conte Paolo, producendo vini 100% biologici di qualità nel pieno rispetto dell’ambiente.

CONTATTI

Sede: Via Francia, Santa Cristina Gela, 90030 (Palermo)

Telefono: +39 0918570002

Email: info@bagliodipianetto.it

Sito: www.bagliodipianetto.it

WINE 107

Boroli

Qualità totale, costante e senza compromessi. E’ la base da cui parte, si costruisce e si espande l’azienda Boroli unendo cultura e vino che hanno in comune innanzitutto una grande qualità. Una famiglia piemontese di imprenditori dal 1831, che inizia la propria avventura nel tessile, poi nell’editoria e quindi anche nella viticoltura. Negli anni Novanta Silvano ed Elena Boroli sentono la necessità di intraprendere un nuovo progetto, qualcosa che li riavvicini alla natura, fuori dai ritmi forsennati della vita di oggi. Per un piemontese la scelta è quasi obbligata: il vino in Langa. Una passione che si trasforma in lavoro, cosa si può chiedere di meglio? Un lavoro difficile, impegnativo, i cui risultati non si ottengono mai per caso, ma proprio per questo di grande soddisfazione. Risultati che arrivano presto e si consolidano nel tempo grazie all’attenzione con cui si producono Barolo, Chardonnay e tutti i vini della Cantina Boroli.

il punto forte

La filosofia della Cantina Boroli è chiara: il lavoro in vigna è la genesi di vini superiori. La ricerca della qualità inizia dalle concimazioni, che avvengono ogni tre anni con materiali organici. Con la potatura non vengono mai lasciate più di 4/6 gemme a pianta e si limita al minimo indispensabile l’utilizzo di prodotti di sintesi. L’obiettivo è concentrare tutto il buono in pochi grappoli, senza mandare in soferenza la pianta: fondamentale è la cosiddetta vendemmia verde o diradamento.

IN PRIMO PIANO

Figlio di Silvano e Elena Boroli, Achille nel 2012 ha preso in mano l’attività vitivinicola e produttiva della famiglia, dopo essere cresciuto studiando il vino in ogni dettaglio. Con la vendemmia 2012 ha deciso di cambiare radicalmente i metodi utilizzati, puntando alla massima qualità del Barolo e dei suoi cru. Ha ridotto i livelli di produzione, aggiornato la tecnologia e si è concentrato su metodi a basso intervento per aumentare la qualità dei vini Boroli divenuti un’eccellenza.

CONTATTI

Sede: Via Brunella 4, Castiglione Falletto (CN)

Telefono: +39 017362927

Email: info@boroli.it

Sito: www.boroli.it

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Cantina Kaltern

Ambasciatori di spensieratezza e gusto in riva al lago, Kaltern è una delle più importanti cantine nel cuore dell’Alto Adige. L’obiettivo è quello di trasmettere il messaggio del paese vitivinicolo di Caldaro, dei suoi produttori e delle uve che crescono lungo le sponde del lago, in particolare della varietà Kalterersee. Sono vini creati dall’intera comunità, con grande passione e competenza: eleganti, complessi ma, al tempo stesso diretti. Impegno, passione e fatica, questa è la ricetta per portare sulle tavole solo il meglio della propria terra. Professionalità, passione, senso di appartenenza, esperienza ed i più alti standard qualitativi sono gli ingredienti segreti.

Qualità senza tempo, testimonianze e tradizioni vinicole secolari animano i vini della Cantina Kaltern. Ricerca costante della qualità, unione d’intenti, rispetto della storia e del territorio con apertura verso una viticoltura sostenibile sono invece i principi della loro filosofia.

il punto forte

Quintessenz è il nome della linea d’eccellenza. E’ l’anima e l’essenza di Cantina Kaltern e ciò che la costituisce: la storia movimentata della sua fondazione, la sua origine, i soci e i suoi vini. Quintessenz ha origine dalle migliori uve degli appezzamenti più vocati e si declina in cinque varietà: Pinot Bianco, Sauvignon, Kalterersee, Cabernet Sauvignon e Moscato Giallo Passito. Eleganza, finezza e struttura sono i punti di forza di questi vini, unite alla beva straordinariamente piacevole.

IN PRIMO PIANO

La storia di Cantina Kaltern risale agli inizi del ventesimo secolo. Un secolo che racconta le vicende travagliate di cinque cantine attraverso gli anni della guerra e della separazione dell‘Alto Adige dall‘Austria, delle crisi economiche e della ripresa, delle fusioni e del costante orientamento alla qualità in viticoltura. Nel ventunesimo secolo è diventata una cooperativa vitivinicola con 590 soci e 440 ettari di vigneti.

CONTATTI

Sede: Via Cantine 12, I-39052 Caldaro (Bolzano)

Telefono: +39 0471963149

Email: info@kellereikaltern.com

Sito: www.kellereikaltern.com

WINE 109

Cantine La Contea

Nel territorio di Mascali, sul versante orientale del Vulcano Etna in Sicilia, nasce l’azienda Cantine La Contea. Dal 2008 La Contea, guidata dalla famiglia Turrisi-Capizzi, produce vini di alta qualità nel rispetto della tradizione e con l’utilizzo di tecnologie moderne. L’azienda si sviluppa su 16 ettari, di cui 8 vitati, da cui si ottiene una vasta gamma di vini rossi, bianchi, rosati e spumanti, utilizzando solo uve autoctone del territorio (nerello mascalese, nerello cappuccio e carricante). Segno del lavoro e della volontà della famiglia proprietaria di far conoscere i propri vini e il proprio territorio è la realizzazione e prossima apertura della sala degustazione che sarà non solo un luogo di gioia per il palato, ma anche per gli occhi degli ospiti. La sala sorgerà infatti in un punto panoramico della tenuta, da cui sarà possibile osservare uno splendido scenario che va da Taormina al Golfo di Catania.

il punto forte

L’Etna DOC Sommitale nelle sue versioni bianco e rosso è tra gli ultimi nati de La Contea. Il Sommitale Bianco, 100% carricante, viene afnato in acciaio e con il suo colore giallo paglierino e i suoi sentori di zagara, gelsomino, scorzetta di cedro e pesca bianca, rappresenta a pieno le caratteristiche del nostro territorio lavico e minerale unito all’influsso del mare e della salsedine. Nell’ultimo anno è stato premiato al “The WineHunter Award” e ha ricevuto la medaglia d’argento da Decanter.

IN PRIMO PIANO

Maria Grazia Turrisi ha vissuto i primi anni di vita nei territori circostanti La Contea, luoghi a cui si sente profondamente legata. Dopo la laurea in Economia e Commercio inizia la carriera nel settore delle telecomunicazioni e nel 2021, ha deciso di dedicarsi a tempo pieno all’azienda vinicola fondata da suo padre Pippo. Insieme al marito Domenico Lombardo e alla figlia Ludovica, si occupano della gestione della cantina e sono sempre alla ricerca di nuovi progetti aziendali.

CONTATTI

Sede: Via Santa Venera Superiore 25, Mascali (Catania)

Telefono: 0957177603

Email: hello@cantinelacontea.it

Sito: www.cantinelacontea.it

WINE 110

Cantina Pizzolato

Cinque generazioni di storia e di tradizione, un lungo impegno nella produzione enologica nel rispetto della naturalità e della massima qualità. Sono queste le salde radici della famiglia Pizzolato, su cui è stata costruita un’intera filosofia produttiva. La cantina Pizzolato si trova a Villorba a Treviso.

Un percorso che ha inizio nel 1981, quando Settimo Pizzolato entra in azienda affiancando il padre Gino. Con la volontà di mantenere in equilibrio l’ecosistema della campagna, Pizzolato riesce ad ottenere, nel 1991, la certificazione ufficiale per i vini biologici. Negli ultimi anni, dopo l’inaugurazione della nuova cantina sostenibile e dell’agri wine bar “l’Officina del Vino”, Pizzolato ha deciso di investire nel suo Hospitality dando ampio respiro allo sviluppo enoturistico e alla cultura del vino.Tutti i loro vigneti sono condotti seguendo i principi della coltivazione biologica e anche dell’allevamento di vitigni resistenti, una nuova frontiera del vino sostenibile.

IN PRIMO PIANO

Da più di cinque generazioni la famiglia di Settimo vive nella grande dimora dalle poderose tre arcate, logo dell’azienda stessa. La famiglia Pizzolato così come la società, che è ad oggi Società Benefit, è composta da Settimo, titolare della cantina, dai figli, Federico e Stefania, e dalla moglie Sabrina con il piccolo Edoardo. Settimo Pizzolato è tra i primi produttori in Italia ad aver scelto una conduzione biologica dell’azienda.

il punto forte CONTATTI

Tutti i vini prodotti dalla Cantina Pizzolato sono, da sempre, vini vegani, in quanto prodotti senza elementi di origine animale.Una scelta fatta da Settimo sin dall’inizio della sua attività, nel 1985. Una strada presa, allora, allo scopo di mantenere la naturalità del vino e che oggi, finalmente, trova nella certificazione Vegan, a testimonianza dei tanti anni di lavoro verso una produzione interamente biologica e senza aggiunte di elementi estranei alla naturalità del vino.

Sede: Via IV Novembre 12, 31020 Villorba (Treviso)

Telefono: +39 0422928166

Email: welcome@lacantinapizzolato.com

Sito: www.lacantinapizzolato.com

WINE 111

Cantine 4 Valli

La storia parte dal lontano 1882, quando Achille Ferrari inizia a vendere il vino delle quattro valli piacentine in un piccolo negozio nel centro della città. E’ l’inizio di una percorso di famiglia che attraversa tre secoli. La cura rigorosa di tutto il percorso delle uve, dal vigneto alla cantina fino alla bottiglia, attraverso uomini e donne esperti, tecnologie innovative e una rete di distribuzione capillare, permette di mantenere intatte le caratteristiche peculiari del terroir dall’uva alla tavola.

Da 140 anni Cantine 4 Valli racconta Piacenza fuori Piacenza. Il vino delle valli piacentine, vinificato secondo princìpi rigorosi, diventa il migliore ambasciatore della sua terra nel mondo. Cantine 4 Valli è la più grande e solida realtà privata vitivinicola del territorio, da sempre di proprietà delle famiglie Ferrari e Perini. I suoi vini sono apprezzati in tutto il territorio nazionale ed esportati in 30 paesi del mondo con più di 9 milioni di bottiglie prodotte ogni anno e 13 milioni di fatturato.

il punto forte

Zero pesticidi, solo concimi organici, uso di materiali biodegradabili, attenzione a microclima, esposizione e terreno: è la filosofia di Cantine 4 Valli, nel rispetto della natura e dei suoi cicli naturali. La parola d’ordine è: biodiversità, perché tutte le specie vegetali e animali vivano in equilibrio con i vigneti. I risultati di un ambiente sano sono un terreno generoso e vini eccellenti. Ne esce un prodotto eccellente, premiato, fra gli altri, da Gambero Rosso e World Wine Awards Decanter.

IN PRIMO PIANO

Delfino Ferrari è presidente delle Cantine 4 Valli, azienda in cui entra giovanissimo e dove ricopre piano piano tutti i ruoli, dopo aver iniziato aggiustando i distributori di vino al bicchiere nelle osterie. «In quel periodo vendevamo il vino in Lombardia e in Liguria e stavamo iniziando a pensare di esportarlo. Nel 1975 ecco il nostro primo vino agli americani: una fornitura di Gutturnio al Mama Leone, un ristorante di grido a New York». Da lì parte l’espansione delle Cantine 4 Valli.

CONTATTI

Sede: Via Emilia Parmense 184, 29122 Piacenza (Italy), Telefono: +39 052359621

Email: info@cantine4valli.it

Sito: www.cantine4valli.it

WINE 112

Cantine Vedova

Nate nel 1982 da un’intuizione di Luigi Vedova, forte di una tradizione vinicola che si tramandava e proseguiva da generazioni, le Cantine Vedova trovano terreno fertile e si sviluppano in Valdobbiadene. Per trovare le origini del nome, che prende spunto direttamente dalla famiglia Vedova, bisogna risalire addirittura al XIX secolo, quando gli avi del signor Luigi coltivavano le viti nel cuore della zona del Prosecco Superiore. Con il marchio Vedova sono prodotte diverse tipologie di Prosecco Superiore Docg e di Prosecco Doc. Tra le prime, troviamo anche i ricercati Rive e Superiore di Cartizze. Nel corso degli anni la passione per il proprio territorio unita a una grande attenzione alla difesa del pianeta ha spinto la famiglia Vedova ad adottare sistemi di coltivazione certificati Biodiversity. Questi sistemi incoraggiano una coltivazione sostenibile, a basso impatto sul territorio e che promuove l’abbondanza, la distribuzione e l’interazione tra diverse forme di vita nell’ecosistema ambientale.

il punto forte

I vini Vedova si distinguono per le morbide note di mela Golden, pesca e albicocca e gli eleganti sentori di fiori d’acacia e glicine. Il Prosecco Superiore Vedova è prodotto da uve maturate nei vigneti delle colline di San Pietro di Barbozza, chiamati in gergo “Rive”, che hanno la caratteristica di essere orientati a sud per garantire alla vite la massima esposizione al sole e ai venti provenienti dalla pianura. La combinazione unica si traduce nel vino in morbidi sentori floreali e fruttati.

IN PRIMO PIANO

Nato nel 1960 e cresciuto a Valdobbiadene, Luigi Vedova a ventidue anni fonda insieme al fratello le Cantine Vedova. Con il passare del tempo affina il prodotto con tecniche sempre più innovative, tenendo comunque sempre ben presente la tradizionale identità che caratterizza i vini di questa terra. Convinto del potenziale del Prosecco Superiore, Luigi spinge le proprie vendite oltreconfine affermandosi come produttore anche nei principali mercati esteri, come USA, Inghilterra e Russia.

CONTATTI

Sede: Via Erizzo 6, Valdobbiadene (Tv)

Telefono: 0423972037

Email: cantine@cantinevedova.com

Sito: www.cantinevedova.com

WINE 113

Col Vetoraz

ASanto Stefano di Valdobbiadene sulla sommità dell’omonimo colle, si trova Col Vetoraz. Su questa collina la famiglia Miotto si è insediata nel 1838, sviluppando fin dall’inizio la coltivazione della vite. Una realtà che ogni anno segue il percorso segnato dalla natura, nel pieno rispetto della perfezione con cui essa fa nascere ogni acino del prestigioso spumante. La filosofia aziendale si basa su un metodo di produzione che segue i criteri del rispetto e con esso, della più alta qualità. A questo si unisce un aspetto quantitativo: la scelta di avere grandi volumi di vinificazione, per poter operare un’accurata selezione delle uve migliori dai pendii della fascia pedemontana, dove la vendemmia viene eseguita rigorosamente a mano e, a causa della estrema pendenza del terreno viene definita eroica. In questo equilibrio armonico Col Vetoraz non dimentica l’impegno sostenibile applicando un protocollo di difesa integrata con l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto ambientale.

il punto forte

Col Vetoraz produce esclusivamente Valdobbiadene DOCG e Cartizze DOCG, uniche espressioni delle proprie radici. La chiave della piacevolezza dei vini di Col Vetoraz si trova in quel mix di armonia, equilibrio ed eleganza raggiungibili soltanto con un atto di profondo rispetto verso la terra che li ha generati. Grande rispetto per la tradizione, amore profondo per il territorio e l’estrema cura dei vigneti hanno consentito negli anni di ottenere vini di eccellenza.

IN PRIMO PIANO

Situata nel cuore della Docg Valdobbiadene, la cantina Col Vetoraz si trova a quasi 400 mt di altitudine. Nel 1993 Francesco Miotto, discendente di questa famiglia, assieme all’agronomo Paolo De Bortoli e all’enologo Loris Dall’Acqua hanno dato vita all’attuale Col Vetoraz, un’azienda che ha saputo innovarsi e crescere, raggiungendo in 25 anni il vertice della produzione di Valdobbiadene Docg.

CONTATTI

Sede: Strada delle Treziese 1, 31049 S. Stefano di Valdobbiadene (Treviso)

Telefono: 0423975291

Email: info@colvetoraz.it

Sito: www.colvetoraz.it

WINE 114

ColleMassari

Arrivare a ColleMassari, guardarsi intorno, immersi nelle colline ricamate da olivi e da vigne sapientemente allineate e ritrovarsi sospesi nel tempo, in armonia con i ritmi della natura, padroni di sé stessi e del tempo. Questa è la sensazione unica che si prova a ColleMassari: un’oasi di 1.200 ettari dove il territorio è valorizzato dalla conoscenza e dalla passione dell’uomo. Qui nascono vini biologici, espressione di una Toscana incontaminata, luogo ideale per lo sviluppo di Sangiovese e di Vermentino freschi ed armonici. Da non perdere il ColleMassari Riserva, vino icona della tenuta, il Melacce, Vermentino che prende nome dal corso del fiume che scorre lì vicino, e il Poggio Lombrone, nato dalle selezioni autoctone di Sangiovese nel vigneto di “Vieille Vigne” di oltre 60 anni, vinificato in tini aperti con lieviti autoctoni nella cantina d’autore, disegnata dall’architetto Milesi seguendo i principi della bioarchitettura.

il punto forte

Intuito, impulso a fare le cose sempre al meglio, con scelte talvolta fuori dall’ordinario, stabilire nuovi standard di qualità con l’ausilio delle tecnologie più avanzate e con un team forte, preparato e pieno di energie e passione: questo è lo spirito che guida ogni giorno ColleMassari nello sviluppo e nella valorizzazione del territorio. Una filosofia che dà vita ai vini naturalmente biologici della splendida incontaminata maremma, e a un agriturismo dove potersi godere il lusso del tempo.

IN PRIMO PIANO

Per i fratelli Claudio Tipa e Maria Iris Bertarelli la passione per la produzione vinicola è un parziale ritorno alle origini: i nonni materni, infatti, avevano una proprietà con vigneti e uliveti in Tunisia, che hanno dovuto abbandonare per l’esodo forzato degli europei dall’area. L’amore per il vino e l’olio ha trovato sfogo naturale nel 1998 con ColleMassari e l’ingresso nel portafoglio di marchi come Grattamacco, nella DOC Bolgheri, Poggio di Sotto, icona del Brunello di Montalcino, e San Giorgio.

CONTATTI

Sede: Poggi del Sasso, Cinigiano (GR)

Telefono: 0564990496

Email: info@collemassari.it

Sito: www.collemassariwines.it

WINE 115

Cossignani L.E. Tempo

Famiglia di vignaioli dal 1940, i primi vigneti sono stati impiantanti dal nonno Saturnino Cossignani. Oggi conducono 20 ettari di vigneto di proprietà tutto esclusivamente in biologico certificato. Nel 2017 Letizia ed Edoardo fondano la cantina Cossignani L.E. Tempo e una delle loro peculiarità risiede nella scelta di essersi concentrati esclusivamente sulla loro più grande passione ossia lo Spumante Metodo Classico, in un territorio in cui questo metodo di vinificazione non è di certo diffuso. I loro vigneti si trovano a Massignano, provincia di Ascoli Piceno, a circa 5 km dal mare adriatico, affacciati nella peculiare Val Menocchia. Le energie della cantina sono concentrate su due tipologie di Spumante Metodo Classico da vitigni autoctoni: il Blanc de Blanc ottenuto da uve Pecorino, il Rosè ottenuto da uve Sangiovese. Un progetto audace di vinificazione che rispecchia le autenticità dei vitigni autoctoni e le loro personali espressioni in una veste del tutto nuova, il Metodo Classico.

il punto forte

Lo Spumante Metodo Classico Blanc, Pecorino in Purezza, presenta una spuma sofce e un perlage delicato e persistente. Bolla finissima che si contraddistingue per un’importante freschezza aromatica caratterizzata da una interessante complessità olfattiva che esibisce nuance di fiori bianchi di ginestra, fragranti note fruttate di mela rosa dei Sibillini e delicate note boisè donate dall’afnamento in barriques di rovere. La beva è fresca, sapida e chiude il sorso con una spinta acida grafante.

IN PRIMO PIANO

Edoardo e Letizia sono fratello e sorella e prima generazione di produttori. Classe 1988, Edoardo è l’incarnazione dello spirito rivoluzionario della famiglia. Un ex ufficiale di Marina che riscopre ciò che più ama: la terra. La sua anima si divide tra la tradizione famigliare e spinta innovatrice. Classe 1992, Letizia è l’anima creativa ed eclettica dell’azienda. Nemmeno la maturità scientifica e gli studi in Giurisprudenza sono riusciti a tenerla lontana dalla sua passione per la viticoltura.

CONTATTI

Sede: C.da San Pietro n 5 A, 63061 Massignano (AP)

Telefono: +39 3392162832

Email: info@letempo.it

Sito: www.letempo.it

WINE 116

Cottanera

Cottanera è un’azienda vitivinicola siciliana nata tra gli ardori dell’Etna nei primi anni ‘90. Appartenuta da sempre alla famiglia Cambria, anche quando era solo un noccioleto negli anni ‘60, comprende oggi, grazie all’intuizione dei fratelli Guglielmo ed Enzo, nei pressi di Castiglione di Sicilia un vigneto di 110 ettari a un’altitudine di 800 metri sul livello del mare. Cottanera fonda le sue radici d’eccellenza vitivinicola sul rispetto della terra vulcanica e sul valore del gioco di squadra. Aspetti dimostrati e rafforzati dalla presenza e dal sostengo di interi nuclei familiari, prevalentemente composti da donne, coinvolti all’interno dell’azienda e che ogni giorno si prendono cura delle vigne e della scelta dei grappoli. La mission di Cottanera è quella di tradurre in vino la voce del territorio, valorizzando le differenze che ogni singola contrada dà alle sue uve. Ne sono la conferma gli interventi fatti a mano che colgono le potenzialità di un habitat così unico senza, però, stravolgerlo.

il punto forte

Il lavoro in cantina si sviluppa attraverso un processo di trasformazione che ha come obiettivo vinificare ogni partita di uva senza disperdere la tracciabilità del vigneto, sino al momento conclusivo dell’assemblaggio e prima che il vino sia imbottigliato. Ciò che emerge è una selezione di vini decisi, equilibrati e piacevoli: Etna Bianco, Barbazzale Bianco ed Etna Bianco Contrada Calderara; Barbazzale Rosso, Etna Rosso Contrada Diciassettesalme, Etna Rosso Contrada Feudo di Mezzo, Etna Rosso Riserva Contrada Zottorinoto, Sole di Sesta, L’Ardenza; l’Etna Doc e l’Etna Doc Spumante Brut.

IN PRIMO PIANO

Mariangela Cambria, figlia di Guglielmo, classe 1976 è l’unica donna della famiglia che segue attivamente le attività della cantina tramite un format esperienziale che coniuga la scoperta del territorio e la degustazione dei vini, in affiancamento a piatti della tradizione gastronomica siciliana. Proveniente da studi apparentemente distanti dal settore enogastronomico, essendo laureata in Scienze politiche, Mariangela porta quindi avanti insieme ai fratelli Francesco ed Emanuele, e allo zio Enzo una tradizione e una storia d’eccellenza, ormai, lunga diversi anni.

CONTATTI

Sede: Strada Provinciale 89, 95030, Contrada Iannazzo Castiglione di Sicilia (CT)

Telefono: +39 3913939072

Email: staff@cottanera.it

WINE 117

Hofstätter

Da cinque generazioni la famiglia Hofstätter coltiva vigneti sulle sponde dell’Adige e lo fa unendo tradizione, spirito pioneristico, rispetto della natura e innovazione. A est e a ovest del fiume, in Alto Adige, in Trentino e in Mosella, dove ogni vitigno può esprimersi al meglio. I diversi terroir e i differenti microclimi determinano il carattere di un prodotto unico e inimitabile. Dal 2014 la famiglia produce i Riesling anche in Mosella, l’area viticola della Germania più vocata al mondo per questa nobile varietà. Le viti hanno le loro radici su altopiani e colline ad altitudini che variano tra 250 e 850 metri. A seconda del versante in cui si trovano i filari vengono raggiunti da fresche brezze di montagna o tiepidi venti del sud, dal sole del mattino o da quello serale. Hofstatter è stata la prima azienda altoatesina a riportare in etichetta la “Vigna”, identificando i vini che nascono da singoli vigneti, nelle particelle più vocate.

il punto forte

La passione di Martin Foradori Hofstätter per il Riesling lo ha portato oltre i confini del nostro Paese: è stato infatti il primo italiano ad investire con grande lungimiranza nella Saar, la regione vinicola tedesca della Mosella. Nel 2014 ha rilevato e rilanciato una storica tenuta cogliendo come segno distintivo il terreno e il microclima del Bockstein che dà vita a vini strutturati e delicatamente fruttati. L’ardesia rossa nel pendio Saarburger Kupp conferisce al Riesling una spiccata mineralità.

IN PRIMO PIANO

Martin Foradori Hofstätter guida l’azienda dal 1992. Insieme a sua moglie ha avviato un’era di espansione di una realtà che ha oltre un secolo di storia, lasciando la firma su scelte architettoniche come la torre del vino che dal 1998 sorge accanto all’antico campanile di Termeno. I tre giovani figli sono impegnati nella formazione, nello studio e nell’esperienza professionale per essere pronti a scrivere il futuro di una realtà che ha sempre saputo essere all’avanguardia in ogni scelta.

CONTATTI

Sede: Piazza Municipio 7, 39040 Termeno (BZ)

Telefono: +39 0471860161

Email: info@hofstatter.com

Sito: www.hofstatter.com/it/

WINE 118

Kante

Edi Kante sviluppa una tecnica che, sempre alla ricerca di nuovi equilibri, abbinata alle condizioni particolari del Carso dovute alla posizione geografica, la terra rossa, i forti drenaggi, l’influsso marino, i forti sbalzi termici, hanno reso possibile la realizzazione di vini che sorprendono e incantano. Vini longevi, freschi e giovani nonostante la loro veneranda età. Vini di carattere esclusivo, con una grande fusione di profumi, dei sentori e delle sensazioni gusto olfattive unici nella loro schiettezza ed eleganza. La terra rossa del Carso grazie alla brezza di mare e alla bora regala ai suoi prodotti caratteristiche uniche e irripetibili di acidità, mineralità, salinità. La cantina di Edi Kante vanta temperatura e umidità ottimali generate dalla roccia naturale e dalla Bora, che entra da un portone in legno situato a nord est. Ciò rende questa cantina la culla ideale per selezionare e far invecchiare in bottiglia le annate migliori.

il punto forte

Le “annate” di Kante, nate nel 1997, sono bottiglie speciali di vini bianchi, il tempo di uscita delle quali dipende dalla prontezza del vino, ma mai prima di 5 anni dalla vendemmia. Afnamento e maturazione di questi vini avvengono in bottiglia in condizioni naturali a 12 gradi di temperatura costanti in una cantina che, creata nel 1993, è scavata nella roccia, sviluppata su tre piani e ricrea le medesime condizioni di umidità, temperatura e pulizia delle cavità carsiche.

IN PRIMO PIANO

Edi Kante è maestro di un’arte che con continua sperimentazione e innovazione crea prodotti distinti da freschezza ed eleganza uniche. A suo avviso, occorre “creare prodotti che, lavorati rispettando la naturalezza del frutto, acquisiscano caratteri di purezza, eleganza, piacevolezza, complessità, reperibili unicamente nell’autenticità della natura e ottenibili unicamente facendoli evolvere in bottiglia in una culla ideale di condizioni naturali”.

CONTATTI

Sede: Loc. Prepotto 1/A, 34011 Duino Aurisina (Trieste)

Telefono: 040200255

Email: kante@kante.it

Sito: www.kante.it

WINE 119

Marchesi Mazzei

Il tempio del Sangiovese. 7 terroir, 110 ettari di vigneti, 114 parcelle. L’azienda copre una superficie complessiva di 650 ettari, di cui “soltanto” 110 di vigneti specializzati in sette zone poste tra i 220 e i 570 metri sul livello del mare, a loro volta suddivise in 114 parcelle. Il tutto in perfetta armonia con altre colture più marginali e con i boschi, ambiente ideale per diversi tipi di selvaggina che lo popolano allo stato naturale. In una terra famosa per i suoi rossi l’azienda, da sempre precursore in vigna e in cantina, e i cui vini hanno una cifra stilistica inconfondibile, offre un’interessante proposta al cui vertice spiccano tre Chianti Classico Gran Selezione, frutto di 50 anni di ricerca e sperimentazione sul Sangiovese. Contemporanei dal 1495. La secolare conoscenza da parte della famiglia Mazzei del terroir ha permesso di valorizzare al meglio questo terreno povero e roccioso. Le uve provenienti dalle 114 parcelle vengono raccolte a mano, vinificate e maturate in legno separatamente, con una straordinaria ampiezza di aromi e complessità.L’eccellenza dei vini del Castello di Fonterutoli è rinomata a livello mondiale. A Fonterutoli si produce anche l’Olio Extra Vergine di OlivaChianti Classico DOP del Castello di Fonterutoli, straordinario per finezza e personalità. Carla Mazzei qui coltiva la Lavanda, per la linea di prodotti cosmetici che porta il suo nome.

il punto forte

Le strutture ricettive a Castello di Fonterutoli ofrono un’ampia gamma di wine & food experience, svariate proposte di wine tour, fra cui anche tour privati, e degustazioni esclusive dei vini più iconici. La location propone ai suoi ospiti anche Suites, Camere & Appartamenti in uno dei borghi più afascinanti della Toscana, finemente arredate e ispirate ai colori del Chianti, dove trascorrere una vacanza immersi nella natura. Inoltre vi è l’Osteria di Fonterutoli dove gli ulivi e i vigneti fanno da sfondo a un’esclusiva esperienza gourmet.

IN PRIMO PIANO

Una Dinastia del Vino. Oggi come ieri, la famiglia Mazzei porta avanti l’eredità del suo sapere a Castello di Fonterutoli dove tutto è iniziato, una delle realtà più importanti del Chianti Classico e della Toscana, con una storia conclamata e un futuro ancora tutto da scrivere. Oggi l’azienda è gestita dai fratelli Mazzei: Filippo (Presidente e ceo) e Francesco (vicepresidente e ceo) insieme con il figlio di Filippo, Giovanni (export director) e all’altro nipote Lapo (retail & direct business director). La Cantina è stata progettata dalla sorella di Filippo e Francesco, Agnese, che ha portato avanti un progetto innovativo e a basso impatto ambientale, dove al gusto estetico si abbina la funzionalità.

CONTATTI

Sede: Castello di Fonterutoli-Mazzei, via Giacomo Cucini 4, 53011 Castellina in Chianti, Siena

Telefono: 057773571

Email: mazzei@mazzei.it

Sito:www.mazzei.it

WINE 120

Masseto

Sul versante di una collina nei pressi di Bolgheri, un piccolo villaggio della costa Toscana affacciato sul Mar Tirreno, sorge un vigneto magico: Masseto. Qui si produce un vino nato quasi per caso. A lungo inutilizzato, il potenziale di questo pendio fu intuito solo negli anni Ottanta, quando, a dispetto di ogni pronostico, consiglio e tradizione locale, vennero impiantate le prime viti. In omaggio al suo vigore, alla sua morbidezza e all’enorme debito nei confronti del terreno dal quale ha origine, il Masseto deve il suo nome ai duri blocchi di argilla blu, detti “massi”, che si formano sulla superficie del vigneto.

La collina di Masseto è un posto speciale, dove il terroir trascende vittoriosamente le varietà d’uva e dove le argille blu dell’Era Pliocene raccontano la loro antica storia. Milioni di anni fa si è depositato un substrato marino profondo, che si è poi trasformato gradualmente in argilla blu, venuta in superficie su questa collina dopo migliaia di anni di erosione.

il punto forte

Il marcato contrasto tra il modesto aspetto esterno e gli ambienti interni, simili a un tempio antico, crea un efetto di sorpresa quando si entra in cantina, progettata dagli architetti Hikaru Mori e Maurizio Zito del celebre studio ZitoMori. In superficie, si scorgono soltanto l’area di ricezione delle uve e la vecchia casa di Masseto. Anche le vasche da 65 ettolitri si distinguono per il loro aspetto antitetico. Sfaccettate all’esterno, presentano un interno a forma di tulipano.

IN PRIMO PIANO

Axel Heinz è un enologo che che dalla nativa Germania si è spostato in Francia per poi approdare in Italia, dove è direttore ed enologo di Ornellaia dal 2005. Pluripremiato con riconoscimenti alla sua professione, ha saputo mantenere e incentivare il profilo dell’azienda, puntando il massimo della ricerca sulla qualità costante del Masseto. Su quest’ultimo, ha spiegato: “Tutto ruota attorno a un vigneto straordinario, molto impegnativo, e a un vino figlio della massima semplicità”.

CONTATTI

Sede: Località Ornellaia, 191 Fraz. Bolgheri, 57022 Castagneto Carducci (Livorno)

Telefono: +39 05651827234

Email: info@masseto.com

Sito: www.masseto.com

WINE 121

Paolo Manzone

La Cantina Paolo Manzone oggi conta circa 15 ettari divisi su tre comuni: comune di Sinio, dove si trovano i vigneti per la produzione di dolcetto d’Alba doc, barbera d’Alba doc superiore, nebbiolo d’Alba doc e Langhe rosso doc; comune di Roddino per la produzione di dolcetto e barbera e il comune di Serralunga d’Alba, dove si trovano i vigneti di nebbiolo per la produzione del barolo di Serralunga d’Alba (da vigna giovane di 25 anni), barolo meriame (da vigna vecchia di 70 anni) e barolo riserva.

La produzione annuale limitata a circa 80 mila bottiglie dà la possibilità a Paolo Manzone di seguire personalmente tutte le fasi della produzione: dalla vigna fino all’imbottigliamento e la vendita. La selezione dell’uva viene effettuato manualmente, selezionando i grappoli sia in vigneto che in cantina su uno speciale tapis roulant, conferendo l’uva in piccole casse. L’azienda agricola a carattere famigliare, è stata tramandata di padre in figlio e ha una superficie di circa 15 ettari.

il punto forte

Tutte le fasi della lavorazione della vite, compresa la raccolta, sono efettuate a mano per garantire il massimo della qualità, così come tutte le fasi della vinificazione sono eseguite con la massima scrupolosità al fine di ottenere il miglior risultato, grazie anche alla lenta e delicata fermentazione in vasche di acciaio. Una corretta vinificazione e un lento afnamento permettono di ottenere vini importanti e di mantenere intatte le particolari caratteristiche delle uve dalle cui provengono.

IN PRIMO PIANO

I genitori di Paolo Manzone hanno iniziato a produrre vini a partire dalla metà del secolo. Paolo li ha sempre aiutati fin da giovane. Ha conseguito il titolo di enologo presso la “scuola enologica” di Alba nel 1983 e successivamente lavorato presso grandi cantine della zona. Nel 1999, in collaborazione con la moglie Luisella, Paolo Manzone ha investito nella ristrutturazione della vecchia casa della famiglia della moglie, realizzando così il sogno di avere una propria cantina.

CONTATTI

Sede: Località Meriame 1, 12050 Serralunga d’Alba (Cuneo)

Telefono: 3494448201

Email: paolomanzone@barolomeriame.com

Sito: www.barolomeriame.com

WINE 122

Petra

La presenza di calcare, la ricchezza di ferro, sodio, magnesio e microelementi, uniti allo strato di argilla profonda (conosciuta come argilla blu dell’Appennino) caratterizzano fortemente lo sviluppo e la resilienza delle varietà bordolesi che danno vita a Petra di Petra, vino dalla profonda struttura e dalla leggiadra eleganza, impreziosito dalla spiccata mineralità apportata dal suolo.

Dall’annata 2018 viene introdotto anche il Cabernet Franc, varietà che trova espressioni particolarmente interessanti in questo territorio fortemente contraddistinto dagli influssi marini e che avrà un ruolo sempre più importante nel carattere del blend. I fattori climatici garantiscono la sua ottima maturazione, che si esprime attraverso i tipici sentori speziati, capaci di donare complessità e un maggiore equilibrio nella composizione del blend. Petra di Petra 2019 è un blend di 60% Cabernet Sauvignon, 30% Merlot e 10% Cabernet Franc, impiantati su terreni calcarei.

il punto forte

Petra è un’oasi naturale che si estende su 350 ettari nella Maremma Toscana Italiana, un rigoglioso anfiteatro che lambisce le Colline Metallifere e il Parco di Montioni. In questo particolare microcosmo, la cultura del vino ha abbracciato tutte le epoche, dai tempi degli Etruschi e dei Greci fino ai nostri giorni. Nel 1997 il sogno di Vittorio e Francesca Moretti prende forma a Suvereto, dove il lavoro di cantina viene valorizzato dalla struttura, opera dell’architetto Mario Botta.

IN PRIMO PIANO

Francesca Moretti, enologa e presidente di Terra Moretti Vino, dopo la maturità scientifica, intraprende un periodo di formazione nell’azienda di famiglia, Bellavista (Franciacorta). Nel 1997 si occupa del progetto di zonazione di Petra (Suvereto). Nel frattempo si Laurea in Tecnologie Alimentari con orientamento in Viticoltura ed Enologia. È a capo di tutta l’attività enologica delle cantine del gruppo ed è enologo di Bellavista ove collabora con Richard Geoffroy, storico Chef de Cave francese.

CONTATTI

Sede: Località San Lorenzo Alto, 13157028 – Suvereto (LI)

Telefono: +39 0565845308

Email: info@petrawine.it

Sito: visit@petrawine.it

WINE 123

Rocca dei Forti

Le bollicine Rocca dei Forti nascono nelle Marche e sono frutto di passione e visione. Equilibrate, eleganti e fiere, celebrano con semplicità e autenticità i momenti preziosi e quotidiani che la vita ci riserva. “Star bene, insieme” è il motto dell’azienda che produce, fra gli altri, Prosecco, Riesling, Ribolla e Moscato; l’obiettivo è portare nelle case degli italiani e in tutto il mondo la competenza e l’eleganza spumantistica italiana per celebrare ogni momento di quotidianità con qualità ed equilibrio. Si punta anche ad esaltare con eleganza e brio tutti i vitigni italiani grazie all’innovazione continua, all’audacia interpretativa, al rispetto per gli ingredienti e all’attenzione ai gusti contemporanei. La cifra stilistica che definisce gli spumanti Rocca dei Forti è comprimere passione e storia in sorsi sorprendenti, inediti e contemporanei. Sempre inclusivi e mai scontati, gli spumanti accompagnano con garbata eleganza tutti i momenti degli italiani.

il punto forte

Rocca dei Forti ha ricevuto nuovi riconoscimenti entrando nell’Annuario dei migliori vini d’Italia di Luca Maroni, il più noto esperto di analisi sensoriale del vino in Italia. Il Rocca dei Forti Cuvée n.1 Millesimato 2021 ha ottenuto 93 punti, il Prosecco Doc 90, il Verdicchio Doc 92 e il Prosecco Doc Rosé Millesimato 2020 ha raggiunto il punteggio più alto con 94 punti. Il Prosecco Doc Rosé si era già fatto notare, ottenendo una prestigiosa medaglia d’argento al Concours Mondial de Bruxelles.

IN PRIMO PIANO

Paola Togni è presidente e amministratore delegato del gruppo Togni, azienda di famiglia che gestisce il marchio Rocca dei Forti. Cavaliere del lavoro, entra giovanissima nel 1980 in azienda e negli anni sostiene progetti di aggregazione di filiera, come l’acquisizione di una partecipazione in Fabbrica della Birra Tenute Collesi, grazie alla quale diventa produttore della pluripremiata birra artigianale Collesi, eccellenza della regione. Togni conta 4 siti produttivi e 120 addetti in 48 Paesi.

CONTATTI

Sede: Via Leonardo da Vinci 1, 60048 Serra San Quirico (AN)

Telefono: +39 07318191

Email: info@roccadeiforti.it

Sito: www.roccadeiforti.it

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Specogna

Era il 1963 quando Leonardo Specogna, dopo alcuni anni da emigrante in Svizzera, rientrando in Friuli Venezia Giulia passò per la prima volta sulle colline della Rocca Bernarda a Corno di Rosazzo innamorandosene per la bellezza e per la storia che le contraddistingueva, decidendo quindi di investire i propri risparmi acquistando un piccolo appezzamento di terreno in questo areale nel cuore del vigneto Friuli. Inizialmente incentrata su una produzione casearia, cerealicola e viticola per autoconsumo e di sussistenza per la famiglia, anno dopo anno grazie all’impegno di Graziano Specogna si cominciò a specializzare la tenuta nella produzione viti-vinicola. Oggi il lavoro è portato avanti dalla terza generazione dei vignaioli Specogna, Cristian (con sua moglie Violetta) e Michele, che hanno preso in mano le redini aziendali. L’azienda dispone di una superficie di circa 25 ettari coltivati a vigneto e gestiti secondo i principi dell’agricoltura biologica. Si producono più o meno 120000 bottiglie all’anno che vengono vendute in più di 30 Paesi nel mondo.

il punto forte

I fratelli Specogna hanno voluto infondere alla propria azienda una filosofia legata alla sostenibilità. Per questo ha preso vita un progetto di valorizzazione della morfologia dei versanti collinari e dei loro ecosistemi attraverso la tutela degli alberi, l’introduzione di arnie d’api e la piantumazione di meli, ciliegi e ulivi. Su tutta la superficie aziendale si applica agricoltura biologica ed è stato bandito l’utilizzo di sostanze chimiche. La tenuta utilizza energia da fonti rinnovabili.

IN PRIMO PIANO

Michele e Cristian Specogna (tra i 50 migliori giovani vignaioli al mondo per la rivista americana Food & Drink Magazine e tra i 40 under 40 di Fortune Italia) hanno svolto numerose esperienze in alcuni dei più prestigiosi territori viticoli italiani e francesi. Oggi, con grande passione ed impegno, stanno concentrandosi sul costante miglioramento delle tecniche di gestione dei vigneti e di vinificazione dei vini spinti dalla volontà di far conoscere al mondo le potenzialità del Friuli enologico.

CONTATTI

Sede: Località Rocca Bernarda 4, 33040 Corno di Rosazzo (UD)

Telefono: 0432755840

Email: info@specogna.it

Sito: www.specogna.it

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Tenuta San Guido

La Tenuta San Guido lega il proprio nome al Sassicaia, da molti esperti considerato come uno dei vini migliori al mondo. La Tenuta San Guido, il cui nome deriva da San Guido della Gherardesca vissuto nel XIII secolo, è una cantina della zona di Bolgheri, situata nell’area che va da Livorno a Grosseto, in piena Maremma toscana. Complessivamente comprende una superficie di circa 2500 ettari, di cui 75 dedicati esclusivamente alla produzione del Sassicaia, quest’ultimo nato da un’idea del Marchese Mario Incisa della Rocchetta, che voleva creare un grande vino in stile bordolese. Tradizione e cultura sono le radici di un marchio che racchiude il risultato di una lunghissima tradizione e di un messaggio etico che si tramanda di generazione in generazione. comprendendo diverse eccellenze come il vino, la Razza Dormello Olgiata e il Rifugio Faunistico Padule di Bolgheri. Di fatto, un ecosistema fondato sul difficile equilibrio tra uomo e natura che in quest’area è diventato realtà.

il punto forte

Ad ognuno la propria personalità. E’ questa la base da cui si parte nella Tenuta San Guido, con i vini che si articolano in tre diferenti espressioni di uno stesso territorio. Il Sassicaia, dal quale tutto prende avvio, fino al Guidalberto, che dopo una genesi di oltre vent’anni ha un’identità ben riconoscibile. Le Difese, l’ultimo arrivato, è un vino di grande piacevolezza che accoglie, con garbo, le selezioni degli altri due prodotti e del Sangiovese che ne mostra il nerbo tipicamente toscano.

IN PRIMO PIANO

Alessandro Berlingieri, dottore in Economia Aziendale con una laurea conseguita all’Università Cà Foscari di Venezia, è amministratore delegato della Tenuta San Guido dal 2018 e presidente dal giugno 2022. In passato è stato per 16 anni Ceo di Mill Reef e prima ancora della Carlo Gavazzi group. Nicolò Incisa, che ha portato la Tenuta San Guido a diventare una moderna impresa, rimane comunque presidente onorario per accompagnare le nuove generazioni a conservare e sviluppare il patrimonio familiare.

CONTATTI

Sede: Località Le Capanne 27, 57022 Bolgheri – Livorno

Telefono: +39 0565/762003

Sito: www.tenutasanguido.com

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Tenuta Sant’Antonio

L’innovazione e il coraggio di investire per garantire al vino un posto di eccellenza nel mondo. È questo lo spirito di Famiglia Castagnedi, storica realtà veronese nata nel 1995 come sogno di quattro fratelli che, provenienti da generazioni di viticoltori, hanno creato vini iconici guidati da una costante ricerca verso l’innovazione, il benessere dell’ambiente e delle comunità e l’eccellenza qualitativa nell’esprimere i due splendidi terroir in cui si inserisce: la Valpolicella e il Soave.

La sapienza vitivinicola della famiglia accompagna una visione imprenditoriale che, in una sola generazione, ha saputo creare una tra le più affermate realtà vitivinicole nazionali a vocazione globale con 2 milioni di bottiglie prodotte, 150 ettari di proprietà e una presenza in oltre 40 Paesi.

Tre i brand, dai pluripremiati Amarone, Valpolicella e Soave di Tenuta Sant’Antonio all’avveniristica linea Télos, biologica dalla vendemmia 2023, senza solfiti aggiunti e vegana, fino al brand Scaia che ha reso l’accessibilità un sinonimo di estrema qualità.

il punto forte

Fiore all’occhiello di Famiglia Castagnedi è la linea Single Vineyard, composta da Amarone Campo dei Gigli, Valpolicella Superiore La Bandina e Soave Vigna Monte Ceriani. Le più avanzate pratiche enologiche orientate alla sostenibilità permettono di esprimere l’essenza del territorio, spingendo sempre più in alto la frontiera dell’innovazione verso la premiumization e l’iconicità. Una leadership capace di interpretare e al contempo guidare i trend del mercato, per prodotti vocati unicamente all’eccellenza.

IN PRIMO PIANO

I quattro fratelli Armando, Tiziano, Paolo e Massimo Castagnedi hanno raccolto il testimone del padre Antonio, viticoltore, per dare vita al sogno di famiglia: creare vini espressione del territorio e dei valori che da sempre li guidano. Per farlo hanno costruito strade, scavato pozzi e portato elettricità: il tutto espandendosi solo quando in grado di garantire l’eccellenza in ogni bottiglia. Una crescita sostenibile che li ha portati a consolidarsi come ambasciatori del vino italiano nel mondo.

CONTATTI

Sede: Via Ceriani 23, 37030 Colognola ai Colli (Verona)

Telefono: 390457650383

Email: shop@tenutasantantonio.it

Sito: shop.tenutasantantonio.it

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Travaglini Gattinara

Nata intorno al 1920 grazie a Clemente Travaglini, la Travaglini Gattinara ha un’ampia collezione che rende omaggio al più nobile dei vitigni: il Nebbiolo. L’azienda ha sempre creduto nelle sue caratteristiche e ad oggi ne ottiene sette diverse espressioni: tre Gattinara, Il Sogno, vino da uve stramature, Nebolé Metodo Classico, Nebbiolo Coste della Sesia e Cinzia.

Si cerca di limitare il più possibile l’azione sul vino: in azienda l’ obiettivo principale è raccogliere lo spirito della natura e farlo esprimere ai massimi livelli.

La passione per il lavoro, l’impegno per arrivare ad una qualità superiore, la volontà di lasciare un’impronta riconoscibile, sono i pilastri su cui poggia l’attività di Travaglini, che si sviluppa su 59 ettari di proprietà sulle colline ai piedi del Monterosa, dove le uve prodotte si distinguono per un profilo unico, così come per una piacevole acidità e tannini eleganti.

il punto forte

La qualità dei vini è confermata da una serie di premi internazionali. L’ultimo, in ordine di tempo, è il Falstaf Wine Guide 2023 che ha premiato l’azienda con 4 stelle. Ma è solo un riconoscimento dei tanti ottenuti, come quello della Giuria internazionale al Selections Mondiales des Vins Canada 2022 che ha conferito il premio “Or” al Gattinara Riserva 2016. I Vini Veronelli Guida Oro ha assegnato 91 punti al Gattinara Riserva 2017 e Gattinara Trevigne 2018 inserendoli nella categoria “vino ottimo”.

IN PRIMO PIANO

Cinzia Travaglini e Massimo Collauto rappresentano la quarta generazione della famiglia che dal 2004 mantiene vivo il ricordo del capostipite Giancarlo aggrappandosi a basi solide e di qualità, impegnandosi in ricerche ed innovazione. I gestori attuali continuano gli investimenti e gli ampliamenti iniziati da Giancarlo in parallelo sia in vigna sia in cantina. Dal 2019, anche la quinta generazione entra in azienda. Oggi Cinzia, Massimo, Alessia e Carolina portano Travaglini nel mondo.

CONTATTI

Sede: Via delle Vigne 36, 13045 Gattinara (VC)

Telefono: +39 0163833588

Email: azienda@travaglinigattinara.it

Sito: www.travaglinigattinara.com

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Vistamare

L’Azienda Agricola Vistamare nasce a Santarcangelo di Romagna, in provincia di Rimini. Una collina di 16 ettari dove si coltivano alberi da frutto (pesche, ciliegie, albicocche..), ulivi centenari, vigne e un orto dove vengono coltivate anche varietà poco conosciute di ortaggi, dal pomodoro Black Beauty ad antiche rape giapponesi. L’obiettivo è infatti quello di conservare varietà antiche e rare di frutta e verdura, evitando la loro scomparsa e preservando quindi la biodiversità agricola e spontanea.

Per quanto riguarda la vigna, dai 6 ettari coltivati produciamo un vino rosso (Sangiovese) e due bianchi vinificati in anfora. Il nostro Trebbiano Fiammarossa (trebbiano della fiamma in purezza) proviene dalle vigne più vecchie dell’azienda ed ha già ottenuto premi e riconoscimenti. I prodotti dell’azienda agricola vengono in parte utilizzati al ristorante e in pasticceria, in parte vengono trasformati in prodotti che vendiamo sul nostro shop online (confetture, succhi, olio, vini, ecc).

il punto forte

Tra i punti di forza di Vistamare ci sono vigne, soprattutto quelle vecchie 70 anni, perché ci hanno permesso di recuperare e valorizzare una varietà autoctona, il Trebbiano della Fiamma, che stava scomparendo. Ma anche il territorio romagnolo, perché finora è sempre stato conosciuto per la riviera e il divertimento, ma che ha invece un bellissimo entroterra, sia dal punto di vista paesaggistico che da quello enogastronomico, pieno di eccellenze e di prodotti di grande qualità.

IN PRIMO PIANO

Rosa Fanti, moglie e manager dello Chef Carlo Cracco, si occupa da oltre 10 anni della comunicazione e dei progetti del gruppo Cracco. Dal 2018 è anche imprenditrice agricola e proprietaria dell’azienda agricola Vistamare a Santarcangelo di Romagna.

CONTATTI

Sede: Via Ricciardella 860, Santarcangelo di Romagna (RN

Sito: www.shop.carlocracco.it/pages/azienda-agricola-vistamare

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ECCELLENZE

Supplemento al volume 64, febbraio 2023, di FORBES ITALIA registrazione presso il Tribunale di Milano al n°260 del 7 se!embre 2017 Copia non vendibile separatamente

BFC Media Spa editore Via Melchiorre Gioia, 55 - 20124 Milano

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DENIS MASETTI Presidente

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Davide Piacenza

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Cantine 4 Valli

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Cantina Pizzolato

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Cantine La Contea

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Cantina Kaltern

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Boroli

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Baglio di Pianetto

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Azienda Agricola Fois

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Salumeria Monte San Savino

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Pizzium

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Pane & Trita

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Miscusi

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Mi’Ndujo

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Lido Ficò

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Giannasi

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Gambrinus

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Corsini Events

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Caffè San Marco

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Vitantonio Lombardo

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Villa La Bollina

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Uovodiseppia

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Tiri 1957

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Sud Ristorante

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Sine by Di Pinto

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Rafel

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Masseria Le Stanzie

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Marco Polo 1960

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Maniman Inosteria

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Langosteria

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La Gattabuia

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L’Argine a Vencò

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Il Sanlorenzo

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Grazia Deledda

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Duomo - Ciccio Sultano

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DaV Milano by Da Vittorio

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Dalla Gioconda

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Cucina Bacilieri

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Capperi...che pizza!

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Capogiro

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Armani Hotels

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Antica Osteria Cera

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Antica Corte Pallavicina

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Anna Stuben

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555 Villa Gulinelli

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Vito Cortese

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Valillo

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Uova Paolo Parisi

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Rossoraro

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Riserva San Massimo

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L’Orto di Mimì

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Offishina

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Loacker

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Latteria Sorrentina

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Good Land

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Gelateria K2

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C.U.F.R.O.L

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Coricelli

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Consorzio del Prosciutto di San Daniele

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Torrefazione Coffeeshare

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Ciavolino

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Calvisius

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Callipo

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Beppino Occelli

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Azienda Agricola Le Saittole

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Antica Larderia Mafalda

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Ambrosoli

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Agromonte

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Acetaia del Duca

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Vulcanica

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Vermouth Riserva Carlo Alberto

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Naturæ Gin

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Mastri Birrai Umbri

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Luxardo

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Liquorificio Morelli

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Il Re dei Re

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Limoncello di Capri

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Distillerie Berta

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Caffè Morettino

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Acqua Cedea

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Achillea

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Maitre d’Ambiance Volo quasideriae tiuma percien

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Volo quasideriae tiuma percien Il fine dining oggi, secondo Antognoni

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Oltre i confini del mare degli spiriti

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ESSERE SEMPRE dalla parte del giusto

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IL MADE IN ITALY dalle Alpi alle Ande

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